Comments
Description
Transcript
Sistema nervoso dott.ssa Gaudenzi
IL SISTEMA NERVOSO Dott.ssa Anna Gaudenzi UO Neurologia - Ospedale di Conegliano ULSS7-Pieve di Soligo Anatomia e Fisiologia Il Sistema Nervoso è costituito da: - cervello (o encefalo): - nervi cranici e periferici: all’interno del cranio dal cervello e dal midollo spinale verso i (emisferi, basale,efferenti) muscoli, la cute,cervello gli organi, (fibre ecervelletto, viceversa (fibre afferenti) tronco encefalico..) Emisfero Anatomia e Fisiologia L’unità di funzionamento del sistema nervoso è la cellula nervosa (o neurone). Essa è Le cellule nervose sono riunite in gruppi di cellule che presiedono alle varie formato da un corpo attività dell’organismo. Esistono perciò gruppi che regolano il movimento, gruppi che regolanoe la parola, cellulare un altri la sensibilità tattile, dolorifica e termica, la • vista, l’udito, il gusto, l’olfatto, l’equilibrio, etc. Anatomia e Fisiologia • In particolare, le funzioni regolate dall’attività cerebrale sono distinte in: Vita vegetativa, per il funzionamento degli organi, del respiro, della circolazione del sangue, etc.. I suoi centri di controllo sono nel cervello basale; quando viene a mancare la loro funzione si ha la morte del paziente Vita di relazione (quella che ci permette di avere rapporti con i nostri simili), per la Segni e Sintomi Terminologia Sintomo è quello che il paziente vi dice Segno è quello che vedete voi Segni e Sintomi Terminologia Occhi • Miosi: pupille piccole • Midriasi: pupille grandi • Anisocoria: asimmetria del diametro delle pupille • Deviazione dello sguardo Segni e Sintomi Terminologia Forza • • Plegia: mancanza completa di forza (incapacità totale a muovere un arto) Paresi: deficit parziale di forza (incapacità parziale) STATO DI INCOSCIENZA/COMA • Un paziente privo di coscienza (o in stato di incoscienza) è quello privo della vita di relazione: non parla, non ha movimenti attivi… presenta solo le funzioni della vita vegetativa (cioè quelle funzioni che avvengono senza che noi ce ne accorgiamo : il respirare, il battito cardiaco etc.) • Condizione opposta è il paziente vigile, in cui le funzioni della vita di relazione STATO DI INCOSCIENZA/COMA • Quindi, dal più grave al meno grave: - Incosciente - Soporoso (risponde solo a stimoli intensi) - Sonnolento (risponde a stimoli lievi) - Vigile Si parla di Paziente Confuso riferendosi al contenuto del discorso STATO DI INCOSCIENZA/COMA • • Il COMA è uno stato di incoscienza prolungato, dovuto a un danno/sofferenza (permanente o reversibile) della corteccia cerebrale. Riconosce diverse cause (traumi, mancanza di ossigenazione, sostanze tossiche, ipo/iperglicemie etc..) Il pz in coma: - mantiene la vita vegetativa se adeguatamente Cosa fare • • Di fronte ad un paziente in stato di incoscienza bisogna valutare: A (la pervietà delle vie aeree), B (se il paziente respira), C (se ci sono i segni di circolo MOTORE). In caso negativo va iniziata la RCP, altrimenti va messo in posizione laterale di sicurezza. GLASGOW COMA SCALE (GCS) • Apertura degli occhi: - spontanea - allo stimolo verbale 3 - allo stimolo doloroso 2 - assente • 4 1 Risposta verbale: - appropriata - confusa 5 4 TRAUMA CRANICO • • • Qualsiasi evento traumatico al cranio con o senza lesioni sul cervello o sullo stesso cranio Per commozione cerebrale si intende una perdita di coscienza legata all’evento traumatico, che può essere transitoria o persistente I sintomi dipendono dalla gravità del trauma Classificazione del trauma cranico Ricordare il GCS!! LIEVE GCS 14-15 MODERATO GCS 9-13 GRAVE GCS < 8 ANATOMIA: DOVE NASCE IL PROBLEMA? RIGIDITA’ DEL CONTENITORE cranio E DELLE STRUTTURE LIGAMENTOSE falce cerebrale tentorio cerebellare Il trauma può dare lesioni dei tessuti cerebrali e/o rotture di vasi (il sangue che fuoriesce nel cranio va a comprimere il cervello; la formazione dell’ematoma può essere anche ritardata, dopo ore o giorni dall’evento traumatico) TRAUMA CRANICO Non vi è relazione tra la lesione cerebrale e le lesioni rilevabili dall’esterno (possibilità di lesioni gravissime, anche in assenza di lesioni esterne) Quindi: TRAUMA CRANICO In particolare in caso di: - vomito - agitazione psico-motoria o sopore; segni neurologici - bradicardia - anisocoria - amnesia - perdita di coscienza TIPOLOGIA DELLE LESIONI Cuoio capelluto FERITE TIPOLOGIA DELLE LESIONI Cranio FRATTURE TIPOLOGIA DELLE LESIONI Intracraniche SANGUINAMENTI TRAUMA CRANICO • Cosa fare: - coprire le ferite con materiale sterile; - se il paziente è incosciente: controllare i parametri vitali e metterlo in posizione di sicurezza - in caso di ferite che comportano rinorragia, liquorrea od otorragia: NON comprimere ma favorire il deflusso dei liquidi CRISI EPILETTICA • • La CRISI EPILETTICA è scatenata da una attività eccessiva e incontrollata delle cellule cerebrali. Le crisi epilettiche possono essere paragonate ai disturbi di funzionamento di una complicatissima apparecchiatura elettronica (per esempio alle “scariche” di una radio o di un televisore). La “scarica” eccessiva può: - restare confinata a un gruppo di cellule del cervello ----> crisi parziale oppure - interessare all’inizio solo un gruppo di cellule e successivamente diffondere all’insieme delle altre ----> crisi secondariamente generalizzata oppure • • • • • CRISI GENERALIZZATA TONICOImprovvisa perdita di coscienza e caduta a terra. CLONICA (Crisiunconvulsiva, Il paziente può emettere grido, tutta la tipo muscolatura del corpo è interessata da uno spasmo; la respirazione diventa irregolare (fino ad arrestarsi con comparsa di cianosi), il battito cardiaco si accelera e la pressione arteriosa sale (fase tonica) Si verificano scosse muscolari in tutto il corpo, spesso il paziente si morde la lingua (fase clonica) Alla fine tutti i movimenti cessano, il paziente giace immobile, come in uno stato di coma profondo, dopo di che apre gli occhi e si riprende, ma spesso appare confuso e disorientato e quindi si addormenta esausto (fase post-critica). Durante la crisi è possibile la perdita di urine e feci. Grande Male) • • COSA FARE se la perdita di coscienza è preceduta da sintomi premonitori, aiutare la persona a stendersi in un luogo dove non si faccia male; se avviene improvvisamente cercare comunque di evitare pericoli (es.: allontanare oggetti contundenti) posizionare un cuscino o qualcosa di morbido sotto la testa togliere occhiali, aprire le vesti strette, soprattutto intorno al collo COSA NON FARE non introdurre in bocca alcun oggetto (non è possibile che la persona si soffochi con la propria lingua; evitate danni a voi stessi) • Quando è terminata la fase tonico-clonica (il soggetto può impiegare parecchi minuti a risvegliarsi e potrà essere, all’inizio, confuso e disorientato -> fase post-critica): mettere la persona in posizione laterale di sicurezza; se la persona è confusa o spaventata, tranquillizzarla • Ospedalizzare il paziente se: - non ha storia di epilessia (non ha mai avuto crisi epilettiche in precedenza) - presenta crisi ripetute, in particolare se subentranti - stenta a riprendersi - presenta evidenti deficit neurologici (o altri problemi, lesioni traumatiche, etc) ICTUS DEFINIZIONE Segni o sintomi neurologici a esordio improvviso riferibili a disfunzione globale o focale delle funzioni cerebrali non attribuibile ad altra causa apparente se non a una vasculopatia cerebrale Insorgenza improvvisa di: deficit motorio / sensitivo di volto, arti superiori / inferiori (specie se monolaterale); difficoltà del linguaggio / della comprensione; improvviso deficit visivo mono o bilaterale; improvvisa difficoltà della deambulazione; o perdita dell’equilibrio e/o della coordinazione; cefalea improvvisa e severa, da causa ignota; coma. NB: come nel caso del dolore toracico, i sintomi dell’ictus possono essere negati dai pazienti o mal interpretati VI E’ UN DEFICIT NEUROLOGICO MISURABILE? USA LA CINCINNATI PREHOSPITAL STROKE SCALE DISTURBO DELLA PAROLA: chiedere al paziente di dire “trentatre trentini entrarono trotterellando a Trento” NORMALE: il paziente usa le parole giuste e le pronuncia in modo chiaro e comprensibile ANORMALE: il paziente pronuncia le parole in modo non corretto, o non comprensibile, o non usa le parole giuste, o non parla del tutto ASIMMETRIA DEL VOLTO: chiedere al paziente di sorridere o mostrare i denti NORMALE: entrambi i lati del volto si muovono in modo simmetrico (uguale) ANORMALE: un lato del volto si muove in modo differente rispetto all’altro DEVIAZIONE DEGLI ARTI SUPERIORI: chiedere al paziente di chiudere gli occhi ed estendere completamente gli arti superiori con le palme verso l’alto per 10 secondi NORMALE: entrambi gli arti si muovono nella stessa direzione, oppure non si muovono affatto ANORMALE: uno dei due arti non si muove, oppure uno dei due devia di più rispetto all’altro, oppure il palmo di una mano ruota verso il basso (pronazione) BASTA UN PUNTO ANORMALE PER ESSERE POSITIVA L’ictus è distinto in due categorie principali ICTUS ISCHEMICO È dovuto alla chiusura di un vaso, quindi al mancato apporto di sangue (ossigeno e nutrienti) al tessuto cerebrale -> infarto cerebrale • Circa l’80% di tutti gli ictus nella • ICTUS EMORRAGICO • • E’ dovuto alla rottura di un vaso; anche in questo caso si andrà incontro a morte cellulare per mancato apporto di sangue e per le conseguenze dell’emorragia stessa 15-20% di tutti gli ictus E’ molto importante riconoscere un ictus in tempi brevi perché (in caso di ictus ischemico) è possibile eseguire una terapia, la cosiddetta TROMBOLISI, che consiste nella somministrazione di un farmaco capace di “riaprire” il vaso cerebrale ostruito. Il neurologo deve verificare: CRITERI DI INCLUSIONE - Età: >18 anni - Diagnosi clinica di ictus ischemico determinante un deficit neurologico misurabile - Esordio dei sintomi noto e definito entro 4,5 ore dalla somministrazione della terapia (N.B.: entro queste ore più la terapia è precoce, maggiori sono le possibilità di successo!!!) Quindi: se il sospetto di ictus è molto elevato e i criteri di inclusione sono soddisfatti bisogna agire con rapidità, IL TEMPO È CERVELLO e noi abbiamo poche ore di tempo per poter procedere con la trombolisi!!! QUATTRO ORE !!! Per aiutare il neurologo a valutare i criteri di esclusione, è molto importante recuperare farmaci e lettere di dimissione da portare con il paziente e sollecitare i familiari a raggiungere il paziente in pronto soccorso nel minor tempo possibile: ossia SUBITO! GRAZIE PER L’ATTENZIONE