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Diapositiva 1 - Università degli Studi di Messina

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Diapositiva 1 - Università degli Studi di Messina
Cooperative Learning
Cooperative Learning
Autori a confronto
Alcune definizioni di Cooperative Learning
Cooperative Learning
Robert Slavin : Student Team Building
1. Le ricompense di gruppo esprimono un riconoscimento pubblico
dei risultati raggiunti dal momento in cui è stato assegnato il
compito.
2. La responsabilità individuale: tutti devono sentirsi responsabili
delle relazioni del gruppo: “ognuno ha l’obbligo di dare il meglio
che può e fare il meglio che può”.
3. La stessa opportunità di successo: la condizione cooperativa
assicura che tutti abbiano la possibilità di raggiungere il successo
se migliorano la loro prestazione precedente.
Cooperative Learning
Yaele e Shlomo Sharan: Group
Investigation
1. Organizzazione della classe in gruppi flessibili, eterogenei, con
molteplicità di interessi e di obiettivi.
2. Pianificazione del compito di apprendimento in modo che ogni
componente del gruppo possa dare un proprio contributo.
3. Attribuzione di un ruolo agli studenti, verificando che
collaborino attivamente, condividano informazioni e risorse.
4. Attribuzione del ruolo di facilitatore all’insegnante, con il
compito di curare un clima cooperativo e un modello di
comunicazione efficace, di pianificare compiti appropriati, di
coordinare l’organizzazione della classe.
Cooperative Learning
David e Roger Johnson : Learning
Together
1. L’interdipendenza positiva (la percezione da parte dei componenti del
gruppo di “galleggiare” o “sprofondare” insieme).
2. La responsabilità individuale (lo sforzo e l’impegno dei singoli
componenti per il conseguimento dell’obiettivo di gruppo).
3. L’interazione faccia a faccia, grazie alla quale nel gruppo tutti
contribuiscono, ascoltano, collaborano, manifestano fiducia reciproca,
si accettano e si aiutano;
4. Le abilità sociali (comunicazione, leadership distribuita, risoluzione di
conflitti) che devono essere attentamente insegnate e apprese.
5. Controllo da parte dell’insegnante dei comportamenti richiesti dal
compito da eseguire in gruppo (monitoring) e valutazione del lavoro
svolto in gruppo (processing).
Cooperative learning
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Elisabeth Cohen : Complex Instruction
1. Modificare i pregiudizi sia degli studenti che dell’insegnante con
una visione ampia delle abilità necessarie per eseguire un
compito scolastico.
2. Preparare gli studenti alla cooperazione attraverso
l’insegnamento di competenze cooperative specifiche: porre
domande, ascoltare, aiutare gli altri, aiutare gli altri a fare da
soli, mostrare agli altri come una cosa deve essere fatta.
3. Organizzare compiti complessi: “tematici”, “compiti aperti”, che
richiedono molteplici abilità.
4. Dare a ciascun componente del gruppo il ruolo, il compito da
svolgere.
Cooperative learning
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Si giunge a due definizioni di Cooperative Learning :
É un metodo di apprendimento-insegnamento in cui la
variabile significativa è la cooperazione tra gli studenti "
(M.Comoglio, 1996).
“
" É un insieme di tecniche di classe nelle quali gli studenti
lavorano in piccoli gruppi per attività di apprendimento e
ricevono valutazioni in base ai risultati conseguiti" (Johnson,
Slavin, Kagan, Cohen).
La specificità del cooperative learning sta :
a) nell' enfasi posta sul coinvolgimento attivo degli studenti
in lavori di gruppo e sul successo scolastico di tutti i
componenti del gruppo;
b) nella presenza nel lavoro di gruppo dei seguenti elementi:
interdipendenza positiva; responsabilità individuale;
interazione faccia a faccia; uso appropriato delle proprie
abilità; valutazione del proprio lavoro.
Cooperative Learning
ELEMENTI CARATTERISTICI
Interdipendenza positiva
Equa partecipazione
Eterogeneità e controllo status
Interazione promozionale faccia a faccia
Revisione e valutazione autentica
Apprendimento
Cooperativo
Interazione simultanea
Prodotto complesso
Responsabilità individuale
Insegnamento diretto abilità sociale
Contesto
Cooperative learning
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Valutazione del lavoro. I
componenti, periodicamente valutano
l'efficacia del loro lavoro e il
funzionamento del gruppo, e
individuano i cambiamenti necessari
per migliorarne l'efficienza.
Positiva interdipendenza. I componenti del
gruppo fanno affidamento gli uni sugli altri per
raggiungere lo scopo. Se qualcuno nel gruppo
non fa la propria parte, anche gli altri ne
subiscono le conseguenze. Gli studenti si
devono sentire responsabili del loro personale
apprendimento e dell'apprendimento degli altri
componenti del gruppo .
Responsabilità individuale:
è richiesta la padronanza di tutti i
contenuti/materiali da parte di tutti.
Uso appropriato delle abilità
nella collaborazione. Gli studenti
nel gruppo vengono incoraggiati e
aiutati a sviluppare la fiducia nelle
proprie capacità, la leadership, la
comunicazione, il prendere delle
decisioni e il difenderle, la
gestione dei conflitti nei rapporti
interpersonali.
Interazione faccia a faccia. Benché
parte del lavoro di gruppo possa essere
spartita e svolta individualmente, è
necessario che i componenti il gruppo
lavorino in modo interattivo, verificando
gli uni con gli altri la catena del
ragionamento,
le
conclusioni,
le
difficoltà e fornendosi il feedback. In
questo modo si ottiene anche un altro
vantaggio: gli studenti si aiutano a
vicenda.
Cooperative learning
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Si può definire il Cooperative Learning come un insieme di tecniche di conduzione della classe,
grazie alle quali gli studenti lavorano in piccoli gruppi per attività di apprendimento e ricevono
valutazioni in base ai risultati acquisiti.
Il Cooperative Learning si pone l’obiettivo di migliorare l'apprendimento scolastico insegnando
contemporaneamente agli studenti a lavorare in modo cooperativo.
I teorici del Cooperative Learning partono dal presupposto che la complessità della società
post-moderna, non può essere affrontata utilizzando esclusivamente competenze
individualistiche o competenze competitive.
C’è bisogno di persone in grado di creare una interdipendenza positiva all’interno dei gruppi in
cui lavorano, perché solo una situazione di interdipendenza positiva favorisce la soluzione di quei
problemi complessi che, oggi, singoli e aziende devono affrontare. L’interdipendenza positiva si
realizza quando, all’interno di un gruppo, si risolve un problema con il contributo effettivo di tutti
i suoi componenti, impegnati con mansioni diverse a perseguire il medesimo obiettivo.
Per creare interdipendenza positiva, per fare in modo cioè che i gruppi-lavoro riescano a
perseguire i loro obiettivi in modo cooperativo, le persone che li compongono devono essere in
grado di mettere in atto un repertorio di comportamenti verbali e non verbali che viene definito
come insieme delle competenze sociali; ovvero l’insieme dei comportamenti che una persona
deve imparare ad adottare per poter lavorare in gruppo in modo costruttivo.
Cooperative learning
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Perché il Cooperative Learning?
Negli ultimi anni tre fattori hanno mutato il volto
dell’educazione:
• alcuni obiettivi educativi sono divenuti
prioritari;
• “la classe“ è diventata sempre più complessa
ed eterogenea;
• la ricerca psico-pedagogica ha mutato il
panorama dei temi della cognizione,
dell’insegnamento e dell’apprendimento.
Cooperative learning
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Cooperative Learning vs Insegnamento Tradizionale
principio n° 1: LEADERSHIP DISTRIBUITA
GRUPPI COOPERATIVI
Convinzione: ogni componente del gruppo è in grado di capire, di imparare e di fornire una prestazione
del compito se gli venisse richiesto di completarlo. Si constata un senso di simpatia reciproca quando il
compito è terminato.
Comportamento: non si sceglie né si assegna un leader. Tutti i componenti del gruppo esercitano le
competenze di leadership quando è necessario e appropriato farlo.
GRUPPI TRADIZIONALI
Convinzione: un componente del gruppo è scelto dall’insegnante o dal gruppo come leader. E’
responsabile dell’esecuzione e del completamento del compito. Ognuno sente simpatia per gli altri/e
quando è finito il lavoro.
Comportamento: un leader è assegnato o scelto. Esercita tutte le competenze di leadership e le
assegna ai componenti del gruppo.
principio n° 2: RAGGRUPPAMENTO ETEROGENEO
GRUPPI COOPERATIVI
Convinzione: i gruppi più efficaci sono i gruppi eterogenei in termini di provenienza sociale di livelli di
competenza, di doti fisiche e di sesso.
Comportamento: la selezione dei gruppi è fatta in modo casuale o dagli insegnanti per assicurare
l'eterogeneità.
GRUPPI TRADIZIONALI
Convinzione: I gruppi più efficaci sono quelli omogenei in termini di provenienza sociale, di livello di
competenza sociale, di livello di competenza, di doti fisiche e di sesso.
Comportamento: L’insegnante seleziona i gruppi in base alle caratteristiche dei componenti del gruppo.
principio n° 3: INTERDIPENDENZA POSITIVA
GRUPPI COOPERATIVI
Convinzione: non tutti gli/le studenti vogliono lavorare in gruppo a meno che non vi sia
una ragione per farlo.
Comportamento: esiste un risultato prodotto dal gruppo, una responsabilità di gruppo
o individuale, materiali condivisi e/o una particolare premiazione di gruppo
GRUPPI TRADIZIONALI
Convinzione: gli studenti lavorano insieme soltanto quando l’insegnante dice loro di
farlo
Comportamento: i componenti del gruppo creano uno o più prodotti di gruppo,
qualche volta condividono i materiali, si sentono responsabili solo del proprio
apprendimento e ricevono premi individuali.
LA TEORIA DELL’APPRENDIMENTO DEL COOPERATIVE
LEARNING
La teoria dell'apprendimento del cooperative learning è il
PROCEDURAL LEARNING (Johnson & Johnson, 1996).
Il procedural learning, considerata come fondamento dell'attività
didattica proposta da D.W. Johnson e R.T. Johnson due tra i
principali esponenti del movimento C.L.
Secondo gli autori (Anderson 1983; Anderson, Conrad, and
Corbett, 1989) che propongono il Procedural Learning imparare
ad apprendere non è diverso da imparare qualsiasi altra
capacità. L'importante è che ciò che si apprende sia esercitato,
sia vissuto. Il procedural learning va oltre un semplice
'apprendimento da lettura'.
In questo modo il soggetto potrà
costruire delle abilità procedurali basate
su 'teorie dell'azione'.
Una teoria dell'azione permette
all'allievo di sapere quali azioni siano
necessarie per ottenere un determinato
risultato.
Il procedural learning è basato sull'apprendimento
per esperienza che è a sua volta basato sul continuo
sviluppo e modificazione di teorie dell'azione.
L'obiettivo è che l'allievo possa costruire teorie in
modo autonomo a partire dalla propria esperienza.
Il lavoro è indirizzato verso il cambiamento delle
strutture cognitive, il cambiamento delle sue
abitudini e ad un aumento delle abilità
comportamentali. Infatti, per ottenere un
cambiamento non basta conoscere una teoria.
Conseguenze del cooperative
learning:
1. risultati più elevati e produttività più grande;
Lo sforzo
esercitato
per
conseguire
il successo
2. uso più frequente di ragionamento di alto livello;
3. frequente generazione di idee e di soluzioni nuove;
4. motivazione intrinseca;
5. ritenzione a lungo termine maggiore;
6. più comportamento diretto al compito;
7. transfer maggiore di ciò che è appreso in una
situazione a un’altra.
Cooperative learning
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La qualità
delle
relazioni tra
i
partecipanti
1. attrazione interpersonale più grande
piacere
2. coesione e spirito di corpo
3. apprezzamento della eterogeneità
4. competenze sociali maggiori
1. salute psicologica maggiore
L’adattame
nto
psicologico
2. stima di sé più elevata
3. abilità più grande nella gestione
dello stress e della avversità
Cooperative learning
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Cooperative learning
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Gli studi sul Cooperative Learning
Centinaia di studi hanno dimostrato che, quando correttamente
applicato,
l'apprendimento
cooperativo
è
superiore
all'istruzione tradizionale, poiché garantisce un migliore
apprendimento, facilita lo sviluppo di abilità cognitive di
alto livello e l'attitudine a lavorare con gli altri; aiuta gli
studenti
ad
avere
fiducia
nelle
proprie
capacità,
preparandoli all'ambiente di lavoro.
E' stato dimostrato che il cooperative learning approfondisce le
capacità di comprensione e rende significativo e stabile
nella memoria ciò che si è appreso.
Certamente non tutti gli studi sul CL riportano risultati positivi e molti esperti
invitano a fare attenzione alle difficoltà nell'uso del metodo e ai pericoli di
usarlo male. Non di meno, un numero schiacciante di prove evidenzia che
se le cinque condizioni del CL sono soddisfatte e se il docente prende le
misure necessarie per minimizzare la resistenza degli studenti a questo
approccio, il miglioramento nell'apprendimento è inconfutabile
Cooperative learning
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Gli esperti di CL distinguono tra cooperative
learning informale, esercizi brevi assegnati
in classe a gruppi non fissi di due o più
studenti, e cooperative learning formale,
esercizi più lunghi e impegnativi assegnati a
gruppi di studenti che lavorano insieme per
una parte significativa del corso. I risultati
didattici in entrambi i casi sono efficaci.
Cooperative learning
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Il cooperative informale
Il Cooperative Informale rappresenta il ponte tra attività tradizionali e
attività strutturate in Cooperative Learning formale. Con Cooperative
Learning Informale si indicano tutti quei modi brevi e specifici di lavorare in
gruppo che possono seguire una presentazione o spiegazione da parte
dell’insegnante.
Esempi di Cooperative informale sono:
la discussione a coppie prima della lezione;
la preparazione alla lezione a coppie;
la spiegazione intermittente;
la presa di appunti e/o la schematizzazione a coppie.
Il Cooperative Learning Informale è legato ad attività che durano un’ora e possono
essere adattate al canovaccio delle lezioni tradizionali.
Il Cooperative Informale ha il pregio di far entrare la classe in contatto con i principi
fondamentali del Cooperative Learning in modo graduale e adatto al livello della classe
e all’esperienza dell’insegnate.
Cooperative learning
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Cooperative learning
Informale
Il Cooperative Informale ha anche il pregio di abituare
l’insegnante al nuovo rapporto con la classe e alla
diversa modalità di relazione e di intervento nei
confronti degli alunni.
L’insegnante comincia a rendersi conto che oltre
all’intervento diretto (spiegazione frontale a tutta la
classe) può essere produttivo anche l’intervento
indiretto (domande e materiali forniti alle coppie o
prodotti dalle coppie stesse).
Il Cooperative Informale può essere utile anche a chi,
pur essendo esperto del metodo, inizia ad applicarlo
con classi che conosce per la prima volta.
Cooperative learning
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Il CL formale necessita di:
Consegne chiare: fin dall’inizio gli allievi devono essere messi nella condizione di
organizzare il loro lavoro senza dover ricorrere costantemente all’insegnante.
Procedure graduali: accompagnarli (attraverso una breve ma essenziale
indicazione sul lavoro da svolgere) immaginando le attività che dovrebbero essere
in grado di sviluppare nell’arco di ogni ora di studio; ciò aiuta i più deboli a non
perdersi dopo la prima ora in CL; non devono però essere rigide per consentire agli
studenti più intraprendenti di adattarle e modificarle.
Struttura: per indirizzare il lavoro degli studenti e tranquillizzare l’insegnante, che è
al corrente in ogni momento della quantità di lavoro prodotta da ogni gruppo della
classe. Deve prevedere:l’applicazione di un’interdipendenza molto organizzata
(di scopo, di ruolo, di valutazione) mirante a favorire l’interazione tra i
componenti del gruppo; un’osservazione globale (ma costante) delle
competenze sociali, una revisione in itinere (monitoring) al termine di ogni ora
di lavoro, lo sviluppo della responsabilità individuale.
Rende automatici, controllabili e organizzati alcuni comportamenti dei ragazzi e
permette di non perdere il controllo della classe.
Cooperative learning
Formale
Nel CL formale, gli studenti lavorano in gruppi su problemi, su progetti
o su relazioni di laboratorio. Il lavoro può essere fatto tutto o in parte
in classe, o fuori della classe. Una interdipendenza positiva si ottiene
assegnando ruoli differenti ai vari componenti del gruppo, fornendo un
training specifico sui differenti aspetti del progetto ai diversi
componenti del gruppo e assegnando a caso a ciascuno studente una
relazione su una parte del progetto.
Alla fine si valuterà sia ogni singola relazione, sia il progetto
complessivo del gruppo.
L'impegno individuale viene assicurato esaminando ogni studente su
ogni aspetto del progetto elaborato dal gruppo.
Cooperative learning
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Regole per la formazione dei gruppi nel "CL formale"
I gruppi CL formali dovrebbero essere composti da studenti con diversi livelli di abilità. gli
studenti più deboli hanno il beneficio di essere aiutati dai loro compagni maggiormente
dotati, e gli studenti più preparati ne traggono il beneficio maggiore, poiché potranno
sperimentare quella fondamentale "prova cognitiva" che è l'imparare, insegnando.
Un altra regola per la formazione dei gruppi è che i componenti delle minoranze di razza
o di sesso non devono essere in minoranza nei gruppi.. Se ad esempio le donne sono
una minoranza tra gli iscritti al corso, si potranno costituire gruppi formati da tutti uomini o
tutte donne
Quindi è l'insegnante che deve formare i gruppi piuttosto che lasciare agli studenti il
compito di organizzarsi Quando gli studenti formano i gruppi, gli amici tendono a mettersi
insieme e i migliori studenti si cercano a vicenda.
Un buon sistema per formare i gruppi è quello di formare a caso dei gruppi provvisori
per le prime tre settimane di un corso; fare una prova scritta durante questo periodo e
usare i risultati come indicatori di abilità per formare i gruppi permanenti. Se gli
studenti obiettano circa la loro assegnazione ad un determinato gruppo, una risposta
efficace è quella di sottolineare che quando andranno nel mondo del lavoro non avranno la
possibilità di scegliere con chi lavorare: tanto vale abituarsi fin da ora a questa realtà. Di
norma i gruppi con tre studenti sono quelli che funzionano meglio.
Cooperative learning
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Come mettere in pratica il Cooperative
Learning: istruzioni per l’insegnante
L'apprendimento cooperativo è
una tecnica di insegnamento
centrata
sullo
studente
che
interagisce con altri studenti, ma
è sempre il docente che
propone
i
problemi da
risolvere, che fissa i tempi,
che fornisce gli spunti ai
gruppi che lo richiedono, che
stabilisce chi deve rispondere,
e così via.
Perché la tecnica CL risulti
vantaggiosa vanno prese delle
precauzioni per evitare alcune
situazioni
svantaggiose
o
pericolose per l'apprendimento.
Cooperative learning
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Istruzioni per i docenti
Facilitare l’interdipendenza
positiva
Annullare la
resistenza
Promuovere la
partecipazione
Istruzioni per i
docenti
Sciogliere e riformare i
gruppi
Individuare i ruoli
Valutazione
Cooperative learning
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La resistenza degli studenti
La maggior parte degli studenti riconosce il miglioramento
dell'apprendimento con il metodo CL; tuttavia alcuni mostrano riserve o
sfiducia verso questo approccio.
Gli studenti hanno una varietà di stili di apprendimento e nessun
approccio didattico può essere ottimale per tutti.
La resistenza al CL di alcuni studenti fa parte del loro processo di
maturazione dalla dipendenza all’autonomia intellettuale.
Questa iniziale resistenza può essere minimizzata se l'insegnante spiega
i benefici riconosciuti dalle ricerche a questo metodo (inclusi voti più alti
ottenuti all'esame). Una buona pratica è comunque quella di chiedere
agli studenti, circa a metà del corso (non prima) il loro parere sul
funzionamento dei gruppi.
Se il docente viene confortato dal giudizio degli studenti si sentirà
incoraggiato a continuare e troverà risposte efficaci anche per quei pochi
studenti che si lamentano.
Cooperative learning
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I ruoli individuali nei gruppi
In un gruppo di tre, ci si aspetta che ciascun componente
rivesta uno dei seguenti ruoli: 1) leader; 2) scettico; 3)
controllore.
Durante la discussione nel gruppo, ogni componente ha la
responsabilità di prendere in considerazione questioni che
vengono sollevate da un altro componente e che sono rilevanti
o pertinenti rispetto al ruolo che esso riveste. Ogni componente
del gruppo deve sentire l'obbligo di aiutare il gruppo a lavorare
efficacemente, senza perdere tempo. E’ necessario fornire agli
studenti una traccia per definire le responsabilità e una guida
per la
Cooperative learning
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Istruzioni per i docenti: dare ruoli
1. Leader/Coordinatore
Responsabilità
1) organizzare le riunioni del gruppo;
2) presiedere e facilitare la discussione nel gruppo;
3) mantenere l'attenzione del gruppo focalizzata sulla soluzione del compito;
4) incoraggiare il gruppo ad affrontare il problema secondo una successione di stadi;
5) incoraggiare la partecipazione di tutti i componenti del gruppo nel processo di
problem solving.
Istruzioni per i docenti: dare ruoli
2. Scettico
Pone frequentemente domande rispetto al procedimento di soluzione del problema,
cerca spiegazioni e chiede valutazioni. Non si accontenta di "sì" o"no", ma ricorda
che l'enfasi deve essere posta sul "perché" o sul "come" e sulle relazioni con
informazioni e algoritmi precedentemente noti. Stimola il gruppo nella ricerca di
soluzioni alternative.
Responsabilità
1) porre domande sulla ragione per cui si esegue un certo passaggio o si segue una
particolare direzione nel tentativo di risolvere il problema;
2) cercare di pensare e proporre soluzioni alternative al problema;
3) focalizzare o identificare ogni assunzione fatta nella risoluzione del problema,
dimostrando la correttezza o la falsità dell'assunzione considerata.
Istruzioni per i docenti: dare ruoli
3. Controllore
Responsabilità
1) controllare se tutti i dati e le informazioni del testo (anche quelle derivanti da
inferenze) sono state considerate;
2) tenere traccia della discussione del gruppo;
3) scrivere la soluzione del problema con tutti i passaggi e far controllare agli
altri
componenti del gruppo la stessa;
4) incoraggiare gli altri componenti del gruppo a fare la verifica;
Alcune domande/commenti appropriati
Il materiale/… potrebbe aiutarci? Quali altre fonti di informazioni ci possono
essere utili? Siamo tutti d'accordo sul procedimento? È necessario dimostrare la
validità di questa assunzione.
In un gruppo di quattro, un ruolo ulteriore è quello del "revisore", con la
responsabilità di verificare che quanto preparato da chi prende nota sia privo di
errori.
Promuovere la piena partecipazione
C'è sempre il problema che qualcuno si limiti a copiare. Che
fare? Intanto è necessario sottolineare sin dalla prima lezione
che gli studenti sono responsabili del loro apprendimento.
Poi va ricordato che le prove di verifica sono individuali, e
gli studenti che partecipano attivamente al lavoro di gruppo
hanno maggiori probabilità di superarle. Se ad ogni soluzione
proposta dal gruppo richiediamo di scrivere i nomi nel foglio e
controlliamo che i ruoli ogni volta siano stati ruotati,
renderemo difficile la vita a chi non vuole impegnarsi.
Naturalmente cercheremo di scoraggiare la pratica del
copiare per quanto possibile, ad esempio assegnando i posti
nella prova scritta con il criterio di tenere lontani tra loro i
componenti dello stesso gruppo.
Cooperative learning
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Sciogliere e riformare i gruppi
Alcuni gruppi semplicemente non possono funzionare. Talvolta uno
studente rifiuta di cooperare, spesso è assente agli incontri del
gruppo, arriva agli incontri impreparato/a, non svolge i compiti per i
quali era responsabile.
Alle volte uno studente è costretto a fare tutto il lavoro e non ottiene
cooperazione dagli altri componenti del gruppo.
Talvolta i conflitti interpersonali tra i componenti del gruppo
raggiungono un punto che rasenta la violenza e nulla di quanto il
docente suggerisce migliora la situazione.
Se il componente non cooperativo non cambia il suo comportamento,
deve essere espulso dal gruppo e deve trovare un altro gruppo di tre
disposto ad accettarlo come quarto componente. Nella nostra
esperienza, molto raramente un gruppo si scioglie; di solito gli
studenti risolvono i problemi tra loro o con l'aiuto dell'insegnante.
Le capacità che essi sviluppano nel processo cooperativo sono almeno
importanti e utili quanto la conoscenza tecnica e le abilità acquisite nel
corso; probabilmente diventano persino più importanti quando
entrano nel mondo del lavoro alla conclusione degli studi.
Cooperative learning
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•
•
•
Conflitti interpersonali all'interno dei
gruppi
Adottando questo metodo, all'interno dei
gruppi si origina una nuova dinamica;
nuove e più profonde relazioni si
stabiliscono tra i componenti del gruppo e
alle volte si originano dei conflitti.
Se il lavoro del gruppo non è fortemente
finalizzato al lavoro didattico, studenti
poco motivati possono prendere il
controllo del gruppo. Tra i nostri compiti
dobbiamo considerare la gestione delle
eventuali difficoltà che alle volte gli
studenti incontrano lavorando nei gruppi.
Nella nostra esperienza, non abbiamo mai
incontrato problemi interpersonali
insolubili. Comunque è bene dichiararsi
disponibili a dialogare e a risolvere con i
componenti del gruppo questi problemi.
•
•
•
Valutazione da parte degli studenti del funzionamento del
gruppo
Uno degli elementi essenziali della CL formale
è la valutazione periodica che gli studenti
fanno del buon funzionamento del loro
gruppo, identificando i problemi e suggerendo
soluzioni.
La loro tendenza naturale è quella di evitare di
confrontarsi con i problemi e la maggior parte
degli studenti si confronterà, solo se forzata.
Periodicamente ai gruppi dovrebbe essere
richiesto di rispondere per iscritto a queste tre
domande: (1) Che cosa, come gruppo,
riusciamo a fare bene? (2) Che cosa
potremmo fare meglio? (3) C'è qualcosa che
in futuro potremmo fare in modo differente?
L'atto di formulare risposte a queste domande
spesso avvia delle discussioni tra i componenti
del gruppo su problemi interpersonali di vario
tipo e queste discussioni possono mettere in
allerta l'insegnante su potenziali disfunzioni nei
gruppi. Questi problemi possono essere risolti
o dagli studenti stessi o con l'intervento del
docente.
Cooperative learning
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Dalle descrizioni fin qui apportate e per gli elementi di costruzione sociale presenti nel
cooperative learning esso si dimostra efficace per ridimensionare fenomeni sociali
quali il bullismo e il disagio giovanile
Il disagio scolastico è un fenomeno complesso legato sì alla scuola, come
luogo di insorgenza e di mantenimento, ma anche a variabili personali e
sociali, come le caratteristiche di personalità da una parte e la situazione
familiare dall’altra e può manifestarsi con comportamenti di disturbo in
classe, irrequietezza, iperattività, difficoltà di apprendimento, di attenzione,
difficoltà di inserimento nel gruppo.
bullying :
questo è il termine di nuova generazione per indicare atti di
violenza a scuola generalmente nel periodo adolescenziale e pre
– adolescenziale la differenza tra semplici atti goliardici tra ragazzi
e atti di bullismo sta nella ripetitività temporale con cui si
manifestano tali atti vittimizzantii e nella scelta di un individuo
predefinito
Cooperative learning
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Considerazioni finali
Cooperative learning è molto più che far lavorare studenti in gruppi e
chiedere loro di scrivere una relazione sui loro sforzi. Il vero CL richiede la
positiva interdipendenza tra i componenti del gruppo, il far sentire ogni
componente responsabile dei risultati dell'intero gruppo.
Ciascuno deve avere, almeno in parte, contribuito al risultato
nell'interazione faccia a faccia, sviluppato abilità di comunicazione e di
rapporto interpersonale, e, periodicamente, collaborato a valutare il lavoro
del gruppo.
Numerosi dati riportati dalla letteratura indicano che l'apprendimento
cooperativo, quando
attuato in modo appropriato, è superiore
all'apprendimento tradizionale. Benché gli insegnanti che usano il CL
possano incontrare una iniziale resistenza ed anche ostilità da parte di
alcuni studenti, se seguono correttamente le istruzioni da tempo definite, i
benefici prodotti nei loro studenti supereranno di gran lunga le difficoltà
incontrate.
La nostra speranza è di suscitare interesse per questo metodo didattico.
Vorremmo leggere in futuro le esperienze di qualche collega che ha messo
in pratica questa tecnica.
Cooperative learning
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