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Trent`anni di carriera Tante sensazioni Folli

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Trent`anni di carriera Tante sensazioni Folli
SPORT 9
VENERDÌ
10. GENNAIO 2014
Pallamano
IL PERSONAGGIO Il punto di forza del Faenza a 39 anni prova ancora un forte attaccamento a questo sport
che gli ha regalato molte soddisfazioni. Dopo 10 giornate ha già realizzato 96 reti, in biancazzurro sono 202
Trent’anni di carriera
Tante sensazioni Folli
Fabrizio Folli, perché ha scelto Faenza dopo una buona carriera ad alti livelli?
“Ho ancora ambizioni di vincere e
di ottenere risultati. Cercavo una destinazione vicina a casa per riuscire
a conciliare il lavoro e la pratica di
uno sport che mi ha dato tanto e
che continua a piacermi. Conoscevo
il coach Ronchi, amico di vecchia
Fabrizio Folli, 39 anni, con la maglia di Faenza
data, che è stato mio compagno di
squadra e qualche altro giocatore di
Mordano e tutti mi hanno parlato
bene dell’ambiente. La società è fatta di persone, a cominciare dal presidente Vito Sami, che si impegnano
molto con straordinaria passione”.
L’anno passato Faenza lottò per il
primo posto, mentre in questa stagione ha incontrato difficoltà.
“Avevamo una squadra più completa e competitiva ed il livello del
campionato era di sicuro più basso.
Tante squadre si sono rinforzate, invece noi ci siamo un po’ indeboliti
a causa dell’abbandono per motivi
di lavoro e familiari di alcuni giocatori. Quando torneremo in campo
tra un mese alla ripresa del torneo,
dovremo lottare in ogni partita come fosse una finale, e sperare che
Tavarnelle faccia un passo falso per
superarla in classifica e accedere alla poule promozione”.
Oltre a giocare ancora, c’è la novità
dell’impegno da allenatore della
squadra under 20.
“Per adesso questa esperienza non
è molto positiva per quanto riguarda i risultati, credo soprattutto perché come under 20 non riusciamo
ad allenarci insieme per mancanza
di orari di palestra. I ragazzi si allenano sempre con la A2, ma così facendo non hanno la possibilità di
giocare insieme e durante le partite
questo si vede. Secondo me ci sono
diversi elementi sui quali lavorando,
e con il loro impegno, si potrebbero
ottenere buoni risultati”.
Quale il ricordo più bello della sua
carriera di atleta, iniziata 30 anni fa
?
“Non ho dubbi. La Coppa Italia vinta nel 2008 ad Imola, davanti al nostro pubblico e nel giorno del mio
compleanno. Potrei citare anche i titoli vinti a livello giovanile, ma anche il debutto in nazionale contro il
Portogallo quando segnai anche alcuni gol superando l’emozione
dell’esordio e meritando i complimenti del selezionatore Lino Cevar”.
In squadre di club, ha avuto solo tre
allenatori oltre a Ronchi.
“Con Domenico Tassinari, il “totem”
della pallamano a Mordano, un monumento a livello nazionale, ho ini-
“L’handball è uno sport
completo che permette
al giovane di svilupparsi
sotto tutti i punti di vista
Ma la federazione
non lo promuove”
ziato a giocare e l’ho avuto come
tecnico per quasi 25 anni. Il 90 per
cento di quello che so della pallamano me lo ha insegnato lui. C’è
stata qualche incomprensione nell’ultimo mio periodo al Romagna,
ma nello sport succede. Ho poi avuto due croati come tecnici: a Ferrara
Zelimir Prijc, mentre all’Emmeti il
croato Emir Ceso a cui riconosco
grande capacità di equilibrio: sa
motivare i giocatori e mantenere la
serenità nell’ambiente”.
Perché un giovane dovrebbe scegliere la pallamano rispetto ad un altro
sport ?
“L’handball è uno sport completo
che permette al giovane di svilupparsi sotto tutti i punti di vista, fisico
e psicologico. E’ spettacolare da vedere e bello da praticare. Se in Italia
non è diventato il terzo o quarto
sport di squadra come accade in
quasi tutta Europa, in paesi come
Germania, Spagna e Francia, il motivo è da ricercare in una inefficace
politica di promozione della Federazione”.
Giuseppe Sangiorgi
LA SCHEDA
Giocatori che hanno vestito la maglia azzurra della nazionale, a livello senior o giovanile, sono passati
a fine carriera. Sicuramente nessuno con un curriculum prestigioso
come Fabrizio Folli, 39 anni, più di
40 presenze nella nazionale maggiore. Mancino impareggiabile, Folli ha vissuto tutta l’escalation del
Mordano sino ai massimi livelli, collezionando numerosi titoli nazionali con le formazioni giovanili di casa e diventando uno dei baluardi
azzurri. Chiusa l’esperienza al Romagna Mordano, ha portato poi
Ferrara come leader sul campo ad
una storica promozione in A1. Poi è
andato a giocare in Veneto e con
l’EmmeTi Mestrino Torri in A1, dove
si è contraddistinto tra i migliori
realizzatori e i più motivati giocatori del roster. Infine, all’inizio della
stagione passata, è arrivato a
Faenza conducendo la squadra di
coach Simone Ronchi, all’esordio in
serie A2, al secondo posto nel girone grazie ai suoi 106 gol. Fabrizio
“Fabbro” Folli si sta confermando
straordinario goleador anche in
questo campionato in cui, dopo 10
giornate, ha già realizzato 96 reti,
per un totale di 202 realizzazioni in
biancazzurro che ne fanno sempre
più leader dell’Handball Faenza, attualmente quinto in classifica ad
un passo dalla poule promozione.
VOLLEY A1 FEMMINILE Contro Novara il tecnico rischia di non poter contare su Petrovikj. “Scendere in campo col coltello tra i denti, sfruttando ogni occasione”
Marone: “Sveglia Banca di Forlì, il tempo comincia a stringere”
FORLÌ E’ una Banca di Forlì che ha Tutte le cartucce sono così da sparare
tanta voglia di rimettersi in carreggia- contro la Igor Gorgonzola, formazione
ta, ma allo stesso tempo è consapevole che al momento occupa la settima podelle difficoltà che ha di fronte per riu- sizione in graduatoria, con il forte
scire a strappare la salvezza. Ultime dubbio riguardante la presenza di Petrovikj. La schiacciatrice
con tre punti, in virtù
una delle
della vittoria contro la ri“Ora non si deve macedone,
principali bocche da
vale diretta Frosinone,
che però è avanti di tre guardare in faccia fuoco della Banca di
Forlì, lamenta un prolunghezze, le forlivesi
a nessuno
blema alla spalla che
nel mese di gennaio
e cercare di fare potrebbe costringerla ai
scenderanno sul parbox. A dare manforte al
quet una sola volta, dopunti contro
gruppo, però, è arrivata
menica al Villa Romiti
contro Novara. Il bizzar- ogni avversario” l’esperta centrale Borgogno, che potrebbe essere
ro calendario, infatti,
propone due soste consecutive per la già gettata in mischia domenica. “A
squadra di Marone, ferma il 19 per il parte Marija - spiega il coach Biagio
turno di riposo (il torneo è composto Marone - tutte le ragazze sono a posto
da undici formazioni) e il 26 per i dal punto di vista fisico. Da quello moquarti di Coppa Italia, competizione rale, invece, non siamo al massimo, in
in cui è stata eliminata. Si riprenderà quanto arriviamo da una sconfitta che
quindi il 2 febbraio, ancora in casa, ma proprio non ci voleva. Abbiamo perso
contro l’imbattuta capolista Piacenza. a Urbino una gara da vincere a tutti i
Il coach della Banca di Forlì Biagio Marone Foto sito Volley2002 Forlì
costi, vanificando in buona parte il
successo di qualche giorno prima contro Frosinone. Oltretutto le laziali hanno centrato una preziosa affermazione
con Busto Arsizio, lasciandoci da soli
in fondo alla classifica”.
Il tecnico continua dicendo che “purtroppo non siamo riusciti a dare con-
tinuità ai risultati positivi e a esprimerci sui livelli che mi aspetto” e guarda
con realismo all’impegno di domenica. “Novara è una signora squadra, capace di perdere una sola volta da
quando è arrivato il nuovo allenatore
(Luciano Pedullà, ndr). Ora però non
bisogna guardare in faccia a nessuno
e cercare di fare punti contro tutti gli
avversari. Abbiamo il dubbio Petrovikj,
ma so anche di poter contare su valide
alternative come Ventura, Roani e Arrechea Montano. Dovremo scendere
in campo con il coltello tra i denti,
provando a sfruttare ogni occasione
che ci capita. Spero in una prestazione
come quella con Frosinone e so che
ne abbiamo le possibilità. E’ necessario però fare un salto di qualità - termina Marone - per dimostrare che
non meritiamo un ultimo posto che
finora è lo specchio di quanto abbiamo fatto”.
Vincenzo Benini
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