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Prestito Flessibile di Scopo AMMORTAMENTO

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Prestito Flessibile di Scopo AMMORTAMENTO
Cassa depositi e prestiti S.p.A.
Direzione Finanziamenti Pubblici
Il prodotti e i servizi offerti da CDP
Asti, 22 marzo 2006
Indice dei contenuti
La nuova Organizzazione della CDP


La gestione separata e la gestione ordinaria
Le innovazioni 2005
I Nuovi Strumenti e Servizi per gli Enti Locali

Prestito Flessibile di Scopo

Fondo rotativo alla progettualità

I programmi di rimodulazione
Appendice
Lista Contatti
Cassa depositi e prestiti S.p.A.
Ai sensi dell’Articolo 5 del D.L. 239/2003, Cassa
depositi e prestiti S.p.A. (CDP) ha assunto la sua
attuale veste di Società per Azioni nel dicembre
2003, dopo essere stata un’Amministrazione dello
Stato sin dalla sua costituzione nel 1850.
La trasformazione ha comportato la suddivisione
dell’operatività della CDP in due distinte divisioni,
separate sotto il profilo contabile ed organizzativo:
la Gestione Ordinaria e la Gestione Separata.
Cassa depositi e prestiti S.p.A.
L’attività di finanziamento dei gestori di servizi
pubblici locali e di altre società della specie sarà
sviluppata gradualmente con una logica di mercato
nell’ambito della Gestione Ordinaria.
La Gestione Separata rappresenta la continuità
dell’attività istituzionale della CDP, che si esplica nel
finanziamento degli investimenti dello Stato, delle
regioni, degli enti locali, degli enti pubblici e degli
organismi di diritto pubblico.
CDP/Gestione Separata
Il decreto del MEF del 6 ottobre 2004 definisce le
condizioni generali ed economiche degli impieghi
della gestione separata e ne riafferma la natura di
servizio di interesse economico generale:
Articolo 10, comma 1
I finanziamenti della gestione separata della CDP
costituiscono un “servizio di interesse economico
generale” e, in quanto tali,sono regolati in base a
criteri che garantiscono “accessibilità, uniformità di
trattamento
predeterminazione
e
non
discriminazione”.
I cambiamenti organizzativi
La CDP ha intrapreso, già a partire dal 2004, un profondo
processo di innovazione, nella struttura organizzativa e nei
prodotti, finalizzato a garantire una risposta sempre più efficace
alle esigenze della propria clientela istituzionale ed adeguata al
contesto operativo in continuo mutamento.
Nel corso del 2005, per rafforzare il suo ruolo di principale
supporto e riferimento per le politiche di investimento degli enti
territoriali, ha istituito due nuove direzioni DGSPS e DIGO ed
istituito un settore interamente dedicato alla gestione delle
relazioni con gli Enti Locali e allo sviluppo di nuovi prodotti.
Nel 2005 la CDP ha concesso oltre 14 miliardi di euro di
finanziamenti per la realizzazione di opere di interesse pubblico,
con un incremento di circa il 50% rispetto al 2004.
Le innovazioni relative ai finanziamenti per gli Enti Locali





La CDP, confermando la propria “mission” ha avviato una
generale revisione dell’attività di finanziamento agli Enti Locali.
La trasformazione ha consentito più flessibilità e tempestività
nella determinazione dei tassi, favorendo una maggiore
adeguatezza alle condizioni di mercato e alle esigenze degli
Enti.
Con il 2005 si è realizzato:
la revisione dei saggi di interesse è passata su base settimanale;
2 Programmi di rimodulazione (maggio-novembre) di cui il
secondo interamente gestito telematicamente;
il lancio del Prestito Flessibile (circ. 1263) ;
l’avvio della sottoscrizione di prestiti obbligazionari offerti in
pubblica sottoscrizione;
costituzione di un servizio di consulenza per la realizzazione di
partenariati pubblico-privato.
CDP – Struttura organizzativa attuale
Presidenza e CDA
Aree di staff
Amministrazione e Bilancio
Direzione Generale
Legale e Affari Societari
Risk Management
Direzione Finanziamenti
Pubblici
Direzione Finanza
Direzione Infrastrutture
Grandi Opere
Direzione Gestione e
Supporto Sviluppo
 La Direzione Finanziamenti Pubblici (DFP) svolge un’attività dedicata al contatto con gli Enti,

allo sviluppo di nuovi prodotti, alla concessione ed erogazione di finanziamenti.
La Direzione Finanza (DF) si occupa di: strutturazione prodotti, coperture finanziarie e
gestione operativa dei rischi, accesso ai mercati, raccolta sul mercato dei capitali presso
investitori istituzionali, monitoraggio dei flussi di liquidità, gestione partecipazioni.
 La Direzione Infrastrutture e Grandi Opere (DIGO) cura la strutturazione di operazioni di

finanziamento di opere e progetti infrastrutturali realizzati da soggetti non della P.A..
La Direzione Gestione e Supporto Politiche di Sviluppo (DGSPS) sviluppa e gestisce Fondi
Speciali Rotativi e fornisce servizi di consulenza alla P.A.
La relazione commerciale con gli Enti è centralizzata nella DFP, con l’obiettivo di fornire
alla clientela un interlocutore unico e
con competenze trasversali sulla gamma dei prodotti.
Direzione Gestione e Supporto Politiche di Sviluppo
Attività di supporto alle Amministrazioni Pubbliche
in un’ottica di sviluppo, rafforzamento e
razionalizzazione della loro capacità
d’investimento.
La consulenza si configura:
-economico-finanziaria:
valutazione di Business Plan, analisi di cash flow,supporto alle analisi di
mercato, analisi dei rischi, valutazione analisi costi benefici
-giuridico-amministrativa:
verifica procedure amministrative, allocazione dei rischi, elaborazione di
schemi di contratti e concessioni, analisi e verifica strutturazioni
societarie
Consulenza
www.cassaddpp.it
Contatti – Consulenza
Bernardo BINI SMAGHI
Responsabile Consulenza ad interim
Email: [email protected]
Ermanno CATELLA
Settore Consulenza
Tel.: 06 4221 6241
Email:
[email protected]
Maria R. NUZZO
Settore Consulenza
Tel.: 06 4221 6207
Email:
[email protected]
Cassa depositi e prestiti S.p.A.
Raccolta sul mercato
dei capitali
CDP
Finanziamenti
Infrastrutture
Gestore A
Gestore B
Gestore C
Gestore …
CDP
Raccolta postale
FONDI ex L. SPECIALI
Finanziamenti
Pubblici
Stato
Regioni
Enti locali
Enti pubblici
Organismi di diritto pubblico
appartenenti alla PA (*)
CDP
Beneficiario A
Finanziamenti
Pubblici
Beneficiario B
Beneficiario C
(*) Classificati secondo i criteri di contabilità nazionale SEC 95 quali Pubbliche
Amministrazioni – Manuale sul Debito Pubblico della Commissione Europea
Segmentazione clientela
Al fine di rispondere in maniera mirata alle diverse
esigenze degli Enti, la clientela è stata suddivisa in
due categorie: “Grandi Enti” ed “Enti”.
GRANDI ENTI
•
•
•
•
•
•
Stato
Regioni
Province con popolazione >300.000 ab.
Comuni con popolazione > 65.000 ab.
Enti pubblici
Organismi di diritto pubblico
ENTI
• Province con popolazione < 300.000 ab.
• Comuni con popolazione < 65.000 ab
Indice dei contenuti
La nuova Organizzazione della CDP


La gestione separata e la gestione ordinaria
Le innovazioni 2005
I Nuovi Strumenti e Servizi per gli Enti Locali

Prestito Flessibile di Scopo

Fondo rotativo alla progettualità

I programmi di rimodulazione
Appendice
Lista Contatti
Prestito Flessibile: unico nel suo genere
Si tratta di una modalità di prestito a medio-lungo termine, che consente di
contrarre un debito per un ammontare in linea con le esigenze di finanziamento in
funzione dello stato di avanzamento lavori.
Principali vantaggi della flessibilità:
Opzione per
trasformare,
con cadenza
annuale, il
tasso
d’interesse
da variabile a
fisso.
Possibilità di
allungare la
durata del preammortamento
fino a 5 anni.
Oneri finanziari
calcolati solo
sulla somma
effettivamente
erogata.
Possibilità di
riduzione
dell’importo
del
finanziamento
in relazione
all’effettiva
spesa di
investimento.
Possibilità di
rinuncia a costo
nullo in caso di
non realizzazione
dell’opera.
Prestito Flessibile
Ambito Soggettivo
Il Prestito Flessibile di Scopo sarà inizialmente disponibile per
comuni e province a copertura di soli investimenti o piani
integrati di investimento.
-Si può chiedere il finanziamento per la realizzazione di una singola opera oppure
di un insieme di opere “integrate”, ossia funzionalmente e unitariamente orientate
alla soddisfazione di una esigenza o di un bisogno (es.: “scuola - strada di
accesso - palestra”), per i quali siano stati approvati i progetti definitivi/esecutivi.
È ammesso il caso in cui l’ente beneficiario sia diverso dal
pagatore purché il soggetto pagatore sia unico.
Per il futuro è intenzione di consentire la fruibilità dello strumento
anche ad altri soggetti debitori attualmente non compresi: Regioni e
altri soggetti pubblici.
Prestito Flessibile di Scopo:
LA STRUTTURA
Bisogno Ente:
Risposta
Mutuo flessibile
Caratteristiche:
Nell’anno 2006 nasce per l’Ente
l’esigenza di dare copertura finanziaria
alla costruzione di una scuola.
 Costo di realizzazione stimato:
complessivi euro 2, 5 mln
 Tempo di realizzazione stimato: 4
anni
 Ipotesi di richieste di erogazioni, in
funzione del crono - programma dei
lavori stimato, programmate come
segue:
- 25% nel primo anno (2007)
- 25% nel secondo anno (2008)
- 25% nel terzo anno (2009)
- 25% nel quarto anno (2010)
 ipotesi di durata ammortamento: 24
anni
Finalità: finanziare opere infrastrutturali che
richiedono un lungo periodo di realizzazione;
Ammontare minimo: 2 milioni di euro;
Durata complessiva: minimo 5 anni, massimo 30
anni;
Rimborso: secondo un piano unico di
ammortamento in relazione alla durata prescelta
dal debitore;
Durata pre-ammortamento: minimo 1 anno,
massimo 5 anni dal 1° gennaio dell’anno solare
successivo alla stipula;
Interessi: inizialmente a tasso variabile con
opzione di trasformazione a tasso fisso.
Prestito Flessibile di Scopo:
STRUTTURA
ESEMPIO: copertura finanziaria alla costruzione di una scuola
Le fasi:
1. STIPULA;
2. PRE-AMMORTAMENTO;
3. FINE DEL PERIODO DI UTILIZZO E DEL PRE-AMMORTAMENTO;
4. AMMORTAMENTO
DATA DI STIPULA
gg/mm/aaaa
(15/06/2006)
TEMINE DEL PREAMMORTAMENTO
31/12/aaaa+4
(31/12/2010)
PERIODO DI UTILIZZO
PREAMMORTAMENTO
(4 ANNI 6 mesi 15 gg)
31/12/aaaa+n
(31/12/2034)
AMMORTAMENTO
(24 ANNI)
DURATA COMPLESSIVA DEL CONTRATTO tra 5 e 30 anni (28 anni 6 mesi e
15 gg)
Prestito Flessibile di Scopo:
LA STIPULA
stipula
Es :15/06/2006
La procedura per la contrazione del Prestito Flessibile di scopo ricalca quella
prevista per il Prestito ordinario di scopo, descritta nella circolare CDP S.p.A. n.
1255/05.
La documentazione per istruttoria è scaricabile dal sito internet della Cdp
www.cassaddpp.it
In questa fase l’ente determina:
la durata del pre-ammortamento
la durata dell’ ammortamento
l’ammontare nominale del prestito.
In questa fase viene inoltre fissato il piano unico di ammortamento e lo
spread unico vigente nella settimana di perfezionamento del contratto.
Prestito Flessibile di Scopo:
FISSAZIONE DELLE CONDIZIONI
stipula
31/12 del 4° anno solare
successivo alla
stipula(31/12/2010)
Es: 15/06/2006
1 gennaio del 1° anno solare
successivo alla stipula (01/01/2007)
Pre-ammortamento
Il finanziamento nasce con una struttura a tasso variabile.
Settimanalmente viene determinato lo Spread Unico, ossia la maggiorazione
da applicare al parametro di riferimento (Euribor 6 mesi) per la determinazione
del tasso di interesse variabile, per ciascuna combinazione di durata del
preammortamento e dell’ammortamento.
Prestito Flessibile di Scopo:
MATRICE SPREAD UNICI
Condizioni Prestito Flessibile di scopo (*)
Pream m ortam ento
Durata
am m orta
m ento
4
durata
scadenza
durata
scadenza
durata
scadenza
durata
scadenza
durata
scadenza
1 anno (**)
spread unico
31/12/2007
scadenza contratto
2 anni (**)
spread unico
3 anni (**)
spread unico
(%)
31/12/2009
scadenza
contratto
4 anni (**)
spread
unico
(%)
31/12/2010
scadenza
contratto
5 anni (**)
spread unico
(%)
31/12/2008
scadenza
contratto
(%)
31/12/2011
scadenza
contratto
(%)
0,079
31/12/2011
5
0,084
31/12/2012
0,094
31/12/2013
6
0,089
31/12/2013
0,099
31/12/2014
0,109
31/12/2015
7
0,094
31/12/2014
0,104
31/12/2015
0,114
31/12/2016
0,124
31/12/2017
8
0,099
31/12/2015
0,109
31/12/2016
0,119
31/12/2017
0,129
31/12/2018
0,139
31/12/2019
9
0,104
31/12/2016
0,114
31/12/2017
0,124
31/12/2018
0,134
31/12/2019
0,144
31/12/2020
10
0,109
31/12/2017
0,119
31/12/2018
0,129
31/12/2019
0,139
31/12/2020
0,149
31/12/2021
11
0,114
31/12/2018
0,124
31/12/2019
0,134
31/12/2020
0,144
31/12/2021
0,155
31/12/2022
12
0,119
31/12/2019
0,129
31/12/2020
0,139
31/12/2021
0,150
31/12/2022
0,160
31/12/2023
13
0,124
31/12/2020
0,134
31/12/2021
0,145
31/12/2022
0,155
31/12/2023
0,165
31/12/2024
14
0,129
31/12/2021
0,140
31/12/2022
0,150
31/12/2023
0,160
31/12/2024
0,170
31/12/2025
15
0,135
31/12/2022
0,145
31/12/2023
0,155
31/12/2024
0,165
31/12/2025
0,175
31/12/2026
16
0,140
31/12/2023
0,150
31/12/2024
0,160
31/12/2025
0,170
31/12/2026
0,181
31/12/2027
17
0,145
31/12/2024
0,155
31/12/2025
0,165
31/12/2026
0,176
31/12/2027
0,187
31/12/2028
18
0,150
31/12/2025
0,160
31/12/2026
0,171
31/12/2027
0,182
31/12/2028
0,193
31/12/2029
19
0,155
31/12/2026
0,166
31/12/2027
0,177
31/12/2028
0,188
31/12/2029
0,199
31/12/2030
20
0,161
31/12/2027
0,172
31/12/2028
0,183
31/12/2029
0,194
31/12/2030
0,205
31/12/2031
21
0,167
31/12/2028
0,178
31/12/2029
0,189
31/12/2030
0,200
31/12/2031
0,211
31/12/2032
22
0,173
31/12/2029
0,184
31/12/2030
0,195
31/12/2031
0,206
31/12/2032
0,217
31/12/2033
23
0,179
31/12/2030
0,190
31/12/2031
0,201
31/12/2032
0,212
31/12/2033
0,223
31/12/2034
24
0,185
31/12/2031
0,196
31/12/2032
0,207
31/12/2033
0,218
31/12/2034
0,229
31/12/2035
25
0,191
31/12/2032
0,202
31/12/2033
0,213
31/12/2034
0,224
31/12/2035
26
0,197
31/12/2033
0,208
31/12/2034
0,219
31/12/2035
27
28
0,203
0,209
31/12/2034
31/12/2035
0,214
31/12/2035
(*) Condizioni valide da: ore 12:00:00 del 17/02/06
a: ore 11:59:59 del 24/02/06
(**) Aumentati del periodo di tempo intercorrente tra la data di stipula del contratto e la fine del medesimo anno solare.
0,218 p.p.a.
Prestito Flessibile di Scopo:
COS’E’ IL PIANO UNICO DI AMMORTAMENTO
 Il Prestito Flessibile prevede il rimborso del capitale in base al Piano
Unico di Ammortamento, definito alla stipula del contratto.
Il Piano Unico individua in percentuale le quote capitale da corrispondere
ad ogni scadenza della rata di ammortamento, indipendentemente dal
regime degli interessi o dall’andamento del mercato durante il periodo di
pre-ammortamento.
Ad ogni durata del periodo di ammortamento corrisponde un diverso
Piano Unico di ammortamento.
Prestito Flessibile di Scopo:
LA MATRICE DEL PIANO UNICO DI AMMORTAMENTO
D UR A T A
SC A D EN Z A R A T A
4 anni
A M M O R T A M E N T O
5 anni
6 anni
7 anni
8 anni
……………….
9 anni
24 anni
25 anni
26 anni
27 anni
1° anno -1° semestre
11,81%
9,30%
7,63%
6,43%
5,53%
4,83% ……………….
1,34%
1,26%
1,18%
1,11%
1° anno -2° semestre
12,01%
9,46%
7,75%
6,54%
5,63%
4,92% ……………….
1,38%
1,29%
1,21%
1,14%
2° anno -1° semestre
12,21%
9,61%
7,88%
6,65%
5,72%
5,00% ……………….
1,41%
1,32%
1,24%
1,17%
2° anno -2° semestre
12,40%
9,77%
8,01%
6,76%
5,82%
5,09% ……………….
1,44%
1,35%
1,27%
1,19%
3° anno -1° semestre
12,60%
9,92%
8,14%
6,87%
5,91%
5,17% ……………….
1,47%
1,38%
1,30%
1,22%
3° anno -2° semestre
12,79%
10,08%
8,27%
6,98%
6,01%
5,26% ……………….
1,50%
1,41%
1,33%
1,25%
4° anno -1° semestre
12,99%
10,23%
8,40%
7,09%
6,11%
5,34% ……………….
1,53%
1,44%
1,36%
1,28%
4° anno -2° semestre
13,19%
10,39%
8,53%
7,20%
6,20%
5,43% ……………….
1,56%
1,47%
1,39%
1,31%
5° anno -1° semestre
10,54%
8,66%
7,31%
6,30%
5,51% ……………….
1,60%
1,50%
1,41%
1,33%
5° anno -2° semestre
10,70%
8,78%
7,42%
6,39%
5,60% ……………….
1,63%
1,53%
1,44%
1,36%
6° anno -1° semestre
-
8,91%
7,53%
6,49%
5,68% ……………….
1,66%
1,56%
1,47%
1,39%
6° anno -2° semestre
-
9,04%
7,64%
6,59%
5,77% ……………….
1,69%
1,59%
1,50%
1,42%
7° anno -1° semestre
-
-
7,75%
6,68%
5,85% ……………….
1,72%
1,62%
1,53%
1,45%
7° anno -2° semestre
-
-
7,83%
6,78%
5,94% ……………….
1,75%
1,65%
1,56%
1,47%
8° anno -1° semestre
-
-
-
6,87%
6,02% ……………….
1,78%
1,68%
1,59%
1,50%
8° anno -2° semestre
-
-
-
6,97%
6,11% ……………….
1,82%
1,71%
1,62%
1,53%
9° anno -1° semestre
-
-
-
6,19% ……………….
1,85%
1,74%
1,65%
1,56%
9° anno -2° semestre
……………..
……………..
……………..
……………
……………
24° anno -2° semestre
……………
T O T A LE
……………..
-
100,00%
100,00%
……………..
……………
100,00%
-
……………
100,00%
6,29% ……………….
……………..
……………..
-
……………
100,00%
1,88%
……………..
……………..
……………
……………
……………
100,00%
1,77%
……………..
2,82%
100,00%
1,68%
……………..
2,68%
……………
100,00%
1,59%
……………..
2,55%
……………
100,00%
2,42%
……………
100,00%
Prestito Flessibile di Scopo:
PIANO UNICO DI AMMORTAMENTO
nominale 2, 5 mln di euro
importo nominale euro 2,5 mln
Quota
Data
capitale in Quota capitale
scadenza percentual
in valore
N. rata
rata
e
assoluto
1
30/06/2011
1,34%
33.500,00
2
31/12/2011
1,38%
34.500,00
3
30/06/2012
1,41%
35.250,00
4
31/12/2012
1,44%
36.000,00
5
30/06/2013
1,47%
36.750,00
6
31/12/2013
1,50%
37.500,00
7
30/06/2014
1,53%
38.250,00
8
31/12/2014
1,56%
39.000,00
9
30/06/2015
1,60%
40.000,00
…
….
48
31/12/2034
2,82%
70.500,00
totale
100%
2.500.000,00

Le quote capitale da restituire saranno pari al prodotto tra il valore numerico inserito in
percentuale nella tabella del Piano Unico di Ammortamento e l’importo nominale del prestito
(ovvero l’importo nominale ridotto).
Prestito Flessibile di Scopo:
IL PRE-AMMORTAMENTO
Periodo di utilizzo
15/06/2006
stipula
Inizio ammortamento
(1/01/2011)
30/11/2010
Pre-ammortamento
 Durante il periodo di pre-ammortamento l’ente paga semestralmente (31 luglio, 31 gennaio)
gli interessi di pre-ammortamento solo sulle somme effettivamente erogate.
 Nell’ambito del periodo di preammortamento si definisce un periodo di utilizzo, che inizia
dalla data di stipula del contratto e termina il 30 novembre precedente la data di fine periodo di
preammortamento e durante il quale l’ente potrà richiedere erogazioni e prendere le proprie
decisioni sul regime di interessi applicabile.
Prestito Flessibile di Scopo:
IL PRE-AMMORTAMENTO
e l’opzione di conversione tasso fisso
L’esercizio dell’opzione di conversione tasso fisso
Cos’è?
Su tutte le somme erogate e non opzionate fino a quel momento, per un minimo di € 100.000,00, durante il periodo di
utilizzo (con esclusione dell’ultimo anno di pre-ammortamento), l’ente ha la possibilità di variare la struttura di tasso, passando dal
tasso variabile al tasso fisso finanziariamente equivalente , per la durata residua del pre-ammortamento e dell’intero
ammortamento.
 Il calcolo degli interessi a Tasso Fisso avviene in termini di :



Tasso Interest Rate Swap (IRS)
+
Spread Unico definito alla stipula del contratto
Quando?
Entro il 30 novembre di ogni anno solare. L’esercizio dell’opzione avviene dietro formale richiesta dell’ente indirizzata alla
CDP e diviene effettiva a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo all’esercizio stesso.
Prestito Flessibile di Scopo:
IL PRE-AMMORTAMENTO
e l’opzione di inizio ammortamento
L’esercizio dell’opzione di inizio ammortamento
Cos’è?
Su tutte le somme erogate e/o da erogare non oggetto di precedenti opzioni a tasso
fisso, l’ente ha la facoltà di variare la struttura di tasso, passando dal tasso variabile al tasso
fisso finanziariamente equivalente per l’intero periodo d’ammortamento.
Quando?
Entro la scadenza del periodo di utilizzo (30 novembre dell’ultimo anno del periodo di preammortamento).
L’esercizio dell’opzione avviene dietro formale richiesta dell’ente indirizzata alla CDP e
diviene effettiva a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo all’esercizio stesso.
Prestito Flessibile di Scopo
FACOLTA’ AL TERMINE PERIODO UTILIZZO
AMMORTAMENTO
PREAMMORTAMENTO E
PERIODO DI UTILIZZO
Ricognizione
su:
Ammontare erogato (E)
rispetto al nominale (N)
E<N
E=N
Nessuno
Esercizio opzioni
tasso fisso
Parziale
Totale
 Calcolo
interessi di
ammort. a TV su
erogato non
opzionato e TF
su erogato
opzionato
 Calcolo
interessi di
ammort. TF
E=0
In ammortamento
rinuncia a
l’ammontare
complessivamente costo nullo
(non
erogato
realizzabilità
dell’opera)
 Calcolo
interessi di
ammort. a
TV
3 ALTERNATIVE :
1.
RIDUZIONE
AUTOMATICA
2.
CONVERSIONE
TOTALE
3.
CONVERSIONE
PARZIALE
Prestito Flessibile di Scopo
FACOLTA’ AL TERMINE PERIODO UTILIZZO:
1. LA RIDUZIONE AUTOMATICA
 LA RIDUZIONE AUTOMATICA A COSTO NULLO

Per beneficiare della riduzione automatica a costo nullo l’ente deve inviare a
CDP una certificazione attestante che la somma già erogata è comunque sufficiente a
realizzare l’opera (oppure che a tal fine utilizzerà anche altri fondi presenti nel proprio
bilancio, con la tassativa esclusione di fondi derivanti da eventuali altri finanziamenti
contratti successivamente con altri istituti per lo stesso scopo).
 LA RIDUZIONE AUTOMATICA CON INDENNIZZO DI MANCATO UTILIZZO
 In assenza di tale certificazione CDP procederà ad una riduzione automatica
applicando un indennizzo di mancato utilizzo.

In entrambi i casi, la Somma Prestata sarà pari all’importo effettivamente
erogato e le rate di ammortamento verranno calcolate solo su tale importo.
Prestito Flessibile di Scopo
FACOLTA’ AL TERMINE PERIODO UTILIZZO:
2. LA CONVERSIONE
L’ente che non ha erogato l’intero importo del prestito, può chiedere espressamente la concessione
di un periodo di utilizzo aggiuntivo, coincidente con tutto il periodo di ammortamento.
In tale periodo l’ente può avvalersi della facoltà di richiedere la messa a disposizione di:
 un importo pari alla differenza tra l’importo nominale e quello erogato (conversione totale).
 un importo inferiore alla differenza tra l’importo nominale e quello erogato (conversione parziale).
In entrambi i casi anche l’importo “convertito” si sommerà a quello già erogato costituendo la Somma
Prestata, cioè l'importo che andrà in ammortamento alla data prestabilita.
Sulle somme convertite e non ancora erogate nel periodo di ammortamento maturano interessi attivi
calcolati come per i mutui ordinari della Cassa Depositi e Prestiti (circolare Cdp n. 1255).
Prestito Flessibile di Scopo
AMMORTAMENTO
PREAMMORTAMENTO E
PERIODO DI UTILIZZO
AMMORTAMENTO
L’ammortamento è pari ad un numero intero di anni solari (dal 1° gennaio al 31 dicembre), non inferiore alla durata
del periodo di pre-ammortamento aumentata di 2 anni e, comunque, non inferiore a 4 anni.
Il rimborso del capitale avviene in base al Piano Unico di Ammortamento, già definito alla stipula del contratto.
Piano unico di ammortamento su 100 euro di ammontare nominale
su 3 ipotesi di durata di ammortamento
Le Quote Capitale per il Periodo di Ammortamento sono
linearmente crescenti al trascorrere del tempo
(ammortamento alla francese). Ad ogni durata del periodo di
ammortamento corrisponde un piano unico di ammortamento (da
applicare a tutte le erogazioni).
eur
1. TIPOLOGIA DI AMMORTAMENTO
14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
1
2. CALCOLO DEGLI INTERESSI
3
5
7
9
11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 39
n° rata
5 anni
Gli interessi di ammortamento sono calcolati a tasso
variabile e/o fisso a seconda dell’esercizio delle opzioni nel
periodo di pre-ammortamento.
3. PERIODICITA’ RATE
Il pagamento delle rate di ammortamento avviene su base semestrale (il 30/6 ed il 31/12).
10 anni
20 anni
Indice dei contenuti
La nuova Organizzazione della CDP


La gestione separata e la gestione ordinaria
Le innovazioni 2005
I Nuovi Strumenti e Servizi per gli Enti Locali

Prestito Flessibile di Scopo

Fondo rotativo alla progettualità

I programmi di rimodulazione
Appendice
Lista Contatti
Fondo per la Progettualità
Finalità e Dotazione
La L.549/95, successivamente modificata dall’ art. 70 L.Fin.289/02, ha istituito
presso CDP il Fondo Rotativo per la Progettualità
€ 400 mln
Quota A fino al
30%
€120 Mln
Interventi
Straordinari
art.80 L.Fin 03
Piano
straordinario
edifici scolastici
Quota B
42%
€168 Mln
Aree depresse
Quota C
7%
€28 Mln
Infrastrutture
Legge Obiettivo
Gestione Accentrata in CDP SpA
Destinazione della dotazione iniziale con riparto per finalità
Meccanismo rotativo d’accesso
Quota D
21%
€84 Mln
Non Riservata
Fondo per la Progettualità
Ambito Soggettivo
 Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento
autonomo
 Regioni e Province Autonome
 Province
 Comuni ed Unioni di Comuni
 Comunità Montane,Isolane o di Arcipelago
 Città Metropolitane
 Enti Pubblici ( consorzi,università, ACER/ATER)
Sono esclusi:
Consorzi misti (pubblico-privato)
Società per Capitali – Gestori Servizi Pubblica Utilità
Enti
locali
Fondo per la Progettualità
Ambito Oggettivo




Spese finalizzate a
studi per l’individuazione del quadro bisogni ed esigenze;
studi di fattibilità;
redazione progetti preliminari, definitivi, esecutivi;
esperimento di concorsi di idee e progettazione.
Limiti su quote B, C, D in termini di valore progetto



comuni < 5000 ab.ti: min. € 250.000;
min. € 1.000.000 per tutti altri beneficiari;
ammontare massimo 10% del valore lavori e forniture.


Non ammesse:
spese per utilizzo risorse interne (spese correnti);
spese per commissioni giudicatrici e relative ad atti per
pianificazione o studi di fattibilità (urbanistica, piani d’ambito,
STU).
Fondo per la Progettualità
Fasi Progettuali e Spese Ammesse
Fase
Spesa Finanziabile
Studio 1
Studi ricognitivi bisogni/esigenze
Documenti preparatori concorsi di idee
Studio 2
Studi di fattibilità
Progettazione 3
Documenti relativi progetti preliminari
Documenti progetti /premio concorsi preliminari
Progettazione 4
Documenti componenti progetti definitivi
Documenti progetti /premio concorsi definiti
Progettazione
5
Documenti dei progetti esecutivi
Fondo per la Progettualità
Termini e Condizioni Generali (*)
Periodo Erogazione: entro 12 mesi dalla concessione per una fase;
entro 18 mesi dalla concessione per 2 o più fasi;
Riduzione:
d’ufficio allo scadere del termine di erogazione
Tasso d’interesse:
a carico Stato
Commissioni
nessuna
Durata
Anticipazione:
Max. 3 anni dalla data di prima erogazione
Rimborso:
•Unica soluzione entro il termine triennale;
•Mediante assunzione di mutuo CDP a 5 anni;
•Mediante addebito in conto del mutuo CDP di
finanziamento dell’opera.
(*) circolare n.1250 del 25/3/2003
Indice dei contenuti
La nuova Organizzazione della CDP


La gestione separata e la gestione ordinaria
Le innovazioni 2005
I Nuovi Strumenti e Servizi per gli Enti Locali

Prestito Flessibile di Scopo

Fondo rotativo alla progettualità

I programmi di rimodulazione
Appendice
Lista Contatti
Finalità dei Programmi di Rimodulazione
 Attraverso l’offerta su base ricorrente di Programmi di
Rimodulazione CDP intende fornire agli Enti l’opportunità di:
 gestire in modo attivo il proprio indebitamento;
 trarre vantaggio dal livello dei tassi di interesse
riposizionando le rate del servizio del debito a livelli in
linea con le condizioni del mercato corrente;
 rispondere ai criteri di convenienza economico-finanziaria;
 recuperare risorse finanziarie;
 modificare la durata del debito adeguandola alle proprie
esigenze attraverso una modalità semplice e trasparente;
 modificare la struttura del debito tra tasso fisso/variabile,
senza ricorrere a strumenti derivati;
 non interrompere l’attività di erogazione sui finanziamenti
interessati.
Programmi di Rimodulazione –
Gestione Telematica
Alla luce dell’esperienza maturata, con la rimodulazione II/05, CDP ha
introdotto una notevole innovazione procedurale.
Per consentire una gestione più flessibile delle fasi di valutazione,
analisi e adesione CDP ha creato nel proprio sito una apposita
procedura telematica con accesso “riservato” ad ogni singolo ente
destinatario dell’offerta.
Tale procedura attraverso una serie di finestre sequenziali consente di
visualizzare le posizioni rimodulabili, effettuare delle simulazioni sulle
variazioni della rate, selezionare tipologie di durata e tasso di interesse,
stampare i contratti e l’elenco delle posizioni prescelte.
Attraverso il collegamento all’ambiente dedicato alla gestione
personalizzata del proprio debito l’Ente è in grado di ottenere tutti i
parametri di valutazione con la trasparenza e predeterminazione tipica
delle offerte CDP
Programmi di Rimodulazione –
Gestione Telematica
www.cassaddpp.it
Login di accesso
Indice dei contenuti
La nuova Organizzazione della CDP


La gestione separata e la gestione ordinaria
Le innovazioni 2005
I Nuovi Strumenti e Servizi per gli Enti Locali

Prestito Flessibile di Scopo

Fondo rotativo alla progettualità

I programmi di rimodulazione
Appendice
Lista Contatti
Supporto e assistenza - Riferimenti utili
Numero verde
800.007.755
Indirizzo e-mail assistenza
[email protected]
Web
www.cassaddpp.it
Contatti – Grandi Enti
Luca SILLA
Responsabile Gestori Grandi Enti
Tel.: 06 4221 4955
Email: [email protected]
Gianluca MANCA
Gestore Grandi Relazioni
Tel.: 06 4221 4009
Email: [email protected]
PROVINCE, COMUNI, ALTRI ENTI
REGIONI
Tatiana DI TELLA
Gestore Centro
Tel.: 06 4221 5101
Email: [email protected]
Giancarlo AZZOLIN
Gestore Nord
Tel.: 06 4221 5308
Email: [email protected]
Fabio MAISTO ad interim
Gestore Sud
Tel.: 06 4221 5107
Email: [email protected]
Fabio MAISTO
Gestore Sud
Tel.: 06 4221 5107
Email: [email protected]
Marco VILLANI
Gestore Nord-Est
Tel.: 06 4221 3175
Email: [email protected]
Tiberio Gracco SPINELLI
Gestore Centro
Tel.: 06 4221 2595
Email: [email protected]
Cristian VIRGILI
Gestore Nord-Ovest
Tel.: 06 4221 2643
Email: [email protected]
Contatti – Assistenza Enti
Stefano MARZULLI
Responsabile Assistenza Clienti ad interim
Email: [email protected]
Fabrizio ALESSE
Assistenza Clienti
Basilicata Calabria Campania
Tel.: 06 4221 4051
Email: [email protected]
Anna DARI
Assistenza Clienti
Area Centro
Tel.: 06 4221 2220
Email: [email protected]
Massimo CUNTO
Assistenza Clienti
Puglia Sardegna Sicilia
Tel.: 06 4221 3228
Email: [email protected]
Maria Rita STEFANO
Assistenza Clienti
Area Nord
Tel.: 06 4221 5220
Email: [email protected]
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