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L`INDIRIZZO MUSICALE NELLA NORMATIVA RECENTE

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L`INDIRIZZO MUSICALE NELLA NORMATIVA RECENTE
L’INDIRIZZO MUSICALE
NELLA NORMATIVA RECENTE
Presidente Regionale ANIEF Puglia prof. P. Spinelli
Via Card. Ciasca, 40 - 70044 Polignano a Mare - Ba
Tel. - Fax: 0804249254 - Cell. 3288522929 - [email protected]
La musica è un linguaggio. In questo linguaggio l’uomo vuole esprimere
pensieri che non si lasciano convertire in concetti, bensì in pensieri musicali.
Ogni persona vuole comunicare con i suoni qualcosa che non si può dire
altrimenti.
In questo senso la musica è un linguaggio.
A. von Webern
RITENUTO “che l’insegnamento dello strumento
musicale debba collocarsi nel quadro del progetto
complessivo di formazione della persona secondo i
principi generali della scuola media in modo da
fornire agli alunni, destinati a crescere in un mondo
fortemente caratterizzato dalla presenza della
musica come veicolo di comunicazione, una maggiore
capacità di lettura attiva e critica della realtà nonché
una ulteriore opportunità di conoscenza e di
espressione e un contributo al senso di appartenenza
sociale”.
l’organizzazione dei corsi ad indirizzo musicale e
consigli operativi per L’ATTIVAZIONE DI NUOVI CORSI:
la legge attualmente vigente dà la possibilità a tutte
le Scuole Secondarie di Primo Grado di attivare i
Corsi ad Indirizzo Musicale:
• sulla base delle richieste delle famiglie;
• di un prova orientativo-attitudinale;
• e secondo le disponibilità dell’Organico Provinciale;
è necessario, far inserire all’interno del P.O.F. con
delibera del Collegio dei Docenti la possibilità di
attivazione un Corso Ordinario ad Indirizzo
Musicale sulla base del D.M. 201 del 1999;
• stabilendo i 4 strumenti musicali tra quelli previsti dal
decreto:
• (ARPA, CHITARRA, CLARINETTO, CORNO, FAGOTTO,
FISARMONICA, FLAUTO,OBOE, PERCUSSIONI,
PIANOFORTE, SAXOFONO, TROMBA, VIOLINO,
VIOLONCELLO),
• la scelta deve essere supportata da forti motivazioni
legate all’utenza e alle tradizioni musicali presenti sul
territorio.
L’organizzazione delle classi dovrebbe essere su una sezione
unica (per una migliore organizzazione didattica/pedagogica,
poichè :
•
•
•
•
•
gli alunni di strumento musicale, oltre al normale orario effettuato dagli altri
studenti, sono impegnati, solitamente per due o tre giorni alla settimana, nella
realizzazione delle attività curriculari previste nel corso musicale, (lezioni
individuali, lezioni collettive, musica d'insieme, lettura e teoria musicale, ascolto
partecipativo, ecc.) e nello studio quotidiano a casa dello strumento.
La disciplina "Musica" per gli alunni di strumento musicale può raggiungere un
livello di approfondimento in termini di competenze, abilità, conoscenze, assai
diverso rispetto agli alunni non frequentanti tali corsi.
La valutazione della disciplina avviene collegialmente tra i docenti di strumento,
tenuto conto che specifiche attività, come la musica d'insieme, si svolgono alla
presenza di tutti i docenti, e che, spesso, la teoria e lettura della musica viene
effettuata da un docente del corso per gli allievi di tutte le specialità strumentali.
La presenza di alunni da più classi rende tale operazione assai problematica.
Controverse sono le modalità di partecipazione dei docenti di strumento alle
sottocommissioni, in sede di esame di stato a conclusione del primo ciclo di
istruzione, per gli alunni non frequentanti il corso musicale.
Visite e viaggi di istruzione per gli alunni di un corso musicale si realizzano spesso
attraverso la partecipazione a rassegne e concorsi musicali.
Ma……per un miglior ampliamento dell’offerta
formativa e in considerazione delle nuove Indicazioni
Nazionali:
bisogna orientarsi anche ad organizzare l’indirizzo
musicale su più sezioni (previsto dalla normativa)
per rendere il corso più flessibile e garantire un
offerta formativa più ampia, in particolare per lo
studio di una delle tre “Lingue” Francese-Spagnolo o
Tedesco, (per far si che la scelta della sezione non
diventi un problema o un vincolo per i genitori
orientati a far iscrivere i propri figli all’indirizzo
musicale, che vedono così sfumare la possibilità dello
studio di una delle tre Lingue Comunitarie)
ORARIO:
l’Orario aggiuntivo dell’Indirizzo Musicale può essere
applicato sia al modello del Tempo-Normale, sia a
quello del Tempo prolungato /o pieno;
• La Nota Prot. n. 816 MIURAOODGSSSI dell’11
Febbraio 2011 continua a creare non poca
confusione in merito al modello orario previsto dalla
normativa per i corsi a Indirizzo Musicale nella Scuola
secondaria di I grado.
Tale nota aveva per oggetto: Iscrizioni a.s.
2011/2012 – inserimento e trasmissione dati al
SIDI.
• Il SIDI è il nuovo sistema informativo del MIUR. Con esso
il Ministero intende integrare e sostituire tutti i mezzi
informativi telematici finora utilizzati.
• Si tratta di un sistema che in prima applicazione ha avuto
bisogno di un’azione di formazione riguardante gli
operatori degli USR, degli ATP e degli istituti scolastici.
• direi che non c’è da meravigliarsi se, in prima
applicazione, nel sistema sono stati inseriti in modo
diciamo “approssimativo” dei dati che ci riguardano.
Alle scuole primarie la nota infatti indica testualmente:
• “La scuola primaria comunica relativamente agli
alunni che frequentano la quinta classe:
• - codice meccanografico della scuola secondaria di I
grado prescelta;
• - tempo scuola richiesto (ordinario di 30 ore, sezioni
musicali 33 ore, tempo prolungato a 36 ore, tempo
prolungato a 40 ore).”
Il problema come molti hanno rilevato è che nella
necessità di tabulare dei dati, si è previsto un unico
modello di tempo scuola da applicare all’Indirizzo
Musicale, ignorando“colpevolmente” che:
• l’Orario aggiuntivo dell’Indirizzo Musicale può essere applicato
sia al modello del Tempo Normale, sia a quello del Tempo
Prolungato;
• l’Orario dell’Indirizzo Musicale può assumere un’ampiezza
variabile a seconda del modello organizzativo previsto
dall’istituzione scolastica (Lezione individualizzata e/o
collettiva, ecc……)
• e dallo spazio dedicato alla musica d’insieme con modelli che
possono prevedere un orario aggiuntivo dalle 2 alle 4 ore
settimanali.
Sia COMUSICA per il tramite del referente
Nazionale Ciro Fiorentino e ANIEF Abbiamo
provveduto a segnalare il tutto al Ministero, ma è
importante chiarire nelle scuole che di questo si
tratta, di una errata classificazione del modello nel
modulo di rilevazione dei dati e non di una nuova
norma che prevede di uniformare i modelli
organizzativi a 33 ore.
D.M. 37/2009 COMPOSIZIONE DELLE CATTEDRE
“I corsi ad indirizzo musicale, ricondotti ad ordinamento
dalla legge 3 maggio 1999, n. 124, si svolgono oltre
l’orario obbligatorio delle lezioni di cui al comma 1
del presente articolo e sono regolati dal D.M. 6
agosto 1999, n. 201 ed assicurano l’insegnamento di
quattro diversi strumenti musicali.”
…11) Strumento musicale
“ Sei ore settimanali per classe o gruppo di alunni per
ognuno dei quattro strumenti. Un posto per ogni
corso (18 ore settimanali) per ciascuno dei quattro
strumenti. Con l’obbligo d’insegnamento nelle classi
di un corso completo “
Circolare n. 4 - MIURAOODGOS prot. n. 240/R.U.U 15
gennaio 2010
• Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della propria
autonomia, organizzano i corsi di strumento
musicale sia su classi di una stessa sezione, sia con
gruppi di alunni provenienti da classi diverse, sulla
base dell’assetto ordinamentale e dei criteri generali
previsti dal D.M. 6 agosto 1999, n. 201 e, comunque,
nel rispetto dei criteri generali per la formazione
delle classi e dei limiti dell’organico assegnato.
Scuola secondaria di I grado
articoli 11/15 DPR 81/2009
•
•
Massimo 27 alunni per classe
Minimo 18 alunni per classe
•
•
•
Eventuali iscrizioni in eccedenza sono ripartite tra le classi fino ad un massimo di 28 alunni.
Si procede alla formazione di un’unica prima classe quando il numero degli alunni iscritti non supera le 30 unità
Si costituisce un numero di classi seconde e terze pari a quello delle prime e seconde di provenienza, a condizione che il
numero medio di alunni per classe non sia inferiore a 20 unità. Diversamente, si procede alla ricomposizione delle classi,
secondo i criteri generali di costituzione
Nelle scuole e nelle sezioni staccate in cui si svolgono anche attività di tempo prolungato, il numero complessivo delle classi
si determina sulla base del totale degli alunni iscritti. Successivamente si procede alla determinazione del numero delle
classi a tempo prolungato sulla base delle richieste delle famiglie. Se il numero delle domande di tempo prolungato eccede
la recettività l’indicazione dei criteri di ammissione è rimessa ai consigli di istituto
Non sono autorizzate classi a tempo prolungato in assenza di servizi e strutture idonee che consentono lo svolgimento di
attività in fasce orarie pomeridiane e di almeno due o tre rientri settimanali.
Nelle scuole e nelle sezioni staccate funzionanti nei comuni montani, nelle piccole isole, nelle aree geografiche abitate da
minoranze linguistiche:
– possono essere costituite classi, per ciascun anno di corso, con un numero di alunni non inferiore a 10
– possono essere costituite classi anche con alunni iscritti ad anni di corso diversi se il loro numero non consente la
formazione di classi distinte. In questo caso gli organi collegiali competenti stabiliscono i criteri di composizione delle
classi, che non possono contenere più di 18 alunni
Nelle situazioni di particolare isolamento, in cui sono funzionanti corsi di preparazione agli esami di idoneità o di licenza
media con esiguo numero di alunni, l’attività didattica è organizzata per moduli flessibili, che possono prevedere
raggruppamenti anche variabili di alunni. La relativa dotazione organica è costituita da 3 cattedre: una dell’area linguistica,
una di scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali, una dell’area artistico-espressiva o motoria, quest’ultima solo in
presenza di specifico progetto della scuola.
•
•
•
•
ADEMPIMENTI NECESSARI PER L’APERTURA DI NUOVI
CORSI ADINDIRIZZO MUSICALE NELLE SCUOLE MEDIE:
1) Il Collegio Docenti dopo essere stato informato della
normativa di riferimento delibera l’istituzione del corso
ad indirizzo musicale (classe di concorso A77) e la scelta
dei quattro strumenti da inserire in organico;
2) Il Consiglio d’Istituto approva e delibera l’istituzione del
corso ad indirizzo musicale (classe di concorso A77);
3) Il Collegio Docenti inserisce nel POF il corso ad indirizzo
musicale;
4) La scuola informa i genitori delle scuole elementari
sull’apertura del corso e distribuisce loro il relativo
modello d’iscrizione;
5) L’ente scolastico invia all’ATP (ex Provveditorato agli
studi) territorialmente competente, la richiesta di
apertura di un nuovo corso ad indirizzo musicale e i
dati sulla formazione della classe prima;
6) Effettuata l’iscrizione al corso ad indirizzo musicale
da parte dei genitori, i ragazzi vengono convocati per
sostenere la prova attitudinale;
MODELLO DI ISCRIZIONE AI CORSI AD INDIRIZZO
MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA (fac simile)
-Al Dirigente scolastico della scuola media (o Istituto Comprensivo)……..
Il/La sottoscritto/a__________________________________________________________
Genitore
dell’alunno/a_________________________________________________________
Proveniente dalla scuola ________________________________________________
CHIEDE
L’iscrizione del proprio figlio al corso ad indirizzo musicale per l’anno
scolastico_____________ per il seguente strumento(non vincolante):
A _________________
B _________________
C_________________
D_________________
N.B.
- barrare con una crocetta accanto allo strumento prescelto
Sono consapevole che la scelta dello strumento verrà comunque orientata dagli insegnanti di strumento in seguito alla prova attitudinale predisposta da
questo Istituto.
Firma del genitore
Note:
1) al corso ad indirizzo musicale si accede tramite una prova attitudinale
2) per la prova attitudinale non è necessaria la conoscenza dello strumento scelto
Curricolo previsto per l’insegnamento dello strumento
nei corsi a indirizzo musicale.
le Indicazioni nazionali non includono degli obiettivi specifici di apprendimento, ma,
richiamandosi alla «definitiva attuazione della Riforma degli studi musicali in corso,
del conseguente avvio del Liceo musicale e coreutico e della definizione dei livelli
di entrata e uscita di quel settore» fanno riferimento alle indicazioni contenute
all’Allegato A del D.M. 201/99. Secondo tale documento l’insegnamento
strumentale «costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento
dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale nel più ampio quadro
delle finalità della scuola media e del progetto complessivo di formazione della
persona. Esso concorre, pertanto, alla più consapevole appropriazione del
linguaggio musicale, di cui fornisce all’alunno preadolescente una piena
conoscenza, integrando i suoi aspetti tecnico-pratici con quelli teorici, lessicali,
storici e culturali che insieme costituiscono la complessiva valenza dell’educazione
musicale; orienta quindi le finalità di quest’ultima anche in funzione di un più
adeguato apporto alle specifiche finalità dell’insegnamento strumentale stesso».
Quindi, pur sottolineando le peculiarità di un percorso di studi finalizzato
all’acquisizione di tecniche strumentali di base e di adeguate competenze
interpretative, sia individualmente che collettivamente, si evidenzia come
l’insegnamento dello strumento debba integrarsi in maniera programmata con le
discipline musicali per la «costituzione della competenza musicale generale»,
riconducibile, quindi, agli obiettivi di apprendimento e ai traguardi di competenza
descritti nelle Indicazioni nazionali per «Musica», CHE NON COINCIDONO CON LE
COMPETENZE IN ENTRATA DEI LICEI MUSICALI………………………………………………………..
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