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la gestione del catetere vascicale - Ordine dei farmacisti

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la gestione del catetere vascicale - Ordine dei farmacisti
LA GESTIONE DEL CATETERE
VESCICALE
A cura di:
Inf. Carotta Manuela
IL CATETERISMO VESCICALE
Il Cateterismo vescicale è l’introduzione,
con posizionamento provvisorio o
permanente, di un catetere sterile, in
vescica per via transuretrale
o sovrapubica a scopo:
• diagnostico
• terapeutico
• evacuativo
L’URETRA MASCHILE
L’uretra maschile, che serve da
condotto, sia del sistema urinario, che
di quello genitale, si estende dal
meato interno nella vescica urinaria
fino al meato esterno, all’estremità
del glande. E’ divisa in tre segmenti:
uretra prostatica circa 3 cm ,
membranosa circa 2/2,5 cm e
peniena(circa 15 cm). .
L’URETRA MASCHILE
Schema dell’anatomia dell’uretra anteriore: uretra navicolare in celeste;
uretra peniena in viola; uretra bulbare in verde; corpo spongioso in
pallinato rosa.
L’uretra femminile
• L’uretra femminile è lunga circa 4 cm e larga 6 mm,
•
inizia dal meato interno vescicale e decorre strettamente
adesa alla parete anteriore della vagina. Termina,
all’orifizio uretrale esterno, che è una fessura verticale,
situata in posizione immediatamente anteriore rispetto
all’apertura della vagina e circa, 2,5 cm dietro il glande
del clitoride.
L’uretra femminile rappresenta per la vescica l’intero
meccanismo sfinteriale, ha una robusta
parete muscolare composta da 2 strati. Uno interno, in
continuità con la muscolatura del detrusore, ed uno
semicircolare esterno, in continuità con lo strato esterno
del detrusore. L’uretra femminile è più facilmente
distendibile di quella maschile.
L’URETRA FEMMINILE
QUANDO USARE IL CATETERE ?
“Limitare l’utilizzo del cateterismo vescicale e la
durata della cateterizzazione”
( Linee guida per la prevenzione delle infezioni associate a
catetere del 2009)
Il catetere a permanenza NON VA UTILIZZATO:
- gestione routinaria dell’incontinenza
- controllo non intensivo della diuresi
- pazienti immobilizzati
FORME ALTERNATIVE AL CATETERE
ALTERNATIVE AL CATETERE A
PERMANENZA
•
•
•
•
•
condom – negli uomini
pannolone
cateterizzazione estemporanea
auto- cateterizzazione a intermittenza per persone , con
ritenzione cronica, in grado di eseguirla
drenaggio sovrapubico ( studi non sufficienti per l’uso di
routine)
QUANDO E’ NECESSARIO IL
CATETERE VESCICALE?
a) Situazioni specifiche
• Ritenzione urinaria acuta o ostruzione vescicale;
• Monitoraggio intensivo ( ogni 1-2 ore) della diuresi in
pazienti critici (stato di shock, coma);
• Utilizzo peri-operatorio per selezionate procedure
chirurgiche / Tempo strettamente necessario ( ch.
Urologica o tratto genito-urinario, interventi ch. di lunga
durata..);
• Lesioni cutanee sacrali di 3° o 4° stadio in persone
incontinenti (donne)
• Migliorare il comfort, se richiesto (in fase di fine vita)
b) Altre situazioni …
• Disfunzione neurologica permanente della vescica solo
nel caso in cui non sia possibile il cateterismo
intermittente
• Interventi di chirurgia generale di livello medio alto per i
quali sia prevista durata tale da ritenere opportuno il
monitoraggio della diuresi per il bilancio idrico intraoperatorio
• Trattamento di neoplasie vescicali con farmaci citotossici
topici
c) Altre situazioni …
• Gravi casi di ematuria e piuria per evitare il
tamponamento vescicale;
• Esecuzione di test di funzionalità dell’apparato urinario
(indagini radiologiche, inquadramento urodinamico) per
il tempo strettamente limitato agli stessi;
• Pazienti di sesso femminile – incontinente con rilevanti
fratture ossee (bacino) per le quali sia indicata
l’immobilità assoluta; nel paziente maschio è indicato
l’uso del condom.
CRITERI DI SCELTA del CATETERE
VESCICALE
“ Selezionare il catetere con diametro più piccolo
possibile e scegliere il materiale in base alla
durata della cateterizzazione “
( Linee guida per la prevenzione delle infezioni associate
a catetere del 2009)
TIPOLOGIA di CATETERE
VESCICALE
Cinque sono i parametri che li distinguono e li
differenziano:
1. il calibro
2. il materiale e la consistenza
3. il numero delle vie
4. l’estremità prossimale
5. tipologia a dimora
1. IL CALIBRO DEL CATETERE
Calibro
L’unità di misura del catetere è la scala di Charrière (1 Ch
= 1/3 di mm) e corrisponde al diametro esterno del
catetere stesso. Quindi un foley da 18 ha un diametro di
6 mm.
La scala colore dei cateteri (Riconosciuta a livello
europeo identifica mediante colore le dimensione del
catetere usato.)
CH COLORE
10 Nero, 12 Bianco, 14 Verde, 16 Arancio, 18 Rosso,
20 Giallo, 22 Blu, 24 Azzurro.
IL CALIBRO
CALIBRO
INDICAZIONI
- 12 e 14 CH ( 4 mm e 4,7 mm)
- Urine chiare , senza
sabbia/sedimento/ematuria
- 16 CH (5,3 mm)
- Urine leggermente torbide, sabbia
assente o in modesta quantità, ematuria
lieve senza coaguli
- 18 CH ( 6 mm)
- Presenza di sabbia e sedimento in
quantità elevata, ematuria con coaguli
- 20 e 22CH
- In caso di situazioni quali ematuria o
interventi alla vescica o alla prostata.
2. IL MATERIALE
MATERIALE
VANTAGGIO
SVANTAGGIO
INDICAZIONE
Silicone
100%
Biocompatibile con
l’uretra, resistente alle
incrostazioni,
ipoallergenico
Lattice
siliconato
Morbido, flessibile,
Allergie, facili a
economico, confortevole incrostazioni
Breve permanenza
< 30 gg (15-20 gg)
PVC
Poco costosi, buon
drenaggio
Rigidi, disagevoli, si
incrostano
Ad intermittenza o
estemporaneo
Lega
d’argento
Riduce la batteriuria ma
non il rischio di
infezione urinaria
sintomatica
Risultati
inconsistenti degli
studi, più costosi
Lunga permanenza ,
in pz immunodepressi
Meno flessibile del
lattice/s.
Lunga permanenza
> 30gg
3. IL NUMERO DI VIE
NUMERO DI VIE
CARATTERISTICHE
Una via
esclusivamente per il cateterismo
provvisorio / estemporaneo
Due vie
1. deflusso delle urine;
2. dotata di valvola, permette la
distensione di un palloncino all’interno
della vescica per un posizionamento
stabile del catetere
Tre vie
1. drenaggio delle urine
2. palloncino
3. irrigazione vescicale
4. L’ ESTREMITÀ PROSSIMALE
PUNTA
ESTREMITA’ PROSSIMALE
INDICAZIONE
Nelaton
Punta arrotondata e
rettilinea, 2 fori contrapposti
con la mucosa uretrale
Mercier
Punta arrotondata con
Cateterismo
angolatura di 30°-45° con 1 o maschile: ipertrofia
2 fori di drenaggio
prostatica
Tiemann
Semirigido, punta a forma
conica rettilinea o con
angolatura di 30°
Couvelaire Semirigido, punta con foro a
Cateterismo nella
donna
Cateterismo
maschile:
restringimento
dell’uretra
Emorragia vescicale
becco di flauto e 2 fori laterali o dopo interventi ch.
urologici
5. TIPOLOGIA A DIMORA
DUE VIE o FOLEY
TRE VIE o DUFOUR
A dimora, con punta Tiemann o
A dimora con punta Couvalaire a
Nelaton con 2 fori contrapposti a 2 – 3 becco di flauto, con 2 fori laterali
cm dall’estremità. Due vie:
contrapposti. Tre vie:
- via palloncino gonfiabile
- via palloncino gonfiabile
- via di drenaggio dell’urina
- via di drenaggio dell’urina
- via di irrigazione continua a sistema
chiuso
TIPI DI SACCHE di RACCOLTA
• SACCHE CIRCUITO APERTO
• SACCHE A CIRCUITO CHIUSO
• SACCHE A GAMBA
(hanno capacità da 350 a 750 ml, vengono
indossate durante il giorno fissate alla coscia con
appositi lacci)
CHECK LIST per il
CATETERISMO VESCICALE
MATERIALE:
• carrello/piano di appoggio
• telino sterile e guanti sterili, una confezione di garze
•
•
•
•
•
sterili, lubrificante sterile idrosolubile, soluzione sterile
due siringhe da 10 ml
soluzione antisettica
due cateteri tipo Foley
sistema di drenaggio per l’urina sterile (in base allo
scopo del cateterismo);
arcella e sacco per rifiuti
PRIMA DI INSERIRE IL
CATETERE
•
•
•
•
•
•
•
Identificare attivamente l’utente
Informare e tranquillizzare l’utente (tecnica di
respirazione)
Garantire la privacy dell’utente
Sistemare l’utente in posizione supina, con le gambe
estese l’uomo o divaricate nella donna
Eseguire l’antisepsi del meato uretrale
Verificare che la biancheria del letto sia pulita
Sistemare il carrello con il materiale vicino la letto
“In ambienti ospedalieri per acuti utilizzare una
tecnica asettica e materiale sterile per
posizionare il catetere vescicale a dimora”
( Linee guida per la prevenzione delle infezioni associate a
catetere del 2009 – Gould et al., 2010 )
INSERIMENTO del CATETERE
VESCICALE
•
•
•
•
•
•
Lavaggio mani
Indossare i guanti sterili (operatore 1)
Aprire la confezione del telino sterile e porgerla
all’operatore 1 ( operatori 2)
Stendere il telino tra le gambe dell’utente per evitare
la contaminazione della parte distale del catetere
Porgere il sistema di drenaggio (operatore 2)
Afferrare la sacca e collegarla al catetere , appoggiarla
sul telino tra gli arti dell’utente ( operatore 1)
a)
• Riempire la siringa d’aria, afferrare il catetere nella parte
•
•
•
•
distale ed eseguire la prova della tenuta del palloncino
(operatore 1)
Porre nel campo sterile la siringa da 10 cc riempita di
soluzione sterile di NaCl 0,9%
Connettere il catetere v. al sistema di drenaggio chiuso
Lubrificare la parte terminale del catetere con
lubrificante sterile
Inserire il catetere v. nel meato uretrale e procedere
delicatamente fino alla fuoriuscita di urina
NELL’UOMO
•
•
•
•
Retrarre il prepuzio se l’utente non è circonciso
Afferrare il pene con il 3-4 dito della mano dominante,
mentre il 1 e 2 mantengono aperto il meato
Tirare delicatamente il pene verso l’alto
Al momento del passaggio del catetere nell’uretra
membranosa il pene viene abbassato tra le cosce per
favorire il superamento dell’angolo peno - scrotale
dell’uretra.
NELLA DONNA
•
•
Separare le piccole labbra e visualizzare il meato
uretrale
Inserire il catetere in uretra con delicatezza senza
forzare fino a quando non fuoriesce l’urina (operatore
1)
b)
•
Quando fuoriescono le urine , far avanzare il catetere
per altri 3 cm, in modo che il tratto di punta con il
palloncino sia in vescica
•
Mantenere il catetere in posizione con la mano non
dominante e con l’altra gonfiare il palloncino di
ancoraggio
N.B: se si nota resistenza o il pz riferisce dolore
durante il gonfiaggio del palloncino, interrompere ,
aspirare il liquido iniettato nel palloncino e far
avanzare il catetere di altri 2-3 cm prima di gonfiare di
nuovo il palloncino
DOPO L’ INSERIMENTO DEL
CATETERE
• Fissare il catetere e ancorare il sistema di drenaggio
•
•
•
•
sotto il piano vescicale
Smaltire i rifiuti e lavaggio mani
Aiutare la persona ad assumere la posizione comoda
Documentare in cartella: data/ora, motivo, tipo e
dimensione del catetere, tipo di drenaggio, eventuali
problemi, volume di residuo di urine, data prevista di
rimozione del catetere
Monitorare il deflusso delle urine
URINOCOLTURA
Es. colturale + antibiogramma
MATERIALE
•
•
•
•
•
Tecnica asettica - antisettico
Siringa sterile da 20 ml
Garze sterili
Contenitore sterile
Guanti monouso
“ In ambienti per non acuti si può utilizzare una
tecnica pulita per la cateterizzazione ad
intermittenza ai pazienti che richiedono una
cateterizzazione cronica”
( Linee guida per la prevenzione delle infezioni associate a
catetere del 2009 – Gould et al., 2010 )
INFEZIONI del TRATTO
URINARIO
COMPLICANZE
STRATEGIE
- Biofilm
- Accurato igiene personale ( 1 o 2 volte/die,
dopo l’eliminazione di feci);
- Incrostazioni/sedimenti
- Assunzione di liquidi ( diluire le urine, aumenta
la frequenza delle minzioni, rimozione dei batteri
con l’emissione di urina); NO caffeina
- Assunzione di cibi e bevande che acidificano le
urine ( carne, uova, pane integrale, mirtilli,
prugne, succo di mirtillo);
- Aumentare la concentrazione di citrati con
l’assunzione di succo di limone
-Evitare la stasi fecale – assunzione di probiotici
PREVENZIONE delle INFEZIONI
DA CATETERE
• In ambienti ospedalieri per acuti, tecnica asettica e
•
•
•
materiale sterile per posizionare il catetere a dimora
Cateteri di piccolo calibro
Igiene delle mani prima e dopo la manipolazione del
catetere
NON scollegare MAI il catetere dal sistema di drenaggio
a circuito chiuso ( in caso di disconnessione accidentale o
fuoriuscita di urine rimuovere il catetere e riposizionarlo con tecnica
asettica)
• Mantenere la sacca SOTTO il livello della vescica
a)
•
•
•
•
•
•
Campioni di urina: apposita “ porta” e tecnica asettica
Evitare l’irrigazione di routine
Mantenere un buon flusso di urina
Evitare trazioni o movimenti uretrali tramite fissaggio del
catetere
Igiene peri-uretrale di routine con acqua e sapone
Osservare quotidianamente qualità e quantità delle
urine, riferire cambiamenti
ESEMPI
1. Elisa con catetere a permanenza presenta urine
2.
3.
4.
moderatamente torbide. Che tipo di catetere posizioni?
Maria presenta ematuria franca. Il medico prescrive il
posizionamento di un catetere a permanenza. Che tipo
di catetere posizioni?
Pia è stata operata e momentaneamente è allettata;
nonostante gli interventi per favorire la minzione, non
riesce ad urinare …
Francesca verrà dimessa a domicilio e dovrà portare il
catetere a permanenza per lungo tempo …
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