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Franco Forte è scrittore, sceneggiatore, nonché editor Mondadori e curatore di questa e altre collane Delos Books e Delos Digital. L’idea fantascientifica che vive in ogni racconto, il Chew-9, è sua. Questa collana inizia proprio con i suoi racconti così che noi autori potessimo prenderne spunto e ampliare gli scenari della serie. Il Chew-9, ovvero la droga del benessere, è una sostanza in grado di manipolare la realtà. Si attiva con il pensiero e il desiderio, a volte anche solo con l’istinto. C’è chi diventa fortissimo, chi oltrepassa i confini della conoscenza, chi ancora esplora la quinta dimensione, ma non c’è limite all’immaginazione e di conseguenza alla realtà, che si plasma nelle trame di ogni racconto sotto il volere della mente umana… -Tutti possono partecipare alle selezioni, purché iscritti al forum della Writers Magazine Italia. -Il tema scelto è la fantascienza, con particolare riferimento agli scenari descritti da Franco Forte nei racconti della serie “Chew-9 / La droga del benessere”, pubblicati da Delos Digital. -I racconti devono avere una lunghezza compresa tra 50.000 battute (25 cartelle) e 180.000 battute (90 cartelle), spazi vuoti compresi. Leggi il regolamento completo L’incipit: Sal D'amore infilò il suo modulo nel Killroy's Cafè, facendosi largo tra due colossi che litigavano ad alta voce. Si diresse al bancone del bar e con un unico movimento agganciò la piastra del modulo al trampolo di sostegno. Il locale era impregnato di fumo e puzzava di vomito, ma Sal sapeva che era l'unico posto dove avrebbe potuto convertire i buoni dell'assistenza in Jack Daniel's. Chiamò il droide che serviva dietro il bancone di finto mogano e lanciò un'occhiata all'uomo infilato nel trampolo accanto a lui. - Che cos'hai da guardare?- fece questi girando l'occhio naturale dalla sua parte. Sal si rese conto dalla voce che era una donna. Chew-9 n.1 – CHEW-9 di Franco Forte Il Chew-9 è la sostanza più preziosa della galassia. Un potente allucinogeno capace di fare interagire l'immaginazione con la realtà, manipolando la materia per ottenere effetti sconvolgenti. Una droga che solo i ricchi e i potenti possono permettersi. A costo di annientare intere civiltà... Il primo capitolo della saga della droga del benessere. Quando Sal D'Amore, eroe di guerra che ha perso le gambe durante una battaglia interstellare, conosce il potere miracoloso del Chew-9, dovrà rivoluzionare la propria vita per sopravvivere, e per proteggere una creatura che non appartiene alla Terra... Un'altra serie ideata da Franco Forte, dopo la saga horror "The Tube", collegata a un contest letterario online a cui tutti possono partecipare. I migliori autori selezionati saranno messi sotto contratto e le loro opere pubblicate all'interno della serie. Franco Forte è autore di bestseller quali "Carthago", "Il segno dell'untore" e "La Compagnia della Morte" (tutti Mondadori), sceneggiatore televisivo ("RIS - Delitti imperfetti", "Distretto di Polizia") e direttore editoriale delle collane da edicola Mondadori (Urania, Gialli Mondadori e Segretissimo). Per Delos Digital è autore delle serie horror bestseller "The Tube" e "The Tube Exposed". Il suo sito: www.franco-forte.it L’incipit: Le paratie della navetta si sollevarono con un frastuono metallico, e dagli scivoli di sbarco le truppe scesero incolonnate, andando a radunarsi nel piazzale dell’astroporto. Rigide sull’attenti sotto il sole impietoso di Capella IV, le reclute stringevano i fucili in dotazione e le sacche di tela ruvida, in attesa di ricevere ordini dai comandanti di squadra. Alta Ronoe aveva dimenticato di infilare gli occhiali da sole prima di scendere, e adesso era costretto a stringere gli occhi per non farsi accecare dal riverbero. Nella concitazione non ricordava più doveva aveva infilato l’astuccio con le lenti protettive, e quando un piccolo trattore da trasporto si fermò a pochi metri da lui, investendolo con l’ombra della cabina di guida, sbatté le palpebre e rilassò i muscoli contratti del viso. Ancora pochi minuti e le cornee avrebbero cominciato a friggergli come uova in padella. Del resto, non poteva sciogliere la rigida posizione di attenti, non fino a quando il sergente Data non avesse smesso di andare avanti e indietro a pochi passi da lui come un animale in gabbia. Chew-9 n.2 – LA GUERRA COI REMS di Franco Forte Perché gli umani sono in guerra con la razza aliena dei Rems? Che cosa nasconde, in realtà, di così prezioso il loro pianeta natale? Dopo il primo capitolo della saga della droga del benessere, "Chew-9", ecco il secondo racconto scritto da Franco Forte, che ci porta direttamente su Capella IV, il pianeta di origine della razza dei Rems. Perché gli umani sono in guerra con questa razza aliena? Che cosa nasconde, in realtà, di così prezioso quel pianeta, per cui tutti, dai veterani di guerra ai potenti della Terra che finanziano le spedizioni militari, non esitano a uccidere, pur di venirne in possesso? Chew-9 è un'altra serie ideata da Franco Forte, dopo la saga horror "The Tube", collegata a un contest letterario online a cui tutti possono partecipare. I migliori autori selezionati saranno messi sotto contratto e le loro opere pubblicate all'interno della serie. L’incipit: Pareti sporche, luci soffuse, voci che si diffondevano nel locale come il brusio della risacca, e davanti a me, sul banco lucido di legno, una bottiglia di Vate, il liquore locale che evaporava direttamente nell’esofago e i cui effluvi avrebbero messo fuori combattimento un bevitore inesperto nel giro di pochi secondi. — Cinquanta Din, Roxie. Non uno di più. Questo è quanto dice il regolamento, e io non sono autorizzato a scostarmi dalle cifre ufficiali. Mi fermavo sempre su Proxima Frontera quando mi trovavo a navigare in quel quadrante di spazio, e ormai sapevo che prima di ogni bicchierino di Vate dovevo mordere una grossa fetta di limone, impregnandomi la bocca del succo acido che avrebbe assorbito i vapori malsani, impedendogli di arrivare allo stomaco e al cervello. — Hai intenzione di continuare a dettare condizioni? — chiesi al robusto droide della Sorveglianza che mi aveva raggiunto al banco. Il Charlie Baker’s Vate Drugstore non era propriamente un bar, e neppure uno spaccio. Chew-9 n.3 – SOLE GIAGUARO di Franco Forte Ma quando Roxie viene ingaggiato per comandare una spedizione di soccorso, non può immaginare quello a cui si troverà di fronte: un buco nero sta per inghiottire la sua astronave... Dopo "Chew-9", primo capitolo della saga della droga del benessere, e "La guerra coi Rems", secondo episodio della serie, ecco il terzo racconto scritto da Franco Forte. L'umanità ha conquistato le stelle, ma i misteri dei buchi neri sono ancora lontani dalla portata degli scienziati e dei più coraggiosi scorridori dello spazio. Ma quando Roxie viene ingaggiato per comandare una spedizione di soccorso, non può immaginare quello a cui si troverà di fronte. E ancora una volta, suo malgrado, dovrà fare ricorso al Chew-9 per cercare di salvare la sua astronave dal disastro... Chew-9 è una nuova serie ideata da Franco Forte, dopo la saga horror "The Tube", collegata a un contest letterario online a cui tutti possono partecipare. I migliori autori selezionati saranno messi sotto contratto e le loro opere pubblicate all'interno della serie. L’incipit: Quando mi presero, su a Plenum Rock, nel versante occidentale del cratere Varium di Marte, ero a un passo dal farla franca. Gip Thorsen era stato ingaggiato per farsi trovare lì con la sua aerocella autorizzata e un pacchetto di tessere di riconoscimento intestate a mio nome. Gip era stato pagato in anticipo da Rachele, la mia donna, ma non si fece vedere neppure da lontano. E anche Rachele è scomparsa da quel giorno. Credo che quei due si siano messi d’accordo e mi abbiano abbandonato. Rachele aveva con sé buona parte degli accreditabili che ero riuscito a mettere da parte con i miei affari, e questo poteva bastare per farla decidere di piantarmi in asso. In ogni caso, quando i droidi della Guardia Imperiale mi trovarono, io ero già rassegnato al destino che mi sarebbe toccato: era impossibile allontanarsi da Plenum Rock senza una aerocella autorizzata e un pilota con i controcoglioni disposto a giocarsi la licenza per una nota di credito. — Lavorante 1436 barra rosso — recitò il caposquadra registrando l’avvenuto arresto… Chew-9 n.4 – SENTENZA CAPITALE di Franco Forte Riuscirà il detenuto Cash La Rocca a sopravvivere all'atmosfera letale di Mephistopheles, un gigante ghiacciato ricoperto da oceani di metano e ammoniaca da cui nessuno è mai tornato vivo? Dopo i primi tre capitoli della saga della droga del benessere, "Chew-9", "La guerra coi Rems" e "Sole giaguaro", ecco il quarto episodio della serie. Cash La Rocca viene accusato di detenzione e spaccio illegale di sostanze stupefacenti, fra cui la potente droga del benessere, e condannato ai lavori forzati sul terribile pianeta Mephistopheles, un gigante ghiacciato ricoperto da oceani di metano e ammoniaca da cui nessuno è mai tornato vivo. Ma nessuno, a differenza di La Rocca ha mai provato a usare il Chew-9 per trasformarsi in qualcosa di più di un semplice umano. Qualcosa capace di resistere all'atmosfera letale di Mephistopheles... Chew-9 è una nuova serie ideata da Franco Forte, dopo la saga horror "The Tube", collegata a un contest letterario online a cui tutti possono partecipare. I migliori autori selezionati saranno messi sotto contratto e le loro opere pubblicate all'interno della serie. L’incipit: Questa è la mia storia. La storia di come uccisi l’Agglomerato. La musica scoppiava dai diffusori e s’incanalava nei vicoli oscuri della città, un animale ferito che cercava sangue e si allungava dalle sbarre della finestra come plastica fusa. Valeria se n’era andata per la terza volta, ma adesso sapevo che non sarebbe tornata, non dopo quello che le avevo detto e tutta la rabbia che le avevo schizzato in faccia. Ero a un passo dal tracollo, e quella musica vibrante, le note elettriche che mi entravano nei polmoni come scosse vive e andavano a scuotermi dalla testa ai piedi, erano il solo appiglio che mi era rimasto per non impazzire. Non dopo che avevo dissipato i miei ultimi cinquemila yen in quel folle gioco a rimpiattino negli intestini dell’Agglomerato. Valeria mi aveva guardato con le sue protesi Kendo nuove di zecca e si era fatta una risata, lasciando brillare le minuscole lettere del marchio di fabbrica che disegnavano uno sbuffo grigio sui tondini azzurri delle sue pupille. Chew-9 n.5 – MORTE DELL’AGGLOMERATO di Franco Forte Questa è la sua storia. La storia di come uccise l'Agglomerato... I mastini dell'Agglomerato non permettono a nessuno di entrare nella realtà viruale senziente che governa il mondo, e forse tutto l'universo. Solo un pazzo può credere di riuscire a farsi largo in quell'inferno elettronico. Un pazzo disposto a tutto pur di salvare la sua donna. Anche a sfruttare il Chew-9 per aggirarsi come un'entità viva e reale nel mondo dell'Agglomerato... L’incipit: Seritax 9 Sistema di Alpha Centauri 12:34:27 Il sistema della terza luna sembrava sciogliersi in schiuma, quando il sole spuntava all’orizzonte rasentando l’asse di rotazione del pianeta. La luce brillava sulle tracce d’ombra della terza luna e inghiottiva i suoi planetoidi come acido solforico; gli altri satelliti, disposti simmetricamente rispetto all’apogeo, si assottigliavano fino a scomparire agli estremi della visuale che si aveva dalla garitta di osservazione. Non fare così, Alex. Dacci dentro, perdio, dacci dentro… Ricordava perfettamente il giorno del suo primo turno di guardia, un G27 in sostituzione del tenente Roney. Lei aveva studiato le caratteristiche astronomiche di quel sistema sui terminali del cargo che la Società per le Attività Extrasolari aveva messo a disposizione per il trasferimento da Terra, ma quando si era trovata davanti allo spettacolo delle tre lune con i loro satelliti complementari, non era stata capace di concentrarsi nel suo lavoro. Chew-9 n.6 – STAZIONE 9 di Franco Forte Seriatx 9 è un pianeta letale. Solo grazie al Chew-9 si può sperare di sopravvivere... Che cosa sono quelle ombre che si muovono su Seritax 9, un pianeta disperso nelle profondità dello spazio? E perché solo grazie al potere rigenerante del Chew-9 il soldato Alex, una ragazza disposta a tutto pur di sopravvivere, riesce a comprendere che cosa si cela negli anfratti oscuri che animano il pianeta? L’incipit: Aria secca. Niente umidità. Le dita aderiscono all’acciaio e rendono precisa la traiettoria del coltello. Scaldo le mani facendo rotolare una moneta dal pollice al mignolo. E viceversa. Con entrambe le mani. Io non uso pistole, non faccio rumore. Solo le mani. La mia polizza di assicurazione e lo strumento del mio lavoro. Le mani e il coltello da tiro con la punta allargata, perfettamente bilanciato sulla forza dei miei polsi. Posso centrare un francobollo a dieci metri di distanza. Anche a occhi chiusi. Non serve guardare, quando c’è la memoria. Avverto le vibrazioni nell’aria, sento muoversi le correnti invisibili, il coltello è una propaggine del mio braccio e io non devo fare altro che allinearlo con il bersaglio, calcolare d’istinto la forza e lasciarlo andare. La lama si spinge avanti dopo una capriola, il manico di plastica mi sorride. Non ha mai conosciuto il mio palmo, ma è consapevole dell’importanza del suo compito. Bilanciamento. Mi giro senza guardare il francobollo che viene tagliato in due. È questo a far decidere il nero con la canottiera. Stacca il coltello e mi segue a bordo dell’autocraft senza dire una parola. Sono stato assunto per l’incarico. Chew-9 n.7 – ACCIAIO di Franco Forte L'acciaio è parte del suo corpo, della sua anima. E con il Chew-9, niente potrà fermarlo... Per una donna puoi cercare di morire. Sacrificarti per trovarla e tornare ad abbracciarla. Soprattutto quando possiedi il dono di controllare l'acciaio, e farne un'arma devastante. Ma quando chi ha rapito la tua donna controlla la criminalità planetaria, non puoi fare altro che donarti anima e corpo al nuovo demonio del millennio: il Chew-9, la droga capace di renderti qualcosa di più di un semplice combattente. Forse il diavolo in persona... L’incipit: Mikita sorrise e si pulì i denti con l’unghia del mignolo. — Ho provato una di quelle schifezze — disse mentre Laura la guardava accigliata. — Le pappette energetiche. — Speri che riescano a tenerti su? — le chiese Kim-Choo alzando le braccia e sistemandosi i capelli sulla nuca con una forcina. — Sono tutte cazzate. L’importante è riuscire a concentrarsi. — Merda, ragazze — sbuffò Darko Fjosevic alzandosi di scatto. Era stanco di aspettare. — Se non si sbrigano divento pazzo. La saletta era piccola e asettica, tagliata direttamente nella plastica, e il rumore dell’impianto di sterilizzazione ricordava il respiro di un bufalo stremato. — Calmo — fece Kim-Choo stringendo ancora di più gli occhi obliqui. Il colore della sua pelle era giallastro e malaticcio sotto la pioggia di luce che colava dai neon sul soffitto. — Che fretta hai? — Giusto — aggiunse Mikita. — Cerchiamo di goderci questi momenti di tranquillità. Potrebbero essere gli ultimi. — Oh, Cristo… Chew-9 n.8 – QUINTA DIMENSIONE di Franco Forte Che cosa troverà Darko nella quinta dimensione? Perché mai nessuno è riuscito a tornare vivo? E se ce la farà, grazie alla potenza del Chew-9, come saranno cambiati il suo corpo e la sua mente? Quando Darko deve assumere una dose di Chew-9 per spingersi nella quinta dimensione, insieme a una squadra di esploratrici donne di cui dovrà sovrintendere alla sicurezza, non sa che cosa lo attende dall'altra parte. Nessun essere umano è mai tornato vivo da quella dimensione, se non sotto forma di gelatina organica. Ma la loro squadra è bene addestrata e pronta a tutto. O almeno così credono... "Chew-9" è una serie ideata da Franco Forte collegata a un contest letterario online sul forum della Writers Magazine Italia, a cui tutti possono partecipare. I migliori autori selezionati saranno messi sotto contratto e le loro opere pubblicate all'interno della serie. L’incipit: Dallo scaffale scelse la sua combinazione preferita, si sdraiò nel lettino del commutatore e premette la sequenza d’istruzione. Con un sibilo la camera empatica si chiuse attorno a lui e sottili propaggini di tenebra l’avvolsero, togliendogli ogni percezione. Dagli altoparlanti si diffuse la giusta sequenza di fondo e alle narici gli giunse l’odore della salsedine sovrapposto a quello frizzante dell’ossigeno. Lentamente e con gran cura di particolari il commutatore empatico cominciò a irradiare la simulazione che lui aveva scelto. Si trovava su un minuscolo atollo perduto nelle distese cristalline dell’Oceano Indiano, su Terra; davanti a lui la barriera corallina contro cui s’infrangevano le acque con basse colline di spuma, e ovunque una distesa uniforme di verde, palme grandiose che si protendevano verso il mare allungando ombre ristoratrici. Quando tutte le configurazioni sensoriali trovarono armonia, Iashin si alzò e tuffò i piedi nella finissima sabbia bianca, sperimentando la gioia del corpo nudo prostrato agli strappi del vento, mentre con le caviglie sollevava finissimi spruzzi dall’acqua turchese, quasi invisibile. Chew-9 n.9 – SONO ATOMI DI STELLE di Franco Forte Un contatto con un'entità aliena nello spazio. Una lotta per la sopravvivenza. Solo attraverso l'uso del Chew-9, Iashin può sperare di riuscire a salvare se stesso e il genere umano... Quando Iashin viene risvegliato dal computer di bordo, durante uno psicosogno da favola, è infuriato per quell'interruzione inopportuna. Ma l'emergenza è grave: un oggetto sconosciuto è in rotta di collisione con l'astronave, e lui deve cercare di capire di che cosa si tratta, e come evitare il disastro. Eppure, quando l'oggetto alieno si fa spazio attraverso gli schermi protettivi del cargo spaziale di Iashin e si rivela una minaccia ben più grande di quanto lui immaginava, diventa chiaro che solo il Chew-9 potrà contrastare quel nuovo, incredibile pericolo arrivato dallo spazio. L’incipit: L’appartamento di Arcaj era sventrato. Di lui nemmeno l’ombra; neanche un debole segnale che ne indicasse la localizzazione. Il contatto si era interrotto un’ora prima. Le tre stanze del loculo senza finestre al centotredicesimo piano erano irriconoscibili. Non era rimasto più nulla dell’ordine maniacale del loro padrone: quello che non era andato in frantumi era carbonizzato. Le fiamme, però, erano state tenute sotto controllo e poi soffocate, per non fare attivare il sistema antincendio. Un messaggio. L’uomo passò un dito sulla superficie un tempo liscia del tavolo a sospensione magnetica. Il piano fluttuava ancora, seppure con scossoni; era annerito e ruvido. Ne seguì i contorni. Sul guanto restò della polvere rossa che l’uomo si guardò bene dall’avvicinare al viso. Sapeva cos’era. Chew-9. Tutti la conoscevano come la droga del benessere. Per lui era soldi. A volte, soldi e morte. Chew-9 n.10 – CERBERUS di Ilaria Tuti Chi è Iro? E perché è salita dai Livelli più profondi del pianeta Egemona per infastidire Caronte, il potente spacciatore di Chew-9 che vive come un dio? La risposta cambierà la vita a entrambi. Per sempre... Quando Caronte si trova davanti Iro, una ragazzina sparuta che proviene dai Livelli inferiori del mondo-alveare che è Egemona, capisce che il suo mondo dorato da dei problemi: Cerberus, l'intelligenza artificiale che regola la sua vita e tutte le sue attività clandestine, ha deciso di sopraffarlo. La lotta è per il controllo del Chew-9, la sostanza più preziosa dell'universo, e Caronte è disposto a tornare negli inferi del pianeta, pur di non abbandonare il controllo su quella straordinaria risorsa. Ilaria Tuti, friulana, ha pubblicato il suo primo romanzo nel 2012 ("Isabel", Edizioni Montag). Per Delos Digital ha pubblicato "La fame e l'inferno", con Carlo Vicenzi, "Ceneri" e "Nido di carne" nella collana The Tube; i romanzi brevi "Cerberus" ed "Egemona", per la collana Chew-9, che precedono questo "Profondo Alpha". L’incipit: Isole di pietra all’orizzonte. Fasciate dalle brume lattescenti di una guazza che galleggiava sull’acqua come uno strato di bambagia filamentosa. La nave procedeva in bolina rischiando di rovesciarsi sul fianco, tanta era la forza del vento che pure sembrava risparmiare lo strato cumuliforme di nebbia. L’acqua di mare aggrediva la chiglia dell’imbarcazione e mi spruzzava in faccia con cadenza regolare, lasciandomi una patina salmastra sul viso che aveva l’odore del pesce e la sgradevole persistenza del sale. In alto un limpido cielo azzurro sembrava in contraddizione con le mie grida e gli sforzi che facevo per tenere l’imbarcazione in rotta. Coppie di gabbiani volteggiavano con parabole discendenti che le portavano a pochi metri dai miei muscoli affaticati sotto la giacca di GoreTex, e quando ne incontravo gli sguardi lucidi, fissi verso la scritta stampata sul fianco del mio dodici metri, credevo di avere a che fare con topi… topi enormi pitturati di bianco che sporgevano il muso oltre i lastroni di pietra… Chew-9 n.11 – GLI ORIZZONTI DEL CERCHIO di Franco Forte Quando finzione e realtà si confondono, forse è solo il prodotto di una mente soggiogata dal Chew-9 La vita sul pianeta si è estinta. La guerra nucleare ha cancellato ogni forma di vita, e i pochi esseri umani rimasti si trascinano tra le fornaci radioattive che eruttano morte, cercando di sopravvivere come possono. Solo Virtuo ha qualcosa in più degli altri, che lo rende il signore incontrastato di quel mondo allo sfacelo: una scorta di Chew-9, la potente droga del benessere. E alcune cartucce di simulazione virtuale che possono rendere la vita meno terribile di quanto non sia. Finché qualcuno non si accorge che realtà e finzione, nell'universo allucinato del Chew-9, troppo spesso si confondono... L’incipit: La Morte Bianca: una distesa di ghiaccio che circondava la città di Egemona; un deserto spazzato da venti rabbiosi e dalle propaggini del campo di forza elettromagnetico che proteggeva la metropoli. La matrice d’energia disfaceva il tessuto molecolare di chiunque cercasse di oltrepassarla senza conoscerne l’architettura. I torrioni che la generavano svettavano come gigantesche aste lungo tutto il suo perimetro; più alta di loro, c’era solo La Lux: il faro di Egemona spargeva la sua luce in un cielo dai colori cangianti; l’attività solare era in uno dei suoi picchi e generava spettacolari aurore boreali dai riflessi iridescenti. Egemona era una metropoli costruita su nove Livelli concentrici, che salivano come i piani di un tempio gigantesco. In cima, il Livello Uno sfavillava con il suo skyline di palazzi di acramex, dimore del potere corrotto che governava la città e dell’élite che vedeva concentrata in poche mani una ricchezza senza eguali. Man mano che i Livelli scendevano verso la base, le tracce del benessere diventavano sempre più labili… Chew-9 n.12 – EGEMONA di Ilaria Tuti Si era circondato di droidi perché non si fidava dell'essere umano. Aveva affidato la sua vita a un'intelligenza artificiale. Non aveva calcolato, però, che anche un computer quantico può desiderare... Quando Iro irrompe nella vita di Caronte, boss del traffico di Chew-9, la potente droga del benessere, tutto sembra precipitare: la cortina di sicurezza che lui ha stretto attorno alla sua vita viene distrutta; Arcaj, il suo droide più fidato, è sparito e Cerberus, il computer quantico posto a difesa della sua privacy, è stato violato e lo crede una minaccia. A Caronte non resta che ridiscendere con la ragazza i Livelli della città di Egemona e nascondersi dove nessuno oserebbe cercarlo: nel Livello Nove, il più basso e pericoloso, chiamato il Girone. Nel Girone la scalata al successo di Caronte è iniziata e, forse, lì qualcuno vorrebbe vederla finire. Ma non sempre il nemico è chi si crede. A volte è più vicino e colpisce per scopi inimmaginabili. Caronte dovrà affrontare il suo passato e lì, giù nell'inferno, riprogrammare il futuro. "Egemona" è il seguito del racconto "Cerberus" già uscito in questa collana a firma Ilaria Tuti. Anche la copertina di "Egemona" è illustrata da Ilaria Tuti. L’incipit: Il bambino senza occhio guardò la bambina senza orecchio. – Hai sentito, Rina? – Sì, era un'esplosione. – Dove? – Che ne so, stupido. Non sono un pilota di navi. – Stupida sei tu – mormorò il bambino continuando a disegnare. – Ti odio, Rina. – Ti odio anch'io,Toio. Ci fu un’altra esplosione, più lieve, e poi una serie di piccoli scoppi che si esaurirono nel giro di pochi secondi tra le pareti di metallo. – Bum! – disse Toio. – Sta’ zitto, basta! I due bambini continuarono a disegnare muovendo le dita nell’aria, chiusi nella loro cabina senza finestre. Il soffitto luminoso iniziò a lampeggiare e a tingersi di arancio. Il piccolo robot di servizio nella cuccetta prese a girare come una trottola nel poco spazio disponibile, finché Toio gli diede un calcio, facendolo ruzzolare sotto il letto. – Lascialo stare. – Rina scosse la testa. – Devi avere rispetto. Chew-9 n.13 – GLI ORFANI DI ANA-J di Diego Lama Ottantadue bambini superstiti, mutilati e privi di organi vitali, non hanno alcuna possibilità di salvezza. Nella nave però vi è anche un grande carico di Chew-9: gli effetti della droga vanno ben oltre l'immaginabile... Continua la saga di "Chew-9", inventata da Franco Forte. In questo racconto, scritto da Diego Lama, conosciamo la storia di Rina, una bambina a cui hanno tagliato le orecchie, e di Toio, suo fratello senza più un occhio. Essi, assieme ad altri ottantadue bambini, sono orfani di Ana–j, la dea non nata. Il culto è diffuso su oltre quaranta pianeti e prevede mutilazioni, scarnificazioni e digiuno. Ogni mese centinaia di orfani sono inviati alla sede della Fondazione per completare il loro ciclo vitale. Ma l'astronave che li sta portando a destinazione è costretta ad atterrare su un pianeta ostile. Gli ottantadue bambini superstiti, mutilati e privi di organi vitali, non hanno alcuna possibilità di salvezza. Nella nave però vi è anche un grande carico di Chew-9, la droga del benessere, che gli orfani cominciano a prendere nel tentativo di abbreviare le proprie sofferenze. Gli effetti della droga vanno ben oltre l'immaginabile. Diego Lama è architetto, autore di libri di architettura, giornalista pubblicista e direttore di una rivista di design e arredamento. Socio fondatore dell'associazione Made In Earth che realizza progetti per il terzo mondo, scrive e disegna per giornali e riviste. L’incipit: Jack Nash interruppe la comunicazione e fece ripiombare la stanza in una cupa penombra, appena ammansita dal lucore artificiale che filtrava tra le imposte socchiuse. Gli occhi, adattati alla luminescenza azzurrognola del multicorder, impiegarono alcuni secondi per rimettere a fuoco la sagoma della moglie, raggomitolata e immobile sotto le coperte. Se non fosse stato per il quasi impercettibile sollevarsi e riabbassarsi della coperta avrebbe anche potuto giurare di avere giaciuto con un cadavere. Una sensazione di gelo prese a salirgli di vertebra in vertebra e si diffuse al resto del corpo. Non ora, Jack… non ora. Scacciò quei pensieri dalla mente e allungò una mano per afferrare i calzini gettati sulla sedia, quindi iniziò a rivestirsi. I bassi edifici squadrati della colonia scorrevano pigri, attraverso i finestrini dell'auto, addobbati a festa da luminarie color oro, zaffiro e rubino. Mancavano meno di ventiquattro ore ai festeggiamenti per il nuovo anno, ma a Jack non poteva importare di meno. Chew-9 n.14 – INFERNO BLU di Roberto Zago Cosa ha spinto quattro consumatori della droga del benessere a suicidarsi senza apparente motivo, nell'ex colonia imperiale di Cariddi I? Quando la risposta verrà alla luce, nulla sarà più come prima Quattro morti. Quattro suicidi inspiegabili. Jack Nash, l'investigatore incaricato delle indagini, scoprirà a sue spese che nulla è quello che sembra, nell'ex colonia imperiale di Cariddi I. Ciò che è destinato a scoprire stravolgerà per sempre le vite di tutti loro: una verità in grado di minare le fondamenta stesse dell'impero. Veneto, classe 1968, per Delos Books Roberto Zago ha pubblicato "Il costruttore di Oggetti" (365 racconti Horror per un anno), "Solo quattro numeri" (365 racconti sulla fine del mondo), "Per amore darò tutto, per amore farò tutto" (365 storie d'amore), "Un natale lontano" (365 racconti di Natale), "La clinica" (Speciale Science Fiction WMI n°24), "La teoria di Kroll e Ar'lek" (Speciale Science Fiction WMI n°34), "L'antro di Jona" (The Tube Exposed n°2), "L'alveare" (con Carlo Vicenzi - The Tube n°8). Estratto: Appena Harry aprì il cofanetto di acramex intarsiato che avevano trovato nella cassaforte del padre, i gemellini trattennero il fiato. – Wow! – mormorò Pop, affascinato. – Perché? – domandò Lizzie senza capire. – È un semplice iniettore, come quelli che si usano per le vaccinazioni. – No, non quello: la fiala! – spiegò Pippa sottovoce. – Se davvero quello lì dentro è Chew-9 puro, allora quella fiala vale più di tutta la Refugium. Anche più della Refugium tutta intera, appena uscita dal cantiere, e col cantiere incluso nel prezzo! Lizzie spalancò gli occhi, sbalordita. – Per della droga? – Quella droga – spiegò Harry, leccandosi nervoso le labbra come se improvvisamente si sentisse la bocca asciutta, – ammesso che sia ciò che sembra, è la sostanza più preziosa dell’universo. È esattamente quello che ci serve adesso! Chew-9 n.15 – ALLA DERIVA di Alain Voudì Quando un gruppo di terroristi dirotta un'astronave di lusso e rapisce i VIP a bordo, tocca a un pugno di ragazzini risolvere la situazione e salvare se stessi e i propri genitori. Lizzie, figlia adolescente di un importante uomo politico, non è molto felice di dover trascorrere tre giorni chiusa in uno yacht spaziale pieno di gente antipatica e supponente, né lo è di trovarsi coinvolta da tre coetanei in una stupida partita a uno stupido gioco di ruolo. Ma quando un commando di Combattenti per la Pace dirotta l'astronave e prende prigionieri gli adulti per sottoporli a un sanguinario "processo popolare" su Capella IV, saranno proprio i quattro ragazzi a doversi far carico della salvezza comune, affidandosi solo alla propria intelligenza, all'esperienza acquisita "in game"... e a un pizzico di Chew-9. Genovese, classe '63, Alain Voudì collabora fin dai primordi alle collane Delos Digital, per le quali è coautore tra l'altro di tre episodi della serie The Tube. Ha pubblicato numerosi racconti, alcuni dei quali apparsi nei Gialli Mondadori, ed è stato vincitore o finalista di concorsi quali lo Stella Doppia e il Premio Robot. Altri suoi lavori si possono trovare nella serie "365 storie per un anno" di Delos Books, oltre che nelle riviste Robot e Writers Magazine Italia, nella collana FantaErotika di Lite Editions e nelle raccolte Il Cerchio Capovolto (I Sognatori, 2011 e 2012). L’incipit: L’ufficio si trovava all’ultimo piano di uno squallido bordello. Mi accompagnò il gorilla all’ingresso. L’ambiente, in penombra, puzzava di fumo e whiskey. Dietro una scrivania di mogano c’era Frank Lo Carno, boss dell’immigrazione intergalattica clandestina: pelle nera, pancia grossa, occhio destro cibernetico. Dopo i soliti convenevoli, andò dritto al sodo. – Dove vuoi andare? – mi chiese, sfoderando un sorriso sornione fatto di labbra come sanguisughe e denti metallici. – Proximus IV. – Città? – Neo Genesis. – Immaginavo… – Aspirò una profonda boccata dal sigaro. – Ti avverto: a Neo Genesis temono lo Z-Morph, un virus tecnorganico, per cui è obbligatoria la quarantena. Ti consiglio di evitarla, ma ti costerà di più… – Quanto di più? – Mah, avrai bisogno di documenti falsi extra. Io direi… Tacque. Le dita piene di anelli d’oro presero a tamburellare sulla scrivania. Chew-9 n.16 – BLUE DIAMOND di Daniele Pisani Un ladro geniale ossessionato da una donna irresistibile. Il furto di un diamante unico al mondo. La minaccia incombente di un'organizzazione segreta. E poi, il Chew-9. Per cambiare ogni cosa... La fortuna ha voltato le spalle a Jimmy Maverick, il più grande ladro dell'universo. Solo, sconfitto, e con una taglia di due milioni di platinum sulla testa, decide di ritirarsi. Il luogo scelto per il volontario esilio è la Megalopoli Neo Genesis, sul pianeta Proximus IV, dove spera di condurre una vita tranquilla. Ma la notte stessa del suo arrivo incontra l'affascinante Chantal Duval, detta Lola, che gli sconvolge l'esistenza. Per amore, Jimmy decide di mettere a segno, ancora una volta, un grande colpo come ai vecchi tempi: rubare il Blue Diamond, il diamante sintetico più famoso dell'universo. Ma anche una potente organizzazione segreta ha messo gli occhi sul gioiello, e presto Jimmy si ritrova nei guai fino al collo. Un nuovo capitolo della saga fantascientifica del Chew-9, ideata da Franco Forte, a cui tutti possono partecipare grazie alle selezioni sul forum della Writers Magazine Italia. Daniele Pisani, nato nel 1983, è un ingegnere ambientale con la passione per la scrittura, la lettura (lettore onnivoro e appassionato di libri e fumetti di ogni tipo) e la pittura (allievo del maestro Felice Bossone). Nel 2012 è stato finalista al Premio Alberto Tedeschi con "Sherlock Holmes e l'assassino di Whitechapel". Vive e lavora in provincia di Milano. L’incipit: Il monastero di Hemis era immerso nella bruma del primo mattino. La nebbia saliva dalla valle di Oms, un’immensa spianata del Nuovo Tibet dall’aspetto lunare, e si aggrappava ai pendii rocciosi della montagna fino a scivolare dentro le mura dell’eremo. I canti del mattino erano suoni ovattati che l’antica costruzione sembrava soffiare sul paesaggio innevato dalle ampie bocche spalancate tra le sue colonne di cobalto, e si univano ai lamenti dei venti dell’Est. Nella sala del Risveglio i monaci iniziati si esercitavano alla Difesa. Erano bambini, immersi in vasche di granito colme di ghiaccio, disposte a cerchio. Avevano tutti la testa rasata; il capo, però, non era ancora stato dipinto di rosso; sarebbe rimasto nudo e spoglio fino alla cerimonia della consacrazione che seguiva i sette gradi di apprendimento. Una serie di elettrodi e sensori li collegava al server centrale. I loro respiri regolari si trasformavano in nuvole di vapore che si dissolvevano nell’aria gelida, mescolandosi ai fili di fumo dell’incenso che ardeva nei bracieri. Chew-9 n.17 – PROFONDO ALPHA di Ilaria Tuti Sapevano di non essere al sicuro, ma non credevano che il pericolo sarebbe arrivato così presto. Il pericolo, però, non sapeva che qualcun altro lo stava osservando, nel sempre e nell'ovunque, e si preparava a fronteggiarlo. Caronte, ex trafficante di Chew-9, per scappare dagli uomini del governatore che lo braccano, si è rifugiato nel Livello Nove, il più basso e pericoloso della metropoli di Egemona, assieme ad Arcaj, il suo droide Benkor più fidato, e Iro, l'umana venuta dal nulla che ha contribuito a radere al suolo la sua vecchia vita di boss della droga. Con l'aiuto di Navarre e Beatrix, un vecchio chirurgo caduto in disgrazia e la sua ex moglie che ha tentato di ucciderlo, Caronte dovrà riorganizzare la sua vita e quella di Ty, il bambino salvato da morte certa che ora vive grazie a un cervello quantico dalle potenzialità immense: Cerberus. Tutti insieme dovranno proteggere Oyun, il giovane monaco i cui ideali di libertà e uguaglianza sono osteggiati in ogni modo dalla tirannia di Egemona. Il governatore è disposto a qualsiasi cosa per eliminare Oyun e i droidi Benkor a lui fedeli e ha predisposto un piano per stanarli. Il Cacciatore è già sulle loro tracce. L’incipit: Alla fine Timofey si era calmato, e prima che i sedativi facessero effetto, spedendolo di nuovo nell'incoscienza, era perfino riuscito ad alzare una manina in segno di saluto. Ivan guardava suo figlio, deformando il naso contro il vetro che separava la camera di isolamento dal resto del mondo. Rimase a contemplare il faccino per alcuni minuti, la frangia bionda che cadeva sul viso smunto, il collo ossuto che usciva dal pigiama troppo largo per quel corpo scheletrico. Un droide infermiere gli appoggiò un artiglio sulla spalla. Con voce metallica lo invitò a seguirlo. Percorse il labirinto di corridoi asettici dietro al robot che, senza voltarsi, si adeguava alla sua velocità. A pochi metri di distanza un aggeggio simile, addetto alle pulizie, cancellava dal pavimento immacolato ogni traccia lasciata dalle sue suole. Ivan conosceva già la strada, l’aveva percorsa almeno una volta alla settimana negli ultimi due anni, ma a nessuno veniva permesso di girovagare da solo nell’ospedale. Il protocollo era il protocollo. Chew-9 n.18 – GUANTONI ROSSI di Lorenzo Fontana Un lottatore a fine carriera affronta un formidabile astro nascente del muay combat, un incontro che appare scontato fin quando due criminali non lo costringono a... vincere a tutti i costi. Ivan Gatalsky divide il suo tempo tra figlio malato, un lavoro precario e sbrigativi allenamenti in vista dell'incontro con il giovane Touthatis, promessa delle arti marziali, avversario violento e spietato. È rassegnato a perdere, quando due criminali gli piombano in casa, decisi a scommettere su di lui. Gli propongono di usare il Chew-9 e Ivan rifiuta, da sempre sostenitore degli alti valori dello sport. Ma gli sgherri non demordono, e ricorrendo all'arte del ricatto lo costringeranno a combattere con ogni mezzo, in una lotta che si estenderà ben oltre i confini del ring. Lorenzo Fontana è un ingegnere idraulico toscano, classe '74. Il suo racconto "Il manutengolo", incentrato sulla figura del brigante maremmano Tiburzi, è stato pubblicato in appendice ai Gialli Mondadori nel 2013. I racconti brevi "Simbiofono" e "Prime fughe di un ribelle" sono stati pubblicati sulla rivista Writers Magazine Italia. Altri suoi racconti si possono trovare nelle antologie "Il magazzino dei mondi", "365 Racconti Horror", "365 Racconti sulla fine del mondo" e "365 Storie d'amore", tutte edite da Delos Books. L’incipit: Infilo la mano nella terra umida che cede mollemente alla mia pressione. Socchiudo gli occhi, rimestando il compost marrone. Sono solo. Solo in questa casa, solo in questo terreno, solo in questa regione. Sono solo anche su questo pianeta. Ma non mi pesa. Anzi. Ogni tanto esco nella luce del tramonto e guardo la foresta infinita che ricopre questo mondo. E sono in pace con me stesso. Il tempo in cui riuscivo a sopportare la gente è finito qualche anno fa, ma pare un’eternità. Un tempo convulso, dove essere nel vortice era obbligatorio. Quasi naturale. Adesso, invece, sono come sospeso nelle mie abitudini quotidiane, come un lento asteroide che orbita lontano, nello spazio vuoto. Tiro fuori la mano cosparsa di terriccio: la temperatura è quella giusta, l’umidità anche. Un’occhiata al display sul muro della serra mi conferma quello che la mia esperienza mi ha già detto. Accarezzo con un sorriso le foglie brillanti e sussurro qualche parola affettuosa. Io, Philip Retseb, qui ci sto bene. Anche se non è sicuramente il pianeta più frequentato della galassia. Chew-9 n.19 – PURO SPIRITO di Andrea Ferrando Puoi anche rifugiarti nel più remoto dei pianeti, ma se non hai chiuso i conti con i tuoi errori, il passato può venire a cercarti quando meno te l'aspetti. E solo in quel momento capirai qual è la cosa giusta da fare, sempre che il destino e il Chew-9, la droga del benessere, ti diano la possibilità di scegliere... Philip Retseb ripara astronavi e coltiva fiori rari nelle serre del pianeta disabitato Arbus, ai margini della galassia. Quando il Titan III, un cargo che costituisce la sua più importante commessa, viene rubato, Philip sa che si deve occupare personalmente del recupero. Quindi lascia il suo volontario isolamento e si getta all'inseguimento fino ad arrivare su Cardassia, dove ritrova i suoi vecchi compagni di scorribande in lotta tra loro. Quando è il momento di saldare i conti lasciati in sospeso, bisogna decidere da che parte stare, anche a costo di morire per ritrovare una nuova vita.E per capire che cosa fare del Chew-9, la droga del benessere che tanti interessi smuove in tutta la galassia abitata. Andrea Ferrando, nato nel 1970, laureato in fisica, vive a Genova con la sua splendida famiglia. Di giorno conduce progetti di miglioramento aziendale, di notte si dedica alla fantascienza, al rock, all'horror e al noir. Pensa che le due cose siano collegate ma deve ancora capire come. Qualche suo racconto è in giro per la rete o pubblicato in antologie di vario genere. Per Delos Digital ha pubblicato, in collaborazione con Fabio Pasquale, ""Siamo Legione"", il decimo capitolo della prima stagione di "The Tube". L’incipit: – Ehi, Talia, razza di nullità! Alla fila otto hanno bisogno di un tecnico manutentore. Ondeggia quel bel culetto sodo e datti una mossa! Il capo Berin era un donnone vecchio stampo, capelli corti, quasi rasati, forme abbondanti e burrose dei fianchi. Mai un sorriso o una banale frase di approvazione. Impartiva ordini con arroganza e strafottenza senza badare troppo ai convenevoli. Quando voleva qualcosa non chiedeva, ti fissava da dietro la maschera protettiva con gli occhi incavati che si intravedevano appena, e arricciava il labbro superiore come un mastino pronto ad azzannarti alla giugulare. Non ammetteva rifiuti, pena la decurtazione della paga giornaliera… brutta rogna. Mi detersi la fronte e riposi il fazzoletto umido nella tasca della divisa ormai intrisa di grasso e sudore. Il reparto di estrazione stava cadendo a pezzi. Le fornaci di turalitium, ormai prossime al collasso, bruciavano più combustibile del previsto e rendevano l’aria densa e appiccicosa. Chew-9 n.20 – BARAS III di Michela Pierpaoli Vent'anni di lavoro nel cuore di un pianeta minerario possono sembrare tanti, ma se l'agognata ricompensa allo scadere del contratto, il prezioso Chew-9, è negata, allora tutto può succedere... Talia è una dei manutentori della fornace: la struttura a nido d'ape costruita dalla Compagnia sotto la superficie incandescente di Baras III, il pianeta minerario ricco di preziosi giacimenti di "turalitium". In un ambiente di sole donne non è difficile coesistere, se si ha abbastanza Chew-9 e gli olovideo non si danneggiano. Ma quando gli incidenti si susseguono e il dubbio sulla reale sorte dei cadaveri sfiora la mente di Talia, insieme alla certezza di non ottenere quanto pattuito allo scadere del contratto, la frustrazione e il Chew-9 possono scatenare una rabbia incontrollata. Michela Pierpaoli, marchigiana, classe 1973. Dopo aver frequentato un corso di scrittura tenuto da Franco Forte, si è dedicata con maggiore entusiasmo a questa sua passione ed è riuscita a pubblicare il primo e-book, settimo capitolo della collana The Tube, intitolato "Legame di sangue", con Fabio Pasquale, uscito a gennaio 2014. Altri racconti pubblicati in diverse antologie "365", Racconti di Natale 2013 e Racconti d'estate 2014, intitolati: "Odio il Natale" e "Sognando l'Egitto", editi da Delos Book. L’incipit: – Da qui in avanti, la morte è in agguato. – La frase un po' teatrale di Standish risuonò, bassa e ammonitrice, nell'auricolare di Patrick. Né Wang né Mendoza replicarono. Il secondo era di fatto un veterano, mentre il primo era un tipo di poche parole. Quanto a lui non era in vena di battute, e una risposta priva di ironia sarebbe sembrata retorica o futile, o forse entrambe le cose. Si voltò verso la sagoma affusolata e compatta della piccola nave, che se ne stava in attesa sulla spianata che era stata usata per l'atterraggio. Se fossero usciti vivi da quella escursione su Babelion, li avrebbe ricondotti a casa con la stessa efficienza con cui li aveva fatti arrivare lì. Riportò lo sguardo in avanti. Il corpo agile di Standish, avvolto dalla tuta a bassa pressione, si stava muovendo verso la scala intagliata nella roccia basaltica, nera come giaietto. Patrick si avviò, precedendo la figura massiccia di Mendoza e quella molto più minuta di Wang. Le suole antiscivolo degli scarponcini gli davano la ragionevole sicurezza che non sarebbe morto a causa di un'occasionale caduta. Chew-9 n.21 – BABELION di Antonino Fazio Che cosa spinge una piccola squadra di temerari a violare gli anfratti di una costruzione aliena scavata direttamente nella roccia di uno sperduto pianeta, all'interno della quale la morte può colpire in qualunque momento? Il miraggio di un misterioso premio o una motivazione più profonda? Patrick ha seguito Standish nella sua folle avventura su Babelion, insieme a Wang e a Mendoza. Il loro percorso è costellato di pericoli di ogni tipo, trappole letali predisposte dagli enigmatici costruttori per rendere la loro impresa un azzardo assoluto, un rischio ai limiti dell'assurdo, per correre il quale occorrono nervi d'acciaio. Ma quando le cose diventeranno davvero difficili non basterà nemmeno il coraggio. Bisognerà per forza ricorrere alle proprietà miracolose del Chew-9, la sostanza più potente dell'universo, pur sapendo che usarlo all'interno della Dimora Scolpita, invece della salvezza, potrebbe avere come diretta conseguenza la morte. Antonino Fazio è laureato in filosofia e in psicologia. Ha pubblicato l'antologia personale di fantascienza "CyClone" e ha curato, con Riccardo Valla, il volume saggistico su Cornell Woolrich "L'incubo ha mille occhi". Con il racconto "La sparizione di Majorana" ha vinto il Premio Italia nel 2011. Molti dei suoi racconti e articoli sono inclusi in varie antologie e riviste. In eBook sono disponibili: "Perché gli uomini uccidono le donne" (saggio), il giallo "Il cimitero degli impiccati" (finalista al Premio Tedeschi), i romanzi "Gli ultimi tre giorni" e "L'uovo della Fenice" (finalisti al Premio Urania), "Lavoro notturno" (racconto), "Ripiegamento tattico" (racconto), "Zona infestata "(romanzo breve), "Giorno Zero" e "Il bacio della morte" (serie "The Tube", con Alain Voudì), "Survive" (serie "The Tube Exposed"), "Spectrum 3" (serie "The Tube Nomads"), "Babelion" (Serie "Chew-9"), "Terrore a Whitechapel" (Serie "History Crime"). L’incipit: «Elisabeth, con me può parlare. Cosa la turba oggi?» Lizzie continuava a fissare le mattonelle ambrate del pavimento, seguendone i disegni regolari. Una, due, tre, quattro losanghe. Cambio di tonalità. Una, due, tre, quattro losanghe. Nuovo cambio di tonalità. «Elisabeth, mi sente?» Alzò lo sguardo quel tanto necessario a incrociare lo sguardo del proprio interlocutore. «Il mio nome è Lizzie.» «No, il suo nome è Elisabeth O’Mallery. Ma se preferisce posso chiamarla Lizzie. È così importante per lei?» Lizzie abbassò di nuovo lo sguardo, scrollando le spalle. Una, due, tre, quattro losanghe. Ancora quindici minuti e tutto sarebbe finito. Almeno per quella settimana. Novecento secondi al termine dell’interrogatorio. Una, due, tre, quattro losanghe. Fosse stata lei il piastrellista, avrebbe inserito una decorazione per spezzare quella monotonia. Chew-9 n.22 – EFFETTI COLLATERALI di Greta Cerretti Una ragazza smarrita, uno psicoterapeuta d'eccezione e un nascondiglio perfetto. Perché per i Rems esiste una dimensione nella quale è possibile trovare, se non la salvezza, almeno un po' di pace. Ma per quanto ancora? Lizzie O' Mallery si è risvegliata in un vicolo buio, con le braccia piene di tagli e la memoria azzerata. Condotta in una clinica che sembra una prigione, con la sola compagnia di un androide, cerca di recuperare i ricordi attraverso un percorso terapeutico forzato. Il segreto che la ragazza custodisce è di vitale importanza: le scorte di Chew-9 si stanno esaurendo e nessuno sa dove Lizzie abbia nascosto i Rems, la razza aliena da cui la droga del benessere viene estratta. Mentre due membri dell'Organizzazione seguono ogni sua mossa, il padre della psicoanalisi, Sigmund Freud, si barcamena tra l'etica professionale, la voglia di sapere e il desiderio di non perdere i benefici del Chew-9. Perché non esiste droga che non abbia effetti collaterali. Greta Cerretti, classe '75, è psicologa e psicoterapeuta, specializzata in Addictive Behaviours. Vive e lavora sotto il segno della M: Moglie, Mamma, Mondoscrittura, l'agenzia di servizi editoriali di cui è socia fondatrice. Nel 2011 esordisce con il romanzo "La Catena" edito da Nulla Die. Nel 2014 il suo racconto "Vulcano" è pubblicato nell'antologia "365 Racconti d'estate" edita da Delos Books, mentre per Delos Digital pubblica il racconto "Effetti Collaterali" nella collana "Chew-9". L’incipit: Ci precipitammo nell’ufficio, convocati d’urgenza. Missione importante, pensai subito. Anzi: importante e pericolosa. Ci giocherei le palle. – Trevor, James, Sue, sedetevi… – esordì il comandante, accarezzandosi nervosamente i baffi grigi. L’espressione di disagio mista a dispiacere. – Siete i miei pezzi migliori. Lo sapete, vero? I suoi uomini erano “pezzi”. Nulla di offensivo. Ogni caso, per lui, era come una partita a scacchi. Ci accomodammo. Nel mezzo, l’ampia scrivania, piena di monitor e scartoffie. – Quelli del Dipartimento Governativo Intergalattico mi stanno stressando – si lamentò. – Dicono che a questo punto siamo noi della S.I.I.A. a dovercene occupare, come da protocollo. Ma stavolta, se non mando voi – sbuffò – dubito che otterremo qualche risultato. È strano vedere il vecchio Wilson così inquieto. – Di che si tratta? – chiesi. Si grattò la nuca e sospirò. – Tengo acceso il proiettore a induzione vocale, okay? Così tutto sarà più chiaro. Chew-9 n.23 – QUBIX 9001 di Daniele Pisani Soltanto il Chew-9 può fermare un computer quantico sfuggito a qualunque controllo. James, Trevor e Sue, i migliori agenti della S.I.I.A., la Special Intergalactic Investigation Agency, sono stati scelti per indagare sulla misteriosa scomparsa di tre astronavi. Ben presto, la missione prenderà una piega da incubo. Sarà necessario, infatti, affrontare un nemico potente e insidioso, capace di sferrare attacchi che agiscono sia sul piano fisico sia mentale evocando le paure più profonde. Un nemico divorato da un'ambizione senza limiti, intenzionato a distruggere chiunque tenti di fermarlo ma anche alla disperata ricerca dell'alleato ideale; di un prescelto, per realizzare un sogno che va al di là di ogni immaginazione possibile. L’incipit: Maverick gorgogliò qualcosa, sputando mozziconi di parole e sangue, che gli stava risalendo caldo in gola. Aveva un sapore ferroso, viscido. Sapeva di organi andati a male. — Vaffanculo… — farfugliò. Premette la schiena contro la parete di freddo acciaio, per cercare un momentaneo sollievo alle piaghe, e strisciò di lato, arrancando sui moncherini che gli erano rimasti al posto delle gambe. Uno spettacolo disgustoso, pensò. Il ragazzo arricciò il naso, quando una zaffata di carne marcia gli ferì le narici. Spostò lo sguardo sul braccio destro, dove la pelle si stava desquamando. Nell’incavo dell’avambraccio, la carne si era aperta in uno squarcio simile a un sorriso malato e, sotto di esso, si vedevano le vene che pulsavano sofferenti. Maverick sapeva cosa gli stava accadendo. — Porca puttana! — ululò, quando il sorriso di carne putrescente si allargò di più e il tessuto scivolò, con un rumore liquido, staccandosi dall’osso. — Porca puttana… — ripeté, piangendo. Maverick stava morendo. Chew-9 n.24 – LE OMBRE DI AVERNO di Oriana Ramunno I Rems: un popolo soppresso per anni. Il Chew-9: una droga per aprirgli gli occhi. La rivoluzione su Averno ha inizio... Maverick vive nella periferia di Averno, un luogo buio e maleodorante, arso dal sole di giorno e battuto dalle piogge la sera. Per strada, si aggirano i mutilati dalle radiazioni della centrale e i reietti che vagano come fantasmi. Oltre il deserto rosso, lontano da quell'inferno, sorge la Città Nucleo abitata dai Signori di Averno. Bianca e sinuosa, si erge con i suoi pinnacoli sotto una cupola trasparente, che protegge i suoi perfetti abitanti dalle brutture dell'esterno. Ogni mattina, Maverick si reca al cantiere Alpha-9 per lavorare e ricevere, in cambio, una dose di FDA, surrogato del Chew-9. Solo quando la Sacerdotessa di Averno lo sceglierà tra i campioni destinati a lottare nell'Arena per divertire gli abitanti della Città Nucleo, Maverick capirà cosa sono davvero la FDA e il Chew-9 e scoprirà il terribile segreto che nascondo i Signori di Averno. La rivoluzione ha inizio. Oriana Ramunno è nata a Melfi nel 1980 e risiede a Bologna. "Laureata in Scienze della comunicazione, diplomata alla scuola di fumetto e illustrazione" "La Nuova Eloisa"", n"el 2012 vince il primo premio di "Estremamente Fumetto" con "Harutzuki – Luna di Primavera". Nel 2013 il racconto "Lupus Hominarius" si classifica secondo al concorso letterario "Nero Premio". Altri racconti dell'autrice sono apparsi nelle collane "365 Racconti erotici per un anno, 365 Racconti horror per un anno, 365 Racconti sulla fine del mondo e 365 Racconti d'estate", tutti editi dalla Delos Book. A settembre 2014 pubblica il racconto "Gli dei di Akihabara" per la collana Urban Fantasy della Delos Book. L’incipit: «Voi vi limitate a osservare. Qualsiasi cosa accada, nessuno di voi due muove un dito. Ci siamo capiti?» I due ragazzi annuiscono all'unisono. Uno dei due tenta un sorriso ma gli esce una smorfia così impacciata che deve schiaffeggiarsi per scacciare l'espressione ebete che gli resta impigliata in faccia. Respirazione accelerata, sguardo inquieto che salta da un punto all'altro, la fronte che frigge di sudore. Classico panico da prima volta. Mentre il pistone li spinge in superficie, Leo Feng si domanda di nuovo se sia giusto esporre due novellini a una scena così cruenta. Fosse successo a lui, quando aveva la loro età, probabilmente si sarebbe... «È inutile che ti torturi in questo modo» lo interrompe il suo collega Hui «ormai non c'è più tempo per un addestramento come si deve. Le cose sono cambiate, Leo.» Hui riesce sempre a leggergli nel pensiero, ma in questo caso non è merito del Chew 9. Lavorano insieme da quasi vent’anni. Più fratelli che colleghi, ormai. «Altroché, se sono cambiate» … Chew-9 n.25 – DOPPIO GIOCO di Fabrizio Fondi Per evitare il declino dell'umanità c'è solo un'arma davvero funzionale: il Chew-9, la droga del benessere... Sulla Terra infuria la battaglia per il controllo del Chew-9. Le macchine ne sono ormai dipendenti e hanno la chiara intenzione di sostituirsi alla razza umana. Ne stanno assimilando usi e comportamenti, perfino vizi e manie, e il loro potere pare inarrestabile. Gli umani non sanno fare a meno di loro e questo limite li sta condannando al declino. Ma il funzionario Leo Feng è intenzionato a combattere fino alla fine. E, con l'aiuto del Chew-9, a ricorrere al doppio gioco più subdolo per rovesciare le sorti della guerra in corso. L’incipit: – Povero piccolo. L’infermiera entrò nello studio del professor Bartol con aria corrucciata mormorando tra sé e sé. Spingeva una lettiga gravitazionale sulla quale era stato deposto un fagottino avvolto da una stoffa colorata. Bartol, appena la vide, corrugò la fronte e strinse le labbra. – Che succede, Gynevì? Che ci fa lui qui e… sono forse lacrime quelle che vedo sulle sue guance? La donna annuì mentre si strofinava gli occhi con le dita. – Mi scusi, professore. Il piccolo non fa che lamentarsi e svegliare gli altri neonati nelle sfere d’incubazione. Si calma un poco solo quando lo porto in giro con me, ma appena lei mi darà il consenso tutto avrà fine. Terminata la frase l’infermiera sfilò una cartella digitale dalla lettiga e gliela porse. – Dunque è vero – borbottò il medico azionando l’olovideo del documento. – I suoi genitori si sono tolti la vita a poche ore dal parto… – Poveri disgraziati – soffiò l’infermiera. – Poveri? – trasalì il dottore da dietro la scrivania, sollevandosi in piedi. – Blasfemia, piuttosto! Chew-9 n.26 – L’OLTRE di Michela Pierpaoli La legge nel sistema levoriano impone il passaggio verso l'Oltre a chiunque compia i sessantacinque anni di età o sia colpito da gravi malattie o infermità. La vita di Racal, affetto da osteogenesi imperfetta, è segnata dalla nascita. Sarà collegato a una macchina, fino a quando il suo cervello sarà in grado di acconsentire al passaggio verso l'Oltre: il paradiso levoriano. Ma il suo triste destino di vegetale, sarà sconvolto dalle strepitose potenzialità del Chew-9 che gli cambierà l'esistenza... ma non sarà per sempre. Racal, un bambino levoriano nato con parto naturale, è affetto da osteogenesi imperfetta. Le sue ossa fragili come cristallo lo costringono a una "non vita" (sordo, cieco e deforme) collegato a una macchina in attesa del passaggio verso l'Oltre. Bartol, il professore che lo ha visto nascere, dopo il suicidio dei genitori, decide di prenderlo in affidamento. Per lui costruirà un ambiente perfetto dove il piccolo potrà crescere senza problemi in attesa di scoprire una cura che possa liberarlo per sempre dalla sua condizione di disabile, ma dovrà fare in fretta. L'infermiera che lo ha assistito ha avvisato le autorità e i guardiani dell'Oltre sono sulle sue tracce. Hanno dato a Bartol un ultimatum, scaduto il quale, Racal dovrà, per forza di cose, acconsentire al passaggio verso l'Oltre. Ma Bartol scopre ciò che gli umani chiamano Chew-9, il potente allucinogeno in grado di rendere possibile l'impossibile e reale l'irreale. Grazie a uno speciale dispositivo collegato al suo cervello, il corpo di Racal crescerà e guarirà. Ma il suo destino sul pianeta levoriano è destinato a finire. Grazie alla vita regalatagli dalle potenzialità del Chew-9 Racal viaggierà su mondi lontani fino quanto il suo cervello e la droga gli permetteranno di farlo, ma tutto questo ha solo rimandato l'inevitabile passaggio verso l'Oltre... L’incipit: «Dove mi trovo?» Sigmund aprì gli occhi, soffiando fuori le parole dal labbro dolorante. «Si è svegliato» gracchiò con voce metallica B71. In pochi secondi Lizzie si materializzò al fianco del dottore. Sorrideva, senza dare voce ai propri pensieri. «Lizzie» sussurrò Sigmund, facendosi scuro in volto. «Come sono angusti e tetri i tuoi sogni.» La ragazza spense il sorriso, asciugando piano il sudore dalla fronte del medico. «Non sono i miei sogni, Doc.» Quel soprannome, così confidenziale, pareva volto ad azzerare ogni sbilanciamento nel loro rapporto. «Immaginavo che i tuoi sogni fossero più belli di così, bambina.» Il sangue rappreso non intaccava il sarcasmo di Sigmund. Quel ‘bambina’, appoggiato lì con apparente noncuranza, rimarcava che i ruoli tra loro non erano mutati. L’uomo e la ragazza. Il luminare e la paziente. «Come ti senti, Doc?» indagò lei… Chew-9 n.27 – HYPNOSIS di Greta Cerretti Assicurarsi i benefici del Chew-9 oppure salvare la fragile paziente? La scelta di Sigmund Freud non potrebbe essere più difficile di così: l'etica professionale da una parte, il proprio benessere dall'altra. Maschio e femmina, egoismo e generosità si sfidano per liberare i Rems. Ma ogni salvataggio ha un prezzo: chi lo pagherà? Lizzie O' Mallery e Sigmund Freud sono sfuggiti per un soffio alla morte. Purtroppo la salvezza è ancora lontana: l'Organizzazione non intende certo lasciarli andare, ma soprattutto i Rems non possono rimanere per sempre nella dimensione onirica. Mentre Mr. Owe e l'agente Iulti limano le loro incomprensioni tentando di collaborare, Sigmund estrae dalla manica l'ultimo asso del Vecchio Mondo: l'ipnosi. Attraverso un viaggio ultradimensionale potrà ribaltare a proprio vantaggio l'intera situazione, ma alla fine la brama di Chew-9 avrà la meglio sulle sue intenzioni. Per fortuna accanto a Lizzie c'è l'immancabile B71, il cui ruolo sarà ancora più determinante nella salvezza dei Rems e nel commiato verso la loro salvatrice. L’incipit: "Call me Ishmael. Some years ago—never mind how long precisely— having little or no money in my purse, and nothing particular to interest me on shore, I thought I would sail about a little and see the watery part of the world. It is a way I have of driving off the spleen and regulating the circulation". Non ci siete cascati, vero? Ok, ecco la mia solita prosa verbosa: "PROLOGO Luogo: assenza di coordinate. Tempo: nel momento esatto. Apre gli occhi, risvegliata dal tocco gelido e per nulla carezzevole dell'acqua; ma subito li richiude, per lo stesso motivo: l'acqua. Non si tratta soltanto dell'intensità della pioggia o della dimensione delle gocce, l'acqua brucia come fosse acida, sembra persino oleosa. E' persino improprio chiamarla pioggia, e' una bufera - e lei è allo scoperto. Voltandosi a pancia in sotto ottiene almeno di sottrarre, in parte, la vista a quel bombardamento; ha bisogno di qualche istante prima che il bruciore agli occhi si plachi e le palpebre possano tornare ad aprirsi sulla realtà esterna. Chew-9 n.28 – I CANCELLI DEL DELIRIO di Andrea Montalbò Quando i cancelli del delirio si spalancano, entrare non è una scelta, uscire non è un'opzione. E quello che resta in mezzo, eventualmente, è la realtà. La terrazza di un palazzo misterioso, eretto a sfidare le gigantesche onde di un oceano senza confini; una cella dalle pareti cangianti, nascosta in un tempio; un giardino rigoglioso, adagiato in un cratere lunare. Hannah apre gli occhi e neppure ricorda il suo nome: rimettere insieme i pezzi, poi, sarà soltanto doloroso. Il dolore magnifico e insormontabile del Chew-9, la droga del benessere. Andrea Montalbò, classe 1960, ha all'attivo i racconti "L'Ultimo Rito", "M.o.o.d.", "Urbania", pubblicati nelle antologie "L'Ultimo Rito" (1997), "È sempre tempo di Eroi "(1998) e "Le ali dell'Impero" (1999); i racconti a puntate "Questione di Classe" e "Sotto La Pioggia" (2014), pubblicati su "THe iNCIPIT" (www.theincipit.com) e due romanzi di fantascienza: "Extreme Defence" (2004) e "Extreme Defence: Sandriders" (2012). Per Delos Digital ha pubblicato, nella serie "The Tube Exposed", i racconti "Paranoia Park" e "Paranoia Park: Il Branco" (2014). L’incipit: Prima delle selezioni, prima della guerra, prima delle decisioni che avrebbe dovuto prendere guardando dentro se stesso… prima di tutto questo, per Ted Roberts c'era lei: Susan Seldon. A nove giorni dalla grande Adunanza dei Prediletti, lui era ancora lì, a perdersi dentro lo scintillio impetuoso dei suoi occhi blu. Quello non era il luogo giusto, o forse sarebbe stato meglio dire il quantum giusto; qualcosa nel suo “viaggio” doveva essere andato storto. Eppure… eppure era come se lui fosse sempre stato lì, come se il fine ultimo di tutte le cose fosse lei. Chew-9 n.29 – I PREDILETTI di Diego Matteucci Può l'amore attraversare il tempo e lo spazio? Con l'aiuto del Chew-9 tutto è possibile. E se nel passato scoprissimo che la droga del benessere non è mai esistita? Pianeta Genesi. Ted Roberts è l'uomo che sarà ricordato nei trid di storia come il padre fondatore di Genesi II, e colui che ha dato veramente inizio alla colonizzazione della Galassia. C'è solo un ostacolo da superare: la Terra. Il pianeta di origine sembra aver scordato i quasi mille anni di incessante lavoro dei Prediletti per tornare a rendere la Terra un pianeta vivibile, mentre la maggior parte della popolazione mondiale veniva spostata su Genesi. Per capire il presente bisogna conoscere il passato, e talvolta anche il futuro. Che cosa spinge Ted Roberts ad attraversare il tempo e lo spazio grazie al Chew-9? Forse per ritrovare quell'ardore e quella passione che quasi mille anni prima avevano motivato le azioni dei Prediletti? Oppure per una donna di nome Susan Seldon? Ferrarese, classe '76, assicuratore, Diego Matteucci ha pubblicato il romanzo horror "Seguimi!" (Editrice Clinamen), la raccolta di racconti "Lame nell'anima" (0111 Edizioni). Altri suoi racconti si possono trovare nelle antologie Dodici Giovani Narratori Ferraresi (Este Edition), nonché "365 Racconti Horror", "365 Racconti sulla fine del mondo", "365 Storie d'amore", "365 Storie di Natale" e "Il magazzino dei mondi 2" di Delos Books. Con Delos Digital ha pubblicato "Il tempio della notte" (The Tube Exposed 5), "Il bianco e il nero" (The Tube Exposed 14) e "La svolta" (terzo capitolo di The Tube 2). L’incipit: «Siamo in ritardo» lamenta Kobe torturandosi le mani. Non so quanto sia davvero preoccupato, visto che l'espressione angosciata da orientale in castigo lo accompagna anche quando dorme. Scuote la testa contrariato e tra le sue smorfie leggo a chiare lettere il rimprovero che non ha il coraggio di rivolgermi apertamente. Continua a posare gli occhi sul display orario posizionato sopra la testa del pilota. Sembra quasi pregare che il tempo si fermi. «Aspetteranno» gli rispondo io. «Non essere arrogante. Con gente di quella caratura non puoi permettertelo nemmeno tu, Stefan. Il tempo è l'unica risorsa sulla quale non sono disposti a trattare. Fosse capitato a me, di essere chiamato a ritirare centomila vram...» «Quello è il primo premio, Kobe, ma non è ancora mio. Potrebbero essere anche solo trentamila.» «Sarebbe una cifra colossale lo stesso, no? Ma quest'anno vinci tu, ne sono sicuro. E non è il caso di farsi desiderare troppo.» Chew-9 n.30 – SAVE THEM di Fabrizio Fondi Anche in un Emogioco la fantasia diventa realtà, grazie alle proprietà inquietanti del Chew-9, la droga del benessere In una Terra ridotta a deserto, gli Emogiochi rappresentano ormai la più alta e ricercata forma di evasione. Quelli programmati da Stefan Zelezny sono tra i più apprezzati, ma il Virtualmaster, ossia il premio più ambito per un Emowriter, va puntualmente al suo rivale Iuppiter. Frustrato da anni di brucianti sconfitte, Stefan ricorre al Chew-9 per amplificare le proprie capacità. Si trova così dentro una anomala versione di "Save Them", il gioco di Iuppiter che gli ha soffiato l'ultimo Virtualmaster. Là dentro la finzione è talmente intrecciata con la realtà che solo il Chew-9 potrà aiutarlo a restare in vita e tentare di uscirne indenne. E a scoprire cose sorprendenti perfino su se stesso... Fabrizio Fondi è nato nel 1967 a Orbetello, dove vive e lavora come consulente del lavoro. Nel 2003 ha pubblicato il racconto "Quattro caffè per favore" nella raccolta "I racconti sul caffè" che ha selezionato i migliori racconti al concorso "Caffè letterario" di Ragusa. Diversi suoi racconti sono stati pubblicati da Effequ nelle antologie "Dipinto di noir" e "La voce dei matti". Nel 2007 ha pubblicato con Effequ il romanzo "La ballata dello straniero". Nel Giallo Mondadori ha pubblicato il racconto "La Corriera n°32," secondo al concorso Carabinieri in Giallo del 2007 e il racconto "Tre mosse avanti", primo al concorso Carabinieri in Giallo 2012. Nel 2013 pubblica con Mondoscrittura il romanzo "L'erba del diavolo" (edizioni rivista e rieditata de "La ballata dello straniero"). L’incipit: Data astrale 6115.8. Cargo Jupiter Inguainata in una tuta viola, Anja raggiunse il Self Pub. Pieno, anche a quell’ora del mattino. Scorse una poltroncina singola con i braccioli e vi si sedette. Il bankbook olografico era acceso. Fece scorrere i titoli, soffermandosi sulle testate più famose, sorridendo alla vista di Stargate, notizie e attualità. Scelse invece Redemption, antagonista d’eccellenza al suo giornale e indugiò sull’immagine pubblicitaria di un paio di scarponi in goretex. – Sta scegliendo l’abbigliamento per la nostra gita, Kellermann? – la sorprese Riley. – Ragazzi, venite! Prendo io da bere – aggiunse allontanandosi. Gus e Zraél la raggiunsero trascinando alcune sedie. Il fracasso attirò gli sguardi degli avventori: il gruppo di ricerca era riunito. – Nettare di mela per noi… e per la dolce giornalista con gli occhiali – esordì Riley al ritorno. Con un po’ troppo slancio, appoggiò sul tavolo i quattro bicchieri che stringeva in mano. Un po’ di liquido schizzò attorno, e sulla guancia di Anja. Stronzo. Chew-9 n.31 – SPIRALI DI GHIACCIO di Simonetta Brambilla Accadono strane anomalie su Mary Anne. Quali e quanti segreti nasconde il pianeta? Per conoscere la verità non resta che unirsi alla missione e imbarcarsi sulla Jupiter. Anja è una giornalista che dietro alla determinazione nasconde un passato recente di dolore e rabbia. Dopo aver scoperto i risultati delle osservazioni sull'abnorme vegetazione di Mary Anne riesce a unirsi alla spedizione e si imbarca sulla Jupiter che accompagnerà i protagonisti sul pianeta. Ma i ragazzi del gruppo di ricerca non le lasciano troppo agio, e Potere e Chew-9 si nascondono ovunque. Anja ha un braccio e una gamba bionici che l'aiuteranno a togliersi dai guai, ma i pericoli e i nemici abbondano fin nel gelo marmoreo delle spirali di ghiaccio. E sparare non è sufficiente... Nata e vissuta a Milano fino al 1994, Simonetta Brambilla si trasferisce in Valle Imagna dove vive tutt'oggi con la famiglia, coltivando passioni e dedicandosi alla scrittura. Legge di tutto e pubblica racconti in diverse antologie tra le quali: "Il magazzino dei Mondi 1 e 2, 365 Racconti horror, 365 Racconti sulla fine del mondo, 365 Storie d'amore, 365 Racconti di Natale, 365 Racconti d'estate," di Delos Books. Ottiene una doppia pubblicazione per il racconto "Interludio finale" per la rivista "Robot" n. 68, Delos Books 2013, e in digitale per "Tutti i mondi di Mondo9", Delos Digital 2014.