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Capitolo 4

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Capitolo 4
Capitolo 4
Moneta e inflazione
Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004
Capitolo 4: Moneta e inflazione
1
Non esiste sistema più potente e sicuro per distruggere
alle fondamenta una società che destabilizzarne la
moneta. Nel corso di questo processo tutte le forze
nascoste della legge economica vengono attivate in
senso distruttivo e in un modo che neppure una
persona su un milione è in grado di diagnosticare.
John Maynard Keynes
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Capitolo 4: Moneta e inflazione
2
Il percorso
La moneta



Cos’è la moneta: funzioni, forme,
offerta, misura dello stock di moneta.
Offerta di moneta: strumenti.
Domanda di moneta
o
o




Teoria quantitativa (classica).
Teoria della preferenza per la liquidità
(keynesiana).
I prezzi e l’inflazione.
Il signoraggio.
Tassi di interesse reali e nominali.
Costi sociali e benefici dell’inflazione.
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Capitolo 4: Moneta e inflazione
3
Percentuale
L’inflazione in Italia, 1862-1990
140
120
100
80
60
40
20
0
-201862
-40
1882
1902
1922
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Capitolo 4: Moneta e inflazione
1942
1962
1982 Anno
4
La moneta
Le funzioni, le forme, gli aggregati
Definizione: La moneta è lo stock di mezzi di
pagamento utilizzabili per realizzare gli scambi
Funzioni:
 Riserva di valore
 Unità di conto
 Mezzo di scambio
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Capitolo 4: Moneta e inflazione
5
La moneta
Le funzioni, le forme, gli aggregati
Definizione: La moneta è lo stock di mezzi di
pagamento utilizzabili per realizzare gli scambi
Forme:
-Metallica
-Cartacea (convertibile/inconvertibile)
-Elettronica
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Capitolo 4: Moneta e inflazione
6
La moneta
Le funzioni, le forme, gli aggregati
Definizione: La moneta è lo stock di mezzi di
pagamento utilizzabili per realizzare gli scambi
Aggregati monetari:
-C (circolante)
-M1 (C+depositi a vista…)
-M2 (M1+depositi vincolati a breve…)
-M3 (M2+depositi vincolati a lungo…)
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La moneta
Aggregati con liquidità decrescente
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Capitolo 4: Moneta e inflazione
8
La moneta
L’offerta
Moneta a corso legale
La sua offerta è controllata dalla
Banca Centrale
(BCE/euro, Federal Reserve/dollaro USA)
Banca Centrale Europea
BCE
http://www.ecb.int
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9
La moneta
Autorità monetaria nell’Eurosistema: SEBC
Sistema Europeo delle Banche Centrali: SEBC
BCE + banche centrali nazionali dei paesi membri
Consiglio direttivo BCE
Composizione:
Comitato esecutivo + governatori delle banche
centrali nazionali che hanno adottato l’euro
Funzioni:
 Adottare gli indirizzi e prendere le decisioni per
il SEBC
 Formulare la politica monetaria in Europa
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10
La moneta
Autorità monetaria nell’Eurosistema: SEBC
Comitato esecutivo BCE
Composizione:
Presidente, vicepresidente e 4 membri nominati dai
governi europei
Funzioni:
 Preparazione delle riunioni del consiglio direttivo
 Attuare la politica monetaria e impartire
istruzioni alle banche centrali nazionali.
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La moneta
Autorità monetaria nell’Eurosistema: SEBC
Consiglio generale
Composizione:
Presidente, vicepresidente BCE + tutti i
governatori delle banche centrali nazionali
(anche quelle che non hanno adottato l’euro)
Funzioni:
 Predisporre i rapporti sulla convergenza
all’euro dei paesi che non l’hanno adottato
 Fissazione irrevocabile dei tassi di cambio per
questi paesi
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L’offerta di moneta
Gli strumenti
Operazioni di mercato aperto:
 La banca centrale acquista o vende titoli
di Stato nel mercato aperto e in cambio
crea o distrugge la moneta con cui li
scambia.
 Così la banca centrale aumenta o riduce
l’offerta di moneta.
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L’offerta di moneta
Gli strumenti
Il tasso ufficiale di sconto
o Sportello di prestito (Marginal lending
facility): la BCE fornisce liquidità per brevi
periodi. Il tasso è ora del 3%.

Sportello di deposito (Deposit facility):
assorbe liquidità in eccesso per brevi periodi. Il
tasso è ora dell’1%.
o
Rifinanziamento del pronto contro termine
(Main refinancing operations). Il tasso di
rifinanziamento è ora del 2%
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L’offerta di moneta
Gli strumenti
La riserva obbligatoria (requisiti minimi di
riserva)



Le banche commerciali devono detenere presso la
banca centrale una frazione di tutti i loro depositi e
passività
I requisiti minimi di riserva sono cambiati
raramente
La riserva obbligatoria costituisce un cuscinetto di
liquidità (remunerato).
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Moneta della banca centrale e
moneta bancaria
Prestito originario = 1000 euro
Prestiti di Primabanca =
= (1-rr)x1000 euro = 800 euro
Prestiti di Secondabanca =
=(1-rr)(1-rr)x1000 euro =(1-rr)2 x1000
…………………………………………………
Offerta di moneta totale =(1/rr)x1000 euro

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Moneta della banca centrale e
moneta bancaria


M=C+D
B=C+R
C
1
M CD
M D



B CR
B CR
D D
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Capitolo 4: Moneta e inflazione
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Moneta della banca centrale e
moneta bancaria


C/D = cr
R/D = rr
cr  1
M 
B
cr  rr
cr  1
m
cr  rr
M  mB
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Teoria quantitativa della moneta
o
Equazione quantitativa della moneta (MV=PY)
o
Teoria della funzione della domanda di moneta
(M/P)D = kY
o
V
Teoria della determinazione
del reddito nominale
(MŪ=PY)
o
Dicotomia classica (variabili nominali vs. variabili
reali)
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Teoria quantitativa della moneta
La moneta circola da un individuo all’altro: è usata
in transazioni ripetute
Moneta x Velocità = Prezzi x Numero di transazioni
MxV=PxT
V : velocità di circolazione della moneta
T : numero di transazioni
Transazioni difficili da misurare. Quindi:
Reddito Y come approssimazione a T
MxV=PxY
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La domanda di moneta
Dall’equazione quantitativa:
M Y
MV  PY 

P V
M/P = saldi monetari reali
K = 1/V
otteniamo la funzione di domanda di moneta:
(M / P)  kY
D
Se V (e quindi k) è costante, la domanda M/P
cresce proporzionalmente al reddito
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Moneta, prezzi e inflazione
Teoria classica (teoria quantitativa della moneta)
L’output potenziale è uguale all’output effettivo e dipende
da:
 Tecnologia (funzione di produzione)
 Fattori produttivi (K e L)
Ma non dipende dall’offerta di moneta.
Quali sono secondo la teoria classica gli effetti
di una variazione nell’offerta di moneta?
Se V (e k) è costante, un aumento di M induce
solo un aumento di P.
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Approfondimento
Velocità di circolazione della moneta in Italia
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Teoria classica ed equazione quantitativa
L’equazione quantitativa: M x V = P x Y può essere
scritta in forma percentuale:
Var % M + Var % V = Var % P + Var % Y
Nella teoria classica:
 Y potenziale è sempre uguale a Y effettivo. Quindi:
 Y dipende solo dai fattori produttivi e tecnologia. Se
questi non cambiano: Var % Y = 0
 V si assume costante (Var % V = 0)
Quindi:
Var % M = Var % P
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Analisi di un caso
Inflazione e crescita della moneta (anni ’90)
10 000
Rep. Dem. Congo
Nicaragua
1000
Angola
Brasile
Georgia
Tasso di 100
Inflazione
(deflatore PIL
(scala log) 10
Bulgaria
Germania
Kuwait
1
USA
Oman
0,1
0,1
1
Canada
Giappone
10
100
1000
10 000
Tasso di crescita dell’offerta di moneta (M2)(scala log)
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Analisi di un caso
Inflazione e crescita della moneta negli USA
8
Tasso di
Inflazione
(deflatore 6
PIL)
1910s
1970s
1940s
1980s
4
1950s
1990s
2
0
1890s
1880s
1930s
1870s
1920s
-2
-4
1960s
1900s
0
2
4
6
8
10
12
Tasso di crescita offerta di moneta (M2)%
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Inflazione e tassi di interesse
Tasso di interesse nominale e reale
La remunerazione nominale ai fondi mutuabili è il
tasso di interesse nominale: i
Il tasso di interesse reale r misura i rendimenti dei
fondi mutuabili in termini reali.
Dato il tasso nominale, il tasso di interesse reale
dipende dal tasso di inflazione:
r  i 
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Capitolo 4: Moneta e inflazione
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Inflazione e tassi di interesse
Effetto di Fisher
Equazione di Fisher:
i  r 
Il tasso nominale aumenta all’aumentare del
tasso di interesse reale ovvero, più
frequentemente, all’aumentare del tasso di
inflazione.
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Inflazione e tassi di interesse
Effetto di Fisher
La teoria quantitativa della moneta e l’effetto
Fisher implicano:
 Gli aumenti di M a parità di Y provocano
inflazione:
Var % M = Var % P =


L’inflazione aumenta i tassi nominali (effetto
Fisher) specie quando è attesa:
i = r +  = r + Var % M

Tassi di interesse nominali e inflazione sono
legati fra loro
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Analisi di un caso
Inflazione e tassi di interesse nominali: Stati Uniti
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30
Analisi di un caso
Inflazione e tassi di Interesse nominali: Italia
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31
Analisi di un caso
Inflazione e tassi di interesse nominali
100
Kazakhstan
Tasso di
interesse
nominale
Kenya
Armenia
Uruguay
(scala log)
Italia
Francia
10
Nigeria
U. K.
U. S.
Giappone
Germania
Singapore
1
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1
10
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100
1000
Tasso di inflazione (% scala log)32
Le aspettative
Inflazione effettiva e inflazione attesa
Debitori e creditori fissano il tasso di interesse
nominale sulla base delle aspettative di inflazione.
Tasso di interesse reale ex-ante: inflazione attesa e
Tasso di interesse reale ex-post: inflazione realizzata 
Effetto Fisher: i = r + e
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La domanda di moneta
Tassi di interesse nominale e reddito
La quantità domandata di moneta:
a) aumenta con l’aumentare del reddito Y
(teoria classica)
b) diminuisce con l’aumentare del tasso di
interesse nominale i (teoria keynesiana)
( M / P) D  L(i , Y )
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La domanda di moneta
Tassi di interesse nominale e reddito
Teorie delle scelte di portafoglio
(M/P)D = L(rs , rb , e , W)
Teorie transattive della domanda di moneta
Il modello di Baumol-Tobin
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35
La domanda di moneta. Il modello
di Baumol-Tobin
Il costo totale di detenere moneta (CT) è
CT = interessi sacrificati + costo prelievi
=
i[Y/(2N)]
+
FN
Il valore di N che minimizza CT è
N* =
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iY
2F
36
La domanda di moneta. Il modello
di Baumol-Tobin

Saldi liquidi medi = Y/(2N*)=
YF

2i
Rinvio alla teoria keynesiana
di preferenza per la liquidità
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37
La domanda di moneta
Tassi
••• di interesse reale, inflazione attesa e reddito
Essendo:
i  r 
e
La domanda di saldi monetari reali è data da:
( M / P )  L( r   , Y )
D
e
Famiglie e imprese riducono la domanda di
moneta se Y cala e se i cresce (ovvero se il tasso
di interesse reale e l’inflazione attesa crescono).
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Mercato della moneta
Nel mercato della moneta (saldi monetari
reali) si incontrano la domanda e l’offerta
di moneta
L’offerta di moneta è decisa dalla Banca
Centrale ed è una grandezza esogena
La domanda di moneta è decisa dalle
famiglie e dalle imprese e dipende dal
tasso di interesse nominale i e dal reddito
Y
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39
Il mercato della moneta
Equilibrio e determinazione del tasso di interesse nominale
(M/P)O
i
i
L’uguaglianza tra domanda e
offerta di moneta (saldi monetari
reali) determina il tasso di
interesse nominale di equilibrio
a parità di Y
(M/P)D= L(i, Y)
M/P
(v. cap.3, diapositive 17-24)
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Capitolo 4: Moneta e inflazione
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Equilibrio nel mercato della moneta
Poiché i=r+e, il mercato della moneta è in
equilibrio quando:
( M / P )  L( r   , Y )
e
Offerta di saldi
monetari reali
=
Domanda di saldi
monetari reali
Secondo la teoria quantitativa il livello dei prezzi P
cambia endogenamente fino a quando la
domanda e l’offerta di saldi monetari reali sono
uguali
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Equilibrio sul mercato della moneta
Un aumento dell’offerta di moneta con inflazione inattesa
Aumento dell’offerta di moneta M. Qual è l’effetto?
Se e non cambia, i non cambia e la
domanda di moneta neanche. Ma allora, se
M aumenta, P deve subito aumentare
anche senza diminuzioni della domanda di
moneta.
Così, nella teoria quantitativa, un aumento di
M con inflazione inattesa genera
direttamente inflazione.
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Equilibrio sul mercato della moneta
Un aumento dell’offerta di moneta con inflazione attesa
Se M aumenta e la gente sa (si aspetta) che i prezzi
aumenteranno, allora:
e aumenta
i aumenta
MD= L(i,Y) diminuisce (teoria keynesiana).
Poiché la domanda di M cala a causa dell’aumento di i
e dell’inflazione attesa, il livello dei prezzi dovrà
crescere prima ancora che M aumenti (e quindi
ancor più velocemente che nella teoria quantitativa
dove la domanda di M non dipende da i).
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Equilibrio sul mercato della moneta
Un aumento dell’offerta di moneta nella teoria classica
(con inflazione attesa e con retroazione keynesiana)
Offerta di
moneta
Livello dei
prezzi
Tasso di
inflazione
Tasso di
interesse
nominale
Domanda
di moneta
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Capitolo 4: Moneta e inflazione
44
I costi sociali dell’inflazione
L’inflazione comporta costi
sia quando è correttamente anticipata:
inflazione attesa
sia quando non è stata correttamente prevista:
inflazione inattesa
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45
I costi sociali dell’inflazione

Il “costo delle suole delle scarpe”

Le distorsioni fiscali

L’illusione monetaria

La volatilità dell’inflazione
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46
I benefici dell’inflazione
I benefici provocati dall’inflazione valgono solo per
alcuni e si verificano a danno di altri. Essi sono:
a)
Il signoraggio
b)
Tassi di interesse reali negativi
c)
Riduzione dei salari reali
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47
Salari reali e inflazione
(Stati Uniti)
250
Salari reali (prezzi 2001)
16
225
14
200
175
Dollari
12
10
150
Salari
nominali
125
8
100
6
IPC (1983=100)
18
75
4
IPC
50
2
Indice dei prezzi al consumo
25
0
0
1964 1968 1972 1976 1980 1984 1988 1992 1996 2000
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48
Il signoraggio
La spesa pubblica G può essere finanziata dallo
stato:

Tramite tassazione T

Tramite indebitamento (quando G  T)

Tramite l'emissione di moneta
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49
Il signoraggio



L’inflazione rende più costoso l’acquisto di beni e
servizi in termini della moneta esistente ma
meno costoso ripagare i debiti dello stato in
termini di questa stessa moneta. Questo è un
danno per i detentori di moneta ma un beneficio
per lo stato. Questo beneficio è detto
signoraggio.
Il signoraggio trasferisce risorse allo stato come
fosse una tassa.
È una tassa da inflazione perché riduce il potere
di acquisto (e la ricchezza reale) di tutti coloro
che detengono moneta.
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50
Costi e benefici dell’inflazione
L’inflazione inattesa
Ridistribuzione del potere di acquisto fra creditori e
debitori
o Contratti non indicizzati.
o
Se  è diversa da e qualcuno ci rimette e altri ci
guadagnano. Esempio: contratti di prestito
o
o
Se  > e, allora (r  ) < (r  e)
e il reddito reale è trasferito dai creditori ai
debitori
Se  < e, allora è vero il contrario.
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51
Le cause delle iperinflazioni



Quando la banca centrale stampa moneta in
assenza di aumenti corrispondenti di Y, il livello
dei prezzi aumenta.
Se l’aumento dell’offerta di moneta è
sufficientemente elevato, il risultato è
l’iperinflazione.
L’iperinflazione è tanto più elevata quanto più
essa è attesa.
Iperinflazione: enorme aumento dell’offerta di
moneta cui segue un enorme aumento del livello
dei prezzi.
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Capitolo 4: Moneta e inflazione
52
Analisi di un caso
L’iperinflazione in Germania tra le due guerre
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Capitolo 4: Moneta e inflazione
53
Analisi di un caso
L’iperinflazione in Germania tra le due guerre
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Capitolo 4: Moneta e inflazione
54
Variabili reali
Variabili reali misurate in unità fisiche: quantità e
prezzi relativi (di un bene in termini di un altro o
di beni presenti in termini di beni futuri)

Quantità di beni e servizi.

Salari reali: beni guadagnati in un’ora di lavoro.

Tasso di interesse reale: beni ottenibili in futuro
prestando una unità di beni presenti.
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Variabili nominali
Variabili nominali: misurate in unità di moneta.

Salari nominali: euro per ora di lavoro.

Tassi di interesse nominali: euro ottenibili in
futuro prestando un euro oggi.

Prezzo: euro necessari per comprare un bene o
servizio.
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Dicotomia classica
Separazione teorica di variabili nominali e
reali nella teoria classica:
Le variabili nominali non hanno effetti sulle
variabili reali.
Neutralità della moneta : L’offerta di
moneta (politica monetaria) non influisce
sulle variabili reali.
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In sintesi
Tasso di interesse nominale



È pari al tasso di interesse reale + il tasso di
inflazione
L’effetto Fisher: se il tasso di inflazione (attesa)
aumenta, aumenta anche il tasso di interesse
nominale (data l’equazione di Fisher)
Rappresenta il costo-opportunità di detenere
moneta anziché altre attività remunerative
Domanda di moneta

Dipende dal reddito nella teoria quantitativa

Dipende anche dal tasso di interesse nominale nella
teoria keynesiana

Variazioni nell’inflazione attesa hanno effetti sul
livello corrente dei prezzi
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Capitolo 4: Moneta e inflazione
58
In sintesi
Costi e benefici dell’inflazione
o
o
Inflazione attesa
Inflazione inattesa
Iperinflazioni
o
o
o
Causate dalla rapida crescita dell’offerta di moneta indotta
dal governo (e attuata dalla banca centrale).
Al fine di finanziare i deficit pubblici (senza il ricorso a
ulteriore debito e tassazione fiscale vera e propria).
Per fermarla sono necessarie riforme fiscali per eliminare il
bisogno del governo di (far) stampare moneta.
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Capitolo 4: Moneta e inflazione
59
In sintesi
Dicotomia classica




Nella teoria classica la moneta è neutrale e non
ha effetti reali.
Essa studia come le variabili reali sono
determinate indipendentemente dalle variabili
nominali.
L’equilibrio del mercato della moneta (domanda
di moneta = offerta di moneta) determina i livelli
dei prezzi e tutte le variabili nominali.
Molti economisti ritengono che la neutralità della
moneta sia una approssimazione ragionevole nel
lungo periodo.
Mankiw, MACROECONOMIA, Zanichelli editore © 2004
Capitolo 4: Moneta e inflazione
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