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Periodontiti apicali
FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA PATOLOGIA SPECIALE ODONTOSTOMATOLOGICA Prof. S. Ferlito Francesco Samperi PERIODONTITI PERIAPICALI PERIODONTITI PERIAPICALI Processi infiammatorio del Parodonto che possono essere distinti in: Parodontiti Apicali • Complicanze della Necrosi Pulpare (Carie o Trauma) • Localizzazione in regione periapicale • Risposta infiammatoria al contenuto del canale infetto Parodontiti Marginali • da accumulo di Placca batterica nel solco gengivale • Progredisce in senso coronoapicale • Determina perdita di stabilità dell’elemento dentale PERIODONTITI PERIAPICALI (endodontiche) Eziologia PULPITE E NECROSI PULPARE: batteri, tossine e prodotti della flogosi di una pulpite non trattata che si estendono oltre apice; La presenza di batteri è una condizione inevitabile quando è presente riassorbimento osseo; TRAUMA: occlusale da otturazione alta o da bruxismo, pressione eccessiva da ortodonzia, trauma diretto al dente e corpi duri nel cibo; TRATTAMENTO ENDODONTICO: gli strumenti o i materiali oltre apice possono provocare un’infiammazione periapicale. PERIODONTITI PERIAPICALI ACUTE Caratterizzate da vasodilatazione, essudato ed edema nello spazio compreso tra apice radicolare ed osso alveolare SINTOMI •Insorge con sensazione di tensione locale; •Dolore localizzato evocato da pressioni esterne; •Successivamente lo stato di tensione da la sensazione di dente sollevato; •Stimoli termici non evocano dolore (D.D.) PERIODONTITI PERIAPICALI ACUTE RX •Nelle prime fasi nn si osservano modificazioni •Successivamente si osserva Ampliamento del legamento EVOLUZIONE •Persistendo lo stimolo la flogosi cronicizza; •Si può associare a riassorbimento osseo •Per stimoli intensi possono verificarsi fenomeni suppurativi, Ascessi periapicali acuti, Flemmoni PERIODONTITE PERIAPICALE CRONICA GRANULOMA APICALE Caratterizzato da infiltrato linfocitario, plasmacellulare, macrofagi e formazione di tessuto di granulazione. • L’infiammazione acuta può risolversi o diventare cronica. Se il fattore irritante non viene completamente eliminato, si sviluppa uno stato di equilibrio tra le difese tissutali e lo stesso fattore irritante. • Il tessuto osseo è sostituito da tessuto di granulazione con la formazione del Granuloma PERIODONTITE PERIAPICALE CRONICA GRANULOMA APICALE • Grande importanza nella patogenesi ha il Canale Radicolare quale fonte continua di infezione nel granuloma; • La maggior parte dei granulomi, infatti, guarisce una volta sigillato il canale con adeguato trattamento Endodontico; SINTOMI RX • Tendono ad essere asintomatici; • Mostra inizialmente un allargamento dello spazio del legamento attorno l’apice; • Occasionalmente possono presentare dolorabilità alla palpazione e alla percussione. • Più tardi si nota una netta radiotrasparenza; • Con margini sfumati in corso di attività cellulare • Con margini netti in caso di lesione statica PERIODONTITE PERIAPICALE CRONICA GRANULOMA APICALE SEQUELE 1. Può continuare ad espandersi con riassorbimento osseo continuo; 2. Riacutizzarsi e presentare i sintomi della periodontite periapicale acuta; 3. Suppurazione con formazione di Ascesso periapicale acuto; 4. Formazione di Cisti Radicolare per proliferazione delle Cellule del Malassez; 5. Irritazioni periapicali di grado lieve possono provocare apposizione ossea e quindi Osteosclerosi (rx che mostra un’area di radiopacità) 6. Irritazioni di grado lieve possono determinare apposizione di cemento sulla superficie radicolare (Ipercementosi) ASCESSO PERIAPICALE ACUTO Si può sviluppare da una Periodontite Periapicale Acuta; Nella maggior parte dei casi rappresenta la conseguenza di un Granuloma Periapicale Cronico; Se la causa non viene eliminata la suppurazione persiste e l’ascesso continua ad espandersi; L’unica terapia dell’Ascesso Periapicale Acuto è rappresentata dalla rimozione della causa etiologica; La terapia antibiotica non rappresenta la terapia risolutiva dell’ascesso, ma una terapia di supporto che serve a limitare l’evolversi di un ascesso sia come estensone che come gravità. ASCESSO PERIAPICALE ACUTO •Si può stabilire un equilibrio fra agente irritante e difese dell’ospite; •L’ascesso diventa cronico e rimane localizzata; •L’aumento di pressione idrostatica fa sì che il pus si spinga verso una delle tante direzioni; •Può scaricarsi nella cavità orale attraverso il CANALE RADICOLARE; •Più frequentemente tende a penetrare nell’osso spugnoso per poi PERFORARE LA CORTICALE. FLEMMONE O CELLULITE Flogosi dei tessuti molli che diffonde rapidamente • Solitamente associato a infezione streptococcica; • Non è ben delimitato per interessamento dei tessuti molli; • La rapida diffusione dovuta a liberazione di Streptochinasi e jaluronidasi; FLEMMONE O CELLULITE CLINICA Tumefazione, tesa e dolente, dei tessuti molli interessati; Associato, di solito, a malessere generale ed a febbre; Tende ad occupare gli spazi anatomici profondi con una sintomatologia dolorosa importante. Caratteristica del flemmone è il serramento mandibolare che impedisce al paziente non solo il parlare ma soprattutto di aprire la bocca e masticare. ANGINA DI LUDWIG Grave cellulite che interessa gli spazi sottomandibolari, sottolinguali e sottomentonieri. • Iniziale interessamento dello spazio sottomandibolare; • Tumefazione del pavimento orale con sollevamento e dislocazione posteriore della lingua; • Difficoltà respiratoria, che si intensifica quando l’infezione si estende ad interessare la faringe e la laringe; • Rischio di morte per soffocamento per edema della glottide. TRATTAMENTO Lesioni apicali croniche: •La terapia si limita a interventi endodontici non chirurgici; •Eliminazione dei microrganismi, decisiva per il successo; •Adeguata otturazione radicolare Ascesso Alveolare Acuto: •Drenaggio attraverso il canale radicolare o incisione della mucosa di modo che il pus defluisca; •Successivamente eseguire terapia canalare. Grazie