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Workshop odori Catania2
Università di Catania Dipartimento di Scienze del Farmaco Workshop La valutazione dell’impatto odorigeno: tecniche, tecnologie e legislazione Maurizio Benzo L’OLFATTO IL “SENSO” DELLA MEMORIA UN SENSO PRIMITIVO I “NASI” ESPERT I TECNICHE DI ANALISI DEGLI ODORI ANALISI CHIMICA GC GC-MS FID ANALIZZATORI (NH3-H2S) ANALISI SENSORIALE OLFATTOMETRIA (EN13725) e-NOSE GC-O FIELD INSPECTION (VDI3940) OLFATTOMETRIA IN CAMPO QUESTIONARI ANALISI COMBINATA SISTEMA GC-O (Gas Cromatografo con porta sniffer per Olfattometria) GC-MS: TRACCIATO ARIA BIOFILTRO LIMONENE [agrumi] DIMETILSOLFURO [verdure marce] DIMETILDISOLFURO [cavoli fradici] TERPENI [resina di pino] OLFATTOMETRIA DINAMICA SECONDO EN13725 per la valutazione delle emissioni odorose Necessità di valutare le emissioni odorigene • necessità di un metodo standard, che garantisca misure ripetibili, riproducibili, accurate di una grandezza soggettiva come l’olfatto umano EN 13725:2003 (recepita come UNI EN 13725:2004) “la norma specifica un metodo per la determinazione oggettiva della concentrazione di odore di un campione gassoso utilizzando l’olfattometria dinamica con esseri umani come valutatori e con un’emissione di odori proveniente da sorgenti puntiformi o superficiali” IL LABORATORIO OLFATTOMETRICO DEL POLO TECNOLOGICO DI PAVIA Olfattometro a diluizione dinamica Scentroid SS600 con 6 postazioni di panelisti e 3 sniffing port per postazione CAMPIONAMENTO DELL’ARIA secondo la norma europea EN13725 sacche in nalophan pompe a depressione CAMPIONAMENTO DELL’ARIA secondo la norma europea EN13725 SORGENTE PUNTIFORME (camini, torce per il biogas…) POMPA A DEPRESSIONE CON SACCA IN NALOPHAN condotta di aspirazione CAMPIONAMENTO DELL’ARIA secondo la norma europea EN13725 SORGENTE AREALE CON FLUSSO INDOTTO (biofiltro, aie di compostaggio con aerazione forzata…) CAPPA DI CONVOGLIAMENTO CAMPIONAMENTO DELL’ARIA secondo la norma europea EN13725 SORGENTE AREALE CON FLUSSO NON INDOTTO, SUPERFICIE SOLIDA (cumuli di rifiuti, di compost…) CAPPA DI FLUSSO flusso di aria di bombola pompa a depressione CAMPIONAMENTO DELL’ARIA secondo la norma europea EN13725 SORGENTE AREALE CON FLUSSO NON INDOTTO, SUPERFICIE LIQUIDA (vasche dei depuratori, lagoni di allevamenti, pozze di percolato…) LOW SPEED WIND TUNNEL OLFATTOMETRIA DINAMICA SECONDO EN13725: il laboratorio olfattometrico FILTRI A CARBONE CONDIZIONATORE OLFATTOMETRO IL LABORATORIO OLFATTOMETRICO DEL POLO TECNOLOGICO DI PAVIA Olfattometro a diluizione dinamica Scentroid SS600 con 6 postazioni di panelisti e 3 sniffing port per postazione OLFATTOMETRIA DINAMICA SECONDO EN13725 per la valutazione delle emissioni odorose • CONCENTRAZIONE DI ODORE si misura in ouE/m3 (unità olfattometriche per metro cubo) equivale alla sensazione olfattiva provocata da 1 EROM • EROM (European Reference Odour Mass) 1 EROM = 123 µg n-butanolo evaporati in 1 metro cubo di aria standard (293°K, 101.3kPa), pari a 40 ppb v/v • Odour Threshold (OT) soglia di percezione dell’odore per il 50% della popolazione OLFATTOMETRIA DINAMICA SECONDO EN13725: soglia di percezione olfattiva del n-butanolo (63 panelisti) da 20 a 40 ppb da 40 a 80 ppb OLFATTOMETRIA DINAMICA SECONDO EN13725 misurazione della concentrazione di odore DILUIZIONI DEL CAMPIONE OSMOGENO Ai panelisti vengono presentate diluizioni decrescenti del campione osmogeno, in passi di 2: es. campione diluito con aria purificata 640 volte, 320 volte, 160 volte, 80 volte, ecc. Se un panelista percepisce l’odore alla diluizione 160, ma non alla 320, la sua diluizione di soglia sarà la media geometrica dei due valori, cioè (160 x 320)½, ovvero 160 x (2)½. La concentrazione di odore del campione osmogeno sarà la media geometrica delle diluizioni di soglia di tutte le repliche di tutti i panelisti, espressa in ouE/m3 OLFATTOMETRIA DINAMICA SECONDO EN13725: soglie di percezione olfattiva (OT) in letteratura COMPOSTO OT MINIMA OT MASSIMA INTERVALLO ammoniaca 0,035 ppm 52,2 ppm 1.500 acido solfidrico 0,46 ppb 9,2 ppb 20 acido butirrico 0,26 ppb 2300 ppb 9.000 0,007 ppm 6,8 ppm 1.000 carbonio solfuro dal manuale APAT “Metodi di misura delle emissioni olfattive” OLFATTOMETRIA DINAMICA SECONDO EN13725: soglie di percezione olfattiva (OT) in letteratura COMPOSTO OT MINIMA OT MASSIMA OT MISURATA butirraldeide 4,2 ppb 8300 ppb 1,3 ppb limonene 1,0 ppb 200 ppb 9,6 ppb dimetil solfuro 0,9 ppb 18,4 ppb 1,0 ppb 0,024 ppb 82,6 ppb 1,8 ppb dimetil disolfuro VALUTAZIONE DEL DISTURBO OLFATTIVO: tecniche MISURA delle EMISSIONI MISURA delle IMMISSIONI PREVISIONE del disturbo olfattivo • analisi olfattometrica delle sorgenti EN 13725 • monitoraggio della sorgente con sistemi esperti • sopralluoghi di valutatori addestrati (Field Inspection) • monitoraggio ai recettori con nasi elettronici • monitoraggio in campo con olfattometri portatili • sondaggio con questionari • modelli matematici di dispersione valutazione della molestia olfattiva: LEGISLAZIONE ITALIANA • Art 674 cod. penale - getto pericoloso di cose “Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte ad offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con l’arresto fino ad un mese o con l’ammenda fino ad euro 206” • Art 844 cod. civile – tollerabilità delle immissioni “Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi. Nell'applicare questa norma l'autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener conto della priorità di un determinato uso.” valutazione della molestia olfattiva: LEGISLAZIONE LOMBARDIA - compostaggio Deliberazione della Giunta Regionale n ° 7/12764 (2003) “Linee guida relative alla costruzione e all’esercizio degli impianti di produzione del compost” • definisce le condizioni operative dei sistemi di abbattimento per gli odori: per il biofiltro, impone il controllo in continuo dell’umidità (il flusso in uscita deve contenere il 90% di vapore acqueo in volume, per assicurare che l’umidità del letto filtrante sia almeno il 45%) • stabilisce i limiti di emissione in uscita dal biofiltro: VALORE LIMITE in uscita da biofiltro odore ammoniaca materiale particolato 300 ouE/m3 5 mg / m3 10 mg / m3 valutazione della molestia olfattiva: LEGISLAZIONE LOMBARDIA – norma “orizzontale” Linea guida per la caratterizzazione e l'autorizzazione delle emissioni gassose in atmosfera delle attività ad impatto odorigeno, 2010 definisce i criteri per l’accettabilità della molestia (per impianti nuovi/esistenti) LIMITE APPLICABILITA’: per impianti nuovi 2 ouE/m3 3 ouE /m3 4 ouE/m3 aree residenziali al primo ricettore aree commerciali, a 500 m dal confine aziendale o al primo ricettore aree agricole o industriali, a 500 m dal confine aziendale o al primo ricettore Allegato 1 - Requisiti degli studi di impatto olfattivo mediante simulazione di dispersione Allegato 2 - Campionamento olfattometrico Allegato 3 - Strategia di valutazione della percezione del disturbo olfattivo da parte della popolazione residente Allegato 4 - Caratterizzazione chimica delle emissioni odorigene valutazione della molestia olfattiva: NORME EUROPEE "IPPC-H4” , 2002 (Integrated Pollution Prevention and Control - draft Horizontal guidance for odour) • Parte 1 – “Regulation and Permitting” • Parte 2 – “Assessment and Control” • “Appendix 6” criterio di accettabilità per l’esposizione agli odori: – FREQUENZA di superamento della soglia: 98° ° percentile delle concentrazioni medie orarie – SOGLIA di odore: limite caratteristico del tono edonico della sostanza odorosa = 1.5, 3, 6 ouE/m3 (1.5 ouE/m3 per odori molto sgradevoli) valutazione della molestia olfattiva: NORME EUROPEE Federal Standard, GIRL, 2008 (ultima modifica) “Geruchs Immissions-Richt Linie” • disponibile in inglese (“GOAA, Guideline on Odour in Ambient Air Determination and Assessment of Odour in Ambient Air”) http://www.lua.nrw.de/luft/gerueche/infos.htm • criterio di accettabilità per l’esposizione agli odori: ora di odore = l’ora in cui i valori di concentrazione (mediati sui 6 minuti) superano la soglia di percezione per un tempo maggiore di quello consentito – SOGLIA di odore: 1 ouE/m3 – FREQUENZA di superamento della soglia: o 10% • in aree residenziali e miste o 15% • in aree commerciali e industriali FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 individuazione delle sorgenti, definizione dell’area di indagine e costruzione di una griglia dei sopralluoghi selezione dei valutatori Campagna di indagine stima dell’estensione dell’impatto odorigeno (frequenza di riconoscimento) sopralluoghi in campo FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 • • • sopralluoghi in un’area di interesse attorno alle sorgenti, presso recettori sensibili (abitazioni, luoghi pubblici…) secondo percorsi stabiliti i valutatori si fermano nei punti della griglia e annusano l’aria ogni 10 secondi per un periodo di 10 minuti, registrando ogni odore percepito norma tecnica VDI No. 3940 (2006) FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 casi di studio impianto di digestione anaerobica discarica FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 caso di studio IMPIANTO DI DIGESTIONE ANAEROBICA a Bassano del Grappa (VI) L’impianto è sito in Quartiere Prè a circa 1,5 km dal centro di Cartigliano e 5 km dal centro di Bassano FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 caratterizzazione delle sorgenti di odore Layout impianto: 1.ingresso rifiuti 1 1.trattamenti meccanici 2 3 1.digestione anaerobica 6 1.compostaggio 4 5 90 t/d rifiuto organico 20 t/d “verde” 1.scrubber e biofiltro •discarica FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 caratterizzazione delle sorgenti di odore riconoscimento di 1.odore di biofiltro •odore di verde 1.odore di biogas •altri odori •nessun odore FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 definizione della griglia di valutazione griglia di 33 celle di lato ~200m (48 vertici) sul territorio di Bassano e Cartigliano a sud-ovest dell’impianto in base a: direzione prevalente dei venti segnalazioni di episodi di odore dai cittadini FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 selezione dei valutatori reclutamento e selezione di 14 valutatori mediante • test di sensibilita’ olfattiva (risposta sensoriale al n-butanolo tra 20 e 80 ppb) • test di riconoscimento degli odori caratteristici dell’impianto (biogas, biofiltro, verde) FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 creazione di 12 diversi itinerari passanti per 4 vertici di celle non adiacenti Es. round A ogni giorno due valutatori percorrono itinerari differenti in orari e giorni della settimana diversi FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 sosta di 10 minuti su ogni vertice per valutazione e riconoscimento di eventuale odore: una misura ogni 10 secondi, quindi 60 misure Odour Field Inspector odore di verde, nessun odore, verde, verde, biogas… modulo di registrazione 60 misure in 60 secondi FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 su ognuna delle 48 stazioni di misura sono state eseguite 26 valutazioni; complessivamente 1248 sopralluoghi della durata di 10 minuti cadauno durata della campagna: dal 16 luglio 2009 al 15 gennaio 2010 FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 calcolo delle frequenze medie di cella per ogni odore si calcola la frequenza media per ogni cella come rapporto tra la somma delle segnalazioni di tale odore sui 4 vertici ed il totale delle misurazioni eseguite sui medesimi punti CELLA VERTICE 2 VERTICE 1 F% numero di riconoscimenti di un odore VERTICE 3 VERTICE 4 numero totale delle misure N° misure per cella = 4 (vertici) x 26 (visite per vertice) x 60 (misure per visita) = = 6240 misurazioni FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 calcolo frequenze medie di cella per l’odore “biofiltro” frequenza media di odore nelle celle della griglia interpolazione linee isofrequenza FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 linee isofrequenza: BIOFILTRO ODORE DI BIOFILTRO: • emissione caratteristica dell’impianto • praticamente costante • indipendente dalla stagionalità FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 linee isofrequenza: BIOGAS ODORE DI BIOGAS: • emissione fuggitiva ed occasionale • estensione limitata intorno all’impianto • dipendente dalla stagionalità FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 linee isofrequenza: VERDE ODORE DI VERDE: • sorgente diffusa ed importante • fortemente dipendente dalla stagionalità •comprende vari odori dell’impianto (rifiuto fresco, materiale verde, compostaggio) •può essere influenzato dagli odori di fondo del territorio FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 linee isofrequenza: ODORE TOTALE DELL’IMPIANTO biofiltro odore totale biogas = + verde FIELD INSPECTION SECONDO VDI3940 Modelli matematici di dispersione dati meteorologici e geografici modello di dispersione Stima dell’estensione del pennacchio odoroso (interpretazione dei risultati secondo la normativa) emissioni (misura/stima) Modelli matematici di dispersione: APPLICAZIONI studi modellistici per valutare l’inquinamento olfattivo determinato da • sorgenti esistenti o determinazione carico di odore nel dominio di calcolo o distinzione dei contributi di sorgenti differenti o individuazione misure per confinare l’odore • scenari emissivi ipotetici o simulazione di configurazioni impiantistiche progettuali o studi modellistici previsionali per Studi di Impatto Ambientale, procedure autorizzative o simulazione di eventi accidentali Modelli matematici di dispersione: FENOMENI DI DISPERSIONE IN ATMOSFERA MODELLI GAUSSIANI distribuzione di probabilità gaussiana nel piano orizzontale e verticale lungo la direzione sottovento rispetto alla sorgente CALPUFF modello GAUSSIANO A PUFF (non stazionario) Modelli matematici di dispersione: FENOMENI DI DISPERSIONE IN ATMOSFERA STAZIONARI (A PENNACCHIO) NON STAZIONARI (A PUFF) Il modello simula l’emissione con il rilascio di Il modello simula l ’ emissione pacchetti discreti di inquinanti (puff) a con il rilascio di inquinanti in intervalli di tempo regolari continuo (pennacchio) per si può applicare anche in CONDIZIONI NON STAZIONARIE: ogni step di calcolo • emissione variabile si applica solo in condizioni • inquinanti reattivi chimicamente stazionarie: • territorio non omogeneo • emissione costante nel • condizioni meteo non stazionarie tempo • inquinanti inerti • territorio omogeneo • condizioni meteo stazionarie Modelli matematici di dispersione: IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO (3) 3) impostare le simulazioni modellistiche in base a criteri condivisi (definiti dalle Linee Guida della regione Lombardia) 1) caratterizzazione delle sorgenti 2) individuazione bersagli sensibili 3) quantificazione impatto in base a criteri di significatività Modelli matematici di dispersione: IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO (3) SORGENTI CONVOGLIATE Portata di odore OER (Odour Emission Rate) es. CAMINO DI INDUSTRIA CHE UTILIZZA SOLVENTI uscita combustore • media di 3 campionamenti concentrazione odore 490 ouE/m3 portata fumi 20000 Nm3/h OER 1800 ouE/s Modelli matematici di dispersione: IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO (3) il modello calcola, per ogni recettore concentrazione di odore media (ouE/m3) pennacchio odoroso es. media oraria frequenza di superamento di una concentrazione soglia (98° ° percentile) es. frequenza di superamento della soglia oraria 1 ouE/m3 in un periodo di 6 mesi valutazione della molestia olfattiva NORMATIVA USA “ASTM E679-91” Limiti di esposizione per le immissioni in base al fattore di diluizione • unità D/T (“Dilution-to-Threshold”) = numero di diluizioni che portano l’aria osmogena alla sua soglia di percezione D/T descrittore 2 percepibile 7 sgradevole 15 fastidioso 31 nauseante valutazione della molestia olfattiva NORMATIVA USA “ASTM E679-91” misura dell’odore • utilizzo di strumenti di diluizione portatili (olfattometri portatili) filtro a carboni aria ambiente odorosa miscelazione aria ambiente con aria filtrata Selettore del rapporto D/T filtro a carboni porta sniffer OLFATTOMETRI PORTATILI IN CAMPO modelli NASAL RANGER Misura singola Misura con un panel BARNEBEYCHENEY SCENTOMETER OLFATTOMETRI PORTATILI IN CAMPO modello nuovo SCENTROID SM100 misura in campo flussimetro Bombola d’aria compressa Regolazione D/T SISTEMI OLFATTIVI ARTIFICIALI (NASI ELETTRONICI) schema di flusso Addestramento Campionamento in laboratorio al perimetro Naso elettronico al bersaglio Elaborazione statistica in campo Andamento delle registrazioni dei sensori Tracciato dell’odore Riconoscimento dell’odore SISTEMI OLFATTIVI ARTIFICIALI (NASI ELETTRONICI) elaborazione statistica del dato SISTEMI OLFATTIVI ARTIFICIALI (NASI ELETTRONICI) presentazione dei risultati tabella riepilogativa della frequenza degli episodi odorigeni presso il sito bersaglio oppure grafici puntuali dell’andamento dell’odore su scala giornaliera: Classe d’intensità Classe di odore METEOROLOGIA: - Direzione e Velocità del vento - Precipitazioni INTENSITA’ ODORE: - taratura con olfattometria dinamica RICONOSCIMENTO ODORE: - assegnazione della classe di odore riconducibile all’impianto - assegnazione della classe d’intensità SISTEMI OLFATTIVI ARTIFICIALI (NASI ELETTRONICI) VANTAGGI: • • • • consente monitoraggio in continuo misura l’intensità dell’odore misura la frequenza degli episodi odorigeni riconosce anche miscele complesse di più odori SVANTAGGI: • necessita di un addestramento preliminare • richiede un’elaborazione statistica complessa • soffre di instabilità e deriva dei sensori TECNICHE DI ABBATTIMENTO E MITIGAZIONE DELLE EMISSIONI OSMOGENE modalità di controllo delle emissioni odorigene correlate a: • tipologia delle sostanze e loro concentrazione nel flusso gassoso • tipologia del flusso gassoso (convogliato, areale) • entità del flusso • caratteristiche termo-igrometriche del flusso TECNICHE DI ABBATTIMENTO E MITIGAZIONE DELLE EMISSIONI OSMOGENE NEBULIZZAZIONE (fog cannon) masking dell’odore da flussi areali attivi o passivi TECNICHE DI ABBATTIMENTO E MITIGAZIONE DELLE EMISSIONI OSMOGENE LAVAGGIO (SCRUBBER A UMIDO) • riferimento: dgr 1 agosto 2003 n°7/13943 Regione Lombardia • lavaggio con acqua o con reagenti (acidi, basi, tensioattivi, ossidanti) • è determinante la solubilità in acqua delle sostanze odorigene TECNICHE DI ABBATTIMENTO E MITIGAZIONE DELLE EMISSIONI OSMOGENE ADSORBIMENTO (SCRUBBER A SECCO) • è critico il contenuto di umidità del fluido gassoso • carboni attivi • dgr 1 agosto 2003 n°7/13943 Regione Lombardia • zeoliti • specifiche date dal fornitore • allumina ricoperta con NaOH oppure KMnO4 TECNICHE DI ABBATTIMENTO E MITIGAZIONE DELLE EMISSIONI OSMOGENE TRATTAMENTO BIOLOGICO (BIOFILTRAZIONE) • metabolismo batterico: condizioni al contorno • T° (condizioni mesofile) e U% • biofiltrazione tradizionale secondo Ottengraf, Pomeroy, ecc. su materiali ligneocellulosici (o altro) riferimento (R. Haug Composting Handbook per porosità, tempo di residence, dimensionamento) TECNICHE DI ABBATTIMENTO E MITIGAZIONE DELLE EMISSIONI OSMOGENE TRATTAMENTO TERMICO (COMBUSTORE) • Riferimento: dgr 1 agosto 2003 n°7/13943 Regione Lombardia (abbattimento di COV COMBUSTIBILI) • eliminazione preliminare delle sostanze ad alto punto di ebollizione Grazie per l'attenzione [email protected]