Fascicolo del Fabbricato - Dipartimento delle Bioscienze di Roma
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Fascicolo del Fabbricato - Dipartimento delle Bioscienze di Roma
Sicurezza e manutenzione delle infrastrutture e degli impianti per una città più vivibile Il Fascicolo del Fabbricato Ing. Paolino Zappatore TECNOPOLO DI CASTEL ROMANO Roma, 5 maggio 2005 2 Una panoramica generale sugli edifici esistenti Il crolli di edifici in Italia Il Fascicolo del Fabbricato (FF): implicazioni Definizione di FF & Finalità Definizione di edificio Chi lo redige? Il percorso metodologico Custodia e gestione / Attività dei Comuni Composizione, Contenuti & Allegati Aggiornamento Nuovi edifici Possibili agevolazioni pubbliche, fiscali ed assicurative Il quadro normativo Il patrimonio edilizio ad uso abitativo esistente (Censimento ISTAT 1991) distribuzione del patrimonio abitativo (ISTAT 1991) Da studio SSN % ab. c.a. %ab. mur 18 16 14 percentuale Al 1991 solo il 14% delle abitazioni presenti in Italia era stato costruito dopo la classificazione sismica 20 12 10 8 6 4 2 0 <1919 1919-1945 1946-1960 1962-1971 1972-1981 1982-1991 epoca di costruzione • Oltre la metà del patrimonio edilizio è realizzato in cemento armato • La gran parte è stato costruito fra il 1960 e il 1980 • Buona parte della classificazione sismica fatta con criteri ‘moderni’ è entrata in vigore fra il 1981 ed il 1984 3 Distribuzione percentuale delle abitazioni per la classe di vulnerabilità più elevata (A) Gruppo di Lavoro SSN-INGGNDT del Dipartimento della protezione civile 1996 4 Non ci sono declassificazioni VECCHIA CLASSIFICAZIONE numero comuni 5 1a cat. 2a cat. 3a cat. N.C. TOTALE 368 2498 99 5135 8100 NUOVA CLASSIFICAZIONE % 4,54 30,84 1,22 63,40 100,00 zona 1 zona 2 zona 3 zona 4 TOTALE numero comuni % 716 2323 1632 3429 8100 8,84 28,68 20,15 42,33 100,00 Con il Progetto AVI (Aree Vulnerate Italiane) del GNDCI (Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche) del CNR sono state censite le aree italiane colpite da frane e da inondazioni nel periodo 1918-1994. Sono stati individuati oltre 9.000 siti in frana e quasi 6.500 siti in piena. 1200 Statistiche siti nel periodo 1918-1994 siti in frana siti in piena 1000 In termini comunali n° siti 800 600 il 47% è stato colpito da movimenti franosi 400 200 VENETO VALLE D'AOSTA UMBRIA TRENTINO TOSCANA SICILIA SARDEGNA PUGLIA PIEMONTE MOLISE MARCHE LOMBARDIA LIGURIA LAZIO FRIULI CAMPANIA CALABRIA EMILIA ROMAGNA 6 BASILICATA ABRUZZO 0 il 43% da inondazioni il 23% da entrambi i dissesti BARLETTA, 16 settembre 1959: 60 morti per un crollo causato da sopraelevazioni abusive. ROMA, 30 novembre 1972: un palazzo in largo Preneste è distrutto dall'esplosione di un deposito abusivo di fuochi d' artificio. 15 morti e circa 70 feriti. PARMA, 13 novembre 1979: lo scoppio di una bombola provoca il crollo di tre piani degli 'Ospedali riuniti': 22 morti. MONTECCHIO (R.Emilia): 12 ottobre 1981: un' esplosione causata da una fuga di gas fa crollare un condominio. 7 morti. PISA, 27 dicembre 1981: un edificio nel centro storico crolla in seguito a una fuga di gas. 9 morti. ROMA, 18 novembre 1982: esplode una bombola di gas che provoca il crollo di una palazzina in via del Pigneto. 3 morti. CASTELLANETA (Taranto): 7 febbraio 1985: infiltrazioni d'acqua fanno crollare un palazzo. I morti sono 34 e 8 i feriti. MODENA, 22 gennaio 1986: una fuga di gas liquido dalla bombola di un' automobile è la causa dell' esplosione in un palazzo nel quartiere Sant' Agnese. 8 morti e 8 feriti. ROMA, 23 luglio 1986: in via Pisacane (Monteverde), una palazzina crolla a causa delle infiltrazioni d' acqua. 2 vittime. LECCO, 18 dicembre 1987: in corso Matteotti, due ali di un palazzo del '700 sono distrutte dall' esplosione che segue l'ennesima fuga di gas. 7 morti . ROMA, 4 marzo 1989: in via Pantaleoni, nel quartiere Aurelio, una palazzina crolla per uno scoppio di gas. Un morto. ROMA, 9 febbraio 1991: durante lavori di restauro, crolla parte di un palazzo in piazza del Fico. Un morto. POZZUOLI (Napoli), 26 febbraio 1991: durante lavori di ristrutturazione un'esplosione fa crollare un edificio. Otto i morti. ROMA, 24 gennaio 1992: nella scuola antincendi dei vigili del Fuoco alle Capannelle, crolla una palazzina nel corso di lavori di ristrutturazione. 3 morti. ROMA, 16 febbraio 1992: un' esplosione causata da una fuga di gas distrugge parte di un palazzi in via Milli. Un morto. NAPOLI, 16 dicembre 1992: il gas provoca l'esplosione che distrugge un palazzo nel quartiere Ponticelli. 15 morti. PAVIA, 14 luglio 1994: Crolla una parte della casa di riposo di Motta Visconti, fra Milano e Pavia. 28 morti. ROMA, 4 ottobre 1996: ancora una fuga di gas causa il crollo di una palazzina sull' Appia antica. Un morto in un' auto parcheggiata davanti all' edificio, travolta dalle macerie. ROMA, 16 dicembre 1998: crollo di una palazzina a Villa Jacobini. 27 morti. PALERMO, 11 marzo 1999: crollo di una palazzina. 3 morti. PALERMO, 27 agosto 1999: un incendio nel magazzino di un negozio di giocattoli fa crollare un edificio. Le fiamme si diffondono in un palazzo a fianco. 1 morto. FOGGIA, 11 novembre 1999: crollo di una palazzina in Viale Giotto n.108. I morti sono 67. NAPOLI, 25 giugno 2001: crolla un edificio di sette piani, in traversa Sanseverino all'Arenella, durante i lavori di ristrutturazione per la costruzione di box auto. Nessuna vittima. 7 Fino ad oggi l’approccio al tema della conoscenza dello stato di salute del patrimonio edilizio è affrontato in maniera puntuale a livello di singole amministrazioni comunali (ad esempio Roma, Venezia, Guidonia, etc.) e/o di amministrazioni regionali (Lazio, Campania, Umbria, etc.), talvolta anche sotto la spinta emotiva di tragici fatti di cronaca attraverso uno strumento tecnico-operativo denominato “Fascicolo del Fabbricato”. Si tratta di iniziative meritorie e di notevole valenza a livello locale, ma che necessitano di essere sviluppate organicamente a livello nazionale. Solo di recente, nonostante i numerosi disegni di legge presentati in Parlamento, nel T.U.N.T. (Testo Unico delle Norme Tecniche) si è introdotto il concetto di Fascicolo del Fabbricato (cap. 9). 8 Aspetti tecnici • Definizione • Finalità • Metodologia • Contenuti • …. 9 Aspetti fiscali/economici − Agevolazioni fiscali e/o Assicurative e/o Bancarie; − Semplificazioni delle procedure amministrative; − Problematica della perdita di valore degli immobili a seguito dell’inserimento di un edificio in una zona a rischio; …. Aspetti giuridici • Competenza tra Stato e le Regioni alla luce del nuovo art.117 della Costituzione: la tutela del territorio è materia di legislazione concorrente. • Valenza giuridica FF. • Responsabilità dei tecnici. • …. Il Fascicolo del Fabbricato (FF) è uno strumento di conoscenza di tutti i beni immobili, esistenti o di nuova realizzazione, che raccoglie le informazioni necessarie alla loro identificazione e le indicazioni sullo stato delle loro caratteristiche architettoniche, strutturali ed impiantistiche. Il Fascicolo del Fabbricato ha una finalità diretta ed una finalità indiretta 10 Il FF fornisce elementi per: 11 Stabilire l’eventuale necessità di indagini specialistiche, volte a verificare l’idoneità strutturale e impiantistica dell’opera. Indagini strutturali specialistiche vanno prescritte soltanto in situazioni di necessità, dove sia evidente o sia ragionevolmente presumibile un reale rischio per gli occupanti l’edificio; La programmazione della manutenzione ordinaria e straordinaria del fabbricato nel suo complesso e di ciascuna unità immobiliare, se necessario. Le informazioni contenute nei FF, archiviate dal Comune in una BANCA DATI informatizzata, possono consentire l’elaborazione e/o la valutazione di diverse problematiche da parte delle amministrazioni pubbliche interessate, finalizzate ad una migliore e più incisiva pianificazione del territorio, congiunto ad un più razionale impiego delle risorse destinate alla tutela della sicurezza della collettività. Esempi di possibili utilizzi sono: 12 • Piani di emergenza di protezione civile; • Analisi dei rischi (sismico, idrogeologico); • Formazione/aggiornamento piani urbanistici; • Ottimizzazione risorse piani di recupero, etc. Edificio = organismo omogeneo, distinguibile da eventuali edifici adiacenti per tipologia costruttiva, differenza di altezza, età di costruzione, ecc. Aggregato strutturale = un edificio singolo se isolato dagli altri sotto l'aspetto funzionale e strutturale, oppure un insieme di edifici adiacenti, a contatto o con un collegamento più o meno efficace, che possono interagire dal punto di vista funzionale o strutturale. All'interno di un aggregato strutturale possono essere distinti gli edifici componenti in base alla proprietà (o condominio). Il FF è relativo al singolo edificio. 13 Nel caso di aggregato strutturale è buona norma che i singoli FF siano redatti contemporaneamente e dallo stesso tecnico. Il FF è redatto da tecnici abilitati ed iscritti agli ordini professionali, nei limiti delle stesse competenze di legge stabilite per la progettazione del tipo di fabbricato per il quale è richiesto l’accertamento. Prerogativa essenziale è la competenza in materia di sicurezza immobiliare. In analogia a quanto previsto per il collaudo statico (Legge n. 1086/1971) sarebbe opportuno che i tecnici incaricati della compilazione del FF siano iscritti ai rispettivi ordini professionali da almeno 10 anni. 14 In alternativa, si può ipotizzare un periodo di anzianità inferiore (per es. 5 anni) abbinato alla frequenza di uno specifico corso di formazione organizzato dalle strutture competenti (Università, Ordini e Collegi Professionali, ecc.). Acquisizione e analisi progetti / documentazione Progetti / documentazione completi ? SI NO Confronto tra progetti / documentazione e stato di fatto Rilievo architettonico e grafici essenziali Esame visivo: caratteristiche strutturali e impiantistiche Rilievo sommario delle caratteristiche strutturali e impiantistiche Esame delle eventuali criticità Individuazione delle eventuali prescrizioni Documentazione fotografica 15 Compilazione FF Il FF va custodito dal proprietario o, in caso di condominio, dall’amministratore. Copia del FF, e di ogni suo successivo aggiornamento, è trasmessa su supporto informatico al Comune, che ne rilascia ricevuta. Il Comune provvede a creare una banca dati, interfacciata con quella regionale accessibile anche ad altre istituzione interessate. 16 Ai comuni è demandata la graduazione temporale delle verifiche rapportata all’epoca di costruzione degli edifici, ai sistemi costruttivi impiegati, ai fabbricati con modifiche dimensionali e/o cambio di destinazione, ecc. Ai comuni è demandato il controllo sugli adempimenti stabiliti, previa l’istituzione di una banca dati contenente l’anagrafe del patrimonio e le informazioni ricavate dai Fascicoli presentati su supporto informatico. 17 Il Fascicolo del Fabbricato è composto: - dalla raccolta della documentazione reperita inerente i dati identificativi (certificazioni catastali, documentazione storica, ecc.), i titoli abilitativi (licenze o concessioni edilizie, certificati di abitabilità/agibilità, ecc.), gli elaborati architettonici, strutturali ed impiantistici, i certificati di conformità impiantistica. - da una parte compilativa contenente tutti i dati richiesti, riuniti in sezioni specifiche. La prima redazione del FF si basa sulla raccolta e l’esame della documentazione disponibile e sull’esame visivo del fabbricato. 18 • 19 Dati identificativi Dati generali Dati storici (reperiti o presunti) Dati urbanistici e tecnici generali Dati sulla consistenza del fabbricato e delle pertinenze Dati sull’interesse storico-artistico • Informazioni geologiche ed agroforestali • Caratteristiche strutturali • Caratteristiche impiantistiche • Caratteristiche igienico-ambientali • Sintesi degli accertamenti e provvedimenti conseguenti Il tecnico incaricato sulla base: • della documentazione reperita; • delle indagini visive effettuate e di eventuali rilievi (non invasivi) evidenzia: • eventuali carenze documentali; • eventuali difformità di quanto riscontrato documentazione acquisita; • eventuali criticità desumibili dall’indagine visiva. rispetto alla Esistono situazioni di particolare rilievo per la sicurezza dell’edificio ? NO Dichiarazione che il fabbricato allo stato non presenta criticità tali da richiedere accertamenti specialistici. 20 SI Proposta di: - eventuali interventi per eliminare o ridurre le cause di vulnerabilità; - accertamenti specialistici di tipo strutturale e/o impiantistico e/o igienico-ambientale. 21 • Documentazione identificativa: copia della certificazione catastale (VCA per edificio, planimetrie catastali, denunce di variazione catastale). • Documentazione tecnico-amministrativa disponibile: progetto approvato ed eventuali varianti, copia dei titoli abilitativi rilasciati, relazioni geologica-geotecnica-agroforestale, progetto strutturale, collaudo, documentazione di conformità impiantistica. Sulla copia del progetto approvato o delle varianti, devono essere annotate le modifiche riscontrate. • Documentazione relativa a successivi architettonico, strutturale e impiantistico. • Documentazione fotografica. interventi di tipo Il Fascicolo del Fabbricato dovrebbe essere aggiornato in occasione di ogni modifica dello stato di fatto e/o della destinazione d’uso dell’intero fabbricato o di parte di esso o delle sue pertinenze, eseguite anche ad opera degli enti erogatori di pubblici servizi, come energia elettrica, acqua, gas, telefono, trasporti e così via. L’aggiornamento è eseguito dalla proprietà in caso di opere realizzate dalla stessa ovvero a spese e a cura dell’ente pubblico in caso di lavori effettuati a seguito delle loro necessità. Anche in assenza di interventi deve essere effettuata periodicamente un’ispezione del fabbricato e deve essere redatta una relazione che ne attesti la conformità con quanto riportato nel FF o ne evidenzi le eventuali variazioni in una RELAZIONE DI SINTESI PERIODICA 22 Il Fascicolo del Fabbricato degli edifici di nuova costruzione è predisposto prima della richiesta del certificato di agibilità ed è costituito dalla raccolta della documentazione utilizzata per l’edificazione dell’immobile, ossia: • progetto approvato, completo di tutti gli elaborati, ed eventuali varianti con i relativi titoli abilitativi; • progetto e collaudo statico; • certificati e planimetrie catastali; certificazioni e progetti degli impianti; • 23 eventuale piano di gestione del fabbricato utile per i successivi interventi manutentivi (obbligatorio per ora solo per le opere pubbliche). L’onere per la redazione del FF è a carico dei proprietari Costo stabilito attraverso la sottoscrizione di protocolli di intesa con gli ordini e i collegi professionali, le associazioni della proprietà edilizia e degli amministratori dei condomini per l’adozione di tariffe agevolate per la redazione del FF. Sottoscrizione di convenzioni con le compagnie assicurative e con il sistema bancario per l’adozione di agevolazioni sui premi assicurativi e sui finanziamenti eventualmente concessi per gli interventi edilizi. Altre agevolazioni potrebbero consistere, ad esempio, nella: 24 • concessione di contributi per la redazione del FF; • riduzione dell’ICI per gli immobili dotati del FF. Disegni di legge nazionali Leggi regionali Proposte di leggi regionali Norme enti locali 25 Parlamento XIII^ Legislatura: Disegno di legge 4339 bis (A.S.) del 30 novembre 1999; Disegno di legge 6554 (A.C.) del 12 novembre 1999. Parlamento XIV^ Legislatura: 26 Disegno di legge 721 (A.S.) Manfredi (F.I.); Disegno di legge 731 (A.S.) Montino (DS); Disegno di legge 861 (A.S.) Specchia (AN); Disegno di legge 1093 (A.S.) Vallone (Ulivo); Disegno di legge 1295 (A.C.) Foti (AN); Disegno di legge 1950 (A.C.) Vigni (DS); Disegno di legge 2474 (A.C.) Pepe (F.I.); Disegno di legge 2519 (A.C.) Di Teodoro (F.I.). Regione Lazio, L.R. 12 Settembre 2002 n. 31 “Istituzione Fascicolo del Fabbricato”; Regione Lazio, Regolamento L.R. n. 31/2002, D.G.R. 25 marzo 2005 n. 397. Regione Campania, L.R. 22 Ottobre 2002 n. 27 “Istituzione archivio storico-tecnico-urbanistico dei fabbricati, ai fini della tutela della pubblica e privata incolumità”; Regione Emilia-Romagna, L.R. 25 novembre 2002 n. 31 “Disciplina generale dell’edilizia”, art. 20; Regione Umbria, L.R. 03 novembre 2004 n. 21 “Norme sulla vigilanza, responsabilità, sanzioni e sanatoria in materia edilizia”, art. 44. 27 Regione Lazio, 2 febbraio 1999, “Istituzione del Fascicolo Fabbricato”; Regione Puglia, 20 ottobre 2000, “Censimento di vulnerabilità degli edifici con l’istituzione del fascicolo fabbricato”; Regione Piemonte, proposta n. 467 del 19 novembre 2002, “Istituzione del fascicolo del fabbricato”; Regione Calabria, progetto di legge n. 67 del 06 dicembre 2004, “Istituzione del fascicolo del fabbricato e disposizioni in materia di regolazione del mercato edilizio”; Regione Abruzzo, progetto di legge n. 229/2001, “Iniziative per la sicurezza degli edifici pubblici e privati ed istituzione del fascicolo del fabbricato”; Regione Sardegna, proposta di legge n. 138 del 14 dicembre 2000, “Istituzione di un fascicolo fabbricato”; Regione Toscana, proposta di legge n. 269 del 30 maggio 2003, “Istituzione del fascicolo di fabbricato”; Regione Veneto, progetto di legge n. 349 del 18 febbraio 2003; Regione Sicilia, disegno di legge n. 192 del 24 settembre 2001, “Disposizioni in materia di sicurezza delle costruzioni e delle infrastrutture, istituzione del fascicolo del fabbricato, del libretto infrastrutturale e costituzione dell’Osservatorio permanente sulla sicurezza delle costruzioni”; Regione Sicilia, disegno di legge n. 384 del 09 maggio 2002, “Norme per la sicurezza del patrimonio edilizio sul territorio regionale e istituzione del fascicolo del fabbricato”; Regione Sicilia, disegno di legge n. 709 del 31 ottobre 2003, “Norme a tutela della sicurezza nelle scuole di ogni genere e grado, pubbliche e private, e istituzione del fascicolo del fabbricato scolastico”. 28 Delibera del C.C. di Roma n. 166 del 24 novembre 1999; Delibera del C.C. di Roma n. 27 del 24 febbraio 2004; Guidonia, delibera del C.C. n. 12 del 5 maggio 2003; Venezia … 29