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E.A.S.W. - Parco Regionale dei Castelli Romani

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E.A.S.W. - Parco Regionale dei Castelli Romani
Il programma pluriennale di
promozione economico e sociale del
Parco dei Castelli Romani
1
Un quadro descrittivo del PPPES
Gli elementi significativi del Programma Pluriennale di Promozione Economica e
Sociale (PPPES) sono i seguenti:
 i compiti del PPPES secondo la Legge Regionale 29 del 1997
 il processo di costruzione del Programma Pluriennale di Promozione
Economico Sociale del Parco dei Castelli Romani
 analisi delle macrotendenze del territorio dei Castelli Romani
 la metodologia del DPSIR
 i temi centrali del PPPES
 i progetti significativi del PPPES
2
I compiti del PPPES secondo la legge regionale
Il PPPES, secondo quanto disposto dall’articolo 30 comma 5 della Legge Regionale 29
del 1997, dovrebbe prevedere:
 sovvenzioni a privati o enti locali per il mantenimento ed il ripristino delle
caratteristiche ambientali e paesaggistiche dei luoghi tutelati e delle tipologie
edilizie;
 la predisposizione di attrezzature, di impianti di depurazione e per il risparmio
energetico, di servizi e strutture di carattere turistico-naturalistico da gestire in
proprio o concedere in gestione a terzi sulla base di specifiche convenzioni;
 l’agevolazione o la promozione di forme di associazionismo cooperativo tra
residenti nell’ambito dell’area naturale protetta per l’esercizio di attività
tradizionali, artigianali, agroforestali, culturali, di restauro, di servizi sociali
e di biblioteche ed iniziative che favoriscano il turismo ecocompatibile;
 la gestione di speciali corsi di formazione, in conformità del piano regionale di
formazione professionale al termine dei quali è rilasciato il titolo ufficiale ed
esclusivo di guida dell’area naturale protetta.
3
L’obiettivo del PPPES dei Castelli Romani
L’obiettivo principale del Programma Pluriennale di Promozione Economica e
Sociale è quello di trasformarsi in un laboratorio delle idee nuove e dei sentieri
della sostenibilità, costruire una rete dell’economia sostenibile e prendersi la
responsabilità di una vera e propria sperimentazione territoriale.
L’insieme delle proposte di azioni e di progetti per un futuro sostenibile del territorio
contenute nel PPPES del Parco dei Castelli Romani deriva da un’analisi del
territorio, che ha coinvolto tutte le parti interessate, relativa ai principali settori
d’interesse: sociale, demografico, economico, agricolo forestale, turistico,
artistico-culturale, ambientale, istituzionale e con particolare riferimento agli
interventi pubblici.
I progetti del PPPES tendono a rafforzare la produzione economica locale orientata
alla sostenibilità ed alla produzione di ricchezza ecologica, che contribuisce allo
sganciamento dall’eccessiva dipendenza dall’economia globale ed investe
localmente anche in risorse di tipo finanziario, naturale ed umano, con l’obiettivo
di produrre una quota significativa del proprio fabbisogno di beni, servizi,
alimenti ed energia.
4
Processo di costruzione del PPPES
Analisi del
territorio, analisi
SWOT ed
individuazione dei
macrotrends
Individuazione e
selezione delle parti
interessate dal PPPES
Incontri con le parti
interessate dal PPPES
Individuazione
delle idee forza per
il miglioramento del
territorio
Obiettivi e progettualità
delle parti interessate
Sulla base dell’analisi
DPSIR
Progetti del PPPES ripartiti per
le quattro aree:
Territorio dell’abitare
Beni Comuni
Economia Locale Sostenibile
Miglioramento delle capacità
umane
Sulla base dell’analisi
dei progetti e delle
attività in corso (rilevazione
delle capacità progettuali)
Comunità del Parco
Programma Pluriennale
di Promozione
Economico Sociale
Temi centrali del PPPES:
miglioramento paesaggio
agricoltura sostenibile
patrimonio boschivo
giacimento biodiversità
tutela risorse idriche
prodotti tipici locali
turismo locale sostenibile
capitale sociale-relazionale
5
Incontri con le parti interessate
Per costruire il PPPES:
sono stati realizzati sette incontri nel corso dei quali sono stati incontrati tutti e
15 i comuni ed oltre 60 soggetti economici e sociali;
ogni singolo incontro è stato preceduto da una lettera di convocazione
dell’Ente Parco, nel quale veniva comunicato l’ordine del giorno, ovvero la
raccolta della progettualità esistente e le proposte di nuove azioni e progetti
nel corso della riunione sono state distribuite delle schede di rilevazione dei
progetti, che hanno permesso di segnalare progetti e iniziative (finanziati, in corso,
proposte di progetti, iniziative culturali) utili ai fini del PPPES;
le amministrazioni locali ed i soggetti sociali ed economici sono stati ricontattati
in diverse occasione per sollecitare l’invio dei propri progetti;
le progettualità sono state raccolte e classificate nei successivi tre mesi.
6
Rilevazione delle capacità progettuali
Le riunioni con gli stakeholders hanno permesso di rilevare le capacità progettuali dei
soggetti istituzionali, sociali ed economici presenti sul territorio attraverso delle
Schede di Rilevazione, che sono state somministrate e raccolte nel corso delle
riunioni:













tipologia d’intervento
asse tematico d’intervento
titolo
proponente
soggetti coinvolti
luogo / ambito d’intervento
proprietà
descrizione sintetica
stato d’avanzamento
canali di finanziamento
importo
sinergie attivate
criticità
7
Le macro-tendenze individuate dal PPPES
Analisi delle principali tendenze del territorio del Parco dei Castelli Romani:
 Criticità ambientali: sistema delle acque e produzione di rifiuti
 Paesaggi, patrimonio e boschi
 Aspetti demografici ed economici
 Sistemi agricoli ed agroalimentari
 Sistemi di trasporto
 Domanda ed offerta turistica
 Servizi per migliorare le capacità umane
8
Le tendenze: criticità ambientali
Abbassamento del livello
piezometrico della falda idrica e del
livello dei laghi a causa del sovrasfruttamento e qualità delle acque
minacciata dall’inadeguatezza dei
sistemi comunali di depurazione delle
acque reflue.
Sistemi di depurazione (1999)
70.000
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
Totale Rifiuti Urbani
174.000
Fabbisogno depurativo ab. Eq
Capacità depurativa
170.000
tonnellate
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Al
173.329
172.000
169.862
168.000
166.000
165.556
164.000
162.000
Aumento della produzione dei rifiuti
160.000
2005
2006
2007
9
Le tendenze: paesaggi, patrimonio e boschi
Patrimonio boschivo (2000)
100%
Territorio caratterizzato da una
forte presenza del patrimonio
boschivo, ancora scarsamente
valorizzato
80%
60%
40%
20%
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0%
Superficie comunale totale
Superficie boscata
Difficoltà crescenti nella tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e
archeologico presente nei centri storici e, più in generale, nei comuni dei Castelli Romani.
Una gestione territoriale orientata alla “promozione economica e sociale” dovrebbe
conservare e migliorare il funzionamento del buono stato ecologico del territorio
come un tutto e non solo conservare una serie di spazi naturali isolati
10
Le tendenze: aspetti demografici ed economici
Popolazione residente
Sviluppo degli insediamenti
Abitazioni totali
300.000
280.000
260.000
240.000
120.000
Costante e considerevole
incremento demografico e
degli insediamenti, a partire
dagli anni ’80 e tutt’ora in atto.
100.000
80.000
60.000
220.000
200.000
1984
2005
2006
40.000
2007
1981
1991
2001
Addetti alle unità locali
8.000
Riduzione delle unità locali e degli
addetti, nel periodo 1991 e il 2001, nei
settori agricolo e di estrazione di
minerali e aumento in altri settori
legati alle caratteristiche di
residenzialità dell’area.
7.000
6.000
5.000
4.000
3.000
2.000
1.000
Alberghi e
ristoranti
Sanità e servizi
sociali
Istruzione
Trasporti
Intermediazione
monetaria e
finanziaria
Attività
immobiliari
Costruzioni
Estrazione di
minerali
Agricoltura
0
1991
2001
Dimensione medio-piccola delle
unità locali, tendenti alla conduzione
familiare.
11
Le tendenze: sistemi agricoli ed agroalimentari
Dimensione delle aziende agricole (2000)
8,6%
1,0% 0,6%
0,2%
2,2%
0,1%
Ettari
<1
1 -2
0,0%
17,1%
2 -5
5 - 10
10 - 20
20 - 50
70,3%
Scarsa capacità di creazione e
promozione di un sistema agroalimentare integrato e di un
pacchetto turistico integrato.
Sistema delle aziende agricole fortemente
parcellizzato, elevata diffusione della coltura
della vite (e dell’ulivo) e 47% dei terreni ad
uso agricolo non utilizzato ma costituito da
terreni abbandonati o da aree destinate ad
attività ricreative.
50 - 100
100 e oltre
PRODOTTI CERTIFICATI
Vini DOC
Castelli Romani Bianco; Castelli Romani Rosato; Castelli Romani
Rosso; Colli Albani; Colli lanugini; Frascati; Genazzano
Marino; Montecompatri Colonna; Velletri;
Zagarolo
Prodotti alimentari DOP
Pecorino romano; Ricotta romana; Salamini italiani alla
cacciatora
Prodotti alimentari IGT
Kiwi di Latina
Casareccio di Genzano
Strutture per la tutela e la valorizzazione dei prodotti Consorzio Tutela Vino DOC Frascati; Consorzio Tutela Vino DOC
agroalimentari
Colli Lanuvini; Consorzio Pane IGP Genoano; Strada del Vino dei
Castelli Romani; Distretto delle Eccellenze dei Castelli Romani e
Monti Prenestini; Centro di Ricerca per l'Enologia di Velletri
Strutture per la valorizzazione e promozione del Istituto Regionale per le Ville Tuscolane (I.R.Vi.T.)
territorio
Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini
Parco di Castelli Romani
12
Le tendenze: i sistemi di trasporto
Tabella: Graduatoria comuni del Lazio per
densità autovetture. Anno 2005
Comune
Densità
autovetture
Ciampino
1920,64
Roma
1417,41
Albano Laziale
889,03
Marino
861,53
Genzano di Roma
751,52
Frosinone
697,85
Mentana
688,83
Ladispoli
681,58
Monte Porzio Catone
656,20
Ariccia
643,63
Grottaferrata
641,34
Colonna
622,00
Anzio
612,32
Frascati
568,94
Guidonia Montecelio
540,73
Monterotondo
493,04
Isola del Liri
459,31
Colleferro
446,22
……………
…………..
……………
…………..
Micigliano
2,16
Forte aumento della densità di autovetture, come mostrato
dalla graduatoria dell’indicatore “densità da autovetture”
(veicoli circolanti per kmq) che mostra sette comuni dell’area
del Parco in cima alla graduatoria relativa ai comuni del Lazio e
conseguente aumento delle fonti di inquinamento dell’aria
Inadeguatezza del trasporto ferroviario che oltre a
non collegare tutti i comuni dei Castelli Romani è a
binario unico non consentendo l’introduzione di
ulteriori corse al fine di mitigare l’attuale situazione di
saturazione delle linee esistenti.
Fonte: Area Statistica Regione Lazio
13
Le tendenze: offerta e domanda turistica
Permanenza media (2007)
giorni
3,5
3,0
Prevalenza di un turismo giornaliero e
scarsa capacità di intercettare flussi turistici
su catene lunghe della distribuzione.
2,5
2,0
1,5
1,0
Offerta ricettiva: Posti letto
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0,5
0,0
Maggior peso, in termini di offerta di posti letto, delle
strutture alberghiere rispetto ad altre strutture ricettive
24%
3%
9%
STRUTTURE ALBERGHIERE
PENSIONI
64%
BED & BREAKFAST
AGRITURISMI
Flussi turistici (2007)
Forte concentrazione del flusso di turisti
(in termini di arrivi e presenze) in alcune
aree quali Frascati, Albano Laziale, Rocca di
Papa, Grottaferrata e Genzano di Roma.
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180.000
160.000
140.000
120.000
100.000
80.000
60.000
40.000
20.000
0
Arrivi
Presenze
14
Le tendenze: servizi per migliorare le capacità
umane
Tabella: Strutture per attività culturali e strutture sanitarie nel Parco dei Castelli Romani e popolazione
Offerta culturale 2008 (n.)
Strutture sanitarie 2008 (n.)
Bibliote
che
Comune
Albano
Ariccia
Castel Gandolfo
Frascati
Genzano di Roma
Grottaferrata
Lanuvio
Lariano
Marino
Monte Compatri
Monte Porzio Catone
Nemi
Rocca di Papa
Rocca Priora
Velletri
Fonte: www.castelliromani.eu
Circoli
culturali
Cinema
3
1
1
2
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
Musei
3
1 (8 sale)
1 (3 sale)
1
1
1
6
3
1
1
3
1
2
Teatri
Case di
cura
1
1
Cliniche
Istituti
Ospedali
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1 (4 sale)
2
2
2
Popolazione
2007
38.986
18.083
8.706
20.737
23.122
20.555
12.185
12.009
38.225
9.662
8.737
1.950
14.859
11.490
51.507
Scarsa organizzazione e presenza, rispetto all’aumento delle funzioni residenziali
dell’area, dei servizi per il miglioramento delle capacità umane, dei servizi per
la qualità della vita e dei servizi culturali.
15
Con il DPSIR si trovano le “risposte”
Regolano, modificano,
sostituiscono, eliminano
Determinanti
Risposte
determinano
mitigano
abbattano, riducono,
prevengono
Pressioni
influenzano,
alterano
migliorano, ripristinano,
influenzano
Stato
analisi territoriale, analisi SWOT, individuazione delle macrotendenza
stimolano
richiedono
Impatto
provocano
Modello DPSIR
Progetti e PPPES
16
Le “risposte” sono i progetti del PPPES
Per risolvere i problemi che derivano da:
 Determinanti (edilizia, trasporti, turismo, agricoltura, etc.) che provocano problemi
ambientali e sociali nell’area del territorio;
 Pressioni (inquinamento del suolo, dell’aria, dell’acqua, rifiuti, etc.) sull’ambiente
che dipendono dalla quantità delle forze determinanti e dall’eco-efficienza;
 Qualità dello stato dell’ambiente (paesaggio, laghi, suolo, boschi, etc), che presenta
elementi di degrado;
 Impatti sull’economia (riduzione fertilità suoli agricoli, perdita di reddito generata
da possibili attività agricole, riduzione dei ricavi da flussi turistici dovuta al
peggioramento del paesaggio, etc) e sulla società (peggioramento dello stato di
salute per inquinamento dell’aria e dell’acqua, etc)
Il PPPES ha individuato delle idee forza e dei progetti da avviare o da rafforzare
(complessivamente 77), che rappresentano le “risposte” ai problemi, individuati con
la metodologia DPSIR
17
Le idee forza del PPPES (1)
Miglioramento del
paesaggio e del buon
stato ecologico del
territorio
Temi centrali del PPPES:
miglioramento paesaggio
agricoltura sostenibile
patrimonio boschivo
giacimento biodiversità
tutela risorse idriche
prodotti tipici locali
turismo locale sostenibile
capitale sociale-relazionale
L’obiettivo dovrebbe essere quello di conservare e migliorare il
funzionamento ecologico della matrice territoriale e non
unicamente di conservare una serie di spazi naturali isolati: le risorse
e i servizi territoriali sono un patrimonio comune insostituibile, con
una capacità limitata che non potrà mai sostenere una crescita
illimitata, né tantomeno venire rimpiazzata una volta subiti danni
irreversibili. Una nuova cultura del territorio deve avere come
priorità frenare il consumo del suolo, la produzione di cemento,
riorientando la crescita urbana verso un altro modello basato su una
rete di centri più densi, misti e polifunzionali, socialmente
integratori, in cui si riduca significativamente l’impronta
ecologica del metabolismo collettivo, riducendo le importazioni di
materiali ed energia da luoghi molto lontani. E’ questo che permette
il miglioramento del paesaggio, che è la percezione umana del
territorio, e la sua configurazione diviene l’espressione territoriale
del nostro metabolismo sociale. Per una nuova cultura del territorio
tutti i paesaggi devono venir intesi come uno specchio che riflette la
gamma di relazioni che la nostra società mantiene con la
natura.
18
Le idee forza del PPPES (2)
Rafforzamento e
promozione
dell’agricoltura
sostenibile
Temi centrali del PPPES:
miglioramento paesaggio
agricoltura sostenibile
patrimonio boschivo
giacimento biodiversità
tutela risorse idriche
prodotti tipici locali
turismo locale sostenibile
capitale sociale-relazionale
Occorre adattare al meglio i sistemi di produzione agricola alle
condizioni ecologiche locali privilegiando la crescita e lo sviluppo
delle piante selezionate senza sconvolgere gli ecosistemi di origine,
né combattere eccessivamente i parassiti ed agenti patogeni, traendo
profitto dai cicli del carbonio, dell’azoto e degli elementi minerali.
Una politica agricola ecologica deve permettere agli agricoltori di
valorizzare le diversità dei territori e le caratteristiche ecologiche del
paese, associando agricoltura, allevamento, trasformazione
locale dei prodotti e loro commercializzazione locale e
migliorando la durevolezza della produzione con il riciclaggio dei
residui organici all’interno delle imprese, lo stoccaggio del carbonio
nel suolo, la massima copertura vegetale dei terreni, prati arricchiti di
leguminose, rotazioni di colture che comprendono leguminose da
foraggio e coltivazioni proteiniche, economie d’acqua, ricostituzione
ed ampliamento dei terreni boscosi. La ristorazione collettiva (mense
comunali, scolastiche, universitarie, ospedaliere, aziendali, catering),
attraverso l’introduzione dei criteri ecologici e sociali nei capitoli di
acquisto (green public procurement), le associazioni di solidarietà
ed i mercati dei contadini, potrebbero favorire l’agricoltura
durevole di qualità, biologica e biodinamica, ed a km zero
possono favorire tale percorso.
19
Le idee forza del PPPES (3)
Tutela e valorizzazione
del patrimonio boschivo
e delle sue funzioni
ecosistemiche ed
economiche
Temi centrali del PPPES:
miglioramento paesaggio
agricoltura sostenibile
patrimonio boschivo
giacimento biodiversità
tutela risorse idriche
prodotti tipici locali
turismo locale sostenibile
capitale sociale-relazionale
Il PPPES assegna un ruolo fondamentale al patrimonio boschivo
affermando i diritti di sovranità sulle risorse forestali ed il loro
uso sostenibile. Fra le problematiche più discusse in campo
forestale vi sono: l’espansione della superficie forestale in seguito
all’abbandono delle attività agricole, l’innalzamento del limite del
bosco, il miglioramento del patrimonio forestale, le funzioni svolte
dal bosco da privilegiare, l’inquinamento dell’aria e il riflesso sulle
foreste, il pascolo in bosco, l’abbondanza di fauna selvatica, gli
attacchi parassitari, gli incendi, la parcellizzazione esasperata della
proprietà, l’erosione del suolo ecc.. L’Ente Parco può favorire le
attività volte a: certificare i boschi; promuovere l’arboricoltura;
promuovere la sperimentazione di nuovi prodotti da scarti del
legno. Inoltre una delle funzioni ecologiche fondamentali delle
foreste è la loro capacità di sequestrare carbonio dall’atmosfera:
una funzione fondamentale, in quanto le emissioni antropiche di
anidride carbonica in atmosfera sono aumentate a livelli tali da
alterare in maniera significativa l’equilibrio naturale del ciclo del
carbonio e divenendo causa fondamentale del problema dei
cambiamenti climatici. L’Ente Parco può promuovere schemi di
compensazione delle emissioni e rilascio di crediti compatibili
con i meccanismi flessibili di Kyoto
20
Le idee forza del PPPES (4)
Tutela e gestione del
giacimento di
biodiversità e dei suoi
valori ecosistemici ed
economici
Temi centrali del PPPES:
miglioramento paesaggio
agricoltura sostenibile
patrimonio boschivo
giacimento biodiversità
tutela risorse idriche
prodotti tipici locali
turismo locale sostenibile
capitale sociale-relazionale
La costante erosione della biodiversità minaccia di indebolire la
catena di beni e servizi “gratuiti” che gli ecosistemi offrono alle
persone, risorse semplici e vitali come la fornitura d’acqua potabile,
la depurazione delle acque e dell’aria, la protezione contro le
calamità naturali ed i rischi ambientali, la tutela del suolo. I problemi
relativi alla tutela della natura devono quindi integrarsi in una vera e
propria strategia e non venire trattate autonomamente, in modo
marginale o secondario.
Tra le sfide che si aprono oggi per la gestione della biodiversità nel
Parco, va ricordato: l'inventario della biodiversità animale e vegetale;
il monitoraggio di specie minacciate per conoscere lo status delle
loro popolazioni ed identificare gli interventi di conservazione; lo
studio delle caratteristiche dei corridoi ecologici; l'identificazione
delle fratture nella continuità ecologica del paese e degli interventi
infrastrutturali necessari ad eliminarle; l'identificazione di tecniche di
gestione naturalistica degli ecosistemi tipici in grado di conciliare la
salvaguardia degli ecosistemi con il loro sfruttamento agro-silvopastorale; la creazione di orti botanici e vivai in grado di conservare
la biodiversità floristica.
21
Le idee forza del PPPES (5)
Tutela del patrimonio
idrico e della qualità
delle acque
Temi centrali del PPPES:
miglioramento paesaggio
agricoltura sostenibile
patrimonio boschivo
giacimento biodiversità
tutela risorse idriche
prodotti tipici locali
turismo locale sostenibile
capitale sociale-relazionale
Nel territorio dei Castelli Romani i corpi idrici caratterizzanti sono il
Lago di Albano e il Lago di Nemi, i cui livelli si sono abbassati.
L’aumento della richiesta idrica nel campo idropotabile, industriale e
agricolo da parte dei comuni ricadenti nel territorio ha determinato
un aumento del numero delle perforazioni, un aumento dei volumi
di portata delle singole opere con conseguente depauperamento
progressivo del volume di acqua delle falde idriche.
Inoltre l’aumento dell’emungimento da pozzi unito a una
diminuzione dell’infiltrazione efficace, hanno comportato condizioni
di sovrasfruttamento degli acquiferi, con gravi conseguenze sulla
quantità e qualità della risorsa idrica (forte riduzione della
portata e talvolta il prosciugamento delle principali sorgenti).
Infine si è evidenziato un inquinamento chimico e
microbiologico con la presenza di sostanze organiche, ioni
ammonio e nitroso, nitrati e metalli pesanti e la diffusione di indici di
contaminazione fecale. Il patrimonio idrico dei Castelli Romani va
tutelato perché questo rappresenta non solo un fattore
fondamentale per la qualità della vita ed il benessere dei cittadini e
dei turisti ma anche per il paesaggio naturale e storico dei Castelli.
22
Le idee forza del PPPES (6)
Tutela, valorizzazione
promozione dei
giacimenti
enogastronomici locali
Temi centrali del PPPES:
miglioramento paesaggio
agricoltura sostenibile
patrimonio boschivo
giacimento biodiversità
tutela risorse idriche
prodotti tipici locali
turismo locale sostenibile
capitale sociale-relazionale
Il Parco deve orientare la politica agricola in modo da fare emergere
le potenzialità mostrate dai prodotti tipici; ciò garantisce
un’effetto leva nei confronti di altri prodotti e nella crescita del
livello qualitativo medio dei prodotti agroalimentari locali e della
loro immagine, chiave di volta di un progetto di valorizzazione.
È necessario dare voce e forma a quei prodotti che sono in
minoranza per la dimensione economica dei loro produttori-artigiani
e per la difficoltà di arrivare a mercati e di essere conosciuti.
Tali prodotti sono veri e propri “giacimenti”, per il loro contenuto
artistico-manuale, per la ritualità che esprimono, per la loro storia e
tradizione, per le valenze comunicativo-economiche di “medium”
che contengono, in grado di rispondere ai marchi, alle marche e alle
etichette dei prodotti globali. Nelle aree dei Castelli Romani
l’artigianato alimentare è indissolubilmente legato all’agricoltura e
si manifesta in prodotti di assoluto valore, anche se
quantitativamente scarsi. Sono prodotti che possono sopravvivere
solo se il territorio circostante vive integro e salubre, se il
consumatore intelligente impara ad apprezzarli e se è disposto a
pagarli il giusto prezzo. Promuovere le produzioni tradizionali
rappresenta il modo più saggio ed efficace per garantire tutela
dell’ambiente, promozione culturale e qualità dello sviluppo.
23
Le idee forza del PPPES (7)
Promozione del turismo
locale sostenibile e
responsabile
Temi centrali del PPPES:
miglioramento paesaggio
agricoltura sostenibile
patrimonio boschivo
giacimento biodiversità
tutela risorse idriche
prodotti tipici locali
turismo locale sostenibile
capitale sociale-relazionale
La risorsa “naturale” é la variabile più importante, insieme al tempo
libero, qualità del servizio, viaggio, sicurezza, organizzazione e
accoglienza, che incide sulla scelta della destinazione turistica e le
motivazioni della partenza. Oggi il Parco deve cogliere è l’esplosione
delle “micro vacanze”, vacanze responsabili e sostenibili. Il “micro
vacanziere” chiede di visitare il frantoio, di capire come si sceglie il
vitigno, come si produce il pane di Lariano o la porchetta di Ariccia,
cerca di mangiare in luoghi dove si possono gustare i “sapori di una
volta, antichi e quindi preziosi”. Il micro vacanziere riporta a casa il
paesaggio, le passeggiate, i luoghi naturali, l’arte, ma anche i prodotti
tipici locali ed artigianali, e i prodotti piccoli, rari e nascosti.
Il Parco, data la vicinanza con Roma, è il classico luogo delle
microvacanze, se riesce a giocare un ruolo fondamentale dato che
solo la conservazione del territorio permette una crescita della
consapevolezza del valore natura sia nei fruitori che negli abitanti e
negli operatori locali, a cui può essere consentito di continuare a
vivere e lavorare sul proprio territorio. A tal fine il Parco ha
intenzione di avviare la sperimentazione di un marchio di qualità
ambientale, su base di adesione volontaria, e l’implementazione dei
principi dell’ecoturismo con l’applicazione della “Carta europea del
turismo durevole nelle aree protette”.
24
Le idee forza del PPPES (8)
Rafforzamento del
capitale culturale, sociale
e relazionale per
migliorare le capacità
umane
Temi centrali del PPPES:
miglioramento paesaggio
agricoltura sostenibile
patrimonio boschivo
giacimento biodiversità
tutela risorse idriche
prodotti tipici locali
turismo locale sostenibile
capitale sociale-relazionale
Migliorare la capacità umana significa aumentare – attraverso
l’educazione, la formazione e la cultura – la capacità degli
individui di trasformare i beni di cui si dispone in “soddisfacimento
dei bisogni”. Migliorare i beni relazionali significa investire sulla
coesione sociale, sulla trama sociale, le reti fiduciarie,
desertificate dalla mercatizzazione e dall’urbanizzazione della vita.
È indispensabile investire sul “miglioramento delle capacità
umane”, ovvero su ciò che le persone sono effettivamente in grado
di fare e di essere, avendo come modello il proposito di una vita
meritevole della dignità che spetta agli esseri umani.
C’è bisogno di azioni e progetti che tutelino e promuovano i diritti e
di politiche abilitanti le capacità delle persone, perché è
attraverso l’esercizio delle capacità che le persone possono
autorealizzarsi. Il Parco non può agire direttamente, ma attraverso
le “reti”, che può promuovere, per rafforzare il capitale sociale,
fiduciario e relazionale delle comunità dei residenti: il territorio dei
Castelli Romani deve quindi essere considerato non solo un luogo
“lontano dagli stress cittadini” ma anche un luogo dove vivere bene,
dove promuovere le proprie capacità ed avere la possibilità di
migliorare la propria integrità personale.
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I progetti per l’asse “territorio dell’abitare”
Criticità:
Elevata densità abitativa; Popolazione “nuova” non legata al territorio; Sovra-sfruttamento delle risorse
naturali e eccessiva produzione di rifiuti ed emissioni; Deboli politiche per ridurre i rifiuti.
Opportunità:
Stimolare l’economia locale con micro interventi di miglioramento urbanistico e urbano; coinvolgimento
della popolazione per valorizzare idee e proposte di cittadini ed operatori; finanziamenti per l’ambiente.
Progetti (12):
Interventi di microurbanistica partecipata
Potenziamento delle isole ecologiche
Compost-iamo insieme
Ri-nuovo
Non disperdere nell’ambiente dopo l’uso
Attivazione e promozione del car pooling
Aumento delle piste ciclabili
Cittadino in poltrona
Concorso Storia al Centro
Acquisizione, sistemazione e istituzione del Parco comunale di Ponticello
Centri storici in fiore
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I progetti per l’asse “beni comuni” (1)
Criticità:
Deboli politiche energetiche per l’efficienza energetica; Condizioni critiche dei laghi (a rischio quantità e
qualità); Pressione ambientale dovuta all’aumento demografico; Risorse forestali poco valorizzate e
scarsamente fruite; Assenza di una visione e di un progetto comune di valorizzazione.
Opportunità:
Incentivazione del solare termico e fotovoltaico e pratiche di risparmio energetico negli edifici; Mantenere le
condizioni vitali dei bacini idrici; Gestione sostenibile e certificazione dei boschi; Attivazione di iniziative
ricreative (sentieri, eventi sportivi, attività socialmente utili ecc.) per far vivere i boschi ai cittadini.
Progetti (26):
Regolamenti edilizi per favorire l’efficienza energetica degli edifici
Illuminazione pubblica
Edifici efficienti
Il calore della Terra
Campagna di sensibilizzazione La vera energia rinnovabile è quella che non si consuma
Premio Scuole virtuose
Giornate senza auto
Pubblicazione dei dati sulla qualità dell’aria
Salviamo i laghi: promozione e diffusione dell’acquisto di dispositivi per il risparmio idrico
Promozione del riutilizzo dell’acqua piovana e delle acque grigie
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I progetti per l’asse “beni comuni” (2)
Progetti (26 cont.):
Campagna Mi lavo di meno
Obbligatorietà di norme per il risparmio idrico all’interno dei regolamenti edilizi
Depuratori in regola
Potenziamento delle attività di controllo dei pozzi
Boschi e acqua
Comuni contro il dissesto idrogeologico
Boschi vivi
Non scherzate col fuoco
Biomonitoraggio della qualità dell’aria del Parco dei Castelli Romani
Adotta il sapere
Riqualificazione delle Ville Rinascimentali di Frascati e inserimento in un percorso eco-turistico
No effetto serra forest
Acquisizione dell’area boschiva a Monte Ceraso
L’acqua è un bene prezioso
Recupero casali Mezzaposta e Capanna Bruciata
Riqualificazione ambientale del Ninfeo Bergantino
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Progetti per l’asse “economia locale sostenibile” (1)
Criticità:
Parcellizzazione delle imprese agricole; Presenza di terreni agricoli non utilizzati; Piccole imprese a
conduzione familiare; Offerta turistica non omogenea tra i diversi comuni dell’area; Scarsa offerta di bed &
breakfast e agriturismo; Scarsa immagine unitaria e coordinata dei Castelli Romani nei 15 comuni.
Opportunità:
Rivitalizzazione delle attività agricole con accorpamento; Creazione di un “distretto verde” dei Castelli
Romani caratterizzato da attività di alta qualità ed eco-compatibili; Vicinanza con Roma: ampio bacino di
utenza, possibilità di intercettare i flussi turistici; Nuove possibilità legate al turismo ambientale e culturale;
Parco come promotore di iniziative comuni; Crescente attenzione verso la tipicità e le tradizioni locali.
Progetti (21):
Promozione dei sistemi di gestione ambientale e delle certificazioni di prodotto
Censimento delle attività tradizionali locali
Salvaguardia tecnologie a basso impatto ambientale
Promozione e sviluppo delle attività legate al territorio
Istituzione di un marchio di filiera corta per prodotti da agricoltura biologica (Bio a km zero)
Mercati biologici locali
Introduzione di prodotti biologici e a filiera corta nelle mense scolastiche
Promozione del turismo sostenibile
Osteria o Enoteca del Parco
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Progetti per l’asse “economia locale sostenibile” (2)
Progetti (21 cont.):
I Castelli per tutti
Coltivazioni agricole per la produzione di biomasse e creazione filiera
Accorpamento proprietà agricole
Itinerario equestre, compatibile con il Piano di assetto per le zone di riserva generale
Sportello eco-sociale
Sentieri interattivi
Promozione e diffusione del Green Public Procurement
Calendario di sagre e feste tradizionali
Corso in Tecniche di Comunicazione, metodi e strumenti per la gestione delle visite guidate
Portale Meridionale del Parco dei Castelli Romani
Mangialonga
Cose mai viste
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I progetti per l’asse “capacità umane” (1)
Criticità:
Scarsa concertazione tra gli enti locali; Iniziative di integrazione sociale fragili e con scarso supporto
istituzionale; Saturazione delle risorse per le visite scolastiche e guidate.
Opportunità:
Messa in rete delle iniziative di integrazione sociale presenti; I Castelli Romani come distretto della ricerca e
dello sviluppo; Formazione di nuovi operatori; Parco come promotore della partecipazione e delle iniziative
locali: definizione di obiettivi condivisi e coinvolgimento attivo di attori esterni agli enti pubblici
Progetti (18):
La salute nei Castelli Romani
Alfabetizzazione e scambio culturale estivo per ragazzi
Sport senza frontiere e senza barriere
Nati per leggere
Campagna di comunicazione sulla legalità
Programmi liberi
Laboratorio “Musicalambiente”
Riqualificazione ambientale del Centro federale di canoa
Parco diffuso delle scienze astronomiche e geofisiche
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I progetti per l’asse “capacità umane” (2)
Progetti (18 cont.):
Lavandiamo
Collina degli Asinelli per i non vedenti
Museo del bosco
Nel bosco tra i patriarchi
Per fare un frutto ..
Formazione permanente agli stili di vita sostenibili
La barca elettrica del Parco
Collina degli Asinelli
Didattica nelle scuole
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