Comments
Transcript
Slide 1 (vnd.ms-powerpoint, it, 803 KB, 12/20/06)
Gli strumenti di controllo di gestione Agenda Le macroattività del controllo di gestione La definizione degli obiettivi Obiettivi strategici Obiettivi operativi (budget commerciale) Il monitoraggio dei risultati conseguiti Analisi degli scostamenti consuntivi/obiettivi 1 Le macroattività del controllo di gestione Le macro attività della funzione Pianificazione e Controllo di Gestione sono le seguenti: definire gli obiettivi da conseguire monitorare i risultati conseguiti analizzare gli scostamenti fra risultati conseguiti ed obiettivi prefissati La funzione Pianificazione e Controllo di Gestione e’ una funzione di staff dell’Alta Direzione ed opera in collaborazione con tutte le principali strutture aziendali 2 Agenda Le macroattività del controllo di gestione La definizione degli obiettivi Obiettivi strategici Obiettivi operativi (budget commerciale) Il monitoraggio dei risultati conseguiti Analisi degli scostamenti consuntivi/obiettivi 3 La definizione degli obiettivi Due tipologie di obiettivi obiettivi strategici = piano strategico definito dall’Alta Direzione con il supporto della Pianificazione Strategica e Controllo di Gestione obiettivi operativi = budget definito dal Controllo di Gestione con il supporto/coinvolgimento delle principali funzioni aziendali (Direzione Commerciale, Direzione Finanza, Direzione Risorse, etc.) 4 La definizione degli obiettivi – piano strategico Il piano strategico viene usualmente redatto in presenza di una forte discontinuità aziendale imputabile a fattori esterni all’azienda - ad esempio fusione con un’altra azienda di credito imputabile a fattori interni all’azienda - ad esempio cambio di strategia Il piano strategico e’ il punto di partenza del processo di budgeting budget sia come espressione quantitativa del piano strategico - tradurre l’obiettivo strategico di medio termine in un obiettivo operativo di breve termine - esplodere per centro di responsabilità l’obiettivo strategico di breve termine budget sia come aggiornamento quantitativo del piano strategico - evoluzione dello scenario macroeconomico di riferimento - risultati effettivamente conseguiti 5 La definizione degli obiettivi – budget Rete Commerciale In presenza di una strategia definita e, quindi, di un piano strategico quale punto di riferimento per la formulazione di un piano operativo, si passa alla predisposizione del budget della Rete Commerciale, costruito secondo due modalità: Top down - (+) rapidità del processo - (+) discontinuità operative - (-) obiettivo imposto Bottom up - (-) processo articolato - (+) continuità operativa - (+) obiettivo condiviso Nella realtà del Banco Popolare di Verona e Novara si utilizzano entrambe le modalità. 6 La definizione degli obiettivi – budget Rete Commerciale Direzione Generale Pianificazione e Controllo di Gestione Bottomup Direzione Commerciale Direzione Finanza Direzione BPV Direzione Finanza Direzione BSGSP Resp.Retail Resp. Corporate Resp.Retail Resp. Corporate Filiale Filiale Filiali Centro C I entro Centro Im Impr. Filiale Filiale Filiali Centro C I entro Centro Im Impr. Topdown 7 La definizione degli obiettivi – budget Rete Commerciale Il budget della Rete Commerciale viene costruito secondo molteplici assi di analisi: Prodotto - Impieghi (a breve, a medio/lungo, divisa, etc.) - Raccolta diretta (a vista, a scadenza etc.) - Etc. Centro di responsabilità - Area affari • Filiale » Portafoglio • Centro imprese » Portafoglio Segmento di clientela - Retail (Universal, Affluent, Private, Piccole Imprese, etc.) - Corporate (Large, Mid, etc.) Canale di vendita - Tradizionale - Virtuale 8 La definizione degli obiettivi – budget Rete Commerciale La tempistica del processo di budget della rete commerciale: previsione a chiudere sulla base dei consuntivi di agosto disponibili intorno alla metà di settembre formulazione budget rete commerciale entro la metà di ottobre esplosione budget rete commerciale per singolo prodotto, centro di responsabilità, segmento, canale entro la metà di dicembre Tutte le figure di rete commerciale devono conoscere dal primo gennaio l’obiettivo da conseguire in corso d’anno. 9 Agenda Le macroattività del controllo di gestione La definizione degli obiettivi Obiettivi strategici Obiettivi operativi (budget commerciale) Il monitoraggio dei risultati conseguiti Analisi degli scostamenti consuntivi/obiettivi 10 Il monitoraggio dei risultati conseguiti Il monitoraggio dei risultati conseguiti dalla Rete Commerciale avviene mediante appositi strumenti di reporting: Dati mensili - “Co.Gest” (conto economico di filiale/ segmento/portafoglio/ cliente), che rappresenta l’andamento delle masse patrimoniali e dei margini da esse generate nel corso dell’anno, con il dato di confronto, a eguale periodo, dell’anno precedente. - “Scostamenti dal budget”, che confronta i dati di masse e di margini (sia cumulati sia mensili) con i valori di budget. - “Dati statistici”, che riporta, per i principali indicatori di operatività, il numero di rapporti in essere, il numero delle operazioni effettuate, gli importi movimentati. Dati infra-periodo - “Report decadale”, volumi e tassi puntuali alla decade, per raccolta e impieghi. - “Report giornaliero”, volumi puntuali di raccolta diretta, indiretta, impieghi al giorno e raccolta netta di prodotti di investimento. Tutti i report indicati sono disponibili sul Portale Intranet Aziendale nell’Area Direzionale 11 Il monitoraggio dei risultati conseguiti Co.Gest: struttura “Co.Gest” (Report mensile) viene fornito a ciascuna filiale/centro imprese mensilmente sul portale Intranet aziendale ed è composto dai dati del totale dei portafogli Retail/Corporate della filiale/centro imprese: - dati progressivi cumulati di capitali medi, tasso, spread, margine finanziario - commissioni per voci aggregate e dettagliate di conto economico, confrontati con i valori riferiti allo stesso periodo l’anno precedente. I dati di filiale/centro imprese sono poi scomposti per singolo segmento retail/corporate. 12 Il monitoraggio dei risultati conseguiti Co.Gest: il margine di intermediazione La formazione del margine di intermediazione si concretizza attraverso il seguente schema di aggregazione Margine Totale Raccolta netta + Margine Totale Impieghi + Margine Raccolta figurativa Totale Raccolta netta (euro e divisa) Totale Impieghi (euro e divisa) Totale Raccolta figurativa Margine Finanziario + Margine Servizi Servizi Margine Intermediazione 13 Raccolta diretta (euro e divisa) Raccolta a vista lire CD+obb.+Valuta P/C/T - Riserva Obbligatoria Impieghi Effetto dei giorni banca Effetto della capitalizzazione composta C/C affidati, scoperti, sconfinanti, Mutui M/L C/anticipi …. Conti correnti e depositi BPV Formula Emesso. Speso, negoziato carte Portafoglio Estero Titoli Commissioni GPM Crediti di firma Fondi e polizze Finanz. e crediti speciali Pagam. Sportello e in via continu. Il monitoraggio dei risultati conseguiti 14 Il monitoraggio dei risultati conseguiti Co.Gest: il margine finanziario Per ogni forma tecnica di raccolta diretta o di impiego, nel conto economico, vengono indicati: Capitali medi: costituiti dai capitali liquidi medi da inizio anno, determinati sulla base della data di valuta del movimento, cioè della data a decorrere dalla quale le somme producono interessi Tasso medio: costituito dal rapporto tra interessi maturati (costi/ricavi) e capitali medi Costo: costituito dagli interessi sulla raccolta Ricavo: costituito dagli interessi sugli impieghi Spread: costituito dalla differenza tra tasso clientela e Tasso Interno di Trasferimento (TIT) - spread della raccolta: differenza tra TIT e tasso medio di raccolta (mark down ) spread degli impieghi: differenza tra tasso medio attivo di impiego e TIT (mark up) Margine: costituito, per ciascun prodotto, dalla differenza fra gli interessi figurativi (originati da capitali x TIT) e gli interessi effettivi (originati da capitali x tasso cliente) 15 Il monitoraggio dei risultati conseguiti Il Pool di Tesoreria (1/2): premessa Esemplificativo Tasso Raccolta: 2% Tasso Impieghi: 6% Gestore Imprese Gestore Privati Raccolta: 50.000 € Impieghi:10.000 € Senza il Pool di Tesoreria il margine risulterebbe: costo: ricavo: Raccolta: 10.000 € Impieghi: 50.000 € 1.000 € 600 € costo: ricavo: 200 € 3.000 € margine: 2.800 € margine: - 400 € • I Gestori Imprese hanno un portafoglio che strutturalmente è sbilanciato sugli impieghi, con conseguenti più interessi attivi che passivi. Viceversa avviene per il Gestore Privati. • A livello Banca però per poter elargire impieghi occorre disporre di un adeguato volume di raccolta. 16 Il monitoraggio dei risultati conseguiti Il Pool di Tesoreria (2/2) Esemplificativo Per ovviare a questo si suppone che: tutta la raccolta sia depositata centralmente presso la Tesoreria della Banca, remunerata ad un particolare tasso, chiamato Tasso Interno di Trasferimento (T.I.T.) per tutti gli impieghi si utilizzino i fondi di tesoreria pagandoli al T.I.T. Dalla Tesoreria: Dalla Tesoreria: Interessi figurativi raccolta:10.000 x 4%= 400 € Interessi figurativi Impieghi:50.000 x 4%=2.000 € Interessi figurativi raccolta:50.000 x 4%= 2.000 € Interessi figurativi Impieghi:10.000 x 4%= 400 € Tesoreria T.I.T.: 4% Gestore Privati Raccolta: 50.000 € Impieghi: 10.000 € Tasso Raccolta da clientela: 2% Tasso Impieghi a clientela: 6% Gestore Aziende Raccolta: 10.000 € Margine: 400-200= 200 Impieghi: 50.000 € Margine: 3.000-2.000= 1.000 € Margine: 2.000-1.000= 1.000 € Margine: 600-400= 200 Con il Pool di Tesoreria il margine finanziario margine risulta: margine finanziario 1.200 € 17 1.200 € Il monitoraggio dei risultati conseguiti Il Tasso Interno di Trasferimento Il T.I.T. è differenziato per forma tecnica di prodotto, e dipende dalla durata dell’operazione : Euribor a 1 mese, 2 mesi, 3 mesi, 6 mesi Euroirs 1 anno, 2 anni, 3 anni ….. Alcuni esempi: tutta la componente a vista (c/c di raccolta e impiego) viene confrontata con l’Euribor a 1 mese; CD e DDR a Euribor di pari durata dell’operazione; Obbligazioni a tasso fisso: a Euroirs di pari durata dell’operazione; Obbligazioni a tasso variabile: a Euribor di pari durata dell’indicizzazione; Mutui a tasso fisso: a Euroirs di pari durata dell’operazione; Mutui a tasso variabile: a Euribor di pari durata del periodo di revisione del tasso; BT vari: il tasso di riferimento è il tasso di approvvigionamento della raccolta per quello specifico impiego Sulla componente a tasso fisso, poiché il rischio di tasso non viene fatto pesare sulla filiale/gestore, lo spread calcolato al momento di inizio dell’operazione viene mantenuto per tutta la durata dell’operazione. 18 Il monitoraggio dei risultati conseguiti Co. Gest: i dati per segmento Il Co.Gest. presenta inoltre il conto economico per segmento di clientela: I principali segmenti Retail I principali segmenti Corporate • Universali (Patrimonio < 100.000 Euro) • Mid (Fatturato > 2.500.000 Euro) • Affluent (Patrimonio> 100.000 Euro) • Large (Fatturato> 250.000.000 Euro) • Private (Patrimonio> 1.000.000 Euro) • Piccole Imprese (Fatturato < 2.500.000) 19 Il monitoraggio dei risultati conseguiti Scostamenti da budget Confronta i consuntivi progressivi da inizio anno e i consuntivi mensili con i valori di budget per gli aggregati decisi dalla Direzione in sede di predisposizione di budget Dati di filiale/centro imprese: dati progressivi per voci aggregate di conto economico confrontati con il budget a livello di filiale Dati di segmento: dati progressivi per voci aggregate di conto economico confrontati con il budget a livello di segmento di filiale 20 Il monitoraggio dei risultati conseguiti Scostamenti da budget: esame del report 21 Il monitoraggio dei risultati conseguiti Dati statistici Vengono monitorati con cadenza mensile i principali indicatori di operatività a livello di filiale/centro imprese, portafoglio, cliente L’obiettivo è seguire nel corso del tempo il collocamento dei nostri principali prodotti e l’utilizzo dei canali di vendita 22 Il monitoraggio dei risultati conseguiti 23 Il monitoraggio dei risultati conseguiti Dati patrimoniali giornalieri – monitoraggio variabile volumi Vengono monitorati i saldi in essere alla data di rilevazione disaggregabili per singola forma tecnica ed in ottica andamentale L’obiettivo è monitorare l’evoluzione dei rapporti con la clientela giorno per giorno 24 Il monitoraggio dei risultati conseguiti Il report giornaliero (1/2) • Nel report si possono evidenziare le forme tecniche elementari 25 Il monitoraggio dei risultati conseguiti Il report giornaliero (2/2) • I dati sono visualizzabili secondo una serie storica 26 Il monitoraggio dei risultati conseguiti Dati decadali – monitoraggio variabile prezzo Vengono monitorati i tassi in essere alla data di rilevazione disaggregabili per singola forma tecnica ed in ottica andamentale L’obiettivo è monitorare l’evoluzione delle condizioni economiche applicate alla clientela 27 Il monitoraggio dei risultati conseguiti Il report decadale 28 Analisi degli scostamenti consuntivi/obiettivi Sistema incentivante Dal confronto di uno specifico gruppo - predeterminato contrattualmente - di indicatori sia ad alto livello che a livello operativo, si ricavano dei punteggi che determinano per alcune figure il livello del ‘bonus’ sulla propria retribuzione: - Esiste per l’Alta Direzione un meccanismo (Managment By Objectives o M.B.O.) basato direttamente sui risultati aziendali confrontati con i propri obiettivi ed i risultati dei maggiori concorrenti per stabilire la quota di ‘bonus’ per ciascun partecipante al programma - Allo stesso modo la maggior parte delle figure commerciali ricevono un punteggio calcolato attraverso un meccanismo che parte proprio dal confronto a livello di singolo centro di responsabilità di alcuni indicatori prestabiliti a tali fini 29 Analisi degli scostamenti consuntivi/obiettivi Report sistema incentivante Rete Commerciale: esempio Direttore di Filiale 30 Agenda Le macroattività del controllo di gestione La definizione degli obiettivi Obiettivi strategici Obiettivi operativi (budget commerciale) Il monitoraggio dei risultati conseguiti Analisi degli scostamenti consuntivi/obiettivi 31 Analisi degli scostamenti consuntivi/obiettivi Gli scostamenti fra risultati conseguiti ed obiettivi prefissati scostamento positivo = sostenibile - fattori strutturali - fattori contingenti scostamento negativo = recuperabile - azioni correttive • simulazioni L’analisi degli scostamenti e’ funzionale alla predisposizione dei preconsutivi 32