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Guida Istruzione distrettuale
ROTARY INTERNATIONAL Distretto 2110 Sicilia - Malta Gorvenatore Salvatore Sarpietro Seminario Squadra Distrettuale Modulo del pdg Carlo Michelotti, adattamento per il distretto 2110 : ID > L.Longhitano , A.M.Cremona Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 1 Obiettivi 1. Capire l’importanza dell’istruzione a livello di Distretto e di Club. Capire l’assoluta necessità di rinnovare i criteri di formazione Capire il ruolo dell’istruttore. Valutare le metodologie, la logistica e le risorse per l’istruzione nei club Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 2 I 7 obiettivi strategici del R.I. 4. Debellare la polio Ridefinire gli obiettivi dei vari programmi Scegliere un nuovo programma globale del R.I. Rivedere la direzione e la struttura della leadership 5. Migliorare l’addestramento e la formazione a tutti i livelli 6. Espandere e integrare, globalmente, il numero dei soci Migliorare l’immagine pubblica del Rotary 1. 2. 3. 7. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 3 Come é un Club EFFICIENTE? Un club efficiente è in grado di Mantenere e potenziare l’effettivo Attuare dei progetti di servizio validi Sostenere la Fondazione Rotary Formare dei dirigenti in grado di servire oltre il livello di club Amministrazione efficiente Quattro vie d’azione Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 4 Di quali formazioni per il leader ? Seminario per la squadra del Distretto. SIPE. Assemblea Distrettuale. Seminario di formazione per i dirigenti Rotaract. Seminario distrettuale per la formazione di dirigenti. Seminario distrettuale sull’effettivo. Seminario distrettuale sulla Fondazione Rotary. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 5 Relazioni funzionali del Leader Da chi può farsi consigliare il leader? Dagli Istruttori ufficiali del R.I. (RI Training Leader) preposti all’istruzione dei DGE, che hanno ricevuto una formazione specifica sul Rotary. Dai Coordinatori Regionali della FR e dell’Effettivo, che sono incaricati della formazione nei Seminari regionali e che hanno ricevuto una formazione specifica nella loro specialità. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 7 Procedure e Direttive del Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 8 Direttive del RI Per i singoli seminari il RI ha emanato precise direttive che indicano la materia da trattare e la data raccomandata. Queste direttive sono identiche per tutti i Distretti e tutti i Club e non tengono, quindi, conto delle particolarità di carattere geografico, culturale o altro. L’ID deve perciò collaborare con il convocatore (DG o DGE) dei singoli seminari per preparare un programma equilibrato, in grado di conciliare le direttive del RI con le particolari esigenze locali. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 9 Seminario di formazione della squadra distrettuale (3) SUPERVISIONE: il DGE dirige il seminario. L’ID ha il compito di preparare e animare il seminario insieme con la squadra di Rotariani scelti dal Governatore (PDG, PRID, TL RI, ecc.) per la formazione. DOCUMENTAZIONE: Seminario d’istruzione della squadra distrettuale - Guida per gli Istruttori [247IT] Manuale dell’Assistente del Governatore [244IT] Manuale delle Commissioni Distrettuali [249IT] Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 10 L’Assemblea di Distretto (1) OBIETTIVO: Formare dei dirigenti di club, con competenze, conoscenze e motivazione, per: mantenere e/o potenziare l’effettivo avviare dei progetti di successo che rispondano ai bisogni della comunità locale o lontana. sostenere la FR, partecipando ai suoi programmi e contribuendo finanziariamente formare dei dirigenti in grado per servire oltre il Club. PARTECIPANTI: Presidenti Eletti con la loro squadra. I club dovrebbero pretendere che i loro futuri dirigenti partecipino a questa formazione prima di occupare la loro funzione. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 11 L’Assemblea di Distretto (2) PERIODO: aprile-maggio (un giorno). CONTENUTI COMUNI: Tutti i partecipanti ricevono una formazione in questi campi: Ruolo e responsabilità Regolamenti e procedure Scelta e formazione della squadra Elaborazione d’un piano d’azione Risorse Esempi di azione andate a buon fine Esercizio pratico: elaborare un piano. Soluzione di problemi. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 12 L’Assemblea di Distretto (3) CONTENUTI per gruppi di funzione: Ammissione e accoglienza dei nuovi soci Informazione dei nuovi soci Relazioni pubbliche del Club Amministrazione del Club Progetti di servizio Raccolta di fondi per i progetti La Fondazione Rotary Aggiornamento dei Presidenti di Club Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 13 L’Assemblea di Distretto (4) SUPERVISIONE: il DGE é responsabile del programma generale dell’Assemblea di Distretto. L’ID ha il compito di preparare e animare il seminario. DOCUMENTAZIONE: Guida alla conduzione dell’Assemblea di Distretto [828IT], Manuale delle Commissioni dei Club [226IT], Manuale del Segretario di Club [229IT], Manuale del Presidente di Club [222IT]. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 14 METODOLOGIA Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 15 Quale metodi di formazione deve usare il leader? Una pedagogia adatta alla formazione di adulti, quindi realistica, sperimentata e con un ampio spettro intelettuale e professionale. Istruttori ben formati = Dirigenti ben formati Dirigenti ben formati = Club efficienti ed efficaci Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 16 Accertamento dei fabbisogni d’istruzione Le materie e gli obiettivi d’apprendimento raccomandati dal RI costituiscono la base della formazione. Tuttavia l’ID deve collaborare con il convocatore per definire un programma che risponda ai reali bisogni dei partecipanti. Per poter far ciò bisogna procedere ad un preliminare accertamento dei reali fabbisogni. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 17 I 3 interrogativi da porsi A chi e quali domande porre Quale metodo d’indagine usare Come valutare le risposte Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 18 Raccolta delle informazioni (1) Valutazioni precedenti: aspetti positivi e negativi delle precedenti esperienze. Utili indicazioni sulle lacune da colmare sulle conoscenze dei partecipanti e sulla documentazione. Questionari: riscontro oggettivo e distaccato. Adatto per un alto numero di persone consultate. Domande aperte (parere personale) e domande chiuse (scelta fra risposte tipo) Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 19 Raccolta delle informazioni (2) Interviste: scambio d’informazioni con una o più persone. Sia per telefono che a faccia a faccia. Garantire discrezione. Strutturate o libere. Richiedono molto tempo per la preparazione, la conduzione e la valutazione. Gruppi mirati: discussione aperta con gruppi rappresentativi. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 20 Raccolta delle informazioni (3) Test preliminari: adatti per valutare le lacune nelle conoscenze di base. Possibilità di adattare il seminario in base al livello medio di conoscenze del gruppo. Richiedono molto tempo. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 21 Valutazione dell’ accertamento dei bisogni Ascoltare attentamente ciò che dicono gl’interpellati Fare tesoro delle loro risposte per creare un programma adeguato alle attese e alle direttive del RI. Non è possibile e non è indispensabile riuscire a fare tutto. Limitarsi, quindi, a fare ciò che è più importante e necessario per i Rotariani. Distribuire una documentazione sui capitoli non trattati e sugli argomenti d’interesse generale. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 22 Il ruolo delle diversità nella formazione Le diversità sono uno dei punti di forza del Rotary Le diversità diventano sfide quando si deve imparare ad affrontare e risolvere dei problemi e dei conflitti. Bisogna far capire che ci sono vari modi di vedere un problema e di affrontarne la soluzione. Le diversità si manifestano con punti di vista molto diversi dovuti a fattori etnici, economici, religiosi o altro. È opportuno concedere tempo ai partecipanti per scambiarsi i punti di vista e discutere i vari modi di applicare gl’ideali rotariani. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 23 L’esperienza rotariana Ai seminari partecipano Rotariani con molta o con nessuna esperienza. Bisogna tener conto di queste differenze nel preparare i programmi e nel formare i gruppi di discussione: Separare i partecipanti in base al livello d’esperienza. Far capo ai rotariani con più esperienza nelle sessioni con domande e risposte. Far esporre dai rotariani più competenti le loro esperienze Non affiancare principianti e esperti negli esercizi di gruppo Concedere tempo ai principianti per scambiarsi i punti di vista e porre delle domande. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 24 Dimensione dei Club Il numero di soci dei club può variare moltissimo. Gli ideali e i regolamenti sono gli stessi per tutti, ma i comportamenti possono variare in rapporto alle dimensioni del club. Bisogna tener conto delle dimensioni dei club d’appartenenza nell’assegnare i partecipanti alle sessioni. È importante, soprattutto, per il SIPE e l’Assemblea Distrettuale. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 25 Scelta dei formatori I seminari basati sul metodo dei gruppi di discussione e sulle attività di gruppo richiedono l’intervento di formatori. La scelta di questi formatori riveste grande importanza. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 26 Numero di formatori Quante sessioni ci saranno durante il seminario? Qual è il numero ideale di partecipanti per sessione? Quanti formatori ci vogliono per ogni sessione? Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 27 Particolarità della formazione degli adulti Gli allievi adulti: Sono pratici. Le teorie devono essere applicabili ai problemi pratici, vogliono vedere i benefici dell’apprendimento. Hanno esperienza. Hanno discernimento e il senso di ciò che è fattibile. Sono tutti diversi. Rappresentano un vasto e differenziato ventaglio di livelli ambientali e d’intelligenza. Tendono ad imporsi. Non sono dei principianti ma vogliono imparare. Si auto-gestiscono. Hanno precisi obiettivi personali d’apprendimento. Sono molto occupati. Hanno molti interessi che collidono (famiglia, lavoro, società, ecc.) Devono vedere i vantaggi della formazione. Non vogliono perdere tempo. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 28 La formazione degli adulti L’allievo adulto è un individuo con esigenze, tempi e stili d’apprendimento propri. Le sue esperienze passate influenzano il suo modo di recepire le informazioni. Le attività di formazione devono coincidere con i suoi obiettivi e le sue esigenze. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 29 Come ottenere il massimo d’apprendimento ? TASSO DI ASSIMILAZIONE 90 80 70 60 50 % 40 30 20 10 0 Ciò che leggiamo Roma, 23 ottobre 2006 Ciò che sentiamo Ciò che vediamo Ciò che vediamo e ascoltiamo Ciò che diciamo - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. Ciò che diciamo e facciamo 30 Discussioni facilitate I partecipanti sono invitati a rispondere e a discutere domande che vertono sulle loro conoscenze ed esperienze. L’istruttore è flessibile, favorisce la discussione, ma con delle domande appropriate la mantiene in tema e al giusto livello. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 31 Guidare la discussione L’Istruttore deve intervenire con garbo, ponendo delle domande per: coinvolgere un partecipante silenzioso incoraggiare lo scambio di esperienze richiamare l’attenzione sui punti non ancora toccati sfruttare costruttivamente le divergenze d’opinione verificare i punti forti di un’opinione evitare che pochi monopolizzino la discussione riportare in tema la discussione richiamare la necessità di chiudere la discussione. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 32 Tecnica delle domande Le domande, chiuse (con risposte precise) o aperte (senza risposte precise), possono essere: Scritte (visibili a tutti) Rinviate al gruppo Indirizzate a qualcuno Rigirate a chi le pone Rivolte a più persone Mirate Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 33 Metodi di formazione Brainstorming / libero sfogo alle idee Piccoli gruppi Studio di casi pratici Dimostrazioni, proiezioni Formazione a distanza / on line Applicazione pratica Lezioni Tavole rotonde Domande e risposte Gioco dei ruoli Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 34 La comunicazione Solo il 7% dell‘impressione che un relatore fa all‘uditorio é trasmessa dalla parola, il 93% deriva dalla comunicazione non verbale Non Verbale 93% Vocale Facciale Verbale Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 35 La comunicazione non verbale Voce Espressione del viso Silenzi Occhi Uso dello spazio Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 36 Come trasmettere l’informazione 1. Scambio d’informazioni e di esperienze: (Discussioni facilitate). Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 37 Come trasmettere l’informazione 2. Sviluppo dell’informazione: esercitazioni (p.es., elaborare gli obiettivi per il proprio club). Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 38 Come trasmettere l’informazione 3. Immissione d’informazioni: lezioni, dimostrazioni audio-visivi, ecc. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 39 Valutazione del seminario La valutazione permette di accertare il successo della formazione. Le valutazioni dei partecipanti e dei formatori, servono anche per migliorare i seminari futuri. Sono particolarmente utili le valutazioni dei dirigenti del distretto e del seminario, dei formatori, dei partecipanti e di chi si é occupato della logistica. La valutazione può essere ottenuta tramite dei questionari per i partecipanti e per i formatori, con una seduta post-operativa o con un test. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 40 Uso dei dati raccolti Distribuire i dati raccolti al Governatore, al Governatore Eletto, al Governatore Nominato, agli Assistenti del Governatore, ai Formatori ed ai loro successori. Archiviare le valutazioni in modo che possano essere riprese per l’accertamento dei fabbisogni per i prossimi seminari di formazione. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 41 RISORSE Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 42 Risorse per l’istruzione Un documento prezioso: Il Manuale dell’Istruttore di Distretto 246 IT Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 43 Risorse del RI Su effettivo Su progetti di servizio Su Fondazione Rotary Su formazione dei dirigenti Su relazioni pubbliche Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 44 Risorse generali Annuario ufficiale del Rotary Catalogo delle pubblicazioni, degli audiovisive e della modulistica del Rotary Sito Web del RI, www.rotary.org Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 45 Risorse umane I Training Leader del RI per le discussioni facilitate e altri metodi di formazione I Coordinatori Regionali della FR per i seminari sulla Fondazione I Coordinatori del RI per l’effettivo per i seminari sull’effettivo I Funzionari del Segretariato del RI I Funzionari della Leadership Education and Training Division del R.I. Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 46 Le risorse umane di lingua italiana Training Leader RI Alberto Schiraldi D 2040 Guglielmo Pellegrini D2060 Carlo Michelotti D1980 Sante Canducci D2070 (dal 2007) Coordinatore Regionale della FR, Zona 12 Carlo Sarasso (2006-08) Coordinatore Regionale per l’effettivo, Zona 12 Mario Giannola (2006-08) Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 47 Risorse in linea (on line) Il sito www.rotary.org Il Rotary E-Learning Center che consente lo studio individuale Dalla sezione Download si possono scaricare molti moduli di formazione Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 48 Risorse del Distretto L’annuario del Distretto o della Zona Il sito Web del Distretto Gli esempi di progetti ben riusciti I successi in materia d’effettivo Il calendario dei principali eventi del Distretto Esempi di strategie per migliorare l’organizzazione Roma, 23 ottobre 2006 www.rotary 2080.org - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 49 Altre risorse Biblioteche locali Internet Altre organizzazioni Scuole Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 50 Conclusione... Il leader é una funzione essenziale per aiutare i Club ad essere efficienti ed efficaci ed a conseguire gli obiettivi del Rotary Sta al Governatore e al Governatore Eletto scegliere bene la squadra Ogni Distretto deve decidere una sua propria strategia di formazione Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 51 Ci eravamo posti questi obiettivi: 1. Capire l’importanza dell’istruzione a livello di Distretto e di Club. 2. Capire l’assoluta necessità di rinnovare i criteri di formazione 3. Capire il ruolo dell’istruttore. 4. Definire i ruoli e le responsabilità per i vari seminari 5. Valutare le metodologie, la logistica e le risorse per l’istruzione distrettuale. Li abbiamo conseguiti? Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 52 Grazie della Vostra partecipazione ! Roma, 23 ottobre 2006 - ing.Carlo Michelotti, Gov. Distr.1980 (96/97) - Training Leader R.I. 53