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Schema “Diapositiva”

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Schema “Diapositiva”
Indice degli argomenti
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Esempio layout
Esempio con una casella di testo
Esempio con una clipart o da file
Esempio con le forme
Esempio con un grafico
Esempio con un organigramma
Esempio con una tabella
Quando apriamo un nuovo
documento PowerPoint …
• La prima diapositiva che appare è una
diapositiva con layout “Diapositiva titolo”
Portaoggetti (segnaposto) per il titolo della diapositiva
• Dalla seconda diapositiva in poi, il layout
applicato è il classico “Titolo e testo”
Segnaposto per il titolo della diapositiva
Segnaposto per il testo della diapositiva
Altri layout …
• Layout “Titolo e contenuto”
Segnaposto per il titolo della diapositiva
Segnaposto predisposto a contenere:
•
o un’immagine da clipart o da file
•
o una tabella
•
o un grafico
•
o un organigramma
Altri layout …
• Layout “Titolo,clip multimediale e testo”
Segnaposto per il titolo della diapositiva
Due segnaposti predisposti a contenere
rispettivamente:
•
un video
•
un testo
Altri layout …
• Layout “Titolo e tabella”
Segnaposto per il titolo della diapositiva
Segnaposto predisposto a contenere una tabella
Altri layout …
• Layout “vuoto” – senza segnaposti
In definitiva, il layout …
•
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•
•
•
•
•
Suggerisce quanti e quali oggetti dovranno essere presenti nella diapositiva
mediante la visualizzazione di appositi segnaposti (portaoggetti)
Quando la presentazione parte, se il segnaposto rimane vuoto non verrà
visualizzato alcun oggetto
I segnaposto possono essere spostati, ridimensionati o cancellati
Partendo da un layout è possibile aggiungere in altre posizioni anche altri
oggetti non previsti dal layout stesso (menù “Inserisci”)
Il layout vuoto è una sorta di lavagna vuota senza segnaposto.
Per ottenere una lavagna vuota o si sceglie il layout vuoto oppure partendo
da un qualsiasi layout si cancellano ad uno ad uno i segnaposto. In
quest’ultimo caso, la diapositiva rimane comunque legata al layout di
partenza.
Il layout cui è legata una diapositiva è anche un sorta di “marchio”. Ad
esempio, nello specialissimo layout “Diapositiva titolo”, agendo sul modello
presente nello schema della diapositiva (lo vedremo più avanti), si
possono posizionare una serie di oggetti inamovibili. Così quando verrà
creata una diapositiva del tipo “Diapositiva titolo” compariranno sempre
questi oggetti e l’unico modo per toglierli è cancellarli dal relativo modello
dello schema.
Facciamo delle prove
Provate ad inserire nuove diapositive ed applicare a ognuna di queste un
layout diverso
Esempi di caselle di testo
Nel mezzo del cammin di nostra vita mi
ritrovai per una selva oscura ché la diritta
Alla casella di testo qui di
fianco è stata impostata un
interlinea di una 1,5 righe
via era smarrita. ….
Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché
la diritta via era smarrita. …
Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché
la diritta via era smarrita. ...
Per afferrare una casella di testo bisogna selezionarla (con un singolo clic del tasto sinistro del
mouse), andare sul perimetro e, quando appare la crocetta con quattro frecce, tenere giù il tasto
sinistro del mouse ed infine spostarsi nella posizione di destinazione voluta
Immagini prese dalla clipart
macchina
Provate a selezionare un immagine e a variarne le caratteristiche:
• ruotarla di un certo numero di gradi (vai nel gruppo di tasti “Disponi” della scheda “Formato” ecc. ecc.)
• ridimensionarla (agisci sui tondini che appaiono sul perimetro dell’immagine. Meglio afferrare il tondino posto
nell’angolo in modo da applicare un ridimensionamento proporzionale dell’immagine (tanto in larghezza quanto in
altezza))
• spostarla in un’altra diapositiva (taglia e incolla),
• posizionarla in basso a destra o altrove rispetto alla diapositiva (vai nel gruppo di tasti “Disponi” della scheda
“Formato” e clicca sul tasto
e clicca prima sulla voce “allinea in basso” e poi “allinea a destra”)
• reimpostarla alla sua dimensione originaria (tasto destro del mouse, click sulla voce “Dimensioni e posizione” e
nella scheda “Dimensioni” click sul tasto “Reimposta)
• cancellarla (seleziona l’immagine e premi il tasto “canc”)
Provate anche a selezionare più oggetti contemporaneamente (selezione multipla). Ad esempio, la macchina,
l’immagine con la bambina e la casella di testo. Per fare ciò tenete giù il tasto “Ctrl” della tastiera. Questi oggetti
selezionati li potete spostare insieme, li potete copiare, tagliare o cancellare, ecc. ecc. In altre parole, una volta
selezionati più oggetti potete compiere su di essi un azione simultanea.
Immagini prese da file. Di solito contengono
foto
Un disegno realizzato da un bambino acquisito mediante l’uso dello SCANNER
Se si ha necessità di prendere un singolo pezzo dell’immagine o di modificarne i colori
o di aggiungere nuovi elementi ad un’immagine conviene utilizzare un programma di
grafica (di manipolazioni delle immagini).
Windows è dotato di un semplice programma di grafica che permette di “giocare” con
le immagini: Paint (presente tra gli “Accessori” di Windows)
Una volta aperta un’immagine da Paint o copiata un’immagine in Paint (con il classico
copia/incolla) possiamo prendere il pezzo che ci interessa mediante lo strumento di
selezione e copiarlo ed incollarlo su una diapositiva
Varie forme
Linea di spessore 6
punti
Linea di spessore 3
punti con estremo
tondeggiato
Ovale ombreggiato
Per tracciare queste forme bisogna andare nella scheda “Inserisci” e cliccare sul tasto “Forme”.
Una volta tracciata la forma desiderata, quando la si seleziona in alto appare la nuova scheda:“Formato” nella quale è
possibile applicare un ombreggiatura ad un oggetto, cambiare l’aspetto di una linea, scegliere in maniera rapida il
colore di riempimento (tastino con il barattolo di vernice), ecc. ecc.
Nel gruppo di tastini “Disponi” della scheda “Formato” possiamo scegliere il comando “allinea“ che permette di
spostare un oggetto sui lati della diapositiva, centrarlo verticalmente, centrarlo orizzontalmente, porlo al centro della
diapositiva (centra verticalmente e poi centra orizzontalmente), ecc. ecc. ed è possibile anche ruotare un oggetto.
Nelle presentazioni al pubblico …
• I titoli di ogni diapositiva devono essere brevi e
concisi
• Prediligere gli elenchi puntati/numerati al testo
sciolto
• Non utilizzare troppi colori e quei pochi che si
utilizzano (2 o 3) devono essere in qualche
modo legati all’argomento trattato (colori di
coerenza)
• Non inserire troppe animazioni alle diapositive
Porta in primo o secondo piano …
L’oggetto esagono si trova in primo
piano rispetto al rettangolo
Viceversa, ora l’oggetto rettangolo si
trova in primo piano rispetto
all’esagono
Per cambiare di piano un
oggetto basta selezionarlo e
dopo aver premuto il tasto
destro del mouse andare
sulla voce “Porta in primo
piano”
Raggruppa oggetti
Questo oggetto composto non esiste tra le forme
semplici ed è stato realizzato sovrapponendo due forme:
• un cerchio rosso (in secondo piano)
• un rettangolo bianco (in primo piano)
PROVIAMO A REALIZZARLO INSIEME:
• tracciamo un cerchio sulla diapositiva
• variamo alcuni parametri del formato forma: il colore di riempimento deve essere rosso,
la linea perimetrale deve essere rossa (tasto destro sul cerchio)
• per essere sicuri che si tratta di un cerchio perfetto: tasto destro sull’oggetto, clic sulla
voce “Dimensione e posizione …” e nella scheda “Dimensione” assegnare ai due campi
“Altezza” e “Larghezza” lo stesso valore
• tracciamo un rettangolo un po’ più piccolo del cerchio, con riempimento bianco, portiamolo
in primo piano, e sovrapponiamolo al cerchio rosso
• per far in modo che il rettangolo sia posizionato perfettamente al centro del cerchio
basterà, ad esempio,posizionare entrambi gli oggetti a centro pagina. Per far ciò
selezioniamo un oggetto alla volta o entrambi gli oggetti e poi con il comando “allinea“,
presente nel gruppo di tastini “Disponi” della scheda “Formato”, scegliamo una volta “allinea
al centro orizz.” e successivamente “allinea al centro vert.”
• cambiamo il colore perimetrale del rettangolo da nero a bianco
Raggruppa oggetti (seconda parte)
Manca ancora qualcosa ….
I due oggetti sono indipendenti l’uno dall’altro nel senso che per trascinare
l’oggetto composto sono costretto a selezionare entrambe gli oggetti
(ricordate il tasto ctrl della tastiera)
L’ideale sarebbe “incollare” i due oggetti in modo che diventino un tutt’uno.
Per fare ciò basta selezionare i due oggetti e poi dal menù contestuale che
appare alla pressione del tasto destro del mouse ….
raggruppa
I due oggetti
diventano un
unico oggetto
Inserimento Grafico
10
9
8
7
6
IA
IB
IC
5
4
3
2
1
0
1° Quad.
1° Quad.
3° Trim.
4° Trim.
Grafico: variazione foglio dati, tipo grafico, opzioni grafico (etichette dati)
Inserimento organigramma
Luca Gorzi
Giuseppe Russo
…
….
Inserimento tabella
Il modello Struttura diapositiva
• Ogni diapositiva è sostanzialmente legata:
– a un layout (foss’anche quello vuoto)
– e ad un modello struttura formato dalla
coppia:
• Schema “Titolo” che viene applicato a tutte le
diapositive legate allo specialissimo layout
“Diapositiva titolo”
• Schema “Diapositiva” che viene applicato a tutte
le diapositive non legate ad un layout “Diapositiva
titolo”
Il modello Struttura diapositiva
• Scegliere per una diapositiva un particolare “tema” (vedi
scheda “Progettazione”), detto anche modello struttura,
significa andare a definire, in prima istanza, i colori, la
dimensione, la tipologia di carattere delle caselle di
testo, lo sfondo (sono solo alcune caratteristiche
essenziali del modello struttura)
• Per modificare il modello struttura (il tema) bisogna agire
sui suoi due schemi: lo schema titolo e lo schema
diapositiva. Se,ad esempio, entriamo nello schema
titolo del “tema office” e vi inseriamo un immagine
questa immagine comparirà su ogni diapositiva che
adotta il layout “diapositiva titolo” e lo schema “tema
office”
• Quando creiamo un nuovo documento PowerPoint la
prima diapositiva è legata al modello “struttura
predefinita”
Scelta del modello struttura
• Il modello struttura, detto anche tema, da applicare
alla diapositiva corrente o a quelle selezionate, lo si
sceglie nella scheda “Progettazione”
• Nel riquadro “Temi” della scheda “Progettazione”
vengono visualizzati l’elenco dei temi preimpostati
Modello Struttura
predefinito
Qui, in prima istanza, si possono cambiare gli aspetti
marginali del tema: i colori, la dimensione, la
tipologia di carattere delle caselle di testo, lo sfondo.
Il pieno controllo sulle variabili del tema lo abbiamo
entrando nel suo schema
Modifica di un modello struttura
• In prima istanza, all’utente non esperto,
PowerPoint propone di modificare i colori
dei vari oggetti presenti nel modello
Su quale diapositive si ripercuote la
modifica di un modello struttura ?
• Naturalmente su tutte le diapositive del
documento legate a quel particolare
modello struttura (tema). Non appena
verrà apportata una piccola modifica al
modello (scelta di una combinazione di
colore o personalizzazione di una
combinazione di colore), tutte le
diapositive legate al modello struttura in
questione subiranno tali modifiche
Analisi più approfondita del modello struttura

Su questa diapositiva è stato applicato il modello
struttura “Ondulazione”
Entrate nello schema del modello (nella scheda
“Visualizza” selezionate “Schema diapositiva”). Ad un
modello struttura sono associati due schemi:


Schema “Titolo” (viene applicato a tutte le diapositive legate
ad un layout “Diapositiva titolo”)
Schema “Diapositiva” (viene applicato a tutte le diapositive
non legate ad un layout “Diapositiva titolo”)
Modello struttura
“Ondulazione”
Schemi associati al
modello struttura
“Ondulazione”

Schema diapositiva
(con layout diverso da
“Diapositiva titolo”)
Schema titolo
(con layout
“Diapositiva titolo”)
Modificare uno o entrambi gli schemi
associati ad un modello struttura





Entrate nel menù “Visualizza”, scegliete la voce
“Schema diapositiva”
Siete entranti in un altro ambiente da cui potete uscire
solo premendo il tasto “Chiudi visualizzazione schema”
Le coppie di schemi, schema titolo e schema
diapositiva, legati a un modello struttura sono collegate
da un “filino” grigio
Agite sui due schemi, provando ad inserire un immagine
e vari altri oggetti all’interno dello schema titolo ed altri
oggetti ancora nello schema diapositiva
Premete il tasto “Chiudi visualizzazione schema”
Cos’è successo ?





La coppia di schemi su cui avete apportato delle modifiche sono
legate ad un particolare tema e vi sono alcune diapositive del
documento cui è stato applicato il tema in questione
Ebbene, tutti gli oggetti che avevamo posizionato all’interno dello
schema titolo appariranno come d’incanto in tutte le diapositive con
layout “Diapositiva titolo” che fanno capo a quel particolare modello
struttura (tema)
Analogamente, tutti gli oggetti che avevamo posizionato all’interno
dello schema diapositiva appariranno come d’incanto in tutte le
diapositive con un layout diverso dalla “Diapositiva titolo” che fanno
sempre capo a quel particolare modello struttura
Gli oggetti, proprio perché appartengono allo schema e non alla
diapositiva, sono da considerare inamovibili, a meno che non si
vada di nuovo ad agire sullo schema
In buona sostanza, il modello struttura con i relativi due schemi
definiscono, per così dire, i caratteri somatici della diapositiva
La transizione diapositive
• Breve discussione in classe
• La transizione da una diapositiva all’altra,
di parte della presentazione o di tutta, può
essere pilotata mediante il clic del mouse
e/o temporizzata
• Possibili utilizzi della transizione
automatica temporizzata delle diapositive:
– come visualizzatore di album fotografici
– come generica presentazione al pubblico
In entrambi gli ultimi due casi non dimenticate di andare alla voce “Imposta
presentazione” presente nel menù “Presentazione” e di spuntare l’opzione
“Effettua ciclo continuo fino a ESC”
I° Programma di animazione
Prima di tutto inserisco nella diapositiva un oggetto: una casella di testo,
una forma o un’immagine. Nel nostro esempio abbiamo scelto un cerchio
rosso.
Adesso faremo prima apparire il cerchio rosso e poi scomparire, mediante
una sequenza di animazione personalizzata, che per semplicità
chiamiamo programma di animazione.
Programma di animazione scritto nel nostro linguaggio
1) ENTRA CERCHIO ROSSO !!
Esegui il comando
2) ESCE IL CERCHIO ROSSO !!
Esegui il comando
II° programma di animazione
Programma di animazione scritto nel nostro linguaggio
1) ENTRA CERCHIO ROSSO !!
Esegui il comando
2) ESCE IL CERCHIO ROSSO !!
Esegui il comando
3) ENTRA UNA CASELLA DI TESTO DI PROVA !!
Esegui il comando
Casella di testo di prova
Ogni comando di tipo ENTRA o ESCE viene eseguito ogni volta che
premiamo il tasto sinistro del mouse.
L’oggetto, nel nostro caso la palla rossa o la casella di testo, quando
entrano o escono lo fanno con un effetto speciale scelto da noi.
Vediamo come portare questa
programma sotto PowerPoint …
Programma
Lo stesso programma su PowerPoint
1) ENTRA CERCHIO ROSSO !!
2) ESCE IL CERCHIO ROSSO !!
3) ENTRA UNA CASELLA DI TESTO DI PROVA !!
L’oggetto “Ovale 2” è il nome del “cerchio
rosso” e l’oggetto “Forma 3” è il nome
della “casella di testo”
Casella di testo di prova
Vediamo di interpretare i comandi ..
Guardiamo qualcuno dei comandi di animazione visti.
Che significato ha il seguente comando ?
L’oggetto si chiama
“Ovale 2”
Il comando è “ENTRA”
Il comando parte con un
click del mouse
In altre parole, il comando dice “fai entrare l’oggetto “Ovale 2” al click del
mouse con un particolare effetto di animazione”
L’effetto di animazione è possibile vederlo solo andando a “spulciare” nel
comando.
Vediamo di interpretare i comandi..
Guardiamo qualcuno dei comandi di animazione visti.
Che significato ha il seguente comando ?
L’oggetto si chiama
“Ovale 2”
Il comando è “ESCE”
Il comando parte con un
click del mouse
Abbiamo detto a PowerPoint: “Fai uscire l’oggetto “Ovale 2” al click del
mouse con un particolare effetto di animazione”
L’effetto di animazione è possibile vederlo solo andando a “spulciare” nel
comando.
Due oggetti entrano insieme: un
rettangolo ed uno ovale
Per realizzare ciò, ecco i comandi :
Avete notato che accanto al
comando che fa entrare
l’oggetto “Ovale 3” non c’è il
simbolo del mouse quindi
non viene attivato al click del
mouse.
Ciò significa che l’Ovale 2
ENTRA
contemporaneamente al
precedente.
Esercitazione sull’animazione
personalizzata
• Inserite 4 oggetti
• Fate entrare il primo ogg. al clic del mouse
• Fate entrare il secondo ogg. al clic del
mouse
• Fate uscire il secondo ogg. ed in
contemporanea fate uscire il terzo ogg.
• Dopo 2 secondi fate entrare anche il 4°
ogg.
• IN BOCCA AL LUPO !!!
Impostare un’azione su un
oggetto
• Su un oggetto, ad esempio un immagine,
possiamo fare in modo che al clic del
mouse o al semplice passaggio del mouse
sull’immagine, venga eseguita un’azione
• Provate a cliccare sulla macchinina e
vedete cosa succede … dovrebbe
partire il sonoro di un’esplosione
Le possibili azioni – parte prima
• Per impostare un’azione sull’oggetto bisogna
selezionare l’oggetto, cliccare sul tasto azione
della scheda “Inserisci”
• Apparirà la seguente consollina:
Nel caso della macchinina abbiamo
impostato che al clic del mouse venisse
riprodotto il suono di una bomba
Le possibili azioni – parte seconda
Se spunto la voce posso fare in
modo che al clic del mouse
sull’oggetto avvenga un salto ad
altra diapositiva:
•
Alla prima o alla successiva o
alla precedente o all’ultima
diapositiva
•
All’ultima diapositiva visualizzata
tenendo conto della sequenza di
diapositive appena visualizzate
PARTICOLARITA’
Se al posto di scegliere “bomba” scegliete
“Altri segnali acustici …” avete la possibilità
di scegliere un suono preregistrato
Un possibile utilizzo dell’impostazione
azione su un oggetto
• Immaginate di avere le immagini in formato
tessera di ogni compagno di classe (basta fare
una foto ad ogni singolo oppure, in maniera più
rude, da una foto di gruppo ritagliare, mediante
Paint, i volti di ognuno)
• Ogni compagno recita una poesia e l’audio lo
registriamo sulla stessa diapositiva (vedi
prossima slide)
• Inserite le immagini dei compagni nelle slide e
poi mediante l’impostazione “Altri segnali
acustici …” impostate, al clic del mouse, il
sonoro recitato del compagno
Per registrare un file audio …
• Bisogna disporre di un microfono. I nuovi computer di solito ce
l’hanno già incorporato
• Nella scheda “Inserisci” andare sul tasto “Audio” e scegliere la voce
infine in “Registra suono”(se tale opzione è disabilitata allora
bisogna collegare un microfono al PC)
• E’ molto importante dare un nome significativo al suono e dopo …
• Premete il tasto di registrazione a forma di cerchio rosso e quando
avete terminato premete il quadratino ed infine il tasto OK
• Sulla diapositiva apparirà un altoparlantino giallo: la partenza del
sonoro è già impostata in modo che parta quando verrà presentata
la diapositiva (vedi in “Animazione personalizzata”)
• Entrate in animazione personalizzata e cancellate con il tasto “canc”
il comando di animazione che vi ha imposto:
• A questo punto il suono è pronto per essere utilizzato. Può essere:
– impostato come azione su un oggetto (vedi diap. precedenti)
– come brano musicale di una diapositiva o dell’intera presentazione
(giocando con animazione personalizzata dell’altoparlatino)
I pulsanti di azione
• PowerPoint propone l’utilizzo di pulsanti standard con un
azione associata. Vedi piè della diapositiva. Tali pulsanti
sono disponibili nella lista delle “Forme” nella scheda
“Inserisci”
• I pulsanti in questione sono autoesplicativi e, come
abbiamo visto, le azioni che compiono possiamo
riprodurle anche cliccando su immagini personalizzate
• In particolare, il pulsante a forma di “U” con freccia
permette di spostarsi sull’ultima diapositiva visualizzata
nella sequenza di navigazione tra le diapositive. Ha lo
stesso effetto del pulsante “Indietro” durante la
navigazione su pagine web
Creazione di un collegamento
ipertestuale su qualsivoglia oggetto
Selezionate la casella di testo, l’immagine o la forma voluta e cliccate con il
tasto destro del mouse e poi selezionate la voce collegamento ipertestuale
Cliccate qui e scegliete dall’elenco che
apparirà la diapositiva a cui saltare
Il collegamento ipertestuale è possibile
inserirlo anche in corrispondenza di una
singola parola o frase
Esempio
Nel mezzo del cammin di nostra vita …..
Nella casella di testo d’esempio ho inserito due collegamenti: uno sulla
parola cammin che salta alla prima diapositiva dell’opera e un altro sulla
parola vita che salta alla seconda diapositiva dell’opera. Per far ciò, ho
selezionato la parola “cammin” sono andato nella scheda “Inserisci” ed
ho cliccato sulla voce “Collegamento ipertestuale”. Ho agito allo stesso
modo nell’inserire un collegamento ipertestuale sulla parola “vita”
Se poi aggiungo a piè della diapositiva i classici pulsanti di azione allora
ho realizzato un “ipertesto”
Esempio #1 – Domande a risposta multipla
Creiamo una sequenza di diapositive ognuna delle quali contiene una domanda
a risposta multipla: due caselle di testo, la prima con la domanda e la seconda
con un elenco puntato delle possibili opzioni di risposta.
Proviamo con tre diapositive con tre domande
Infine inseriamo come ultime due diapositive dell’opera una diapositiva con
titolo “SBAGLIATO !” ed un’altra con il titolo “CORRETTO !”
In queste due diapositive inseriamo il pulsante di azione “Ritorno” presente nel
menù “Presentazione” (vedi pulsante qui sotto raffigurato)
In corrispondenza delle risposte sbagliate impostiamo un “collegamento
ipertestuale” che punti alla diapositiva con titolo “SBAGLIATO !”; viceversa in
corrispondenza delle risposte giuste impostiamo un “collegamento ipertestuale”
che punti alla diapositiva con titolo “CORRETTO !”;
Esempio#2: Creazione di un album
fotografico con effetti di transizione
• Per creare un album fotografico bisogna inserire
un’immagine per diapositiva e giocare con la
«transizione diapositive»
• Per realizzare velocemente un album fotografico
partendo da un insieme di foto, PowerPoint
2003 mette a disposizione un modo guidato:
scegliere la scheda «Inserisci», premere il
pulsante «Album foto» ….
Altri modelli di PowerPoint
• PowerPoint 2007 propone anche dei
modelli di presentazione già preimpostati
• Provate ad andare nel menù “File”, poi
“Nuovo”, nel riquadro delle attività
scegliete “Modelli installati” e infine
sbizzarritevi a scegliere, di volta in volta,
un modello differente
• Potete anche scegliere uno dei modelli
proposti da Microsoft online
Esempio#3: immagine con aree
cliccabili
• Voglio far in modo che cliccando su un
particolare dell’immagine, ad esempio, la
bandiera europea dell’immagine qui sotto
riportata, salto direttamente ad un’altra
diapositiva
Esempio#3: immagine con aree
cliccabili
Immagine
• Creo un rettangolo delle stesse dimensioni della
bandiera europea e con riempimento a “tinta unita” e
trasparenza a 100%
• associo al rettangolo un “collegamento ipertestuale”
ad un’altra diapositiva
Esempio#3: immagine con aree
cliccabili
Sovrappongo il rettangolo (in primo piano) alla fotografia (in secondo
piano) tolgo il bordo perimetrale al rettangolo ed infine raggruppo i due
oggetti (immagine e rettangolo)
Il risultato di tale operazione si trova nella prossima diapositiva
Esempio#3: immagine con aree
cliccabili – RISULTATO FINALE
Allo stesso modo possiamo creare altre aree cliccabili, non
necessariamente di forma quadrata; volendo si può utilizzare il
“Disegno”, “Linee”, “A mano libera” per tracciare l’area interessata.
Immaginate di avere un disegno di un bambino che fa da sfondo e di
voler rendere sensibili al tocco alcune specifiche aree oppure
immaginate di avere un quadro da dettagliare …..
UNIONE EUROPEA
• BLA BLA BLA
E’ importante avere
questo tasto così
l’utente ha l’opportunità
di tornare sulla
diapositiva
precedentemente
visualizzata
Le GIF animate
• GIF è un particolare formato di immagine (estensione del file .gif)
che può contenere sia “immagine statica”, come tutti gli altri
formati (.jpg, .bmp, .tif, …), sia una piccola animazione (le
cosiddette gif animate)
• Se cercate su Internet la frase “gif animate” potete trovare e salvare
su file gif animate (un vostro archivio personale) o copiare una gif
animata direttamente sulla diapositiva (copia/incolla)
• L’immagine si animerà solo quando avviate la presentazione della
diapositiva che la contiene
Creazione di un GIF animata
personalizzata
• Esistono dei servizi online che permettono di
creare GIF animate.
• Ecco alcuni servizi online che vi permettono di
creare una gif animata:
–
–
–
–
–
–
http://picasion.com/
http://makeagif.com/
http://gifmake.com/
http://www.gifsoup.com/
http://www.gickr.com/
http://www.gifup.com/
Creazione di un GIF animata
personalizzata
• Chiaramente, una volta entrati in uno dei siti su
indicati, per creare una gif animata dovete
caricare le immagini (i fotogrammi), già
precedentemente predisposte sul vostro
computer, preferibilmente della stessa
dimensione, che compongono la sequenza di
animazione della GIF animata
Avviate la presentazione dalla diapositiva attuale e vedrete
animarsi il francobollino posto qui a fianco
Per realizzarla ho usato Paint. Ho creato e salvato due
immagini della stessa dimensione, una con la “W” e l’altra
senza la “W” ed ho usato il servizio su http://picasion.com/
per generare la GIF
Fly UP