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VIRUS DELLA EPATITE D

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VIRUS DELLA EPATITE D
VIRUS RESPONSABILI DI EPATITE PRIMARIA E SECONDARIA
EPIDEMIOLOGIA
QUADRI CLINICI
QUADRI ISTOLOGICI DI EPATITE CRONICA E DI CIRROSI
VIRUS DELL’EPATITE B:
Organizzazione del genoma
Ceppi mutanti
Trasmissione
Patogenesi
Diagnosi
Immunoprofilassi
VIRUS DELL’EPATITE D
Coinfezione e superinfezione con HBV
VIRUS DELL’EPATITE C
Organizzazione del genoma
Genotipi
Trasmissione
Patogenesi
Diagnosi
Terapia
VIRUS DELL’EPATITE A e VIRUS DELL’EPATITE E
VIRUS EPATITICI
VIRUS EPATITICI SECONDARI: interessamento secondario del fegato
CMV, EBV, HSV, ADENOVIRUS, COXSACKIEVIRUS
VIRUS EPATITICI PRINCIPALI: virus epatotropi responsabili di epatiti primarie
HBV  EPATITE B
HDV  EPATITE D
HCV  EPATITE C
HAV  EPATITE A
HEV  EPATITE E
EPIDEMIOLOGIA
DISTRIBUZIONE DELLA EZIOLOGIA DELLE EPATITI PRIMARIE IN ITALIA.
DATI DELL’OSSERVATORIO NAZIONALE EPIDEMIOLOGICO AL TERMINE DEL 1998
7%
10%
31%
52%
HAV
HBV
HCV
NANC
HAV:
MAGGIOR INCIDENZA NELLE REGIONI MERIDIONALI
HBV:
INCIDENZA DESTINATA A DIMINUIRE PER GLI ACCURATI CONTROLLI IN ATTO SULLE
DONAZIONI E SUGLI EMODERIVATI E PER LA OBBLIGATORIETA’ DELLA VACCINAZIONE DAL 1990
IL 10-12 % DELLE EPATITI NANC E’ SOSTENUTA DA HEV
8-9% DEL TOTALE DELLE EPATITI AD EZIOLOGIA SCONOSCIUTA
PATOGENESI
INFIAMMAZIONE DIFFUSA DEL PARENCHIMA EPATICO CARATTERIZZATA
DA
NECROSI DEGLI
INFILTRATO
EPATOCITI
FLOGISTICO
EPATITE ACUTA
AUTOLIMITANTE CON
RESTITUTIO AD
INTEGRUM
EPATITE CRONICA
PERSISTE CON POSSIBILE
SOVVERTIMENTO DELLA
STRUTTURA EPATICA
EPATITE: QUADRI CLINICI
DECORSO CLINICO DELL’EPATITE ACUTA:
 PERIODO DI INCUBAZIONE: VARIA A SECONDA DELL’AGENTE EZIOLOGICO (1550 GIORNI HAV, 2- 6 MESI HBV, 15 GIORNI – 4 MESI HCV, 25-55 GIORNI HEV)
 PERIODO PREITTERICO: SINTOMI ASPECIFICI (ASTENIA, ANORESSIA, NAUSEA,
VOMITO, FEBBRICOLA O FEBBRE) E PATOLOGIE DA IMMUNOCOMPLESSI
(ARTRALGIE E MIALGIE)
 PERIODO ITTERICO: COMPARSA DI SUBITTERO E ITTERO, EPATOMEGALIA,
AUMENTO DELLE TRANSAMINASI (INDICE DI CITONECROSI EPATICA)
 CONVALESCENZA: RISOLUZIONE DELL’EPATITE CON RIDUZIONE
PROGRESSIVA DEI VALORI DELLE TRANSAMINASI (GUARIGIONE).
EPATITE: QUADRI CLINICI
QUADRI CLINICI DI EPATITE ACUTA:

EPATITE ASINTOMATICA (80-90% DEI CASI)

EPATITE ANITTERICA (SINTOMI ASPECIFICI)

EPATITE ITTERICA
LE EPATITI ACUTE POSSONO CRONICIZZARE

LE EPATITI A ED E NON CRONICIZZANO

LE EPATITI B, D, C POSSONO CRONICIZZARE
UNA COMPLICANZA DELL’EPATITE E’ L’EPATITE FULMINANTE

NECROSI MASSIVA DEL FEGATO CON GRAVE INSUFFICIENZA EPATICA

TRAPIANTO
EPATITE: QUADRI CLINICI
EPATITI CRONICHE: EPATITI B, D, C CHE PERSISTONO PER OLTRE 6 MESI
FATTORI CHE INFLUENZANO L’EVOLUZIONE A EPATITE CRONICA

ETA’

RISPOSTA IMMUNITARIA DELL’OSPITE

IMMUNODEPRESSIONE
L’EPATITE CRONICA E’ SPESSO ASINTOMATICA

TRANSAMINASI ELEVATE PER PIU’ DI 6 MESI

RICERCA DEI MARKER VIROLOGICI

DIAGNOSI DEFINITIVA CON AGOBIOPSIA DEL FEGATO
CIRROSI
CARCINOMA PRIMITIVO DEL FEGATO
EPATITE: ISTOLOGIA
EPATITE CRONICA PERSISTENTE
EPATITE CRONICA ATTIVA
DANNO EPATICO NON PROGRESSIVO
DANNO EPATICO PROGRESSIVO
CIRROSI
LOBULO EPATICO
IRREVERSIBILE
VIRUS RESPONSABILI DI EPATITE PRIMARIA E SECONDARIA
EPIDEMIOLOGIA
QUADRI CLINICI
QUADRI ISTOLOGICI DI EPATITE CRONICA E DI CIRROSI
VIRUS DELL’EPATITE B:
Organizzazione del genoma
Ceppi mutanti
Trasmissione
Patogenesi
Diagnosi
Immunoprofilassi
VIRUS DELL’EPATITE D:
Coinfezione e superinfezione con HBV
VIRUS DELL’EPATITE C:
Organizzazione del genoma
Genotipi
Trasmissione
Patogenesi
Diagnosi
Terapia
VIRUS DELL’EPATITE A e VIRUS DELL’EPATITE E
VIRUS DELLA EPATITE B (HBV)
HBsAg
HBcAg
TRASCRITTASI INVERSA
DNA BICATENARIO
HBeAg
•
FAMIGLIA: HEPADNAVIRIDAE
•
VIRIONE (42 nm) : E’ COSTITUITO DA UN CORE DI 27 nm AVVOLTO DA UN
INVOLUCRO PERICAPSIDICO
•
ANTIGENE DEL PERICAPSIDE: HBsAg (Ag Australia)
•
ANTIGENI DEL CORE: HBcAg (CORE Ag), HBeAg (solubile)
•
GENOMA: DNA CIRCOLARE PARZIALMENTE BICATENARIO
•
SPECIE-SPECIFICO
HBV: ORGANIZZAZIONE DEL GENOMA
GENOMA: DNA CIRCOLARE
PARZIALMENTE BICATENARIO
IL GENOMA DI HBV CONTIENE
4 GENI: P, C, X, S
IL GENE P CODIFICA PER LA TRASCRITTASI INVERSA (RNasiH):
IL GENE C CODIFICA PER LE 2 PROTEINE PROTEINE DEL CORE:
C (HBcAg o CORE Ag)
C+ pre-C (HBeAg): SECRETA ALL’ESTERNO DELL’EPATOCITA
HBV: ORGANIZZAZIONE DEL GENOMA
IL GENE X CODIFICA PER UNA PROTEINA AD ATTIVITA’ TRANS-ATTIVANTE:
SULLA TRASCRIZIONE DEL GENOMA VIRALE (PROMOTORE)
SULLA TRASCRIZIONE DI DIVERSI GENI CELLULARI
c-myc, c-fos, c-jun
proliferazione cellulare
LA PROTEINA SI COMPLESSA CON IL PRODOTTO DEL GENE ONCOSOPPRESSORE
p53 INATTIVANDOLO
HBV: ORGANIZZAZIONE DEL GENOMA
IL GENE S CODIFICA PER LE 3 PROTEINE DELL’ENVELOPE (HBsAg):
S: small HBs (gp 27)
S+ pre-S2: medium HBs (gp 36)
S+ pre-S2 + pre-S1: large HBs (gp 42)
IN CIRCOLO SONO PRESENTI OLTRE AL VIRIONE:
PARTICELLE SFERICHE (20nm)
FORME FILAMENTOSE (50-230nm)
3 1013 particelle sferiche/ML; 1:15 le forme filamentose; 1:1500 virione
HBV: CEPPI MUTANTI
NELL’ULTIMO DECENNIO UN’ATTENZIONE CRESCENTE E’ STATA RIVOLTA AL RUOLO DI
CEPPI MUTANTI DI HBV DAL PUNTO DI VISTA
DIAGNOSTICO,
EPIDEMIOLOGICO E CLINICO
Frequenza di mutazioni dell’HBV
INTERMEDIO REPLICATIVO A RNA
almeno 10 volte superiore rispetto
agli altri virus a DNA
MUTAZIONI PUNTIFORMI: SILENTI O CON SOSTITUZIONE AMMINOACIDICA
MUTAZIONI DEL GENE S: MUTANTI ESCAPE
MUTAZIONI DEL GENE C: CEPPI “ e-minus”
HBsAg: MUTANTI ESCAPE
L’HBsAg CONTIENE DIVERSI DETERMINANTI ANTIGENI:
Diversi
Sottotipi
HBsAg
Un determinante gruppo-specifico: a
Due serie di determinanti tipo-specifici: d o y, w o r
SOTTOTIPI: adw, adr, ayw, ayr
IL DETERMINANTE a
E’ IL BERSAGLIO DELLA
RISPOSTA ANTICORPALE
NEUTRALIZZANTE
ED E’ IL DETERMINANTE PIU’
FREQUENTEMENTE MUTATO
HBsAg: MUTANTI ESCAPE
PERCHE’ E’ IMPORTANTE IL MUTANTE ESCAPE ?
IL CEPPO WILD-TYPE (NORMALE) DI HBV VIENE NEUTRALIZZATO EFFICACEMENTE DALLE IMMUNOGLOBULINE
IPERIMMUNI E DAGLI ANTICORPI PRODOTTI IN SEGUITO A VACCINAZIONE, TUTTAVIA LE PARTICELLE VIRALI CON
HBs MUTATO POSSONO PERSISTERE E REPLICARSI ATTIVAMENTE
IMPLICAZIONI:
FALLIMENTO DELLA IMMUNOPROFILASSI PASSIVA IN PAZIENTI SOTTOPOSTI A
TRAPIANTO EPATICO
INSUCCESSO DELLA VACCINAZIONE IN NEONATI NATI DA MADRI INFETTE (4%)
DIAGNOSI DI INFEZIONE ATTIVA IN ASSENZA DI HBsAg
IL FENOMENO E’ LIMITATO
ALLESTIMENTO DI VACCINI RICOMBINANTI CON ALTRI EPITOPI VIRALI !!!
HBV: TRASMISSIONE

VIA PARENTERALE PER TRASFUSIONE DI SANGUE ED EMODERIVATI

VIA PARENTERALE: PER USO DI SIRINGHE ED AGHI CONTAMINATI

VIA PARENTERALE INAPPARENTE: RASOI, SPAZZOLINI DA DENTI,
FORBICI DA UNGHIE

VIA SESSUALE

VIA TRANSPLACENTARE

PERINATALE
HBV: PATOGENESI
•
IL RECETTORE CELLULARE NON E’ ANCORA STATO IDENTIFICATO
•
IL DNA VIENE TRASFERITO NEL NUCLEO DOVE VIENE TRASCRITTO DALLA
POLIMERASI II CELLULARE DANDO INIZIO AL CICLO REPLICATIVO
•
LA MATURAZIONE DEI VIRIONI COMPLETI AVVIENE A LIVELLO DEL RETICOLO E I
VIRIONI SONO ELIMINATI DALLA CELLULA PER ESOCITOSI
•
•
PATOGENESI: IMMUNO-MEDIATA
–
L’HBcAg VIENE PROCESSATO DALL’EPATOCITA ED ESPOSTO SULLA MEMBRANA CITOPLASMATICA IN
ASSOCIAZIONE ALL’MHC I
–
I LINFOCITI T CD8+ RICONOSCONO L’ANTIGENE ASSOCIATO A MHC I MEDIANTE IL RECETTOTE TCR
–
SECREZIONE DI PERFORINE E FAS-ligand
L’INTEGRAZIONE DEL DNA VIRALE NEL GENOMA UMANO HA UN RUOLO NELLA
PATOGENESI DEL CARCINOMA EPATOCELLULARE PRIMITIVO
HBV: STORIA NATURALE
GUARIGIONE 80-90%
PORTATORI
CRONICI
EPATOCARCINOMA
EPATITE
ACUTA
10-20%
20%
20-25%
EPATITI
CRONICHE
EPATITE
FULMINANTE
0.1%
10-20 ANNI
CIRROSI
HBV: DIAGNOSI DI LABORATORIO
MARKER
COMPARSA
SIGNIFICATO
HBsAg
IL PRIMO A COMPARIRE
STATO DI INFEZIONE:
MALATO O PORTATORE CRONICO
ANTI-HBs
QUANDO SCOMPARE
HBsAg
STATO DI IMMUNITA’
HBeAg
COMPARE DOPO HBsAg
REPLICAZIONE VIRALE: INFETTIVITA’
ANTI-HBe
QUANDO SCOMPARE
HBeAg
GUARIGIONE
HBcAg
NON E’ PRESENTA IN
CIRCOLO
ALTAMENTE IMMUNOGENO
ANTI-HBc IgM
COMPARE DOPO HBsAg
PRIMA RISPOSTA IMMUNITARIA
ANTI-HBc
PERSISTE ALLA SCOMPARSA
DI ANTI-HBc IgM
UTILE IN STUDI DI PREVALENZA
HBV DNA
COMPARE DOPO HBsAg
REPLICAZIONE VIRALE: INFETTIVITA’
HBV: PROFILO DIAGNOSTICO
EPATITE B ACUTA
EPATITE ACUTA:
HBsAg
ANTI-HBsAg
HBeAg
ANTI-HBeAg
ANTI-HBc IgM: INFEZIONE IN ATTO
EPATITE CRONICA:

PERSISTENZA HBsAg

PERSISTENZA HBeAg

ANTI-HBc POSITIVO ( UTILE IN STUDI DI PREVALENZA)
EPATITE B CRONICA
HBV: IMMUNOPROFILASSI
IMMUNOPROFILASSI PASSIVA:
IN SOGGETTI AD ELEVATO RISCHIO IMMEDIATO (ES.:PUNTURA CON AGO INFETTO).
IMMUNOPROFILASSI ATTIVA:
VACCINO ALLESTITO CON TECNICA DEL DNA RICOMBINANTE
LA SCHEDULA VACCINALE PREVEDE TRE SOMMINISTRAZIONI AL TEMPO 0, 1 E 6 MESI;
NEL NEONATO LE TRE DOSI VENGONO SOMMINISTRATE AL 3°-5° E 11° MESE
NEI NEONATI CHE NASCONO DA MADRI HBsAg POSITIVE VIENE ADOTTATO LO
SCHEMA DI VACCINAZIONE A 0, 1, 2, 11 MESI.
VACCINAZIONE OBBLIGATORIA DAL 1990
TERAPIA: INTERFERONE E LAMIVUDINA (inibitore della trascrittasi inversa)
VIRUS DELLA EPATITE D (HDV)
•
IL VIRUS DELTA: VIRUS DEFETTIVO CHE RICHIEDE LA
PRESENZA DI HBV (VIRUS HELPER) PER LA SUA
REPLICAZIONE
•
VIRIONE: 36 nm, L’INVOLUCRO PERICAPSIDICO E’
QUELLO DELL’HBV
•
ANTIGENE DEL CORE: HDVAg
•
GENOMA: RNA (-) CIRCOLARE, 1700 nt.
•
3 GENOTIPI DI HDV:

GENOTIPO I: ITALIA, AMERICA, FRANCIA, TAIWAN

GENOTIPO II: GIAPPONE

GENOTIPO III: PERU’ E COLOMBIA
HDV: CARATTERISTICHE DELL’INFEZIONE
TRASMISSIONE: VIA PARENTERALE APPARENTE (TOSSICODIPENDENTI) E
INAPPARENTE, LA TRASMISSIONE VERTICALE E’ POCO FREQUENTE
SOLO I PAZIENTI HBsAg POSITIVI POSSONO ESSERE INFETTATI DA HDV
L’INFEZIONE DA HDV PUO’ AVVENIRE CONTEMPORANEAMENTE (COINFEZIONE)
O SUCCESSIVAMENTE (SUPERINFEZIONE) A QUELLA DA HBV
NELLA COINFEZIONE PUO’ DARE LUOGO AD UNA EPATITE FULMINANTE
NELLA SUPERINFEZIONE L’HDV DETERMINA UN PEGGIORAMENTO DEL QUADRO
CLINICO, CON FREQUENTE EVOLUZIONE A EPATITE CRONICA ATTIVA E CIRROSI
PATOGENESI: EFFETTO CITOPATICO DIRETTO
LA VACCINAZIONE CONTRO L’EPATITE B E’ EFFICACE ANCHE NEL PREVENIRE
L’EPATITE DELTA.
HDV: PROFILI DIAGNOSTICI
SE SOGGETTO HBsAg POSITIVO RICERCARE ANTI- HDV IgM
HDV - HBV COINFEZIONE
HDV - HBV SUPERINFEZIONE
ANTI-HDV IgM POSITIVO IN PRESENZA DI HBsAg
ANTI-HDV IgM POSITIVO IN PRESENZA DI HBsAg
ANTI-HBc IgM POSITIVO
ANTI-HBc IgM NEGATIVO
TOTAL ANTI-HBc POSITIVO
TOTAL ANTI-HDV POSITIVE IN ASSENZA DI ANTI-HDV IgM INDICA INFEZIONE CRONICA
VIRUS RESPONSABILI DI EPATITE PRIMARIA E SECONDARIA
EPIDEMIOLOGIA
QUADRI CLINICI
QUADRI ISTOLOGICI DI EPATITE CRONICA E DI CIRROSI
VIRUS DELL’EPATITE B:
Organizzazione del genoma
Ceppi mutanti
Trasmissione
Patogenesi
Diagnosi
Immunoprofilassi
VIRUS DELL’EPATITE D:
Coinfezione e superinfezione con HBV
VIRUS DELL’EPATITE C:
Organizzazione del genoma
Genotipi
Trasmissione
Patogenesi
Diagnosi
Terapia
VIRUS DELL’EPATITE A e VIRUS DELL’EPATITE E
VIRUS DELLA EPATITE C (HCV)
•
FAMIGLIA: FLAVIVIRIDAE
•
GENERE: HEPACIVIRUS
•
VIRIONE: E’ COSTITUITO DA UN INVOLUCRO
PERICAPSIDICO DI 40-50 nm CHE AVVOLGE IL
NUCLEOCAPSIDE
•
PROTEINE STRUTTURALI: C (CORE), E1, E2
(ENVELOPE)
•
GENOMA: RNA (+), 9.600 nt
•
REPLICAZIONE CITOPLASMATICA
•
RECETTORE: CD81
HCV: ORGANIZZAZIONE DEL GENOMA
5’ UTR
C
E1
E2
REGIONE STRUTTURALE
NS2
NS3
NS4
NS5
3’ UTR
REGIONE NON STRUTTURALE
IL GENOMA RNA (+) CODIFICA PER UN’UNICA POLIPROTEINA CHE VIENE
TAGLIATA DOPO LA TRADUZIONE
REGIONE STRUTTURALE: CODIFICA PER LA PROTEINA RNA BINDING (C) E PER
LE DUE PROTEINE DELL’ENVELOPE (E1-E2)
REGIONE NON STRUTTURALE (NS): CODIFICA PER PROTEASI E PER PROTEINE
CHE INTERVENGONO NELLA REPLICAZIONE VIRALE (RNA-POLIMARASI)
HCV: GENOTIPI
LA RNA POLIMERASI VIRALE NON E’ IN GRADO DI CORREGGERE ERRORI DI
INSERIMENTO DI BASI
TERMINE
GENOTIPO
SOTTOTIPO
IL GENOMA MUTA FREQUENTEMENTE
NOMENCLATURA
% DI VARIAZIONE DI SEQUENZA
1-6
30 - 50 %
a, b, c
15 - 30 %
ISOLATO
5 - 15 %
QUASISPECIE
1- 5%
EUROPA OCCIDENTALE: 1a, 1b, 2a, 2b, 3
EUROPA ORIENTALE E MERIDIONALE: 1b
HCV: VARIABILITA’ GENOMICA

LA CARATTERISTICA PIU’ IMPORTANTE E’ LA VARIABILITA’ GENOMICA

HCV NON E’ MAI PRESENTE IN VIVO COME POPOLAZIONE OMOGENEA, MA
COME QUASISPECIE

LE MUTAZIONI PIU’ FREQUENTI SONO NELLA REGIONE CHE CODIFICA
PER LE PROTEINE DELL’ENVELOPE (E1, E2)

SELEZIONE DEI MUTANTI NON RICONOSCIUTI DAL SISTEMA IMMUNE

I MUTANTI ESCAPE SONO RESPONSABILI DELL’EPATITE CRONICA

IL GENOTIPO 1, IN PARTICOLARE QUELLO 1b, E’ ASSOCIATO AD UNA
EVOLUZIONE PIU’ SEVERA DELLA MALATTIA

I GENOTIPI 1 E 4 PRESENTANO UNA SCARSA RISPOSTA ALLA TERAPIA
CON INTERFERONE
HCV: TRASMISSIONE
VIA PARENTERALE: PER TRASFUSIONE DI SANGUE ED EMODERIVATI
VIA PARENTERALE: TOSSICODIPENDENTI ED ESPOSIZIONE PROFESSIONALE
PER USO DI SIRINGHE E STRUMENTI TAGLIENTI CONTAMINATI
VIA PARENTERALE INAPPARENTE
VIA SESSUALE: POSSIBILE
VIA TRANSPLACENTARE: LA PERCENTUALE DI TRASMISSIONE E’ DEL 5-6%.
AUMENTA SE C’E’ UNA COINFEZIONE CON HIV
HCV: PATOGENESI
•
IL RECETTORE CELLULARE E’ IL CD 81 (TETRASPANINA)
•
IL VIRUS PENETRA PER VIA PARENTERALE NELL’OSPITE, RAGGIUNGE IL FEGATO
PER VIA EMATICA E INFETTA GLI EPATOCITI
•
SI CONOSCE POCO SULLE MODALITA’ DI REPLICAZIONE
•
PATOGENESI: IMMUNOMEDIATA, FREQUENTI I FENOMENI AUTOIMMUNI
HCV: STORIA NATURALE
GUARIGIONE 20%
PORTATORI
CRONICI
EPATOCARCINOMA
EPATITE
ACUTA
80%
10%
EPATITI
CRONICHE
20-25%
10-20 ANNI
CIRROSI
HCV: DIAGNOSI DI LABORATORIO
DIAGNOSI SIEROLOGICA: ANTI-HCV (NON E’ PROTETTIVO)
DIAGNOSI VIROLOGICA: HCV RNA
TEST QUALITATIVI: MONITORAGGIO PAZIENTI INFETTI (NON PER LA DIAGNOSI)
TEST QUANTITATIVI: MONITORAGGIO DELLA TERAPIA
DETERMINAZIONE DEL GENOTIPO
HCV: ALGORITMO DIAGNOSTICO
ANTI - HCV
NEGATIVO
POSITIVO
HCV RNA
NEGATIVO
VALUTARE ALT
POSITIVO
ALT ELEVATE
ALT NORMALI
ALT OGNI 3 MESI
AGOBIOPSIA
ALT OGNI 3 MESI
HCV: PROFILO DIAGNOSTICO
EPATITE C ACUTA
EPATITE C CRONICA
Anti- HCV: POSITIVO
Anti- HCV: POSITIVO
HCV RNA POSITIVO
HCV RNA POSITIVO
AUMENTO TRANSAMINASI
TRANSAMINASI FLUTTUANTI
HCV: TERAPIA
INTERFERONE IN MONOTERAPIA
INTERFERONE + RIBAVIRINA (ANALOGO NUCLEOSIDICO):
NON ESISTE UN VACCINO (GENOTIPI)
IMMUNOPROFILASSI PASSIVA POCO EFFICACE
VIRUS DELLA EPATITE A (HAV)
•
FAMIGLIA:
PICORNAVIRIDAE
•
GENERE:
HEPATOVIRUS
•
CAPSIDE:
ICOSAEDRICO, 27 nm
•
PROTEINE DEL CAPSIDE: VP1, VP2, VP3, VP4
•
INVOLUCRO PERICAPSIDICO ASSENTE
•
GENOMA:
•
ESISTE UN UNICO SIEROTIPO
•
SPECIE-SPECIFICO
RNA (+)
HAV: PATOGENESI
•
TRASMISSIONE DELL’INFEZIONE: VIA ORO-FECALE
•
IL RECETTORE CELLULARE NON E’ ANCORA STATO IDENTIFICATO
•
INTERNALIZZAZIONE ATTRAVERSO ENDOCITOSI MEDIATA DAL RECETTORE
•
REPLICAZIONE CITOPLASMATICA
•
PATOGENESI: EFFETTO CITOPATICO, FENOMENI AUTOIMMUNI
•
ELIMINAZIONE DEL VIRUS CON LE FECI DURANTE IL PERIODO DI INCUBAZIONE
E NELLA PRIMA SETTIMANA DI MALATTIA
•
LA VIREMIA CESSA CON L’INSORGENZA DELLA RISPOSTA ANTICORPALE VIRUSSPECIFICA
HAV: CLINICA E DIAGNOSI
•
L’EPATITE A HA UN PERIODO DI INCUBAZIONE DI 15-50 GIORNI
•
E’ SPESSO ASINTOMATICA (AUMENTO DELLE TRANSAMINASI)
•
LE EPATITI SINTOMATICHE AUMENTANO CON L’ETA’ (ITTERO, SUBITTERO)
•
L’EPATITE A NON CRONICIZZA
•
COMPLICAZIONI: EPATITE FULMINANTE
•
MARCATORI VIROLOGICI:
Anti- HAV- IgM:
INFEZIONE IN ATTO
Anti HAV IgG:
INFEZIONE PREGRESSA
HAV: PROFILO DIAGNOSTICO
EPATITE ACUTA
Anti- HAV- IgM:
INFEZIONE IN ATTO
Anti HAV IgG:
INFEZIONE PREGRESSA
AUMENTO DELLE TRANSAMINASI
HAV: IMMUNOPROFILASSI
IMMUNOPROFILASSI PASSIVA:
PER PREVENIRE O ATTENUARE L’INFEZIONE NEI SOGGETTI ESPOSTI.
IMMUNOPROFILASSI ATTIVA:
VACCINO ALLESTITO CON VIRUS PROVENIENTE DA COLTURE CELLULARI
INFETTE, PURIFICATO E INATTIVATO CON FORMALDEIDE.
IL TRATTAMENTO VACCINALE PREVEDE UNA DOSE INIZIALE ED UN RICHIAMO
A 6-12 MESI DI DISTANZA.
VIRUS DELLA EPATITE E (HEV)
•
FAMIGLIA: CALICIVIRIDAE (?)
•
CAPSIDE: ICOSAEDRICO, 35-40 nm
•
UNA PROTEINA STRUTTURALE PRINCIPALE E DUE
PROTEINE MINORI FORMANO IL CAPSIDE
•
INVOLUCRO PERICAPSIDICO ASSENTE
•
GENOMA: RNA (+), 7.500 nt
•
REPLICAZIONE CITOPLASMATICA
HEV: CARATTERISTICHE DELL’INFEZIONE
•
TRASMISSIONE DELL’INFEZIONE: VIA ORO-FECALE
•
REPLICAZIONE CITOPLASMATICA
•
PATOGENESI: EFFETTO CITOPATICO
•
IL QUADRO CLINICO E’ PARTICOLARMENTE SEVERE NELLE DONNE IN
GRAVIDANZA
•
L’EPATITE E E’ PIU’ FREQUENTE NEI GIOVANI-ADULTI
•
NON ESISTE UN VACCINO
HEV: PROFILO DIAGNOSTICO
EPATITE E ACUTA
ANTI-HAV IgM POSITIVE: INFEZIONE ATTIVA
ANTI-HAV IgG: INFEZIONE PREGRESSA
TRANSAMINASI ELEVATE
Fly UP