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Diapositiva 1 - Istituzione Scolastica Mont Emilius 2

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Diapositiva 1 - Istituzione Scolastica Mont Emilius 2
Olivetti S.p.A. è una società, di proprietà di Telecom Italia, che opera nel
settore dell‘ information technology. In passato è stata una delle aziende
più importanti al mondo nel campo delle macchine per scrivere, da calcolo
e dell‘elettronica. È stata tra le prime aziende a produrre personal
computer e stampanti da ufficio. Il primato del primo PC può essere
assegnato all'Olivetti grazie al Programma 101, che venne prodotto nel
1964 e ottenne un grande successo nel mercato statunitense.
1908 - 1930
1930-1960
1960-1980
La Underwood
SOMMARIO
Anni Ottanta
Grandi Mutazioni
2005 ad Oggi
Posizionamento
Internazionale
1990-2005
1908-1930: I primi anni, La storica fabbrica a mattoni rossa
Il capitale sociale iniziale fu di 350.000 lire, Camillo vi partecipò con 220.000 lire ricavate
da alcuni terreni e di un fabbricato industriale che ospitava la C.G.S., fabbrica di
strumenti di misura elettrici, fondata precedentemente dallo stesso Camillo. Gli altri
azionisti erano amici e parenti. Sul tetto della fabbrica a due piani in mattoni rossi venne
affisso un cartellone, grande quasi quanto il lato est dell'edificio, che riportava la scritta:
Ing. OLIVETTI & C. PRIMA FABBRICA NAZIONALE DI MACCHINE PER SCRIVERE. La
Fiat a Torino era nata 10 anni prima e contava appena 50 operai, Camillo aveva 4 ragazzi
inesperti ai quali insegnava di persona elementi di meccanica, aritmetica e tecniche di
costruzione. In quel periodo la C.G.S. venne trasferita a Milano e Nel 1909 tornò ad Ivrea
per iniziare la costruzione di macchine da scrivere.
Fabbrica a mattoni rossa
Olivetti
1930-1960: l'affermazione in Italia e all'estero
Nel 1940 comparve la prima addizionatrice Olivetti, seguita nel 1945 dalla
Divisumma-14, la prima calcolatrice scrivente al mondo in grado di eseguire le
quattro operazioni. Venne inventata da Capellaro che avrebbe progettato in seguito
tutte le calcolatrici Olivetti. Fu negli anni 60 che l'azienda conobbe la massima
espansione sui mercati mondiali. Ma soprattutto nelle attività commerciali di ogni
livello era solitamente presente la macchina da calcolo Divisumma 24. Quest'ultima
venne prodotta in milioni di esemplari e venduta ad un prezzo altissimo, assicurando
enormi profitti all'azienda. Un progetto successivo Logos 27/1/2/3, fu la massima e
ultima espressione della tecnologia meccanica applicata al calcolo.
Non era in grado di reggere la
competizione con le prime calcolatrici
elettroniche prodotte da aziende
giapponesi e tanto meno con un prodotto
Olivetti che risulterà rivoluzionario, il
Programma 101 primo personal
computer, progettato da Pier Giorgio
Perotto e presentato alla fiera di New
York del ‘65. Il primo acquirente della
P101 fu la rete televisiva NBC, 5
esemplari per calcolare i risultati
elettorali da fornire ai propri
telespettatori.
Il lavoro di costruzione era seguito da due enti autonomi e in competizione
tra loro, il primo definito montaggio costituito da operai, operatore,
caporeparto, segretaria e schedarista, era addetto all'assemblaggio del
manufatto, il secondo, definito controllo, strutturato in modo identico,
aveva il compito di controllare dopo un certo numero di fasi di lavorazione,
se i lavori eseguiti fino ad allora rientravano nei valori di tolleranza previsti
dalle norme di montaggio, nel caso una sola regolazione risultasse errata la
macchina veniva scartata e rispedita alla fase di lavorazione responsabile
del difetto. Ogni macchina era accompagnata da una scheda in cui l'operaio
apportava la firma nella casella relativa alla propria fase di lavorazione. Per
macchine complesse, ad esempio la Tetractys-CR con carrello tabulatore,
erano necessarie oltre trenta fasi di lavorazione, ciascuna con tempi di 5-8
minuti.
Negli stessi anni, nella nuova sede della filiale O.M.O. (Officine Meccaniche
Olivetti), fondata nel 1926 e situata in località San Bernardo d'Ivrea, sono
in produzione varie macchine utensili. L'azienda è in concorrenza sul
mercato mondiale. La Olivetti si consolida così a livello nazionale ed
internazionale, e raggiunge il numero di 24.000 dipendenti.
Olivetti
1960-1980: dall'elettronica all'informatica
Tra il 1973 e il 1975 venne sviluppato il sistema
operativo Cosmos.
Nell'aprile del 1975 alla fiera di Hannover, in
Germania, vennero presentati due nuovi personal
computer, il P6040 e il P6060, che disponevano
di stampante grafica e Floppy disk incorporato,
il mercato non ne intuì le potenzialità e i
prodotti ebbero poco successo.
Nel 1978 Carlo De Benedetti assume la guida di
Olivetti.
Computer
P6060
Olivetti
Anni Ottanta
Olivet
ti
M20
Nel 1979 viene fondato a Cupertino negli Stati
Uniti l‘Olivetti Advanced Technology Center,
posizionato a due isolati dalla sede della Apple,
dove verranno progettati i chip LSI, la prima
macchina da scrivere elettronica al mondo
ET101, il primo personal computer europeo
Olivetti M20 e successivamente l‘M24, il
computer che ha avuto un enorme successo in
seguito alla partnership con AT&T.
M24
Olivetti
Il posizionamento internazionale negli anni ottanta
Negli anni ottanta l’Olivetti ritorna all'altezza della sua fama raggiungendo
nuovamente il successo internazionale con diversi, validi prodotti. Fra
questi vanno menzionati l'Olivetti M10 (1983), uno dei primi veri computer
portatili, con alcuni programmi integrati e la capacità di collegarsi a
computer lontani; l'Olivetti M20 (1983) aveva un hardware di prim'ordine,
ma non disponeva purtroppo di adeguato software applicativo. Di fatto,
questa macchina avrebbe avuto le potenzialità di imporsi come standard
mondiale se il marketing avesse compreso le enormi potenzialità applicative
di questo prodotto. La storia prese un'altra piega e lo standard se lo
aggiudicò la IBM con il suo PC, dotato del sistema operativo di Microsoft.
Olivetti dovette adeguarsi mettendo in produzione, come fecero altre
aziende, un computer clone del PC IBM, l'Olivetti M24 (1983) che ebbe un
successo di vendite notevolissimo, tanto che alla fine degli anni ottanta
l'Olivetti divenne uno dei maggiori produttori di personal computer in
Europa. Le potenzialità innovative dell'azienda, unica società in Europa, le
permisero di sviluppare la produzione di hard disk da installare sui propri
personal computer. La società era inoltre fornitrice delle telescriventi per
la NATO. Contemporaneamente alla produzione di personal computer
venivano assemblati i minicomputer, macchine più potenti, dotate del
microprocessore Motorola 68000. Ma a fronte di tutto ciò l'Olivetti viene
via via smantellata nei fatti. Numerosissimi licenziamenti, la chiusura o il
ridimensionamento di interi stabilimenti porteranno l'Olivetti ad una crisi
irreversibile, che si ripercuoterà quasi mortalmente sulla città di Ivrea e
sul Canavese.
Olivetti
L'Olivetti diventa una carta da giocare sul piano della finanza.
1990-2005: Ristrutturazione e caduta
Il 19 giugno 1990 Olivetti,
insieme a Lehman Brothers,
Cellular Communications
International Inc., Bell Atlantic
International e Telia
International dà vita ad Omnitel
Sistemi Radio Cellulari S.p.A. con
l’obiettivo di entrare nel mercato
europeo della telefonia mobile.
Nel 1995 insieme a Mannesmann
costituisce Infostrada S.p.A.,
operatore di rete fissa.
Tuttavia, negli anni novanta
l'intensificarsi della competizione
globale, la caduta dei prezzi e dei
margini in tutta l'industria
informatica mondiale, la
debolezza del mercato europeo, e
in particolare di quello italiano,
spingono Olivetti a una lunga e
costosa ristrutturazione delle
attività.
Olivetti
2005-Oggi: La rinascita
Con una conferenza stampa del 29 giugno 2005 Telecom Italia ha annunciato
di voler rilanciare Olivetti sul mercato dell'informatica, iniziando dal
ripristino del marchio Olivetti, che era stato sostituito da Olivetti Tecnost.
Con un investimento di 200 milioni di euro in 3 anni l'azienda intende
lanciare una serie di nuovi prodotti per l'ufficio e per la casa nel campo delle
stampanti a getto d'inchiostro e dei dispositivi multifunzione (che riuniscono
in sé le funzioni dello scanner, della stampante, della fotocopiatrice e, in
alcuni casi, del fax). Strategicamente molto importante, sarà il lancio del
tablet Olipad avvenuto nel marzo 2011. Il 20 aprile 2011 riapre in
collaborazione col Fondo per l'Ambiente Italiano lo storico negozio-museo in
piazza San Marco a Venezia esponendo alcuni prodotti dell'azienda di Ivrea.
Olivetti
Un'azienda di fronte alle grandi mutazioni
Costituita nel 1908 come "prima fabbrica nazionale di macchine per scrivere", fin dagli
inizi l'Olivetti si distingue per l'attenzione alla tecnologia e all'innovazione, la cura del
design, la presenza internazionale, la sensibilità verso gli aspetti sociali del lavoro. Questi
caratteri sono impressi dal fondatore Camillo Olivetti e dal figlio Adriano, che trasforma
l'azienda familiare in un moderno gruppo industriale. Conquistate posizioni di leadership
mondiale nei prodotti meccanici per ufficio, già negli anni '50 l'Olivetti investe nella
tecnologia elettronica con importanti risultati. La scomparsa di Adriano Olivetti (1960) e
il peso degli investimenti rallentano la transizione verso l'elettronica; ma nel 1978 esce la
prima macchina per scrivere elettronica a livello mondiale e nel 1982 il primo PC
professionale europeo. Negli anni '80, sostenuto da una vasta rete di accordi e alleanze,
accelera lo sviluppo nell'informatica e nei sistemi.
Camillo
Olivetti
La progressiva riduzione dei margini di redditività del business informatico e i nuovi
sviluppi delle telecomunicazioni, negli anni '90 spingono l'Olivetti a spostare il baricentro
verso questo settore, dapprima creando Omnitel (1990) e Infostrada (1995) e poi
acquisendo il controllo di Telecom Italia (1999), con la quale si fonde nel 2003. Nel 1959,
dopo una breve trattativa, l’Olivetti con un investimento di 8,7 milioni di dollari ottiene il
controllo della Underwood, società americana con una grande tradizione nel settore delle
macchine per scrivere. L’acquisizione risponde ad un preciso obiettivo di Adriano Olivetti,
che punta ad una solida presenza diretta sul mercato americano, ritenuto strategico ai
fini dello sviluppo. L’annuncio fa scalpore: la Underwood ha oltre 10 mila dipendenti,
fattura quasi 76 milioni di dollari, dispone di una fitta rete commerciale ed è un nome
prestigioso dell’industria americana, equivalente a quello della Singer nelle macchine per
cucire o della Ford nelle auto. Stupisce che a conquistarla sia un’azienda italiana, con
un’operazione che va in senso contrario rispetto ai rapporti di forza, economica e politica,
tra i due Paesi.
Olivetti
Olivetti
La Underwood
Olivetti Underwood
200-927
Nel giugno 1960 la Underwood e la OCA si
fondono, dando vita alla Olivetti Underwood,
di cui la Olivetti detiene una quota del 69%.
L’impegno finanziario per risanare l’azienda
americana è gravoso: nelle pieghe dei bilanci
si scoprono nuove perdite, gli impianti sono
fatiscenti e le ristrutturazioni risultano più
costose del previsto. Qualche anno più tardi
l’Olivetti dichiara di aver speso per la
Underwood 48 milioni di dollari per la
decisione di sviluppare negli USA una costosa
strategia di vendita basata sulla rete diretta.
Questa strategia aveva dato ottimi risultati
in Italia, ma al contrario era difficile da
sostenere nel grande mercato americano.
Adriano Olivetti, il proprietario, aveva capito
molto presto che l’acquisizione non sarebbe
stata facile.
Olivetti
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