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Diapositiva 1 - Soccorritori

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Diapositiva 1 - Soccorritori
S.A.F.
SPELEO – ALPINO – FLUVIALE
1° LIVELLO FASE "A“
Scuole Centrali Antincendi
D.C.F. - AREA1 COORDINAMENTO E SVILUPPO DELLA FORMAZIONE
SERVIZIO DOCUMENTAZIONE E RELAZIONI PUBBLICHE - ROMA
LAVORO IN ALTEZZA
OBIETTIVI
Abbattere il rischio di caduta
Portare un soccorso efficace
D.C.F. - AREA1 COORDINAMENTO E SVILUPPO DELLA FORMAZIONE
SERVIZIO DOCUMENTAZIONE E RELAZIONI PUBBLICHE - ROMA
Cosa si intende per S.A.F. ?
Acronimo di
Speleo Alpino Fluviale
Le tecniche S.A.F. sono un insieme di Tecniche Speleo
Alpino Fluviali che risolvono parte della sicurezza degli
operatori con sforzo verso la semplicità e il basso numero
di azioni:
Attrezzi vincolati
Usati in un sol modo
Sacrificando una maggior libertà di movimento
3
Obiettivo corso S.A.F.
Elevare la sicurezza nello svolgimento di
lavori ed operazioni in altezza con pericoli
di caduta dall’alto
4
Il S.A.F. risponde quindi:
Ad una richiesta del Decreto Legislativo 81/08
che prevede per la sicurezza dei lavoratori l’uso
di attrezzature e di manovre standardizzate che
vincolino fisicamente la persona garantendone
L’INCOLUMITA’ FISICA
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S. F. B. - SAF 1° Livello Fase "A"
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TESTO UNICO SICUREZZA
81/2008
ART.3 comm.1
CAMPO DI APPLICAZIONE
IL PRESENTE DECRETO LEGISLATIVO SI APPLICA A:
TUTTI I SETTORI DI ATTIVITA’ PRIVATI E PUBBLICI
TUTTE LE TIPOLOGIE DI RISCHIO.
CONTENUTI DELLA LEGGE
Sicurezza sul lavoro
Responsabilità datore lavoro
Responsabilità dell’operatore
Responsabilità del costruttore DPI
Procedure e DPI
IL S.A.F.
è
• Una Procedura Operativa Standard specifica
per il lavoro in altezza dei vigili del fuoco
(MANUALE OPERATIVO)
• Un DPI di III° cat. (OBBLIGO DI FORMAZIONE)
Percorso S.A.F.
1A – livello base, lavoro di squadra
(DPI 3° cat.)
1B – autosufficienza dell’operatore nel muoversi
su corda
2A – utilizzo di attrezzature e operazioni di
squadra complesse
2B – elisoccorritore in numero limitato
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S. F. B. - SAF 1° Livello Fase "A"
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FORZA DI ARRESTO
FATTORE DI CADUTA
CATENA DI SICUREZZA
EFFETTO DELLA GRAVITA’
SUL CORPO UMANO
Dagli esperimenti militari è
risultato che:
Il corpo umano non può
sopportare, forze di arresto
superiori a 12 KN.
Kg x accelerazione gravità(g) = KN
80 x 15 = 1200 Kg = 12 KN
g = GRAVITA’
Induce sui corpi una accelerazione pari a 9,81 m/sec2
g + (Positiva)
massimo 15 g +
g - (Negativa)
massimo 2-3 g -
Gli organi si
muovono dall’alto
verso il basso
Il sangue passa dal
corpo alla testa
provocando
possibili emorragie
cerebrali .
Il sangue passa
dalla testa al corpo
FORZA DI ARRESTO
È la forza trasmessa all’operatore al momento
dell’arresto della sua caduta.
Tramite la corda si trasmette ai punti di attacco
L’Energia di caduta viene parzialmente assorbita dalla
corda che subisce un allungamento
La forza di arresto dipende dal
FATTORE DI CADUTA
È un parametro che quantifica la qualità del
sistema che assorbirà le energie sviluppate in
una caduta
FC = H/L
altezza di caduta (H)
lunghezza di corda che si può deformare (L)
Fattore di caduta
H= Altezza di caduta
L= Lunghezza della corda
interessata
FC=0
FC=0,5
50/100
FC=1
100/100
FC=2
200/100
16
Esempio: Fattore di caduta 1
Esempio: Fattore di caduta 2
Esempio: Fattore di caduta superiore a 2
CATENA DI SICUREZZA
E’ l’insieme di elementi che assicurano l’operatore ai punti di
attacco.
L’elemento debole della catena di sicurezza deve essere
l’uomo
Ha lo scopo:
di evitare l’eventuale caduta e/o limitarne le conseguenze
CATENA DI SICUREZZA
punto di ancoraggio valido
sistema di collegamento
dispositivo di presa del corpo
Caratteristiche minime
> 12 KN
> 22 KN
Forza Massima nei rinvii con corda dinamica
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SAF 1° Livello Fase "A"
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Unità di misura
Nel sistema internazionale l’unità di misura della
forza è il: Newton (N)
1 Kg = 9,81 N = circa 10 N
80 Kg = 800 N =
100 Kg = 1000 N =
Esempio:
0,8 KN
1 KN
2200 Kg = 22 KN
Sacco pompiere
è composto da:
• Zaino contenente corde sintetiche
• Zaino contenente il materiale ed attrezzature:
Cordini e Fettucce
Imbracature di sicurezza
Dispositivo di collegamento con dissipatore d’energia
Connettori
Discensore – Assicuratore
Bloccanti
Carrucole
Protezione corde
CORDE
SEMISTATICA
da lavoro
DINAMICA
di sicura
SEMISTATICA
CARATTERISTICHE TECNICHE:
• LUNGHEZZA 60 m
• DIAMETRO 10.5 mm
• CARICO DI ROTTURA (C.R.) KN 27
• ALLUNGAMENTO STATICO < 5% CON CARICO DI 150 Kg
• CARICO DI UTILIZZO 350Kg
DINAMICA
CARATTERISTICHE TECNICHE:

LUNGHEZZA 60 m

DIAMETRO 11 mm

CARICO DI ROTTURA (C.R.) KN 24

ALLUNGAMENTO STATICO < 8% CON CARICO DI 80 Kg

CARICO DI UTILIZZO 350 Kg
COSTRUZIONE
• Filo identificativo anno di
costruzione (colore e scritta)
• Monofilamento
• Più monofilamenti attorcigliati
formano uno stoppino
• Più stoppini attorcigliati
formano un trefolo
• Calza:= più stoppini intrecciati
• Anima: più trefoli attorcigliati
• Corda : Anima + Calza
Corde Semistatiche
Riferimento alle norme U.I.A.A. e EN 1891
VVF “SAF 1A” solo Tipo A
Resistenza statica
Resistenza statica con
nodo a otto
Forza d’arresto con
F.C. 0.3
N. Cadute.
100 Kg
Con F.C. 1
80 Kg
Allungamento 50-150 Kg
Scorrimento calza
Tipo A
22 KN
15 KN
Tipo B
18 KN
12 KN
Max 6 KN
600 Kg
5
Max 6 KN
600 Kg
< 5%
< 1.2 %
5
<5%
< 1.2%
Caratteristiche corde dinamiche
Le corde utilizzate nel sacco SAF 1A sono solo singole
Riferimento alle norme U.I.A.A. e EN 892
Tipi di
corde
Singola
80 Kg
Doppia
55 Kg
Gemelle
80 Kg
Max forza
Allungamento
Scorrimento N. Cadute
d’arresto
Carico statico
calza
F.C. 2
1°Strappo
< 8%
12 KN
2%
5
< 10%
8 KN
2%
5
< 8%
12 KN
2%
12
Le corde dinamiche portate a rottura possono allungarsi fino al 50%
Cordini e Fettucce
Riferimento alle norme U.I.A.A. e EN 891
Cordini  da 4 a 8 mm e fettucce sono materiale
semistatico.
Nelle fettucce a nastro ogni filo separato dichiara una
resistenza di 500 Kg (5KN).
Le fettucce cucite semistatiche a norma CE 0197 EN
566 hanno una resistenza minima di 2200 Kg (22KN)
CORDINI
Diametro costante mm. 8
Carico di rottura
Kg 1300 (13 KN)
ANELLI DI FETTUCCIA
FATTORI DI RIDUZIONE PER IL POSIZIONAMENTO DI ANELLI DI FETTUCCIA
FATTORI DI RIDUZIONE
DEL CARICO DI ROTTURA
• Nodi
(da 30% a 50%)
• Spigoli
(in relazione all’ampiezza degli stessi)
• Corde bagnate
(10%)
• Corde gelate
(45%)
• Eventi Traumatici
(schiacciamenti, deterioramento della calza, ecc..)
• Utilizzo con attrezzi
(Bloccanti meccanici)
LA ROTTURA DELLE CORDE PUO’ ESSERE
CAUSATA DA:
• Fusione
(Fonti di calore, forti attriti, ecc..)
• Taglio
(Lame, spigoli industriali, trauma, abrasioni)
• Intrusione di corpi estranei
(calpestare le corde)
• Contatto con sostanze chimiche
(acidi, solventi, olii, ecc….)
IMMAGAZZINAMENTO E MANUTENZIONE DELLE CORDE
LAVARE CON ACQUA FREDDA E SPAZZOLARE
NON ASCIUGARE AL SOLE
O VICINO AD UNA FONTE DI CALORE
PASSARE LA CORDA TRA LE MANI
FACENDO UNA CURVA E CONTROLLARE CHE NON PRESENTI PUNTI DI SCHOK
IMMAGAZZINAMENTO E MANUTENZIONE DELLE CORDE
Controllare che non presentino corrosioni,
abrasioni o schiacciamenti
DURANTE L'USO ATTENZIONE ALLE ABRASIONI
Imbracatura da lavoro
(tipo – Navaho-Pezl)
Punti di attacco
Carico di rottura
>12 KN (1200 Kg)
Porta materiali
TRIANGOLO DI EVACUAZIONE
Carico massimo
d'utilizzo  KN 2
Carico di rottura
Attacchi KN 20
N° 3
Punti di attacco
anello in acciaio
N° 1
Punto di attacco
anello in acciaio
solo
Direzionale
CARRUCOLA A FLANGE FISSE
Carico di rottura KN 26
Carico massimo d'utilizzo  KN 5
Da usare sempre in abbinamento con moschettone parallelo
PROTEZIONI PER CORDE
Guaine di protezione
Rulliera Scorrimento Corde
MOSCHETTONE PARALLELO “X”
Carico di rottura Asse maggiore KN 22
Asse minore KN 8
Leva aperta KN 7
Moschettone ovale con ghiera di
sicurezza vite
MOSCHETTONE A BASE LARGA “H”(Pera)
Carico di rottura Asse maggiore KN 23
Asse minore KN 7
Leva aperta KN 6
Moschettone a pera con ghiera di
sicurezza a vite
MOSCHETTONE ASIMMETRICO “K”
Carico di rottura Asse maggiore KN 28
Asse minore KN 7
Leva aperta KN 8
Moschettone con ghiera
di sicurezza (K)
connettore da via-ferrata
con chiusura automatica
CHIUSURE LEVE DEI MOSCHETTONI
NON SICURO
OK
OK
MAGLIE RAPIDE
TRIANGOLARE o DELTA
Carico di rottura >12 KN
SIMMETRICA LUNGA o OVALE
Carico di rottura Asse maggiore >12 KN
DISPOSITIVO DI COLLEGAMENTO
CON DISSIPATORE DI ENERGIA
“ZYPER”
Lo Zyper può dissipare l’energia di caduta di un corpo di 80 Kg
per un Fattore di Caduta massimo di 5, con una forza d’arresto
massima di 6 KN
Da usare sempre con moschettoni asimmetrici K
DISCENSORE - ASSICURATORE
GRI-GRI
Carico di rottura Foro KN 22
Utilizzare solo corde da 10 a 11 mm Ø
DISCENSORE - ASSICURATORE AUTOFRENANTE
I’D-I’DS
Carico di rottura Foro KN
22
Utilizzare solo corde ø da 10
a 11,5 mm
Carico massimo con ø corda
min. 10,5
150 kg
MANIGLIA BLOCCANTE
Carico massimo d'utilizzo  KN 4
Carico di rottura ai Fori KN 20
Per corde da 8 a 13 mm Ø
BLOCCANTE con carrucola (block-Roll)
Bloccante
Carico massimo d'utilizzo con:
bloccante
 4 KN
solo carrucola  26 KN
Carrucola
Per corde da 8 a 13 mm Ø
Nodi
I nodi si possono definire come
Una manovra che sfruttando la somma degli attriti
rende solidali due corde o la corda con un altro
corpo.
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SAF 1° Livello Fase "A"
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si possono dividere in

Nodi per Assicurazione Statica

Nodi per Assicurazione Dinamica

Nodi di giunzione

Nodi Autobloccanti
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SAF 1° Livello Fase "A"
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Nodi per assicurazione statica
Otto con asola
Riduce C.R. del 40%
Otto con doppia asola
( detto nodo coniglio) riduzione C.R. 40%
il capo di corda che esce dal nodo deve essere lungo almeno di 10 volte il diametro della corda
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SAF 1° Livello Fase "A"
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Nodi per assicurazione dinamica
Mezzo barcaiolo
Blocco del mezzo barcaiolo
(per rendere statico il nodo)
Il nodo va eseguito obbligatoriamente
su moschettone a base larga(Pera)
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Nodi di giunzione
Nodo savoia inseguito
Nodo doppio inglese
Nodo semplice infilato ( fettuccia )
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Nodi autobloccanti
Nodo Machard
Unidirezionale
Bidirezionale
Nodo Prusik
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SAF 1° Livello Fase "A"
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Punti di attacco
Naturali: alberi, travi in legno e/o in cemento,
volate, autoscala, clessidre, ganci traino
ecc…
 Artificiali: chiodi da roccia, tasselli ad
espansione e incastri vari.
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SAF 1° Livello Fase "A"
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Attacchi naturali
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SAF 1° Livello Fase "A"
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Ancoraggi
Si definiscono ancoraggi, i sistemi con
cui vengono eseguiti i collegamenti ai
vari punti di attacco
Gli ancoraggi si possono dividere in:
• Ancoraggio statico
• Ancoraggio dinamico
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SAF 1° Livello Fase "A"
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Ancoraggio statico
• La direzione della corda di carico deve essere predeterminata e non può essere
variata, senza variare la ripartizione del carico sui punti di attacco
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SAF 1° Livello Fase "A"
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Ancoraggio dinamico
Cambiando la direzione di tiro, il carico, viene comunque ripartito equamente sui
punti di attacco.
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SAF 1° Livello Fase "A"
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Gli angoli degli ancoraggi
Effetti sui punti di attacco
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SAF 1° Livello Fase "A"
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Ancoraggio dinamico doppio a più punti
• Si utilizza quando i punti di
attacco sono lontani tra loro
e/o dal posizionamento
dell’ancoraggio.
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SAF 1° Livello Fase "A"
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FILOSOFIA
DELLA
SICUREZZA
La Sicurezza dell’Operatore
si ottiene con:
Conoscenza uso materiali e delle manovre
Standardizzazione delle procedure
Analisi del rischio
Reversibilità dell’errore
La standardizzazione consente :
 Minore soggettività
 Rapidità di esecuzione
 Controllo incrociato
 Verifica immediata dell’eventuale errore
 Procedure conosciute
 Riduzione del rischio per gli operatori
L’analisi del rischio permette di:
• Identificare le sorgenti di pericolo
•
•
Stimarne l’entità
Prevederne l’evoluzione e le possibili conseguenze
sulle persone
Reversibilità dell’errore:
Insieme di operazioni (attive o passive) che
entrano in funzione nella eventualità di un
errore o dell’evolversi di una situazione non
sempre prevedibile
Obiettivo:
Evitare ulteriori conseguenze agli operatori
La sicura
 Entra in azione al collasso del sistema di soccorso
 Va quindi sempre svincolata dal sistema
(non può usarlo nemmeno in parte)
Tutto questo ha come obiettivo:
L’abbattimento del rischio per gli operatori
Rendere accettabili le conseguenze
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SAF 1° Livello Fase "A"
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RADIOCOMUNICAZIONI
E
SEGNALAZIONI
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SAF 1° Livello Fase "A"
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RADIOCOMUNICAZIONI
Le comunicazioni "radio" e le segnalazioni
rivestono un’importanza
fondamentale nell’ambito del
soccorso tecnico urgente.
Le comunicazioni radio devono essere brevi, telegrafiche,
con ripetizione della domanda da parte del ricevente
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SAF 1° Livello Fase "A"
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TRASMISSIONI RADIO
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SAF 1° Livello Fase "A"
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Codice della gravità delle condizioni di
persone soccorse
CODICE
SITUAZIONE
ZERO
ILLESO
UNO
FERITO LIEVE
DUE
LESIONI SENZA PERICOLO DI MORTE
TRE
PERICOLO DI MORTE
QUATTRO
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DECEDUTO
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RADIO
COMUNICAZIONI
CON
ELICOTTERO
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SAF 1° Livello Fase "A"
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RADIOCOMUNICAZIONI CON ELICOTTERO
Il soccorritore deve essere sempre in contatto radio
con il personale di bordo
per guidare l’elicottero verso la zona operativa
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SAF 1° Livello Fase "A"
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POSIZIONE DELL’AEREOMOBILE RISPETTO AL SOCCORRITORE
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SAF 1° Livello Fase "A"
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IL SOCCORSO
CON
L'ELICOTTERO
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SAF 1° Livello Fase "A"
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Limiti operativi e gestionali
dell’Elicottero
(alba)
EFFEMERIDI
( tramonto )
Condizioni di visibilità
Elevato costo di volo e manutenzione
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SCELTA DELL'AREA DI ATTERRAGGIO
Vento alle spalle, indicazione degli ostacoli.
Braccia alzate a V si può atterrare. Braccia in diagonale divieto atterraggio
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SAF 1° Livello Fase "A"
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SCELTA DELL'AREA DI ATTERRAGGIO
Spetterà sempre al pilota
la decisione
di accettare o meno le indicazioni
ricevute dal segnalatore.
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SAF 1° Livello Fase "A"
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AVVICINAMENTO AL VELIVOLO
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SAF 1° Livello Fase "A"
90
ZONE DI AVVICINAMENTO
NO
PREFERENZIALE
PREFERENZIALE
POSSIBILE
POSSIBILE
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SAF 1° Livello Fase "A"
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11/08/2016
SAF 1° Livello Fase "A"
92
Fly UP