Comments
Description
Transcript
Attività respiratoria - CanaleA2009
Attività respiratoria RESPIRAZIONE Scambio tra ossigeno e anidride carbonica Frequenza respiratoria nelle diverse fasce di età Periodo della vita atti/ minuto Neonato 30-60 1-5 anni 20-30 6-10 anni 18-26 10anni- età adulta 12-20 Anziani (dai 60anni) 16-25 FATTORI CHE INFLUENZANO LA RESPIRAZIONE 1 Posizione del corpo – – Ortostatismo Posizione seduta Posizione seduta minor compressione diaframma da parte degli organi addominali Attività ed esercizio fisico Aumento fabbisogno O2 durante esercizio Maggior capacità utilizzo O2 se buona attività fisica FATTORI CHE INFLUENZANO LA RESPIRAZIONE 2 Età - Gravidanza - Processo di invecchiamento di tutti gli organi Maggior difficoltà per spostamento diaframma Peso corporeo - Obesità Aumento richieste O2 Difficoltà movimenti torace FATTORI CHE INFLUENZANO LA RESPIRAZIONE 3 Ambiente – – Altitudine elevata Tolleranza individuale a caldo, freddo, clima secco o umido ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE RESPIRATORIA 1 dovute a: Aumento sforzo respiratorio Limitazioni movimento polmonare - Lesioni polmonari acute o croniche - Dolore (es: post- chirurgico) - Obesità - Dilatazione addominale per gas o fluidi - Danni costali - Anestesia - Deformità muscolo-scheletriche - Disfunzioni neuromuscolari ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE RESPIRATORIA 2 Ostruzioni vie respiratorie - Corpi estranei - Eccesso di muco - Crescite anormali di tessuto - Infiammazioni edema (es: asma, bronchite, bronchiolite, laringite) - Variazioni tono muscolatura liscia bronchiale broncospasmo ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE RESPIRATORIA 3 Stile di vita e abitudini Fumo Farmaci - barbiturici, narcotici, sedativi sedazione SNC Etilismo - riduzione emoglobina - riduzione riflessi rischio inalazione cibo Stress - derivante da malattia aumento richieste O2 - ansia iperventilazione ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE RESPIRATORIA 4 Alimentazione - Se malnutrizione riduzione emoglobina, proteine, calorie riduzione tono muscolare - Apporto liquidi per fluidità muco - Efficienza sistema immunitario ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE RESPIRATORIA 5 ambiente Inquinamento - Città - Ambienti lavoro - Fumo passivo Pollini e allergeni - Prime vie respiratorie (es: raffreddore da fieno) - Basse vie respiratorie (es: asma) MANIFESTAZIONI DI ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE RESPIRATORIA 1 Tosse Riflesso provocato da irritazione vie respiratorie - Cause diverse non tutte patologiche - Sintomo da valutare associato ad altri Produzione espettorato - Controllare volume, colore, consistenza - Verificare origine (basse o alte vie respiratorie) - Verificare se presenza sangue Dolore toracico - Origine respiratoria (es: bronchiti) - Origine non respiratoria (es: costale, muscolare) MANIFESTAZIONI DI ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE RESPIRATORIA 2 Dispnea …..affanno….. Fenomeno soggettivo - Diversi gradi fino alla dispnea a riposo - Ortopnea : difficoltà a respirare in posizione supina Livelli di dispnea I Lieve: cammina per 2 km a passo normale II Dispnea dopo 100 m o rampa di scale III Dispnea mentre cammina o attività quotidiane IV Dispnea a riposo MANIFESTAZIONI DI ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE RESPIRATORIA 3 Altri sintomi Suoni anomali del respiro Uso muscoli accessori - muscoli spalle e collo per contrastare la dispnea Cianosi - centrale : mucose occhi e bocca - periferica : estremità dita Clubbing Presente in malattie cardiache e polmonari Arrotondamento e ingrossamento dita mani e piedi ACCERTAMENTO 1 DATI SOGGETTIVI Identificazione del modello funzionale - Difficile esplicitare il modello fisiologico - più facile descrivere le alterazioni - Considerare la soggettività dei dati in relazione all'abitudine della persona a convivere con difficoltà respiratorie croniche (concetto di "normalità " molto variabile) - Fare domande molto precise sui sintomi (es: affanno dopo quanti piani di scale? dopo quanti metri di percorso a piedi? ) - Consultare, se necessario, anche i familiari ACCERTAMENTO 2 Identificazione dei rischi Fumo - quantità, tempo Condizioni socio-economiche Attività lavorativa (ambienti con esposizione a fattori nocivi) Abuso alcool Anamnesi familiare Allergie ACCERTAMENTO 3 Identificazione delle disfunzioni Differenziare se problema acuto o cronico Accertare inizio e durata sintomi Verificare se ansia/depressione o altri disturbi emotivi associati Verificare influenza dei sintomi su capacità di comunicare Coinvolgere i familiari per definire grado di adattamento della persona alla malattia Verificare grado di autonomia nelle attività di vita quotidiana Verificare grado e tipo di sostegno da parte dei familiari ACCERTAMENTO 4 DATI OBIETTIVI Visita Frequenza, ritmo e tipo di respiro Sforzo respiratorio (es: uso muscoli accessori) Dispnea, rantoli, respiro affannoso, rumoroso ansimare Colore cute e mucose (cianosi) Esame torace (deformità, ferite) Palpazione Percussione Auscultazione Visita medica ACCERTAMENTO 5 Analisi espettorato Espettorato normale: trasparente o bianco e inodore Espettorato patologico con differenti caratteristiche a seconda del tipo di malattia (es: giallo, verdastro, schiumoso, ematico...) raccolta per esame espettorato - Apposito contenitore (sterile se coltura) - Spiegare procedura - Far rimuovere residui alimentari dal cavo orale (sciacqui) - Far tossire ed espettorare nel contenitore: quantità sufficiente non saliva - Se necessario favorire espettorazione con aerosol - Meglio al mattino al risveglio (produzione notturna di espettorato ) - Se prelievo per coltura : richiudere immediatamente il contenitore; non inquinare coperchio e interno del contenitore ACCERTAMENTO 6 Esami e procedure diagnostiche Radiografie Esami funzionalità respiratoria Esami escreato Broncoscopia Test di sensibilità cutanea per allergie Toracentesi Ossimetria delle pulsazioni (Saturimetria) - Raggi infrarossi con sensore al dito o al lobo orecchio per valutazione “non invasiva” - Sa O2 sup. 95% normale - Sa O2 inf. 93% da valutare insieme ad altri dati clinici del p.te ACCERTAMENTO 6 Emogasanalisi (E.G.A.) Valori normali dei gas nel sangue – – – – PaO2 PaCO2 pH HCO3- ipercapnia 80-100 mmHg 35-45 mmHg 7.35- 7.45 22-26 mEq L ipossiemia I PROBLEMI: DIAGNOSI INFERMIERISTICHE Insufficienza respiratoria Liberazione inefficace delle vie respiratorie INTERVENTI INFERMIERISTICI 1 Accertamento delle caratteristiche della respirazione Frequenza - Varia con età e attività fisica - Adulto: 12-20 atti /m' - Tachipnea: sup. 20 atti/m' - Bradipnea: inf. 12 atti /m' - Apnea: assenza respirazione per alcuni secondi - se persiste è arresto respiratorio Ritmo e profondità - Di solito ritmo e profondità regolari - Espirazione di norma due volte più prolungata dell'inspirazione - Respiri alterati - Biot - Cheyne-Stokes - Kussmaul - Dispnea : da sforzo, a riposo INTERVENTI INFERMIERISTICI 2 RILEVAZIONE DEL RESPIRO Ved. procedura pag. 442 libro di testo N.B.: rilevare il respiro senza informare la persona non attendibilità per controllo volontario INTERVENTI INFERMIERISTICI 3 Promozione salute respiratoria - Interventi individuali e collettivi di educazione alla popolazione (es: fumo, esposizione ad agenti nocivi in casa e in ambienti di lavoro Idratazione - Favorire assunzione liquidi per prevenire secchezza secrezioni e per facilitare espettorazione muco in eccesso - Umidificare ambiente INTERVENTI INFERMIERISTICI 4 Postura e deambulazione - Cambio posizione e movimento per favorire espettorazione e prevenire infezioni da ristagno di muco (es: drenaggio posturale) Tosse - Stimolare a tossire correttamente - Aiutare (e insegnare) in caso di dolore postoperatorio comprimendo la zona con cuscino o mani INTERVENTI INFERMIERISTICI 5 Come insegnare al paziente a tossire Posizione seduta Piedi appoggiati Sostenere l’addome Respiro profondo o 3-4 inspirazioni successive con espirazione parziale Inspirazioni lente e profonde per osigenare le basi polmonari Colpo di tosse Piccoli sorsi di acqua possono stimolare la tosse INTERVENTI INFERMIERISTICI 5 Ossigenoterapia Obiettivi dell’ossigenoterapia Mantenere una PO2 >55-60 mmHg Non far superare alla PCO2 i 45mmHg L’ossigeno: - Aumenta la tensione alveolare di O2 - Riduce il lavoro respiratorio - Diminuisce il lavoro dell’apparato circolatorio INTERVENTI INFERMIERISTICI 5 L'ossigeno è un farmaco Prescrizione medica Danni anche gravi se somministrato in eccesso Rischi di combustione Non fumare Tipi di presidi da usare nella somministrazione da scegliere in base alla condizioni della persona e alla sue preferenze Controllo frequente flusso Controllo tolleranza/effetti benefici Verificare benessere della persona: posizione, secchezza fauci, igiene orale, disturbi provocati da mascherina o altri presidi (es: arrossamenti cute, irritazioni da cerotto....) Sistema di chiamata (campanello) in posizione agevole per la persona Prevenire dipendenza psicologica da ossigeno Gestione adeguata circuito: pulizia, sostituzione, acqua nel gorgogliatore... INTERVENTI INFERMIERISTICI 6 Gestione della dispnea Circolo vizioso dispnea-ansia Controllo ansia: atteggiamento calmo e disponibile, istruzioni chiare e precise, tecniche di rilassamento, atteggiamento di ascolto Posizione: preferibilmente seduta; garantire appoggio del torace confortevole per la persona Controllo O2 terapia se occorre: dose e tipo di presidio prescritti Evitare sforzi inutili : aiutare nei movimenti Respirazione attraverso il naso, se possibile, utilizzando il diaframma per l'inspirazione Spingere le spalle verso il basso per evitare uso inefficace dei muscoli accessori Incoraggiare e rassicurare (con tatto) Informare tempestivamente il medico se la dispnea persiste, peggiora o compare improvvisamente INTERVENTI INFERMIERISTICI 7 Controllo delle infezioni Corretta eliminazione muco in eccesso (tosse, aspirazione) Pulizia, disinfezione presidi (circuiti O2 terapia, aerosol) Manovre sterili in ospedale (es: aspirazione endotracheale) Esami colturali di controllo Identificazione precoce segni e sintomi di infezione: colore, aspetto, quantità escreato, febbre..) Uso antibiotici Eventuali vaccinazioni INTERVENTI INFERMIERISTICI 8 Risparmio energetico Possibili alterazioni nello svolgimento delle attività di vita quotidiana legate a disfunzioni respiratorie. Far leva su: - risparmio energetico - desiderio di autonomia della persona Attenta valutazione delle capacità del soggetto nelle diverse attività Aiutare la persona a stabilire obiettivi realistici: tappe graduali verso una crescente autonomia Insegnare movimenti adeguati per risparmiare energie (es: compiere alcune attività in posizione seduta) Assistere e d aiutare nelle diverse attività: far comprendere che l'operatore può intervenire all'occorrenza Proporre alternative: es: lavarsi a letto anziché in bagno Verificare possibilità di uso di presidi adeguati (es: rialzo nel WC, mancorrenti) Coinvolgere/addestrare i familiari INTERVENTI INFERMIERISTICI 9 Promuovere l'autostima Affrontare con la persona eventuali limitazioni derivanti dalla disfunzione respiratoria riguardo a : - attività lavorativa - attività sessuale - attività ricreative Discutere con la persona e coinvolgere altri operatori (medici, fisioterapista, assistente sociale..)per ricercare possibili soluzioni ai problemi. Se opportuno mettere in contatto con associazioni di auto-aiuto. INTERVENTI INFERMIERISTICI 10 Disostruzione vie aeree da corpi estranei - Non sempre è utile dare pacche sulle spalle - Non sempre è utile mettere le dita nella gola della persona - Manovra di Heimlich Aerosolterapia Aspirazione delle secrezioni