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lezione WBGB 2

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lezione WBGB 2
Innovare la programmazione
regionale nell’ottica di genere
Attività Formative Cofinanziate dalla Regione Lazio e FSE
Obiettivo 3, Asse D, Misura 2
Metodi e strumenti di Gender
Auditing dell’ente regione
L’analisi dei documenti programmatici
regionali in una ottica di genere
Materiale didattico tratto da: Bilancio di genere della Regione
Lazio a cura di GenderCapp
Analisi di contesto
Fare una analisi di contesto finalizzata ad un bilancio di genere
significa ALLARGARE il punto di osservazione sulla vita delle donne e
degli uomini.
Come?
• indagando sulla loro “complessità del vivere” espressa attraverso
un fitto intreccio di variabili che impattano in maniera differenziata
sulla vita di ognuno.
• analizzando come le scelte personali, stili di vita, posizioni sociali
influiscono sulle prospettive di crescita e sviluppo umano degli
individui, donne e uomini, letti nelle loro condizioni personali,
familiari ed economiche
• tenendo conto del rapporto di reciproca influenza tra la vita
personale e familiare rispetto alla vita “pubblica” intesa come
posizione nella società e nel lavoro.
Contesto
Provincia
Regione
•
•
Analisi di contesto strutturata “per
capacità”
in
modo
che
tale
articolazione possa essere il filo guida
anche nelle analisi matriciali dedicate
ad approfondire come l’azione di
governo provinciale soddisfi le diverse
esigenze di donne e uomini rivelate
dall’analisi di contesto.
•
Analisi di contesto incentrato sul quadro
descrittivo statistico del contesto della
Regione Lazio visto in una prospettiva
coerente con l’inserimento delle persone e
delle loro vite nel quadro economico e
sociale. Il quadro descrittivo riflette lo stato
della disponibilità di statistiche di genere ed
in grado di cogliere dimensioni diverse della
qualità del vivere. La popolazione viene
analizzata innanzitutto secondo le sue
caratteristiche e dinamiche demografiche,
evidenziando sistematicamente la
differenza sessuale, trasversale a tutte le
altre.
Primi
risultati
dell’applicazione
dell’approccio delle capacità al benessere
di donne e uomini nel Lazio attraverso
analisi di alcuni indicatori relativi allo
sviluppo della capacità di accesso alle
risorse private con particolare riferimento
alla capacità di avere accesso alle risorse
attraverso la propria attività lavorativa
pagata.
LA QUALITA’ DELLA VITA DI DONNE E UOMINI NEL TERRITORIO:
L’ANALISI DI CONTESTO DELLA PROVINCIA DI ROMA
PRENDERSI CURA DI SE’ DELLA
PROPRIA FAMIGLIA E DEGLI
ALTRI
1: L’uso del tempo nella vita di donne
e uomini
2: Donne e uomini: l’età, lo stato
civile, la famiglia, il matrimonio, la
maternità e la paternità, le
immigrazioni
3: Il Disagio personale e familiare
4: Prendersi cura degli altri
5: Le strategie di conciliazione
CAPACITÀ DI LAVORARE
1 – L’accesso al lavoro retribuito
2 – Quale lavoro?
AVERE POTERE ECONOMICO,
SOCIALE E POLITICO
1: I ruoli dirigenziali nel mercato del
lavoro privato.
2: L’accesso alle cariche politiche
VIVERE UNA VITA SANA
1: Le condizioni di salute delle donne
e degli uomini romani.
2: Il disagio fisico
DISPORRE DI UNA CONDIZIONE
ECONOMICA SODDISFACENTE
1: Alcuni indicatori di reddito da
lavoro e da trasferimenti
2: Il disagio economico
MUOVERSI E VIAGGIARE
1: La mobilità differente di donne e
uomini:
2: Come si muovono le donne e gli
uomini romani
L’ACCESSO ALLA CONOSCENZA
E AL SAPERE
1: Il livello di istruzione per sesso e
fascia di età
2: Gli iscritti alle scuole statali
superiori
3: Gli iscritti all’università
VIVERE IN LUOGHI SANI E SICURI
1: Vivere sani e sicuri nella propria
casa
2: Vivere sani e sicuri sul posto di
lavoro
3: Vivere sani e sicuri in famiglia e
nella società: la violenza contro le
donne e la criminalità
GODERE DEL PROPRIO TEMPO
LIBERO
1: Godere della cultura e della
bellezza
2: Praticare lo sport
Accedere al
reddito: lavoro,
fare impresa,
trasferimenti
Assi di capacità di
donne e uomini
Essere
istruite/i
conviventi adulti/e
Minori
cura degli altri
Non auto suff.
Prendersi
cura
sport
cura di sé
arte
divertimento
Essere sane/i
Avere tempo libero
Muoversi nel territorio
Cura di sé e degli altri (1)
Numero di nuclei familiari - Provincia di Roma 2001
2.500.000
Madre con
figli; 140.839;
13%
Padre con
figli; 31.493;
3%
2.000.000
1.500.000
M
F
1.000.000
Coppie senza
figli; 304.854;
29%
500.000
-
Cel ibi /N ubil i
Coni ug ati
Di vorzi ati
Vedovi
M
839.753
912.433
28.555
41.130
1.821.871
Total e
F
785.239
945.264
52.228
227.357
2.010.088
Coppie con
figli; 569.090;
55%
Vedov i/e che v iv ono da soli non in coabitazione per sesso e fascia di et€ Prov incia di Roma - ( 2001) ( M: 19.824, 14,6% ; F : 115.778, 85,3% ; TOT: 135.062)
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
Giovanna Badalassi
Meno di 25
D a 25 a 34
D a 35 a 44
D a 45 a 54
D a 55 a 64
D a 65 a 74
D a 75 a 84
85 e pi ќ
M
3
29
109
328
1.713
5.865
7.811
3.966
F
49
156
391
1.706
11.590
38.538
45.933
17.415
Cura di sé e degli altri (2)
Attivit€ svolte in un giorno medio settimanale dalla popolazione di 15 anni e piќ
per tipo di attivit€ Anni 2002-2003 (durata media specifica in ore e minuti
Regione Lazio)
0
10
8
6
4
2
Dormire, mangiare e
altra cura della persona
12
Lavoratori/trici DOMESTICI iscritti INPS Provincia di
Roma (2005) per sesso e cittadinanza
(M: 16,0% ; F: 83,9% TOT: 80.528)
14
11,58
12,14
6,38
Lavoro familiare
Volontariato, aiuti,
partecip. Soc. e relig.
2,11
5,05
Spostamenti
Giovanna Badalassi
M
F
30.000
20.000
4,19
3,33
1,48
1,26
40.000
10.000
1,54
1,47
Tempo libero
Italiani
50.000
5,58
5,36
Istruzione e formazione
Stranieri
70.000
60.000
8,16
Lavoro retribuito
80.000
Stranieri
Italiani
M
F
12.129
58.215
824
9.360
Salute e integrità del corpo
Tasso di mortalit€ accidenti mezzi di trasporto per sesso e fascia di et€ Provincia di Roma - (2002) ( M: 392, 1,92/10.000 ab ; F : 101, 0,51/10.000ab)
5
Dimissioni ospedalie re di pazienti affetti da disturbi psichici pe r Aggregati clinici di
codici (Acc) e se sso (2003) (M: 14.866; F: 15.036; T OT: 29.902)
0%
10%
20%
30%
DIS TURB I ME NTALI
DOVUTI AD A BUSO DI DROGHE
ALTRE P SICOSI
35,3%
SCHIZOFRENIA E
DIS TURB I CORRELATI
ANSIA, DISTURBI S OMA TOFORMI,
DIS SOCIATIVI E DE LLA PERS ONALITЛ
ALTRE CONDIZIONI MENTALI
70%
80%
41,9%
39,7%
48,7%
51,3%
66,9%
41,7%
4
3
2
1
0
64,7%
DIS TURB I ME NTALI DOV UTI
AD ABUSO DI ALCOOL
DIS TURB I ME NTALI
SE NILI E ORGANICI
60%
60,3%
DIS TURB I DELL'ETЛ PRE ADULTA
ANAMNE SI P ERSONALE
DI DISTURBO PSICHICO
50%
58,1%
RITARDO MENTALE
DIS TURB I AFFETTIVI
40%
M
F
90% 100%
0-14
15-24
25-34
35-44
45-54
55-64
65-74
75+
M
0,13
3
2,52
1,55
1,62
1,51
1,73
4,29
F
0,11
0,62
0,51
0,26
0,38
0,31
0,8
1,62
33,1%
58,3%
74,7%
38,9%
57,0%
Tasso di mortalit€ per suicidio e autolesione per sesso e fascia di et€ Provincia di Roma - (2002) ( M: 146, 0,88/10.000 ab ; F : 62, 0,29/10.000ab)
25,3%
61,1%
43,0%
3
2
2
45,0%
55,0%
1
55,7%
44,3%
1
TOTALE
49,7%
50,3%
0
Giovanna Badalassi
0-14
15-24
25-34
35-44
45-54
55-64
65-74
M
0,01
0,52
0,9
0,97
0,91
0,88
1,02
75+
2,3
F
0,01
0,05
0,28
0,33
0,28
0,4
0,51
0,68
Accesso alla conoscenza e alla
cultura
Popolazione residente con LAUREA per sesso e fascia di et€ Provincia di Roma - (2001) ( M: 196.016, 51,7% ; F : 183.103, 48,2%; TOT: 379.119)
35.000
30.000
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
0
15-19
20-24 25-29
30-34 35-39
40-44
45-49 50-54
55-59
60-64 65-69
70-74
75 e
piќ
M
0
1.178 14.620 23.568 24.718 21.717 21.019 20.442 16.553 15.605 11.532 9.687 15.377
F
0
1.714 20.832 28.855 26.289 21.343 19.911 17.812 12.082 9.691
7.072
6.492 11.010
Popolazione residente con LICENZA ELEMENTARE, NESSUN TITOLO E ANALFABETI
per sesso e fascia di et€ Provincia di Roma - (2001) ( M: 256.659, 37,3% ; F : 430.240, 62,6%; TOT: 686.899)
140.000
120.000
100.000
80.000
60.000
40.000
20.000
0
15-19 20-24 25-29 30-34
35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64
65-69 70-74
75 e
piќ
M 2.971
2.349
3.500
5.076
6.771
2.277
1.616
2.798
4.624
7.192 11.273 20.045 35.360 44.122 60.313 65.461 60.384 114.77
F
Giovanna Badalassi
7.514 11.394 20.117 26.712 37.822 43.058 37.765 51.610
Accesso alle risorse private
(lavoro)
Tasso di inattivit€ per sesso Provincia di Roma (Media 2006)
Tasso di occupazione per sesso Provincia di Roma (Media 2006)
100,0
100,0
90,0
90,0
80,0
80,0
70,0
70,0
60,0
M
50,0
F
40,0
60,0
M
F
50,0
40,0
30,0
30,0
20,0
20,0
10,0
10,0
0,0
0,0
15 - 24
anni
25 - 34
anni
35 - 44
anni
45 - 54
anni
55 anni
e oltre
Totale
15-64 anni
Totale
M
25,2
82,4
92,4
91,3
25,0
72,5
59,9
F
19,1
64,2
66,3
62,3
10,3
51,0
38,9
15 - 24
anni
25 - 34
anni
M
65,9
11,1
F
73,9
25,8
35 - 44
anni
45 - 54
anni
55 anni
e oltre
Totale
15-64 anni
Totale
3,8
5,5
74,4
22,9
36,4
29,0
34,8
89,2
43,9
57,3
Tasso di disoccupazione per sesso Provincia di Roma (Media 2006)
Parasubordianti collaboratori iscritti INPS (2005) per fascia di et€ e sesso
Provincia di Roma - ( M: 78.608, 52,5% ; F : 71.193, 47,5%; TOT: 149.801)
30,0
25,0
30.000
20,0
25.000
M
F
15,0
20.000
15.000
10,0
10.000
5,0
5.000
0,0
25 anni e oltre
Totale
M
26,0
4,5
5,9
F
26,7
7,9
9,1
Giovanna Badalassi
15-24
anni
0
<25
25-29
30-39
40-49
50-59
60+
M
8.261
11.875
22.469
15.390
10.328
10.285
F
9.283
14.955
25.075
13.289
5.801
2.790
Mobilità territoriale
Persone che non si spostano abitualmente per
motivi di studio o di lavoro (2001)
Provincia di Roma
M
38%
F
62%
Popolazione residente di 15 anni e piќ che si Џ recata il mercoled“
precedente la data del censimento al luogo abituale di lavoro per sesso,
mezzo utilizzato PROVINCIA DI ROMA
10,8%
7,2%
A piedi
Altro mezzo
0,1%
0,2%
Bicicletta
0,2%
0,3%
M
6,2%
13,0%
Motocicletta
6,7%
3,0%
Auto privata (passeggero)
Popolazione over 15 che si reca abitualmente al luogo abituale di lavoro o di
studio per sesso e luogo di destinazione (2001) - Provincia di Roma
F
52,2%
Auto privata (conducente)
60,0%
64%
Stesso Comune di dimora
abituale
55%
Autobus aziendale/scolastico
33%
Altro Comune della stessa
Provincia
43%
Province di altre regioni
0%
0%
Estero
0%
0%
0%
Giovanna Badalassi
12,5%
6,4%
10,8%
8,3%
Autobus/bus
2%
1%
Altra Provincia della
stessa regione
0,6%
1,5%
Treno, tram, metro
0%
F
M
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
Accesso alle risorse pubbliche
(trasferimenti e servizi)
Totale numero pensioni eroga te INPS 2 006 pe r s esso e importo medio me nsile
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
0
fino a
da
da
da
da
da
da
da
da
da
da
Oltre
250,00 250,01 a 500,01 a 750,01 a 1.000,01 1.250,01 1.500,01 1.750,01 2.000,01 2.250,01 2.500,01 3.000,00
F
75.827
M
40.571
237.540 122.780
77.260
65.156
33.784
19.620
11.503
8.010
6.528
4.979
2.530
2.218
1.694
36.221
27.313
21.384
20.369
21.417
19.695
10.868
11.125
24.305
Numero pensioni/assegni sociali INPS 2006 per fascia et€ e sesso
Numero Pensioni/assegni sociali INPS 2006 per sesso
40.000
M
27%
30.000
20.000
10.000
0
F
73%
Giovanna Badalassi
M
F
T
da 65 a 70
7.097
14.612
21.709
da 70 a 80
8.167
22.225
30.392
80 e oltre
1.906
9.367
11.273
IL genere della pericolosità
sociale
Numero detenuti Provincia di Roma per sesso (2001)
F; 292; 10%
M; 2.760; 90%
Giovanna Badalassi
Rappresentanza politica e
partecipazione sociale
COMUNI
ASSESSORE
M
F
TOT
274
61
335
4
2
6
ASSESSORE EFFETTIVO
10
1
11
ASSESSORE NON CONSIGLIERE
92
12
104
COMMISSARIO STRAORDINARIO
1
COMMISSIONE STRAORDINARIA
2
1
3
1.388
250
1.638
ASSESSORE ANZIANO
CONSIGLIERE
1
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
30
SINDACO
VICEPRESIDENTE CONSIGLIO
COMUNALE
VICESINDACO
111
7
118
7
1
8
73
10
83
5
1
6
1.997
346
2.343
85,2%
14,8%
100,0%
VICESINDACO NON CONSIGLIERE
TOTALE
Giovanna Badalassi
30
PROVINCIA
ASSESSORE NON CONSIGLIERE
CONSIGLIERE
M
F
TOT
7
4
11
36
7
43
PRESIDENTE CONSIGLIO
1
1
PRESIDENTE DELLA GIUNTA
1
1
VICEPRESIDENTE CONSIGLIO
VICEPRESIDENTE GIUNTA NON
CONSIGLIERE
1
1
TOTALE
46
79,3%
1
1
12
58
20,7%
100,0%
Le spese della Provincia di
Roma 2006 per capacità
Impegnato 2006 - Provincia di Roma per capacit€
Prendersi cura di sЋe
degli altri; 27.812.603 ;
4%
Accesso alla
conoscenza;
131.606.502 ; 21%
Spese di funzionamento
dell'ente; 243.488.880 ;
40%
Accesso alle risorse
private (Lavoro);
40.701.905 ; 7%
Rappresentanza politica
e partecipazione
sociale; 51.986.284 ;
8%
Giovanna Badalassi
Mobilit€; 83.444.208 ;
13%
Godere del proprio
Vivere in un luogo sano;
tempo libero;
28.418.941 ; 5%
14.868.525 ; 2%
Le spese della Provincia di
Roma per capacità e titoli
Le spe se della Provincia di Roma 2006 per c apac it€ e titoli
140.000.000
120.000.000
100.000.000
80.000.000
60.000.000
40.000.000
20.000.000
P rendersi cura
A ccesso al la
A ccesso al le
di sЋ e degli al tri
conoscenza
risorse privat e
(Lavoro)
Mobil it €
V ivere in un l uogo
Godere del proprio
Rappresent anza
S pese di
sano
t empo li bero
pol it ica
e part ecipazi one
f unzionam ento
del l'ente
soci ale
S pese corrent i
Giovanna Badalassi
S pese i n cont o capi tal e
Rim borso P rest it i
Le spese della Provincia di Roma 2006 prospetto di raccordo
Funzioni-Servizi e capacità
FUNZIONI
Fun zi oni generali d i
ammi ni strazi one
di gesti one e d i co ntrol lo
SERVIZ I
Prendersi cura di
Accesso al la
sЋ e degli al tri
co noscenz a
Accesso al le
risorse private
(Lavoro )
Mobi li t€
Vivere in un l uog o
Godere del proprio
sano
tempo l ibero
Organi isti tu zi onali , partecipazi one
ed ecentramento.
Segreteri a general e, person al e
eo rgani zzazi one.
Gesti one econ omi ca, fi nan zi aria,
programmazi one, provvedi to rato e
Gesti one d el le entrate tri butari e e
serviz i fiscal i
Gesti one d ei b eni d eman iali e
patrimo niali
Rapp resen tanza
pol i ti ca e
partecipazi one
so ci al e
51.986.283, 91
31.083.879, 57
159. 024. 608,64
3. 780. 814, 77
10.046.145, 03
Uffi ci o tecni co
1. 418. 191, 51
Uffi ci o Statisti co
838. 843, 27
Al tri servi zi General i
37.296.397, 31
I stituti di i stru zi one seco ndari a
Fun zi oni di istruz ion e
pub bli ca
Fun zi oni rel ati ve al l a
cu ltura e ai beni cul turali
Fun zi oni nel settore
turi sti co, sportivoe
ricreativo
Fun zi oni nel campo dei
trasporti
Fun zi oni rig uardanti la
gestion e del terri to ri o
88.888.271, 97
I stituti gesti ti di rettamente
dall aProvincia
Formaz io ne professio nal e ed al tri
serviz i i nerenti l 'istruz ion e
6. 507. 868, 05
36.210.362, 30
Bi bl ioteche, musei e pi nacotech e
165. 042, 40
Valori zzazi one d i ben i di i nteresse
storico, artisti co ed al tre
8. 895. 119, 07
Turi smo
2. 886. 204, 23
Spo rt e temp o li bero
5. 808. 363, 95
Trasporti p ubbl i ci l ocali
15.479.426, 97
Vi abi l ita'
67.964.780, 66
Urban isti ca e p rog rammazi one
terri to ri al e
942. 820, 21
Di fesa del su ol o
Fun zi oni nel campo dell a
tutela ambi ental e
3. 342. 389, 70
Serviz i di tutel a e
valo ri zz azi oneamb ientale
Organi zz az ion e del l o smal ti men to
deirifi uti a li vell o provi nci al e
Ri levamento, d isci pli na e
co ntrol lo degl i scari chi del le acqu e
3. 802. 413, 47
8. 674. 283, 73
6. 836. 711, 06
Cacci a e pesca nel le acqu e interne
2. 566. 746, 99
Parchi natural i , protezi one
natural i stica e fo restazi one
Tutel a e valo ri zz az ion e ri sorse
i dri ch ee en ergeti che
1. 356. 155, 57
7. 354, 00
Serviz i di protez io ne ci vi le
Fun zi oni nel settore
so ci al e
Assi stenz a infanzi a, h andi cappati
ealtri serviz i so ci al i
890. 066, 06
27.812.602, 59
Agri col tu ra
Fun zi oni nel campo dell o
svil upp o econ omi co
3. 838. 206, 39
I ndustria, co mmerci o e arti gi anato
6. 951. 237, 25
Mercato del l avoro
TOTALE
Giovanna Badalassi
Spese di
funzi onamento
dell 'ente
27.026.256, 84
27.812 .60 2,5 9
131 .60 6.5 02,32
40.701 .90 4,7 1
83.444 .20 7,6 3
28.418 .94 0,7 9
14.868 .52 5,4 2
51.986 .28 3,9 1
243 .48 8.8 80,10
Caso mobilità
Dai documenti regionali alla matrice
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Statuto
Legge regionale finanziaria
Guida alla lettura del bilancio
Relazione previsionale e programmatica 2008
Bilancio annuale e pluriennale 2007/9 solo uscite
Bilancio annuale e pluriennale 2007/9 per assessorato
Quadro generale riassuntivo per funzioni e obiettivi solo uscita
Complemento di programmazione obiettivo 2000/6
Documento unico di programmazione obiettivo
Programma operativo regionale del fondo europeo dello sviluppo
regionale 2007/13 occupazione
• Documento di programmazione economico finanziaria regionale
2006/8 _ 2007/9
• Allegato Strutture organizzative esterne
STAKEHOLDER
OBIETTIVI
STRATEGICI
OBIETTIVI SPECIFICI
DESTINATARI
Sviluppare
una
Mobilità
Sostenibile
integrata,
con
particolare
riferimento al
fenomeno del
Pendolarismo
lavorativo
e
scolastico
PREVISIONE
Definire
un sistema integrato in
grado di soddisfare la
domanda di trasporto,
garantendo al tempo
stesso un livello di servizio
e "comfort" che permetta
di trasferire quote
crescenti di mobilità dal
mezzo privato al mezzo
pubblico e dal mezzo
individuale al mezzo
collettivo
ATTORI COINVOLTI
CAPITOLO
UPB
Aremol
D41509
D41512
D41513
D44104
D44105
D44108
D44106
D44514
D41
D44
Cotral
Atac
Trambus
Studenti
Comuni;
Lavoratori
Redazione del Piano
Regionale dei Trasporti,
della Mobilità e della
Logistica
Potenziare i parcheggi e nodi
di scambio al fine di migliorare
la qualità degli spostamenti
dei
passeggeri
Aziende
Donne
TPL
D41527
D42501
D44516
D44517
D44103
D41
D42
D44
Aremol
Comuni
Province
D44102
D44502
D44504
D44
Dalla legge alle Capacità
• Capacità prevalente del settore Mobilità
Muoversi nel territorio
Possibilità di avere pieno controllo sulla propria mobilità
attraverso il pieno e sicuro accesso al sistema dei trasporti
pubblici e privati
in misura adeguate alle proprie necessità.
In questo caso tutte le funzioni relative
alla viabilità, alla pianificazione territoriale, all’edilizia
e al sistema dei trasporti pubblici
influenzano tale capacità.
La stessa capacità interagisce con altre capacità rilevanti come la capacità di
essere istruiti e formati, di prendersi cura di sé e degli altri consentendo e
agevolando spostamenti nel vivere quotidiano con attenzione alla sicurezza e
adeguatezza degli stessi
Vivere, abitare e lavorare in luoghi sani e sicuri e in un
ambiente eco-compatibile
• Capacità per le persone di sentirsi sicuri negli spazi
privati e pubblici in cui si esplica la vita umana. Si tratta
di spazi in cui vivono, si relazionano, rispetto alla sfera
personale e familiare o lavorativa, gli individui e in cui
agire all’interno di un contesto territoriale adeguato. In
questi termini tutte le funzioni legate al patrimonio,
all’edilizia (anche scolastica), alla difesa dell’ambiente,
alla sicurezza, alla pianificazione territoriale, ai trasporti
contribuiscono insieme a sviluppare tale capacità. In
questo contesto si deve collocare anche una particolare
attenzione alle condizioni di sicurezza degli ambienti
domestici.
Mobilità e Capacità
Per garantire la sostenibilità della mobilità è necessario che siano
sostenute alcune capacità intese come possibilità che l’utente finale
del servizio considera prioritari nella mobilità:
• possibilità di mobilità intesa come movimento, spostamento, ma
anche come viaggio con costi adeguati;
• capacità di prendersi cura di sé grazie alla riduzione dei tempi di
spostamento anche mediante decongestione del traffico urbano
che causa perdite di tempo;
• capacità di sentirsi sicuri grazie all’applicazione delle norme di
sicurezza dei mezzi di trasporto e mobilità;
• capacità di sentirsi sicuri sul territorio e negli spazi legati alla
mobilità, come ad esempio i parcheggi;
• capacità di vivere una vita sana e quindi evitare danni alla salute a
causa di incidenti stradali o dell’impatto sull’ambiente urbano e
sulla qualità dell’aria di mezzi di trasporto obsoleti.
Mobilità e Capacità
• Non bisogna inoltre dimenticare l’attenzione al comfort e alla
qualità del servizio
• alla necessità di essere informati delle persone in movimento;
• tenere conto che la mobilità come funzionamento rilevante nella
composizione delle dimensioni che arricchiscono e migliorano al
qualità della vita individuale, è cruciale nel sostegno della capacità
di integrazione, delle capacità relazionali e sociali.
Gli stessi funzionamenti saranno il fondamento di pratiche di
rendicontazione pubblica mirate a qualificare le azioni di governo atte
al miglioramento della condizione degli individui. Si tratta dunque di
definire le funzioni urbane per migliorare il benessere dei cittadini/e e
garantire una cultura del buon vivere in una società in movimento.
Legame obiettivo/capacità
 Obiettivo 1

Contempla lo sviluppo di una mobilità sostenibile integrata che garantisca il soddisfacimento
della domanda di trasporto, un livello di servizi e comfort che incentivi i destinatari finali, in
particolare studenti, lavoratori e donne, all’uso del mezzo pubblico in sostituzione di quello
privato e dal mezzo individuale a quello collettivo.
• Capacità
•
In termini di capacità, i capitoli di spesa che rientrano in questo obiettivo specifico,
impattano sulle seguenti capacità: muoversi nel territorio, vivere in un ambiente
ecocompatibile e ecosostenibile, dal momento che la sostituzione dei mezzi privati
individuali con quelli pubblici e collettivi è volta alla riduzione degli inquinanti
atmosferici che peggiorano la qualità dell’aria, riducendo il benessere dei cittadini/e
che vivono e lavorano sul territorio regionale.
Obiettivo 2
 Prevede la redazione del piano regionale dei trasporti, della
mobilità e della logistica e rientra nel più ampio obiettivo
strategico volto allo sviluppo di una mobilità sostenibile
integrata, con una attenzione esplicita al pendolarismo sia
lavorativo che riguarda dunque i lavoratori e in particolare le
lavoratrici, sia al pendolarismo scolastico.
* Capacità
* I capitoli di spesa che rientrano in questo obiettivo specifico,
impattano sulle seguenti capacità: muoversi nel territorio,
indirettamente sulla capacità di lavorare, vivere una vita sana,
sicura e in un ambiente ecosostenibile.
Obiettivo 3
 Prevede il potenziamento dei parcheggi e dei nodi di scambio al
fine di migliorare la qualità degli spostamenti dei passeggeri.
* Capacità
* In termini di capacità, i capitoli di spesa che rientrano in questo
obiettivo specifico, impattano sulle seguenti capacità: muoversi
nel territorio e vivere e sentirsi sicuri rispetto alla capacità di
movimento sul territorio ma anche rispetto agli spazi legati alla
mobilità.
Obiettivo 4
 Riguarda la modernizzazione e il potenziamento del network logistico
ferroviario, portuale e interportuale per favorire la movimentazione delle
merci e della loro distribuzione nei centri urbani.
* Capacità
*
In termini di capacità, i capitoli di spesa che rientrano in questo obiettivo
specifico, impattano sulle seguenti capacità: muoversi nel territorio,
lavorare e fare impresa. L’impatto su quest’ultima capacità deve essere
intesa nel senso che l’estensione della rete ha il fine di favorire
l’interconnessione tra le varie economie del territorio, raggiungendo
quei territori regionali che hanno subito un impoverimento essendo stati
esclusi dal processo produttivo; lo sviluppo di schemi logistici innovativi
e funzionali ha poi un impatto sulla distribuzione delle merci in ambito
urbano. La tematica è rilevante se si pensa che la componente merci
rappresenta il 12-15% del traffico veicolare urbano, con un contributo
alla congestione urbana pari a circa il 30-35% per effetto dimensionale
e di sosta in doppia fila.
Obiettivo 5
 Prevede il potenziamento e lo sviluppo del sistema ferroviario,
portuale e interportuale per facilitare e razionalizzare la
movimentazione delle merci nel territorio regionale.
* Capacità
* In termini di capacità, i capitoli di spesa che rientrano in questo
obiettivo specifico, impattano sulle seguenti capacità: muoversi
nel territorio, lavorare e fare impresa ovvero incentivo allo
sviluppo delle attività produttive anche nelle zone coinvolte dal
declino industriale ed economico.
Obiettivo 6
 Riguarda la definizione del piano di infomobilità, laddove con il termine infomobilità si deve
intendere l’esigenza informativa delle persone in movimento. L'accordo siglato nel 2006
tra Governo, Regioni e Autonomie locali, in tema di infomobilità prevede documenti di
Programmazione e indirizzo volti a realizzare azioni coordinate per lo sviluppo e la
individuando sei servizi di infomobilità: servizi per la gestione di trasporto passeggeri,
merci e flotte, servizi per il monitoraggio del traffico (flussi per la sicurezza ma anche
gestione accessi Ztl, gestione parcheggi, gestione dati statistici incidentalità), servizi di
pagamento per la mobilità (auto-ferro tramviari, tariffe dei pagamenti, pagamenti di servizi
sosta, taxi, musei, etc), servizi per il controllo avanzato dell'autoveicolo (con tecnologie
"on board", televigilanza, sistema di navigazione intelligente) ed infine i servizi per la
distribuzione dei contenuti (sms, wimax, etc). L'importanza dei trasporti, nella vita
quotidiana, suggerisce di analizzare, con estrema attenzione, quali siano le necessità
informative di quanti si trovano in condizione di mobilità e il grado di accesso alle
informazioni in tema di mobilità.
* Capacità
* In termini di capacità, i capitoli di spesa che rientrano in questo obiettivo
specifico, impattano sulle seguenti capacità: muoversi nel territorio e
accedere alle informazioni.
Capacità
Assessorati
Mobilità
Accedere
alla conoscenza:
istruzione,
formazione,
informazione
Vivere
una vita
sana
Obiettivo 6
Lavorare
e fare impresa
Obiettivo 4
Obiettivo 5
Obiettivo 2
D44103
D44517
D44516
D41527
D42501
D41104
D41105
D41106
D41525
D44106
D44107
D44513
D44518
Innova
re e
fare
ricerca
Vivere, abitare e lavorare
in luoghi sani e sicuri e in
un ambiente ecocompatibile
Muoversi
nel
territorio
Accedere alle
risorse
pubbliche:
servizi
e trasferimenti
Prender
si
cura
degli
altri
Prendersi cura
di sé: tempo,
cultura, sport,
svago
Obiettivo 2
Obiettivo 1
Obiettivo 3
Obiettivi
1,2,3,4,5,6
C12567
D41102
D41108
D41109
D41502
D41503
D41502
D41505
C12
D41509
D41510
D41511
D41512
D41513
D44105
D44514
D44515
D45101
D41520
D41532
D41540
D41542
D42502
D44101
D44104
D44108
D44503
D44505
D44506
D44507
D44102
D44502
D44504
D41
D42
D44
D41527
D42501
Partecipare
alla vita
pubblica e
convivere
in una
società
equa
La Rete istituzionale
• L’ente territoriale, al fine di pervenire al raggiungimento degli
obiettivi strategici e specifici, si avvale di una ampia rete di
relazioni tra istituzioni che si concretizza nella costruzione di una
struttura gestionale che si interfaccia con la realtà territoriale.
• Gli attori coinvolti sono diversi per natura e competenza e possono
essere privati o pubblici.
• Gli stakeholder - destinatari sono sia utenti, interni ed esterni
all’ente territoriale regionale, sia stakeholder -attori, i quali
rivestono il doppio ruolo di destinatari delle politiche sostenute ed
incentivate da ciascun assessorato e, al contempo, di attori
chiamati a implementare le politiche, anche di genere, locali e le
direttive nazionali o europee.
• La rete relazionale ha un riflesso concreto rispetto al benessere dei
cittadini e delle cittadine che vivono e lavorano sul territorio
regionale, in quanto utenti interessati degli accordi tra l’ente
territoriale e gli altri partner.
La rete istituzionale del settore
Mobilità
Obiettivo 1
Obiettivo 2
Obiettivo 6
Settore
mo
bilit
à
Obiettivo 5
Obiettivo 3i
Obiettivo 4
Obiettivi
•
•
•
•
•
L’obiettivo 1 e 2 vede coinvolti i seguenti attori: Aremol, Cotral,
Atac, Trambus, Comuni, Aziende TPL;
L’obiettivo 3 interessa l’Aremol, i Comuni, le Province;
Aremol, Cotral, Atac, Trambus, Metro, Trenitalia, Tav, RFI,
Ministero dei trasporti, Ministero delle infrastrutture, Comuni,
Province, (Servizio ferroviario Abruzzo-Umbria) sono coinvolti nel
raggiungimento dell’obiettivo 4;
l’obiettivo 5 interessa il Centro merci Orte, l’Interporto Gaeta,
l’Interporto Fiumicino, l’Autorità portuale di Civitavecchia;
Aremol, Cotral, Atac, Trambus, Comuni, Aziende TPL sono in
relazione con il settore mobilità per il raggiungimento dell’obiettivo
6.
La rete istituzionale del settore
Mobilità
Costruzione:
• Documenti: la rete è stata costruita sulla base della lettura del
bilancio per assessorato. Dopo aver individuato i capitoli di spesa,
si procede alla lettura dell’oggetto di ciascun capitolo e delle leggi a
cui l’oggetto fa capo.
• Individuati gli stakeholder e associati a ciascun obiettivo si procede
alla costruzione della rete
• Ogni anello della rete rappresenta gli stakeholder destinatari o
attori che concorrono al raggiungimento di uno o più obiettivi
Scopo della rete
• Porre in evidenza le relazioni che legano i soggetti che
compongono la rete.
• Questa rete è una rete di responsabilità, in quanto tutti i
soggetti coinvolti hanno sia una responsabilità di
recepimento e di attuazione degli obiettivi fissati e sia
una responsabilità concreta rispetto al benessere dei
cittadini e delle cittadine che vivono e lavorano sul
territorio regionale
• Nelle reti si sviluppano e si trasmettono oltre che valori
materiali anche non materiali che contribuiscono a
rafforzare o meno le capacità individuali e collettive e
quindi a definire la qualità del vivere e del convivere di
una popolazione multidimensionale caratterizzata da
molte diversità.
Nota per la valutazione delle politiche in
ottica di genere.
• L’applicazione dell’ottica di genere
all’efficacia delle politiche a sostegno
dello sviluppo sostenibile della mobilità, è
interessante, anche ai fini di una
maggiore comprensione di come l’azione
pubblica sia in grado di intervenire nella
società laziale, attraverso l’applicazione
degli assi di sviluppo e implementazione
di alcune specifiche capacità.
Obiettivo della valutazione
• selezionare le politiche e illustrare
l’impatto e l’esito della valutazione
dell’azione pubblica del centro di spesa
• nonché i funzionamenti effettivi acquisiti
dai cittadini e dalle cittadine secondo
un’ottica di genere.
Voci di spesa del bilancio distinte
in:
• spese destinate in modo specifico a donne e uomini:
voce che include tutte le spese imputate a programmi
e/o piani di spesa relative al genere
• spese per l’introduzione delle pari opportunità nella
Pubblica Amministrazione e tra gli occupati: ad
esempio, corsi di formazione per promuovere un’equa
rappresentanza delle donne nelle posizioni decisionali,
spese per Commissioni di Pari Opportunità
• spese che residuano sulle quali si può procedere
all’analisi dell’impatto di genere in via indiretta
La mobilità differente di uomini e
donne
•
Il sistema dei trasporti nella letteratura di settore è
sempre
trattato in modo neutro, soppesando i servizi
per la mobilità in
termini
di numero di passeggeri,
il cui sesso, età, professione o
stile di vita non
viene abitualmente colto.
•
Analogamente anche il dimensionamento delle
infrastrutture
dedicate ai trasporti è sempre parametrato sullo
stesso
concetto astratto di “passeggero”, inteso
come persona che compie un tragitto con un determinato
mezzo di trasporto, ad
una specifica ora e con
un percorso definito.
Unico dato di genere
sulle esigenze e i bisogni di mobilità.
se quotidianità di donne e uomini è
diversa in termini di incombenze
familiari,
impegno lavorativo, orari
Allora
è immediato considerare che anche il
modo di viaggiare sia diverso,
e che nelle strategie politiche per la
mobilità tali differenze vadano
considerate per una migliore
efficacia ed efficienza del servizio
pubblico.
Innovare la programmazione regionale nell’ottica di genere
Formazione - Funzionari Regione Lazio. Modulo: (codice)
Rispetto alle differenze di genere:
• - i percorsi delle donne dipendono da numero di variabili superiore agli
uomini, distinguendo tra percorsi di donne occupate, non occupate, con
figli, senza figli, più giovani o più anziane
• - le donne hanno minore accesso all’automobile e la patente in percentuale
inferiore agli uomini
• - le donne hanno una tendenza maggiore a utilizzare mezzi di trasporto
pubblici
• - i percorsi delle donne hanno la tendenza ad essere composti da più
mezzi di trasporto
• - le donne sono più condizionate nella loro libertà di movimento dalle
condizioni di sicurezza dell’ambiente circostante
• - lo sviluppo della grande distribuzione, per lo più localizzata in aree
periferiche o comunque raggiungibili prevalentemente in auto, obbliga le
donne ad una organizzazione incentrata sulla mobilità privata
• - molte delle attività del tempo libero e della cultura sono programmate di
sera, generando una discriminazione di genere per le donne sole con
minore possibilità di mobilità autonoma
Innovare la programmazione regionale nell’ottica di genere
Formazione - Funzionari Regione Lazio. Modulo: (codice)
Rispetto al ruolo delle donne nella famiglia e nel lavoro di cura:
• - le donne tendono a percorrere tragitti più brevi e complessi degli
uomini, poiché le maggiori incombenze domestiche, associate alla
professione, le inducono a scegliere posti di lavoro più vicini a casa
e a conciliare le esigenze di trasporto per motivi di lavoro a quelle
per motivi casalinghi.
Rispetto al lavoro retribuito:
• - le donne viaggiano in orari differenti rispetto agli uomini, poiché
lavorano in misura proporzionalmente superiore con orari flessibili
o part-time, e devono conciliare gli orari delle attività dei figli da
accompagnare con quelli degli esercizi commerciali.
Indicatori
•Numero spostamenti in ambito urbano per professione e fasce di età
•Trend della domanda di mobilità alternativa
•Chilometri di piste ciclabili per abitanti
•Monitoraggio del numero degli incidenti, in rapporto al sesso e alla fascia di età, ai giorni e
agli orari
•Tipologia dei mezzi utilizzati dai cittadini per fasce orarie
•Qualità del trasporto pubblico (N. di vetture per abitante, frequenza, rete stradale
coperta/tempo)
•Numero, capienza e localizzazione dei parcheggi e nodi di scambio
•Km di rete di trasporto extra-urbano
•Variazione trasporto su gomma
•Numero, collocazione geografica e orari di apertura degli sportelli di informazione al
cittadino
Innovare la programmazione regionale nell’ottica di genere
Formazione - Funzionari Regione Lazio. Modulo: (codice)
Indicazioni per l’adozione dell’ottica di
genere dei programmi
•
•
•
•
•
•
•
Promuovere la mobilità sostenibile: diffusione di modalità di spostamento
eco compatibile mediante, ad esempio, tariffe agevolate per il trasporto su
mezzi pubblici, attivazione servizio di car – sharing.
Potenziare i servizi di trasporto pubblico, tenendo in considerazione l’uso,
in tempi e modalità differenti, dei mezzi da parte delle donne.
Garantire una maggiore sicurezza stradale, nei percorsi casa-scuola e
casa-lavoro, e attivare campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza
stradale differenziata per età e genere.
Estendere e potenziare il trasporto pubblico nei modi e nei tempi che
favorisca la mobilità delle persone diversamente abili e degli anziani.
Incentivare l’acquisizione di informazioni che mettano in evidenza le
esigenze specifiche di mobilità differenziate per genere.
Promuovere campagne di prevenzione e comunicazione.
Redigere il piano regionali di infomobilità, esplicitando negli obiettivi da
conseguire, finalità di genere e tenendo in considerazione, nell’attivazione
dei servizi di infomobilità della specificità delle esigenze dell’utenza
femminile rispetto a quella maschile e delle differenze per età.
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