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LA FIEG (FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI)
FIEG FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI “Instant Meeting” delle Aziende dell’ICT Roma, 4 luglio 2006 FIEG Rappresentatività in ambito nazionale La FIEG rappresenta le aziende editrici di giornali quotidiani e di periodici e le agenzie di informazione quotidiana della stampa. Le aziende associate sono suddivise in 7 categorie: 3 categorie per gli editori dei periodici - articolate in grandi, medie e piccole imprese – pari ad oltre il 70% di tutta la stampa periodica italiana; 3 categorie per gli editori dei quotidiani – distinte in base alla diffusione nazionale, regionale o provinciale – pari al 90% della stampa quotidiana italiana; una categoria per le agenzie di stampa, che ricomprende tutte le agenzie nazionali operanti in Italia. Alla Federazione, inoltre, aderiscono l’Associazione Stampatori Italiana Giornali (ASIG), la Federazione Concessionarie Pubblicità (FCP) e l’Associazione Distributori Nazionali (ADN). FIEG Rappresentatività in ambito internazionale La FIEG assicura, in ambito internazionale, la rappresentanza degli editori italiani presso la: World Association of Newspapers (WAN); European Newspaper Publishers Associations (ENPA); International Federation of the Periodical Press (FIPP); European Federation of Magazine Publishers (FAEP). FIEG Proposte Per accrescere la competitività e lo sviluppo della editoria quotidiana e periodica, la FIEG propone: il rispetto dei limiti di affollamento pubblicitario e nuove regole nel settore radiotelevisivo e della pubblicità; l’introduzione di norme asimmetriche nel mercato pubblicitario e della comunicazione pubblica; la revisione della normativa, in particolare in materia di diritto d’autore, e l’elaborazione di un testo unico dell’editoria; la modernizzazione ed informatizzazione della rete di vendita; l’eliminazione dei limiti fiscali al processo di convergenza multimediale. FIEG Proposte Alle misure strutturali si affiancano misure congiunturali di sostegno allo sviluppo del settore come: la riduzione degli oneri fiscali e del costo del lavoro; l’introduzione del credito d’imposta sulla carta e sugli investimenti; la proroga del fondo per interventi di sostegno a favore dei giornalisti dimissionari di imprese in crisi.