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Comunicazione
MIGLIORARE INSIEME STILI DI INSEGNAMENTO E APPRENDIMENTO Dott. Cecilia Salvatore 1 1 1 2 Per comunicazione intendiamo : “Il risultato di un complesso intreccio di attività svolte da due o più soggetti che, interagendo, costruiscono congiuntamente il senso delle proprie azioni, sulla base di una disponibilità alla comunicazione e di un bagaglio di conoscenze comuni o comunque oggetto di negoziazione". (Galimberti, 1992) 1 3 COSA SI INTENDE CON IL TERMINE COMUNICAZIONE? •La comunicazione è il mezzo attraverso cui ogni essere vivente si mette in rapporto con l’ambiente circostante e con i propri simili. •Processo di scambio di informazioni e di influenzamento reciproco che avviene in un determinato contesto. •Comunicare non è solo trasmettere. mettere in comune.. Ma cosa? Tutto ciò che può essere compreso entro il rapporto interpersonale (es. informazioni, sentimenti,emozioni, opinioni, punti di vista,ecc.) 1 4 PARLARE NON SIGNIFICA SAPER COMUNICARE •“Le competenze comunicative non sono innate, ma si sviluppano lungo tutto il corso della vita, semprechè si faccia qualcosa per svilupparle, ben inteso!”(Lusso,2005) 1 5 IMPARARE A COMUNICARE. PERCHÉ? •Ognuno sente il bisogno di ascoltare ed essere ascoltato. •Se si sviluppano le abilità necessarie la comunicazione diventa efficace •Imparando a comunicare nel modo corretto si possono ridurre le tensioni legate al proprio compito lasciando poco spazio all’incomprensione 1 6 I FATTORI DELLA COMUNICAZIONE Emittente (chi produce il messaggio) Codice ( il sistema di riferimento in base al quale il messaggio viene prodotto) Messaggio ( l’informazione prodotta) Contesto ( in cui il messaggio è inserito) Canale (il mezzo fisico-ambientale che rende possibile la trasmissione) Ricevente (colui che riceve il messaggio) 1 7 IL PROCESSO COMUNICAZIONALE Codifica EMITTENTE Decodifica FEED-BACK Canale MESSAGGIO Canale Decodifica RICEVENTE Codifica 1 8 LE FASI DEL PROCESSO COMUNICATIVO 1° FASE: Codifica del messaggio 2° FASE: Trasmissione del messaggio 3° FASE: Ricezione del messaggio 4° FASE: Interpretazione del messaggio 5° FASE: Assimilazione del messaggio 1 9 1° FASE: Codifica del messaggio 2° FASE: Trasmissione del messaggio Responsabile il destinatario Responsabile l’emittente 3° FASE: ricezione del messaggio 4°FASE: Interpretazione del messaggio 5°FASE: Assimilazione messaggio 1 10 EMPATIA = ARMONIA “L’ascoltatore riesce a cogliere il significato delle esperienze dell’altro senza rimanere troppo coinvolto “ … Io sto qui ad ascoltarti a comprenderti in profondità al centro ci sei tu, con i tuoi pensieri….è importante per me ciò che sei e che dici”… 1 11 1 12 FUNZIONE STRUMENTALE Ha lo scopo di compiere o conseguire qualcosa. Le esigenze possono essere: elementari Complesse Ad es.: comprare il pane, pagare l’affitto, ecc. 1 13 FUNZIONE DI CONTROLLO Serve a fare in modo che qualcuno si comporti in una determinata maniera e può portare al conseguimento di un altro fine. E’ simile a quella strumentale. Ad es.: genitore istruisce figlio, commerciante vende e aumenta le entrate, ecc. 1 14 FUNZIONE INFORMATIVA Viene utilizzata per scoprire o spiegare qualcosa Di fronte ad un’incertezza o il dover far fronte ad una situazione che non si comprende ….si chiede Serve a conformarsi, a trasmettere informazioni da una generazione all’altra, a sedare l’ansia, a strutturare l’immagine di sé. 1 15 FUNZIONE ESPRESSIVA Si utilizza per esprimere i propri sentimenti o imporsi in un modo particolare Può essere: spontanea ed autentica costruita per conseguire un fine voluto Afferma il senso di appartenenza ad un gruppo Rafforza l’immagine di sé Ad es.: confidarsi, richiamare qualcuno, dichiarare amore,ecc. 1 16 FUNZIONE DI CONTATTO SOCIALE …..per il gusto di stare in compagnia Differenze individuali nella strutturazione dei rapporti Si apprezzano e si ricercano contatti con persone con atteggiamenti ed esperienze simili alle nostre 1 17 FUNZIONE DI ALLEVIAMENTO DELL’ANSIA Si utilizza per sviscerare un problema e dar sollievo ad una preoccupazione La condivisione favorisce il fronteggiamento! (Mal comune mezzo gaudio) 1 18 FUNZIONE DI STIMOLAZIONE Il contatto sociale offre occasione di stimolazione per l’interesse provato (es. una festa, una partita ecc). per non vivere situazione di deprivazione di stimoli (es. carcere) 1 19 FUNZIONE RITUALE O LEGATA AL RUOLO Il suo obiettivo è quello di svolgere quanto ci si aspetta da noi 1 20 Attivazione 1 Le funzioni della comunicazione 1 21 GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE 1. Non si può non comunicare 2. Ogni atto comunicativo trasmette informazioni e nello stesso tempo impone un comportamento 3. La comunicazione è circolare 1 22 GLI ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE 4. Gli essere umani comunicano sia con il modulo digitale (comunicazione verbale) che quello analogico (comunicazione non verbale). 5. Tutti gli scambi di comunicazione sono simmetrici o complementari a seconda che siano basati su un presupposto di eguaglianza o di differenza tra i comunicanti L’interazione è simmetrica (es.amico/amico) quando i comunicanti si trovano nella stessa posizione. L’interazione è complementare ( es. medico/paziente) quando i comunicanti si trovano in posizioni differenti – up/down. 1 23 La metacomunicazione E’ importante DIRE e COMUNICARE non sono sovrapponibili SI COMUNICA molto più di quanto SI DICE riconoscere la Metacomunicazione (ciò che c’è dietro il messaggio verbale) Per evitare una comunicazione distorta è necessario formulare messaggi chiari ed univoci utilizzare un linguaggio congruo ma comprensibile (NO medichese) 1 24 LE BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE • DISTRAZIONE: la noia dovuta alla qualità del messaggio ad una sua monotona ripetizione abbassa i livelli di attenzione.. Fattori che non sono in relazione con ciò che si vuole trasmettere, ma sono di impedimento alla ricezione perché distolgono l’attenzione dai punti nodali del messaggio. • SATURAZIONE: troppi messaggi simultaneamente abbassano in modo drastico le possibilità di ricezione.. limitatezza delle capacità del ricevente o densità dei contenuti trasmessi nell’unità di tempo. • STEREOTIPI: opinioni precostituite e generalizzate su persone e gruppi sociali. • MANCANZA DI CANALI : mancanza dei mezzi che mettono in contatto coloro che vorrebbero emettere e ricevere il messaggio. 1 25 LE BARRIERE DELLA COMUNICAZIONE • SCHEMI DI RIFERIMENTO INCOMPATIBILI: l’informazione può avere significati diversi per differenti soggetti a seconda della storia personale dell’ambiente socio-economico, dei valori,ecc. • INTERFERENZE EMOTIVE: pensieri di altra natura che ostacolano la comprensione e ricezione dei messaggi. • PRESUPPOSTI IMPLICITI: assunzione di presupposti che non si ritiene necessario rendere espliciti, dando per scontato che siano patrimonio comune degli interlocutori. • PRESENTAZIONE CONFUSA: riduce l’efficacia della comunicazione, deriva da un modo disordinato di presentare e trasmettere il messaggio. 1 26 COMUNICARE CON EFFICACIA COMUNICAZIONE EFFICACE COMUNICAZIONE INEFFICACE Domande aperte Ascolto Rispecchiamento e verifica Focalizzazione Riepilogo Empatia Domande chiuse Comportamento giudicante Frasi fatte e stereotipate Evitamento Blocco delle emozioni Minimizzazioni Gergo specialistico . 1 27 Quando uno scambio comunicativo può essere considerato riuscito? Se i diversi protagonisti si sono sentiti a loro agio, intellettualmente e affettivamente, se non si ha l’impressione di non capire , di essere manipolati o avvertire tensioni 1 28 1 29 UN GESTO VALE PIU’ DI MILLE PAROLE 1 30 LA COMUNICAZIONE NON VERBALE Funzioni Esprimere emozioni Comunicare atteggiamenti interpersonali Modalità Espressività Orientamento nello spazio Partecipare alla presentazione di sé Le espressioni vocali Completare , sostenere, modificare, sostituire il discorso Il silenzio L’aspetto fisico 1 31 E’ IMPOSSIBILE NON COMUNICARE COMUNICAZIONE COMPORTAMENTO 1 32 LA COMUNICAZIONE NON VERBALE RIGUARDA LA CINESICA Si occupa dei movimenti del corpo:postura, gestualità, espressione del viso, sguardo ….. LA PROSSEMICA Studia l’uso dello spazio nelle relazioni e l’orientamento LA PARALINGUISTICA Studia gli aspetti non linguistici della comunicazione, come la qualità della voce e le diverse vocalizzazioni 1 36 LA CINESICA Insieme di movimenti utilizzati per completare un discorso e aggiungere un significato maggiore all’argomento trattato. LA CINESICA SI SUDDIVIDE IN: GESTI ESPRESSIONI FACCIALI CONTATTO OCULARE 1 37 CINESICA I gesti e i movimenti del corpo Un uso misurato ma espressivo del gesto, che descrive e sottolinea cose, emozioni e concetti, arricchisce la comunicazione e coinvolge l’interesse dell’interlocutore. . 1 38 CINESICA Gesti di chiusura Gesti di apertura Braccia Mani incrociate Gambe Pugni chiusi Gesti ripetitivi Distanziarsi Muoversi in continuazione Mimica tesa Mani e palme aperte Braccia Gambe non incrociate Annuire leggermente con il capo Spostarsi in avanti verso la persona 1 39 Movimenti di qualsiasi parte del corpo,che possiedono un significante e trasmettono un significato I GESTI SI SUDDIVIDONO IN: EMBLEMI Gesti dotati di un significato preciso e socialmente condiviso GESTI ILLUSTRATORI Gesti che hanno il compito di illustrare ciò che si sta dicendo INDICATORI GESTI EMOZIONALI REGOLATORI Gesti legati a stati emotivi PUNTI Segni della punteggiatura e segni che indicano l’alternarsi delle persone che parlano Gesti che regolano un discorso e indicano un cambiamento nelle strategie di un discorso POSIZIONE Atteggiamento e attenzione di una persona durante un discorso GESTI ADATTATORI Movimenti che manifestano con il corpo uno stato emotivo e riequilibrano uno stato di tensione PRESENTAZIONE Grado di coinvolgimento di una persona durante un discorso 1 40 CINESICA GESTI LEGATI A STATI EMOTIVI TOCCARSI I CAPELLI MENTRE SI STA PENSANDO O SI E’ IN UN MOMENTO DI TENSIONE INDICAZIONE DI UN LUOGO O DI UN OGGETTO STRETTA DI MANO PER INDICARE “CONGRATULAZIONE!” FARE FINTA DI FUMARE O CANTARE DURANTE UNA1 CONVERSAZIONE 41 CINESICA ESPRESSIONE DEL VOLTO Chiunque provi un’emozione tende a esprimerla attraverso il viso prima che con qualsiasi parte del corpo L’espressione facciale fornisce un commento costante a quanto si va dicendo 1 42 CINESICA Le espressioni del volto 1 43 CINESICA IL CONTATTO OCULARE Con lo sguardo si esprimono sentimenti ed emozioni e si colgono i sentimenti e le emozioni degli altri. Attraverso il contatto visivo e un rapporto intimo e coinvolgente con il soggetto è possibile ristabilire e/o mantenere una comunicazione che facilita l’interazione. 1 44 L'ESSERE GUARDATI O IL GUARDARE GLI ALTRI: DUE DIMENSIONI INTERCONNESSE L'essere guardati presenta una condizione percettiva ambivalente. In linea di massima, può essere gradito il fatto di essere osservati ma in talune circostanze come lo sguardo insistente può generare l'effetto opposto Il guardare, ritenendo il proprio comportamento come un segnale di gradimento, se male impostato può generare nell'altro un atteggiamento che apparentemente è considerato Lo sguardo è un importante segno funzionale nella conversazione verbale. Con lo sguardo infatti viene segnalata l'alternanza dei turni del dialogo, l'intensità del discorso e tutti quegli elementi che rappresentano la cornice della contenutistica verbale offensivo 1 45 LA PROSSEMICA Analizza il comportamento spaziale , cioe’ l’uso dello spazio da parte delle persone, i rapporti di distanza e di orientamento Distanza intima Distanza pubblica Distanza personale Distanza sociale 1 46 PROSSEMICA La postura E’ la posizione del corpo ed esprime ciò che il linguaggio non esprime o esprime solo in parte La distanza e il contatto fisico Nell’interazione con il paziente la vicinanza fisica permette di creare un senso di intimità che facilita il rapporto E’ importante rispettare lo spazio personale che è individuale e va monitorato sulla base delle richieste e delle preferenze dell’altro . 1 47 PROSSEMICA Distanza pubblica essa avviene da 120 a 210 cm gli interlocutori non possono sempre riconoscere le altre persone Distanza sociale essa avviene da 75 a 210 cm è quella in cui l’interlocutore può essere percepito e stabilire un contatto comunicativo senza creare disagio. Distanza personale essa avviene da 45 a 120 cm gli interlocutori possono toccarsi allungando un braccio o non toccarsi se non vogliono Distanza intima essa può avvenire da 15 a 45 cm, le persone coinvolte sono molto vicine gli elementi più importanti sono l’udito il 1tatto 48 e l’olfatto PROSSEMICA ORIENTAMENTO riguarda le posizioni che assumono le persone durante la comunicazione FRONTALE LATERALE 1 49 PARALINGUISTICA La parte non linguistica della comunicazione come: QUALITA’ DELLA VOCE Tono, pronuncia Caratterizzazioni (riso,pianto,sospiri, sbadigli) VOCALIZZAZIONI Quantificazioni vocali (intensità, tono, estensioni) Segregati vocali (suoni di commento ,uhm….oh…ehm… 1 50 ELEMENTI DELLA COMUNICAZIONE COME comunichiamo prevale sul COSA comunichiamo Tono della voce 30% Contenuto del messaggio 10% Gestualità 60% 1 51 IL RICEVENTE 1 52 BARRIERE ALL’ASCOLTO EFFICACE •Velocità del discorso •Mancanza di concentrazione e attenzione •Schema mentale e pregiudizi personali •L’emittente •La motivazione •Istruzione ed esperienza •Ambiente poco adatto all’ascolto •Emozioni 1 53 IL COMPORTAMENTO D’ASCOLTO CHI NON SA ASCOLTARE • Non guarda mai negli occhi chi parla • Non sta fermo per più di 5 min. • Ha sempre da fare • Si lascia interrompere da telefonate visite ecc. • Interrompe chi parla • Fraintende • È aggressivo • Spreca risorse di pensiero non occupato per l’ascolto(fantastica) • Si lascia distrarre • Dichiara noioso l’argomento 1 54 IL COMPORTAMENTO D’ASCOLTO CHI SA ASCOLTARE Ascolto passivo • • • • Silenzio interessato e accettante Usando i messaggi non verbali in modo coerente Guardando l’interlocutore Segnalando il proprio interessamento Ascolto attivo • • • Si riformula il messaggio (parafrasi) dell’emittente per dare la garanzia di una comprensione corretta del messaggio (comprensione empatica ). Si emettono messaggi in prima persona (messaggi io). Ci si esprime in prima persona usando un linguaggio chiaro comprensibile e diretto. Ci si dichiara agli altri sulle proprie idee, preferenze,e sentimenti. Ascolto delle pause: rivelano stati emotivi (imbarazzo, contrarietà dubbio). 1 55 I VANTAGGI DEL BUON ASCOLTO • Maggiori opportunità di acquisire informazioni • Possibilità di seguire al meglio l’evoluzione delle situazioni e dei problemi • Migliore qualità delle decisioni • Migliore conoscenza delle persone del modo in cui pensano e affrontano i problemi • Possibilità di scoprire il modo migliore di trattare le persone • Facilita la prevenzione dei problemi, malintesi e altre situazioni critiche • Favorisce la conoscenza di nuovi ed originali punti di vista 1 56 PER UN ASCOLTO EFFICACE INTUIZIONE: capacità dell’ascoltatore attivo di riconoscere i messaggi silenziosi di chi parla ATTENZIONE: si riferisce ai messaggi verbali, vocali e visuali che l’ascoltatore attivo invia all’emittente per indicargli ricettività e apprezzamento del messaggio ricevuto CAPACITA’ EMPATICA : è quando il ricevente cerca di verificare attraverso il feed back, l’accuratezza del contenuto del messaggio e il feeling dell’emittente 1 57