Comments
Description
Transcript
Presentazione di PowerPoint
8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Caratteristiche della fase adolescenziale PUBERTÀ passaggio dalla condizione fisiologica del bambino a quella dell’adulto ADOLESCENZA vs passaggio dallo status sociale del bambino a quella dell’adulto PREADOLESCENZA ADOLESCENZA problemi legati alla crescita fisica, all’identità corporea e alla definizione sessuale maturazione delle capacità di analisi, di introspezione e definizione dell’identità, dei valori e delle scelte 1 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Caratteristiche socio culturali dell’adolescenza I limiti temporali dell’adolescenza sono relativi, determinati dalla cultura e dall’appartenenza sociale Studi antropologici Gli sconvolgimenti adolescenziali sono un prodotto culturale Studi sociologici La transizione adolescenziale risente dell’influenza del contesto familiare, sociale e culturale 2 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Compiti di sviluppo (Havinghurst, 1952) • instaurare relazioni nuove e più mature con coetanei di entrambi i sessi • acquisire un ruolo sociale femminile e maschile • accettare il proprio corpo e usarlo in modo efficace • conseguire indipendenza emotiva dai genitori e da altri adulti • raggiungere la sicurezza di indipendenza economica • orientarsi verso e prepararsi per un’occupazione o professione • prepararsi al matrimonio e alla vita familiare • sviluppare competenze intellettuali e conoscenze necessarie per la competenza civile • desiderare e acquisire un comportamento socialmente responsabile • acquisire un sistema di valori e una coscienza etica come guida al proprio comportamento 3 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Cambiamenti corporei nella pubertá • Cambiamenti rapidi e disarmonici: maturazione caratteri sessuali scatto di crescita rapido e improvviso aumento di altezza e peso differenziazione di genere femminile e maschile • Influenza dei fattori genetici e ambientali 4 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Effetti psicologici dei cambiamenti corporei • Mentalizzazione del corpo: fenomeno per cui al corpo viene attribuito un significato relazionale, sociale, sentimentale, erotico, generativo, etico, a cui viene riconosciuta continuità nel tempo, in termini di sviluppo ma anche di decadimento. • Maturazione precoce: il confronto con i coetanei può portare: - nei maschi a un aumento del ruolo di responsabilità, della leadership, della fiducia in sé e del senso di sicurezza - nelle femmine a un aumento dell’indipendenza e della sicurezza di sé, ma anche a comportamenti adultizzati e di antisociale tipo • Dismorfofobia: preoccupazioni immotivate circa la presenza di difetti fisici • Ipocondria: paura di avere malattie fisiche o psicologiche 5 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Come la psicoanalisi interpreta l’adolescenza Approccio psicoanalitico freudiano Nell’adolescenza si riattivano forti pulsioni edipiche che portano al ricorso massiccio di meccanismi di difesa (rimozione, formazione reattiva, identificazioni, proiezioni, …). Questo periodo coincide con l’investimento delle pulsioni sessuali di tipo genitale. La pulsione sessuale, prima autoerotica, trova ora l’oggetto sessuale. L’esito positivo di questa crisi è l’organizzazione di una sessualità matura e genitale, caratterizzata dalla subordinazione delle pulsioni al primato dell’affettività6e dell’oblatività. 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza • Pubertà conflitto tra forze istintuali e difese dell’Io, da Anna Freud Peter Blos cui derivano o sintomi nevrotici o una strutturazione armonica della personalità. • Difese maggiormente utilizzate: - ascetismo rinuncia al piacere dei sensi per dedicarsi a ideali religiosi e morali intellettualizzazione spostamento degli affetti discussioni intellettuali su Interesse sulle connessioni tra i comportamenti adolescenziali e i processi psichici generali. 5 passi intermedi nell’evoluzione dell’adolescenza, dominata dalla reviviscenza dell’Edipo e dalla liberazione dagli oggetti d’amore primari 7 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Identità adolescenziale L’identità personale coincide con due dimensioni Idea che un individuo ha di sé, ossia ciò che pensa di essere Ciò che l’individuo è realmente Nella pubertà e nell’adolescenza il senso di identità si esprime tramite Idea di sé riflessa ricerca di Idea di sé cercata ricerca una coerenza nelle qualità personali e nelle esperienze; sforzo di riflessione e consapevolezza attiva di esperienze e situazioni in cui mettersi alla prova 8 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Lo sviluppo dell’identità nella teoria di Erikson Erikson non spiega lo sviluppo dell’identità nell’adolescenza solo in termini di risveglio pulsionale, ma sulla base dell’interazione di diversi fattori Caratteristiche socioculturali Relazioni interpersonali Modalità di allevamento Funzioni dell’Io 9 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Concetti principali della teoria di Erikson • Identità dell’io L’Io svolge diverse funzioni: - organizzare e mediare gli impulsi dell’Es e il Super Io - mantenere l’unitarietà e centralità della persona - garantire flessibilità nel rapporto con l’ambiente • Identità personale Il sentimento cosciente che consiste nella percezione della continuità dell’esistenza propria e altrui nel tempo • Identità negativa costituzione di un’identità mediante identificazioni e ruoli non socialmente desiderabili • Sviluppo dell’identità 8 stadi organizzati in sequenze a cui corrispondono CRISI PSICOSOCIALI, con esito adattivo o disadattivo 10 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Gli 8 stadi evolutivi di Erikson CRISI NORMATIVA ETÁ Fiducia vs Sfiducia 0-1 CARATTERISTICHE PERSONALI Interazione sociale primaria con il caregiver che svolge funzioni materne; interessi orali; fiducia nelle cure di sostentamento, compresa l’alimentazione Autonomia vs 1-2 Vergogna e dubbio Interazione sociale primaria con i genitori; addestramento al controllo sfinterico; evacuazioneritenzione; origini della volontà autonoma Iniziativa vs Colpa 3-5 Interazione sociale primaria con la famiglia nucleare; origine dei sentimenti edipici; sviluppo del linguaggio e della locomozione; sviluppo della coscienza come regolamentazione dell’azione Industriosità vs Inferiorità 6-pubertà Interazione sociale primaria al di fuori della famiglia, con i pari e gli insegnanti; valutazione della capacità di eseguire i compiti 11 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 CRISI NORMATIVA Identità vs L’adolescenza ETÁ adolescenza CARATTERISTICHE PERSONALI Interazione sociale con i pari, che culmina con l’amicizia confusione di eterosessuale; stato di moratoria rispetto al ruolo adulto, identità crisi di identità; consolidamento delle soluzioni dei precedenti 4 stadi in un senso coerente di Sè Intimità vs Età adulta- Interazione sociale primaria con un membro del sesso isolamento giovinezza opposto, nell’ambito di una relazione intima; accettazione degli impegni adulti, compreso quello nei confronti del partner di coppia Generatività vs Stagnazione Età adultamaturità Integrità vs Età adulta- dispersione anzianità Interesse sociale primario a guidare le generazioni future; produttività e creatività. Interesse sociale primario di tipo riflessivo; accettazione del proprio ruolo del ciclo di vita (ormai quasi completo) e della propria relazione con gli altri: “Io sono ciò che sopravvive di me” 12 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Stati di identità Le nuove esperienze di tipo affettivo, relazionale, lavorativo e valoriale possono essere affrontate dall’adolescente con maggiore o minore impegno, che si concretizza in uno: Identità realizzata esperienza esplorativa e valido impegno Moratoria d’identità STATO dubbio tra DI IDENTITÀ alternative diverse, tra cui non si riesce a scegliere Diffusione di identità Blocco d’identità esplorazione incerta e precoce pressione verso impegno poco soddisfacente o impegni seri, che non confusione per assenza di scelta consente la libera sperimentazione 13 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Tre stili di identità (Berznonsky, 2000, 2003) Stile normativo: gli adolescenti che usano questo stile interiorizzano i valori, le credenze e le prescrizioni sociali, cercano il sostegno sociale, non tollerano l’ambiguità e difendono la propria struttura identitaria. Stile informativo: caratterizza adolescenti con modalità proattive, coping orientato al problema, autoriflessività ,introspezione, capacità di esplorazione, prontezza nel cogliere le informazioni provenienti dall’ambiente e capacità di mettersi criticamente in discussione. Stile diffuso/evitante: l’adolescente cerca di rimandare le scelte, procrastinare le decisioni, evitare i conflitti identitari, col rischio che sarà poi l’ambiente a decidere per lui. Questo stile è associato a coping emozionale, strategie decisionali disadattate, scarsa consapevolezza ed eterodirettività. 14 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Sviluppo intellettivo in adolescenza PENSIERO OPERATORIO FORMALE • raggiungimento delle capacità di astrazione • nascita della capacità di formulare ipotesi e di trarre conclusioni • capacità di valutare diverse combinazioni tra variabili • capacità di utilizzare il pensiero proposizionale • scoperta del piacere dell’utilizzo del pensiero • sviluppo del pensiero narrativo 15 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Critica al modello di Piaget Il pensiero formale non è slegato dai contenuti su cui si applica o dall’esperienza che deriva dal contesto di riferimento Infatti è stata rilevata l’importanza : • dell’influenza delle variabili contestuali (conoscenze pregresse, modalità di presentazione del compito, aspettative) • del confronto e della discussione nello svolgimento di compiti logici • dell’utilizzo di schemi inferenziali diversi da quelli logici 16 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Sviluppo morale dell’adolescente RAGIONAMENTO MORALE Si avvale degli strumenti del pensiero formale ed è sostenuto dai progressi conseguiti nel processo di formazione dell’identità Le teorizzazioni e i valori che l’adolescente sviluppa e segue sono legati: • alle vicende affettive interne • ai conflitti determinati dalle pressioni istintuali • alla ribellione contro la coscienza infantile necessaria per svincolarsi dai genitori 17 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Lo sviluppo morale nella teoria di Kohlberg PREADOLESCENZA Raggiungimento del livello convenzionale, in cui conta il rispetto delle norme socialmente approvate e non più le conseguenze immediate delle azioni individuali ADOLESCENZA Raggiungimento del livello postconvenzionale , in cui le leggi morali vanno rispettate, in modo da garantire sia i diritti individuali, sia i valori universali Per Kohlberg gli stadi morali più elevati possono essere raggiunti solo da coloro che hanno pienamente conseguito il pensiero operatorio formale 18 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Influenza dei fattori socio-culturali sullo sviluppo delle norme Nell’adesione alle norme morali giocano un ruolo determinante: Status socioeconomico Stile familiare Valori della cultura di appartenenza 19 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Giudizio morale e comportamento secondo Kohlberg Stimolare lo sviluppo cognitivo rappresenta un compito educativo importante per favorire il comportamento morale, dato che non si possono seguire principi morali, se questi non vengono capiti o se non si crede in essi. (Kolhberg, 1976) I giovani impegnati in attività politiche e/o sociali raggiungono livelli di giudizio morale postconvenzionale in percentuali maggiori Gli adolescenti con una storia di condotta deviante utilizzano criteri di giudizio morale preconvenzionali 20 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Interazionismo cognitivo-sociale di Bandura Esistono meccanismi di controllo interno che, indipendentemente dal livello morale raggiunto, possono attivare o disattivare il comportamento morale, allentando o riducendo le forme di autosanzione che hanno la funzione di mantenere alto il livello :morale. In adolescenza • la pressione del gruppo dei pari • la pressione dei mass media • la rappresentazione del sociale indotta dalla TV Possono portare al DISIMPEGNO MORALE 21 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Influenza familiare e acquisizione delle norme morali La famiglia, attraverso uno stile educativo fondato sia su tecniche induttive, che implicano attenzione alle conseguenze delle azioni negative sugli altri, sia sulla tendenza a fornire spiegazioni più che punizioni, svolge un ruolo diretto: • sullo sviluppo della morale • sulla interiorizzazione delle norme • sulla assunzione di responsabilità In particolare, il genitore dello stesso sesso, se portatore di valori centrati sulla comprensione e sulla salvaguardia del benessere altrui, ha una forte incidenza socializzante in senso prosociale e morale 22 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Famiglia e adolescenti Lo stile personale con cui i genitori entrano in relazione con il figlio adolescente svolge un ruolo importante nel favorire la competenza sociale e lo sviluppo dell’identità degli adolescenti. In particolare, si differenziano tre stili: GENITORE RELAZIONATO GENITORE AUTOCENTRATO GENITORE EVASIVO Capisce i punti di vista o le richieste del figlio, prende in considerazione le sue proposte, fornisce consigli senza imporsi favorendone lo sviluppo dell’autonomia Resta fermo nelle sue convinzioni, credendo di possedere migliori strumenti per comprendere il bene del figlio e per stabilire le regole a cui obbedire Appare spesso arrabbiato o deluso ed è psicologicamente assente 23 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Funzione protettiva dei genitori I genitori svolgono un ruolo protettivo nei confronti dei figli adolescenti, riducendo l’effetto negativo di eventi di vita delicati o difficili e configurandosi come un fattore decisivo nello sviluppo nella capacità di far fronte agli eventi stressanti. Tale funzione protettiva si esprime attraverso: • il potenziamento dell’autostima, soprattutto nelle condizioni in cui il figlio deve far fronte a un fallimento • l’appoggio diretto e la vicinanza in situazioni stressanti • la stabilità del rapporto affettivo al variare delle circostanze 24 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Relazione con il gruppo dei pari Le relazioni con i coetanei hanno il ruolo di rafforzare i processi di: • identificazione • differenziazione - individuazione • integrazione relazionale Appartenenza al gruppo Bisogno di appartenenza: Nasce da Bisogno di affiliazione: esigenza di trovare supporto, condivisione e approvazione diventa 25 scelta selettiva di attività e di riferimenti valoriali congrui con l’immagine di sé che l’adolescente si sta costruendo 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Caratteristiche dei diversi gruppi di pari GRUPPI INFORMALI GRUPPI FORMALI • slegati dalle istituzioni e luogo • stretta integrazione con le di espressione delle tendenze personali • maggiore sviluppo dei livelli di autonomia e di indipendenza • promozione della discussione dell’espressione di spirito critico • più indipendenti dalla famiglia • si confrontano e cercano sostegno dai coetanei • più propensi ad abbracciare valori nuovi e più orientati verso posizioni più originali istituzioni e sostanziale adesione ai valori che li ispirano • minore sviluppo dei livelli di autonomia e di indipendenza • sviluppo di un forte senso di appartenenza religioso o valoriale • più legati alla famiglia • contano più sull’aiuto dell’adulto • perseguono valori fondati sull’autodisciplina, sulla cultura, sullo studio e sulla formazione personale 26 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Sviluppo delle relazioni affettive tra i pari Il gruppo svolge un importante ruolo nello sviluppo delle RELAZIONI ETEROSESSUALI Contatto rassicurante con l’altro sesso mediato dalla presenza dei coetanei Sviluppo dell’orientamento preferenziale verso le prime relazioni intime e sentimentali 27 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Le relazioni amicali in adolescenza La capacità di instaurare relazioni di amicizia è generalmente: • indice del benessere psicologico • indice della sua capacità di cooperare e di negoziare • fattore protettivo del rischio di disagio sociale L’amicizia ha un diverso valore per: PREADOLESCENTI ADOLESCENTI • riconoscimento delle caratteristiche personali • mutuo rispetto e accettazione dell’altro • relazione da cui esigere maggiore vicinanza e intimità (importanza delle confidenze) • piacere di stare insieme • condivisione del tempo e delle attività • creazione di rapporti di cooperazione e di reciprocità 28 8 Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo, Il Mulino 2007 L’adolescenza Le relazioni sentimentali Le relazioni sentimentali svolgono funzioni importanti nella definizione del ruolo sessuale e nell’ affermazione di una autonomia personale e dalla famiglia diversa da quella rivendicata attraverso l’aggregazione al gruppo dei pari Dating aggression: comportamenti violenti e lesivi che compaiono nelle giovani coppie e che cronicizzandosi sono predittivi di future violenze domestiche 29