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10.alleanza empatica e PNL
PNL e Alleanza Empatica ASPIC Firenze 22/11/2009 Dott.ssa Maura Locatelli Il Rispecchiamento È una tecnica di comunicazione verbale e non verbale Serve ad ottenere una sintonia immediata con Il rispecchiamento si sviluppa in due fasi: Il ricalco La guida Ricalco consiste nel modulare la voce allo stesso modo dell’interlocutore o ripetere determinati movimenti (gestualità delle mani o delle braccia) o posture (posizione del corpo). La Guida consiste nel proporre, dopo una fase di Ricalco, un leggero cambiamento della voce, dei movimenti o della postura e verificare se l’interlocutore ci segue. I l Stili di Pensiero VISIVO Pensare ed esprimersi per immagini UDITIVO Pensare ed esprimersi per concetti CINESTESICO Pensare ed esprimersi per emozioni e sensazioni Come riconoscere gli Stili di Pensiero SEGNALI MODO DI PARLARE GESTUALITA’ CONTENUTO Visivo Cinestesico •veloce, non costante •costante e cadenzato •lento con pause lento •volume e tono alti •musicalità, armonia •ritmo •volume e tono bassi •costante •scarsa o assente •in 3D •verso l’interno •ritmata •ampia •non costante •verso l’esterno •analitico •emotivo •descrittivo •logico •sentimenti •sequenziale •emozioni PAROLE SGUARDO Uditivo vedi tabella dei termini linguistici •verso l’alto o defocalizzato •laterale o in basso a sinistra •verso il basso a destra Il rispecchiamento del Cliente Durante la fase di rottura del ghiaccio utilizzare la tecnica del Rispecchiamento e iniziare a Ricalcare il Cliente P O S T U R A Le parole di ogni stile di pensiero Verbi Visivi Chiarire Esporre Focalizzare Guardare Illustrare Immaginare Inquadrare Monitorare Mostrare Osservare Prevedere Riguardare Rivelare Segnalare Vedere Uditivi Approfondire Chiedere Comporre Credere Descrivere Dire Domandare Elencare Individuare Pensare Raccontare Riflettere Sentire Significare Spiegare Tradurre Udire Valutare Verificare Cinestesici Accumulare Avvertire Cadere Cogliere Fare Godere Incidere Occupare Poggiare Prendere Raccogliere Ricucire Scuotere Sentire Sottoscrivere Stimolare Tagliare Toccare Vibrare Le parole di ogni stile di pensiero Sostantivi Visivi Figura Fotografia Immagine Luce Occhiata Ombra Prospettiva Quadro Segnale Visione Uditivi Armonia Ascolto Concentrazione Conoscenza Crescita Documentazione Domanda Dubbio Idea Precisione Rumore Suono Cinestesici Concentrazione Crescita Dettaglio Dolore Paura Passione Salute Segno Sensazione Soddisfazione Strappo Taglio Le parole di ogni stile di pensiero Aggettivi Visivi Brillante Chiaro Evidente Illustrato Inquadrato Invisibile Oscuro Visibile Uditivi Altisonante Armonioso Esatto Inaudito Musicale Ritmato Rombante Sonoro Cinestesici Alterato Concreto Controllato Stretto Largo Forte Tangibile Sicuro Soddisfatto Stabile Stimolato Triste Le parole di ogni stile di pensiero F i o d r i o m m Visivi e a t i c h Uditivi Cinestesici e Ben definito Ben in vista Come la vedo io Guardi ! Idea nebulosa Immagine mentale In prospettiva In vista di Messo a fuoco Punto di vista Segnale visibile Segno visibile Senza ombra di dubbio Un approccio miope Veda ! Vedere allo stesso modo Vediamoci chiaro Visione poco chiara Ad alta voce Ascolti ! Ben informato Descrivere in dettaglio Dirlo chiaro e forte Esprimere un'opinione Fare appello a Fare attenzione L'ho già sentito Parola per parola Per così dire Porgi l'orecchio Prestami attenzione Senta ! Suona bene/male Tenere a mente Afferrare l'occasione Dare un taglio netto Discussione animata Dividersi fra... Farsi un'idea Farsi vivi Formato un'opinione In breve ! Mi è venuto in mente Non mi torna Non ti seguo Rimboccarsi le maniche Segno tangibile Sento puzza di bruciato Sfuggire di mente Solide fondamenta Su misura Tagliare la testa al toro Tenere in sospeso Toccato con mano Torni sui suoi passi Venire subito al punto I tre profili : Il Visivo È una persona sensibile alla sfera visiva dell'esperienza. Il suo motto è: "... la prima immagine è quella che conta ... ". Cura molto l'abbigliamento. Ha un notevole gusto estetico per l’abbigliamento, l’arredamento, il design di oggetti, ma anche di riviste, brochure o depliant (ad esempio semplici dettagli estetici possono influenzare il suo criterio di acquisto). È attento agli aspetti formali nel rapporto interpersonale. Mantiene una certa distanza spaziale dai suoi interlocutori, ha bisogno di avere sempre un ampio campo visivo davanti a sé (un visivo cerca sempre un buon punto di osservazione) Ha ottima capacità di sintesi. Apprende osservando, ragiona ad intuito La sua miglior dote: riesce a far immaginare ciò che dice. Il suo peggiore difetto: spesso si distrae. Valuta le persone prevalentemente per come appaiono (è un attento osservatore dell’immagine esteriore). I tre profili : L’Uditivo È una persona sensibile alla sfera auditiva e linguistica dell'esperienza. Il suo motto è " ... le prime parole sono quelle che contano ... ". Cura molto il proprio linguaggio e sceglie con cura le parole. Ama far domande e riceverle, ama scavare tra le parole dei suoi interlocutori. È un fine oratore, effettua frequenti citazioni, vuole sempre scendere nei dettagli. Gestisce abilmente le pause di silenzio. Registra fedelmente e ricorda con precisione le parole ascoltate. Apprende leggendo e analizzando i dati, ragiona per sequenze logiche di concetti La sua miglior dote: incanta le persone con il suo eloquio ricercato. Il suo peggiore difetto: può essere prolisso e tende a parlarsi addosso. Valuta le persone soprattutto in relazione a "cosa dicono e come parlano". I tre profili : Il Cinestesico È una persona molto sensibile alle sensazioni che prova. Il suo motto è " ... la prima impressione è quella che conta ...". È sensibile al cosiddetto "effetto pelle". Crea un feeling immediato con le persone. Predilige il lato concreto delle cose. È capace di prendere decisioni importanti, nel giro di pochi secondi, basandosi sulle sensazioni del momento. Ricerca il contatto fisico con gli altri, a volte tocca le persone mentre parla (ad esempio può posare una mano sulla spalla o sul braccio). Tende a ridurre barriere e formalismi con i suoi interlocutori. Apprende provando, ragiona in base alle sensazioni che prova. La sua miglior dote: ha ottimo fiuto. Il suo peggiore difetto: talvolta è troppo impulsivo. Valuta le persone in base alla fiducia che gli ispirano. Esempi di espressioni tipiche Visive - Uditive - Cinestesiche NEUTRA VISIVA UDITIVA CINESTESICA Ti capisco Mi è chiaro quello che dici Ti ascolto attentamente Ti seguo Desidero dirti qualcosa Vorrei che tu dessi un’occhiata a quello che ho fatto Intendo spiegartelo in modo dettagliato Vorrei che tu afferrassi ciò che ho da dirti Capisci quello che tento di dirti? Riesco a darti una immagine chiara? Quel che ti sto dicendo ti suona bene? Riesci a coglierlo bene? È vero È vero senza ombra di dubbio E’ preciso parola per parola La notizia è fondata Non ne sono convinto Mi sembra poco chiaro Non mi suona bene Non sono certo di seguirti Non mi piace quel che fai Non riesco ad inquadrare il tuo comportamento È una cosa che non mi trova in armonia In concreto, quel che fai non lo sento giusto La tua idea è musica per le mie orecchie La tua idea ha colto nel segno La tua idea è fantastica La tua idea è brillante Rompere il ghiaccio Il Rapporto con il cliente si costruisce, non soltanto con il Rispecchiamento, ma anche con un utilizzo mirato del linguaggio. Introduciamo ora una tecnica di relazione che ci facilita nel “parlare la stessa lingua” del Cliente e, quindi, a essere più persuasivi. PROGRAMMAZIONE NEURO LINGUISTICA METAPROGRAMMI I METAMODELLI IL MILTON MODEL LA STRUTTURA DEI MODELLI LNGUISTICI IL MODELLAMENTO La struttura linguistica LA STRUTTURA DELL’ESPERIENZA LINGUISTICA STRUTTURA SUPERFICIALE CANCELLAZIONI DISTORSIONI GENERALIZZAZIONI STRUTTURA PROFONDA Le cancellazioni linguistiche SEMPLICI Sono frasi che omettono parti o intere informazioni Ho paura!……………….(di chi/cosa?) Sono confuso!……..(da chi/da cosa?) Non ho le idee chiare!…… .(di cosa?) Le cancellazioni linguistiche I VERBI NON SPECIFICATI FRASI CHE CONTENGONO VERBI CHE NON SPECIFICANO IL PROCESSO ESEMPIO: ...Penso, che domani pioverà! ...So, che Lucia è in ritardo! Le cancellazioni linguistiche LE COMPARAZIONI SONO FRASI CHE OMETTONO LO STANDARD DI VALUTAZIONE E NON SPECIFICANO COME LA COMPARAZIONE E’ STATA FATTA ESEMPIO: …E’ troppo caro!…. …Mario è il migliore!…. Le cancellazioni linguistiche ASSENZA DI UN INDICE REFERENZIALE SONO FRASI CON SOGGETTI NON SPECIFICATI O VERBI CHE NON SI RIFERISCONO AL PROCESSO IN CORSO ESEMPIO: I romani sono simpatici!…. Distorsioni linguistiche NOMINALIZZAZIONI SONO VERBI O PROCESSI TRASFORMATI IN UN QUALCOSA DI FINITO. QUESTO RIDUCE LA PERCEZIONE DELLA REALTA’ NELLA PERSONA NON OFFRENDO SCELTE DI COMPORTAMENTI ALTERNATIVI AMORE AMICIZIA FIDUCIA RISORSE SERVIZIO QUALITA’ MOTIVAZIONE La deformazione LETTURA DEL PENSIERO Quando si pensa di conoscere il pensiero altrui basandosi sulla nostra percezione ESEMPIO: …..So cosa è meglio per lei….! ….Andrea è arrabbiato con me!… La deformazione CAUSA - EFFETTO Quando è presente una convinzione che determina uno stimolo esterno e questo sia la causa della reazione ESEMPIO: “Maria mi fa arrabbiare” “La vista del sangue mi spaventa” La deformazione SUPPOSIZIONI Le supposizioni si riferiscono ad ogni situazione che viene considerata assolutamente vera. La supposizione è basata sul concetto di realtà in modo che la frase acquisti un senso compiuto La deformazione EQUIVALENZA COMPLESSA Causa - effetto tra due eventi distinti ESEMPI: “Hai la scrivania in disordine, non sai lavorare” “E’ in ritardo, non le interesso più” “Se non mi prendo cura delle persone, esse non mi vorranno bene IL MILTON MODEL I MODELLI LINGUISTICI DI MILTON ERICKSON “Per essere abilmente vaghi” Riconoscere i segnali da approfondire Possiamo quindi identificare tre diverse tipologie di espressioni all’interno delle affermazioni del Cliente che ci indicano resistenze: I giudizi Le regole Le supposizioni Riconoscere i segnali da approfondire I Giudizi sono espressioni in cui troviamo alcune specifiche parole di uso molto comune Definizione del segnale da approfondire Parole di uso comune s e m o g I e è … p n i m t . b , o d i m l c t i a a , c i i h n , t u t t i , n e s s u n o , Gli Assoluti e e m i c i , l e p e r s o n e , Le Categorie . e , e v e c r n è e p … e , g g è i m o a … l e … , è m e g l i o I Giudizi senza oggetto Riconoscere i segnali da approfondire Le Regole sono espressioni in cui troviamo alcuni specifici verbi di uso molto comune Definizione del segnale da approfondire Verbi di uso comune P o D v s e o s v g o , o l n , i o o n , b n o p n i s o d o g s e n s v a Verbi che esprimono possibilità o o , , è v n o e c g e l s i s o , a n r i o o n Verbi che esprimono necessità Riconoscere i segnali da approfondire sono congetture che facciamo: • quando diamo un’interpretazione soggettiva ad una e supponiamo che il nostro significato coincida esattamente con quello attribuito dal nostro interlocutore • quando diamo una “lettura” della realtà (eventi, opinioni, esperienze) cercando di (leggere) il pensiero dell’altro L e S u p p o s i z i o n i p i n t e r p r e t a r “ i … s … a d o ” r r u v i a “ - i c a , c . r a . e p o g s u f r a o a a c f s e e i r s s r d n r o l a a s t r a t t a e Definizione del segnale da approfondire Parole o frasi di uso comune F a i d i . o i f . o e . m n a r i h s o i l c t à e g q i q i u , t c a c s i u à e s a e u r n e d p i d o z o t o m z a m i d a o n Parole astratte , v d p e e a r l e … l a i d v ” u i o l e Interpretazioni Questa parte del Milton Model è utile per la cancellazione di informazioni quali: Nominalizzazioni intese con parole come: risorse, capacità, fiducia, professionale, ecc Verbi non specificati quali: capirai, saprai, …. Come saprai sono Le 20 e 30 Si ma capirai Le cose un giorno!... Indice referenziale non specificato Non viene “specificato” “di chi” si sta parlando Cancellazioni “So che sei curioso, e, vuoi sapere di più” Malformazioni semantiche Congiunzioni Le congiunzioni esprimono una forma linguistica di causa - effetto che consente il ricalco e guida, la più semplice è la “e” “Mi guardi, e, ti rendi conto ...” Congiunzioni temporali “Mentre mi guardi // ti rendi conto” Malformazioni semantiche/2 Lettura del pensiero Ti starai chiedendo cosa c’è di straordinario in tutto questo Performativa perduta E’ importante conoscere i modelli linguistici e fare molta pratica Operatori modali Adesso ti è possibile aprire i tuoi orizzonti Supposizioni Subordinate temporali Vorrei mostrarti qualcosa di importante durante la tua visita. Numeri ordinali Sono parole come “altro”, “primo”, “secondo” Supposizioni Predicati di consapevolezza Sono verbi come “sapere, rendersi conto, essere consapevoli” “Sapessi, quanto sei, fortunato ad essere, qui” Supposizioni Avverbi e aggettivi “Questa splendida auto costa solo…..” Verbi e avverbi che indicano un cambiamento nel tempo “Inizi ad essere entusiasta di questo…..” Avverbi e aggettivi di cambiamento “Fortunatamente, me ne è, rimasto uno…..” Forme di estrazione indiretta Sono modelli che provocano reazioni in modo elegante e indiretto. Ordini e comandi nascosti “Stai imparando…..” “Quando apri la porta” Sottolineatura per analogia Sono ordini che vengono sottolineati attraverso una variazione della comunicazione paraverbale e/o non verbale Forme di estrazione indiretta/2 Domande indirette “Mi chiedo, a cosa, stai pensando…..” Ordini e comandi negativi “Non voglio che, tu ti senta, subito in forma” Forme di estrazione indiretta/3 Postulati di conversazione Sono domande che richiedono una risposta “si/no” e quindi provocano una risposta. “La porta è aperta?” Ambiguità Si tratta di una frase o di una parola che contiene più significati e provoca confusione rendendo l’ascoltatore partecipe alla elaborazione di tutti i significati Metafore Violazioni linguistiche Quando attribuiamo ad una persona delle capacità che non esistono Citazioni Quando all’interno della frase sono citate persone o si usano dei personaggi per dire qualcosa direttamente senza assumere la responsabilità della frase. Milton Model Presupposizioni ?”L’ordine lo vuoi prima o dopo cena?” “Facciamo l’iscrizione per primi” “Pollo o carne” “se sapessi quanto sei bella” “Questa stupenda macchina..” ?”Cominci ad essere entusiasta?” “Fortunatamente ne ho uno” Subordinate temporali Numeri ordinali O, oppure Predicati di consapevolezza Avverbi ed aggettivi Verbi ed avv.che cambiano il tempo Aggettivi ed avv. di commento Forme di estrazione indirette ?“Sai che ore sono?” Postulati di conversazione Fonetiche Ambiguità Di significato Domande indirette Di punteggiatura Comandi negativi Comandi nascosti Sottolineatura per analogia“mi chiedo a cosa stai pensando” !”Non ridere adesso!” “ed allora incominciarono a rilassa profondamente” Cambi nel paraverbale o non Milton Model Raccolta informazioni “Risorse, difficoltà, inconscio ecc.” “saprai, conoscerai, capirai ecc” “le persone imparano facilmente” Nominalizzazioni Verbi non specificati Indice ref. non specificato Cancellazioni Malformazioni semantiche “E” Congiunzioni Lettura del pensiero Performativa persa “ti starai chiedendo cosa c’è di bello in tutto questo” “questa giornata è interessante per molti aspetti” “mi guardi e ti rendi conto che…” “Temporali” “mentre mi guardi ti rendi conto che...” “di causa effetto” ”il guardarmi ti fa rendere conto che…” “è importante conoscere i modelli linguistici” Limitazioni al modello Metafore “ora potrai usare tutte le tue risorse” “adesso ti è possibile aprire i tuoi orizzonti” Quantificatori universali Operatori modali Violazioni Citazioni “il tappeto volante disse...” Mia madre diceva sempre “lavati le mani prima di cenare” Metamodello Distorsioni “ho bisogno di aiuto” ”Cosa posso fare per aiutarti?” “Non c’è più amore” “Cosa intendi per amore?” Nominalizzazioni Lettura del pensiero Causa effetto Equivalenza complessa Presupposizioni “continuo ad essere triste” “eri triste anche prima?” “ovviamente sei in ritardo” “Cosa intendi per ovviamente?” “so che sei arrabbiato” “Cosa ti fa pensare che io sia arrabbiato?” “per Mario è meglio così” “Ilaria mi fa arrabbiare” ”Cosa fa Ilaria per farti arrabbiare?” ”Come lo sai?” “Se non mi porti fiori vuol dire che non mi ami” “La vista del sangue mi fa svenire” “In che modo non portarti fiori significa che?” “Cosa nel vedere il sangue ti fa svenire?” “Se non mi porti fiori vuol dire che non mi ami” “Tutte le persone che ti amano ti portano fiori?” “Se non mi porti fiori vuol dire che non mi ami” “Tutte le persone che non ti portano fiori non ti amano?” Metamodello Cancellazioni “ho paura” ”Hai paura di chi o cosa?” “sono curioso” “di cosa sei curioso?” Cancellazioni semplici Comparazioni Mancanza di indice referenziale “gli italiani sono creativi” “quali italiani?” “loro arrivano tardi” “loro chi?” “è troppo costoso” ”rispetto a cosa è troppo costoso?” Generalizzazioni “sempre?” “Mario è il migliore” “Migliore di chi, migliore in cosa?” “è giusto arrivare in orario” “sei sempre in ritardo” “tutti i marziani sono fannulloni” Quantificatori universali Operatori modali Performativa persa “tutti?” “non posso rimanere” “secondo chi?” “devo andare via” “si dice che sei in gamba” “cosa accadrebbe se rimanessi?” (Possibilità) “chi lo dice?” “cosa ti impedisce di restare?” (Necessità) “cosa accadrebbe se lo facessi?” (Possibilità) “cosa te lo impedisce?” (Necessità) Cosa sono le Resistenze Sono affermazioni con cui il Cliente esprime le sue opinioni che potrebbero non essere in linea con quanto stiamo prospettando. Sono la spia di difficoltà relative al cambiamento che dobbiamo approfondire. Il Cliente “resiste” perché: ancora non percepisce chiaramente la guida del counselor ha paura di cambiare non ha capito bene dove si trova e dove vuole arrivare non ha chiare le sue esigenze o non sa come farvi fronte ha un’esperienza negativa del c a m b i a m e n t o Per superare le resistenze bisogna imparare a riconoscerle Come? Impariamo a riconoscere le espressioni incomplete che le contraddistinguono Se il Cliente ci esprime le sue opinioni in un modo incompleto, senza citare i fatti che sono alla base della sua affermazione, ciò avviene perché nelle frasi che pronuncia: c’è un giudizio espresso in forma assoluta c’è una regola ma manca la causa che l’ha generata c’è un’interpretazione arbitraria e soggettiva della realtà Gestire le obiezioni La Ristrutturazione è una tecnica che propone un nuovo punto di vista dal quale analizzare la situazione Esistono quattro tipologie di Ristrutturazione Intenzione positiva Ridefinizione Conseguenze Controesempio La gestione delle obiezioni Intenzione positiva: Riconoscere ciò che per il Cliente è importante e rilanciare la nostra proposta per soddisfare le sue esigenze Ridefinizione: Cambiare alcune parole per modificare in modo incisivo il significato dell’obiezione,proponendo un diverso punto di vista Conseguenze: Guidare l’attenzione del Cliente verso le possibili conseguenze della sua indecisione Controesempio: Trovare una alternativa contraria all’obiezione FUTURO BASSO (prossimo) PRESENTE PASSATO REMOTO FUTURO ALTO 10/20 anni (lontano) FUTURO Time Line