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Alberto Lombardo - Università di Palermo “Evidenze

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Alberto Lombardo - Università di Palermo “Evidenze
Alberto Lombardo - Università di Palermo
“Evidenze statistiche degli effetti degli inceneritori sulla salute”
Antefatto: risposte della ditta PEA alle
osservazioni di COBAS-PdCI sugli effetti
sulla salute dell’inceneritore di Bellolampo
 Presentazione di alcuni studi nazionali ed
internazionali sugli effetti degli inceneritori
sulla salute
 Ruolo della statistica nell’interpretazione
dei risultati
Risposte della ditta PEA alle osservazioni di
COBAS-PdCI sugli effetti sulla salute
dell’inceneritore di Bellolampo
Misurazione Emissione: Effetti sulla salute delle
emissioni di polveri.
R: La valutazione dell’impatto emissivo degli
impianti di termovalorizzazione dell’insieme di
tutti i quattro Sistemi Sicilia, per tutti i parametri
che potrebbero influire sulla salute umana, è
stata affidata dalla Regione Sicilia ad un
Comitato per la Salute, presieduto dal Prof.
Umberto Veronesi, il quale dovrà assicurare che
i livelli emissivi degli impianti siano tali da
garantire la salvaguardia della salute delle
popolazioni residenti nelle aree interessate dalle
Comitato scientifico di garanzia – presieduto dal prof.
Umberto Veronesi – sull’attuazione del Sistema di
gestione integrata dei rifiuti solidi urbani della Regione
Sicilia.
Prof dott. Umberto Veronesi (presidente), Direttore Scientifico
dell'Istituto Europeo di Oncologia (IEO);
Prof dott. Adelfio Elio Cardinale, Preside della Facoltà di Medicina della
Università degli Studi di Palermo;
Prof. dott. Vito Foà, Direttore della Scuola di Specializzazione in
Medicina del Lavoro della Università degli Studi di Milano;
Prof. dott. Michele Giugliano, Professore Ordinario di Inquinamento
Atmosferico, Politecnico di Milano:
Prof dott, Agostino Serra, Professore Ordinario, Facoltà di Medicina e
Chirurgia, Università degli Studi di Catania;
Ufficio di Segreteria - Prof. ing. Eugenio de Fraja Frangipane,
Responsabile dell’Organismo di Vigilanza e Controllo;
Prof. dott. Valeria Torregrossa, Professore Associato di Igiene,
Università degli Studi di Palermo.
Veronesi v/s statistica
Diagnosi precoce: "Non credete agli esperti di statistica“
(http://magazine.sis-statistica.it/spip.php?article46)
In uno dei numeri del settimanale Grazia (3 maggio 2007) è
apparsa una nota inquietante, almeno per uno statistico,
dal titolo “Non credete agli esperti di statistica: la diagnosi
precoce salva la vita” di Umberto Veronesi.
Veronesi tuona contro alcuni statistici ed epidemiologi che si
dimostrano scettici sugli strumenti impiegati per le diagnosi
precoci giudicandoli validi solo se portano ad una
conseguente diminuzione significativa della mortalità,
ovvero ad un aumento della sopravvivenza.
Survival of Patients with Stage I Lung Cancer Detected on CT Screening, in The New England, Journal
of Medicine, vol. 355, 2006;
Batch P.B et al., Computed Tomography Screening and Lung Cancer Outcomes, JAMA 2007;
NCCN Practice Guidelines in Oncology NSCLC-n.2, 2006;
Schwenk T.L., Continuing Uncertainty about CT Screening for Lung Cancer, Journal Watch General
Medicine, Marzo 2007.
Veronesi v/s legalità
Studio effettuato dal Comitato scientifico di garanzia
Il recupero di energia da rifiuti: la pratica, le
implicazioni ambientali e l’impatto sanitario’
Allegato a Ingegneria Ambientale – Quaderni N°45 – Cipa Editore (Mi)
“(Omissis)… In più vi è da constatare come, grazie alle
tecnologie impiegate nei moderni impianti di
termovalorizzazione, i livelli reali di emissione risultano
frequentemente inferiori ai già restrittivi limiti di legge.”
(www.ecceterra.org )
Il Prof. Dott. Vito Foà
Risultati del Report Enhance Health:
Per l'Italia lo studio è stato condotto nel comune di Forlì, quartiere
Coriano, ove sono ubicati due inceneritori, uno per rifiuti ospedalieri
ed uno per rifiuti solidi urbani. L'indagine … ha riguardato
l'esposizione a metalli pesanti della popolazione residente per
almeno 5 anni entro un'area di raggio di 3.5 km dagli impianti.
lo studio epidemiologico condotto sulla popolazione di Coriano-Forlì
“non mostra eccessi di mortalità generale e di incidenza di tutti
i tumori” anche se [gli autori] richiamano l’attenzione su alcuni
eccessi di mortalità e di incidenza per alcune neoplasie, però solo
fra le donne”.
Risultati del Report Enhance Health:
“Eccessi statisticamente significativi sono emersi per
quanto attiene il sesso femminile: in particolare si è
registrato un aumento del rischio di morte per tutte
le cause correlate alla esposizione a metalli
pesanti tra il +7% e il + 17%. La mortalità per tutti i
tumori aumenta nella medesima popolazione in
modo coerente con l'aumento dell'esposizione dal
+17% al +54%. In particolare per il cancro del
colon-retto il rischio è compreso tra il + 32% e il
+147%, per lo stomaco tra il +75% e il +188%, per
il cancro della mammella tra il +10% ed il +116%.
Per i sarcomi, considerando insieme i due sessi, il
rischio aumenta di oltre il 900%”.
Il Prof. Dott. Vito Foà
“Il recupero di energia dai rifiuti: la pratica, le implicazioni
ambientali e l’impatto sanitario”
Allegato a Ingegneria Ambientale – quaderni N° 45
Foà scrive: “La conclusione degli Autori è che non è stata trovata alcuna
evidenza di diversità d’incidenza e mortalità per cancro nei 7,5 chilometri di
raggio studiati ed in particolare nessun declino con la distanza
dall'inceneritore per tutti i tumori: stomaco, colon-retto e polmone
oltre che per linfoma di Hodgkin e sarcomi dei tessuti molli”.
Over the two stages of the study was statistically significant (p<0,05)
decline in risk with distance from incinerators for all cancers
combined, stomach, colorectal, liver and lung cancer.”
Elliott P. Shaddick G, Kleinschmidt I., et al. “Cancer incidence near municipal solid waste
incinerators in Great Britain”; British J. of Cancer 1996, 73 702-710.
M. Giugliano, M. Grosso
“Ed è proprio la diossina che può essere utilizzata
come utile tracciante del percorso tecnologico,
dal momento che i metodi messi in campo per
controllarla hanno riflessi altrettanto significativi
sull’altro gruppo di inquinanti …”
Inceneritore non a norma
3-50 g TEQ t –1
Inceneritore a norma
0,6 g TEQ t –1
Inceneritore MTD
0,007-0,18 g TEQ t –1
(TEQ t -1: tossicità equivalente per tonnellata di RSU)
Ruolo ambientale ed energetico del “nuovo”
inceneritore, RS 2004
Il filtro catalitico (SCR)
“E proprio il fatto che l’ossidazione catalitica
distrugge e non trasferisce ad altri residui
la diossina … conferisce a questa tecnica
una potenzialità strategica per la riduzione
complessiva delle emissioni, comprese le
quote emesse con i residui solidi e liquidi”
ibid.
Risposte della ditta PEA alle osservazioni di
COBAS-PdCI sugli effetti sulla salute
dell’inceneritore di Bellolampo
In Europa (13 Paesi sui 15 della Comunità
ristretta) esistono 159 impianti di
termovalorizzazione di rifiuti, …,
la quasi totalità degli oltre 370 impianti presi
in considerazione nello studio citato
impiega il sistema SNCR per
l’abbattimento degli ossidi di azoto, a
fronte dei 43 che adottano il sistema
catalitico SCR
LA SCELTA DI BELLOLAMPO
I RILASCI DI BIOGAS
DELLA DISCARICA DI
“BELLOLAMPO” E GLI
EFFETTI SULLA
QUALITA’ DELL’ARIA
URBANA DI PALERMO
S. Barbaro, A. Bonanno,
M.L.Boscia, G.Rizzo,
S.Aronica
V CONGRESSO
NAZIONALE CIRIAF
VIVERE VICINO AGLI INCENERITORI:
LE ESPERIENZE ITALIANE (Andrea Ranzi)
SNOP - Rivista trimestrale della Società nazionale degli operatori della
prevenzione (Numero 67 maggio 2006)
Inquinamento e tumore al polmone nell’area di Trieste
Fabio Barbone, Massimo Bovenzi, Furio Cavalieri, Giorgio Stanta
“ … la residenza nell’area industriale comportava,
rispetto all’area periferica, un aumento del
rischio di tumore del polmone del 40% …
In particolare la sottoarea dell’inceneritore, il
rischio era aumentato di 2,6 volte (Ic 95%: 1,35,1). Il Rr associato alla residenza nell’area
dell’inceneritore rispetto a quella periferica era
particolarmente elevato per alcuni tipi di tumore
polmonare: il Rr era 2,4 nel caso del carcinoma
squamoso (Ic 95%: 1,0-5,9) e 3,7 nel caso
VIVERE VICINO AGLI INCENERITORI:
LE ESPERIENZE ITALIANE (Andrea Ranzi)
Studio caso-controllo sui sarcomi dei tessuti molli
nell’area mantovana (Pietro Comba)
“L’odds ratio (Or) associato con la residenza
all’interno di un cerchio di 2 km intorno
all’inceneritore è risultato di 31,4 (Ic 95%: 5,6176,1), basato su 5 casi esposti.
All’aumentare della distanza, il rischio decade
rapidamente, fluttuando intorno al valore nullo di
1.”
Health effects of exposure to waste
incinerator emissions:a review of
epidemiological studies
Ann Ist Super Sanità 2004;40(1):101-115
una rassegna dei principali studi
epidemiologici pubblicati dal 1987 al 2003
sugli effetti sulla salute in popolazioni che
vivono nei pressi di inceneritori.
Sono stati considerati 46 articoli: 32
riguardanti effetti sulla salute di
popolazioni residenti vicino agli
inceneritori, 11 su esposizioni di addetti
agli impianti, 2 su entrambi e 1 di altro
tipo.
Health effects of exposure to waste
incinerator emissions:a review of
epidemiological studies
Ann Ist Super Sanità 2004;40(1):101-115
Sono state trovate associazioni significative tra esposizione
e malattie in due terzi dei risultati riguardanti il cancro.
Sono principalmente positive i risultati su associazioni tra
cancro al fegato ed esposizione agli inceneritori…
Alcuni studi mostrano una significatività statistica, mentre
in altri studi non emerge alcuna significatività
Due studi riportano un’associazione significativa tra linfoma
non-Hodgkin ed esposizione ambientale (UK, Francia)
ed è stato trovato un incremento del rischio relativo del
sarcome dei tessuti molli in Francia e in Italia in
associazione con la residenza vicino agli inceneritori.
Il principio di precauzione
Cosa significa che non è stata trovata
un’associazione statisticamente significativa?
Non che si è dimostrato che l’associazione non
esiste, ma che non si è potuto dimostrare che
essa esiste.
E ciò per varie cause:
- scarsità di dati
- forte rumore di fondo
- reale assenza di associazione
Bersani v/s Medici
Il 10 settembre 2007 la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici
Chirurghi e degli Odontoiatri Emilia Romagna (Regione nella quale
sono in funzione ben nove inceneritori di rifiuti) invia una lettera a 57
rappresentanti istituzionali di Regione, Province e Comuni in cui
“richiede di non procedere alla concessione di nulla-osta alla
costruzione di nuovi termovalorizzatori-inceneritori”.
La reazione del Ministro dello Sviluppo Economico Bersani è furibonda.
In una lettera inviata il 4 ottobre al Ministro della Giustizia Clemente
Mastella e a quello della Salute Livia Turco, Bersani chiede ai
colleghi un'indagine sulla Federazione dei Medici.
“Sottopongo - scrive Bersani nella sua missiva - alla vostra valutazione,
in qualità di Ministri vigilanti, l'apprezzamento se l'iniziativa in esame
possa costituire un inammissibile sviamento dalle finalità istituzionali
e, comunque, dagli ambiti di attività consentiti dalla legge, ai fini
dell'eventuale adozione di tutte le misure ritenute necessarie, anche
non solo disciplinari, nei confronti dei responsabili”.
Inversione dell’onere della prova
Chi sbandiera come “assoluzione” la
mancanza di significatività statistica
(perché magari l’incremento del rischio
relativo non è poi così schiacciante) fa
un’operazione profondamente scorretta.
Mentre anche solo una accertata
significatività dovrebbe indurre al massimo
allarme, trattandosi della salute umana
Valutazione del rischio
E’ vero che non è mai possibile porre a zero
i rischi di qualunque azione o processo.
Ma non ha senso valutare il rischio di
un’azione o i un processo se non in
relazione ad azioni alternative
Quali sono le alternative che sono state
studiate all’inceneritore?
NESSUNA
Grazie
Alberto Lombardo
[email protected]
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