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Alice Armillei Slide Fondi 2014

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Alice Armillei Slide Fondi 2014
Panoramica finanziamenti europei 2014-2020
Torino, Giugno 2013
1
Premessa
Tutte le proposte sono attualmente in discussione da
parte del PE e del CdM.
Momento di stallo, in attesa dell’approvazione da
parte del PE della proposta di bilancio post 2013. Il 13
maggio scorso, infatti, il PE ha bocciato con una larga
maggioranza l’accordo sul bilancio UE 2014-2020 pari
a 960 miliardi di Euro complessivi.
2
Tipologie dei finanziamenti
europei
Fondi indiretti la cui gestione è demandata
agli Stati membri attraverso le amministrazioni
centrali e regionali. I fondi NON sono assegnati
direttamente dalla Commissione europea
Fondi diretti gestiti direttamente dalla
Commissione europea
3
Fondi indiretti
Le risorse finanziarie vengono trasferite dalla Commissione
agli Stati membri ed in particolare alle regioni, le quali, sulla
base di una programmazione approvata dalla Commissione
stessa, ne dispongono l’utilizzazione.
NB: Queste risorse sono rappresentate principalmente dai
Fondi strutturali e dal Fondo di Coesione.
4
Qual è l’iter per erogare questi
fondi?
La Commissione europea definisce le linee guida generali e le macro
priorità.
Ogni stato elabora un documento strategico nazionale che rispecchia le
indicazioni della Commissione (QSN= Quadro Strategico Nazionale)
Le regioni elaborano un programma operativo regionale (POR).
Le regioni pubblicano periodicamente dei bandi (regionali)
5
In Italia e in Piemonte
In Italia la gestione dei FS viene affidata dai Ministeri nazionali alle
Regioni, che identificano le necessità del proprio territorio e le
priorità̀ d’azione, raccolte in documenti strategici regionali, definiti
in coerenza con gli obiettivi di carattere generale fissati a livello
nazionale e comunitario: il POR.
La Regione Piemonte è dunque responsabile dell’assegnazione e
della gestione dei fondi sull’intero territorio regionale e indice
periodicamente dei bandi (scaricabili dal sito internet:
http://www.regione.piemonte.it/europa/cont_regionale.htm).
6
Fondi indiretti:
Programmazione 2014-2020
La struttura legislativa proposta dalla Commissione comprende:
 1 Regolamento generale che definisce le norme comuni e i principi
generali dei Fondi;
 3 Regolamenti specifici dedicati ai singoli fondi (FESR, FSE, FC),
 2 Regolamenti relativi all’obiettivo di cooperazione territoriale europea
e al Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT)
 Il bilancio proposto dalla Commissione è pari a 376 miliardi di Euro (33%
budget totale)
7
Alcuni principi applicabili a tutti
i fondi:
 Concentrazione sulle priorità Europa 2020 per una crescita
intelligente, sostenibile ed inclusiva;
 Rafforzamento della governance multi-livello;
 Parità di genere, non discriminazione e sviluppo sostenibile;
 Coordinamento della politica con le altre politiche UE;
 Semplificazione delle norme;
 Condizionalità macro economica;
 Concentrazione delle risorse;
 Concessione di riconoscimenti in base ai risultati.
8
11 Obiettivi tematici comuni
 Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione;
 Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione;
 Promuovere la competitività̀ delle PMI;
 Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di CO2;
 Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la
gestione dei rischi;
 Tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse;
 Promuovere sistemi di trasporto sostenibili;
 Promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori;
 Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà̀;
 Investire nelle competenze, nell'istruzione e nell'apprendimento permanente;
 Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere una PA efficiente.
9
Approccio Strategico Rafforzato
Quadro Strategico Comune
Contratto di Partenariato
Programmi operativi
10
Come verranno assegnati i fondi?
La copertura geografica dei fondi:
1. Regioni meno sviluppate: regioni il cui PIL è inferiore al 75%
della media comunitaria
2. Regioni di transizione (nuova categoria): regioni il cui PIL
pro-capite è compreso tra il 75% e il 90% della media Ue
3. Regioni più sviluppate: regioni il cui PIL pro-capite è
superiore al 90% della media comunitaria
11
Schema della Politica di Coesione
2007-2013
2014-2020
Regioni meno
sviluppate
FESR
FSE
FC
Convergenza
Regioni di
transizione
FESR
FSE
FC
Regioni più
sviluppate
FESR
FSE
Investimenti
nella crescita e
nell’occupazion
e
Competitività
regionale e
occupazione
FESR
FSE
Cooperazione
territoriale
europea
FESR
Cooperazione
territoriale
europea
FESR
12
Fondo Europeo di Sviluppo
Regionale
Il FESR è la principale fonte di finanziamenti dell'UE a tal fine. L'obiettivo è
riequilibrare le principali disparità fra le regioni finanziando lo sviluppo e
l'adeguamento strutturale delle economie regionali, compresa la
conversione delle regioni industriali in declino e di quelle in ritardo di
sviluppo.
NOVITA’ PER IL 2014-2020
Rafforzare la concentrazione tematica: numero limitato di obiettivi
corrispondenti alla strategia Europa 2020;
Concentrare le risorse su: efficienza energetica e fonti rinnovabili,
innovazione e supporto alle PMI;
Un sostegno specifico sarà̀ riservato alle città e allo sviluppo urbano.
13
Fondo Sociale Europeo
Rappresenta il principale strumento finanziario dell’UE per investire nelle risorse umane.
Consente di accrescere le opportunità̀ di occupazione dei cittadini europei, promuovere
lo sviluppo dell’istruzione e migliorare la situazione dei soggetti più̀ vulnerabili a rischio di
povertà̀.
Perfetta convergenza con la Strategia Europa 2020
 Promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori;
 Investire nell'istruzione, nelle competenze e nell'apprendimento permanente;
 Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà;
 Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere una PA efficiente.
Dimensione sociale rafforzata
 Il 20% dei contributi dell'FSE saranno destinati all'inclusione sociale;
 Intensificazione della lotta alla disoccupazione giovanile;
 Integrazione e sostegno specifico all'uguaglianza di genere e alla non discriminazione.
14
Fondo di Coesione
Fornisce sostegno agli Stati membri il cui RNL/pro capite è inferiore al 90% della
media dell'UE-27.
Investimenti nell'ambiente
 Adattamento ai cambiamenti climatici e prevenzione dei rischi;
 Servizi idrici e di smaltimento dei rifiuti;
 Biodiversità incluso il ricorso a infrastrutture verdi;
 Ambiente urbano;
 Economia a basse emissioni di carbonio.
Investimenti nei trasporti
 Reti transeuropee dei trasporti (RTE-T);
 Sistemi di trasporto a basse emissioni di carbonio e trasporto urbano.
15
Cooperazione Territoriale
La Cooperazione territoriale europea è un obiettivo
della politica di coesione e fornisce una struttura per
gli scambi di esperienze tra attori nazionali, regionali
e locali dei diversi Stati membri e azioni congiunte
volte a individuare soluzioni comuni a problemi
condivisi. Importante contributo alla promozione del
nuovo obiettivo del Trattato di Lisbona in materia di
coesione territoriale.
16
Cooperazione territoriale
1.Cooperazione Transfrontaliera (73,24% del budget)
2.Cooperazione Transnazionale (20,78% del budget)
3.Cooperazione Interregionale (5,98% del budget)
Regolamento distinto
Aumento delle risorse finanziarie (+30%)
Concentrazione dei programmi su massimo 4 obiettivi tematici
Gestione semplificata dei programmi (fusione di autorità di
gestione e autorità di certificazione)
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Cooperazione Transfrontaliera
Realizzazione di attività economiche, sociali e ambientali
transfrontaliere mediante strategie comuni di sviluppo
territoriale sostenibile:
Programma Italia-Francia “Alcotra”
Programma Italia-Svizzera
18
Cooperazione Transnazionale
Contribuire allo sviluppo equilibrato e alla competitività del
territorio europeo:
Mediterraneo: miglioramento competitività al fine di assicurare la
crescita e l’impiego per le generazioni future e promozione della coesione
territoriale e tutela dell’ambiente
Spazio Alpino: aumentare competitività, incoraggiare l’innovazione e
l’imprenditorialità, favorire lo sviluppo territoriale…
Europa Centrale: rafforzare la coesione territoriale, promuovere
l'integrazione interna e stimolare la competitività nell'Europa centrale.
19
Cooperazione Interregionale
La cooperazione interregionale europea interessa i 27 Stati membri
UE, la Norvegia e la Svizzera. Nell’Europa a 27 le regioni sono 268. E’
perciò evidente che la cooperazione interregionale sia una
condizione fondamentale per un ruolo forte degli enti locali in
Europa e per un efficace processo di costruzione europea:
Programma Interreg IVC 2007-2013: migliorare l’efficacia della
politica regionale e dei suoi strumenti. Le 2 priorità sono:
innovazione ed economia della conoscenza e ambiente e
prevenzione dei rischi.
20
Gruppi europei di cooperazione territoriale
(GECT)
Dal 2006 i partner locali e regionali possono istituire Gruppi europei
di cooperazione territoriale, con un quadro giuridico comune che
consente di superare le complesse differenze tra norme e regolamenti
nazionali. La Commissione propone modifiche sostanziali relative ai
seguenti aspetti dell’attuale regolamento GECT:
 istituzione semplificata dei GECT;
 apertura dei GECT alle regioni non UE;
 cooperazione pratica nella fornitura di servizi pubblici e locali.
21
Fondi Diretti
Nel caso di finanziamenti a gestione diretta è la
Commissione europea che eroga i fondi e che
stabilisce autonomamente i criteri e i principi di
funzionamento dei vari programmi (i cosiddetti
“bandi comunitari”). Queste risorse finanziarie sono
dunque regolate da un rapporto diretto tra la
Commissione europea e gli utilizzatori finali.
22
Iter di erogazione dei fondi:
La Commissione predispone dei programmi pluriennali.
La DG competente gestisce direttamente gli stanziamenti
previsti attraverso la pubblicazione periodica di bandi
comunitari.
I bandi pubblicati contengono la descrizione del programma,
la sua dotazione finanziaria, la procedura e i termini di
presentazione delle proposte, l’importo del contributo
erogabile, i requisiti minimi per poter partecipare, i criteri di
selezione e gli indirizzi utili.
23
Chi sono i possibili beneficiari dei
fondi diretti?
L’UE concede sovvenzioni in modo diretto a coloro
(organizzazioni pubbliche o privati, Università, aziende,
organizzazioni non governative e, in alcuni casi, persone
fisiche) che presentano proposte di progetti atti a promuovere
le politiche europee nelle varie aree (ricerca e sviluppo,
educazione, formazione, ambiente, protezione del
consumatore e informazione). Esistono innumerevoli tipi di
finanziamento disponibili e ognuno ha la sua logica e la sua
base giuridica.
24
Alcune caratteristiche dei fondi
diretti
 Quasi tutti i progetti finanziabili sono individuabili in una delle
politiche interne all’Unione Europea,
 La Commissione attraverso questi fondi co-finanzia dei
progetti,
 Il finanziamento viene erogato in più tranche e solitamente è
soggetto alla presentazione di rapporti sull’avanzamento delle
attività,
 Tutti i bandi comunitari richiedono la creazione di partnership
transnazionali.
25
Dove si trovano i bandi?
L’invito a presentare proposte può essere reso pubblico nei
seguenti modi:
 pubblicazione sulla GUUE;
 pubblicazione sul sito della DG competente o dell’Agenzia
esecutiva che si occupa dell’attuazione del programma;
 Pubblicazione sul sito dell’Agenzia Nazionale;
 Pubblicazione sui siti internet specializzati (es. Europa
Facile).
26
L’invito a presentare proposte
contiene








Obiettivi;
Aree di intervento;
Azioni e candidati ammissibili;
Paesi ammessi a partecipare;
Criteri di aggiudicazione;
Bilancio;
Scadenze;
Link Utili.
27
Documenti Utili
 Decisione istitutiva del Programma;
 Guida al programma e bando;
 Linee guida;
 Formulario (cartaceo o elettronico);
 Guida alla compilazione del formulario;
 Budget;
 Faq.
28
Europa per i Cittadini 2014- 2020
Il programma Europa per i cittadini ricalcherà, con una struttura
semplificata, l’omonimo programma 2007-2013. Il suo obiettivo
resta quello di promuovere la partecipazione civica e contribuire ad
accrescere la consapevolezza e la conoscenza dell'Unione da parte
dei cittadini europei. Continuerà a sostenere partenariati tra città
(gemellaggi) e reti transnazionali, iniziative di commemorazione
della storia europea, la promozione del dibattito e della riflessione
sulla cittadinanza e i valori europei e su temi legati all’UE, nonché il
sostegno strutturale ad organizzazioni che promuovono la
cittadinanza europea.
29
Europa per i Cittadini 2014-2020
Il programma intende rispondere alla necessità di un più intenso
dibattito sulle questioni riguardanti l'Unione a livello locale,
regionale e nazionale.
Mira a raggiungere, attraverso tutta una serie di organizzazioni,
la grande massa di cittadini che abitualmente non cercano di
influenzare o partecipare all'azione dell'Unione, al fine di
compiere un primo passo verso il loro coinvolgimento.
 Budget a disposizione 229 mln di Euro (215 mln per il periodo
2007-2013)
30
Obiettivo Generale
“Rafforzare la memoria e accrescere la
capacità di partecipazione civica a livello di
Unione europea".
31
Obiettivi Specifici
•
Sensibilizzare alla memoria, alla storia, all'identità e alle
finalità dell'Unione stimolando il dibattito, la riflessione e
la creazione di reti.
•
Incoraggiare la partecipazione democratica e civica dei
cittadini a livello di Unione, in modo da permettere ai
cittadini di comprendere meglio il processo di
elaborazione politica dell'Unione e da creare condizioni
propizie all'impegno sociale e al volontariato a livello di
Unione.
32
Struttura del Programma
Il programma si articola nelle seguenti 3 azioni:
•
•
•
Memoria e cittadinanza europea;
Impegno democratico e partecipazione civica;
Valorizzazione.
 Questi obiettivi non possono essere realizzati
adeguatamente dagli Stati membri e devono dunque, in
ragione della natura transnazionale e multilaterale, essere
realizzati meglio a livello di UE.
33
Il programma finanzia i seguenti tipi di
azione…
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Riunioni di cittadini;
Gemellaggi/partenariati di città;
Creazione di reti e partenariati transnazionali;
Sostegno alle organizzazioni di interesse europeo;
Dibattiti sui temi legati alla cittadinanza;
Dibattiti e discussioni che favoriranno un maggior
coinvolgimento dei cittadini;
Eventi a livello europeo;
Commemorazioni sul passato dell’Europa;
Iniziative per aumentare la consapevolezza sulle istituzioni
europee….
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Chi potrà partecipare al programma?
Potranno partecipare al programma i seguenti paesi:
• Stati membri;
• Paesi in via di adesione,
• Paesi candidati e potenziali
• Paesi EFTA.
Il programma è aperto a tutti i soggetti interessati a promuovere
l'integrazione europea, in particolare a enti e organizzazioni locali,
centri di ricerca sulle politiche pubbliche europee, gruppi di cittadini e
altre organizzazioni della società civile (ad esempio associazioni di
reduci), istituti d’istruzione e ricerca.
35
Chi gestisce il programma
La Commissione europea e nello specifico la direzione generale della
Comunicazione (DG COMM) è responsabile della buona attuazione
del programma. L’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi
e la cultura (EACEA), è responsabile dell’attuazione di tutte le azioni
del programma “Europa per i cittadini”, ad eccezione di una parte
dell’Azione 3 che è attuata direttamente dalla DG Comunicazione. I
Punti Europa per i cittadini (PEC) hanno il compito di garantire la
divulgazione mirata, efficace e capillare di informazioni pratiche
sull’attuazione del programma, le sue attività e le possibilità di
finanziamento.
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Cultura e Audiovisivo: Programma
Creative Europe
Il programma riunirà in un unico quadro di finanziamento i
diversi programmi che attualmente interessano i settori della
cultura e dell’audiovisivo: Cultura 2007-2013, MEDIA 2007 e
MEDIA Mundus.
Il budget proposto per il nuovo programma ammonta a 1,8
miliardi di euro (37% in più rispetto al budget attuale)
37
Istruzione, Formazione, Gioventù e
Sport: Erasmus for All
Sostituirà, fondendoli in un unico programma, i 7 programmi esistenti
nei settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù:
Apprendimento permanente (LLP), Gioventù in Azione e i 5 programmi
di cooperazione internazionale nel settore dell’istruzione superiore.
Inoltre, attraverso il Programma Jean Monnet, continuerà a sostenere
la ricerca e l'insegnamento in materia d‘integrazione europea, così
come la cooperazione europea nel settore dello sport, la lotta al doping
e alla violenza e la promozione della buona governance delle
organizzazioni sportive.
Per questo programma la Commissione ha proposto un budget di
19,111 miliardi di euro.
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Politica sociale: Programma per il
cambiamento e l’innovazione sociale (PSCI)
Questo strumento costituirà il nuovo programma comunitario
per i settori dell’occupazione e degli affari sociali. Sarà
strutturato in 3 azioni che riuniscono in un unico quadro di
finanziamento i tre strumenti attualmente esistenti: il
programma PROGRESS (per l’occupazione e la solidarietà
sociale), EURES (la rete di servizi per l’impiego e la mobilità
professionale) e lo Strumento Progress di microfinanza.
Per il nuovo programma è stato proposto un budget di 958,19
milioni di euro.
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