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Parchi naturali - Facoltà di Scienze Economiche ed Aziendali

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Parchi naturali - Facoltà di Scienze Economiche ed Aziendali
Geografia degli Spazi Rurali
Le aree protette e il caso del PI Parco del
Taburno - Camposauro
Facoltà di Scienze Economiche ed Aziendali (S.E.A.)
Corso di Laurea in
Economia e Gestione delle Risorse - Enogastronomiche
Dott.ssa Angela Cresta
Le aree protette
In Italia, già da inizio secolo, sono stati predisposti vincoli al fine di
ridurre i rischi di alterazioni ambientali attraverso l’individuazione di:
Biotopi
Luoghi circoscritti caratterizzati dalla presenza di specie
animali e vegetali dotati di un levato interesse scientifico
per la loro rarità e peculiarità
Aree demaniali
Aree boscate facenti parte del patrimonio inalienabile
dello Stato e gestite dalle Regioni
Parchi nazionali
Riserve naturali
Aree di eccezionale importanza e complessità naturalistica, di
vasta estensione e di interesse e valori internazionali,
rappresentative di ambienti unici o tipici di un territorio
Aree che contengono una o più specie naturalisticamente
rilevanti della flora e della fauna
Le aree protette
Le aree parco sono state disciplinate in Italia con la legge 394/1991 ma prima della
legge lo Stato aveva già istituito:
 Il parco del Gran Paradiso (1922)
 il Parco d’Abruzzo (1923)
 il Parco del Circeo (1934)
 il Parco dello Stelvio (1935)
 il Parco Nazionale della Calabria (1968)
e ancora….
un decreto del 1977 un decreto attribuì alle regioni la competenza di istituire parchi
naturali regionali e ampliava le competenze delle regioni in campo ambientale
Dal 1977 in poi istituzione di 60 parchi regionali e numerose riserve
Le aree protette
La svolta legislativa
Legge n. 394 del 1991, legge quadro sulle aree protette, che riordina
l’intera materia e da nuovo slancio alla protezione dell’ambiente e
della natura
Parco del Cilento e del Vallo di Diano
Parco del Gargano
Parco del Gran Sasso
Parco del Vesuvio
Parco della Maiella…..
Le aree protette
La legge quadro 394/91 sulle aree protette per analizzare, valutare e favorire la
conservazione del patrimonio naturale del paese prevede:
1. Analizzare lo stato dell’ambiente e dei valori naturalistici del paese attraverso
la Carta della Natura
2. Sulla base dei dati sintetizzati dalla Carta della natura, individuare e adottare le
linee fondamentali di assetto del territorio
3. Uniformare il sistema di classificazione delle aree protette già esistenti e
le legislazioni regionali nel quadro della legislazione nazionale
4. Istituire e aggiornare un elenco delle aree protette
5. Predisporre ed attuare piani triennali per le aree naturali protette
Le aree protette
Per attuare le linee precedenti la legge prevede la costituzione di:
Comitato per le aree
protette
Consulta tecnica per
le aree protette
Segreteria tecnica per
le aree protette
Formulare indirizzi per la predisposizione della
Carta della Natura ed identificare le linee
fondamentali di assetto del territorio
Formulare pareri per i profili tecnico-scientifici sulle
aree protette su richiesta del Comitato o del Ministero
Svolge funzioni di istruttoria di segreteria
nell’ambito del servizio Conservazione natura del
Ministero dell’Ambiente, del Comitato e della
Consulta tecnica
Le aree protette
Parchi naturali
nazionali
Aree terrestri, lacuali, fluviali o marine che contengono uno o più
ecosistemi intatti o parzialmente alterati da interventi
antropici, una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche,
biologiche di rilievo nazionale o internazionale per valori
naturalistici, scientifici, culturali, educativi e ricreativi tali da
richiedere l’intervento dello Stato ai fini della loro conservazione per
le generazioni presenti e future
Parchi naturali
regionali ed
interregionali
Aree terrestri, lacuali, fluviali o ed eventualmente da tratti di mare
prospicienti la costa, di valore naturalistico e ambientale, che
costituiscono nell’ambito di una o più regioni limitrofe, un sistema
omogeneo, individuato da assetti naturalistici dei luoghi, dai
valori paesaggistici e artistici e dalle tradizioni culturali delle
popolazioni locali
Le aree protette
Riserve naturali
Aree terrestri, lacuali, fluviali o marine che contengono una o più
specie naturalisticamente rilevanti della flora e della fauna
ovvero presentino uno o più ecosistemi importanti per la diversità
biologica o per la conservazione delle risorse genetiche
Zone umide di
interesse
nazionale
Aree acquitrinose, paludi, torbiere o zone d’acqua naturali o
artificiali, permanenti o transitorie comprese zone d’acqua marine
(inferiori ai sei metri di profondità) che per le loro caratteristiche
possono essere considerate di interesse internazionale
Le aree protette
Altre aree naturali
protette
Aree (oasi delle associazioni ambientalistiche, parchi suburbani…) che
non rientrano nelle precedenti classi, a gestione pubblica o privata
Zone di protezione
speciale
Territori idonei per estensione e localizzazione geografica alla
Zone speciali di
conservazione
conservazione delle specie di uccelli selvatici
Aree naturali, geograficamente definite e con superficie limitata che
contengono zone terrestri o acquatiche con significative
caratteristiche biotiche ed abiotiche, naturali o seminaturali, e che
contribuiscono a conservare o ripristinare un tipo di habitat
naturale o una specie della flora e fauna selvatica e
tutelare la biodiversità
SIC (Siti di importanza comunitaria)
Le aree protette
La legge nazionale ha previsto:
 Decentramento amministrativo nella definizione delle aree Parco Regionali
sulla base delle indicazioni del Comitato e della Consulta
Enormi sono state le difficoltà delle Regioni che avevano già disciplinato il
fenomeno con provvedimenti regionali
 Ente Parco, quale ente di amministrazione:
soggetti istituzionali (rappresentanti dei comuni ricadenti nelle aree Parco, delle Comunità
Montane, delle Autorità di Bacino, delle Sovrintendenze, del MIPAF, del Ministero
dell’Ambiente ….)
soggetti non istituzionali (rappresentanti dell’associazionismo protezionista, dell’Accademia dei
Lincei, della Società botanica italiana, del CNR…)
 Piano per il Parco, indicazioni strategiche e disciplina degli usi e delle attività
organizzazione generale del territorio e sua articolazione in aree (perimetrazione), vincoli,
sistemi di accessibilità, attrezzature e servizi…
Le aree protette
La legge nazionale ha previsto:
 la zonizzazione delle aree Parco
riserve integrali, nelle quali l’ambiente naturale è conservato nella sua integrità
riserve generali, nelle quali è vietato costruire nuove opere edilizie, ampliare le costruzioni
esistenti, eseguire opere di trasformazione del territorio
aree di protezione, nelle quali possono continuare le attività agro-silvo-pastorali, la pesca
e la raccolta, ed è incoraggiata la produzione artigianale di qualità
aree di promozione economica e sociale, facenti parte del medesimo ecosistema, nelle
quali sono consentite attività compatibili con le finalità istitutive del parco e finalizzate al
miglioramento della vita socio-culturale della collettività locale e al miglior godimento del
parco da parte dei visitatori
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
I comuni del Parco
Bonea
Bucciano
Cautano
Foglianise
Frasso Telesino
Melizzano
Moiano
Montesarchio
Paupisi
S.Agata de’Goti
Solopaca
Tocco Caudio
Torrecuso
Vitulano
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
DOS – Documento di Orientamento Strategico (1)
ANALISI CONOSCITIVA DEL SISTEMA LOCALE
1.1 Profilo Territoriale
1.1.1 Caratteri fisico-geografici
1.1.2 Caratteri geolitologici e strutturali
1.1.3 Il rischio da frana e da alluvione
1.1.4 Il rischio sismico
1.1.5 Risorse idriche: consistenza e vulnerabilità
1.1.6 Caratteri naturalistici e ambientali dell’area
1.1.7 Il Sistema Insediativo Storico e dei Beni Culturali
1.1.8 Il Sistema Insediativo Recente
1.1.9 I Piani Regolatori Generali dei Comuni del Parco
1.1.10 Il Sistema Infrastrutturale
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
DOS – Documento di Orientamento Strategico (2)
ANALISI CONOSCITIVA DEL SISTEMA LOCALE
1.2 Profilo Socio Demografico
1.2.1 L’andamento demografico
1.2.2 Bilancio demografico e struttura della popolazione
1.2.3 Popolazione e occupazione
1.2.3.1 Reddito e consumi del sistema locale
1.2.3.2 Reddito disponibile e pro-capite nei comuni del parco
1.2.3.3 Consumi pro-capite nei comuni del parco
1.2.3.4 Consumi delle famiglie all’interno del Parco
1.2.3.5 Consumi non alimentari delle famiglie all’interno del Parco
1.2.3.6 Spesa turistica delle famiglie all’interno del Parco
1.2.4 Le caratteristiche della base economica
1.2.4.1 Analisi per settori
1.2.4.2 Analisi UL per comuni
1.2.4.3 Analisi Addetti per comuni
1.2.5 Strutture scolastiche di II grado
1.2.6 Strutture socio-sanitarie
1.2.7 Strutture commerciali
1.2.8 Il trasporto pubblico locale
1.2.9 Agricoltura
1.2.10 Il folcklore
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
DOS – Documento di Orientamento Strategico (3)
ANALISI CONOSCITIVA DEL SISTEMA LOCALE
1.3 Piani e Programmi Sovraordinati
1.3.1 Il Piano Territoriale Regionale (PTR) in corso di approvazione
1.3.2 Piani Territoriali Paesistici (PTP)
1.3.3 Il Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE) in corso di approvazione
1.3.4 Il Piano Regionale dei Trasporti
1.3.5 Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale in corso di approvazione
1.3.6 Il Piano di Sviluppo Socio Economico della Comunità Montana del Taburno
Analisi SWOT
Idea forza
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
Analisi SWOT: Punti di forza
Risorse ambientali-naturalistiche di pregio; presenza di numerose specie animali e
di popolamenti vegetali
Testimonianze artistiche ed architettoniche nei centri rurali con testimonianze di
pregio del periodo sannitico, romano e medievale, ma anche della cultura e delle
tradizioni contadine
Risorse culturali e folkloristiche
Specifiche
“vocazioni
tematiche”
(turismo
ambientalistico-naturalistico, turismo culturale, ecc.)
enogastronomico,
turismo
Prossimità dell’area-parco al capoluogo a cui è collegata attraverso un buon
sistema viario
Comunicazioni con l’esterno agevolate da una rete stradale di buon livello, peraltro
in fase di potenziamento
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
Analisi SWOT: Punti di forza
Discreto livello di infrastrutture: in via prospettica l’area presenta un (vi sono diverse
aree PIP potenzialmente in grado di assorbire un discreto numero di imprese)
Bassi tassi di criminalità, nonostante la vicinanza con aree ad elevata densità
criminale (Basso Casertano, conurbazione napoletana)
Forte incidenza delle attività commerciali sul reddito provinciale per UL e numero di
addetti
Attività produttive agricole ed agroindustriali, con una produzione di livello
qualitativo medio-elevato
Produzione tipica agricola ed agroalimentare (D.O.C. Solopaca e Taburno,
produzione olivicola pregiata ed in attesa di riconoscimento, di rilievo la filiera
zootecnica, la produzione frutticola, castanicoltura nelle aree più montane, ma anche
mele e ciliegie nell’area Caudina)
Presenza di numerose strutture agrituristiche
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
Analisi SWOT: Punti di debolezza
Stato di rischio diffuso su tutto il territorio per frane e alluvioni e terremoti
Forte spopolamento dei comuni dell’area e tassi di invecchiamento mediamente
elevati e crescenti nel corso del tempo
Elevato indice di dipendenza, che si traduce in un limitato livello di reddito disponibile
pro-capite
Deficit di servizi alla popolazione
Mancato ricambio generazionale nei settori tradizionalmente più rappresentativi, con
particolare riferimento al settore agricolo ed a quello delle lavorazioni artigianali a
contenuto artistico
Approccio individualistico della cultura imprenditoriale degli operatori locali, poco
sviluppati i fenomeni di gestione associata dei fattori produttivi, di singole fasi di processo
o di attività volte alla promozione ed alla valorizzazione commerciale dei prodotti
Difficile accessibilità all’interno dell’Area-Parco per la inadeguata rete stradale interna
secondaria
Il PIT Parco Taburno Camposauro
Analisi SWOT: Punti di debolezza
Dipendenza dei piccoli centri dell’area dalla città capoluogo in termini di offerta
delle strutture didattiche e di formazione
Elevati livelli di disoccupazione
Carenze infrastrutturali che si riflettono sia sulla qualità della vita delle popolazioni
rurali, sia sulla competitività delle imprese
Scarsa integrazione tra le attività produttive e scarsa diversificazione delle
aziende agricole, che le rende maggiormente soggette agli umori del mercato ed
alle variabili climatiche
Elevata parcellizzazione e frammentazione fondiaria
Mancata attivazione di politiche rivolte alla promozione e valorizzazione
turistica
Scarso sostegno alla valorizzazione dell'artigianato locale
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
Analisi SWOT: Opportunità
Forte crescita della domanda di beni ambientali, che ha portato ad un aumento dei
flussi turistici verso le aree a maggiore “naturalità” e dei flussi agrituristici.
Forte crescita dei consumi di prodotti ad elevata connotazione di tipicità
Piano Provinciale e Regionale dei trasporti pubblici locali
Piano di Sviluppo Socio-Economico della Comunità Montana del Taburno (PSSE)
LineeG uida per la Pianificazione Territoriale Regionale
Piano Territoriale Paesistico
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)
Misure del POR Campania a favore delle aree rurali (4 .8 ,4 .1 5 ,4 .2 0 )
Presenza della Comunità Montana
N ormativa nazionale e regionale in tema di tutela ambientale e paesaggistica; iniziative
promosse in ambito comunitario in favore dello sviluppo rurale
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
Analisi SWOT: Minacce
Fenomeni di spopolamento, di invecchiamento della popolazione e di forte
emigrazione
Riduzione del sostegno alle produzioni agricole da parte della Politica Agricola
Comunitaria
Globalizzazione dei mercati
Allargamento dei mercati competitivi in seguito all’allargamento UE e alla
presenza di nuovi prodotti sostitutivi e a basso costo
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
IDEA FORZA
Sviluppo sostenibile del Parco Naturale Regionale del Taburno-Camposauro attraverso la
salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio storico e naturalistico e del suo rapporto
con il contesto ambientale, da perseguire mediante:
- la rivitalizzazione dei centri storici e delle aree connotate da marginalità
territoriale ed economica, assumendo tale patrimonio come una componente
invariabile del sistema territoriale ed ancorando la sua salvaguardia ad una strategia di
qualificazione dell’area legata al sistema della rete ecologica provinciale e regionale
- la promozione e la diffusione di cultura manageriale ed imprenditoriale in
campo ambientale, culturale, artistico e della società dell’informazione
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
IDEA FORZA E TERRITORIO
capacità di attrazione di nuovi flussi turistici > definizione e strutturazione
di un sistema di accoglienza e di servizi adeguati a sostenere ed accogliere la
crescente domanda turistica verso le aree a maggiore “naturalità”, e
predisposizione di azioni progettuali che disegnino uno spazio turistico qualificato
e competitivo;
capacità innovativa > possibilità di organizzare, in una logica innovativa, le
modalità di valorizzazione delle risorse naturalistiche, culturali, ambientali,
umane, produttive ed infrastrutturali del territorio, agendo come fattore
catalizzante per l’emersione delle vocazioni e delle peculiarità del territorio,
fattori primi dello sviluppo locale;
coinvolgimento della popolazione al mercato del lavoro > sostegno alla
creazione di impresa e la generazione di meccanismi di coinvolgimento
dell’imprenditoria locale nella condivisione dell’obiettivo di sviluppo territoriale.
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Il PIT Parco Taburno-Camposauro
Quadro finanziario
Risorse
pubbliche
Risorse private
TOTALE
Misura 1.9
14.094.153
-----
14.094.153
Misura 1.10
4.698.051
4.698.051
9.396.102
Misura 1.11
666.644
35
085,63
701.729,63
€ 24.191.984,63
Al TOTALE si aggiunge il 5% FSE delle RISORSE PUBBLICHE a valere sull’Asse III
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
Progetti presentati dagli Enti
Numero
Enti
Numero
progetti
Totale valore
19
86
€ 224.017.590,17
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
Comuni
Numero progetti
Totale valore
Bonea
1
€ 815.000,00
Bucciano
4
€ 10.691.812,79
Cautano
4
€ 1.540.000,00
Foglianise
7
€ 4.772.872,91
Frasso Telesino
9
€ 8.900.000,00
Melizzano
3
€ 2.050.000,00
Moiano
--
--
Montesarchio
9
€ 8.418.642,00
Paupisi
3
€ 2.615.000,00
S.Agata de’Goti
2
€ 10.600.000,00
Solopaca
2
€ 3.962.533,00
Tocco Caudio
10
€ 124.135.002,96
Torrecuso
3
€ 1.699.874,00
Vitulano
7
€ 8.092.705,50
64
€ 188.293.443,16
TOTALE
M
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a
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Vitulano
Solopaca
o
N°
N °
N ° 2
Frasso Telesino
N
°
9
3
S.Agata de’ Goti
N° 2
Moiano
N° 0
Bucciano
N° 4
Montesarchio
N°
9
Bonea
N° 1
7
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
Progetti presentati
dagli Enti sovracomunali
Ente
Numero progetti
Totale valore
Provincia diBenevento
6
€4.325.153,00
Comunità MontanaTaburno
7
€21.763.985,01
Sovrintendenza Beni
Ambientali Ce-Bn
2
€2.835.000,00
Sovrintendenza Beni
ArcheologiciAv-Bn-Sa
5
€3.800.000,00
Diocesi Cerreto-TeleseS.Agata
2
€3.000.000,00
22
€35.724.138,01
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
Manifestazioni di interesse misura 1.10
N° Comuni interessati dagli
interventi
Numero progetti
Totale valore
investimento
13
276
€ 56.594.153,00
Impatto
sull’occupazione
Nuovi occupati
Impatto sulle Pari Opportunità
779
357
TIPOLOGIA DI INIZIATIVA
N° PROGETTI
ARTIGIANATO TRADIZIONALE
88
PICCOLA RICETTIVITA’ TURISTICA
96
PICCOLA RISTORAZIONE
27
ESERCIZI DI VICINATO
13
SERVIZI TURISTICI CONNESSI
31
PICCOLO COMMERCIO
29
ALTRO
36
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
Comuni
Numero progetti
Totale valore
Bonea
6
€ 1.779.000,00
Bucciano
11
€ 3.930.000,00
Cautano
48
€ 6.202.500,00
Foglianise
13
€ 2.381.000,00
Frasso Telesino
17
€ 4.442.000,00
Melizzano
12
€ 3.130.000,00
Moiano
---
---
Montesarchio
33
€ 5.397.330,00
Paupisi
4
€ 940.000,00
S.Agata de’Goti
19
€ 5.600.000,00
Solopaca
7
€ 1.750.000,00
Tocco Caudio
42
€ 6.352.323,00
Torrecuso
20
€ 4.870.000,00
Vitulano
44
€ 9.820.000,00
276
€ 56.594.153,00
TOTALE
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
Progetti ENTRO TETTO misura 1.9
Ente Beneficiario
denominazione
IMPORTO
Provincia di Benevento
Rinaturalizzazione dell’asse Ovest-Est di penetrazione al
Parco Taburno Camposauro sul tracciato della SP 120 e 117
€ 800.000
Provincia di Benevento
Porta di ingresso al Parco dalla valle Telesina all’interno del
Palazzo ducale di SOLOPACA
€ 820.000
Provincia di Benevento
Porta di ingresso al Parco dalla valle Caudina-Isclero
all’interno del Palazzo ducale di S.AGATA DE’ GOTI
€ 850.000
Provincia di Benevento
Sentiero multifunzionale naturalistico di penetrazione dalla
Porta Sud-Occidentale di S.AGATA DE’GOTI
€655.153
Provincia di Benevento
Realizzazione del SIA
€ 300.000
Sovrintendenza Beni
Archeologici Sa-Av-Bn
Completamento del complesso monumentale del Castello
di Montesarchio e allestimento del Museo Archeologico
nazionale del Sannio Caudino
€ 800.000
Recupero degli insediamenti rupestri e dei percorsi
pedemontani
€ 1.335.000
Sovrintendenza Beni
Ambientali Ce-Bn
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
Progetti ENTRO TETTO misura 1.9
Ente Beneficiario
denominazione
IMPORTO
Comune di Bonea
Recupero Palazzo Perone-Pacifico da adibire ad emporio
dei prodotti tipici del Taburno
€ 815.000
Comune di Bucciano
Recupero-riqualificazione-valorizzazione degli invasi
spaziali del Centro Storico
€ 700.000
Comune di Cautano
Riqualificazione-risanamento conservativo di un edificio
comunale da adibire a Centro di Informazione Turistica
€ 700.000
Comune di Foglianise
Museo della paglia – I° lotto
€ 820.000
Comune di Frasso
Telesino
Riqualificazione integrata del centro Storico
€ 800.000
Comune di Melizzano
Realizzazione di un Centro Ambientale Didattico
€ 750.000
Comune di
Montesarchio
Recupero-ricomposizione viabilità- arredo e spazi urbani,
I° comparto Centro storico
Comune di Paupisi
Recupero-valorizzazione antico sentiero “Piromonte”.
Realizzazione area attrezzata località “Monte”
€ 700.000
Comune di Tocco
Caudio
Riqualificazione del borgo ”Friuni”
€ 650.000
Comune di Torrecuso
Riqualificazione del Centro Storico
€ 780.000
Comune di Vitulano
Recupero del complesso SS. Trinità
€ 819.000
TOTALE
€ 1.000.000
€ 14.094.153
Solopaca
Porta di Ingresso al Parco
Vitulano
Foglianise
Melizzao
Frasso Telesino
S.Agata de’Goti
Recupero degli
Insediamenti
rupestri
e dei Percorsi
pedemontani
Moiano
Porta di Ingresso al Parco
Bucciano
Montesarchio
Museo Archeologico Nazionale
del Sannio Caudino
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
Regime di aiuto alle PMI collegate alla valorizzazione e gestione
dell’area del Parco Regionale Taburno-Camposauro
Misura 1.10: Importo finanziato € 4.698.051,00
La misura sarà attivata in conformità del Regolamento per la
disciplina degli aiuti alle piccole imprese operanti nei settori
dell’artigianato, del commercio e dei servizi, concessi in applicazione
delle misure 1.10, 2.2 e 5.2 POR Campania 2000-2006 (DPGR n°651
del 7 ottobre 2003)
L‘intensità dell’aiuto – sovvenzione diretta a titolo di contributi in conto
capitale- non può essere superiore al 50% dell’investimento
L’importo massimo dell’investimento è pari a € 700.000
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
Progetti misura 1.11
Ente Beneficiario
denominazione
IMPORTO
Ente Parco
Formazione alle PMI nell’ambito del SIA
€ 180.000
Ente Parco
Centro di ricerca e specializzazione
finalizzata al SIA
€ 306.000
Ente Parco
Formazione dipendenti PA nell’ambito
del SIA
€ 180.000
€ 666.000
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
SIA
Sistema integrato di promozione turistico-ambientale
del Parco del Taburno-Camposauro
Il SIA si pone l’obiettivo di rendere immediatamente efficiente l’azione
di governo dell’Ente Parco Taburno-Camposauro, attraverso:
- coordinamento tra i diversi settori strategici (territoriali e
produttivi): monitoraggio ambientale, urbanistica, viabilità, gestione
del patrimonio, ecc.;
- monitoraggio delle attività produttive in particolare produzione dei
prodotti tipici e piccolo artigianato.
Il SIA consente di studiare il territorio trattandolo non con come
un insieme di parti ma relazionando le singole entità fra di loro
Solopaca
PROVINCIA
S.Agata de’Goti
REGIONE
Il PIT Parco Taburno-Camposauro
Progetti Asse III
Ente Beneficiario
Denominazioned
IMPORTO
Regione
Manutentore dei Beni Culturali
€ 162.942
Regione
Manager turistico-ambientale
€ 270.000
Regione
Progettista nel settore Beni Culturali
€ 180.000
Regione
Incubatore di imprese
€ 360.000
TOTALE
€ 972.942
Fly UP