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I MEDICI E IL RINASCIMENTO Vi presentiamo una storia della famiglia Medici dagli inizi del suo splendore fino alla cacciata di uno dei suoi componenti, Piero, da Firenze. La serie di documenti raccolti qui, ci danno una visione di com’era Firenze nel periodo in cui la famosa famiglia cominciò ad assumere il potere e del mecenatismo artistico che di questo potere fu strumento. 1 1 Panorama di Firenze nel 1470. Firenze com'era nel XV secolo, all'apice del suo potere politico, chiusa nella terza cinta muraria costruita all'inizio del '300. La città nella cerchia delle mura, oggi in gran parte sostituite dai viali di circonvallazione, conserva ancora in gran parte il suo aspetto quattrocentesco. Lo sviluppo cittadino oltre le mura è iniziato solo nella seconda metà dell'ottocento. 1 2 2 Santa Maria del Fiore. Il centro della città dominata dalla Cattedrale. A destra la gigantesca cupola del Brunelleschi, all'estrema sinistra, bianchissimo, il tetto ottagonale del Battistero. 2 3 3 Filippino Lippi, Madonna col Bambino e Santi, particolare con un quartiere medievale. Firenze, Santo Spirito. Agli inizi del '300 la popolazione fiorentina era triplicata e si costruirono nuovi quartieri, abitati in gran parte da artigiani della lana, per proteggere i quali fu alzata una nuova cinta, la terza dall'epoca romana. La Porta San Frediano, che vediamo raffigurata in questa tavola quattrocentesca di Filippino Lippi, fu compiuta nel 1333 su disegno di Andrea Pisano ed è uno degli ultimi accessi della nuova difesa della città. 3 4 4 Via dei Coverelli. Questa strada quattrocentesca, simile a tante altre dei quartieri artigiani dove le case hanno finestre ampie e le botteghe si alternano alle abitazioni, è un esempio urbanistico di ordine e di equilibrio. 4 5 5 Luca della Robbia. Stemma dell'Arte della lana. Firenze. Museo dell'Opera del Duomo. Lo sviluppo e la prosperità della città si fondavano soprattutto sull'industria della lana di cui vediamo lo stemma figurato in questa ceramica di Luca della Robbia. 5 6 6 Sandro Botticelli, Adorazione dei Magi. Firenze. Uffizi. Nei volti dei tre Re Magi sono facilmente riconoscibili i tratti dei principali membri di casa Medici. Cosimo è effigiato nel re accanto alla Vergine. Piero, suo primogenito, in quello col mantello rosso, e Giovanni, il terzogenito, nel terzo re. Il fatto che Cosimo e Piero presiedessero una confraternita devota ai Re Magi non basta da solo a spiegare il motivo dell'onore di essere stati raffigurati in una figurazione biblica destinata alla decorazione di una chiesa. Il fatto è che i Medici, sebbene fossero borghesi, godevano a Firenze di un prestigio pari a quello di una casa reale. 6 7 7 Niccolò Gerini. La bottega di San Matteo. Prato, San Francesco. I Medici si erano stabiliti a Firenze nel XlI secolo erano attivi come banchieri già nella prima metà secolo seguente. Giovanni di Bicci, uomo straordinario talento organizzativo, divenne agli inizi '400 il più ricco banchiere d'Italia. ed del di del 7 8 8 Donatello e Michelozzo. Tomba Giovanni XXIII. Firenze, Battistero. dell'antipapa Il sepolcro, un vero capolavoro della scultura del primo rinascimento, fu eseguito da Donatello e Michelozzo su incarico di Giovanni di Bicci in memoria di Giovanni XXIII, papa deposto e incarcerato con l'accusa dl simonìa1 ed è un documento del modo in cui una volontà politica volta al dominio della città seppe sfruttare dei geni artistici negli anni della rinascita delle arti. 1 Compravendita di cose sacre di natura spirituale 8 9 9 Filippo Brunelleschi. Sacrestia Vecchia. Firenze, San Lorenzo. Un altro esempio del genere è costituito dalla Sacrestia Vecchia della cui costruzione Giovanni di Bicci incaricò il Brunelleschi fornendo una prova ulteriore del suo felice intuito di mecenate. Nella Sacrestia venne poi sepolto lo stesso Giovanni. 9 10 10 Giorgio Vasari, Brunelleschi e Cosimo dei Medici. Firenze, Palazzo Vecchio. Continuando nell'interesse del padre per la rinnovata cultura fiorentina, Cosimo coltivò i rapporti col Brunelleschi. Qui li vediamo sullo sfondo del cantiere di San Lorenzo in un'apoteosi che ben sintetizza la politica urbanistica di casa Medici. 10 11 11 Michelozzo, Palazzo Medici Riccardi, Firenze. Cosimo decise di dare alla famiglia una dimora degna del prestigio raggiunto e affidò il progetto a Michelozzo che realizzò un palazzo monumentale ma sobrio che ben si adattava a una mentalità accorta e schiva dal fasto e che divenne il modello dei palazzi quattrocenteschi di Firenze e un simbolo della modestia di Cosimo che non volle mai esser chiamato principe. 11 12 12 Donatello, David. Firenze, Bargello. Questa statua di bronzo raffigurante il David fu ordinata a Donatello da Cosimo per la propria abitazione. L'eroe, simbolo della vittoria delle virtù sulle passioni insensate, rappresenta lo spirito politico dei Medici che miravano a raggiungere il successo più con l'intelligenza che con la forza. 12 13 13 Paolo Uccello, Battaglia di San Romano. Firenze, Uffizi. A ornare il palazzo mediceo concorsero delle tavole dipinte da Paolo Uccello verso il 1460, che commemorano con scene fantasiose la vittoria conseguita circa venticinque anni prima dai fiorentini sui senesi. Si trattava però di un richiamo più sentimentale che minaccioso alle virtù militari dei fiorentini, poiché nel periodo di predominio di Cosimo le guerre furono combattute più sul tappeto diplomatico che sui campi di battaglia. 13 14 14 Zanobi Strozzi. Papa Eugenio IV a Firenze. L'importanza morale raggiunta da Firenze ebbe una conferma nel Concilio Ecumenico che vi si svolse, indetto da Cosimo, tra il 1439 e il 1443. Qui ne vediamo i protagonisti, il papa Eugenio IV e i suoi cardinali, all'ingresso della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. 14 15 15 Michelozzo, Biblioteca di San Marco. Firenze. La Biblioteca di San Marco, costruita da Michelozzo per incarico di Cosimo, era aperta al pubblico e una delle più ricche e complete d'Europa. 15 16 16 Benozzo Gozzoli, Il corteo dei Magi, particolare con il re più giovane e il suo seguito. Firenze, Palazzo Medici-Riccardi. La scena, ambientata in un paesaggio toscano, dominato da un castello che ricorda quello di Caffaggiolo nel Mugello abituale dimora di campagna di Cosimo, non è una tradizionale adorazione dei Magi. Il re più giovane ha le sembianze di Lorenzo, nipote di Cosimo. Dietro, col copricapo rosso, è ritratto suo padre Piero, primogenito di Cosimo. In realtà il dipinto figura un corteo mediceo, la solenne entrata dei Medici nella storia di Firenze. 16 17 17 Apollonio di Giovanni. Scena di torneo. Londra, National Gallery. Piero promosse tornei e feste per distogliere i cittadini dai problemi di governo. Ormai i Medici non nascondono più le loro ricchezze, ma anzi le ostentano con la grandiosità delle parate allegoriche e il lusso dei costumi. 17 18 18 Medaglia con l'uccisione di Giuliano dei Medici. Firenze, Bargello. I Pazzi erano una famiglia di ricchi banchieri, rivali dei Medici. Quando Lorenzo, succeduto a Piero, li privò di un'eredità facendo votare una legge capziosa2, essi ordirono una congiura contro di lui che finì con l'uccisione del fratello minore Giuliano il 26 aprile 1478, durante una funzione nella Cattedrale. 2 Che tende a trarre in inganno 18 19 19 Verrocchio, Busto di Lorenzo Washington, National Gallery. dei Medici. Naturalmente la vittima designata era Lorenzo che sfuggì al pugnale del sicario. La reazione dei Medici fu tremenda: fecero strage degli avversari e dei loro complici e amici. 19 20 20 Leonardo da Vinci, Bernardo Baroncelli impiccato. Bayonne, Musée Bonnat. Numerosi membri di casa Pazzi e Salviati furono impiccati, squartati in pubblico e gettati in Arno. Il giovane Leonardo fissò in questo disegno l'aspetto del cadavere di un giustiziato. Dopo questi fatti il Papa Sisto IV scomunicò i Medici, pose Firenze sotto interdetto e, alleatosi col re di Napoli, mosse guerra. 20 21 21 Omaggio di tutti i popoli al Magnifico Lorenzo. Soffitto della sala di Lorenzo. Firenze, Palazzo Vecchio. Dopo la disfatta di Poggibonsi, Lorenzo andò a Napoli affidandosi all'avversario vittorioso. Le sue trattative con re Ferdinando si conclusero con una pace onorevole; tornato a Firenze coi preliminari della pace, fu accolto dal popolo con entusiasmo. 21 22 22 Giusto Utens, Villa di Poggio a Caiano. Firenze, Museo di Firenze com'era. Gran parte dell'attività mecenatesca di Lorenzo dei Medici si svolse in questa villa, dove lo circondavano umanisti e altri uomini di lettere e che attestava dei suoi ideali classici: per la prima volta nella storia dell'architettura moderna, la facciata del tempio greco fu ricostruita per essere inserita in un'architettura privata. 22 23 23 Ghirlandaio, Novella. Banchetto d'Erode. Santa Maria Il tono di vita di Lorenzo il Magnifico era grandioso ed egli intese realizzare con esso il nuovo ideale dell'uomo rinascimentale. Ma le immense spese furono causa non ultima delle difficoltà in cui versavano in quegli anni la banca nonché lo Stato medicei. 23 24 24 Francesco Granacci, Carlo VIII entra a Firenze. Firenze, Museo Medici. All'avvento di Piero, primogenito di Lorenzo, le condizioni economiche erano precarie e c'era una grande ostilità da parte del popolo nei confronti dei Medici. Piero cercò la salvezza nella politica estera fomentando il contrasto tra Milano e Napoli, ma riuscì solo ad affrettare la discesa in Italia di Carlo VIII e, quando i francesi furono alle porte della città, accettò condizioni umilianti finché, l'8 novembre 1494, i fiorentini lo scacciarono. Nove giorni dopo, il re di Francia entrò a Firenze. 24 FINE