Parchi naturali - Facoltà di Scienze Economiche ed Aziendali
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Parchi naturali - Facoltà di Scienze Economiche ed Aziendali
Geografia degli Spazi Rurali Le aree protette e il caso del PI Parco del Taburno - Camposauro Facoltà di Scienze Economiche ed Aziendali (S.E.A.) Corso di Laurea in Economia e Gestione delle Risorse - Enogastronomiche Dott.ssa Angela Cresta Le aree protette In Italia, già da inizio secolo, sono stati predisposti vincoli al fine di ridurre i rischi di alterazioni ambientali attraverso l’individuazione di: Biotopi Luoghi circoscritti caratterizzati dalla presenza di specie animali e vegetali dotati di un levato interesse scientifico per la loro rarità e peculiarità Aree demaniali Aree boscate facenti parte del patrimonio inalienabile dello Stato e gestite dalle Regioni Parchi nazionali Riserve naturali Aree di eccezionale importanza e complessità naturalistica, di vasta estensione e di interesse e valori internazionali, rappresentative di ambienti unici o tipici di un territorio Aree che contengono una o più specie naturalisticamente rilevanti della flora e della fauna Le aree protette Le aree parco sono state disciplinate in Italia con la legge 394/1991 ma prima della legge lo Stato aveva già istituito: Il parco del Gran Paradiso (1922) il Parco d’Abruzzo (1923) il Parco del Circeo (1934) il Parco dello Stelvio (1935) il Parco Nazionale della Calabria (1968) e ancora…. un decreto del 1977 un decreto attribuì alle regioni la competenza di istituire parchi naturali regionali e ampliava le competenze delle regioni in campo ambientale Dal 1977 in poi istituzione di 60 parchi regionali e numerose riserve Le aree protette La svolta legislativa Legge n. 394 del 1991, legge quadro sulle aree protette, che riordina l’intera materia e da nuovo slancio alla protezione dell’ambiente e della natura Parco del Cilento e del Vallo di Diano Parco del Gargano Parco del Gran Sasso Parco del Vesuvio Parco della Maiella….. Le aree protette La legge quadro 394/91 sulle aree protette per analizzare, valutare e favorire la conservazione del patrimonio naturale del paese prevede: 1. Analizzare lo stato dell’ambiente e dei valori naturalistici del paese attraverso la Carta della Natura 2. Sulla base dei dati sintetizzati dalla Carta della natura, individuare e adottare le linee fondamentali di assetto del territorio 3. Uniformare il sistema di classificazione delle aree protette già esistenti e le legislazioni regionali nel quadro della legislazione nazionale 4. Istituire e aggiornare un elenco delle aree protette 5. Predisporre ed attuare piani triennali per le aree naturali protette Le aree protette Per attuare le linee precedenti la legge prevede la costituzione di: Comitato per le aree protette Consulta tecnica per le aree protette Segreteria tecnica per le aree protette Formulare indirizzi per la predisposizione della Carta della Natura ed identificare le linee fondamentali di assetto del territorio Formulare pareri per i profili tecnico-scientifici sulle aree protette su richiesta del Comitato o del Ministero Svolge funzioni di istruttoria di segreteria nell’ambito del servizio Conservazione natura del Ministero dell’Ambiente, del Comitato e della Consulta tecnica Le aree protette Parchi naturali nazionali Aree terrestri, lacuali, fluviali o marine che contengono uno o più ecosistemi intatti o parzialmente alterati da interventi antropici, una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche di rilievo nazionale o internazionale per valori naturalistici, scientifici, culturali, educativi e ricreativi tali da richiedere l’intervento dello Stato ai fini della loro conservazione per le generazioni presenti e future Parchi naturali regionali ed interregionali Aree terrestri, lacuali, fluviali o ed eventualmente da tratti di mare prospicienti la costa, di valore naturalistico e ambientale, che costituiscono nell’ambito di una o più regioni limitrofe, un sistema omogeneo, individuato da assetti naturalistici dei luoghi, dai valori paesaggistici e artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali Le aree protette Riserve naturali Aree terrestri, lacuali, fluviali o marine che contengono una o più specie naturalisticamente rilevanti della flora e della fauna ovvero presentino uno o più ecosistemi importanti per la diversità biologica o per la conservazione delle risorse genetiche Zone umide di interesse nazionale Aree acquitrinose, paludi, torbiere o zone d’acqua naturali o artificiali, permanenti o transitorie comprese zone d’acqua marine (inferiori ai sei metri di profondità) che per le loro caratteristiche possono essere considerate di interesse internazionale Le aree protette Altre aree naturali protette Aree (oasi delle associazioni ambientalistiche, parchi suburbani…) che non rientrano nelle precedenti classi, a gestione pubblica o privata Zone di protezione speciale Territori idonei per estensione e localizzazione geografica alla Zone speciali di conservazione conservazione delle specie di uccelli selvatici Aree naturali, geograficamente definite e con superficie limitata che contengono zone terrestri o acquatiche con significative caratteristiche biotiche ed abiotiche, naturali o seminaturali, e che contribuiscono a conservare o ripristinare un tipo di habitat naturale o una specie della flora e fauna selvatica e tutelare la biodiversità SIC (Siti di importanza comunitaria) Le aree protette La legge nazionale ha previsto: Decentramento amministrativo nella definizione delle aree Parco Regionali sulla base delle indicazioni del Comitato e della Consulta Enormi sono state le difficoltà delle Regioni che avevano già disciplinato il fenomeno con provvedimenti regionali Ente Parco, quale ente di amministrazione: soggetti istituzionali (rappresentanti dei comuni ricadenti nelle aree Parco, delle Comunità Montane, delle Autorità di Bacino, delle Sovrintendenze, del MIPAF, del Ministero dell’Ambiente ….) soggetti non istituzionali (rappresentanti dell’associazionismo protezionista, dell’Accademia dei Lincei, della Società botanica italiana, del CNR…) Piano per il Parco, indicazioni strategiche e disciplina degli usi e delle attività organizzazione generale del territorio e sua articolazione in aree (perimetrazione), vincoli, sistemi di accessibilità, attrezzature e servizi… Le aree protette La legge nazionale ha previsto: la zonizzazione delle aree Parco riserve integrali, nelle quali l’ambiente naturale è conservato nella sua integrità riserve generali, nelle quali è vietato costruire nuove opere edilizie, ampliare le costruzioni esistenti, eseguire opere di trasformazione del territorio aree di protezione, nelle quali possono continuare le attività agro-silvo-pastorali, la pesca e la raccolta, ed è incoraggiata la produzione artigianale di qualità aree di promozione economica e sociale, facenti parte del medesimo ecosistema, nelle quali sono consentite attività compatibili con le finalità istitutive del parco e finalizzate al miglioramento della vita socio-culturale della collettività locale e al miglior godimento del parco da parte dei visitatori Il PIT Parco Taburno-Camposauro I comuni del Parco Bonea Bucciano Cautano Foglianise Frasso Telesino Melizzano Moiano Montesarchio Paupisi S.Agata de’Goti Solopaca Tocco Caudio Torrecuso Vitulano Il PIT Parco Taburno-Camposauro DOS – Documento di Orientamento Strategico (1) ANALISI CONOSCITIVA DEL SISTEMA LOCALE 1.1 Profilo Territoriale 1.1.1 Caratteri fisico-geografici 1.1.2 Caratteri geolitologici e strutturali 1.1.3 Il rischio da frana e da alluvione 1.1.4 Il rischio sismico 1.1.5 Risorse idriche: consistenza e vulnerabilità 1.1.6 Caratteri naturalistici e ambientali dell’area 1.1.7 Il Sistema Insediativo Storico e dei Beni Culturali 1.1.8 Il Sistema Insediativo Recente 1.1.9 I Piani Regolatori Generali dei Comuni del Parco 1.1.10 Il Sistema Infrastrutturale Il PIT Parco Taburno-Camposauro DOS – Documento di Orientamento Strategico (2) ANALISI CONOSCITIVA DEL SISTEMA LOCALE 1.2 Profilo Socio Demografico 1.2.1 L’andamento demografico 1.2.2 Bilancio demografico e struttura della popolazione 1.2.3 Popolazione e occupazione 1.2.3.1 Reddito e consumi del sistema locale 1.2.3.2 Reddito disponibile e pro-capite nei comuni del parco 1.2.3.3 Consumi pro-capite nei comuni del parco 1.2.3.4 Consumi delle famiglie all’interno del Parco 1.2.3.5 Consumi non alimentari delle famiglie all’interno del Parco 1.2.3.6 Spesa turistica delle famiglie all’interno del Parco 1.2.4 Le caratteristiche della base economica 1.2.4.1 Analisi per settori 1.2.4.2 Analisi UL per comuni 1.2.4.3 Analisi Addetti per comuni 1.2.5 Strutture scolastiche di II grado 1.2.6 Strutture socio-sanitarie 1.2.7 Strutture commerciali 1.2.8 Il trasporto pubblico locale 1.2.9 Agricoltura 1.2.10 Il folcklore Il PIT Parco Taburno-Camposauro DOS – Documento di Orientamento Strategico (3) ANALISI CONOSCITIVA DEL SISTEMA LOCALE 1.3 Piani e Programmi Sovraordinati 1.3.1 Il Piano Territoriale Regionale (PTR) in corso di approvazione 1.3.2 Piani Territoriali Paesistici (PTP) 1.3.3 Il Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE) in corso di approvazione 1.3.4 Il Piano Regionale dei Trasporti 1.3.5 Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale in corso di approvazione 1.3.6 Il Piano di Sviluppo Socio Economico della Comunità Montana del Taburno Analisi SWOT Idea forza Il PIT Parco Taburno-Camposauro Analisi SWOT: Punti di forza Risorse ambientali-naturalistiche di pregio; presenza di numerose specie animali e di popolamenti vegetali Testimonianze artistiche ed architettoniche nei centri rurali con testimonianze di pregio del periodo sannitico, romano e medievale, ma anche della cultura e delle tradizioni contadine Risorse culturali e folkloristiche Specifiche “vocazioni tematiche” (turismo ambientalistico-naturalistico, turismo culturale, ecc.) enogastronomico, turismo Prossimità dell’area-parco al capoluogo a cui è collegata attraverso un buon sistema viario Comunicazioni con l’esterno agevolate da una rete stradale di buon livello, peraltro in fase di potenziamento Il PIT Parco Taburno-Camposauro Analisi SWOT: Punti di forza Discreto livello di infrastrutture: in via prospettica l’area presenta un (vi sono diverse aree PIP potenzialmente in grado di assorbire un discreto numero di imprese) Bassi tassi di criminalità, nonostante la vicinanza con aree ad elevata densità criminale (Basso Casertano, conurbazione napoletana) Forte incidenza delle attività commerciali sul reddito provinciale per UL e numero di addetti Attività produttive agricole ed agroindustriali, con una produzione di livello qualitativo medio-elevato Produzione tipica agricola ed agroalimentare (D.O.C. Solopaca e Taburno, produzione olivicola pregiata ed in attesa di riconoscimento, di rilievo la filiera zootecnica, la produzione frutticola, castanicoltura nelle aree più montane, ma anche mele e ciliegie nell’area Caudina) Presenza di numerose strutture agrituristiche Il PIT Parco Taburno-Camposauro Analisi SWOT: Punti di debolezza Stato di rischio diffuso su tutto il territorio per frane e alluvioni e terremoti Forte spopolamento dei comuni dell’area e tassi di invecchiamento mediamente elevati e crescenti nel corso del tempo Elevato indice di dipendenza, che si traduce in un limitato livello di reddito disponibile pro-capite Deficit di servizi alla popolazione Mancato ricambio generazionale nei settori tradizionalmente più rappresentativi, con particolare riferimento al settore agricolo ed a quello delle lavorazioni artigianali a contenuto artistico Approccio individualistico della cultura imprenditoriale degli operatori locali, poco sviluppati i fenomeni di gestione associata dei fattori produttivi, di singole fasi di processo o di attività volte alla promozione ed alla valorizzazione commerciale dei prodotti Difficile accessibilità all’interno dell’Area-Parco per la inadeguata rete stradale interna secondaria Il PIT Parco Taburno Camposauro Analisi SWOT: Punti di debolezza Dipendenza dei piccoli centri dell’area dalla città capoluogo in termini di offerta delle strutture didattiche e di formazione Elevati livelli di disoccupazione Carenze infrastrutturali che si riflettono sia sulla qualità della vita delle popolazioni rurali, sia sulla competitività delle imprese Scarsa integrazione tra le attività produttive e scarsa diversificazione delle aziende agricole, che le rende maggiormente soggette agli umori del mercato ed alle variabili climatiche Elevata parcellizzazione e frammentazione fondiaria Mancata attivazione di politiche rivolte alla promozione e valorizzazione turistica Scarso sostegno alla valorizzazione dell'artigianato locale Il PIT Parco Taburno-Camposauro Analisi SWOT: Opportunità Forte crescita della domanda di beni ambientali, che ha portato ad un aumento dei flussi turistici verso le aree a maggiore “naturalità” e dei flussi agrituristici. Forte crescita dei consumi di prodotti ad elevata connotazione di tipicità Piano Provinciale e Regionale dei trasporti pubblici locali Piano di Sviluppo Socio-Economico della Comunità Montana del Taburno (PSSE) LineeG uida per la Pianificazione Territoriale Regionale Piano Territoriale Paesistico Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) Misure del POR Campania a favore delle aree rurali (4 .8 ,4 .1 5 ,4 .2 0 ) Presenza della Comunità Montana N ormativa nazionale e regionale in tema di tutela ambientale e paesaggistica; iniziative promosse in ambito comunitario in favore dello sviluppo rurale Il PIT Parco Taburno-Camposauro Analisi SWOT: Minacce Fenomeni di spopolamento, di invecchiamento della popolazione e di forte emigrazione Riduzione del sostegno alle produzioni agricole da parte della Politica Agricola Comunitaria Globalizzazione dei mercati Allargamento dei mercati competitivi in seguito all’allargamento UE e alla presenza di nuovi prodotti sostitutivi e a basso costo Il PIT Parco Taburno-Camposauro IDEA FORZA Sviluppo sostenibile del Parco Naturale Regionale del Taburno-Camposauro attraverso la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio storico e naturalistico e del suo rapporto con il contesto ambientale, da perseguire mediante: - la rivitalizzazione dei centri storici e delle aree connotate da marginalità territoriale ed economica, assumendo tale patrimonio come una componente invariabile del sistema territoriale ed ancorando la sua salvaguardia ad una strategia di qualificazione dell’area legata al sistema della rete ecologica provinciale e regionale - la promozione e la diffusione di cultura manageriale ed imprenditoriale in campo ambientale, culturale, artistico e della società dell’informazione Il PIT Parco Taburno-Camposauro IDEA FORZA E TERRITORIO capacità di attrazione di nuovi flussi turistici > definizione e strutturazione di un sistema di accoglienza e di servizi adeguati a sostenere ed accogliere la crescente domanda turistica verso le aree a maggiore “naturalità”, e predisposizione di azioni progettuali che disegnino uno spazio turistico qualificato e competitivo; capacità innovativa > possibilità di organizzare, in una logica innovativa, le modalità di valorizzazione delle risorse naturalistiche, culturali, ambientali, umane, produttive ed infrastrutturali del territorio, agendo come fattore catalizzante per l’emersione delle vocazioni e delle peculiarità del territorio, fattori primi dello sviluppo locale; coinvolgimento della popolazione al mercato del lavoro > sostegno alla creazione di impresa e la generazione di meccanismi di coinvolgimento dell’imprenditoria locale nella condivisione dell’obiettivo di sviluppo territoriale. I l P I T P a r c o T a b u r n o L M c p i u s l r o u t r u t r e a a t 1 l t e . e e e – 9 a d r e c i h e o p a r l c o g h i i c r o e , g R n i o a n t a u e r l i a e c l u e p , n e r e a z t i o n o , v o n g a a r l i a l o f r i c i o z z a e z d i o e n i e c e e n p t r r i E M o s m t I o o r i z i c i S o U n d R e e E d l l e e l a p r e Il PIT Parco Taburno-Camposauro Quadro finanziario Risorse pubbliche Risorse private TOTALE Misura 1.9 14.094.153 ----- 14.094.153 Misura 1.10 4.698.051 4.698.051 9.396.102 Misura 1.11 666.644 35 085,63 701.729,63 € 24.191.984,63 Al TOTALE si aggiunge il 5% FSE delle RISORSE PUBBLICHE a valere sull’Asse III Il PIT Parco Taburno-Camposauro Progetti presentati dagli Enti Numero Enti Numero progetti Totale valore 19 86 € 224.017.590,17 Il PIT Parco Taburno-Camposauro Comuni Numero progetti Totale valore Bonea 1 € 815.000,00 Bucciano 4 € 10.691.812,79 Cautano 4 € 1.540.000,00 Foglianise 7 € 4.772.872,91 Frasso Telesino 9 € 8.900.000,00 Melizzano 3 € 2.050.000,00 Moiano -- -- Montesarchio 9 € 8.418.642,00 Paupisi 3 € 2.615.000,00 S.Agata de’Goti 2 € 10.600.000,00 Solopaca 2 € 3.962.533,00 Tocco Caudio 10 € 124.135.002,96 Torrecuso 3 € 1.699.874,00 Vitulano 7 € 8.092.705,50 64 € 188.293.443,16 TOTALE M e l i z z a n Vitulano Solopaca o N° N ° N ° 2 Frasso Telesino N ° 9 3 S.Agata de’ Goti N° 2 Moiano N° 0 Bucciano N° 4 Montesarchio N° 9 Bonea N° 1 7 Il PIT Parco Taburno-Camposauro Progetti presentati dagli Enti sovracomunali Ente Numero progetti Totale valore Provincia diBenevento 6 €4.325.153,00 Comunità MontanaTaburno 7 €21.763.985,01 Sovrintendenza Beni Ambientali Ce-Bn 2 €2.835.000,00 Sovrintendenza Beni ArcheologiciAv-Bn-Sa 5 €3.800.000,00 Diocesi Cerreto-TeleseS.Agata 2 €3.000.000,00 22 €35.724.138,01 Il PIT Parco Taburno-Camposauro Manifestazioni di interesse misura 1.10 N° Comuni interessati dagli interventi Numero progetti Totale valore investimento 13 276 € 56.594.153,00 Impatto sull’occupazione Nuovi occupati Impatto sulle Pari Opportunità 779 357 TIPOLOGIA DI INIZIATIVA N° PROGETTI ARTIGIANATO TRADIZIONALE 88 PICCOLA RICETTIVITA’ TURISTICA 96 PICCOLA RISTORAZIONE 27 ESERCIZI DI VICINATO 13 SERVIZI TURISTICI CONNESSI 31 PICCOLO COMMERCIO 29 ALTRO 36 Il PIT Parco Taburno-Camposauro Comuni Numero progetti Totale valore Bonea 6 € 1.779.000,00 Bucciano 11 € 3.930.000,00 Cautano 48 € 6.202.500,00 Foglianise 13 € 2.381.000,00 Frasso Telesino 17 € 4.442.000,00 Melizzano 12 € 3.130.000,00 Moiano --- --- Montesarchio 33 € 5.397.330,00 Paupisi 4 € 940.000,00 S.Agata de’Goti 19 € 5.600.000,00 Solopaca 7 € 1.750.000,00 Tocco Caudio 42 € 6.352.323,00 Torrecuso 20 € 4.870.000,00 Vitulano 44 € 9.820.000,00 276 € 56.594.153,00 TOTALE Il PIT Parco Taburno-Camposauro Progetti ENTRO TETTO misura 1.9 Ente Beneficiario denominazione IMPORTO Provincia di Benevento Rinaturalizzazione dell’asse Ovest-Est di penetrazione al Parco Taburno Camposauro sul tracciato della SP 120 e 117 € 800.000 Provincia di Benevento Porta di ingresso al Parco dalla valle Telesina all’interno del Palazzo ducale di SOLOPACA € 820.000 Provincia di Benevento Porta di ingresso al Parco dalla valle Caudina-Isclero all’interno del Palazzo ducale di S.AGATA DE’ GOTI € 850.000 Provincia di Benevento Sentiero multifunzionale naturalistico di penetrazione dalla Porta Sud-Occidentale di S.AGATA DE’GOTI €655.153 Provincia di Benevento Realizzazione del SIA € 300.000 Sovrintendenza Beni Archeologici Sa-Av-Bn Completamento del complesso monumentale del Castello di Montesarchio e allestimento del Museo Archeologico nazionale del Sannio Caudino € 800.000 Recupero degli insediamenti rupestri e dei percorsi pedemontani € 1.335.000 Sovrintendenza Beni Ambientali Ce-Bn Il PIT Parco Taburno-Camposauro Progetti ENTRO TETTO misura 1.9 Ente Beneficiario denominazione IMPORTO Comune di Bonea Recupero Palazzo Perone-Pacifico da adibire ad emporio dei prodotti tipici del Taburno € 815.000 Comune di Bucciano Recupero-riqualificazione-valorizzazione degli invasi spaziali del Centro Storico € 700.000 Comune di Cautano Riqualificazione-risanamento conservativo di un edificio comunale da adibire a Centro di Informazione Turistica € 700.000 Comune di Foglianise Museo della paglia – I° lotto € 820.000 Comune di Frasso Telesino Riqualificazione integrata del centro Storico € 800.000 Comune di Melizzano Realizzazione di un Centro Ambientale Didattico € 750.000 Comune di Montesarchio Recupero-ricomposizione viabilità- arredo e spazi urbani, I° comparto Centro storico Comune di Paupisi Recupero-valorizzazione antico sentiero “Piromonte”. Realizzazione area attrezzata località “Monte” € 700.000 Comune di Tocco Caudio Riqualificazione del borgo ”Friuni” € 650.000 Comune di Torrecuso Riqualificazione del Centro Storico € 780.000 Comune di Vitulano Recupero del complesso SS. Trinità € 819.000 TOTALE € 1.000.000 € 14.094.153 Solopaca Porta di Ingresso al Parco Vitulano Foglianise Melizzao Frasso Telesino S.Agata de’Goti Recupero degli Insediamenti rupestri e dei Percorsi pedemontani Moiano Porta di Ingresso al Parco Bucciano Montesarchio Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino Il PIT Parco Taburno-Camposauro Regime di aiuto alle PMI collegate alla valorizzazione e gestione dell’area del Parco Regionale Taburno-Camposauro Misura 1.10: Importo finanziato € 4.698.051,00 La misura sarà attivata in conformità del Regolamento per la disciplina degli aiuti alle piccole imprese operanti nei settori dell’artigianato, del commercio e dei servizi, concessi in applicazione delle misure 1.10, 2.2 e 5.2 POR Campania 2000-2006 (DPGR n°651 del 7 ottobre 2003) L‘intensità dell’aiuto – sovvenzione diretta a titolo di contributi in conto capitale- non può essere superiore al 50% dell’investimento L’importo massimo dell’investimento è pari a € 700.000 Il PIT Parco Taburno-Camposauro Progetti misura 1.11 Ente Beneficiario denominazione IMPORTO Ente Parco Formazione alle PMI nell’ambito del SIA € 180.000 Ente Parco Centro di ricerca e specializzazione finalizzata al SIA € 306.000 Ente Parco Formazione dipendenti PA nell’ambito del SIA € 180.000 € 666.000 Il PIT Parco Taburno-Camposauro SIA Sistema integrato di promozione turistico-ambientale del Parco del Taburno-Camposauro Il SIA si pone l’obiettivo di rendere immediatamente efficiente l’azione di governo dell’Ente Parco Taburno-Camposauro, attraverso: - coordinamento tra i diversi settori strategici (territoriali e produttivi): monitoraggio ambientale, urbanistica, viabilità, gestione del patrimonio, ecc.; - monitoraggio delle attività produttive in particolare produzione dei prodotti tipici e piccolo artigianato. Il SIA consente di studiare il territorio trattandolo non con come un insieme di parti ma relazionando le singole entità fra di loro Solopaca PROVINCIA S.Agata de’Goti REGIONE Il PIT Parco Taburno-Camposauro Progetti Asse III Ente Beneficiario Denominazioned IMPORTO Regione Manutentore dei Beni Culturali € 162.942 Regione Manager turistico-ambientale € 270.000 Regione Progettista nel settore Beni Culturali € 180.000 Regione Incubatore di imprese € 360.000 TOTALE € 972.942