...

la catena epidemiologica

by user

on
Category: Documents
24

views

Report

Comments

Transcript

la catena epidemiologica
PRINCIPI DI IGIENE
Per Igiene, si intende il complesso delle norme
riguardanti la pulizia e la cura della persona e degli
ambienti.
L’igiene nel suo significato più ampio o più semplice,
mira a mantenere lo stato di salute dell’individuo e
della collettività.
Il mantenimento dello stato di salute passa attraverso
la prevenzione dell’insorgenza e il diffondersi delle
malattie.
A questo scopo vanno individuati i fattori che
favoriscono o riducono il diffondersi delle malattie.
LA PREVENZIONE …..
Fino alla prima
metà del ‘900 le
più
importanti
patologie erano
soprattutto
di
ordine
infettivo
contagioso
(colera,
peste,
tubercolosi, ecc)
Oggi sono più rilevanti le patologie di natura
cronico/degenerativa, tra cui le malattie
dell’apparato
cardiovascolare
(infarto
cardiaco, ipertensione, arteriosclerosi, ecc.),
le malattie neoplastiche (tumore o cancro)
che possono colpire sia organi solidi (
polmone, intestino, ecc.) che non (sangue).
…..LA PREVENZIONE….
Anche se sono stati fatti
notevoli passi avanti circa la
conoscenza di tutte le
patologie, alcune di esse, di
rilevante impatto sociale, sono
ancora al centro di molti studi
poiché rimangono al loro
riguardo numerosi punti oscuri
(es. cancro, ecc.).
TRASMISSIONE DELLE MALATTIE
INFETTIVE
LE COMPONENTI NECESSARIE
PER LA TRASMISSIONE
DELLE MALATTIE
AGENTE
INFETTIVE SONO:
AMBIENTE
OSPITE
CHE COSA SI INTENDE PER:
AMBIENTE 
Dove l’agente e l’ospite
interagiscono
L’ambiente
è
quella
variabile
che
permette all’ospite e all’agente di
incontrarsi e permette la trasmissione
della malattia.
CHE COSA SI INTENDE PER:
OSPITE 
La
persona
che
“ospita” l’agente e può trasmetterlo
L’uomo o l’animale che alberga in sé il
microrganismo patogeno
CHE COSA SI INTENDE PER:
AGENTE  IL MICRORGANISMO CIOÈ
LA VERA CAUSA DI MALATTIA
La maggior parte delle malattie trasmissibili
all’uomo sono provocate da batteri e virus e
molti di questi hanno l’uomo come unico
ospite.
Altri
microrganismi
sono
invece
patogeni anche per gli animali ed hanno come
serbatoio animali domestici o selvatici.
AMBIENTE
…..L’AMBIENTE FISICO…..
FATTORI DI AUTODEPURAZIONE NATURALE
(DISINFEZIONE NATURALE)
Sono quelle condizioni ambientali ostili ai
microrganismi che ne limitano lo sviluppo.
Normalmente
nell’ambiente
esterno il
microrganismo muore o se è in grado di
sopravvivere, difficilmente si riproduce.
I fattori di autodepurazione sono:
- essiccamento  il microrganismo muore
- diluizione  diminuzione della carica batterica
- sedimentazione  minore quantità di germi
sospesi nell’aria
- raggi ultravioletti (componenti dei raggi solari)
ottimi battericidi
- antagonismo biologico  scarsa sopravvivenza
di alcuni microrganismi rispetto ad altri
OSPITE
L’OSPITE
L’ospite è la seconda
componente necessaria
per la trasmissione della
malattia.
L’ospite
è
l’uomo o l’animale che
ha
in
se
il
microrganismo e può
trasmetterlo ad un’altra
persona o animale.
L’OSPITE
L’ospite per essere in grado di
ricevere, quindi di far penetrare,
attecchire ( cioè il microrganismo
trova un luogo dove stabilirsi) e
moltiplicarsi (aumentare il suo
numero)
deve
essere
suscettibile.
L’OSPITE
Per essere un
ospite suscettibile
occorre che la
persona o
l’animale agevoli
tutte le fasi di
sviluppo del
microrganismo.
L’OSPITE
L’attecchimento e lo sviluppo del microrganismo
avvengono perché il nostro sistema immunitario
è insufficiente per
ostacolare i germi che
possono essere molto
forti o molto numerosi.
L’OSPITE
DIFESE DELL’OSPITE
Le difese che l’individuo mette in atto quando viene
aggredito da germi patogeni sono sostanzialmente
di due tipi:
1) difese aspecifiche (sono immediate e contro
chiunque aggredisca)
Di queste fanno parte la cute che, se integra, non
permette il passaggio dei germi, alcune sostanze
particolari che si trovano in alcuni organi (occhi,
bocca, stomaco, ecc.) possono ostacolare la
penetrazione e lo sviluppo.
DIFESE DELL’OSPITE
2) difese specifiche
(sono
normalmente
più lente e specifiche
su un tipo di germe)
Questo
tipo
di
protezione
viene
effettuata
con
i
vaccini, oppure con
la
siero
profilassi
(somministrazione di
anticorpi già formati).
L’AGENTE
L’AGENTE
Generalità
I microbi, germi, microrganismi, ecc. sono nomi generici
che
identificano
organismi
viventi
di
piccolissime
dimensioni, molto semplici, costituiti da pochi elementi.
Molti
di
possono
questi
microrganismi,
moltiplicarsi
e
con
una
le
volta
penetrati,
tossine
prodotte
danneggiare l’organismo che li ospita (ospite).
L’AGENTE
La velocità con la quale possono manifestare la
loro presenza spesso è dovuta alla loro qualità
(germi molto forti  molto invasivi e patogeni) e
alla loro quantità (carica microbica).
I microbi che sono in grado di provocare malattie
sono detti patogeni.
L’AGENTE
Oltre ai germi patogeni, capaci di provocare malattie
all’uomo, agli animali ed alle piante, esistono
numerosi germi non patogeni che vivono sia
nell’organismo umano che nell’ambiente.
Alcuni di questi germi fanno parte della flora
batterica dell’individuo e non solo sono utili ma
addirittura
indispensabili
per
l’equilibrio
del
metabolismo umano (formazione di vitamine,
digestione alimentare,ecc.).
L’AGENTE
Questa distinzione netta, tra germi patogeni e
batteri facenti parte della flora batterica non è
sempre assoluta.
Alcuni germi presenti sulle mucose (intestino,
bocca, vagina, ecc.) e sulla pelle, possono, in
particolari circostanze (paziente ricoverato in
Ospedale, paziente sottoposto ad intervento
chirurgico, ricoverato in reparti a rischio come
la rianimazione, in terapia con farmaci
particolari) possono “incattivirsi” (virulentarsi)
per rottura dell’equilibrio del sistema e
provocare la malattia. Questi germi vengono
detti opportunisti.
CATENA EPIDEMIOLOGICA
LA CATENA EPIDEMIOLOGICA
La catena epidemiologica rappresenta quella
serie di eventi concatenati che permettono la
trasmissione del germe tra:

un ospite suscettibile che si è ammalato di
una malattia infettiva e contagiosa
e

un altro ospite suscettibile
LA CATENA EPIDEMIOLOGICA
La trasmissione
può avvenire
Direttamente
cioè senza
intermediari
Es. baci, rapporti
sessuali
LA CATENA EPIDEMIOLOGICA
Indirettamente
mediante veicoli
(componenti inanimate)
mediante vettori
(componenti animate).
LA CATENA EPIDEMIOLOGICA
L’infezione
rappresenta il
risultato della
penetrazione
nell’organismo di un
agente patogeno. Le
conseguenze della
“lotta” tra l’agente
infettivo e le difese
dell’organismo ospite
possono essere
molto variabili.
LA CATENA EPIDEMIOLOGICA
Nella maggior parte dei casi non si ha
sviluppo di malattia.
In altre situazioni si verifica una condizione
patologica lieve e con leggeri sintomi.
In altri casi vi può
essere lo sviluppo di
una
malattia
conclamata con segni e
sintomi importanti.
LA CATENA EPIDEMIOLOGICA
Questa continua e costante
variabilità
è
dovuta
principalmente alla diversa
rispondenza
che
ogni
singolo individuo ha verso
un attacco di un agente
esterno.
LA CATENA EPIDEMIOLOGICA
La trasmissione di un agente infettivo implica il
riconoscimento di un punto di partenza della
catena degli eventi che portano all’insorgere
della malattia infettiva.
Tale punto viene definito:
SERBATOIO
SORGENTE
DI INFEZIONE
O FONTE DI INFEZIONE
LA CATENA EPIDEMIOLOGICA
SERBATOIO DI INFEZIONE
E’ l’uomo o l’animale, dove il microrganismo
vive e si moltiplica e può essere trasmesso
ad altro uomo o animale. In alcuni casi è
l’ambiente con la presenza di germi molto
resistenti(es. spore del tetano). .
LA CATENA EPIDEMIOLOGICA
SORGENTE DI INFEZIONE
L’uomo
o
l’animale
che
ospitano il germe e che
possono eliminarlo all’esterno.
Molto spesso,
sorgente
serbatoio coincidono.
e
L’eliminazione all’esterno di un
germe patogeno da parte di un
ospite infetto è indispensabile
per
la
trasmissione
della
malattia
VIE DI ELIMINAZIONE
VIA RESPIRATORIA
i microrganismi vengono eliminati sotto forma di goccioline
attraverso la respirazione, la tosse , gli starnuti, ecc.
(influenza, raffreddore, pertosse, TB polmonare, meningite, ecc.)
 VIA INTESTINALE
Con le feci vengono eliminati germi patogeni (vibrione del colera,
virus della poliomielite, virus dell’epatite A, ecc.)
 VIA GENITO-URINARIA
l’eliminazione di agenti patogeni attraverso le urine non
rappresenta un evento molto frequente (es. TB renale).
Le secrezioni degli organi genitali possono dar luogo a malattie a
trasmissione sessuale (es. sifilide, AIDS, Epatite C, ecc.)

VIE DI ELIMINAZIONE

VIA CUTANEA
i germi vengono eliminati attraverso le lesioni
cutanee presenti durante le malattie
esantematiche (es. varicella), micosi cutanee o da
lesioni profonde che fistolizzano all’esterno (es.
pus)

VIA PLACENTARE
Attraverso questa via di eliminazione la madre
affetta da una malattia infettiva la trasmette
all’embrione (es. rosolia, toxoplasmosi, ecc.)
VIE DI PENETRAZIONE
VIA CUTANEA
La cute se integra costituisce un naturale e valida barriera
all’ingresso dei microrganismi.
L’ingresso può avvenire attraverso le lesioni, le punture
degli insetti, il morso o il graffio di animale
 VIA MUCOSA
Le mucose delle vie respiratorie, apparato digerente,
apparato genito-urinario, congiuntiva, ecc. costituiscono la
principale porta d’ingresso per germi patogeni poiché sono
particolarmente vulnerabili, anche se dotate di alcuni fattori
di difesa.
 VIA PLACENTARE
Dall’organismo materno a quello fetale attraverso la
placenta

PERIODO DI INCUBAZIONE
E’ l’intervallo di tempo che intercorre
tra il contatto con un agente infettivo e
la comparsa del primo segno o sintomo
di malattia infettiva
Corrisponde al tempo
necessario perché il
germe
penetri,
attecchisca
e
si
moltiplichi
fino
al
momento in cui il suo
numero è sufficiente
a produrre segni o
sintomi
PERIODO DI INCUBAZIONE
La durata del periodo di incubazione
varia in relazione a:
Carica microbica = più germi ci sono e
più velocemente si sviluppano
Virulenza del germe = più il germe è
virulento più velocemente c’è sviluppo
di malattia
Risposta immunitaria dell’ospite = più le
difese sono deboli e più si creano le
condizioni ideali per lo sviluppo del
germe
LE DIFESE DELL’OSPITE
Possono essere di due tipi:
DIFESE ASPECIFICHE
sono dei meccanismi attivi
verso una vasta gamma di
microrganismi
DIFESE SPECIFICHE
sono dei meccanismi attivi
verso specifici microrganismi
DIFESE ASPECIFICHE
Sono identificabili in:
CUTE E MUCOSE
quando queste barriere anatomiche sono integre
rappresentano la prima difesa dell’organismo
SECREZIONI
alcuni organi producono sostanze in
grado di ostacolare la penetrazione
dei germi (es. lisozima presente
nelle lacrime, acido cloridrico
presente nei succhi gastrici)
DIFESE ASPECIFICHE
ANTAGONISMO BIOLOGICO
Meccanismo di difesa messo in atto dalla flora
batterica presente in molti organi (es. cute,
rinofaringe, genitali, intestino) che in uno stato di
equilibrio si oppone alla presenza di germi patogeni.
RISPOSTA INFIAMMATORIA
In caso di piccole ferite con punte o taglienti, o
escoriazioni della cute, l’organismo mette in atto
delle difese locali. L’aumento della temperatura
locale o la presenza di gonfiore della parte
dimostrano la presenza di una attività di difesa da
parte dell’ospite nei confronti di microrganismi
invasori
DIFESE SPECIFICHE
Il meccanismo di difesa
specifico si basa su un
sistema di
riconoscimento del
germe da parte del
sistema immunitario
dell’ospite.
Il sistema immunitario
riconosce parti del
germe ANTIGENI e
produce nei loro
confronti degli
ANTICORPI
ASPETTI NORMATIVI MALATTIE INFETTIVE
La sorveglianza delle malattie infettive è affidata
soprattutto al Sistema Informativo delle Malattie
Infettive (SIMI)
Il flusso si svolge attraverso il medico, ospedaliero o di
base, che diagnostica la malattia infettiva ed effettua
la segnalazione la trasmissione avviene a cura dell'UPRI
alla ASL incaricate della adozione di eventuali misure
di profilassi a tutela della salute pubblica.
ASPETTI NORMATIVI MALATTIE INFETTIVE
Il SIMI stabilisce l'obbligo di notifica (definendone
modalità e tempi) per 47 malattie infettive classificate in 4
classi in base alla loro rilevanza di sanità pubblica ed al
loro interesse sul piano nazionale ed internazionale;
prevede inoltre una quinta classe che comprende
malattie non specificamente menzionate nei gruppi
precedenti e le zoonosi indicate dal regolamento di
Polizia Veterinaria. Secondo tale sistema le malattie
infettive a obbligo di notifica sono state differenziate in
base alle informazioni da raccogliere e alla tempestività
di invio dei dati.
ASPETTI NORMATIVI MALATTIE INFETTIVE
MALATTIE DI CLASSE 1 da segnalare entro
12 ORE
Botulismo
Colera
Creutzfeldt-Jakob
Febbre gialla
Febbre ricorrente epidemica
MALATTIE DI CLASSE 4 da
segnalare entro 24 ore


(Lassa, Marburg, Ebola)
Influenza con isolamento virale
Meningite (*)
Peste
Poliomielite
Rabbia
Tetano
Tifo esantematico
Trichinosi
Dermatofitosi (tigna)
Infezioni, tossinfezioni ed
infestazioni di origine
alimentare

Pediculosi

scabbia
ASPETTI NORMATIVI MALATTIE INFETTIVE
MALATTIE DI CLASSE 2, 3 e 5 da
segnalare entro 48 ORE
blenorragia brucellosi, diarrea
infettiva non da salmonella,
epatite virale A, B, C, da
trasfusione,
epatite
non
specifica, febbre tifoide,
HIV,
lebbra,legionellosi,
leishmaniosi
viscerale
e
cutanea, leptospirosi, literiosi,
malaria,
meningite
virale,
morbillo, parotite, pertosse,
rosolia.....e tutte quelle non
comprese
HIV 1° e 3° lettera del nome e
cognome
ASPETTI NORMATIVI MALATTIE INFETTIVE




Nell'organizzazione aziendale il personale dell'UPRI negli orari
di servizio riceve i modelli 15,
Provvede alla trasmissione al SISP;
Valuta eventuale adozione di misure cautelative a protezione
del personale;
Consegna eventuali schede di sorveglianza speciale
Fly UP