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Seminario ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI AI SENSI DEL NUOVO REGOLAMENTO UE 1169/2011. ADEMPIMENTI E NOVITÀ La dichiarazione nutrizionale alla luce del nuovo Regolamento UE 1169/2011: novità, impressioni, interpretazioni per la formulazione di alimenti nell’ambito di una dieta corretta Francesca Danesi, nutrizionista e tecnologo alimentare Alessandra Bordoni, nutrizionista e medico Campus di Scienze degli Alimenti, Cesena - Università di Bologna 29 ottobre 2014 1 La Dichiarazione nutrizionale obbligatoria, del Reg.1169/2011 Novità • Il regolamento (art. 9) introduce l’obbligo di etichettare gli alimenti con una «dichiarazione nutrizionale» o «etichettatura nutrizionale» che indichi il loro valore energetico, la quantità in alcune sostanze nutritive, espresse per 100 g o 100 mL, ovvero per porzione o per unità di consumo. Immagine tratta da: http://academy.iglobalstores.com/wp-content/uploads/2011/08/the5ws.jpg Immagine tratta da: http://img.foodnetwork.com/FOOD/2012/09/26/HE_nutrition-label-magnify_s4x3_lead.jpg 2 PerchE' • È uno strumento informativo per fornire al consumatore indicazioni che gli permettano di: • confrontare un prodotto con un altro; • stabilire l’unità di un determinato prodotto alimentare nella dieta globale e perciò tentare di costruire una razione alimentare adatta alle singole necessità. • Potrebbe consentire consapevoli. al consumatore di effettuare scelte • Per migliorare la comprensione delle informazioni alimentari da parte dei consumatori sono altresì necessarie campagne di educazione e informazione. Fonte: Comunicazione della Commissione EU del 13 marzo 2007 «Strategia per la politica dei consumatori dell’UE 2007-2013 — Maggiori poteri per i consumatori, più benessere e tutela più efficace» 3 CHI • Alimenti ai quali si applica l’obbligo della dichiarazione nutrizionale TUTTI I PRODOTTI ALIMENTARI PRECONFEZIONATI, salvo i seguenti alimenti, che sono soggetti alle proprie regole in materia di etichettatura: • gli integratori alimentari; • le acque minerali naturali; • gli alimenti destinati ad una alimentazione particolare. Immagine tratta da: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_215_allegato.pdf (art. 29) 4 Eccezioni: Alimenti ai quali non si applica l'obbligo della dichiarazione nutrizionale 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. i prodotti non trasformati che comprendono un solo ingrediente o una sola categoria di ingredienti; i prodotti trasformati che sono stati sottoposti unicamente a maturazione e che comprendono un solo ingrediente o una sola categoria di ingredienti; le acque destinate al consumo umano, comprese quelle che contengono come soli ingredienti aggiunti anidride carbonica e/o aromi; le piante aromatiche, le spezie o le loro miscele; il sale e i succedanei del sale; gli edulcoranti da tavola; gli estratti di caffè e agli estratti di cicoria, i chicchi di caffè interi o macinati e i chicchi di caffè decaffeinati interi o macinati; le infusioni a base di erbe e di frutta, i tè, tè decaffeinati, tè istantanei o solubili o estratti di tè, tè istantanei o solubili o estratti di tè decaffeinati, senza altri ingredienti aggiunti tranne aromi che (allegato V) 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. non modificano il valore nutrizionale del tè; gli aceti di fermentazione e i loro succedanei, compresi quelli i cui soli ingredienti aggiunti sono aromi; gli aromi; gli additivi alimentari; i coadiuvanti tecnologici; gli enzimi alimentari; la gelatina; i composti di gelificazione per marmellate; i lieviti; le gomme da masticare; gli alimenti confezionati in imballaggi o contenitori la cui superficie maggiore misura meno di 25 cm2; gli alimenti, anche confezionati in maniera artigianale, forniti direttamente dal fabbricante di piccole quantità di prodotti al consumatore finale o a strutture locali di vendita al dettaglio che forniscono direttamente al consumatore finale. 5 Quando • La dichiarazione nutrizionale in etichetta sarà obbligatoria a partire dal 13 dicembre 2016. • Tra il 13 dicembre 2014 e il 13 dicembre 2016, la dichiarazione nutrizionale, se è fornita su base volontaria, deve essere conforme al Regolamento. (art. 54) 6 Dove • Direttamente sull’imballaggio o su un’etichetta a esso apposta. • In un unico campo visivo. • In un punto evidente in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed eventualmente indelebili. • Non devono essere in alcun modo nascoste, oscurate, limitate o separate da altre indicazioni scritte o grafiche o altri elementi suscettibili di interferire. (art. 13 e art. 34) 7 COSA • La dichiarazione è presentata, se lo spazio lo permette, sotto forma di tabella, con allineamento delle cifre. • In mancanza di spazio sufficiente, le informazioni possono essere presentate sotto forma lineare. Contenuti obbligatori (art. 7 e art. 9) Contenuti facoltativi Indicazioni complementari e supplementari 8 Contenuti obbligatori • La dichiarazione nutrizionale obbligatoria reca le indicazioni seguenti: • il valore energetico • la quantità di: • grassi • acidi grassi saturi • carboidrati • zuccheri • proteine • sale (art. 30) 9 Grassi • Reg. UE 1169/2011: i «grassi» comprendono lipidi totali, compresi i fosfolipidi. • I lipidi contenuti negli alimenti possono essere: • presenti naturalmente negli alimenti (carne, pesce, formaggi e frutta secca); • aggiunti a questi durante la lavorazione (biscotti, cracker, ..). • I componenti fondamentali dei lipidi complessi, gli acidi grassi, possono essere: • Saturi: presentano tutti legami semplici; si trovano prevalentemente negli alimenti di origine animale. • Insaturi: hanno uno o più doppi legami; si trovano prevalentemente – ma non esclusivamente – negli alimenti di origine vegetale. Fonte: Cappelli P., Vannucchi V. Chimica degli Alimenti. Conservazione e trasformazioni. 2005 (art. 30 e allegato I) 10 Acidi grassi saturi • Perché riportare il contenuto in acidi grassi saturi → esiste una stretta correlazione tra consumo eccessivo di grassi saturi e rischio cardiovascolare. • Bisogna sapere che.. non tutti gli acidi grassi saturi hanno lo stesso potere aterogeno: • acido miristico (C14:0, burro, olio di palma e di cocco) > acido palmitico (C16:0, il più rappresentato nella dieta) > acido laurico (C12:0, olio di palma e di cocco). • acido stearico (C18:0, lardo, burro e olio di palma) è considerato privo di effetti ipercolesterolemizzanti, visto che a livello epatico subisce un processo di desaturazione che lo trasforma in acido oleico. Fonte: Rondanelli M. Alimentazione e nutrizione nell’anziano: valutazione, prevenzione e pratica clinica. 2014 (art. 30) 11 Carboidrati e Zuccheri • I carboidrati (o glucidi) sono i costituenti principali di cereali, legumi, frutta e altri prodotti vegetali. Si suddividono in: • Monosaccaridi: glucosio, fruttosio (frutta), galattosio. • Disaccaridi: saccarosio (zucchero da tavola), maltosio, lattosio (latte). • Polisaccaridi: amido (pane, pasta, riso), cellulosa. • Secondo il Reg. UE 1169/2011, in etichetta vanno indicati: • tutti i carboidrati metabolizzati dall’uomo, compresi i polioli; • tutti i monosaccaridi e i disaccaridi presenti in un alimento (sotto la comune denominazione di «zuccheri»). Fonte: Cappelli P., Vannucchi V. Chimica degli Alimenti. Conservazione e trasformazioni. 2005 (art. 30 e allegato I) 12 Proteine • Le proteine forniscono amminoacidi → Immagine tratta da: http://it.wikipedia.org/wiki/Amminoacido • Secondo il Reg. UE 1169/2011, il contenuto in «proteine» viene calcolato con la seguente formula: proteine = azoto totale (Kjeldahl) × 6,25. • Bisogna sapere che.. non tutte le proteine hanno la stessa qualità e composizione in amminoacidi: • Alimenti di origine animale (latte, formaggi, uova, carne e pesce) → proteine ad alto valore biologico; • Cereali (pane, pasta) e legumi → proteine a medio valore biologico; • Frutta e ortaggi (tra cui tuberi) → basso tenore di proteine Fonte: Cappelli P., Vannucchi V. Chimica degli Alimenti. Conservazione e trasformazioni. 2005 (art. 30 e allegato I) 13 Sale • Perché riportare il contenuto in sale → esiste una stretta correlazione tra consumo eccessivo di sale e ipertensione arteriosa: • La riduzione di pochi grammi di sodio/die comporta una riduzione dei valori pressori sia in soggetti ipertesi che normotesi. • Reg. UE 1169/2011: L’etichetta deve recare il termine «sale» invece del termine corrispondente della sostanza nutritiva «sodio». • Il tenore equivalente in sale deve sempre essere calcolato a partire dalla quantità totale di sodio contenuto nell’alimento, utilizzando la formula: sale = sodio × 2,5. • Il sale è composto da cloruro di sodio (NaCl): ogni grammo di sale contiene circa 0,4 g di sodio → 1 g NaCl = 0,4 g Na+ Fonte: Rondanelli M. Alimentazione e nutrizione nell’anziano: valutazione, prevenzione e pratica clinica. 2014 (art. 30 e allegato I) 14 Differenze tra sodio e sale • Bisogna sapere che.. il sodio presente negli alimenti e nelle bevande può essere: • Presente naturalmente (in genere, sotto forma di cloruro di sodio); • Aggiunto durante le trasformazioni artigianali, industriali o della ristorazione collettiva (spesso presente anche sotto forma di altri sali quali glutammato di sodio, bicarbonato di sodio, nitrito di sodio, benzoato di sodio...). • L’assunzione raccomandata per la popolazione italiana di sodio è 1,2-1,5 g/die* (adulto). * Fonte: Società Italiana di Nutrizione Umana. LARN Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia. 2014 15 Non piu’ sodio, ma sale • Reg. UE 1169/2011: una dicitura indicante che il contenuto di sale è dovuto esclusivamente al sodio naturalmente presente può figurare, ove opportuno, immediatamente accanto alla dichiarazione nutrizionale. • La dicitura può figurare sugli alimenti ai quali non è stato aggiunto sale, come il latte, la verdura, la carne e il pesce. • Se il sale è stato aggiunto nel corso della trasformazione o mediante l’aggiunta di ingredienti contenenti sale, come il prosciutto, il formaggio, le olive o le acciughe, questa dicitura non può essere utilizzata. (art. 30) 16 Non piu’ sodio, ma sale SODIO 0,33 g Esempio: Una confettura di fragole, prima del Reg. UE 1169/2011.. ..e dopo Immagine modificata, tratta da: http://www.zuegg.it/IT/Succo-di-frutta-e-marmellata/100-da-frutta-250-g/Fragole.html#vaiprodotto 17 Contenuti facoltativi • l contenuto della dichiarazione nutrizionale obbligatoria può essere integrato con l’indicazione delle quantità di uno o più dei seguenti elementi: • • • • • • (art. 30) acidi grassi monoinsaturi; acidi grassi polinsaturi; polioli; amido; fibre; i sali minerali o le vitamine (elencati all’allegato XIII), e presenti in quantità significativa secondo quanto definito in tale allegato. 18 Acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi • Gli acidi grassi insaturi possono essere: • monoinsaturi: con doppio legame cis. • esempio: acido oleico (olio d’oliva). • polinsaturi: con due o più doppi legami interrotti da gruppi metilenici. • esempi: acido linoleico, acido linolenico, acido gamma-linolenico, acido arachidonico. • Perché riportare il contenuto in acidi grassi insaturi: • gli acidi linoleico e linolenico sono acidi grassi essenziali → non possono essere biosintetizzati e devono venire introdotti con l'alimentazione; • l’acido alfa-linolenico (ALA) è il precursore degli acidi grassi polinsaturi omega-3 a lunga catena → regolano la colesterolemia, svolgendo un’azione preventiva nei confronti dell’aterosclerosi. Fonte: Cappelli P., Vannucchi V. Chimica degli Alimenti. Conservazione e trasformazioni. 2005 (art. 30 e allegato I) 19 Polioli • Reg. UE 1169/2011: i «polioli» sono gli alcoli comprendenti più di due gruppi idrossili. • Sono dolcificanti artificiali. • Nutritivi: • • • • • • • • Sorbitolo Fruttosio Mannitolo Polioli Xilitolo Eritriolo Trealosio Tagatosio • Non nutritivi: • • • • • • • • Saccarina Aspartame Acesulfame K Neotame Alitame Sucralosio Ciclamato Stevioside Fonte: Rondanelli M. Alimentazione e nutrizione nell’anziano: valutazione, prevenzione e pratica clinica. 2014 (art. 30 e allegato I) 20 AMIDO e FIBRE • L’amido è un carboidrato o glucide polisaccaride, comunemente contenuto in alimenti come pane, pasta, riso, patate. • La fibra è una frazione degli alimenti vegetali resistente all’idrolisi degli enzimi digestivi. • Reg. UE 1169/2011: le «fibre» non sono né digeriti né assorbiti nel piccolo intestino umano. • Perché riportare il contenuto in fibra → la fibra previene l’iperalimentazione, regola le funzioni intestinali, può modulare l’assorbimento dei nutrienti. Fonte: Cappelli P., Vannucchi V. Chimica degli Alimenti. Conservazione e trasformazioni. 2005 (art. 30 e allegato I) 21 Sali minerali e Vitamine • I minerali e le vitamine sono definiti «micronutrienti», ossia sostanze che vengono assunte con gli alimenti in piccole quantità. • Bisogna sapere che.. nell’organismo hanno l’importante funzione di «bioregolatori» delle attività metaboliche e delle funzioni cellulari. • Reg. UE 1169/2011: i minerali e le vitamine possono essere tutti indicati se sono presenti in quantità significative: • 15 % dei valori nutrizionali di riferimento specificati per 100 g o 100 mL in caso di prodotti diversi dalle bevande; • 7,5 % dei valori nutrizionali di riferimento specificati per 100 mL nel caso delle bevande. (art. 30 e allegato I) 22 Indicazioni complementari 1. Alimenti contenenti edulcoranti 2. Alimenti contenenti acido glicirrizico o il suo sale di ammonio • I prodotti con un quantitativo di caffeina superiore a 150 mg/l che non siano tè o caffè, oltre all’indicazione “tenore elevato di caffeina”, riporteranno la dicitura “Non raccomandato per bambini e donne in gravidanza o nel periodo di allattamento” 3. Bevande con elevato tenore di caffeina o alimenti con caffeina aggiunta 4. Alimenti con aggiunta di fitosteroli, esteri di fitosterolo, fitostanoli o esteri di fitostanolo • Gli alimenti riporteranno la dicitura “addizionato di steroli vegetali” o “addizionato di stanoli vegetali” • Sarà evidenziato che l’alimento è destinato esclusivamente a coloro che intendono ridurre il livello di colesterolo nel sangue (allegato III) 23 ALTRE INDICAZIONI.. Work in progress • Entro il 13 dicembre 2014, sono attesi chiarimenti da parte della Commissione UE per: • Bevande alcoliche: la dichiarazione nutrizionale non è obbligatoria e può essere limitata al solo valore energetico. • Perché riportare il contenuto in energia → l’alcool è una sostanza calorica. • Acidi grassi trans: ossia gli acidi grassi che presentano almeno un doppio legame non coniugato tra atomi di carbonio in configurazione trans. • Perché riportare il contenuto in acidi grassi trans → tali acidi grassi si comportano come acidi grassi saturi, in quanto sono in grado di innalzare il livello di colesterolo. • Bisogna sapere che.. possono essere presenti negli alimenti: • Naturalmente, derivanti dal metabolismo dei ruminanti; • Prodotti durante l’idrogenazione degli oli vegetali e di pesce. Fonte: Mariani Costantini A., Cannella C., Tomassi G. Alimentazione e nutrizione umana. 2006 (art. 16 e art. 30) 24 Impressioni sulla dichiarazione nutrizionale alla luce del Reg.1169/2011 • Fornire al consumatore finale le basi per effettuare scelte consapevoli. • Assicurare che il consumatore finale comprenda facilmente le informazioni fornite sulle etichette. s p e r a n z a ..Sono felice di CONOSCERE MEGLIO cosa mangiamo Anche io Caro! ? Immagine modificata, tratta da: http://www.bio.davidson.edu/people/kabernd/seminar/2004/GMevents/NH/foodlabel.jpg • Il consumatore si trova a dover interpretare una serie di informazioni che non sempre si rivelano di facile lettura. • L’Unione Europea sta cercando di fare chiarezza e individuare la formula più idonea a una corretta comunicazione. R E A L T A ' Troppe informazioni = Nessuna informazione Immagine tratta da: http://thumbs.dreamstime.com/z/segnali-stradali-18397887.jpg 25 Forme di espressione e presentazione • Le indicazioni devono essere espresse mediante parole e numeri. • Esse possono in aggiunta essere espresse attraverso pittogrammi o simboli. Immagini tratte da: Lo Feudo G. Le etichette alimentari: guida alla lettura. 2013 http://sito.entecra.it/portale/public/documenti/Le_etichette_alimentari_guida_alla_lettura.pdf (art. 9) 26 Il contenuto nutritivo deve riferirsi a.. • La dichiarazione nutrizionale deve riferirsi all’alimento così com’è venduto. • È possibile fornire informazioni relative all’alimento dopo la preparazione, a condizione che il modo di preparazione sia descritto in modo sufficientemente particolareggiato. • È possibile integrare solo informazioni relative all’alimento pronto per il consumo per alcuni prodotti, come le minestre disidratate in polvere. Esempio: Risotto liofilizzato agli asparagi Immagine modificata, tratta da: http://www.ilfattoalimentare.it/i-nuovi-risotti-knorr-si-possono-cuocere-al-microonde-comodita-e-niente-glutammato-ma-troppo-sodio.html (art. 31) 27 UNITA' DI MISURA • Le unità di misura da usare nella dichiarazione nutrizionale sono: • per l’energia kilojoule (kJ) e kilocalorie (kcal); • per la massa grammi (g), milligrammi (mg) e microgrammi (μg). • L’ordine si presentazione è il seguente: Immagine tratta da: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_215_allegato.pdf (allegato XV) 28 Determinazione dell’apporto nutritivo • I valori dichiarati sono valori medi stabiliti sulla base: • dell’analisi di laboratorio dell’alimento; • del calcolo effettuato a partire da: • valori medi noti o effettivi relativi agli ingredienti utilizzati; • dati generalmente stabiliti e accettati (es. Tabelle di composizione degli alimenti* dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione INRAN) * http://nut.entecra.it/646/tabelle_di_composizione_degli_alimenti.html (art. 31) 29 Calcolo dell’energia • Il valore energetico deve essere calcolato usando i seguenti coefficienti di conversione: (allegato XIV) 30 Espressione • Il valore energetico e le quantità di sostanze nutritive possono essere espresse: • per 100 g o per 100 mL; • per porzione o per unità di consumo, facilmente riconoscibile dal consumatore, a condizione che siano quantificate sull’etichetta la porzione o l’unità utilizzate e sia indicato il numero di porzioni o unità contenute nell’imballaggio. Immagine tratta da: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_215_allegato.pdf (art.32-33) 31 Porzione standard • Si definisce «porzione standard» la quantità di alimento che si assume come unità di riferimento riconosciuta e identificabile sia dagli operatori del settore nutrizionale e sia dalla popolazione. • È una unità di misura di riferimento della quantità di alimento consumata e può essere espressa in unità naturali o commerciali effettivamente visualizzabili (ad es. frutto medio, fetta di pane, fetta di prosciutto, lattina, scatoletta ecc.). • Una porzione standard può coincidere con una di queste unità (ad es. una mela, una lattina, una tazzina, ecc.), oppure può essere costituita da più di una unità (ad es. 3-4 biscotti ecc.). Fonte: Società Italiana di Nutrizione Umana. LARN Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia (ADDENDUM) . 2014 32 Quali sono i valori di riferimento? • Il valore energetico e le quantità di nutrienti possono essere espressi anche sotto forma di percentuale delle assunzioni di riferimento (GDA = Guideline Daily Amounts) per 100 g o per 100 mL, oppure per porzione o per unità di consumo. • Quando le percentuali delle assunzioni di riferimento sono espresse per 100 g o per 100 mL, la dichiarazione deve comprendere la seguente dicitura: «Assunzioni di riferimento di un adulto medio (8400kJ/2000kcal)». Immagine tratta da: Explorer. L’etichettatura nutrizionale secondo l’Unione Europea. www.from-italy.com http://www.rds-nordest.it/userfiles/file/etichettatura_gda_consumatore_alimentare.pdf (art.32 e art. 33) 33 Valori di riferimento di energia e nutrienti (allegato XIII) 34 Valori di riferimento di vitamine e sali minerali (allegato XIII) 35 Forme di espressione e presentazione SUPPLEMENTARI • Oltre alle forme di espressione e di presentazione prima indicate, possono essere utilizzate altre forme e/o presentazioni mediante grafici o simboli, purché siano rispettati i seguenti requisiti: • esse si basano su solidi studi presso i consumatori, scientificamente validi, e non inducono in errore il consumatore; • la loro messa a punto è il risultato della consultazione di un’ampia gamma di gruppi d’interesse; • esse hanno lo scopo di facilitare la comprensione, da parte del consumatore. (art. 35) 36 • I grafici “a semaforo”: indicano gli alimenti che contengono troppi grassi o zuccheri, o anche per sottolineare il basso contenuto di questi elementi. Immagine tratta da: http://www.sicurezzaalimentare.it/PublishingImages/food%20label%20traffic%20light.jpg • Sistema troppo semplicistico. • Per alcune categorie di prodotti, come ad esempio quelli caseari, evidenzia solo luci rosse. FORMAGGIO Immagine modificata, tratta da: http://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2014/10/01/news/l_ue_boccia_l_etichetta_a_semaforo_in_gran_bretagna-97062799/ Immagine tratta da: http://www.rds-nordest.it/userfiles/file/etichettatura_gda_consumatore_alimentare.pdf Un esempio 37 Interpretazioni della dichiarazione nutrizionale alla luce del Reg.1169/2011 • Non esiste in assoluto un cibo che faccia bene e uno che faccia male. • Molto dipende da: • dieta complessiva; • quantità realmente mangiate; • altri fattori (stile di vita, attività fisica, ..). • Bisogna aumentare la consapevolezza sulla necessità di compiere scelte alimentari e stili di vita più sani. Immagine modificata, tratta da: http://www.aduc.it/vignetta/cibo+che+fa+bene_21290.php Fonte: Coop, un «semaforo» sbagliato. http://www.coopreno.it/upload/doc/pdf/consumatori_set_2014.pdf 38 Interpretazioni della dichiarazione nutrizionale alla luce del Reg.1169/2011 I CONSUMATORI sono interessati al rapporto tra alimentazione e salute Necessità di pattern dietetici adeguati al fine di prevenire le malattie legate a sovrappeso/obesità e a un’alimentazione scorretta Gli OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE sentono la responsabilità di rispondere alle nuove esigenze dei consumatori con nuovi prodotti Riformulazione degli alimenti Maggiore competitività degli OPA Miglioramento della qualità nutrizionale degli alimenti 39 Interpretazioni della dichiarazione nutrizionale alla luce del Reg.1169/2011 • L’obbligo della dichiarazione nutrizionale obbligatoria potrebbe ‘innescare’ un circolo virtuoso. • Il consumatore, per diventare ‘consapevole’, va però ancora informato ed educato con campagne di informazione e di educazione alimentare. Immagine tratta da: http://www.gianlucalisco.it/wp-content/uploads/2013/05/socrate_so-di-non-sapere.jpg 40 (disponibile per i soci AITA) Fonti bibliografiche http://eur-lex.europa.eu/legalcontent/IT/TXT/?uri=CELEX:32011R1169 http://www.ilfattoalimentare.it/eboo k-letichetta-di-dario-dongo http://www.europass.parma.it/page.asp?IDCategoria=5 http://www.aita84&IDSezione=28888&ID=508399 nazionale.it/riservato/visualizzaDowload2.asp?idPubblicazione=132 http://ec.europa.eu/food/food/labellingnutrition/foodla belling/docs/qanda_application_reg1169-2011_it.pdf http://www.foodandtec.com/pdfs/monografia_ etichettatura_2014.pdf 41 Francesca Danesi – Alessandra Bordoni Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari (DISTAL) Unità Organizzativa di Sede Cesena e-mail: [email protected] [email protected] www.unibo.it 42