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Comune di Firenze Quartiere 4 SCUOLA DELL`INFANZIA
Comune di Firenze Quartiere 4 SCUOLA DELL’INFANZIA COMUNALE “G.B. NICCOLINI” Via di SCANDICCI, 42 Telefono 055716306 Fax 055708294 e-mail [email protected] Anno scolastico 2014/2015 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA “FARE, ESPLORARE, SPERIMENTARE, INVENTARE ED IMPARARE.” Con Alice nelle meraviglie della creatività. 2 La scuola dell’infanzia comunale “Niccolini” è situata in via di Scandicci, nel Quartiere 4 del Comune di Firenze. Inaugurata, nella sede attuale, il 5 Febbraio 1985, accoglie – da anni – intere generazioni di famiglie fiorentine che, pur avendo il centro della città, spesso, come riferimento per l’attività lavorativa e professionale, hanno scelto di vivere in un contesto meno caotico e con maggiori spazi di verde pubblico. La zona del Quartiere dove opera la scuola “Niccolini” è particolarmente servita da centri ed esercizi commerciali di varie tipologie, oltre che di sufficienti servizi. La componente socio-economica del contesto di riferimento è quella tipica del ceto medio, fondamentalmente di tipo impiegatizio che, negli ultimi tempi ha risentito degli effetti della crisi che ne ha, probabilmente, attenuato le potenzialità anche relativamente alla fruizione dell’offerta di servizi. Negli ultimi anni, inoltre, si è assistito ad un consistente aumento della presenza di cittadini stranieri, di diversa appartenenza etnica che, per il momento, non ha creato particolari disagi o problemi di convivenza, ma che stimola la scuola ed altre agenzie formative ad attrezzarsi conseguentemente, nei termini di un’offerta formativa che sia quanto più ampia possibile, unificante e in grado di facilitare i processi di integrazione. Di conseguenza, stimolare l’apprendimento attraverso un’educazione attiva, fondata sull’esperienza e sulla valorizzazione delle singolarità, costituisce l’identità educativo-didattica di fondo della Scuola dell’Infanzia, il cui P.O.F. è stato pensato proprio per offrire risposte adeguate, secondo i suddetti principi e valori educativi. 4 ORGANIGRAMMA Nome Cognome ANNA LAURA MALEVOLTI CRISTINA BOZZO SUSANNA MARINI MONICA BOCELLI IDA DE LUCE TIZIANA GERMANI Ruolo/ Funzione Docenti sez. 1 (Resp. Percorso formativo alunni) Incarichi Responsabili fumo Continuità primaria Docenti sez. 2 (Resp. Percorso formativo alunni) Docenti sez. 3 (Resp. Percorso formativo alunni) Definizione fondi diritto allo studio Archivio circolari Continuità nido 5 Nome Cognome Ruolo/Funzione M. CRISTINA FABRIZI Docenti sez. 4 (Resp. Percorso formativo alunni) Continuità con la sc. Primaria Docenti sez. 5 (Resp. Percorso formativo alunni) Continuità con la sc. Primaria Referente plesso FEDERICA PACI ALESSANDRA ADAMO Continuità Asilo Nido ALESSANDRA TOSSANI ANTONELLA FICHERA Incarichi Docenti sez. 6 (Resp. Percorso formativo alunni) ELISA PISCITELLO RITA BURIANI MANUELA CHIRCHIRILLO Docenti sez. 7 (Resp. Percorso formativo alunni) 5 Nome Cognome LIVIA MADDALENA MARIA ROSA BEVILACQUA ROSSELLA POLI ANGELO NICOLA SCALZONE ROBERTA TELLINI LORENZA FOGGI MARIA GRAZIA FAUCE Ruolo/ Funzione Incarichi Docente I.R.C. E.S.E (ESECUTORI SERVIZI EDUCATIVI) “ ” “ ” “ ” “ ” Il personale non docente esercita, a supporto del personale docente, funzioni di sorveglianza, assistenza e di cura dell’igiene personale dei bambini. Allestisce I refettori per la distribuzione dei pasti, riordina e pulisce I locali della scuola, inoltre collabora ad attività educative programmate e partecipa ad iniziative di raccordo con le famiglie, secondo un monte ore di gestione sociale stabilito 7 Nome Cognome Ruolo/ Funzione Incarichi Recapiti Dott. CATELLO MARCIANO Coordinatore pedagogico Cura il raccordo tra l’amministrazione comunale e le istituzioni scolastiche. Coordina la progettazione didattica e organizzativa delle scuole. Collabora con i docenti nella sperimentazione e documentazione. Presiede i collegi docenti di plesso e di quartiere e cura la formazione del personale docente P.I. 055/2625664 Email: coord. Scuola. infanzia@ comune.fi.it MARY I.D.A. Coordinatore amministrativo Svolge attivita’ di coordinamento e di organizzazione dell’attività lavorativa del personale non docente e di collegamento con gli uffici centrali per le questioni attinenti i servizi scolastici: refezione, trasporto, appalti di pulizia, ove presenti e gli interventi manutentivi c/o scuola: Don Milani GHERARDELLI 055/7322633 8 REFERENTI ISTITUZIONALI DEL SERVIZIO SCUOLA DELL’INFANZIA • Direttore: Dott. Paolo Pantuliano • P.O. Attività amministrativa: Dott.ssa Giovanna Dolfi • P.O. Coordinamento Pedagogico: Dott.ssa Maria Rina Giorgi 9 SPAZI DIDATTICI E LORO USO SPAZI UTILIZZO FREQUENZA • N°7 AULE Attività didattiche quotidiane di sezione e, all’occorrenza, di intersezione. • SPAZIO POLIVALENTE: CORRIDOIO Attività bisettimanali di psicomotoria e occasionali di drammatizzazione e di socializzazione. • STANZE INTERMEDIE ALLE SEZIONI N°3 Adibiti a refettorio • REFETTORI N°1 Pranzo con stoviglie di ceramica, bicchieri di vetro e posate d’acciaio. • GIARDINO PERIMETRALE ALLE SEZIONI, TERRAZZE N°3 Giochi ed attività all’aperto, quando il tempo lo permette • BAGNI ADIACENTI LE AULE DI SEZIONE N°6 Attività di routine quotidiane 10 CENTRALITA’ DELLA PERSONA SCUOLA COME COMUNITA’ EDUCANTE E DI PRATICHE CRITERI e VALORI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE INCLUSIONE ED APERTURA ALLE CULTURE 11 ACCOGLIENZA Per i bambini: •All’inizio dell’anno scolastico le insegnanti effettuano, con l’approvazione dei genitori, alcuni giorni di compresenza, nel turno antimeridiano, per favorire l’inserimento dei piccoli. •La scuola effettua, su delibera del Quartiere, un’ anticipazione oraria alle ore 8,00 in ingresso, ed una posticipazione alle ore 17,00 in uscita, per i bambini i cui genitori ne facciano richiesta. Per i genitori: • Assemblea presentazione POF • Assemblea verifica POF • Assemblea di inizio anno scolastico per i genitori dei bambini nuovi iscritti • Riunioni di sezione • Colloqui individuali per i genitori delle bambine e dei bambini di 3, 4 e 5 anni • Compilazione, da parte dei genitori insieme agli insegnanti, di schede conoscitive dei comportamenti dei bambini/e nuovi iscritti 12 IL CURRICOLO DIDATTICO FINALITÁ EDUCATIVE Per ogni bambino/a, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo di: • IDENTITÀ • AUTONOMIA • COMPETENZA • CITTADINANZA 13 PROGETTO EDUCATIVO FINALITA’GENERALI FINALITA’ SPECIFICHE Promuovere lo sviluppo -Imparare a star bene -Sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato dell’Identità Promuovere lo sviluppo dell’Autonomia Promuovere lo sviluppo della Competenza Promuovere lo sviluppo della Cittadinanza -Conoscersi e sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile -Sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità -Acquisire la capacità di interpretare e governare il proprio corpo -Partecipare alle attività in diversi contesti -Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri -Realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi -Provare piacere nel fare da sé -Saper chiedere aiuto -Esprimere con diversi linguaggi sentimenti ed emozioni -Esplorare la realtà -Comprendere le regole della vita quotidiana -Partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti -Assumere atteggiamenti sempre più responsabili -Riflettere sull’esperienza attraverso: l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio a confronto -Descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise -Rievocare, narrare e rappresentare fatti significativi -Sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere e negoziare i significati -Scoprire gli altri e i loro bisogni -Gestire i contrasti attraverso regole condivise -Definire regole attraverso le relazioni, il dialogo e l’espressione del proprio pensiero -Essere attenti al punto di vista dell’altro -Riconoscere i diritti e i doveri 14 -Sviluppare un atteggiamento rispettoso verso l’ambiente AZIONE E MEDIAZIONE DOCENTE Le insegnanti valorizzano ed organizzano stimoli ed occasioni di esperienze che provengono dalla realtà ambientale e socio- culturale nella quale operano, per offrire proposte educative rispondenti ai bisogni degli alunni e ai parametri delle competenze richieste, nell’ambito di campi di esperienza, nei quali i bambini/e possano fare ed agire, che sono: • • • • • Il sé e l’altro Il corpo e il movimento Immagini, suoni, colori I discorsi e le parole La conoscenza del mondo Inoltre le insegnanti favoriscono e creano contesti di cura, di relazione, di socializzazione, di apprendimento, partendo sempre dall’osservazione attenta e sistematica dei bambini/e, dal dare ascolto e attenzione a ciascuno di loro, per definirne percorsi personale ed, eventualmente, anche bisogni educativi specifici e rispondere ad essi in un ambiente di apprendimento che valorizzi, sostenga e favorisca lo star bene a scuola insieme agli altri. 15 CAMPO D’ESPERIENZA PREREQUISITI Vissuto pregresso Aree di continuità con gli asili nido OGGETTI DELL’ESPERIENZA Aree tematiche o sfondi integratori ABILITA’ Obiettivi d’apprendimento CONTINUITA’ orizzontale CONTINUITA’ verticale IL SE’ E L’ALTRO Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme • Pone domande: -sulla realtà -sui comportamenti -sulle azioni • Percepisce la propria identità: dice il proprio nome • Si identifica come maschio/femmina • Percepisce la diversità •Conosce elementari regole di vita sociale -La natura -La vita -L’ambiente -Le relazioni tra persone -Gli eventi della quotidianità: -il gruppo, la famiglia, le tradizioni -La religiosità -Acquisire la consapevolezza del - Manifestare gli stati d’animo proprio corpo -Riconoscere le difficoltà -Scoprire la propria personalità -Condividere le esperienze -Stare con gli altri -Gestire i conflitti -Riconoscere il ruolo degli altri -Superare l’egocentrismo -Esplicitare gli stati d’animo -Cogliere i punti di vista degli altri -Dialogo tra genitori ed insegnanti (Genitorialità e multicultura) Strategie: -Affrontare insieme quesiti e temi -Proporre un modello di ascolto e di rispetto -Aiutare i bambini a trovare risposte alle loro domande - Riconoscere, comprendere rispettare scelte diverse 16 Confronto e condivisione di regole che consentono di realizzare le finalità educative CAMPO D’ESPERIENZA PREREQUISITI Vissuto pregresso Aree di continuità con gli asili nido OGGETTI DELL’ESPERIENZA Aree tematiche o sfondi integratori ABILITA’ Obiettivi d’apprendimento IL CORPO IN MOVIMENTO Identità, autonomia, salute Dominio delle principali funzioni del corpo, senso della propria identità, conoscenze fondamentali dello schema e del linguaggio corporeo, esprime e organizza la sua presenza attiva nel mondo circostante. Il corpo: esperienze sensoriale e percettiva. I giochi e le attività di movimento La fisicità La sicurezza Sperimentare le potenzialità e i limiti della propria fisicità.. Capire ed interpretare. Leggere i messaggi provenienti dal proprio corpo e da quello altrui. Rispettare il proprio corpo. Avere cura del proprio corpo. Esprimersi attraverso il proprio corpo. Comunicare attraverso il proprio corpo. Orientarsi nello spazio Muoversi nello spazio. Comunicare secondo fantasia e creatività CONTINUITA’ orizzontale Percorsi di apprendimento delle potenzialità espressive e comunicative CONTINUITA’ verticale Attività informali, di routine, di vita quotidiana 17 CAMPO D’ESPERIENZA PREREQUISITI Vissuto pregresso Aree di continuità con gli asili nido OGGETTI DELL’ESPERIENZA Aree tematiche o sfondi integratori ABILITA’ Obiettivi d’apprendimento CONTINUITA’ orizzontale CONTINUITA’ verticale IMMAGINI, SUONI, COLORI Gestualità, arte, musica, multimedialità Esprime con immaginazione le emozioni e i pensieri Esprime con creatività le emozioni ed i pensieri Attraverso l’arte orienta l’immaginazione e l’uso della voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione, la trasformazione di materiali diversi, esperienze grafico-pittoriche Osservare il mondo Sperimentare tecniche Confrontare tecniche Condividere Esercitare tecniche Migliorare la capacità di osservazione Fruire del patrimonio artistico Avvicinarsi alla natura Cimentarsi nelle pratiche di pittura, manipolazione, costruzione plastica e meccanica. Imitare Trasformare Interpretare Raccontare Interagire con il paesaggio sonoro Sviluppare le proprie capacità cognitive e relazionali Percepire Ascoltare Ricercare Discriminare i suoni Ascoltare le produzioni sonore personali Confrontarsi con i mass media e i nuovi linguaggi come spettatore e attore Favorire il contatto con i media e ricercare possibilità espressive e creative 18 CAMPO D’ESPERIENZA PREREQUISITI Vissuto pregresso Aree di continuità con gli asili nido OGGETTI DELL’ESPERIENZA Aree tematiche o sfondi integratori ABILITA’ Obiettivi d’apprendimento I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione, lingua, cultura Conoscenza delle principali strutture linguistiche Uso della lingua per esprimere le proprie intenzioni, i propri desideri Uso della lingua per interagire con altri Patrimonio lessicale, competenze grammaticali, conversazioni, confronto delle proprie lingue con altre lingue Usare la lingua come strumento per giocare Esprimersi in modo personale Esprimersi in modo creativo Riflettere Raccontare Dialogare Pensare in modo logico Approfondire le conoscenze Spiegare il proprio punto di vista Chiedere spiegazioni Progettare Lasciare traccia. CONTINUITA’ orizzontale Padronanza della lingua italiana, consapevolezza dell’importanza dell’uso della propria lingua da parte dei bambini di altre culture. CONTINUITA’ verticale Offerta per tutti i bambini della possibilità di imparare ad utilizzare la lingua per i diversi campi di esperienza. Pratiche linguistiche per esprimere i propri pensieri, per negoziare e 19 condividere con gli altri le proprie opinioni CAMPO D’ESPERIENZA LA CONOSCENZA DEL MONDO Ordine, misura, spazio, tempo, natura PREREQUISITI Vissuto pregresso Aree di continuità con gli asili nido Esplora la realtà e organizza le proprie esperienze con azioni consapevoli Raggruppa, compara, conta, ordina, si orienta, rappresenta con disegni e parole. OGGETTI DELL’ESPERIENZA Aree tematiche o sfondi integratori Le organizzazioni dei fenomeni naturali e degli organismi viventi ABILITA’ Obiettivi d’apprendimento CONTINUITA’ orizzontale CONTINUITA’ verticale Osservare Osservare i viventi e l’ambiente Manipolare naturale Interpretare i simboli Progettare e perseguire Rappresentare significati con simboli Documentare gli sviluppi dei Chiedere spiegazioniInteragire con lo progetti spazio Riflettere Tentare di rappresentare lo spazio Ipotizzare soluzioni Avvicinarsi al numero come segno e Discutere soluzioni come strumento Cogliere il punto di vista degli Interpretare la realtà altri Interagire con la realtà Prevedere e anticipare Riflettere sulla misura Organizzare Riflettere sull’ordine Ordinare gli oggetti Riflettere sulla relazione Osservare le esperienze Organizzare nel tempo e nello spazio i vissuti quotidiani e gli eventi naturali e culturali. Mettere in relazione la percezione e la motricità rispetto alle esperienze del proprio corpo Sostenere lo sviluppo di competenze per costruire la prima immagine del mondo e di sé per coltivare il benessere nello stare nell’ambiente naturale 20 MODELLO ORGANIZZATIVO - DIDATTICO (Curricolo implicito - Curricolo esplicito) • • • • • • • • Attività di vita quotidiana (routine) Attività di sezione, di intersezione*, a piccoli gruppi e individuali Attività di insegnamento della Religione cattolica o attività alternative, secondo opzione dei genitori Attività con esperti esterni Strutturazione funzionale degli spazi Scansione dei tempi finalizzata al benessere dei bambini/e. Alternanza di attività che richiedono attenzione con attività e giochi liberi, simbolici, organizzati, in classe o all’aria aperta, con materiali strutturati e non Procedimenti intrecciati, reticolari e flessibili dei percorsi di apprendimento *“SEZIONI APERTE” (Esperienze flessibili di attività educativo-didattiche, intenzionalmente strutturate, che prevedono la costituzione di gruppi di bambini diversi da quelli della sezione di appartenenza, organizzati secondo specifiche esigenze, per la realizzazione di proposte didattiche mirate) 21 METODOLOGIA • • • • • • • • Osservazione attenta e sistematica dei bambini/e. Valorizzazione del gioco nei suoi molteplici aspetti. Relazioni interpersonali significative. Esplorazione, ricerca, rielaborazione individuale e collettiva, formulazione di ipotesi e loro verifica. Mediazione didattica, ivi comprese la stimolazione alla curiosità, la valorizzazione dell’intuizione, dell’immaginazione, della creatività, della riflessione e del dialogo. Dare rilievo al “fare” produttivo e alle esperienze dirette di contatto con l’ambiente naturale e socio-culturale, con le cose, con i materiali, affinché i bambini/e possano essere costruttori delle proprie conoscenze. Socializzazione e condivisione. Verifica, valutazione e documentazione. 22 GIORNATA TIPO • • • • • • • • • • • • • • • Ore 8,00 - 8,10 Prima entrata anticipata per coloro che ne hanno fatto richiesta ( accoglienza ) Ore 8,30 – 9,00 Seconda entrata ( accoglienza ) Ore 9,00 – 9,30 Gioco libero Ore 9,30 -10,00 Attività di routine: si va in bagno e si fa merenda Ore 10,00-11,45 Attività didattiche Ore 11,45-12,00 Attività di routine: si va in bagno e ci si prepara per il pranzo Ore 12,00-12,30 Prima uscita Ore 12,15-13,00 Pranzo Ore 13,00 – 14,00 Gioco libero in classe o all’aperto, se il clima lo consente Ore13,30- 14,00 Possibilità di uscita per particolari necessità motivate o di rientro per chi non ha usufruito della refezione Ore 14,00 Attività di routine: si va in bagno Ore 14,15-15,45 Attività didattiche e/o ludiche Ore 15,45–16,15 Attività di routine: si va in bagno e si fa merenda Ore 16,15-16,30 Uscita Ore 16,45 – 17,00 Uscita per chi ha fatto richiesta di posticipo orario 23 IDENTITA’ CULTURALE DELLA SCUOLA AZIONI PROGETTUALI • PROGETTI AGGIUNTIVI AL P.O.F. OFFERTI A LIVELLO CENTRALE: - LINGUA STRANIERA: INGLESE ATTIVITÀ MOTORIA EDUCAZIONE MUSICALE OCCASIONI DIDATTICHE TRATTE DA “LE CHIAVI DELLA CITTÁ”: RAPPRESENTAZIONI TEATRALI, LABORATORI, VISITE GUIDATE. • PROGETTI ELABORATI AUTONOMAMENTE DAL PLESSO: Con Alice nelle meraviglie della creatività 24 PROGETTI ELABORATI AUTONOMAMENTE DAL PLESSO Con Alice nelle meraviglie della creatività La storia di «Alice nel paese delle meraviglie» - liberamente adattata dalla scuola - è utilizzata come ambiente di apprendimento e come contesto conoscitivo ideale. Alice scatta alla rincorsa del Bianconiglio mossa dalla curiosità; la curiosità e la ricerca saranno la molla che la porterà ad aprire tutte le porte, ad avventurarsi in dialoghi, meraviglie di racconti, parole e numeri; alla scoperta di tempo e tempi; al limite ed in bilico tra sogni e desideri, fantasia e realtà. In un’epoca caratterizzata dalla pervasività delle tecnologie di informazione e di comunicazione e dalla precoce – e, a volte, indiscriminata – fruizione di televisione, computer, tablet, smartphone, laddove il rischio di sovrapposizione tra virtuale e reale è presente e concreto, la scuola è chiamata ad una funzione “termostatica”, favorendo un «contatto attivo con i media e la ricerca delle loro possibilità espressive e creative», nell’ottica della valorizzazione del bambino quale soggetto attore e non acritico spettatore della propria esperienza. 25 PERCORSO DIDATTICO DEL PROGETTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI: • • • • • • • Padroneggiare gli strumenti espressivi e lessicali indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari campi d’esperienza. Comprendere testi di vario tipo (narrazioni, indovinelli, rime, filastrocche). Raggruppare ed ordinare secondo diversi criteri; confrontare e valutare quantità; compiere misurazioni mediante semplici strumenti non convenzionali. Orientarsi nel tempo e nello spazio. Individuare le trasformazioni naturali su di sé, nelle altre persone, negli oggetti, nella natura; osservare il proprio corpo, i fenomeni naturali e gli organismi viventi. Giocare e lavorare in modo costruttivo, collaborativo, partecipativo e creativo con gli altri bambini. Utilizzare in modo creativo materiali, strumenti e tecniche espressive. Esprimersi attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura ed altre attività manipolative. STRATEGIE DIDATTICHE: o Narrazioni, discussioni, riflessioni, problematizzazioni. o Giochi e percorsi motori. o Attività grafico-pittoriche, manipolative e creative. o Drammatizzazioni. o Esplorazioni, esperimenti. DOCUMENTAZIONE : Fotografie, verbalizzazioni , produzioni grafico-pittoriche individuali e di gruppo, creazioni artisticoespressive. 26 PERCORSO DIDATTICO DEL PROGETTO I.R.C. FINALITA’: • • • • • • • • • Conoscersi e sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile Avere fiducia in sé e fidarsi degli altri Saper chiedere aiuto Rievocare, narrare e rappresentare fatti significativi Sviluppare l’attitudine a fare domande, riflettere e negoziare i significati Scoprire gli altri e i loro bisogni Gestire i contrasti attraverso regole condivise Essere attenti al punto di vista dell’altro Riconoscere i diritti e i doveri ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO: o Ascolto di storie e racconti biblici e non o Verbalizzazioni o Giochi o Rappresentazioni grafiche o Drammatizzazioni o Canti CONTESTUALIZZAZIONE: Il progetto, in sintonia con il P.O.F. , prevede di favorire le relazioni, la comunicazione, l’apertura agli altri, la condivisione. DOCUMENTAZIONE PRODOTTA: Prodotti verbali e grafici dei bambini, osservazione dei comportamenti. 27 PERCORSO DIDATTICO DEL PROGETTO LINGUA INGLESE AREA TEMATICA: INTERCULTURA FINALITA’: • Usare la lingua inglese come strumento per giocare • Comunicare attraverso l’acquisizione, seppur inconsapevole, di un lessico di base di lingua inglese • Riflettere • Dialogare • Approfondire le conoscenze ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO: o Giochi con il corpo e con materiali o Gioco - danza o Attività di drammatizzazione o Attività grafiche o Espressione verbale o Ascolto e memorizzazione di canti e filastrocche 28 PERCORSO DIDATTICO DEL PROGETTO DI EDUC. MOTORIA AREA TEMATICA: I GIOCHI E LE ATTIVITA’ DI MOVIMENTO TITOLO: CAMMINARE, CORRERE E SALTARE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE • • • • FINALITA’: Consolidare e affinare gli schemi posturali statico-dinamici indispensabili al controllo del corpo e all’organizzazione dei movimenti Concorrere allo sviluppo di coerenti comportamenti relazionali Favorire l’elaborazione di regole e del loro rispetto Promuovere lo sviluppo delle capacità in relazione alle funzioni sensopercettive ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO: o Attività motorie libere e su indicazioni o Percorsi o Andature o Giochi con attrezzi e non CONTESTUALIZZAZIONE: Attività proposta dall’Associazione “ UISP” e offerta a livello centrale dalla Amministrazione Comunale DOCUMENTAZIONE PRODOTTA: Materiale fotografico. 29 PERCORSO DIDATTICO DEL PROGETTO DI MUSICA FINALITA’: Il progetto educativo proposto dal Centro Studi Musica e Arte nelle scuole dell’infanzia di Firenze ha come prima finalità quella di coinvolgere I bambini in un percorso fatto di giochi, canti ed invenzioni, mirato allo sviluppo delle attitudini musicali normalmente già presenti in ciascun bambino. TEMI: Educazione dell’orecchio, della voce; ritmo e movimento; lettura e cenni sulla notazione musicale. Alcuni esempi di attività proposte in accordo col POF: • conoscenza dei bambini attraverso la canzone del Buongiorno ed il gioco dei nomi; • giochi musicali sulle caratteristiche del suono: suono-silenzio (gioco del direttore d’orchestra, gioco musica rotta) lento-veloce (con gli animali), forte-piano (gioco con I passi dei soldatini e cantare una canzone con I due modi), alto-basso (con gli animali); • Giochi motori con interazioni a coppie o gruppi per esempio il ballo della tarantella (suono-silenzio) e girotondi; • Improvvisazione di pattern ritmici a partire da supporti corporei; • Attività di drammatizzazione con il gioco “il tè del cappellaio matto” ed altri giochi con I personaggi della storia. METODOLOGIA: I bambini saranno sempre impegnati in attività concrete guidate dagli insegnanti di musica e tutte le abilità e gli obiettivi programmati saranno raggiunti attraverso esperienze pratiche come: muoversi nello spazio, suonare, cantare, drammatizzare, imitare e ascoltare. Tutti I concetti saranno acquisiti deducendoli da quanto osservato e sperimentato direttamente. Gli insegnanti solleciteranno I bambini a scoprire I fenomeni, a porsi le domande e a cercare le risposte per stimlare il desiderio di conoscere e quindi la curiosità intellettuale. 30 CONTINUITÁ EDUCATIVA Con il NIDO D’INFANZIA o Incontri con la commissione continuità-nido per definire gli obiettivi e le linee guida necessarie per il loro raggiungimento. o Visite nella nostra scuola da parte di piccoli gruppi di bambini del nido al fine di esplorare e conoscere gli ambienti, favorire la socializzazione, condividere momenti di gioco e di routine. o Accoglienza dei bambini del nido in visita alla nostra scuola: attività ludiche, merenda e pranzo condivisi. o Gli educatori del nido trasmettono verbalmente notizie dei bambini che frequenteranno la nostra scuola. Con la SCUOLA PRIMARIA o o o Incontri di progettazione con i docenti della scuola primaria. Preparazione di elaborati da portare ai bambini della scuola primaria in occasione delle visite programmate. Incontri con i docenti della scuola primaria per consegnare il fascicolo personale dell’alunno e per il passaggio di informazioni utili alla formazione delle future classi prime. 31 PROGETTO E.S.E.(ESECUTORI SERVIZI EDUCATIVI) FINALITA’: • • • • • Imparare a star bene Sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato Partecipare alle attività in diversi contesti Saper chiedere aiuto Sviluppare un atteggiamento rispettoso verso l’ambiente ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO: o Gli E.S.E collaborano con il personale docente ad attività educative programmate e/o previste nel P.O.F. e nelle progettazioni didattiche di sezione o Partecipano, inoltre, ad iniziative ed occasioni di raccordo con le famiglie. Tutto ciò secondo un monte ore di dieci ore per ogni esecutore. CONTESTUALIZZAZIONE: Il progetto educativo della scuola, esplicitato nel P.O.F, pone attenzione alle potenzialità e ai bisogni dei bambini/e e mette in evidenza l’importanza di creare un ambiente sereno in cui poter stare bene; a tal fine risulta importante l’opera degli E.S.E. 32 VERIFICA E VALUTAZIONE CHE COSA COME •Le tappe del percorso formativo •Il P.O.F Attraverso: •Gli approcci e le strategie metodologico didattiche messe in atto •L’ambiente di apprendimento Attraverso: •L’interazione dei bambini tra di loro e con gli adulti di riferimento •Opinioni e grado di soddisfazione dei genitori •L’ osservazione dei comportamenti in situazione •L’interesse dimostrato dai bambini/e verso le attività PERCHE’ Per stabilire se procedere nel percorso formativo programmato e intrapreso, oppure fermarsi, ripensarlo e riprogrammare in itinere •Per rispondere ai bisogni formativi di tutti i bambini/e •Per essere certi di favorire lo sviluppo integrale ed armonico di ciascuno 33 CHE COSA COME PERCHÉ Attraverso: Le abilità, le conoscenze e le competenze raggiunte dai bambini/e •La conversazione e il dialogo •Gli elaborati graficopittorici e manipolativi Per promuovere il raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze Attraverso: Perché tutti i bambini/e possano essere accompagnati al meglio verso lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, delle competenze e della cittadinanza. Il raggiungimento •Il dialogo con i delle finalità genitori specifiche e generali •Quanto sopra detto 34 GRAZIE PER LA CORTESE ATTENZIONE 35