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Diapositiva 1 - Daniele Trasatti
BALESTRUCCIO (Delichon urbica) CARATTERISTICHE GENERALI Ordine: Passeriformi Famiglia: Irundinidi Stretto parente della Rondine è spesso confuso con quest’ultima ma ha minori dimensioni, coda più corta e forcuta in misura minore della Rondine, gola e groppone bianco. Al contrario del rondone presenta ventre bianco. E’ un uccello migratore svernante in Africa subsahariana in primavera e si distribuisce in tutta Europa eccetto l’Islanda. Non esiste dimorfismo sessuale, il giovane presenta groppone più scuro. E’ lungo circa 12 cm, possiede un’apertura alare di 26-29cm e pesa 15-21 g. La voce è un veloce e cinguettante prrrit, chrrrit, tchrrrip. Può vivere intorno ai 5 anni. SPECIALIZZAZIONE Appartiene come la rondine alla Famiglia degli Irundinidi tipicamente evoluta per la cattura degli inverterbrati aerei, anche il volo non è efficiente quanto quello del Rondone, librandosi a quote più basse rispetto a queste specie e raggiungendo velocità minori. Analogamente alla Rondine, l’adattamento alla cattura aerea degli insetti ha sfavorito lo sviluppo dei muscoli delle zampe, anche se sono comunque più forti di quelle degli Apodidi (Rondone). Ciò permette al Balestruccio di posarsi a terra, frequentemente per raccogliere fango per la costruzione del nido, da cui si invola facilmente. RIPRODUZIONE Il Balestruccio arriva in Italia successivamente alla Rondine, ma prima del Rondone, intorno alla prima decade di aprile per ripartire più tardi di quest’ultimo tra settembre e ottobre. E' una specie coloniale e ancora più sinantropica (legata alla presenza dell’uomo) della Rondine, tanto che è frequente osservare parecchi nidi sotto lo stesso cornicione, a volte costruiti uno a ridosso dell'altro fino a creare dei "condomini". Secondo il nome scientifico stesso Urbica è più “cittadino” della Rondine trovandosi quasi esclusivamente in ambienti urbanizzati nidificando presso tetti, cornicioni e arcate. Il Balestruccio dimostra una spiccata fedeltà ai siti di nidificazione cui ogni anno fa ritorno ripulendo e riparando accuratamente lo stesso nido. Analogamente alla Rondine, costruisce nidi utilizzando argilla e fango la cui struttura è, tuttavia, peculiare. I nidi di Balestruccio sono coppe chiuse che sono posizionate aderenti al soffitto di cornicioni di edifici e sporgenze di pareti rocciose. L'entrata è costituita da una apertura laterale tonda, posizionata in alto. Può effettuare 2– 3 covate deponendo 4–5 uova tra aprile e settembre. Le uova schiudono in circa 20 giorni. UTILITA’ E MINACCIE Tra i fattori di minaccia del Balestruccio sicuramente si annoverano le ristrutturazioni di edifici che eliminano intere colonie di nidi; talvolta, queste operazioni sono effettuate direttamente dai residenti con la giustificazioni che questi uccelli “sporcano”. Tutto ciò avviene in violazione della Legge 157/1992 sulla protezione della fauna selvatica che vieta la distruzione di nidi. In verità, il fastidio arrecato dal Balestruccio è notevolmente inferiore al beneficio che regala in quanto predatore di elevate quantità di insetti fastidiosi per l’uomo e le attività agricole quali zanzare, afidi, etc. Il massiccio utilizzo di pesticidi in agricoltura riduce le disponibilità alimentari per la specie diminuendo la biomassa di invertebrati volanti e può essere causa di avvelenamento e fallimento delle covate per via dell’accumulo di sostanze chimiche nocive prelevate e accumulate attraverso gli invertebrati (bioaccumulo). Secondo le recenti stime di Birdlife International (network di associazioni per la tutela degli uccelli) il Balestruccio è classificato quale SPEC 3 (in diminuzione, la cui popolazione non è concentrata in Europa); inoltre è considerato in declino per le 25 nazioni della U.E. e la popolazione nidificante dal 1990 al 2000 è definita in moderato declino. SEGRETI DEL BALESTRUCCIO Uno dei misteri che avvolge questo grazioso uccello riguarda il riposo notturno, infatti, non è ancora accertato se il Balestruccio al tramonto faccia ritorno ai nidi in cui permane durante la notte oppure si raduni su alberi. Alcuni individui, infine, sono stati trovati tra “roost” (dormitori notturni in cui le Rondini si radunano situati di solito all’interno di estesi canneti) di rondini.