La nouva generazione di rotelle e perni folli: Stampato speciale GSK
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La nouva generazione di rotelle e perni folli: Stampato speciale GSK
110 134 La nouva generazione di rotelle e perni folli Ing. Helmut Bode Stampato speciale INA da ãDer KonstrukteurÒ Fascicolo speciale ASB, Aprile 1997 Editoria per tecnica ed economia La nuova generazione di rotelle e perni folli L’ottimizzazione dei componenti migliora la redditività Ing. Helmut Bode Ricerche dettagliate sulle cause di rottura tipiche di rotelle e perni folli dimostrano che queste sono causate solo in minima parte dall’affaticamento nel contatto volvente. Nella maggior parte dei casi i danneggiamenti prematuri sono dovuti all’usura dell’anello esterno, ad una lubrificazione insufficiente e ad una corsa intraversata. Nuove soluzioni costruttive ottimizzano il funzionamento di rotelle e perni folli e permettono di ottenere durate sensibilmente maggiori. 1. Introduzione Rotelle e perni folli sono cuscinetti volventi largamente utilizzati in molteplici applicazioni. Fondamentalmente questi prodotti corrispondono ai cuscinetti volventi classici con la variante di un anello esterno rinforzato. I perni folli sono rotelle provviste di un perno. Nella maggior parte dei casi applicativi il carico è periferico sull’anello esterno; vale a dire l’anello esterno ruota mentre il carico agisce sempre nella stessa direzione per cui tutti i punti dell’anello esterno, in successione, sono soggetti al carico. Lo spessore dell’anello esterno è necessario per impedire una deformazione eccessiva dell’anello stesso e determina quindi un carico più uniforme sui corpi volventi. 2 2. Elevata capacità di carico = lunga durata? 3. Nuova generazione di rotelle e perni folli Per tenere in considerazione le sollecitazioni normalmente agenti su questi componenti, finora i set di corpi volventi sono stati progettati in modo tale da ottimizzare la capacità di carico e ottenere quindi la massima durata a fatica (figura 1). Questa progettazione penalizza spesso le esigenze legate alla lubrificazione ed alla necessità di guida dei corpi volventi. Se si analizzano le cause di rottura di rotelle e perni folli nel corso di diversi anni (figura 2), si presenta un quadro sorprendente: solo il 10% delle rotture sono da attribuire all’affaticamento nel contatto volvente. Decisamente più frequenti sono le rotture causate da usura dell’anello esterno, da problemi di lubrificazione e da corsa intraversata. Conclusione: non è la massima capacità di carico a garantire una lunga durata di utilizzo, bensì soprattutto la lubrificazione ottimale, un buon comportamento in presenza di intraversamenti ed un’usura ridotta dell’anello esterno. Questi punti sono stati spesso sottovalutati nelle progettazioni attuate sino ad oggi. Gli obiettivi della nuova generazione di rotelle e perni folli devono essere pertanto la realizzazione di una maggiore scorta di grasso, contrastare gli effetti dell’intraversamento, ridurre le pressioni hertziane di contatto dell’anello esterno, semplificare il montaggio e agevolare la rilubrificazione. Le nuove serie PWTR e PWKR, sono state progettate per soddisfare queste esigenze. La figura 3 evidenzia l’aumento del volume di lubrificante rispetto a progettazioni tradizionali (figura 1). Allo stesso tempo il bordo centrale consente una guida ottimale dei corpi volventi e migliora il comportamento in presenza di intraversamenti. Tenute striscianti ad entrambi i lati trattengono il grasso all’interno del cuscinetto e proteggono inoltre da infiltrazioni esterne. Nella progettazione dello spazio a disposizione del grasso si deve prestare particolare attenzione alle sollecitazioni meccaniche che il grasso subisce per effetto dei corpi volventi; la continua ricalcatura determina una distruzione prematura della struttura del grasso e la riduzione della durata di utilizzo. Nei PWTR e nei PWKR, il grasso depositato tra le due corone di corpi volventi può erogare olio in continuità. Prove di funzionamento eseguite in laboratorio e l’impiego pratico dimostrano come questi miglioramenti costruttivi si rispecchino in una durata di utilizzo decisamente maggiore. Le prove di funzionamento condotte con un numero statisticamente significativo di campioni hanno riguardato NUTR 2052 e PWTR 2052.2RS. 109 175 Figura 1 Rotella NUTR Figura 2 Rotelle e perni folli, cause di rottura Le condizioni di prova erano le seguenti: Carico sul cuscinetto F = 5100 N Numero di giri n = 1900 1/min. Grasso utilizzato: grasso al sapone di litio a base di olio minerale. I cuscinetti non sono stati rilubrificati durante la durata delle prove. Nella figura 4 vengono paragonate la durata nominale (di calcolo) e la durata di utilizzo effettivamente raggiunta. Per la serie costruttiva NUTR, con capacità di carico ottimizzata, il tempo di funzionamento medio è pari al 14% circa della durata nominale; tutte le rotture dei campioni sono da attribuire ad un problema di lubrificazione. Naturalmente una rilubrificazione regolare avrebbe prolungato decisamente l’impiego di queste rotelle; in molti casi pratici tuttavia la rilubrificaziono o non viene eseguita o viene eseguita in modo insufficiente. Con la nuova serie costruttiva PWTR, ad una durata nominale inferiore, corrisponde però una durata di utilizzo effettiva decisamente superiore. La durata media di funzionamento di tutti i campioni corrisponde al 184% della durata nominale. Per nessuno dei campioni testati è stata raggiunta la durata di utilizzo del grasso [1]. di utilizzo del grasso sono sensibilmente aumentati. Questa constatazione conduce, nella maggior parte dei casi di applicazione, a cuscinetti esenti da manutenzione ed anche in condizioni estreme – quando una lubrificazione a vita non è raggiungibile – gli intervalli di rilubrificazione diventano molto maggiori. 4. Durata di utilizzo aumentata 5. Miglioramenti in presenza di corsa intraversata Il fattore del cuscinetto KL [2] è un parametro importante per la determinazione dell’intervallo di lubrificazione di base dei cuscinetti volventi. Questo fattore prende in considerazione la forma costruttiva e la scorta di grasso. Con la nuova serie di rotelle e perni folli il suo valore, rispetto alle forme costruttive tradizionali, si è almeno raddoppiato ed è giunto a 0,6; i risultati delle prove dimostrano che questo valore può essere aumentato sino a 1,0 [3]. In pratica i valori di durata Le nuove condizioni di lubrificazione e la guida sul bordo centrale migliorano il comportamento di rotelle e perni folli in presenza di una corsa intraversata. Grazie alla guida ottimizzata dei corpi volventi si riduce l’attrito assiale il che implica una minore temperatura del cuscinetto e quindi un ridotto utilizzo di lubrificante. La figura 5 mostra il comportamento delle diverse forme costruttive in presenza di una corsa intraversata con riferimento al numero di giri massimo per una temperatura del corpi volventi guidati dai bordi tenuta strisciante ai due lati Figura 3 Rotella PWTR 110 079 grande riserva di grasso Figura 4 Durata di utilizzo di rotelle e perni folli 3 Figura 5 Numero di giri costante con corsa intraversata cuscinetto massima di 70 °C. Risulta che, con errore angolare crescente, la diminuzione del numero di giri nel nuovo PWTR non solo è inferiore rispetto all’ NUTR ma anche che questa variazione è tanto più evidente quanto maggiore è l’angolo di intraversamento. Con un angolo di intraversamento a maggiore di 2 mrad (ca. 0,1°) non è riconoscibile una ulteriore diminuzione del numero di giri [4]. 6. Montaggio semplificato e possibilità di rilubrificazione ➀ ➁ Anche se le nuove forme costruttive aumentano sensibilmente gli intervalli di rilubrificazione e, nella maggior parte dei casi, venga raggiunta addirittura la lubrificazione a vita, a volte non è possibile rinunciare alla rilubrificazione. Questo vale soprattutto per le esecuzioni con capacità di carico ottimizzata delle serie NUTR ed NUKR. Nel caso dei perni folli deve essere offerta la possibilità di rilubrificare da diversi punti. Con le nuove progettazioni si è scelta la soluzione dell’esagono incassato per semplificare il montaggio e contemporaneamente poter rilubrificare tramite lo stesso esagono incassato. Nella figura 6 è rappresentata sia la rilubrificazione con un ingrassatore convenzionale sia la possibilità di una lubrificazione centralizzata per mezzo di un adattatore speciale. Soluzioni di questo tipo, in combinazione con un esagono incassato, finora non sono state realizzate. ➂ Figura 6 Nuova generazione di perni folli INA. Esagono incassato ad entrambi i lati con possibilità di rilubrificazione ➀ Montaggio semplificato per mezzo di un esagono incassato ad entrambi i lati ➁ Possibilità di rilubrificazione a grasso con ingrassatore ad entrambi i lati ➂ Possibilità di collegamento a lubrificazione centralizzata ad entrambi i lati per mezzo di adattatore (accessorio speciale)) 4 Profilo cilindrico Profilo R = 500 Profilo INA ottimizzato Corsa diritta b = 0 mrad Cw/P = 5 Corsa inclinata b = 3 mrad Cw/P = 5 Figura 7 Influsso della forma del profilo sulla pressione hertziana. Anello esterno con profilo INA ottimizzato a confronto con profili tradizionali 7. Profilo esterno ottimizzato Con la nuova generazione di rotelle e perni folli sono stati raggiunti notevoli miglioramenti per quanto riguarda la lubrificazione e l’intraversamento, ma non solo; è stato possibile anche ottimizzare l’usura dell’anello esterno. Osservando le cause di rottura riassunte nella figura 2 ci si accorge che il danneggiamento più frequente è l’usura dell’anello esterno. Ricerche mirate sull’usura hanno dimostrato che con la giusta scelta di materiale e, per quanto possibile, con una lubrificazione anche minima, l’usura tra anello esterno e contropista può essere notevolmente ridotta. Le ricerche hanno anche dimostrato che l’usura è fortemente collegata al valore della pressione hertziana di contatto (5). Si deve quindi minimizzare la pressione hertziana nel punto di contatto. Il profilo dell’anello esterno ottimizzato tramite calcoli e prove porta ad una notevole riduzione della pressione hertziana sia in caso di montaggio esattamente allineato e diritto sia in presenza di un errore angolare. La figura 7 mostra la superiorità del nuovo profilo rispetto al profilo cilindrico ed al raggio tradizionale R = 500 mm. A completamento dei miglioramenti di durata di utilizzo del grasso e di comportamento in presenza di errori angolari siamo riusciti a ridurre notevolmente anche la pressione hertziana di rotelle e perni folli nel punto di contatto tra anello esterno e contropista. Ne consegue, oltre ad un aumento della rigidezza, anche un miglioramento della durata di affaticamento, soprattutto della contropista e, con la giusta scelta di materiale (2), anche l’usura in questo punto di contatto viene notevolmente ridotta. Indice bibliografico [1] Rapporto di prova INA VA-64892 “Durata di utilizzo di rotelle e perni folli”, Herzogenaurach 1995 [2] Stampato INA LFR, Rotelle, Herzogenaurach, Marzo 1995 [3] Catalogo INA 307, Cuscinetti a rullini, cuscinetti a rulli cilindrici, 1997 [4] Welter, R. e Miko, J.: “Rotelle con caratteristiche di funzionalità e durata ottimizzate“, Konstruktionspraxis, fascicolo 3 e 4, Marzo e Aprile 1995 [5] Stampato INA “Competenza nelle rotelle”, Herzogenaurach 1995 Indice bibliografico: Nota sull’autore: l’Ing. Bode è responsabile di branche per le costruzioni meccaniche presso la INA Wälzlager Schaeffler oHG di Herzogenaurach. 5 á Stampato in Germania Strada Statale 229 Ð km. 17 28015 Momo (Novara) Telefono: (03 21) 929 211 Fax: (03 21) 929 300 http://www.ina.de Sach-Nr. 005-867-932/GSK I-I 07981.5 INA rullini S.p.A.