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Materiale relatori (Danesi

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Materiale relatori (Danesi
Seminario
ETICHETTATURA DEI PRODOTTI ALIMENTARI AI SENSI DEL NUOVO
REGOLAMENTO UE 1169/2011. ADEMPIMENTI E NOVITÀ
La dichiarazione nutrizionale alla luce del nuovo
Regolamento UE 1169/2011:
novità, impressioni, interpretazioni
per la formulazione di alimenti
nell’ambito di una dieta corretta
Francesca Danesi, nutrizionista e tecnologo alimentare
Alessandra Bordoni, nutrizionista e medico
Campus di Scienze degli Alimenti, Cesena - Università di Bologna
29 ottobre 2014
1
La Dichiarazione nutrizionale obbligatoria,
del Reg.1169/2011
Novità
• Il regolamento (art. 9) introduce l’obbligo di etichettare gli alimenti
con una «dichiarazione nutrizionale» o «etichettatura nutrizionale»
che indichi il loro valore energetico, la quantità in alcune sostanze
nutritive, espresse per 100 g o 100 mL, ovvero per porzione o per
unità di consumo.
Immagine tratta da: http://academy.iglobalstores.com/wp-content/uploads/2011/08/the5ws.jpg
Immagine tratta da: http://img.foodnetwork.com/FOOD/2012/09/26/HE_nutrition-label-magnify_s4x3_lead.jpg
2
PerchE'
• È uno strumento informativo per fornire al consumatore indicazioni
che gli permettano di:
• confrontare un prodotto con un altro;
• stabilire l’unità di un determinato prodotto alimentare nella dieta globale e
perciò tentare di costruire una razione alimentare adatta alle singole
necessità.
• Potrebbe consentire
consapevoli.
al
consumatore
di
effettuare
scelte
• Per migliorare la comprensione delle informazioni alimentari da parte dei
consumatori sono altresì necessarie campagne di educazione e
informazione.
Fonte: Comunicazione della Commissione EU del 13 marzo 2007 «Strategia per la politica dei consumatori dell’UE
2007-2013 — Maggiori poteri per i consumatori, più benessere e tutela più efficace»
3
CHI
• Alimenti ai quali si applica l’obbligo della dichiarazione nutrizionale
TUTTI I PRODOTTI ALIMENTARI PRECONFEZIONATI, salvo i seguenti
alimenti, che sono soggetti alle proprie regole in materia di
etichettatura:
• gli integratori alimentari;
• le acque minerali naturali;
• gli alimenti destinati ad una alimentazione particolare.
Immagine tratta da: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_215_allegato.pdf
(art. 29)
4
Eccezioni:
Alimenti ai quali non si applica
l'obbligo della dichiarazione nutrizionale
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
i prodotti non trasformati che comprendono un
solo ingrediente o una sola categoria di
ingredienti;
i prodotti trasformati che sono stati sottoposti
unicamente a maturazione e che comprendono un
solo ingrediente o una sola categoria di
ingredienti;
le acque destinate al consumo umano, comprese
quelle che contengono come soli ingredienti
aggiunti anidride carbonica e/o aromi;
le piante aromatiche, le spezie o le loro miscele;
il sale e i succedanei del sale;
gli edulcoranti da tavola;
gli estratti di caffè e agli estratti di cicoria, i chicchi
di caffè interi o macinati e i chicchi di caffè
decaffeinati interi o macinati;
le infusioni a base di erbe e di frutta, i tè, tè
decaffeinati, tè istantanei o solubili o estratti di tè,
tè istantanei o solubili o estratti di tè decaffeinati,
senza altri ingredienti aggiunti tranne aromi che
(allegato V)
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
non modificano il valore nutrizionale del tè;
gli aceti di fermentazione e i loro succedanei,
compresi quelli i cui soli ingredienti aggiunti sono
aromi;
gli aromi;
gli additivi alimentari;
i coadiuvanti tecnologici;
gli enzimi alimentari;
la gelatina;
i composti di gelificazione per marmellate;
i lieviti;
le gomme da masticare;
gli alimenti confezionati in imballaggi o contenitori
la cui superficie maggiore misura meno di 25 cm2;
gli alimenti, anche confezionati in maniera
artigianale, forniti direttamente dal fabbricante di
piccole quantità di prodotti al consumatore finale
o a strutture locali di vendita al dettaglio che
forniscono direttamente al consumatore finale.
5
Quando
• La dichiarazione nutrizionale in etichetta sarà obbligatoria a partire
dal 13 dicembre 2016.
• Tra il 13 dicembre 2014 e il 13 dicembre 2016, la dichiarazione
nutrizionale, se è fornita su base volontaria, deve essere conforme al
Regolamento.
(art. 54)
6
Dove
• Direttamente sull’imballaggio o su un’etichetta a esso apposta.
• In un unico campo visivo.
• In un punto evidente in modo da essere facilmente visibili,
chiaramente leggibili ed eventualmente indelebili.
• Non devono essere in alcun modo nascoste, oscurate, limitate o separate da
altre indicazioni scritte o grafiche o altri elementi suscettibili di interferire.
(art. 13 e art. 34)
7
COSA
• La dichiarazione è presentata, se lo spazio lo permette, sotto forma
di tabella, con allineamento delle cifre.
• In mancanza di spazio sufficiente, le informazioni possono essere
presentate sotto forma lineare.
Contenuti
obbligatori
(art. 7 e art. 9)
Contenuti
facoltativi
Indicazioni
complementari e
supplementari
8
Contenuti obbligatori
• La dichiarazione nutrizionale obbligatoria reca le indicazioni
seguenti:
• il valore energetico
• la quantità di:
• grassi
• acidi grassi saturi
• carboidrati
• zuccheri
• proteine
• sale
(art. 30)
9
Grassi
• Reg. UE 1169/2011: i «grassi» comprendono lipidi totali, compresi i
fosfolipidi.
• I lipidi contenuti negli alimenti possono essere:
• presenti naturalmente negli alimenti (carne, pesce, formaggi e frutta secca);
• aggiunti a questi durante la lavorazione (biscotti, cracker, ..).
• I componenti fondamentali dei lipidi complessi, gli acidi grassi,
possono essere:
• Saturi: presentano tutti legami semplici; si trovano prevalentemente negli
alimenti di origine animale.
• Insaturi: hanno uno o più doppi legami; si trovano prevalentemente – ma
non esclusivamente – negli alimenti di origine vegetale.
Fonte: Cappelli P., Vannucchi V. Chimica degli Alimenti. Conservazione e trasformazioni. 2005
(art. 30 e allegato I)
10
Acidi grassi saturi
• Perché riportare il contenuto in acidi grassi saturi → esiste una stretta
correlazione tra consumo eccessivo di grassi saturi e rischio
cardiovascolare.
• Bisogna sapere che.. non tutti gli acidi grassi saturi hanno lo stesso
potere aterogeno:
• acido miristico (C14:0, burro, olio di palma e di cocco) > acido palmitico
(C16:0, il più rappresentato nella dieta) > acido laurico (C12:0, olio di palma
e di cocco).
• acido stearico (C18:0, lardo, burro e olio di palma) è considerato privo di
effetti ipercolesterolemizzanti, visto che a livello epatico subisce un
processo di desaturazione che lo trasforma in acido oleico.
Fonte: Rondanelli M. Alimentazione e nutrizione nell’anziano: valutazione, prevenzione e pratica clinica. 2014
(art. 30)
11
Carboidrati e Zuccheri
• I carboidrati (o glucidi) sono i costituenti principali di cereali,
legumi, frutta e altri prodotti vegetali. Si suddividono in:
• Monosaccaridi: glucosio, fruttosio (frutta), galattosio.
• Disaccaridi: saccarosio (zucchero da tavola), maltosio, lattosio (latte).
• Polisaccaridi: amido (pane, pasta, riso), cellulosa.
• Secondo il Reg. UE 1169/2011, in etichetta vanno indicati:
• tutti i carboidrati metabolizzati dall’uomo, compresi i polioli;
• tutti i monosaccaridi e i disaccaridi presenti in un alimento (sotto la comune
denominazione di «zuccheri»).
Fonte: Cappelli P., Vannucchi V. Chimica degli Alimenti. Conservazione e trasformazioni. 2005
(art. 30 e allegato I)
12
Proteine
• Le proteine forniscono amminoacidi →
Immagine tratta da: http://it.wikipedia.org/wiki/Amminoacido
• Secondo il Reg. UE 1169/2011, il contenuto in «proteine» viene calcolato con la
seguente formula: proteine = azoto totale (Kjeldahl) × 6,25.
• Bisogna sapere che.. non tutte le proteine hanno la stessa qualità e
composizione in amminoacidi:
• Alimenti di origine animale (latte, formaggi, uova, carne e pesce) → proteine ad alto valore
biologico;
• Cereali (pane, pasta) e legumi → proteine a medio valore biologico;
• Frutta e ortaggi (tra cui tuberi) → basso tenore di proteine
Fonte: Cappelli P., Vannucchi V. Chimica degli Alimenti. Conservazione e trasformazioni. 2005
(art. 30 e allegato I)
13
Sale
• Perché riportare il contenuto in sale → esiste una stretta correlazione
tra consumo eccessivo di sale e ipertensione arteriosa:
• La riduzione di pochi grammi di sodio/die comporta una riduzione dei valori
pressori sia in soggetti ipertesi che normotesi.
• Reg. UE 1169/2011: L’etichetta deve recare il termine «sale» invece
del termine corrispondente della sostanza nutritiva «sodio».
• Il tenore equivalente in sale deve sempre essere calcolato a partire dalla
quantità totale di sodio contenuto nell’alimento, utilizzando la formula: sale
= sodio × 2,5.
• Il sale è composto da cloruro di sodio (NaCl): ogni grammo di sale contiene circa 0,4 g
di sodio → 1 g NaCl = 0,4 g Na+
Fonte: Rondanelli M. Alimentazione e nutrizione nell’anziano: valutazione, prevenzione e pratica clinica. 2014
(art. 30 e allegato I)
14
Differenze tra sodio e sale
• Bisogna sapere che.. il sodio presente negli alimenti e nelle bevande
può essere:
• Presente naturalmente (in genere, sotto forma di cloruro di sodio);
• Aggiunto durante le trasformazioni artigianali, industriali o della ristorazione
collettiva (spesso presente anche sotto forma di altri sali quali glutammato
di sodio, bicarbonato di sodio, nitrito di sodio, benzoato di sodio...).
• L’assunzione raccomandata per la popolazione italiana di sodio è
1,2-1,5 g/die* (adulto).
* Fonte: Società Italiana di Nutrizione Umana. LARN Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia. 2014
15
Non piu’ sodio, ma sale
• Reg. UE 1169/2011: una dicitura indicante che il contenuto di sale è
dovuto esclusivamente al sodio naturalmente presente può figurare,
ove opportuno, immediatamente accanto alla dichiarazione
nutrizionale.
• La dicitura può figurare sugli alimenti ai quali non è stato aggiunto sale,
come il latte, la verdura, la carne e il pesce.
• Se il sale è stato aggiunto nel corso della trasformazione o mediante
l’aggiunta di ingredienti contenenti sale, come il prosciutto, il formaggio, le
olive o le acciughe, questa dicitura non può essere utilizzata.
(art. 30)
16
Non piu’ sodio, ma sale
SODIO
0,33 g
Esempio: Una confettura di fragole, prima del Reg. UE 1169/2011..
..e dopo
Immagine modificata, tratta da: http://www.zuegg.it/IT/Succo-di-frutta-e-marmellata/100-da-frutta-250-g/Fragole.html#vaiprodotto
17
Contenuti facoltativi
• l contenuto della dichiarazione nutrizionale obbligatoria può essere
integrato con l’indicazione delle quantità di uno o più dei seguenti
elementi:
•
•
•
•
•
•
(art. 30)
acidi grassi monoinsaturi;
acidi grassi polinsaturi;
polioli;
amido;
fibre;
i sali minerali o le vitamine (elencati all’allegato XIII), e presenti in quantità
significativa secondo quanto definito in tale allegato.
18
Acidi grassi monoinsaturi e
polinsaturi
• Gli acidi grassi insaturi possono essere:
• monoinsaturi: con doppio legame cis.
• esempio: acido oleico (olio d’oliva).
• polinsaturi: con due o più doppi legami interrotti da gruppi metilenici.
• esempi: acido linoleico, acido linolenico, acido gamma-linolenico, acido arachidonico.
• Perché riportare il contenuto in acidi grassi insaturi:
• gli acidi linoleico e linolenico sono acidi grassi essenziali → non possono
essere biosintetizzati e devono venire introdotti con l'alimentazione;
• l’acido alfa-linolenico (ALA) è il precursore degli acidi grassi polinsaturi
omega-3 a lunga catena → regolano la colesterolemia, svolgendo un’azione
preventiva nei confronti dell’aterosclerosi.
Fonte: Cappelli P., Vannucchi V. Chimica degli Alimenti. Conservazione e trasformazioni. 2005
(art. 30 e allegato I)
19
Polioli
• Reg. UE 1169/2011: i «polioli» sono gli alcoli comprendenti più di
due gruppi idrossili.
• Sono dolcificanti artificiali.
• Nutritivi:
•
•
•
•
•
•
•
•
Sorbitolo
Fruttosio
Mannitolo
Polioli
Xilitolo
Eritriolo
Trealosio
Tagatosio
• Non nutritivi:
•
•
•
•
•
•
•
•
Saccarina
Aspartame
Acesulfame K
Neotame
Alitame
Sucralosio
Ciclamato
Stevioside
Fonte: Rondanelli M. Alimentazione e nutrizione nell’anziano: valutazione, prevenzione e pratica clinica. 2014
(art. 30 e allegato I)
20
AMIDO e FIBRE
• L’amido è un carboidrato o glucide polisaccaride, comunemente
contenuto in alimenti come pane, pasta, riso, patate.
• La fibra è una frazione degli alimenti vegetali resistente all’idrolisi
degli enzimi digestivi.
• Reg. UE 1169/2011: le «fibre» non sono né digeriti né assorbiti nel piccolo
intestino umano.
• Perché riportare il contenuto in fibra → la fibra previene l’iperalimentazione,
regola le funzioni intestinali, può modulare l’assorbimento dei nutrienti.
Fonte: Cappelli P., Vannucchi V. Chimica degli Alimenti. Conservazione e trasformazioni. 2005
(art. 30 e allegato I)
21
Sali minerali e Vitamine
• I minerali e le vitamine sono definiti «micronutrienti», ossia sostanze
che vengono assunte con gli alimenti in piccole quantità.
• Bisogna sapere che.. nell’organismo hanno l’importante funzione di
«bioregolatori» delle attività metaboliche e delle funzioni cellulari.
• Reg. UE 1169/2011: i minerali e le vitamine possono essere tutti
indicati se sono presenti in quantità significative:
• 15 % dei valori nutrizionali di riferimento specificati per 100 g o 100 mL in
caso di prodotti diversi dalle bevande;
• 7,5 % dei valori nutrizionali di riferimento specificati per 100 mL nel caso
delle bevande.
(art. 30 e allegato I)
22
Indicazioni complementari
1. Alimenti contenenti edulcoranti
2. Alimenti contenenti acido glicirrizico o il suo sale di ammonio
• I prodotti con un quantitativo di caffeina superiore a 150 mg/l che non siano tè o
caffè, oltre all’indicazione “tenore elevato di caffeina”, riporteranno la dicitura
“Non raccomandato per bambini e donne in gravidanza o nel periodo di
allattamento”
3. Bevande con elevato tenore di caffeina o alimenti con caffeina aggiunta
4. Alimenti con aggiunta di fitosteroli, esteri di fitosterolo, fitostanoli o
esteri di fitostanolo
• Gli alimenti riporteranno la dicitura “addizionato di steroli vegetali” o “addizionato
di stanoli vegetali”
• Sarà evidenziato che l’alimento è destinato esclusivamente a coloro che intendono
ridurre il livello di colesterolo nel sangue
(allegato III)
23
ALTRE INDICAZIONI.. Work in progress
• Entro il 13 dicembre 2014, sono attesi chiarimenti da parte della Commissione
UE per:
• Bevande alcoliche: la dichiarazione nutrizionale non è obbligatoria e può essere
limitata al solo valore energetico.
• Perché riportare il contenuto in energia → l’alcool è una sostanza calorica.
• Acidi grassi trans: ossia gli acidi grassi che presentano almeno un doppio
legame non coniugato tra atomi di carbonio in configurazione trans.
• Perché riportare il contenuto in acidi grassi trans → tali acidi grassi si comportano come acidi
grassi saturi, in quanto sono in grado di innalzare il livello di colesterolo.
• Bisogna sapere che.. possono essere presenti negli alimenti:
• Naturalmente, derivanti dal metabolismo dei ruminanti;
• Prodotti durante l’idrogenazione degli oli vegetali e di pesce.
Fonte: Mariani Costantini A., Cannella C., Tomassi G. Alimentazione e nutrizione umana. 2006
(art. 16 e art. 30)
24
Impressioni
sulla dichiarazione
nutrizionale alla luce del Reg.1169/2011
• Fornire al consumatore finale le basi
per effettuare scelte consapevoli.
• Assicurare che il consumatore finale
comprenda
facilmente
le
informazioni fornite sulle etichette.
s
p
e
r
a
n
z
a
..Sono felice
di CONOSCERE
MEGLIO cosa
mangiamo
Anche
io Caro!
?
Immagine modificata, tratta da:
http://www.bio.davidson.edu/people/kabernd/seminar/2004/GMevents/NH/foodlabel.jpg
• Il consumatore si trova a dover
interpretare una serie di informazioni
che non sempre si rivelano di facile
lettura.
• L’Unione Europea sta cercando di fare
chiarezza e individuare la formula più
idonea a una corretta comunicazione.
R
E
A
L
T
A
'
Troppe
informazioni =
Nessuna
informazione
Immagine tratta da: http://thumbs.dreamstime.com/z/segnali-stradali-18397887.jpg
25
Forme di espressione e presentazione
• Le indicazioni devono essere espresse mediante parole e numeri.
• Esse possono in aggiunta essere espresse attraverso pittogrammi o
simboli.
Immagini tratte da: Lo Feudo G. Le etichette alimentari: guida alla lettura. 2013
http://sito.entecra.it/portale/public/documenti/Le_etichette_alimentari_guida_alla_lettura.pdf
(art. 9)
26
Il contenuto nutritivo deve riferirsi a..
• La dichiarazione nutrizionale deve riferirsi all’alimento così com’è venduto.
• È possibile fornire informazioni relative all’alimento dopo la preparazione, a
condizione che il modo di preparazione sia descritto in modo sufficientemente
particolareggiato.
• È possibile integrare solo informazioni relative all’alimento pronto per il consumo per alcuni
prodotti, come le minestre disidratate in polvere.
Esempio: Risotto liofilizzato agli asparagi
Immagine modificata, tratta da: http://www.ilfattoalimentare.it/i-nuovi-risotti-knorr-si-possono-cuocere-al-microonde-comodita-e-niente-glutammato-ma-troppo-sodio.html
(art. 31)
27
UNITA' DI MISURA
• Le unità di misura da usare nella dichiarazione nutrizionale sono:
• per l’energia kilojoule (kJ) e kilocalorie (kcal);
• per la massa grammi (g), milligrammi (mg) e microgrammi (μg).
• L’ordine si presentazione è il seguente:
Immagine tratta da: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_215_allegato.pdf
(allegato XV)
28
Determinazione dell’apporto nutritivo
• I valori dichiarati sono valori medi stabiliti sulla base:
• dell’analisi di laboratorio dell’alimento;
• del calcolo effettuato a partire da:
• valori medi noti o effettivi relativi agli ingredienti utilizzati;
• dati generalmente stabiliti e accettati (es. Tabelle di
composizione degli alimenti* dell’Istituto Nazionale di Ricerca
per gli Alimenti e la Nutrizione INRAN)
* http://nut.entecra.it/646/tabelle_di_composizione_degli_alimenti.html
(art. 31)
29
Calcolo dell’energia
• Il valore energetico deve essere calcolato usando i seguenti
coefficienti di conversione:
(allegato XIV)
30
Espressione
• Il valore energetico e le quantità di sostanze nutritive possono
essere espresse:
• per 100 g o per 100 mL;
• per porzione o per unità di consumo, facilmente riconoscibile dal
consumatore, a condizione che siano quantificate sull’etichetta la porzione o
l’unità utilizzate e sia indicato il numero di porzioni o unità contenute
nell’imballaggio.
Immagine tratta da: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_215_allegato.pdf
(art.32-33)
31
Porzione standard
• Si definisce «porzione standard» la quantità di alimento che si
assume come unità di riferimento riconosciuta e identificabile sia
dagli operatori del settore nutrizionale e sia dalla popolazione.
• È una unità di misura di riferimento della quantità di alimento
consumata e può essere espressa in unità naturali o commerciali
effettivamente visualizzabili (ad es. frutto medio, fetta di pane, fetta
di prosciutto, lattina, scatoletta ecc.).
• Una porzione standard può coincidere con una di queste unità (ad es. una
mela, una lattina, una tazzina, ecc.), oppure può essere costituita da più di
una unità (ad es. 3-4 biscotti ecc.).
Fonte: Società Italiana di Nutrizione Umana. LARN Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia (ADDENDUM) . 2014
32
Quali sono i valori di riferimento?
• Il valore energetico e le quantità di nutrienti possono essere espressi anche
sotto forma di percentuale delle assunzioni di riferimento (GDA = Guideline
Daily Amounts) per 100 g o per 100 mL, oppure per porzione o per unità di
consumo.
• Quando le percentuali delle assunzioni di riferimento sono espresse per 100 g o
per 100 mL, la dichiarazione deve comprendere la seguente dicitura:
«Assunzioni di riferimento di un adulto medio (8400kJ/2000kcal)».
Immagine tratta da: Explorer. L’etichettatura nutrizionale secondo l’Unione Europea. www.from-italy.com
http://www.rds-nordest.it/userfiles/file/etichettatura_gda_consumatore_alimentare.pdf
(art.32 e art. 33)
33
Valori di riferimento di energia e nutrienti
(allegato XIII)
34
Valori di riferimento di vitamine e sali minerali
(allegato XIII)
35
Forme di espressione e presentazione
SUPPLEMENTARI
• Oltre alle forme di espressione e di presentazione prima indicate,
possono essere utilizzate altre forme e/o presentazioni mediante
grafici o simboli, purché siano rispettati i seguenti requisiti:
• esse si basano su solidi studi presso i consumatori, scientificamente validi, e
non inducono in errore il consumatore;
• la loro messa a punto è il risultato della consultazione di un’ampia gamma di
gruppi d’interesse;
• esse hanno lo scopo di facilitare la comprensione, da parte del
consumatore.
(art. 35)
36
• I grafici “a semaforo”: indicano gli alimenti che contengono troppi
grassi o zuccheri, o anche per sottolineare il basso contenuto di questi
elementi.
Immagine tratta da:
http://www.sicurezzaalimentare.it/PublishingImages/food%20label%20traffic%20light.jpg
• Sistema troppo semplicistico.
• Per alcune categorie di prodotti, come ad esempio quelli caseari,
evidenzia solo luci rosse.
FORMAGGIO
Immagine modificata, tratta da: http://www.repubblica.it/salute/alimentazione/2014/10/01/news/l_ue_boccia_l_etichetta_a_semaforo_in_gran_bretagna-97062799/
Immagine tratta da:
http://www.rds-nordest.it/userfiles/file/etichettatura_gda_consumatore_alimentare.pdf
Un esempio
37
Interpretazioni
della dichiarazione nutrizionale alla
luce del Reg.1169/2011
• Non esiste in assoluto un cibo che faccia bene e
uno che faccia male.
• Molto dipende da:
• dieta complessiva;
• quantità realmente mangiate;
• altri fattori (stile di vita, attività fisica, ..).
• Bisogna aumentare la consapevolezza sulla
necessità di compiere scelte alimentari e stili di
vita più sani.
Immagine modificata, tratta da:
http://www.aduc.it/vignetta/cibo+che+fa+bene_21290.php
Fonte: Coop, un «semaforo» sbagliato. http://www.coopreno.it/upload/doc/pdf/consumatori_set_2014.pdf
38
Interpretazioni della dichiarazione nutrizionale alla luce del
Reg.1169/2011
I CONSUMATORI sono interessati al
rapporto tra alimentazione e salute
Necessità di pattern dietetici adeguati al
fine di prevenire le malattie legate a
sovrappeso/obesità e a un’alimentazione
scorretta
Gli OPERATORI DEL SETTORE
ALIMENTARE sentono la responsabilità di
rispondere alle nuove esigenze dei
consumatori con nuovi prodotti
Riformulazione degli alimenti
Maggiore competitività degli OPA
Miglioramento della qualità nutrizionale
degli alimenti
39
Interpretazioni della dichiarazione nutrizionale alla luce del
Reg.1169/2011
• L’obbligo della dichiarazione nutrizionale obbligatoria potrebbe
‘innescare’ un circolo virtuoso.
• Il consumatore, per diventare ‘consapevole’, va però ancora
informato ed educato con campagne di informazione e di
educazione alimentare.
Immagine tratta da: http://www.gianlucalisco.it/wp-content/uploads/2013/05/socrate_so-di-non-sapere.jpg
40
(disponibile per i soci AITA)
Fonti bibliografiche
http://eur-lex.europa.eu/legalcontent/IT/TXT/?uri=CELEX:32011R1169
http://www.ilfattoalimentare.it/eboo
k-letichetta-di-dario-dongo
http://www.europass.parma.it/page.asp?IDCategoria=5
http://www.aita84&IDSezione=28888&ID=508399
nazionale.it/riservato/visualizzaDowload2.asp?idPubblicazione=132
http://ec.europa.eu/food/food/labellingnutrition/foodla
belling/docs/qanda_application_reg1169-2011_it.pdf
http://www.foodandtec.com/pdfs/monografia_
etichettatura_2014.pdf
41
Francesca Danesi – Alessandra Bordoni
Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari (DISTAL)
Unità Organizzativa di Sede Cesena
e-mail: [email protected] [email protected]
www.unibo.it
42
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