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Come progettare un intervento formativo

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Come progettare un intervento formativo
Competenze e
standard formativi
Progettare una UFC
Dott.ssa Valentina Lingria - CSL TOSCANA
Il sistema IFTS e l’approccio per
competenze ed unità formative
capitalizzabili
Gli IFTS rappresentano una sintesi e una concreta messa in
campo di tutte la principali innovazioni dei sistemi educativi definite
dall’evoluzione normativa e del dialogo sociale negli ultimi anni.
Il modello ISFOL delle competenze e delle unità formative
capitalizzabili, nato con i primi studi sulle competenze, si è
sviluppato nello stesso contesto di trasformazioni della domanda
sociale, di confronto interistituzionale, di dialogo e di evoluzione
normativa, e risponde alle esigenze del sistema IFTS/FIS rispetto
alle grandi linee di innovazione strategica. Tali linee riguardano il
disegno di un nuovo welfare e lo sviluppo di un sistema
formativo allargato, integrato e flessibile.
Guida metodologica alla progettazione per UFC nella formazione
integrata superiore, Maggio 2002
Gli orientamenti nuovi
NELLA SOCIETA’ DELLA CONOSCENZA E NELLA ECONOMIA
DEL SAPERE GLI ELEMENTI NUOVI CHE ORIENTANO IL
DIBATTITO SONO:
DARE CENTRALITA’ ALL’INDIVIDUO
il diritto di scelta e di accesso alle informazioni e alle competenze è la condizione di
cittadinanza e occupabilità.
Ciò che conta maggiormente è la capacità umana di creare e usare le conoscenze in
maniera efficace ed intelligente, su basi in costante evoluzione.
RAPPRESENTARE IL “SAPERE” IN MODO NUOVO
sia in quanto categoria di analisi del lavoro (competenze invece di figure o qualifiche),
sia in quanto categoria di organizzazione dei saperi trasmessi (dai sistemi educativi e
formativi) e posseduti (dagli individui).
LA COMPETENZA: categoria di base
Risponde
alla diversa posizione dell’individuo rispetto
al lavoro e all’apprendimento
Consente di rileggere il “sapere” di ogni individuo in
modo più articolato e coerente
Può costituire una risorsa per la creazione di codici
comuni tra istruzione e formazione
Appare come tecnologia coerente con l’esigenza di
trasparenza segnalata dall’UE.
Può rappresentare un sistema di comunicazione e
integrazione tra individui ed imprese in una logica di
sicurezza e flessibilità dei rapporti di lavoro
COMPETENZA COME…
Risultato di un percorso formativo
Percorso
formativo
Aspetto codificato e
trasferibile
Mondo del lavoro
Competenza
Valore professionale del
singolo
Persona
Le competenze nei percorsi
IFTS
Le competenze nei percorsi IFTS rispondono alle istanze prioritarie di
filiera richiamate chiaramente nel testo del Regolamento attuativo
dell'art. 69 della Legge 144/99; i percorsi infatti:
"…sono progettati e organizzati in modo da rispondere a criteri di
flessibilità e modularità, e da consentire percorsi formativi
personalizzati per giovani ed adulti, con il riconoscimento dei crediti
formativi acquisiti, anche ai fini della determinazione della durata del
percorso individuale, nonché la partecipazione anche degli adulti
occupati".
Inoltre, si assume una classificazione funzionale delle competenze con
riferimento:
- ai curricoli: "i curricoli fanno riferimento a competenze di base,
trasversali e tecnico professionali“
- agli standard nazionali "Lo standard (…) contiene (…) l’individuazione
della figura professionale di riferimento e delle relative competenze di
base, trasversali e tecnico-professionali (…)”.
Come sono nati gli standard delle
competenze IFTS e quali sono
state le scelte
Regolamento n. 436 del 31 ottobre 2000
Art. 2
“…i percorsi: (…)
c) rispondono agli standard di cui agli articoli 4 (ndr.
standard di percorso) e 5 (ndr. standard minimi di
competenza) funzionali al raggiungimento, in ambito
nazionale, di omogenei livelli qualitativi e di
spendibilità delle competenze acquisite in esito al
percorso formativo.
1/2
Come sono nati gli standard delle
competenze IFTS e quali sono
state le scelte
Nell’allegato C all’Accordo Stato Regioni dell’Agosto 2002
dal titolo: “Le modalita’ per la definizione degli standard
minimi delle competenze tecnico–professionali”
“Gli standard minimi di competenze, (…), individuano la base
minima comune di competenze da acquisire in esito a un
percorso formativo, che la persona deve dimostrare di
possedere. Essi costituiscono il punto d'incontro tra la
domanda di professionalità del sistema produttivo e la
costruzione di un percorso formativo coerente, che
assicuri la più ampia "occupabilità" della persona ed insieme il
suo sviluppo culturale e professionale, anche in relazione a
successivi cicli di apprendimento in percorsi di studio e di
lavoro. “
2/2
La classificazione delle competenze
nei percorsi IFTS
Ai fini della definizione degli standard IFTS è stata adottata la classificazione delle
competenze in competenze di base, trasversali e tecnico professionali
AREA DELLE COMPETENZE DI BASE
(ad es. informatica di base, lingua straniera, economia, organizzazione, diritto e
legislazione del lavoro) si tratta di competenze consensualmente riconosciute quali
nuovi “diritti di cittadinanza” nel mercato del lavoro e nella società, veri e
propri “requisiti di occupabilità” e per lo sviluppo professionale.
AREA DELLE COMPETENZE TRASVERSALI
(risorse psico-sociali quali work habits e identità, ma anche abilità di diagnosi, di
comunicazione, di decisione, di problem solving, ecc): si tratta di quelle caratteristiche
e modalità di funzionamento individuale che entrano in gioco quando un soggetto si
“attiva” a fronte di una richiesta dell’ambiente organizzativo e che sono essenziali al
fine di produrre un comportamento professionale che trasformi un “sapere” in una
prestazione lavorativa efficace.
AREA DELLE COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI
(conoscenze dichiarative generali e specifiche, nonché conoscenze procedurali):
si tratta dei saperi e delle tecniche operative proprie delle attività relative a
determinate funzioni o processi lavorativi
STANDARD MINIMI DELLE
COMPETENZE
all'art. 2, i percorsi IFTS:
c)
rispondono agli standard
di cui agli articoli 4 (ndr.
standard di percorso) e 5 (ndr.
standard minimi di competenza)
funzionali al raggiungimento, in
ambito nazionale, di omogenei
livelli qualitativi e di spendibilità
delle competenze acquisite in
esito al percorso formativo.
PROGETTAZIONE
MODULARE
All'art.
4
"Standard
di
percorso" viene definito che i
percorsi IFTS:
"d) sono strutturati in moduli
e/o unità capitalizzabili intese
come insieme di competenze,
autonomamente significativo,
riconoscibile dal mondo del
lavoro come componente di
specifiche professionalità ed
identificabile quale risultato
atteso
del
percorso
formativo;"
CERTIFICAZIONE DELLE
COMPETENZE
All'art. 5 si definisce che:
"Gli standard minimi delle competenze di
cui al comma 1, riferiti ai percorsi
strutturati secondo gli standard di cui
all’art.4, costituiscono i termini di
confronto e la condizione per rilasciare la
certificazione
valida
sul
territorio
nazionale."
Il "Certificato di specializzazione tecnica
superiore" approvato dalla Conferenza
Stato Regioni il 2/3/2000 e il dispositivo di
attestazione
intermedia
denominato
“Dichiarazione
di
percorso”,
costituiscono una prima ipotesi nazionale
di certificazione delle competenze.
IFTS ASSUME LE COMPETENZE DI BASE, TRASVERSALI E TECNICO PROFESSIONALI COME RIFERIMENTO E OBIETTIVO
Il testo del Regolamento attuativo all’art. 69 della Legge 144/99 istitutiva degli IFTS, assume una classificazione funzionale
delle competenze con riferimento
ai curricoli: "i curricoli fanno riferimento a competenze di base, trasversali e tecnico professionali"
e agli standard nazionali "Lo standard (…) contiene (…) l’individuazione della figura professionale di riferimento e delle
relative competenze di base, trasversali e tecnico-professionali (…)"
L’Unità Capitalizzabile
L’unità capitalizzabile è stata individuata come modalità
standard di rappresentazione delle competenze.
“Ogni Unità Capitalizzabile è intesa come insieme di
competenze
autonomamente significativo e autoconsistente,
riconoscibile dal mondo del lavoro come
componente specifica di professionalità,
ed identificabile (dall'impresa, dal sistema formativo)
quale risultato atteso di un processo formativo”.
(Allegato F all’Accordo di agosto 2002 dal titolo: “La certificazione dei percorsi”)
1/2
L’Unità Capitalizzabile
La UC dunque non fornisce indicazioni sulle
caratteristiche del percorso formativo che deve essere
realizzato ai fini dell’apprendimento di quelle competenze,
né indica che le competenze stesse debbano essere
necessariamente oggetto di una esplicita azione
formativa dedicata. La UC, in altre parole, esplicita le
competenze obiettivo (il soggetto è in grado di) e le
componenti costitutive delle stesse (il soggetto ha
bisogno di sapere come), nonché le condizioni per
effettuare una valutazione, ma non declina di fatto il
processo formativo.
2/2
Il formato di rappresentazione di una
Unità
Capitalizzabile
Indica ciò che viene
Indica le competenze il
cui insieme consente il
presidio di un’area di
attività
TITOLO
richiesto al soggetto
perché dimostri di aver
acquisito le competenze
della UC
A - COMPETENZE
Il soggetto è in grado di:
-….
-….
B – DECLINAZIONE DI LIVELLO
Per essere in grado di:
-….
-….
Il soggetto deve sapere come:
-….
-….
Il soggetto deve
dimostrare di
-….
-….
Indica gli elementi
costitutivi di ciascuna
competenza
Gli indicatori
sono:
-….
Indica ciò che deve
-….
essere considerato per
valutare la padronanza
delle competenze al
livello minimo
UNITA’ FORMATIVA
(UF)
E’ sostanzialmente un indicatore di trasparenza del percorso formativo
contiene le specifiche relative a:
Contenuti
Durata
Prerequisiti
Occasioni di
apprendimento
Forme di valutazione
DALLA UC ALLA UFC
UC + UF = UFC
UC =Unità capitalizzabile
UF =Unità formativa
UFC = corrisponde ad una porzione o
segmento di percorso formativo, che ha
come obiettivo l’apprendimento delle
competenze denominate e descritte
nell’Unità Capitalizzabile.
Standard minimi delle competenze
nei percorsi IFTS:
-
-
-
-
- sono strategici perché ne identificano la caratteristica
peculiare (Uniformità sul territorio nazionale);
assicurano la base minima di competenze comuni al
Tecnico Superiore;
- favoriscono l’occupabilità e dunque la flessibilità della
professionalizzazione
- assicurano la confrontabilità con i parametri europei;
- costituiscono il fondamento architettonico della
progettazione di dettaglio delle Unità Formative, per la
definizione della figura nazionale, nella quale sono
ricompresi i profili regionali, conservandone la matrice
comune.
Gli standard minimi
AREA COMPETENZE LINGUISTICHE
Unità capitalizzabili:
- Utilizzare l’Inglese in modo autonomo
- Utilizzare l’Inglese come linguaggio tecnico
AREA COMPETENZE SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE
Unità capitalizzabili:
- Informatica di base
- Dati e previsioni
AREA COMPETENZE GIURIDICO - ECONOMICO - AZIENDALI
Unità capitalizzabili
- Le norme di diritto nazionale, comunitario, internazionale
- La sicurezza e la prevenzione
- Il rapporto di lavoro
- L’impresa e la sua organizzazione
- La realizzazione dell’idea di impresa
Gli standard minimi
AREA COMPETENZE TRASVERSALI
Unità capitalizzabili:
- Diagnosticare
- Relazionarsi
- Affrontare
SONO DI RECENTISSIMA USCITA GLI STANDARD MINIMI PER L’AREA DELLE
COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI
Settore ICT
Settore INDUSTRIA E ARTIGIANATO
Settore TRASPORTI
Settore TURISMO
Settore AGRICOLTURA
Settore AMBIENTE
Settore EDILIZIA
Gli standard minimi delle
competenze nei percorsi IFTS:
Vincolo o risorsa?
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