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Cirrosi
Az. Osp. L.Sacco
Polo Universitario-Milano
Mariacecilia Paoli
ASSISTENZA AL PAZIENTE CON
CIRROSI
Patologia irreversibile del fegato
Degenerazione fino alla necrosi degli epatociti
Infiammazione cronica detta fibrosi
Rigenerazione nodulare del residuo del
parenchima con conseguente alterazione delle
funzioni esercitate dal fegato
CAUSE INFETTIVE DI CIRROSI
EPATITE CRONICA VIRALE:
VIRUS B (HBV)
VIRUS C (HCV)
RARAMENTE:
INFEZIONI DI PARASSITI: SCHISTOSOMA
COMPLICANZE
Ipertensione portale
Splenomegalia
Ascite
Emorragie digestive – rettali
Encefalopatia epatica
Altre complicanze
Ittero
Dificit di coagulazione
Edemi
Astenia
Febbre e infezioni
Nausea e vomito
Teleangectasie
Trattamento e monitoraggio della
cirrosi
• Uso diuretici (edemi e tensione addominale)
• Uso lassativi (alvo pulito per evitare l’accumulo
di sostanze tossiche)
• Astensione uso alcool, fritti e cibi grassi
• Diminuzione del sale
• Dieta equilibrata ricca di sostanze nutritive
indispensabili perché la cirrosi è causa
malnutrimento
• Controllo del peso corporeo e della diuresi
• Riposo preferibilmente in posizione declive
• Cura e igiene della cute
ESAMI
• Ematochimici emocromo, ap, bil, trans
• Ecoaddominale
• Biopsia epatica
Per le complicanze:
• EGDS
• Colonscopia
• Paracentesi
ECOGRAFIA ADDOMINALE
INDICAZIONI GENERALI
Chiamata anche ecotomografia, è una tecnica
diagnostica basata sull’impiego di ultrasuoni.
Con una sonda appoggiata sulla pelle si
invia un fascio di ultrasuoni verso le
strutture corporee da esaminare.
In relazione alla densità dei tessuti
attraversati, gli ultrasuoni vengono
variamente riflessi, raccolti dalla stessa
sonda emettrice ed elaborati
dall’apparecchio in un immagine su monitor.
In tal modo è possibile discriminare raccolte
solide o gassose, o analizzare finemente
alterazioni di struttura degli organi solidi.
L’avvento dell’ecografia ha consentito di avere
a disposizione uno strumento diagnostico
maneggevole, non invasivo e soprattutto
sicuro e sufficientemente preciso.
SCOPI
Ricercare raccolte liquide, cisti, processi degenerativi,
infiammatori o tumorali in grado di alterare
l’ecostruttura normale del tessuto.
Sotto guida ecografica possono essere effettuate
biopsie profonde.
Grazie al principio fisico dell’effetto doppler,
l’ecografia viene utilizzata nello studio delle affezioni
dei vasi sanguigni.
PREPARAZIONE:
Il paziente deve rimanere a digiuno
dalla mezzanotte;
Nel giorno precedente l’esame
deve assumere n. 3 compresse di mylicon
alle ore 8 – 16 - 20
EFFETTI COLLATERALI
nessuno
BIOPSIA EPATICA
STUDIO DI UN CAMPIONE DI
TESSUTO EPATICO PER VALUTARE
LE CONDIZIONI DEL FEGATO PER
POTER VALUTARE LA TERAPIA
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MATERIALE OCCORRENTE
·Ago da biopsia epatica set monouso.
·Siringhe di vario calibro (10, 20 cc.).
·Matita dermografica,
.Cerotto (Mepore)
·Fiala di atropina.
·Barattolo sterile con formalina.
·Soluzione fisiologica 10 cc.
·Provette per campione, Lidocaina 2%.
·Garze, guanti, batuffoli, telino sterile.
·Disinfettante in uso (Betadine)
·Septobox.
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·Barattolo sterile con formalina.
·Soluzione fisiologica 10 cc.
·Provette per campione, Lidocaina 2%.
·Garze, guanti, batuffoli, telino sterile.
·Disinfettante in uso (Betadine)
·Septobox.
PREPARAZIONE
• *Verificare la presenza in cartella medica del
consenso informato del paziente e spiegagli lo
scopo e la metodica dell’esame al fine di
ottenere la sua collaborazione.
• *Verificare in cartella che il paziente abbia
eseguito i test di coagulazione, emocromo,
emogruppo, più esami di routine .
• * Controllare l’avvenuta esecuzione di ECG,
RX torace, ecografia epatica.
• * Rilevare pressione e frequenza del paziente
prima e dopo l’esecuzione dell’esame.
Monitoraggio dopo 1 ora le successive dopo 2
ore fino alla 12 ora dall’esame.
• * Assicurarsi che il paziente sia a digiuno e che
vi rimanga per le 5-6 ore successive all’esame.
• * Posizionare un accesso venoso periferico con
ago cannula(venflon), premedicare con una fiala
di atropina diluita con 5 cc di fisiologica sotto
controllo medico. dopo eparinare.
* Mobilizzare il paziente in decubito laterale
sinistro con il braccio sinistro estroflesso
all’esterno, mentre quello destro disteso lungo il
corpo; o in decubito supino con le braccia sotto
il capo. Dopo qualche prova di profonda
inspirazione ed espirazione il paziente deve
rimanere in ispirazione durante l’agobiopsia
per evitare lesioni profonde e lacerazioni del
parenchima epatico, dovuti al movimento
respiratorio.
• Al termine della manovra far nuovamente
respirare il paziente e procedere alla medicazione.
• Aiutare il paziente a mettersi supino.
• Posizionare la borsa del ghiaccio sulla sede
biopsiata.
• Eseguire dopo 6 ore emocromo in urgenza
e ripetere l’esame ripetere l’esame
• alle 7 del giorno successivo inviandolo con
l’ausiliaria.
• Mantenere il paziente a riposo assoluto 5-6 ore
dopo l’esame.
• Far assumere al paziente thè nel pomeriggio e
dieta leggera la sera dell’esame.
• Monitoraggio dei parametri su un foglio
EGDS esofagoduodenoscopia
Consente lo studio dell’esofago e dello
stomaco e di parte del duodeno.
Durante questo esame è possibile:
Legatura delle farici esofagee
Cauterizzazione
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Mantenere il paziente a digiuno dalla mezzanotte
Invitarlo a non fumare.
Rimuovere eventuali protesi dentarie mobili.
Incanulare una vena periferica
Somministrare i farmaci prescritti (sedativi
ed atropinici per inibire le secrezione gastrica)
su indicazione medica.
Controllare la presenza in cartella:
- del modulo di consenso informato,
-ECG
- esami ematochimici
Dopo l’esecuzione dell’esame controllare il
paziente affinché non ingerisca nulla finché
perdura l’effetto dell’anestesia del cavo
orale per circa 2h.
PARACENTESI
DEFINIZIONE
Per paracentesi si intende il drenaggio
di liquido ascitico dalla cavità
peritoneale.
Sede della puntura: fossa iliaca sinistra.
Gli scopi possono essere:
 Diagnostico: si prelevano dei campioni di liquido
per esami chimico-fisico e microbiologico;
 Terapeutico: drenaggio del liquido per diminuire
la compressione esercitata dallo stesso sui visceri
addominali.
 Applicazioni cliniche: versamento ascitico
conseguente a cirrosi epatica o ipertensione
portale, processi infiammatori aspecifici.
MATERIALE OCCORRENTE
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Set monouso per paracentesi
Siringhe di varia capienza
Etile cloruro spray
Garze, batuffoli e telini sterili
Guanti sterili di varie misure
Aghi di vario calibro
Cerotto anallergico
Antisettico
Contenitore per smaltire aghi ed altri oggetti taglienti
Contenitore per smaltire gli altri rifiuti
Klemmer
Cuffia , mascherina ed occhiali protettivi
Metro a nastro
Fascia addominale
Sfigmomanometro e fonendoscopio
Lamette e schiuma da barba
Provette varie per esami
ESEMPIO DI SET PER
PARACENTESI
PROCEDURA IN PREPARAZIONE
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Spiegare lo scopo e la procedura al paziente
Tenere il paziente a digiuno da un ora
Verificare se in cartella clinica vi è il consenso
all’esecuzione dell’esame da parte del paziente
Far vuotare la vescica al paziente, per evitare la puntura
accidentale della stessa
Lavaggio delle mani
Misurare la circonferenza addominale del paziente
prima di eseguire la puntura
• Valutare la necessità di eseguire la tricotomia dell’area
interessata
• Rilevare i parametri vitali
• Reperire un accesso venoso
• Far assumere al paziente la posizione di Fowler o in
decubito laterale sinistro
• Coprire il paziente e assicurare la privacy
• Aprire il set monouso per paracentesi
PROCEDURA ALL’ESAME
• Aprire i guanti sterili
• Collaborare con il medico durante la disinfezione, l’anestesia
locale e la puntura della cute
• Osservare le caratteristiche del liquido e se necessario prelevare
qualche campione da inviare in laboratorio
• Controllare la quantità del liquido
• Rilevare i parametri vitali e osservare l’eventuale comparsa nel
paziente di pallore e vertigini
• A paracentesi ultimata rimuovere l’ago ed applicare una
medicazione compressiva
• Infondere, se prescritto, albumina umana in base alla quantità di
liquido drenato
• Valutare la necessità di posizionare la fascia addominale
• Controllare l’eventuale perdita di liquido dal foro di puntura
• Registrare in cartella l’esecuzione dell’esame, le caratteristiche e
la quantità del liquido drenato
• Controllare ad intervalli di tempo i parametri vitali e le
caratteristiche della medicazione
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