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Storia dei sistemi operativi - Università degli studi di Napoli

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Storia dei sistemi operativi - Università degli studi di Napoli
S.I.C.S.I.
Università degli studi di Napoli
“Parthenope”
Indirizzo Tecnologico
Classe di abilitazione A042 - Informatica
Storia dell’Informatica e del Calcolo
Automatico
Prof. Francesca Perla
a.a. 2003/2004
1
Storia dei sistemi
operativi
Svolto da:
Assunta Manzo
Rosa Franzese
Vincenzo Malafronte
2
Premessa
La presente unità didattica si propone di
analizzare e approfondire :
La Storia dei Sistemi Operativi e di
approfondire quella parte di storia che
riguarda i sistemi che sono stati e sono
più utilizzati.
3
Contenuti unità didattica
Breve panoramica su che cos’è un
sistema operativo e la sua utilità
Storia
dei
Sistemi
operativi
attraverso
una
cronologia
generazionale
Approfondimenti storici sui sistemi
Operativi che hanno fatto parlare
di sé, sia per successo che per
insuccesso.
4
Prerequisiti
Per visionare tale unità didattica non
occorrono conoscenze specifiche, ma si
consiglia, magari:
una lettura dell’informatica di base, in modo
particolare la parte riguardante l’hardware
una lettura della storia dei calcolatori, in
questo modo si può evidenziare il parallelismo
che esiste tra la storia dei calcolatori e
quella dei sistemi operativi.
5
 L'evoluzione dei sistemi operativi
è stata spinta dal progresso tecnologico nel campo dell'hardware
ha guidato il progresso tecnologico nel campo dell'hardware
 Perché analizzare la storia dei sistemi operativi?
•
Perché permette di capire l'origine di certe soluzioni presenti
oggi nei moderni sistemi operativi
•
Perché è l'approccio didattico migliore per capire come certe
idee si sono sviluppate
•
Perché alcune delle soluzioni più vecchie sono ancora utilizzate
6
Note Introduttive
7
Introduzione
I primi calcolatori digitali furono pensati e
realizzati per risolvere problemi di calcolo
complesso, soprattutto in ambito scientifico.
Via via che la tecnologia avanzava e diveniva
possibile produrre più computer e a costi più
bassi, veniva imponendosi la necessità di
costruttori e produttori di software di
diffondere il computer su larga scala,
rendendone l’uso sempre più semplice, intuitivo
e accattivante, passando dai sistemi a riga di
comando a quelli grafici.
8
Introduzione
Negli ultimi anni, infine, l’accresciuta velocità dei
microprocessori e la maggiore capacità dei supporti di
memorizzazione (con costi sempre in diminuzione) ha
creato attorno all’universo dei sistemi operativi un’attesa
crescente ed esigente di prodotti ricchi di funzionalità,
anche se non sempre l’accattivante resa grafica è stata
affiancata
da
una
maggiore
qualità.
Attualmente lo scenario dei sistemi operativi vede
Microsoft Windows (nelle sue varie versioni) dominare
ampiamente, soprattutto nella fascia bassa di mercato
(home e small office) con un’evidente crescita di Windows
NT/2000
nel
settore
networking.
9
Introduzione
Accanto a questi sistemi, che potremmo definire “di
massa” per la loro vasta diffusione, esistono realtà “di
nicchia”, ovvero sistemi meno noti ai più, che svolgono
egregiamente il loro compito, ma che sono realizzati
solo per architetture specifiche (Mac, SunSparc,
Amiga, etc.) che hanno trovato una base di mercato
meno ampia rispetto ai richiestissimi processori Intel
compatibili.
Sono comunque disponibili, per computer basati sulle
architetture Intel-compatibili, delle solide realtà
alternative a quelle spesso fornite dalle case
produttrici
insieme
ai
loro
prodotti.
Stiamo parlando di sistemi quali GNU/Linux, FreeBSD,
OpenBSD, BeOS, QNX e altri.
10
Introduzione
In questa lezione non esamineremo meriti o
demeriti delle software-house che producono
sistemi operativi, ma andremo solamente a
sbirciare nella storia dei Sistemi Operativi e di
come questi si siano evoluti e si siano imposti al
mercato.
11
Generalità sul Sistema Operativo
Il SOFTWARE si divide in :
programmi applicativi
Programmi di sistema
{Office,photoshop,frontpage, etc..}
Tra i programmi di sistema
importante è il
SISTEMA OPERATIVO
{
il
più
MS Dos,Windows,Unix,Linux, etc…. }
Il termine Sistema operativo
indicato anche con S.O
viene
12
Sistema Operativo
Che cos’è un Sistema operativo?
Un sistema operativo è un insieme di
programmi che corredano l’elaboratore,
gestendone le risorse hardware e
software.
Controlla l’esecuzione dei lavori degli utenti e
permette l’efficiente utilizzazione delle
risorse
dell’elaboratore;
per
risorse
s'intendono i dispositivi hardware e software
che
concorrono
all’elaborazione
dell’informazione.
13
Sistema Operativo
Realizza una duplice funzionalità :
costituisce un’interfaccia tra la macchina e
l’utente (supporto per l'utente)
gestisce in modo ottimale le risorse del sistema
(supporto per l'efficienza dell'elaboratore).
14
Sistema Operativo
Il sistema operativo coordina le varie
operazioni, stabilisce le priorità quando vi sono
più richieste, sfrutta nel modo migliore le
risorse.
L’utente ha così l’impressione di avere la
macchina a sua completa disposizione, anche se
collegata in rete ed è sicuro di trovare la
propria stampa anche se altri usano la
stampante.
Il compito del sistema operativo è quindi quello
di portare la macchina all’utente, permettendo
a questo di usarla in modo semplice, sicuro ed
efficiente.
15
Sistema Operativo
Un sistema operativo si compone di due insiemi
di istruzioni:
i comandi interni, che rimangono in memoria dopo il
caricamento (boot) che segue l’accensione
i comandi esterni, che vengono
all’occorrenza su richiesta dell’utente.
caricati
solo
16
Sistema Operativo
Il modo di operare di un sistema definisce
i seguenti tipi di elaborazione:
elaborazione a lotti (batch processing):
più lavori vengono raccolti e presentati al
sistema che li elabora in sequenza e ne
fornisce i risultati relativi.
Sono esempi il calcolo degli stipendi mensili
del personale di un’azienda, l’elaborazione di
dati sperimentali raccolti per un certo
periodo.
17
Sistema Operativo
elaborazione in tempo reale (real time
processing): i dati su cui operano i programmi
per
ottenere
risultati
arrivano
ininterrottamente
e
vengono
elaborati
istantaneamente influenzando eventualmente
elaborazioni successive.
Un esempio è il sistema di prenotazioni dei posti su
linee aeree; la singola prenotazione infatti deve
essere registrata dal sistema all’atto della richiesta in
modo da poter fornire un quadro aggiornato
dell’occupazione dei posti.
Altri esempi sono il controllo dei processi industriali, il
controllo delle traiettorie missilistiche, la gestione dei
conti correnti bancari.
18
Sistema Operativo
elaborazione
in
multi
programmazione
(multiprogramming): più lavori possono essere eseguiti
contemporaneamente, la CPU può eseguire una alla volta
nel tempo istruzioni di job diversi, permettendone uno
sviluppo contemporaneo senza dover attendere il
completamento di un lavoro prima di iniziarne un altro.
19
Sistema Operativo
multielaborazione
(multiprocessing): più lavori vengono
elaborati simultaneamente mediante
duplicazione di unità.
Ad esempio più unità centrali possono operare in
parallelo.
20
Sistema Operativo
divisione di tempo (time sharing): il
tempo di CPU è ripartito fra più utenti;
più lavori possono essere elaborati
simultaneamente ed ogni utente avrà la
sensazione di essere l’unico utilizzatore
del sistema.
Il funzionamento in time sharing differisce
dalla multiprogrammazione per il fatto che
l’elaborazione rimane sempre sotto il
controllo dell’utente e quindi esiste un
colloquio utente-elaboratore, cioè c’è un
rapporto interattivo o conversazionale.
21
Sistema Operativo
Per quanto riguarda il tipo di accesso
permesso all’utente al sistema di
elaborazione possiamo distinguere in:
accesso locale dei lavori: l’utente può
accedere alle classiche unità di input-output
poste nello stesso ambiente del sistema di
elaborazione;
accesso remoto: i lavori giungono al sistema
da stazioni remote collegate.
22
Sistema Operativo: Modello
23
Sistema Operativo
Definizione 1:
Un sistema operativo è un programma
che
controlla
l'esecuzione
di
programmi applicativi e agisce come
interfaccia tra le applicazioni e
l'hardware del calcolatore
24
Sistema Operativo
Definizione 2 :
Un Sistema Operativo può essere definito come un
insieme di programmi indispensabili per
utilizzare
un
Sistema
di
Elaborazione
(computer) in modo semplice ed efficiente.
25
Sistema Operativo
Obiettivi:
Efficienza: Un S.O. cerca di utilizzare in
modo efficiente le risorse del calcolatore
Semplicità: Un sistema operativo dovrebbe
semplificare l'utilizzazione dell'hardware di
un calcolatore
26
Sistema Operativo
Per questo un Sistema Operativo deve:
1. Mettere in grado l'utilizzatore (utente,
operatore o programmatore) del computer di
usufruire delle risorse disponibili in modo
semplice e immediato
2. Gestire in modo ottimizzato le risorse a
disposizione attuando le politiche di gestione
opportune.
3. In ultima analisi, un Sistema Operativo può
essere considerato come un insieme di
programmi che costituisce un'interfaccia
logica tra l'hardware (il computer) e l'utente
per formare quella che viene chiamata "La
Macchina Estesa".
27
Sistema Operativo
Una delle prime interfacce a riga di comando
Interfaccia grafica più evoluta
L’utente interagisce
con il S.O., per
richiederne i servizi
tramite
una
interfaccia o shell,
che nel corso della
storia si è sempre più
evoluta, diventando
una vera e propria
interfaccia grafica.
28
Sistema Operativo
Possiamo inoltre avere:
sistemi operativi proprietari
se usati solo su hardware appositi
sistemi operativi non proprietari
possono essere utilizzati anche su
hardware diversi.
Sullo stesso P.C. possiamo avere diversi
S.O.
29
Sistema Operativo
I S.O. moderni sono di solito su CD ROM
e per essere utilizzati bisogna installarli
sul disco rigido dal supporto di
memorizzazione.
Durante l’installazione o dopo si può
configurare il sistema in base all’
hardware presente, ai programmi di
utilità
necessari
e
alle
proprie
preferenze.
30
Sistema Operativo
N.B Una precisazione va fatta sui termini
sistema operativo e software di base,
che comunemente vengono usati come
sinonimi, anche se esiste una certa
differenza.
Il sistema operativo
è l’insieme dei
programmi necessari al funzionamento
della macchina;
il software di base
rappresenta tutto il
corredo di software di cui un computer
può essere dotato, comprendendo in
particolare il sistema operativo stesso.
31
Tecnicamente possiamo dire che…
Un generico sistema operativo moderno si compone di alcune
parti ben definite:
un gestore di file system che si occupa di esaudire le richieste
di accesso alle memorie di massa,
un gestore di memoria virtuale che alloca pagine di memoria a
richiesta e si assicura che questa sia presente nella memoria
fisica al momento giusto,
uno scheduler che assicura ai vari processi in esecuzione una ben
definita quantità di tempo di elaborazione,
uno spooler che accumula i dati da stampare e li stampa in
successione,
una interfaccia utente (shell o GUI) che permette agli esseri
umani di interagire con la macchina
ed un kernel, fulcro del sistema, che gestisce il tutto.
A seconda dei casi, un particolare sistema operativo può avere
tutti questi componenti o solo alcuni.
32
Tecnicamente possiamo dire che…
Inoltre un sistema operativo può essere:
multitasking e multiutente.
Multitasking significa che più lavori
possono
essere
eseguiti
contemporaneamente.
Multiutente significa che il sistema
riesce a gestire più utenti per volta.
Un
sistema
può
essere
anche
contemporaneamente
multitasking
e
multiutente (es. Unix )
33
Panoramica dei dispositivi che
utilizzano S.O
Esistono diversi dispositivi
elettronici la cui complessità
ha reso necessario dotarli di
un sistema operativo.
Tra
questi,
agende
elettroniche
e
telefoni
cellulari sono esempi comuni.
La gestione dell’hardware è
un aspetto di secondaria
importanza per gli utenti di
questi dispositivi.
L’interfaccia ha una grande
importanza.
34
L’evoluzione dei Sistemi
Operativi
35
“Non
c’è ragione per cui qualcuno possa
volere un computer a casa sua.”
(Ken Olson, fondatore di Digital, 1977)
36
Cronologia dei Sistemi Operativi
Questa slide presenta una linea del tempo che va dalla nascita
dei sistemi operativi avvenuta nel 1960 al 2004.
•1961
•CTSS
•1964
•OS/360
•1965
•Multics
•OS/360
•Tape Operating System
•1966
•MS/8
•1967
•CP/CMS
•ITS
•WAITS
•1969
•ACP (IBM)
•TENEX
•Unix
37
Cronologia
•
•
•
•
•
dei
Sistemi
Operativi
1970
• DOS/BATCH 11
1971
• OS/8
1972
• MFT
• MVT
• RDOS
• SVS
• VM/CMS
1973
• Alto OS
• RSX-11D
• RT-11
• VME
1974
• MVS
38
Cronologia
•
•
•
•
•
dei
Sistemi
Operativi
1976
• CP/M
• TOPS-20
1978
• Apple DOS 3.1 (Primo sistema operativo dell'Apple)
• TRIPOS
• VMS
1979
• Apple DOS 3.2
1980
• Apple DOS 3.3
• OS-9
• QDOS
• SOS
• XDE (Tajo) (Xerox Development Environment)
• Xenix
1981
• MS-DOS
39
Cronologia
•
•
•
•
dei
Sistemi
Operativi
1982
• SunOS (1.0)
• Ultrix
1983
• Lisa OS
• Coherent
• ProDOS
1984
• Macintosh OS (System 1.0)
• QNX
• UniCOS
1985
• AmigaOS
• Atari TOS
• MIPS OS
• Microsoft Windows 1.0
40
Cronologia
•
•
•
dei
Sistemi
Operativi
1986
• AIX
• GS-OS
• HP-UX
1987
• Arthur
• IRIX (3.0 è la prima versione prodotta dall'SGI)
• Minix
• OS/2 (1.0)
• Microsoft Windows 2.0
1988
• A/UX (Apple Computer)
• LynxOS
• MVS/ESA
• OS/400
41
Cronologia
•
•
•
•
•
dei
Sistemi
Operativi
1989
• NeXTSTEP (1.0)
• RISC OS
• SCO Unix (release 3)
1990
• BeOS (v1)
• OSF/1
1991
• Linux
1992
• Solaris (2.0 è la prima versione non chiamata SunOS)
• Windows 3.1
1993
• Plan 9
• FreeBSD
• NetBSD
• Slackware Linux
• Windows NT 3.1 (Prima versione di NT)
42
Cronologia
•
•
•
•
•
•
dei
Sistemi
Operativi
1994
• Red Hat Linux
1995
• Digital Unix (detto anche Tru64 )
• OpenBSD
• OS/390
• Windows 95
1996
• Debian
GNU/Linux
(Debian
1.1)
(http://www.debian.org/doc/manuals/project-history/)
1997
• Mac OS 7.6 (Primo sistema operativo ufficialmente
chiamato Mac OS)
1998
• Windows 98
1999
• Mac OS 8
43
Cronologia
•
•
•
•
dei
Sistemi
Operativi
2000
• AtheOS
• Mac OS 9
• Windows 2000
• Windows ME
2001
• Mac OS X
• Windows XP
• z/OS
2002
• Syllable
2003
• Windows Server 2003
44
Percorso generazionale dei
Sistemi Operativi
L'evoluzione
delle
ARCHITETTURE
DEI
CALCOLATORI segna anche l'evoluzione dei
SISTEMI OPERATIVI
45
Percorso generazionale dei
Sistemi Operativi
Generazione 0 : 1792 – 1881
Computer di C. Babbage
Generazione 1: 1945 - 1955
valvole e tavole di commutazione
Generazione 2: 1955 - 1965
transistor e sistemi batch
Generazione 3: 1965 – 1980
circuiti
sharing
integrati,
multiprogrammazione
e
time-
Generazione 4: 1980 – oggi
personal computer
46
Generazione 0 : 1792 - 1881
Il primo computer fu
progettato
dal
matematico
inglese
Charels Babbage (17921881), che, però non potè
mai costruirlo per la
tecnologia non adeguata
dell'epoca.
Babbage capì che avrebbe
avuto
bisogno
di
"un
programma"
per
far
funzionare il computer e per
questo assunse una certa
Ada Lovelace,( figlia del
poeta Lord Byron ) la "prima
programmatrice", che ha
dato il nome al linguaggio di
programmazione
ADA.
47
Prima Generazione (1945-55) - Valvole e
Pannelli
I primi computer sfruttavano la tecnologia a valvole ed
anche se erano poco potenti ed affidabili, erano di
dimensioni enormi e potevano occupare intere stanze. Un
team di specialisti costruiva, manteneva e programmava
(in linguaggio macchina, per intendersi solo 1 e 0 ) la
macchina; non c'era sistema operativo e nemmeno
l'assembler, bisognava eseguire un programma per volta
(generalmente tabelle matematiche) sotto la supervisione
del programmatore.
48
Prima Generazione (1945-55) - Valvole e
Pannelli
Principali problemi:
1.
2.
3.
4.
grossi problemi di affidabilità (guasti frequenti)
rigidità nell'assegnazione dei ruoli;
non esiste il concetto di programmatore come entità
separata dal costruttore di computer e dall'utente
utilizzazione lenta e complessa; l'operatore doveva:
1.
2.
3.
4.
5.
5.
caricare il programma da eseguire
inserire i dati di input
eseguire il programma
attendere il risultato
ricominciare dal punto 1.
tutto ciò a causa dell'assenza del sistema
operativo
49
Seconda Generazione (1955-65) – Transistor e
sistemi batch
Primo Transistor
Con l'introduzione dei transistor negli anni cinquanta la
situazione cambiò radicalmente. Infatti i computer
iniziarono ad essere prodotti in serie per poterci
lavorare. Si ebbe così la prima divisione tra coloro che
progettavano l'hardware e quelli che, invece, scrivevano e
mantenevano
il
software.
Queste macchine, chiamate Mainframe, erano grosse e
costose e venivano usate soprattutto nelle istituzioni
quali banche, università, etc. Permettevano di usare i
linguaggi di programmazione quali il Fortran e
l'Assembler.
50
Seconda Generazione (1955-65) – Transistor e
sistemi batch
Inizialmente per poter eseguire dei programmi (o come venivano
chiamati job), un programmatore doveva scrivere il proprio
programma su carta, trasferirlo su schede, caricarlo nel
computer, aspettare che il computer avesse eseguito il calcolo e
quindi
stampare
il
risultato.
Esempio di scheda perforata
51
Seconda Generazione (1955-65) – Transistor e
sistemi batch
Tale operazione era molto dispendiosa in fattori di tempo, è per
questo che si adottò la soluzione del sistema batch (a lotti).
L'idea di base era quella di dividere i tre lavori, ovvero:
il caricamento dei dati,
il calcolo
la stampa.
Fu così che per il caricamento dei dati e la stampa vennero usati
gli IBM 1401, i quali utilizzavano per comunicare delle cassette;
per il calcolo venne impiegata, invece una macchina più potente e
costosa, l'IBM 7094.
In questo modo i tre compiti erano suddivisi e si potevano
ottimizzare i tempi di utilizzo dei pc. Ma questa generazione di
computer venne usata principalmente in ambito scientifico ed
ingegneristico ed i primi sistemi operativi (ovviamente ancora
rudimentali) usati furono l'FMS (Fortran Monitor System) e
l'IBSYS, detti anche sistemi batch ("infornata").
52
Seconda Generazione (1955-65) – Transistor e
sistemi batch
53
Seconda Generazione (1955-65) – Transistor e
sistemi batch
Principali problemi:
Molte risorse restavano inutilizzate:
•
durante le operazioni di lettura schede / stampa,
• durante il caricamento di un nuovo job, il processore
restava inutilizzato
•
parte della memoria restava inutilizzata
Primo miglioramento (ma non una soluzione)
•
caricamento di numerosi job su nastro (off-line)
•
elaborazione (output su nastro)
•
stampa del nastro di output (off-line)
54
Seconda Generazione (1955-65) – Transistor e
sistemi batch
Riassumendo, in questa generazione troviamo:
1.
una netta separazione tra costruttori, operatori e
programmatori, infatti:
2.
3.
4.
il programmatore scrive (su carta) un programma in un
linguaggio ad alto livello, perfora una serie di schede con il
programma e il suo input e consegna le schede ad un
operatore.
l'operatore inserisce le schede di controllo,inserisce le
schede del programma, attende il risultato e lo consegna
al programmatore.
Utilizzo di schede perforate.
Utilizzo di linguaggi di programmazione : Fortran e
Assembly
Utilizzo di Sistemi operativi batch
55
Seconda Generazione (1955-65) – Transistor e
sistemi batch
56
Terza Generazione (1965-1980) – Circuiti
Integrati e multiprogrammazione
Primo Chip
 Negli anni sessanta ci fu il problema di mantenere due
produzioni di prodotti, l'IBM 1401 e l'IBM 7094, la cui
manutenzione risultava troppo costosa. Per questo motivo fu
prodotto il System/360, un prodotto che poteva sostituire
(e migliorare) le funzionalità dei due prodotti precedenti, ed
inoltre poteva servire sia per applicazioni scientifiche sia
commerciali.
 Il 360 utilizzava gli IC (Integrated Circuit) che offrivano un
miglior rapporto prezzo/prestazioni e utilizzava il sistema
operativo OS/360 il quale poteva sia eseguire numerosi
processi di I/O (come il 1401) sia eseguire difficili compiti
computazionali (come il 7094).
57
Terza Generazione (1965-1980) – Circuiti
Integrati e multiprogrammazione
• L'OS/360 venne implementato anche nei computer
successivi i quali erano, tra loro, tutti compatibili; lo
svantaggio era che i sistemi operativi stavano diventando di
dimensioni
mastodontiche.
• Ma i vantaggi apportati nel campo furono notevoli, grazie alla
multiprogrammazione, che permetteva al computer di
eseguire più job conteporaneamente ottimizzando l'uso della
CPU, ed allo spooling (Simultaneous Peripheral Operation On
Line), usato per mettere l'output in sequenza e mandarlo
quindi
ai
dispositivi.
• Per evitare che i programmatori aspettassero ore prima di
sapere il risultato di un programma, il M.I.T. sviluppò il
concetto di timesharing (con il CTSS - Compatible Time
Sharing System), ovvero una serie di computer collegati che
sfruttavano la CPU in base alle richieste "reali",
ottimizzando
in
questo
modo
il
lavoro
stesso.
58
Terza Generazione (1965-1980) – Circuiti
Integrati e multiprogrammazione
• Successivamente il M.I.T., con la Bell Labs e la
General Electric sviluppò il progetto MULTICS
(MULTiplexed Information and Computing Service)
che doveva collegare tra loro dei server con dei
terminali, permettendo quindi a costi ridotti di
accedere a dei servizi che fino a qualche hanno prima
costavano milioni di dollari.
•
Così come la macchina di Babbage, non c'erano i
presupposti, il MULTICS fu un mezzo flop, ma pose
delle ottime basi teoriche per i sistemi operativi
futuri.
59
Terza Generazione (1965-1980) – Circuiti
Integrati e multiprogrammazione
Infatti un dipendente della Bell Labs, Ken Thompson, sviluppò
una versione ad "un-utente" del MULTICS ed è così che nacque
UNIX. Molte varianti di UNIX si sono sviluppate, come il
System V, BSD (Berkley Software Distribution), Minix (usato in
ambito didattico) e successivamente (sulla base di MINIX e
UNIX) l'ormai famosissimo Linux dello studente finlandese
Linus Torvalds. Ad oggi i sistemi operativi UNIX offrono una
compatibilità di base necessaria a non stroncarne lo sviluppo.
60
Terza Generazione (1965-1980) – Circuiti
Integrati e multiprogrammazione
Quindi in questa generazione i sistemi
operativi non erano più batch, ma
iterattivi, multiprogrammazione e time
sharing,
venivano programmati con linguaggi ad alto
livello
come
C,shell
scripting
e
possedevano editor testuali e editor
grafici
61
Terza Generazione (1965-1980) – Circuiti
Integrati e multiprogrammazione
Vantaggi
• Il processore non viene lasciato inattivo (idle)
durante operazioni di I/O molto lunghe
• la memoria viene utilizzata al meglio, caricando
il maggior numero di job possibili.
62
Quarta Generazione (1980-oggi) –
Microprocessori-Personal Computer
Microprocessori
I punti chiave importanti che troviamo in questa
generazione sono:
I personal computer sono dedicati a singoli
utenti
L’obiettivo primario diventa la facilità d’uso
Essendo dedicati a singoli utenti, i sistemi
operativi per PC sono in generale più semplici
Tecnologie a finestre
63
Quarta Generazione (1980-oggi) –
Microprocessori-Personal Computer
Dagli anni 80 ad oggi abbiamo assistito ad un crescente
miglioramento dei sistemi operativi e finalmente si può dire che
il versante del software sembra aver raggiunto quello
dell’hardware
I sistemi operativi sfruttano le nuove istruzioni dei
microprocessori, sono compatibili con tutto l’hardware
disponibile e rendono il lavoro molto più facile ed efficiente.
In questo periodo di tempo si sono susseguiti molti sistemi
operativi, (non sono mancate le polemiche legati ad essi e ai
monopoli) primo tra tutti il CP/M (Control Program for
Microcomputers), il cui autore fondò la Digital Research.
64
Quarta Generazione (1980-oggi) –
Microprocessori-Personal Computer
In seguito si affacciò sulla scena il DOS, comprato dalla
Microsoft e rivenduto all'IBM con il nome MS-DOS.
Un po' di tempo dopo un certo Doug Engelbart inventò la GUI
(Graphical User Interface) che venne adottata dalla Xerox e poi
ceduta alla Apple per creare, prima il Lisa, poi il Macintosh
65
Quarta Generazione (1980-oggi) –
Microprocessori- Personal Computer
Sul successo della Apple, la Microsoft decise di sviluppare
un'interfaccia grafica per il DOS, dando così vita al Windows;
se le prime versioni di Windows non erano veri e propri sistemi
operativi (fino al Win 3.11), con l'uscita di Windows 95,
Microsoft si afferma come leader mondiale nei sistemi
operativi.
Prima dell'uscita della versione successiva, Windows 98, venne
sviluppato Windows NT. L'attuale evoluzione di Windows 98 è il
Windows ME (Millenium), mentre NT è sviluppato in Windows
2000.
Ad oggi è disponibile, invece, Windows XP, sia per l'utenza
domestica
che
professionale.
66
Quarta Generazione (1980-oggi) –
Microprocessori- Personal Computer
Sull'altro versante i sistemi operativi come Unix e Linux hanno
continuato a crescere e implementano un'interfaccia grafica
(molto simile a quella di Windows) chiamata X Windows. Altri
sistemi operativi da menzionare sono il BeOS il quale è, ormai,
completamente abbandonato a se stesso ed il QNX, sistema
operativo real-time intenzionato a conquistare ampie fette di
mercato.
Finalmente oggi possiamo dire che un moderno sistema
operativo è quindi perfettamente aderente alla definizione data
in qualche slide precedente cioè: costituisce un’interfaccia tra la
macchina e l’utente, (rendendo quest’ultimo in grado di operare
in modo semplice, efficiente e sicuro) e gestisce in modo
ottimale le risorse, sfruttando il parallelismo esistente tra i vari
sottoinsiemi e le ultime innovazioni tecnologiche.
67
Quarta Generazione (1980-oggi) –
Microprocessori- Personal Computer
Classificazione dei Computer e dei loro Sistemi Operativi:
Mainframe
Al livello più alto ci sono i sistemi operativi per i mainframe, enormi
computer con una elevata capacità di I/O; basti pensare che un
mainframe con 1000 dischi e migliaia di Gigabyte non è affatto inusuale.
Vengono ancora usati come server per internet, per grosse compagnie o
per transazioni commerciali. I sistemi operativi per mainframe devono
poter eseguire moltissimi job alla volta. Un esempio di sistema operativo
per
mainframe
è
l'OS/390,
l'evoluzione
dell'OS/360.
Server
Scendendo troviamo i sistemi operativi per i server, che possono
spaziare da grandi personal computer, workstation fino ai mainframe. Il
sistema operativo deve poter permettere agli utenti di condividere
risorse hardware e software, come ad esempio un Web Server
contenente delle pagine web. I sistemi operativi presenti in questa
categoria sono UNIX, Windows 2000 (ed anche Windows XP) e Linux.
68
Quarta Generazione (1980-oggi) –
Microprocessori-Personal Computer
Multiprocessore
Alcune compagnie ed università connettono più CPU in parallelo per
aumentare la potenza di calcolo. Questi computer generalmente
necessitano di particolari sistemi operativi, ma spesso non sono altro che
varianti dei sistemi operativi server con particolari funzioni per la
comunicazione
e
la
connettività.
Personal
Computer
Un sistema operativo per personal computer deve offrire ad un utente
un'interfaccia gradevole e delle funzionalità come un wordprocessor ed
un accesso ad internet. I sistemi operativi in questa categoria sono
Windows 98, Windows 2000, Windows XP, Macintosh e Linux.
69
Approfondimento storico di
alcuni Sistemi operativi
70
Storia del MS-DOS
71
Cos’è MS-DOS?
MS-DOS è il sistema operativo, prodotto da Microsoft,
che fu abbinato al primo PC IBM.
Il nome deriva dalle iniziali della Microsoft, cioè MS,
mentre DOS significa Disk Operating System.
Dalla sua prima uscita, nel 1981, ad oggi, l’MS-DOS ha
subito un’evoluzione profonda, concretizzata nelle diverse
versioni rilasciate dalla Microsoft.
Questo sistema operativo ha due compiti principali:
la gestione dell’interfaccia utente
la gestione delle risorse.
Entrambe sono state fortemente influenzate nel corso
degli anni sia dal progresso tecnologico, sia dall’evoluzione
delle teorie di gestione. I personal, ai quali l’MS-DOS si
rivolge, pur conservando le loro caratteristiche di base, in
un decennio sono cambiati profondamente.
72
Cos’è MS-DOS?
I PC si sono arricchiti di nuovi dispositivi come il disco
fisso, che in principio non era previsto, le memorie e i
processori sono diventati a ritmo vertiginoso sempre più
veloci e il PC si è dovuto adattare ad interfacciarsi con le
strumentazioni più disparate.
L'interfaccia standard di MS-DOS era una shell
(chiamata command), come su tutti i sistemi dell'epoca.
Interfaccia utente del MS-DOS
73
Cos’è MS-DOS?
La riduzione dei prezzi e l’aumento delle
prestazioni ha permesso la diffusione del PC
nelle case di una massa enorme di utenti.
Per questo, se un sistema deve essere
accessibile ad un vasto pubblico, spesso digiuno
anche delle minime nozioni informatiche, è
necessaria un’interfaccia evoluta e semplice,
ma contemporaneamente anche in grado di
sfruttare le potenti risorse dei nuovi PC.
74
MS-DOS
Nel 1979, la compagnia americana 'Seattle Computer
Products' realizzò una scheda con processore 8086 per
il bus S-100. Una delle prime di queste schede fu a
disposizione della Microsoft. Questa piccola compagnia
era conosciuta per il loro BASIC per CP/M .
Circa due settimane dopo, alla conferenza nazionale di
computer a New York, mostrarono una versione di BASIC
per processori 8086.
Nel Novembre del 1979 la vendita delle schede cominciò.
Seattle Computer Products era in attesa che la Digital
Research rilasciasse una nuova versione del loro sistema
operativo CP/M. Dopo sei mesi di attesa la versione del
nuovo CP/M non era in vista, così Seattle decise
nell'Aprile del 1980 di realizzare il suo sistema operativo.
Nell'Agosto del 1980 Seattle iniziò la vendita della prima
versione del suo sistema operativo chiamato 'QDOS
V0.10'. Era veloce è grezzo (dirty), ma funzionava.
75
MS-DOS
Intorno all'Ottobre 1980, IBM cominciò a cercare nel mercato
un sistema operativo per il nuovo PC-IBM. Essa inizialmente
cercò di usare il CP/M della Digital Reseach, il sistema
operativo industriale standard di allora, a quei tempi potevi
lanciare un BASIC con funzioni per il disco, il sistema operativo
di qualcun'altro o il CP/M.
Ci sono varie storie popolari che raccontano gli attriti tra DR e
IBM. La storia più popolare narra che Gary Kildall o DR ha
snobbato gli esecutivi della IBM volando con il suo areoplano il
giorno in cui avevano fissato l'appuntamento.
Un'altra storia narra che Kildall non ha voluto rilasciare il
sorgente del CP/M alla IBM, tuttavia lo aveva sempre fornito
alle altre compagnie. Una affermata industria molto attendibile
afferma che la moglie di Kildall ha rovinato l'affare insistendo
su vari cambiamenti da applicare al contratto.
76
MS-DOS
L'IBM allora si recò dalla Microsoft. Questi erano dei fornitori
di linguaggi. Bill Gates e Paul Allen avevano scritto dei BASIC e li
vendevano su nastri perforati o dischi. Microsoft non aveva
sistemi operativi per 8086 da vendere, tuttavia molto
velocemente si accordò con la 'Seattle Computer Products' per
dare in licenza la nuova versione del 86-DOS V0.30 (QDOS fu
rinominato in 86-DOS) alla IBM.
77
MS-DOS
L'86-DOS V0.30 era approssimativamente composto
da 4000 linee di codice. Questo codice fu rapidamente
ripulito e presentato alla IBM per essere valutato.
La IBM stessa si trovò disponibile verso l'offerta del
"Microsoft Disk Operating System 1.0" da parte
della Microsoft. Un accordo fu raggiunto tra i due,
IBM accettò l'86-DOS come il principale sistema
operativo per i loro nuovi PC. Microsoft comprò tutti i
diritti del 86-DOS nel Luglio 1981 (orami giunto nella
versione 1.0 rilasciata dalla Seattle nell'Aprile del
1981) e "IBM personal Computer DOS 1.0" fu pronto
per la data di introduzione dei PC nel mercato
nell'Ottobre 1981.
78
MS-DOS
IBM sottopose il sistema operativo ad un
programma intensivo per assicurarne la
qualità, furono trovati oltre 300 bugs e
decisero di riscrivere i programmi.
Questo è il motivo per cui PC-DOS è
proprietà sia di IBM che di Microsoft.
Alcune successive versioni del DOS
avevano differenti nomi, tipo CompaqDOS, Z-DOS, Software Bus86, etc,.
Dalla versione 2.0 Microsoft ha
manovrato tutti tranne IBM a riferirsi al
prodotto come "MS-DOS".
79
MS-DOS
IBM non fornì il DOS come prodotto a se stante
fino a quando la seconda generazione AT/339 fu
commercializzata (PC-DOS 1.1 = MS-DOS 1.24).
Per gli IBM venduti senza sistema operativo potevi
ordinare uno tra i disponibili di allora, nell'ipotesi
che che avevi il disk drive opzionale e l'espansione di
memoria di 64K ( il modello base aveva 16K ed il
connettore per il registratore a cassette).
Questi sistemi operativi erano
IBM Personal Computer DOS 1.0
CP/M-86 della Digital Research.
Fin quando il DOS da $35.95 era l'alternativa più
economica alle altre scelte tutti quanti lo
comprarono.
80
MS-DOS
La prima versione acquistabile del MSDOS è la V1.25 distribuita nel Luglio
1982. Microsoft
vendette questa
versione a tutti i produttori di
computers che mostravano interesse.
La versione V1.25 è la stessa cosa del
PC-DOS V1.10 ed MS-DOS V1.24. Il
sistema operativo che la Microsoft offri
alla IBM si chiamava MS-DOS 1.0, esso
non fu mai distribuito al pubblico.
81
Cronologia dello sviluppo del
sistema MS-DOS
0.1 QDOS Agosto 1980
Realizzato dalla Seattle Computer.
0.3 86-DOS Dicembre 1980
Realizzato dalla Seattle Computer.
1.0 86-DOS Aprile 1981
Realizzato dalla Seattle Computer.
1.00 PC-DOS Agosto 1981
Primo rilascio della IBM
Basilarmente ha le stesse funzioni del 86-DOS
82
Cronologia dello sviluppo del
sistema MS DOS
1.05 PC-DOS
Versione interna alla IBM.
1.10 PC-DOS Giugno 1982
Correzione di alcuni Bugs
Supporto per i floppy drive a doppia faccia.
1.24 MS-DOS Giugno 1982
Come il PC-DOS v1.10.
1.25 MS-DOS Luglio 1982
Come il PC-DOS v1.10, è il primo rilascio non-IBM del DOS
La storia del MS-DOS comincia da qui, con il rilascio della
versione 1.25.
83
Cronologia dello sviluppo del
sistema MS DOS
2.00 PC-DOS Marzo 1983 Per PC/XT
Supporto per subdirectory tipo Unix
Device drivers installabili
Ridirezione dell'I/O
Supporto per il disco fisso
Gestione dei file tramite handle
1.85 PC-DOS Aprile 1983
Versione interna alla IBM , estende la v1.10.
2.01 MS-DOS Maggio 1983
Primo supporto per formati di contea differenti.
2.10 PC-DOS Ottobre 1983
Per IBM PCjr
Corretti i Bugs della 2.0.
84
Cronologia dello sviluppo del
sistema MS DOS
2.11 MS-DOS Dicembre 1983
Basilarmente un incrocio tra PC-DOS 2.10 e MS-DOS
2.01
2.12 MS-DOS - 1983
Versione Speciale per TI pro
3.00 PC-DOS Agosto 1984
Floppy da 1,2 MB
Nuove chiamate di sistema
Nuovi programmi esterni
16-bit FAT
Supporto specifico per le reti IBM
3.05 MS-DOS Novembre 1984
Primo rilascio Non-IBM della versione 3.x
85
Cronologia dello sviluppo del
sistema MS DOS
3.10 PC-DOS Novembre 1984
Corretti gli errori della 3.0
Implementato il supporto per le reti.
2.25 MS-DOS Ottobre 1985
Esteso il supporto per le lingue straniere.
3.20 PC-DOS Gennaio 1986
supporto per i floppy da 720KB
XCOPY
Diverse versioni nazionalizzate rilasciate per entrambi
MS-DOS e PC-DOS.
4.00 MS-DOS Aprile 1986
Multitasking (Solo per l'Europa)
Ritirato dal mercato dopo brevissimo tempo.
86
Cronologia dello sviluppo del
sistema MS DOS
3.30 PC-DOS Aprile 1987 per PS/2 series
Supporto per floppy da 1.44
Supporto per multiple partizioni DOS
Migliorato il supporto per le lingue straniere
Nuove chiamate di sistema
3.31 MS-DOS Novembre 1987
Supporto per le partizioni superiori a 32 Mb
3.40 PC-DOS - 1988
Versione interna alla IBM - non rilasciata
87
Cronologia dello sviluppo del
sistema MS DOS
PC-DOS 4.0 - Agosto 1988
Limite di dimensione di 32 MB per le partizioni degli
hard disk ufficialmente superato. l'introduzione per il
supporto di dischi con capacità maggiore di 32 Mb, con
conseguente riorganizzazione della struttura con cui i
dati erano posti sul disco stesso, sconvolse un po'
tutti. Erano numerosi i programmi che accedevano
direttamente alla struttura del disco. Sebbene questo
non sarebbe mai dovuto accadere, è compito del
sistema operativo occuparsi delle funzioni a basso
livello
Aggiunte altre chiamate di sistema
Supporto di rete migliorato per alcuni comandi esterni
Abbandonato il PCjr
88
Cronologia dello sviluppo del
sistema MS DOS
4.01 MS-DOS Dicembre 1988
Versione Micro$oft con alcune correzioni. In
realtà la versione 4.01 correggeva numerosi bugs
presenti nella 4.00. Questa era così instabile che
costrinse la Microsoft a lavorare duro per poter
fornire questa 4.01 dopo soli 4 mesi. La versione
corretta di questo rilascio doveva essere 5.0
MS-DOS 5.0 - Giugno 1991
Possibilità di usare fino a 8 hard disk
Supporto ai floppy da 2,88KB
Versione decisamente più stabile e robusta
delle precedenti.
89
Cronologia dello sviluppo del
sistema MS DOS
V MS-DOS Febbraio 1993
Versione di MS-DOS 5.0 per il
mercato Giapponese
MS-DOS 6.0 - Marzo 1993
Compressione del disco
Configurazioni multiple in
AUTOEXEC.BAT e CONFIG.SYS
90
Cronologia dello sviluppo del
sistema MS DOS
MS-DOS 6.20 - Settembre 1993
Doublespace riscritto, per perdite di dati che
occasionalmente causava.
MS-DOS 6.22 - Maggio 1994
Nuovo software di compressione del disco
(Drivespace)
Ultima versione di DOS standalone
MS-DOS 7.0 - Agosto 1995
incorporata in Windows 95
91
Cloni di MS-DOS: DR-DOS
Il DR-DOS è un clone software del sistema
operativo MS-DOS, di cui è compatibile con la
versione
6.22.
Sviluppato dalla Digital Research nel 1987; nei primi
anni '90 venne acquistato da Novell, che lo cedette a
Caldera nel 1996.
Quest'ultima, dopo varie vicende legali contro
Microsoft, decide di rilasciarlo gratuitamente per
uso privato con il nome di Caldera OpenDOS. Ceduto
successivamente alla Lineo, una consociata della
Canopy, venne modificato per farne un sistema
operativo per sistemi embedded: nel 2002 viene
ceduto alla DeviceLogics che ne continua lo sviluppo
in questo senso, e attualmente ne commercializza la
versione 8.0.
Attualmente la versione di DR-DOS disponibile
gratuitamente è la 7.03, ed è multitasking.
92
Cloni di MS-DOS: FreeDOS
FreeDOS è un progetto che mira a produrre un
sistema operativo open source completamente
compatibile con il vecchio MS-DOS.
Scopo del progetto è anche la rivitalizzazione di
vecchi computer che potrebbero ancora funzionare
egregiamente con un sistema operativo molto
leggero e dinamico.
Il progetto è nato il 28 giugno 1994 con il nome di
PD-DOS per opera di Jim Hall quando capì che,
esistendo già diversi programmi in grado di
sostituire gli originali comandi di MS-DOS, sarebbe
stato possibile riprodurre un sistema completo. Il
24 luglio 1994 il nome venne cambiato in Free-DOS.
Nel giro di breve tempo il progetto attirò un buon
numero di contributori. Nel 1996 il entrò nell'uso
scrivere FreeDOS invece che Free-DOS.
93
Storia di Windows
94
Windows
Microsoft Corporation iniziò
lo sviluppo di Windows, che
allora si chiamava Interface
Manager, nel settembre
1981, mentre la Apple
rilasciava già un sistema
operativo grafico per il suo
Lisa (il precursore dei
Macintosh).
L'annuncio ufficiale venne
dato nel novembre 1983,
promettendo un'interfaccia
facile da usare, con il
supporto del multitasking. Il
rilascio fu però posticipato
diverse volte e solo dopo due
anni di attesa la prima
versione,
la
1.0,
fu
disponibile sul mercato. Le
applicazioni disponibili erano
così poche che MS incassò
un duro colpo.
95
Windows
Una delle prime interfacce di Windows Ver.1.01
96
Windows
Negli
anni
successivi
furono
studiati
miglioramenti che potessero rendere ancor più
interessante il prodotto, e fu necessario
includere dei driver che consentissero di
utilizzare differenti tipi di hardware (monitor,
stampanti, ecc.).
Il primo passo venne compiuto nel novembre
1987, con la commercializzazione della versione
2.0.
97
Windows 2.0 e 2.1
Nel novembre 1987 esce la
versione 2.0 e a fine 1988 è
disponibile la 2.1 (meglio
note rispettivamente, poi,
come
Windows/286
e
Windows/386).
I
miglioramenti
introdotti
nella 2.0 consistono nella
nascita del DDE (Dynamic
Data Exchange), soluzione in
grado
di
facilitare
le
comunicazioni fra applicativi
diversi.
Finalmente si può scegliere
tra
finestre
affiancate
oppure sovrapposte e lo
standard
SAA
(System
Application
Architecture)
rende le applicazioni più
simili tra loro, facilitando
l'apprendimento.
98
Windows 2.0 e 2.1
In questo periodo si incominciano ad utilizzare dei
computer AT (Processore Intel 80286) con hard
disk da 10-20 MB e a sfruttare tutti i 640 K di RAM
del DOS. Le prestazioni risultano sempre molto
limitate
La versione Windows/286 è in grado di utilizzare
64K di memoria estesa. In questo modo si superava
il limite di 640K del DOS; ciò in aggiunta alla
disponibilità della specifica LIM EMS 4.0
(Lotus.Intel-Microsoft
Expandede
Memory
Specification) consentiva un miglior utilizzo della
memoria.
La versione Windows/386 richiedeva l'utilizzo dei
nuovi processori 386 con bus dati a 32 bit, ma
offriva ulteriori incrementi di velocità e potenza.
99
Windows 2.0 e 2.1
100
Windows 3.0
La comparsa di Windows 3.0 nel maggio
del 1990 segna un momento storico:
l'aspetto friendly (amichevole) e le icone
del nuovo Program Manager sono molto
gradite e la flessibilità è grande.
La 3.0 fu la prima versione di Windows
che ebbe un largo successo, permettendo
a Microsoft di competere con il
computer Apple Macintosh e Commodore
Amiga sul fronte dell'interfaccia grafica
(GUI).
101
Windows 3.0
La versione 3.0 includeva una interfaccia utente
riorganizzata, assieme ad a miglioramenti tecnici per
permettere l'uso delle capacità dei processori Intel
80286 e 80386. I programmi che non facevano uso
dell'interfaccia grafica potevano essere eseguiti in una
finestra, rendendo il sistema utilizzabile come una grezza
piattaforma multitasking per le applicazioni legacy. Il
Program launcher e il file manager del DOS furono
sostituiti con gli equivalenti a icone e venne introdotto un
pannello di controllo, che includeva una limitata gestione
dello schema di colore dell'interfaccia.
Era inclusa una limitata quantità di applicazioni, come:
un semplice editor di testo (Notepad)
un Word Processor (Write)
un gestore di macro
una calcolatrice.
102
Windows 3.0
103
Windows 3.1
Windows 3.1 nel 1992 completa l'opera,
migliorando tutti i tipi di supporto
(reti,stampanti, ecc.), velocizzando il File
Manager e aprendo la via ai programmi
multimediali.
Anche i messaggi "Errore dell'applicazione
irreversibile“ diminuiscono o sono comunque
ben spiegati tramite i nuovi servizi API
(Application Programming Interface).
104
Windows 3.1
105
Windows 3.x
L'implementazione del protocollo TCP/IP sotto Windows
3.x faceva affidamento su pacchetti di terzi. Un'altra
soluzione era l'aggiornamento a Windows for Workgroups
Windows 3.2 fu solo una versione per la lingua cinese
Windows 3.x fu infine sostituito prima da Windows 95 e poi
da Windows 98, che integrarono le componenti MS-DOS e
Windows in un unico prodotto.
106
Windows 95
Windows 95 (chiamato in codice Chicago)
è un sistema operativo a interfaccia
grafica per processori Intel 80386 e
superiori, rilasciato il 24 agosto 1995 da
Microsoft.
107
Windows 95
Le novità introdotte da
Windows 95 sono molteplici
e sostanziali tanto da poter
parlare di un prodotto nuovo
rispetto
alle
versioni
precedenti.
Tra
le
molteplici
caratteristiche della nuova
architettura, la più rilevante
è senza dubbio il fatto che
Windows 95 è un vero e
proprio sistema operativo a
32 bit. Ciò significa la
possibilità di sfruttare a
pieno la velocità e le
capacità di indirizzamento
dei processori Intel 32 bit
(80386, 80486 e Pentium).
108
Windows 95
109
Windows 95
Come secondo aspetto, ma non meno importante, la nuova
implementazione interna di Windows 95 chiude
finalmente il capitolo MS-DOS; siamo infatti di fronte ad
un sistema integrato, nel senso che la vecchia dualità tra
MS DOS e Windows con tutte le problematiche connesse
(acquisto e installazione separata, coesistenza difficile
dei due mondi) è ormai solo un ricordo: l'utente dopo
l'avvio macchina si trova direttamente a livello di
interfaccia grafica.
Altra grande novità rispetto alle versioni precedenti è la
funzione Plug and Play (PnP) che ha reso molto più
semplice l'installazione e la configurazione di nuovi
dispositivi hardware.
110
Windows 95
L'installazione di nuove periferiche hardware con le vecchie
versioni di DOS e Windows non era un compito facile,
soprattutto per l'utente medio che ha una conoscenza limitata
del funzionamento dei computer.
Ogni componente necessita di accedere a risorse di sistema
come IRQ e canali DMA, del tutto sconosciute alla maggior
parte degli utenti, e l'errata configurazione di un componente
può portare a conflitti che provocano il cattivo funzionamento
del sistema.
IRQ sta per Interrup ReQuest line (Linea di richiesta di
interrup); molte periferiche utilizzano un IRQ per segnalare alla
CPU che necessitano del suo controllo.
DMA sta per Direct Memory Access (Accesso diretto alla
memoria), e molte periferiche utilizzano canali DMA per
accedere alla memoria direttamente, anziché attraverso la CPU.
111
Windows 95
La specifica Plug and Play si propone cinque obbiettivi
fondamentali:
1. Facilitare l'installazione e la configurazione di nuovi
dispositivi;
2. Intraprendere in modo dinamico modifiche alla
configurazione;
3. Mantenere l'indipendenza dal sistema operativo e
dall'hardware;
4. Garantire la compatibilità con l'hardware esistente;
5. Aumentare la flessibilità senza aumentare la complessità.
112
Windows 95
Per consentire tutti questi obbiettivi è indispensabile la
collaborazione tra produttori hardware, progettisti BIOS
e programmatori di sistemi operativi.
Il concetto di Plug and Play è stato formalizzato nel
marzo 1993 alla Windows Hardware Conference da
Microsoft, Intel e Compaq.
Le specifiche Plug and Play per BIOS, APM, ISA,
SCSI,LPT, COM, ESCD, PCI, PCMCIA, VL E VESA DDC
sono state completate e rese disponibili ai produttori di
hardware. Queste specifiche sono state ottenute
mediante un lavoro di interscambio di notizie svoltosi su
Compuserve.
Il Plug and Play è parte integrante dell'accordo dei
produttori di PC per l'anno 1995.
113
Windows 95
Lo standard Plug and Play rende molto più semplice
l'installazione di nuove periferiche, poiché in questo caso
esse vengono configurate automaticamente da Windows.
Per i dispositivi interni, si deve ancora aprire il computer
e installare fisicamente la periferica, ma poi è sufficiente
lanciare la procedura automatica di installazione
hardware dal pannello di controllo.
Windows riconosce il nuovo dispositivo hardware e lo
configura automaticamente assegnando il canale DMA e
l'IRQ appropriato, ed effettuando tutte le impostazioni
in modo che non si verifichino conflitti con altre
periferiche installate nel sistema.
114
Windows 95
Windows 95 è il capostipite della famiglia di sistemi
operativi a cui siamo abituati: ha introdotto il menu
"Start", la "Barra delle applicazioni", il desktop come
area operativa e tutta una serie di tecnologie che
utilizziamo ancora oggi, anche se perfezionate e rese più
semplici.
Desktop
115
Windows 95
Un’ altra Importante novità é la possibilità di dare nomi
lunghi (255 caratteri) ai file, che possono contenere
spazi, lettere maiuscole e simboli strani.
Le icone che rappresentano documenti, cartelle o
programmi possono essere manipolate, per copiarli,
cancellarli o spostarli.
Per cancellare un documento, ad esempio, basterà
trascinare la sua icona sul cestino; per recuperarlo
basterà scegliere "ripristina" dal cestino oppure per
eliminarlo definitivamente e recuperare lo spazio sul
disco fisso l’opzione è "svuota cestino".
La guida in linea è più ricca di quella della versione
precedente.
116
Windows 95
Il Sistema fornisce anche delle utility come:
BACKUP per l’archiviazione dei dati
SCANDISK per analizzare e riparare malfunzionamenti
sulle unità disco
DEFRAG per ottimizzare l’accesso ai dati riducendo i
tempi di attesa e aumentando l’efficienza del sistema
DriveSpace, per comprimere volumi (un disco contiene
dati compressi che se richiamati vengono decompattati
automaticamente da Windows ed eseguiti)
117
Windows 95
Agli inizi di novembre 1995 le copie installate
ufficialmente erano 7 milioni. La pubblicità,
accompagnata dalla canzone "Start me up" dei
Rolling Stones, è costata 100 milioni di dollari, lo
sviluppo di Wndows 95 ha richiesto il lavoro di
500 programmatori (impegnati per ben 3 anni) e
di 400 mila beta tester. Nei primi quattro giorni
vennero vendute un milione di copie.
118
Windows 95
Interfaccia grafica Windows 95
119
Windows NT 3.1
Le varie versioni di Windows NT erano destinate
principalmente all'uso professionale, Windows NT 3.1 è
la piattaforma Microsoft per i grandi sistemi.
Rilasciato nel 1993, era stato progettato per l'uso su
server, workstations e macchine per lo sviluppo di
software. Non rimpiazzerà Windows per DOS; la serie
NT (New Technology) rappresenterà un'alternativa, un
percorso parallelo dedicato a sistemi di fascia alta ed
altre organizzazioni.
In futuro, le versioni NT e "home" convergeranno in
un'unica soluzione. Mentre l'interfaccia utente rimase
simile a quella di Windows 3.1,
120
Windows NT 3.5
Windows NT 3.5, migliorò le prestazioni e
ridusse i requisiti di memoria.
Fu rilasciato nel settembre 1994. Windows NT
3.5 Workstation sostituì Windows NT 3.1,
mentre la versione NT 3.5 Server sostituì
Windows NT 3.1 Advanced Server.
L’interfaccia grafica è quella del vecchio
Windows 3.x, con l’aggiunta di alcune utilità per
la gestione delle risorse di sistema (System
Administration Tools).
121
Windows NT 3.5
122
Windows NT 3.5
Vi è inoltre :
un software di backup
un
Disk
Administrator
per
modificare
la
configurazione delle unità a disco
un Event Viewer che raccoglie cronologicamente gli
eventi di sistema, permettendo in questo modo di
verificare eventuali malfunzionamenti
Diagnostics permette l’analisi della configurazione del
sistema
User Manager consente la gestione dei profili dei vari
utenti
Sono riconosciuti tutti protocolli e supporti hardware
per la maggior parte degli adattatori di rete
disponibili sul mercato
Sono inoltre possibili funzioni standard Ftp, Telnet, e
Ping
123
Windows NT 4.0
L'ultima versione del sistema NT è Windows
NT 4.0, esce il 24 agosto 1996 a un anno
esatto da Windows 95 (di cui però non è il
successore) e ne prende l'interfaccia utente.
Il sistema operativo affianca un'interfaccia
sensibilmente migliorata graficamente con una
potente possibilità di gestione avanzata delle
reti, infatti è destinato a server e workstation
Ha un ottimo successo di mercato come
sistema server a spese dei sistemi Unix
124
Windows NT 4.0
125
Windows CE
Windows CE (Compact Edition) è il sistema, dotato del look di
Windows 95 e NT, che permette, a chi ha familiarità con i
sistemi operativi Microsoft di usare istintivamente un palmare.
Windows CE 1.0 venne rilasciato nel novembre 1996;
nell'anno seguente verranno venduti circa 500 mila
palmari in tutto il mondo.
Windows CE 2.0, disponibile dagli inizi del 1998, pose
fine a molti problemi sollevati dagli utilizzatori della
versione precedente.
Nel corso della Windows Ce Developers Conference di
San Jose nell'aprile 1998, la Microsoft annunciò in
anteprima il nuovo sistema Windows CD 2.1. Tra le nuove
funzioni, il supporto per nuovi processori, nonchè ad
Ethernet e alla specifica Usb (universal serial bus).
126
Windows 98
Windows 98 (nome in codice "Nashville”) venne lanciato
nel giugno 1998, nel bel mezzo delle indagini
dell'antitrust relative all'inclusione di Internet Explorer
nel sistema.
127
Windows 98
Permette di integrare il Web sul personal
computer: tutte le risorse, Internet o locali,
possono essere navigate tramite il browser
Microsoft Internet Explorer 4.0 integrato.
L'Active Desktop permette di trasformare la
scrivania in una pagina Web personale, completa
di collegamenti e contenuti ipertestuali.
L’integrazione con il browser Microsoft
Internet Explorer rende il PC un sito Internet,
mentre il desktop assume la forma e la
funzionalità di una pagina Web, dove è possibile
aggiungere elementi attivi, ovvero collegamenti
diretti a Internet.
128
Windows 98
Tra i nuovi strumenti troviamo:
Backup (potenziamento dello strumento in Windows 95: è
più veloce e più semplice da usare e consente di fare una
copia di sicurezza del registro di sistema),
MS System Information (visualizza le informazioni sul
proprio sistema e consente di avviare altri programmi
diagnostici),
Controllo file di sistema (verifica che i file di sistema non
siano stati danneggiati), Dr Watson (per identificare le
cause del malfunzionamento del sistema),
Windows Update (per aggiornare il sistema operativo
automaticamente da Internet),
Time Zone Editor (modifica della data e dell’ora di inizio
dell’ora legale).
129
Windows 98
Per la gestione dei dischi ci sono:
DriveSpace 3 (compressione), ScanDisk e
Defrag, oltre a programmi per pianificare
queste operazioni. Vengono supportati USB
(porta seriale in grado di collegare 127
periferiche ad una sola porta seriale) e i dischi
ad alta capacità (DVD-ROM), nonché le porte a
infrarossi.
Windows 98 è già predisposto per il 2000, così
come i suoi componenti che dipendono dalla data
di sistema.
130
Windows 98
131
Windows 98 SE
Windows 98 SE "Second Edition" di Windows
98 è sostanzialmente un Windows 98 aggiornato
in alcuni componenti, come il browser o il
sistema multimediale. Le differenze con la
prima versione sono praticamente nulle.
132
Windows ME
Se Windows 98 portava con se la rivoluzione Internet, Windows
ME galoppa un nuovo cavallo: la multimedialità.
Caratterizzato da una grande attenzione al mercato consumer,
Windows ME porta con se il supporto al DVD, una miglior
gestione dei problemi, una nuova versione di Microsoft Internet
Explorer (sensibilmente migliore di quella di Windows 98),
semplificazioni per la gestione delle immagini e dei suoni, un
miglior supporto ai videogiochi, e, in generale, una marcata
attenzione a tutto quello che di "divertente" si può fare con il
PC.
Non si può fare a meno di notare come tutto il sistema operativo
sia disegnato attorno all'utenza alle primissime armi, con
procedure guidate e descrizioni degli oggetti veramente banali,
in alcuni casi addirittura intrusive nei confronti dell'utenza con
un minimo di esperienza.
133
Windows ME
Le migliorie di sistema sono sostanziali:
innanzitutto si impedisce di "Riavviare in modalità MSDos", benché questo sia ancora presente, probabilmente
come anticipazione della totale rimozione dello stesso
nelle versioni future,
viene introdotto un sistema di protezione dei file di
sistema,
viene migliorata la stabilità generale anche grazie a una
più attenta gestione della memoria,
viene introdotto il "System Restore" per sistemare
velocemente i problemi.
Windows ME è l'ultima incarnazione di Windows 95.
134
Windows ME
135
Windows 2000 Professional
Uno dei principali punti di
forza di Windows 2000 è la
tecnologia Intellimirror, che
permette agli utenti di passare
da un sistema all’altro, sempre
seguiti
dalla
propria
configurazione personalizzata.
I
miglioramenti
apportati
all’interfaccia
di
Windows
2000
Professional
hanno
semplificato la gestione delle
connessioni di rete e, in
particolare, la possibilità di
gestire tutti i dispositivi di
sistema
da
una
singola
interfaccia risulta molto utile.
136
Windows 2000 Professional
Le funzionalità Plug and Play della versione
Professional di Windows 2000 forniscono un
supporto per gli scanner e per le videocamere
digitali che rende Windows 2000 una buona
piattaforma per la creazione di contenuti
digitali.
La funzionalità per il caching dei file sarà, a
buon motivo, la più popolare di tutte le novità di
Windows 2000.
Questa funzione permette, infatti, di ottenere una
sincronizzazione e un backup automatico dei file di
rete sul disco locale dei portatili, in modo da poterli
utilizzare anche quando non si è connessi alla rete.
137
Windows 2000 Professional
138
Windows XP
Windows XP è L'ultimo nato
di casa Microsoft: con questo
nuovo sistema l'informatica
diventa
un'esperienza,
"eXPerience" appunto; un
sistema
operativo
decisamente valido.
XP, al momento, è l'ultima
versione
di
Windows
rilasciata da Microsoft, ma e'
molto
probabile
che
le
prossime
versioni
non
introdurranno a breve novità
sufficienti
a
giustificare
l'aggiornamento.
139
Windows XP
XP si presenta con un'interfaccia grafica ancora
più curata nei dettagli e i miglioramenti si
scoprono tornando ad usare una vecchia
versione di Windows 98, per esempio.
Inoltre è molto più rigoroso nell'installazione
dei drivers. Periferiche e loro software troppo
vecchie possono non essere attivabili.
140
Windows XP
In linea di massima la responsabilità di
aggiornare i drivers spetta ai produttori
di terze parti, ma questi (a volte anche
per spingere al rinnovo dei componenti)
non sempre mettono a disposizione un
nuovo drive e l'utilizzatore a quel punto
non ha molte scelte: o attende a passare
alla nuova versione, o deve comprare una
periferica nuova. D'altro canto molte
instabilità del pc sono erroneamente
imputate alla Microsoft.
141
Windows XP
Molto spesso è il software che fa da
intermediario tra la periferica e il
sistema operativo, che ha dei problemi
e ciò si spiega anche pensando che chi
produce
periferiche
(stampanti,
scanner, mouse, webcam, ecc) ha un
orientamento
e
un'esperienza
prevalentemente rivolta all'hardware
piuttosto che ai sistemi operativi.
142
Windows XP
Menù di Windows XP da PC nuovo
Classico menù di Windows
143
Windows XP
Cosa differenzia Windows XP dai sistemi operativi
precedenti? Abbiamo scelto i punti principali, quelli che
caratterizzeranno la nuova eXPerience:
La nuova interfaccia consente di eseguire le operazioni
comuni in modo più semplice ed efficiente.
Nuovo Windows Media Player, un unico strumento per la
ricerca, il download, l'archiviazione e la riproduzione di
musica digitale della massima qualità.
Nuove funzionalità per acquisire, organizzare e
condividere immagini e fotografie digitali, e tanti altri
strumenti necessari per creare, condividere e vedere
video nel PC.
Condivisione semplice del computer (Cambio utente
rapido) e nuove funzionalità per reti domestiche.
Una nuova piattaforma di gioco completa e affidabile con
elevate prestazioni audio e grafiche e una scelta di giochi
quasi illimitata.
Il sistema operativo più affidabile, sicuro e stabile per un
PC sempre operativo.
144
Windows XP – Service Pack2
Ottanta megabyte per
scacciare il fantasma
degli attacchi informatici
e mettere a tacere le
polemiche.
Quasi
un
mezzo sistema operativo
per affermare che da
oggi si cambia, che per
entrare nei computer
della gente non basterà
più soltanto bussare alla
porta. Milioni di dollari
investiti
e
una
scommessa:
il
nuovo
terreno di battaglia nel
mercato
dei
sistemi
operativi è la sicurezza.
145
Windows XP – Service Pack2
Microsoft risponde a chi accusa i suoi sistemi
operativi di essere una specie di groviera,
esposti ad aggressioni e intrusioni su ogni lato.
La ServicePack2 per Windows XP è in
distribuzione in tutto il mondo. I server
Microsoft la pompano a tempo pieno nei
computer degli utenti (100 milioni di download
fino ad oggi). Tra qualche settimana, a chi non
ha tempo e banda per scaricarlo, il cd
contenente l'aggiornamento sarà inviato a
domicilio, gratuitamente. Quasi un milione e
mezzo di cd, inoltre, saranno allegati a riviste
per essere distribuiti in edicola. Uno sforzo
titanico con il quale Microsoft spera di
recuperare la fiducia degli utenti, spaventati
dalle continue minacce alla sicurezza dei loro pc.
146
Windows XP – Service Pack2
Dopo l'installazione alcune differenze rispetto
al vecchio Windows saltano immediatamente agli
occhi.
Internet Explorer, riprendendo una funzionalità
già presente in software concorrenti, blocca le
pop-up,
le
finestre
che
si
aprono
automaticamente quando si visitano alcune
pagine web. Una serie di nuovi avvisi mette in
guardia
circa
l'apertura
di
contenuti
potenzialmente
pericolosi
durante
la
navigazione. Viene attivata automaticamente una
versione rinnovata del firewall che blocca i
tentativi di intrusione esterna.
147
Windows XP – Service Pack2
Ci sono anche una serie di innovazioni meno
evidenti, ma altrettanto importanti. In
particolare, la Sp2 gestisce la memoria in modo
da impedire i cosiddetti "buffer overrun",
vulnerabilità alla base di molti recenti attacchi
informatici.
Come sempre quando c'è di mezzo Microsoft,
anche il rilascio della Sp2 ha dato adito a
polemiche e malumori. In particolare, molti
utenti lamentano che alcune applicazioni
smettono di funzionare una volta installato
l'aggiornamento. Microsoft, riconoscendo il
problema, ha stilato una lista di programmi per i
quali sarà necessario un intervento da parte dei
produttori che li renda compatibili con la Sp2.
148
Windows Longhorn
In informatica, Longhorn è il nome in codice della
versione client del sistema operativo Windows di
Microsoft successiva a Windows XP, prevista per la
fine del 2006.
Quando nel 2002 lanciò sul mercato Windows XP,
Microsoft promise una nuova versione del sistema
operativo ogni due anni, quindi Longhorn avrebbe
dovuto essere rilasciato nel 2004. Fu invece ben presto
chiaro che, come per ogni precedente versione di
Windows, i tempi si sarebbero dilatati e nuove date di
rilascio si sono susseguite nel tempo: prima il 2005, poi
il 2006, quindi il 2007 e infine di nuovo il 2006... In
realtà tra la fine del 2003 e la metà del 2004
Microsoft è stata impegnata nella produzione del
Sevice Pack 2 di Windows XP, nel quale praticamente
tutto il codice del sistema operativo è stato soggetto a
revisione e che quindi ha di fatto bloccato lo sviluppo di
Longhorn
149
Windows Longhorn
Longhorn è un sistema operativo della
famiglia Windows NT, sarà rilasciato in
versioni a 32 bit per processori Intel e
compatibili e a 64 bit per processori
Intel e AMD
Longhorn richiederà un computer molto
performante per girare al meglio.
Secondo alcune indiscrezioni per avere
delle
prestazioni
accettabili
sarà
necessario usare almeno processori da
tre GHz e avere almeno un GByte di
memoria RAM.
150
Windows Longhorn
Le principali caratteristiche di Longhorn saranno:
Interfaccia utente task-based (centrata
sull'attività da compiere) chiamata Aero
Presenza di una "sidebar" opzionale, un pannello
presente sul lato destro dello schermo, nel quale
l'utente può mettere collegamenti a programmi
o applet interattive
Motore grafico di gestione delle finestre
tridimensionale
.NET framework aggiornato alla versione 2.0
Interfaccia utente in codice gestito basata su
.NET framework
Nuove API basate su .NET framework chiamate
WinFX, Avalon e Indigo
151
Per approfondire la storia della Microsoft clicca:
152
Storia di UNIX
153
“Unix, il “figlio ribelle" del ´69 . La storia
del sistema operativo Unix: un grande
successo
tra
gli
appassionati
di
informatica e nel mondo universitario,
dove questo strumento libero è stato
migliorato dal lavoro coordinato di
miriadi di sviluppatori sparsi per il
pianeta e uniti grazie alla "intelligenza
collettiva"
delle
reti
telematiche”
154
Introduzione
Se e' vero che la storia e' maestra di vita,
allora non e' stato vano lo sforzo di reperire
informazioni e riprodurre le varie evoluzioni di
Unix a partire dai sistemi che l'hanno
preceduto, fino ad arrivare ai giorni nostri.
Lo scopo prefissato non era quello di
effettuare una ricostruzione completa, ma di
individuare quelle cause sia di natura tecnica
che di natura politica e commerciale che hanno
portato questo sistema operativo al successo e
che a trent'anni dalla sua nascita viene ancora
adottato dalle case costruttrici di calcolatori.
155
1960 - La preistoria – Il Multics
Alla meta' degli anni '60 l'American Telephone
and Telegraph (AT&T), Honeywell, General
Electric e il MIT si cimentarono nel progetto sponsorizzato dall'ARPA (Advanced Research
Project Agency), - l'agenzia governativa del
Dipartimento della Difesa USA - di sviluppare
un nuovo sistema operativo chiamato Multics
acronimo di Multiplexed Information and
Computing Service.
Victor Vyssotsky era il responsabile della parte
di
progetto
di
competenza
dei
Bell
Laboratories e Ken Thompson era uno degli
sviluppatori.
156
Il Multics
Multics doveva essere un sistema modulare
pensato in modo tale da consentire di poter
spegnere o disattivare alcune parti del
computer
senza
impattare
sulle
altre
componenti ne' sugli utenti che vi stavano
lavorando.
L'obbiettivo era quello di creare un computer
che potesse fornire i propri servizi 24 ore su
24, 365 giorni all'anno - un computer che
potesse essere reso piu' veloce con la semplice
aggiunta di nuove componenti nello stesso modo
in cui l'aggiunta di nuove caldaie e turbine rende
piu'
potente
una
centrale
elettrica.
157
Il Multics
Multics fu progettato con in mente la
sicurezza militare, sia per la resistenza agli
attacchi esterni che per proteggere ogni
utente dagli altri utenti.
Multics supportava il concetto di sicurezza
multilivello ovvero:
Massimo
segreto,
Segreto
Confidenziale,
informazione Non classificata dovevano coesistere
nello stesso computer.
Multics era ingrado di evitare che le
informazioni appartenenti ad un livello
potessero finire nelle mani di un altro livello.
158
Punti di forza - Il Multics
Diverse parti di Multics costituirono
uno spunto fondamentale per la
progettazione di altri sistemi operativi:
gestione della memoria e di comunicazione
tra i processi
trattare uniformemente tutte le devices
come special files, cosa che fu ripresa in
Unix e che ne fecero una sua peculiarita'.
159
Punti deboli - Il Multics
Questo sistema operativo tuttavia non riusci'
mai a sfondare perche' reso inutilizzabile da
una serie di scelte infelici, esempio:
per effettuare un logout bisognava dare la password
inoltre era un sistema operativo con un kernel
enorme ed era molto complesso.
I primi a ritirarsi dal progetto furono i Bell
Laboratories seguiti dalla General Electric.
L'Honeywell rilevo' le attivita' informatiche di
quest'ultima e produsse
una
versione
funzionante
di
Multics.
160
Il Gecos
Altro sistema operativo che lascio' un marchio
su
Unix
fu
Gecos
(General
Electric
Comprehensive Operating System) della General
Electric.
Definito come quick and dirty clone of
System/360 DOS, prese il nome di Gcos
(General Comprehensive Operating System)
dopo che fu rilevato dall'Honeywell.
Qui alcuni gruppi avversi ne parlavano come di
un God's Chosen Operating System in reazione
a quanti lo ritenevano superiore ad altri sistemi
operativi.
161
Il Gecos
A conti fatti Gcos sopravvisse fino agli
inizi degli anni 80 per cedere poi il passo
a Unix.
Le prime versioni di Unix usavano le
macchine Gcos per la gestione remota
delle stampe e per altri servizi.
Nel file delle password /etc/passwd esisteva
un campo detto Gecos field che serviva a
gestire il task-to-task tra le macchine per
effettuare i servizi appena citati
162
1969: Unix anno zero - Nasce UNICS
Nel 1969 Ken Thompson, presso i Bell
Laboratories di Murray Hill , creo' un sistema
operativo prendendo spunto dal Multics e
dandogli il nome di Unics sottolineando il fatto
di essere monoutente.
Unics stava per UNiplexed Information and
Computing System. Questo sistema operativo,
che poco dopo prese il nome di Unix, fu
sviluppato su un elaboratore Digital PDP-7
utilizzando il linguaggio interpretato B
realizzato da Thompson stesso.
I fondatori di UNIX non sanno piu' nulla di
questo vecchio PDP-7, esso fu donato ad un
college dopodiche' ne fu persa ogni traccia.
163
PDP-7
Il PDP-7, introdotto nel 1965, era il
terzo computer Digital con registri
a 18 bit; disponeva di 8-64 KB di
memoria. Il PDP-7 disponeva inoltre
del primo sistema operativo Digital
per memorie di massa (DECsys, su
nastri DECtape).
Nella foto è visibile in primo piano
una teletype KSR-33 . In secondo
piano, nel cabinet centrale dal
basso verso l'alto: la CPU, un
lettore di nastri perforati e un
doppio driver per DECtape; nel
cabinet a destra, un altro doppio
driver per DECtape. La pittoresca
sedia in cuoio a rotelle e il curioso
bancale in legno completano questa
foto d'altri tempi.
164
1970
Come
scienziati
AT&T
aggiungono
caratteristiche che nel 1970 portano UNIX a
diventare il sogno dei programmatori.
Il sistema era costituito da programmi compatti
chiamati tools, ognuno dei quali eseguiva una
specifica funzione. L'uso combinato di questi
programmi permetteva di risolvere problemi
complessi.
Per avere la piena funzionalità del sistema gli
utenti necessitavano di tutti questi tools e in
molti casi anche del codice sorgente. La crescita
del sistema diviene sempre più veloce grazie
all'aggiunta di nuovi tools.
165
1971
Nel 1971 fu sviluppata una versione multiutente
di Unix per Digital PDP-11.
Il sistema era caratterizzato da dimensioni
molto piccole: 16 Kbytes per il sistema
operativo, 8 Kbytes per i programmi di utente,
un disco di 512 Kbytes e un limite di 64 Kbytes
per ogni file.
Inizialmente gli sviluppatori e gli utilizzatori
coincidevano
I primi veri e propri utenti in assoluto furono tre
dattilografi che stilavano domande di brevetti.
Questo iniziale interesse per gli aspetti di word
processing venne molto apprezzato in seguito
dai programmatori che poterono scrivere sulla
stessa macchina sia il software che la
166
documentazione relativa.
Figure 1.2: uno dei primi manuali
di UNIX
167
Richie, Thompson e il PDP-11
168
1973: viene scritto Unix in C
Nel 1973, Thompson riscrive la maggior parte di
UNIX in C; linguaggio appena inventato da
Richie, non si era piu’ costretti a parlare il
"linguaggio macchina" dei calcolatori fatto di
"zeri" e di "uno".
C era disegnato per essere semplice e portabile.
I programmi scritti in C possono essere spostati
con estrema facilità da un computer ad un altro
come era nel caso dei programmi scritti con
altri linguaggi di alto livello. Se era vero che per
portare un programma C da un sitema all'altro
basta ricompilarlo era vero anche il fatto che
ogni sistema gestisce le I/O in modo diverso.
Mike Lesk sviluppò una "libreria portabile di
I/O" per eliminare le incompatibiltà ma molte
169
rimasero.
1973: viene scritto Unix in C
Il numero di installazioni nei Laboratori Bell
crebbe fino a circa 25 e fu formato un gruppo
di sistemisti per fornire supporto interno.
Unix fu progettato con l'intento di realizzare
uno strumento orientato allo sviluppo del
software di base e alla produzione di documenti.
La prima applicazione produttiva scritta in
ambiente Unix fu una procedura dedicata
all'aggiornamento degli elenchi telefonici e alla
rilevazione delle telefonate a numeri cambiati.
170
1974
In seguito a un accordo stipulato nel 1956 con il Governo
Federale, AT&T non poteva commercializzare prodotti
informatici, quindi offrì UNIX a basso prezzo per scopi
didattici alle Università che lo richiesero, senza però
commercializzarlo né pubblicizzarlo e senza fornire
supporto, come imposto dal corrispondente decreto.
Nonostante questa limitazione, la popolarità di UNIX
crebbe costantemente.
1974 Thompson e Ritchie descrivono in una relazione
pubblicata in un comunicato dell'ACM il nuovo sistema
operativo Unix. Unix genera entusiasmo nella comunità
accademica che lo vede come un potente strumento di
insegnamento per lo studio della programmazione di
sistemi.
171
172
1975
Nel 1975 Ken Thompson ritornò all'Università
della California a Berkeley, e portò Unix con sé.
Là due dottorandi, Chuck Haley e Bill Joy,
fecero il porting del sistema Pascal, al quale
Thompson aveva lavorato, ad uno stato in cui
poteva essere utilizzato. Nacque così la
Berkeley System Distribution di Unix o più
semplicemente BSD Unix, una soluzione che
veniva distribuita su nastro su richiesta. Le
stesse intenzioni erano ben lontane dagli scopi
commerciali; la diffusione di BSD Unix, come
affermò Joy, era un modo per ampliare la base
degli utenti e avere maggior feedback e così fu.
173
1977
Nel 1977 UNIX era arrivato a circa 500 installazioni, 125
delle quali nelle Università. UNIX diventò famoso nelle
compagnie telefoniche, poiché offriva un buon abiente di
sviluppo software, transazioni tramite servizi di rete e
servizi in tempo reale. Le licenze furono rese disponibili
sia per le Università che per istituzioni commerciali.
Nel 1977, Interactive System Corporation cominciò a
produrre applicativi commerciali di supporto di tipo
“office automation” per UNIX.
Sempre nel 1977, il gruppo si rese conto che era più
facile portare UNIX stesso che tutte le librerie e per la
prima volta UNIX fu portato su un computer che non
fosse un PDP, l'Interdata 8/32, con poca fatica grazie al
fatto che dal 1973 era scritto in C.
174
1977
Nel 1977 Ken Thompson scrisse il termcap ed il
mitico vi.
Il termcap e' un file che contiene le descrizioni
dei vari tipi di terminali e le loro
caratteristiche; e' usato dal comando tset e
dalle
relative
routine
di libreria per
determinare come un dato terminale vada
fisicamente gestito.
175
Il vi e' il famoso elaboratore di testo di Unix,
se usato da chi e' abituato a lavorare con i
moderni word processor si rendera' conto di
quanta strada sia stata fatta da allora a oggi. Si
tratta infatti di un elaboratore di testo a tutto
schermo di tipo modale, vale a dire che puo'
essere usato in command mode ed in input mode.
In command mode, accetta comandi per il
movimento dei cursori, per l'eliminazione di
porzioni di testo e cosi' via. Per effettuare
degli inserimenti l'utente deve fornire
all'editor un comando che lo pone in input mode
e tutti i tasti che verranno premuti da quel
momento in poi saranno interpretati come dati
in input finche' non verrà premuto il tasto
Escape.
176
1978
Nel 1978 all'Universita' Berkley venne
installato un Vax 11/780 che faceva uso della
memoria virtuale, ovvero della possibilita' in
automatico e in maniera trasparente all'utente
di poter usare parte del disco come memoria di
appoggio nei casi in cui la memoria centrale non
sia sufficiente a far girare i programmi
applicativi.
Lo UNIX su VAX (elaboratore a 32 bit) prese il
nome di UNIX 32V (o UNIX V32 o UNIX/32V).
177
Le Version n di AT&T
Nei primi dieci anni le versioni iniziali si
chiamavano Version n o altrimenti dette Nth
Edition; le piu' significative sono di seguito
riportate:
1969 - la prima scrittura in B su Digital PDP-7;
1971 - V1: scritta in assembly su Digital PDP11/20;
1972 - V2: nasce la pipe ad opera di Doug
McIlroy;
1973 - V4: scritta in C, e' l'evento piu'
importante nella storia dei sistemi operativi;
1975 - V6: cominciano la diffusione fuori dai
Bell Labs e le prime differenziazioni;
1979 - V7: considerato l'ultimo vero Unix, il suo
kernel era di circa 40 Kbyte !
178
V7
Con riferimento alle versioni successive a Unix
V7 si attribuisce a Ken Thompson la seguente
frase:
"It became a commercial product, and that was
the end of the age of innocence for this
system"
[N.d.W.:"E' diventato un prodotto commerciale,
e per questo sistema e' terminata l'era
dell'innocenza"].
179
1978/1979
La "Second Berkeley Software Distribution"
(abbreviata in 2BSD) è pronta nel 1978, e la
versione finale di questa distribuzione, la
2.11BSD, è utilizzata ancora oggi da diversi PDP11 sparsi in vari angoli del mondo.
La terza distribuzione di Berkeley, la 3BSD del
dicembre
1979,
viene
così
apprezzata
all'interno degli ambiti scientifici e universitari
che Bob Fabry riesce a strappare un ingente
finanziamento al DARPA, (Defense Advanced
Research Project Agency), l'organizzazione
governativa militare figlia dell'ARPA.
180
1980
A questo punto (1980) la storia di UNIX subisce
una delle sue diramazioni più importanti perchè
lo U.S.A. Department of Defence richiede
all'University of California Computer System
Research Group (CSRG) (a Berkeley) di
riprogettare UNIX in modo da trasformarlo da
sistema operativo time-sharing puro ad un
mezzo per la ricerca sul calcolo distribuito
nell'ambito del progetto DARPA (Defence
Advanced Research Projects Agency). Il
risultato è una versione UNIX chiamata 4BSD
(Fourth Berkeley Software Distribution)
derivata appunto da UNIX 32V su VAX e
diffusa soprattutto in ambiente scientifico.
181
1982
E’ l'anno dell'apertura di Unix al mondo delle
reti TCP/IP: in aprile nasce la distribuzione
4.1a, che ristruttura completamente Unix con
l'aggiunta di nuovi protocolli e di nuovi servizi
per l'utilizzo di risorse remote condivise in
rete, come ad esempio il servizio rlogin che
utilizzando un collegamento ad una rete TCP/IP
consente di utilizzare un computer remoto,
situato anche a migliaia di chilometri di
distanza, così come si farebbe se il computer
fosse a pochi metri da noi.
182
1982
Nel 1982 Bill Joy lascia l'università per fondare
la Sun Microsystems, una compagnia dedita alla
produzione di "workstation", computer grandi e
potenti, di gran lunga superiori ai personal
computer, utilizzati generalmente da grandi
aziende o centri universitari. Le prime macchine
della Sun hanno come sistema operativo proprio
il nuovo Berkeley Unix, corredato dal TCP/IP. La
scelta della Sun di includere gratuitamente
questo sistema operativo senza nessun costo
aggiuntivo rispetto a quello della sola macchina
causa una vera e propria esplosione del
networking.
183
Il McKusik
All'Universita' di Berkley, che riteneva di dover
insistere su ricerca e sviluppo, l'agenzia DARPA
(Defense Advanced Research Project Agency),
intenzionata a utilizzare Unix BSD (Berkley
Software Distribution) commissiono' progetti
migliorativi
che
differenziarono
significativamente da quello dell'AT&T. Fu
progettato infatti un file system piu' potente e
veloce, il McKusik file system, capace di
supportare processi con molti gigabyte di spazio
d'indirizzamento, fu realizzata una versione
dell'IPC (Inter Process Communication) in grado
di supportare l'elaborazione su sistemi
distribuiti, si scrissero parti orientate al
networking, ecc.
184
Dal 1983 al 1989
Nell'agosto 1983 viene rilasciata la nuova
distribuzione 4.2BSD, seguita nel giugno
1986 dalla versione 4.3 della "Berkeley
Software Distribution".
Le "generazioni" di Unix si susseguono
con regolarità fino al giugno 1989, data
di nascita della "Networking Release 1",
una versione di Unix caratterizzata dalla
totale libertà di utilizzo del codice
sorgente.
185
Networking Release 1
Fino alla "Networking Release 1" per assicurarsi
le varie versioni della Berkeley Software
Distribution bisognava versare una somma di
denaro alla At&t, che aveva sviluppato il primo
embrione di Unix, per ottenere una "licenza di
accesso al codice sorgente" (source license),
che permettesse di aprire la "scatola nera" di
Unix per aggiungere nuove funzioni o migliorare
quelle già esistenti, con una operazione che in
gergo viene definita "debugging". Inizialmente il
costo della licenza At&t non è proibitivo, ma
quando il prezzo da pagare per accedere al
codice sorgente di Unix inizia a lievitare
186
Quindi i programmatori di Berkeley decidono di
fornire separatamente i programmi necessari
per le funzionalità di rete e l'accesso remoto (il
"networking" di Unix), mettendo a disposizione
anche i rispettivi codici sorgente. Gli
sviluppatori Unix di Berkeley, cercano di
aumentare il più possibile il numero dei "pezzi di
Unix" liberamente distribuibili. Attraverso la
rete, Keith Bostic chiama a raccolta un piccolo
esercito di programmatori, cui viene affidato il
compito di riscrivere le cosiddette utilities,
funzioni aggiuntive del sistema operativo, per
rimpiazzare quelli prodotti dalla At&t le
qualivengono riscritte dal nulla nel giro di 18
mesi.
187
Keith Bostic, Mike Karels e Kirk McKusick, dopo
aver ripulito la maggior parte del kernel, si
accorgono che nonostante la riscrittura di
decine e decine di file, ci sono ancora sei file
che non possono essere rimpiazzati facilmente,
sei pezzetti di sistema operativo che non
riescono a sfuggire al controllo della At&t.
188
1991
Nel giugno 1991 viene diffusa la "Networking
Release 2", una nuova distribuzione del sistema
operativo, purtroppo ancora "contaminata" dai
sei file riconducibili alla At&t, ma rilasciata con
la stessa licenza di libero utilizzo adoperata per
la "Networking Release 1".
Nel giro di sei mesi Bill Jolitz riesce a
rimpiazzare anche i sei file mancanti,
producendo finalmente la prima distribuzione
Unix di Berkeley completamente libera da
qualunque vincolo con la At&t, una "materia
prima" informatica utilizzata come ambiente
comune di lavoro da centinaia di sviluppatori,
programmatori, docenti universitari e studenti
sparsi per il mondo.
189
1992
Nel 1992 Bill Jolitz annuncia la nascita di
386/BSD, una versione della "Berkeley
Software Distribution" scritta su misura per i
microprocessori Intel 80386 dei personal
computer domestici.
A pochi mesi di distanza dalla diffusione in rete
di questa nuova versione di Unix, un gruppo di
utenti interessati allo sviluppo di 386/BSD dà
vita al NetBSD group, una task force di
programmatori che nel corso degli anni produrrà
varie versioni della "NetBSD distribution", una
distribuzione Unix nata a partire dalla
386/BSD, migliorata e sviluppata in rete
attraverso il lavoro del NetBSD group.
190
Un altro gruppo, attorno al quale si è sviluppata
una
distribuzione
Unix
derivata
dalla
"Networking Release 2", è il FreeBSD group che
nasce con l'intento di venire incontro agli utenti
meno esperti cercando di facilitare il processo
di installazione del sistema operativo.
191
1981
L'AT&T, avendo deciso che Unix era diventato
un major product ritenne che era giunta l'ora di
passare
alla
stabilizzazione
e
alla
commercializzazione del prodotto. Nel 1981
nacque Unix System III e veniva venduto con le
seguenti
modalita’:
1)as
is
(così
com'e');
2)no
support
(senza
assistenza);
3)payment in advance (pagamento anticipato).
Il prezzo era compreso tra i 25.000 e i 40.000
dollari e non veniva fornito upgrade, vale a dire
che ogni volta che usciva una nuova versione del
sistema operativo bisognava reinstallarla exnovo. Bisogna dire che la gestione della memoria
virtuale verra' fornita dalla AT&T solo nel 1985
192
nella versione System V Release 2.
Evoluzione di Unix negli anni 80
Come tutti sanno la diffusione di Unix negli anni
’80 non fu per niente travolgente, infatti
l’evento informatico che si distinse in questo
periodo fu lo sviluppo dei personal computer con
il sistema operativo MS-DOS; l’Unix, dal suo
canto,
continuava
la
sua
evoluzione
guadagnandosi tra l’altro l’ironica etichetta di
eterna promessa.
La storia di Unix degli anni ’70 fu più tecnica e
pionieristica e quindi più affascinante di quella
del decennio successivo che invece fu
caratterizzata da eventi dettati dal mercato e
da alleanze contrapposte che si confrontavano a
colpi di standard.
193
Agli inizi degli anni ’80, perché multitasking,
perché multiuser, perché affidabile, ma
soprattutto perché economico molte ditte
decisero di adottare Unix tra cui Onyx, Altos,
Fortune, Convergent Technologies ecc. Nel 1985
Unix era diffuso su circa 150 modelli ed offerto
da ottanta diversi fornitori
In realtà c’era un’altra ragione che si andava
affiancando a quella economica e che lasciava
pendere l’ago della bilancia verso tale sistema
operativo ed era l’esigenza di legarsi ad un
sistema che facesse riferimento a degli
standard e che allo stesso tempo continuasse a
crescere tecnologicamente.
194
1983
Nel gennaio 1983 AT&T rilasciò Unix System V
(che d’ora in poi chiameremo Unix SVRx
indicando con x il numero della versione).
A maggio dello stesso anno l’AT&T chiuse un
accordo con i principali produttori di
microprocessori dell’epoca, vale a dire Motorola,
Intel, National e Zilog per mettere a punto una
versione di Unix System V per i rispettivi chip.
In quel periodo David Korn scrisse la korn-shell.
Si trattò di un miglioramento della Bourne shell,
sempre della AT&T, contenente anche alcune
caratteristiche della C-shell.
195
1984
Nel 1984 AT&T definì lo standard SVID
(System V Interface
Definition)
descrivendo l’insieme minimo di chiamate
di sistema (system call) e di librerie di
cui doveva disporre un qualsiasi sistema
operativo basato su System V affinché le
applicazioni sviluppate su di esso
potessero funzionare.
196
1985
Nel 1985 sempre AT&T chiuse un accordo con
Microsoft per una versione di Xenix che fosse
SVID compatibile, Xenix V appunto. C’è da dire
che Microsoft non ha mai partecipato in maniera
significativa allo sviluppo di Unix in generale,
tuttavia nell’87 Xenix raggiungeva il 50%
dell’istallato dei sistemi Unix.
Sempre nel 1985 AT&T e Sun Microsystem, che
disponeva di un sistema derivato di quello di
Berkley, raggiunsero un accordo per far
convergere System V e Unix BSD. La Sun in
precedenza aveva rilasciato NFS (Network File
System) ovvero un file system distribuito su
rete eterogenea.
197
Nuovi standard sulla scena: IEEE
POSIX e X/OPEN
In quel periodo, parallelamente, l’IEEE (Institute of
Electric and Electronic Engineering), importante ente
americano di standardizzazione, costituì una commissione
per la definizione di un sistema operativo standard
denominato POSIX (Portable Operating System
Interfaces). Successivamente anche NBS (National
Bureau of Standards), ANSI (American National
Standards Institute) e ISO (International Standard
Organization)
annunciarono
iniziative
per
la
standardizzazione dei sistemi operativi.
Nel 1984 l’organizzazione degli utenti di Unix denominata
/usr/group rilasciò le proposte per la definizione di un
sistema operativo standard. X/OPEN, consorzio
costituito dalle maggiori case di calcolatori europee cui si
aggiunsero successivamente le maggiori case americane e
giapponesi, si occupò di selezionare e supportare standard
finalizzati a garantire la portabilità delle applicazioni.
198
Scontri a colpi di standard
Quando AT&T nel 1986 rilasciò Unix SVR3,
chiese l’obbligo di certificare la compatibilità
SVID per i prodotti licenziati System V. Questa
richiesta metteva in difficoltà i fornitori basati
sull’Unix BSD di Berkley. Non la prese bene la
Digital che rispose dicendo che AT&T con SVID
conduceva verso un ambiente proprietario
mentre IEEE POSIX verso un prodotto aperto.
Successivamente AT&T eliminò la richiesta di
certificazione di compatibilità SVID accettando
anche gli standard IEEE.
199
Era chiaro oramai che il controllo sullo sviluppo
degli standard di Unix stava diventando il punto
fondamentale per il seguito. Tra le grandi
aziende la Hewlett-Packard
fu la prima a
investire
in
quella
direzione
seguita
immediatamente dall’inglese ICL, dalla tedesca
Siemens e dall’italiana Olivetti, quest’ultima con
i sistemi LSX.
La Digital, fu sempre molto sensibile al controllo
su Unix e si fece sentire più volte nel contrasto
con AT&T. All’epoca ci furono infatti richieste
di sistemi da parte di alcuni enti governativi
USA dai grossi importi in cui si chiedeva la
conformità SVID e la predisposizione alla
conformità POSIX. Questa circostanza mise
l’AT&T nella condizione di essere unico
fornitore, cosa che non fu per nulla gradita alla
Digital.
200
La standardizzazione di Unix, letta come
momento di divisione, vide ancora alcuni
passaggi importanti quali l’obiettivo della
compatibilità binaria. Nel 1987 tramite l’accordo
tra AT&T e Microsoft si determinava l’uscita di
una versione di Xenix per processore INTEL
80386 completamente compatibile con le
versioni System V. A partire dal 1989 Microsoft
avrebbe rilasciato i sistemi operativi non più con
il nome di Xenix ma con il nome di Unix. Sempre
nel 1987 AT&T e Sun stipularono un accordo per
il definitivo superamento del sistema operativo
System V-Sun OS e per nuovi obiettivi di
compatibilità
binaria
relativamente
al
processore
SPARC
(Scalable
Processor
ARChitecture) della Sun e all’interfaccia ABI
(Application Binary Interface).
201
Nasce OSF in opposizione ad AT&T e
SUN
La preoccupazione che gli accordi tra AT&T e
Sun potessero determinare vantaggi incolmabili
rispetto ad altre aziende che adottavano il
sistema operativo Unix, provocò nel 1988 la
formazione di una nuova organizzazione che
prese il nome di OSF (Open System
Foundation). Essa inizialmente era composta da
sette soci fondatori e precisamente: Apollo,
Digital, HP, IBM, BULL, Nixdorf e Siemens; . Il
primo compito di OSF era di realizzare una
nuova versione dell’AIX di IBM, derivato di
SVR2, conforme agli standard POSIX. Lo scopo
era quello di raggiungere la compatibilità piena
con POSIX, Unix System V e BSD.
202
AT&T e Sun propongono Unix
International in opposizione a OSF
Apparentemente gli obiettivi espressi da OSF
sembravano
chiari
e
coerenti
nell’ottica
del
raggiungimento di uno standard in un mondo di sistemi
aperti. Tuttavia, l’oggettiva indifferenza storica ai
sistemi aperti di alcuni dei principali componenti
dell’alleanza e, addirittura, il netto ed evidente contrasto
d’interessi tra i sistemi proprietari e i sistemi aperti cui
mostravano di aderire, provocò la reazione ed il rifiuto
all’adesione da parte dell’AT&T che dubitò della sincerità
e della profondità dei loro proponimenti. Questo portò
alla formazione di un loro consorzio inizialmente
denominato the Archer group e successivamente Unix
International. Aderirono a questo consorzio anche Control
Data, DG, Fujitsu, ICL, Intel ed altri.
203
1992
Nel 1992 At&t cede alla Novell, un'azienda
specializzata in reti locali di computer, la sua
società specializzata in Unix, gli Unix System
Laboratories. Il prezzo pagato è di 150 milioni
di dollari.
A sua volta la Novell cederà le sue attività
relative a Unix alla SCO, Santa Cruz Operation,
nel settembre 1995.
204
205
“Questo sistema operativo, figlio ribelle di cui nessun
genitore vuol prendersi cura, ha grandi difficoltà a
diventare un prodotto commerciale redditizio: nessuno
riesce ad appropriarsene e a chiuderlo nella gabbia del
copyright quando si è ancora in tempo.
Nonostante il suo fallimento come prodotto commerciale, la
storia di Unix è caratterizzata da un grande successo tra
gli appassionati di informatica e nel mondo universitario,
dove questo strumento libero è stato migliorato, anno dopo
anno, dal lavoro coordinato di miriadi di sviluppatori Unix
sparsi per il pianeta e uniti grazie alla "intelligenza
collettiva" delle reti telematiche.”
206
Storia di LINUX
207
”Si conoscono solo due modi per costruire
cose estremamente complesse. Il primo è
l’ingegneria, l’altro è l’evoluzione. E, tra i
due, l’evoluzione produce le cose più
complesse.
Danny Hills
208
Introduzione
Nel 1985 Richard Stallman fondò la Free Software
Foundation (FSF), il cui obiettivo era riassunto
nell'acronimo ricorsivo GNU = Gnu's Not Unix. In realtà
l'obiettivo era la scrittura di un intero Sistema Operativo,
analogo a UNIX, con delle caratteristiche innovative e varie
applicazioni di corredo, che fosse interamente free,
negando così la natura commerciale di UNIX.
In quell'epoca Stallman, l'ultimo custode dell'etica hacker
sviluppata al MIT (Massachusetts Institute of Technology),
storico centro universitario americano, incubatrice di molti
importanti progetti legati a Internet, utilizza i principi
assimilati nei suoi anni di permanenza all'Ia Lab, il
laboratorio di intelligenza artificiale, come linee guida per la
sua opera più conosciuta, un programma di editing chiamato
Emacs che permette agli utenti di personalizzarlo senza
limite: la sua architettura aperta incoraggia le persone ad
aggiungervi nuove funzioni e a migliorarlo senza sosta.
209
Stallman distribuisce gratis il programma a chiunque
accetti la sua unica condizione: rendere disponibili tutte
le estensioni apportate, in modo da collaborare al
miglioramento di Emacs, che diviene quasi subito l'editor
di testi standard nei dipartimenti universitari di
informatica.
Negli anni il progetto GNU ha partorito molti prodotti
software importanti e di qualità, come il famoso
compilatore (gcc, g++, ecc.), LATEX, Emacs, vari
applicativi, ecc. Tuttavia lo sviluppo del Sistema
Operativo vero e proprio, basato su un'architettura a
microkernel, e’stato piuttosto lento.
210
Introduzione
Tutto ebbe inizio nella fredda Helsinki
nel 1990 quando ad un'allora sconosciuto
studente universitario iscritto alla
facoltà di informatica e rispondente al
nome di Linus Torvalds non venne la
brillante idea di imbattersi nella
stimolante avventura dello sviluppo di un
sistema operativo che ricalcasse le orme
dell'affidabilissimo Unix.
211
Torvalds doveva studiare il nuovo
processore Intel 80386, che aveva
caratteristiche molto innovative rispetto
ai suoi predecessori, come ad esempio la
natura multitasking. Sulla macchina
utilizzata da Linus girava il Sistema
Operativo Minix, un piccolo UNIX
commerciale a microkernel, che veniva
offerto con notevoli agevolazioni per
scopi didattici. Linus si pose il problema
di migliorare Minix; non riuscendo
nell'intento, iniziò lo sviluppo di un kernel
che permettesse di scrivere una versione
gratuita di UNIX.
212
1991
Alla fine dell'Agosto 1991, Linus arrivò a
qualcosa di compiuto, a cui impose il
numero di versione 0.01, che tuttavia
rendeva ancora necessario l'utilizzo di
una macchina con Minix. Da quel
momento, secondo le sue stesse parole,
Linus fu irrimediabilmente catturato da
ciò che stava facendo, a tal punto da
dover a tutti i costi realizzare qualcosa
che gli permettesse di “cacciare” Minix
dal suo computer
213
Il 5 Ottobre 1991 Linus annunciò la prima
versione “ufficiale” di Linux, cioè la 0.02.
Si può immaginare che le parole con cui
Linus annunciò il rilascio di tale versione
indispettirono non poco Andy Tanenbaum,
famoso
professore
della
stessa
Università, guida dello sviluppo di Minix.
Il tutto diede origine a una famosa
“flame”, un lungo scambio di e-mail a cui
non
parteciparono
solo
Linus
e
Tanenbaum e i cui toni diventarono
presto molto accesi. Tale flame è
raccolta nel file linux_is_obsolete.txt,
disponibile su Internet
214
Tanenbaum affermava che Linux nasceva
obsoleto, in quanto era una riscrittura di
qualcosa che esisteva già da vent'anni. UNIX,
come tanti altri sistemi operativi, è monolitico:
il suo kernel corrisponde a un unico file eseguito
in “kernel mode”, che gestisce i processi, la
memoria, il file system e così via.
A chi voleva qualcosa di moderno e innovativo,
Tanenbaum consigliava di far riferimento a
sistemi a microkernel, nei quali la maggior parte
del sistema operativo viene eseguita in termini
di processi separati, la comunicazione tra i quali
viene gestita da un kernel di dimensioni ridotte.
215
Tanenbaum portava come esempi, tra gli altri, il
suo Minix, il progetto GNU, e una versione non
ancora rilasciata di ms windows nt.
Minix aveva limitazioni serie; ad esempio, non
permetteva di allocare memoria dinamicamente
(malloc()). Per i sistemi a microkernel, la pratica
contraddice la teoria, dimostrando che sono
inevitabilmente lenti rispetto a quelli “classici” a
macrokernel.
Linux introduce notevoli novità in merito ed
esiste anche una sua versione a microkernel.
Riguardo a ms windows nt, per esso non esiste il
concetto di processo; inoltre non rispetta molto
rigorosamente una struttura a microkernel.
216
Tra Torvalds e Tanenbaum l'approccio per lo
sviluppo di un sistema operativo era abbastanza
diverso:
Tanenbaum sosteneva e pretendeva che chiunque
avesse realizzato del codice per il suo SO lo avrebbe
dovuto
preventivamente
sottoporre
alla
sua
approvazione
Torvalds diede libertà assoluta agli sviluppatori,
mantenendo per sè solamente il trade mark.
217
HELP
Linus, nel rilasciare Linux 0.02, chiese
pubblicamente aiuto per portare avanti il suo
progetto. Infatti è facile intuire che lo sviluppo
del kernel di un Sistema Operativo UNIX è un
problema di dimensione eccessiva per una
persona sola.
218
From: Linus Benedict Torvalds.
Rimpiangete ancora i vecchi tempi di Minix
1.1,quando gli uomini erano uomini, e scrivevano
da sé i propri device driver [il software di
interfacciamento ai dispositivi (nda)]? Vi manca
un progetto simpatico e state morendo per un
sistema operativo in cui piantare i denti? Siete
frustrati dal fatto che in Minix tutto funziona?
[...] Sto lavorando per una versione free di un
sistema operativo simile a Minix per computer
AT-386. Ho finalmente raggiunto lo stadio in cui
è perfino usabile (anche se questo ovviamente
dipende da cosa volete) e ho messo dei sorgenti
a disposizione per una più ampia distribuzione. È
solo alla versione 0.02, ma sono riuscito a
eseguire con successo bash/gcc/gnu-make/gnused/compress [alcune utility GNU (nda)] etc su
di esso.
219
Molti offrirono aiuto a Linus... oggi solo una
piccola parte del kernel è scritta direttamente
da lui, che nel tempo, senza mai imporsi, è stato
riconosciuto come la guida indiscussa dello
sviluppo di Linux. C'è stata perfino una battaglia
legale in suo favore, conclusasi il 20 Agosto
1997 con il riconoscimento a Linus Torvalds del
Trade Mark (marchio registrato) LINUX, che
nel Settembre 1995 era stato assegnato a
William R. Della Croce, sollevando un mare di
proteste. Attualmente Linus ha un ruolo
fondamentale, dato che l'ultima parola nelle
varie
scelte
riguardanti
il
kernel
è
ovviamente sua.
220
1992
Viene rilasciata la versione 0.12 che si presenta
già relativamente stabile e in grado di
supportare un pò di hardware.
Tutto ciò avviene con l'immediata disponibilità
del codice in rete e il coinvolgimento di altri
appassionati che collaborano allo sviluppo di
alcune parti. Sono già presenti anche alcuni
utilizzatori, che ne denunciano i vari errori ed
esigenze.
In aprile è rilasciata la versione 0.96 e nascono
le prime distribuzioni, ovvero la MCC Linux e la
SLS.
221
1994
Esce la versione definitiva Linux 1.0.
Nascono RedHat, Debian e SUSE, che sono
ancora oggi tra le distribuzioni più note e
diffuse.
Linux è sotto copywrite di Linus Torvalds, ma
diventa ufficialmente un software "open
source", nel rispetto della General Public
License del movimento GNU Open Source.
Dato l'interesse fortissimo, nascono i primi
Linux User Group.
222
1996
E' rilasciata la versione 2.0 e compaiono le
prime versioni tradotte in altre lingue.
Nasce la mascotte di Linux: TUX, il pinguino più
famoso del mondo.
223
Agli inizi Linux non aveva ancora un logo, ma si sollevarono
subito tante voci che chiedevano una mascotte ufficiale.
Così nel 1996 un pinguino di nome Tux divenne il logo
ufficiale del sistema operativo libero. Chiaramente
l'origine del nome è da ricercare nella passione che Linus
Torvalds, il padre di Linux, nutre per pinguini. Linus
racconta che un giorno venne morso da uno di questi
abitanti del Polo Sud in bianco e nero nello zoo di
Canberra, nell'Australia, e che in quel occasione
contrasse la cosiddetta "penguinitis". Dal quel giorno in
poi, ogni notte sognava sempre dei pinguini. Ne derivò che
Linus scegliesse un piccolo, grazioso pinguino quale
mascotte per il "suo" sistema. Ovviamente Tux deriva
dall'inglese tuxedo (che vuol dire frac).Il vignettista
Larry Ewing vinse il concorso indetto proprio per creare
una mascotte Linux e dobbiamo a lui le sembianze di Tux.
Esiste anche un vero pinguino vivente di nome Tux. In
occasione del compleanno di Linus Torvalds nel 1997,
rappresentanti della comunità Linux adottarono per lui un
pinguino nello zoo di Bristol (Regno Unito).
224
1997/1999
Dal ‘97 la storia di Linux diventa sempre più
indipendente da Torvalds, che lascia la Finlandia
e si sposta a Santa Clara (Silicon Valley), dove
assume un ruolo non molto chiaro nella
misteriosa azienda Transmeta. La Transmeta,
infatti, è una azienda che tra i soci fondatori
annovera un certo Paul Allen (Microsoft).
L'azienda progetta di produrre microprocessori
a basso consumo, però assume programmatori e
tecnici molto esperti e paga Torvalds per
continuare a sviluppare il suo Linux.
1999 esce il kernel in versione 2.2
225
2001
Nel febbraio 2001 Linux ha deciso di
rilasciare
ufficialmente
l’ormai
attesissima (da un paio d’anni) versione
2.4 del kernel.
L’attesa era giustificata dal fatto che il
nuovo kernel presentava importanti
novità, sia da un punto di vista tecnico e
funzionale che dal punto di vista degli
utenti(per es. con l’introduzione del pieno
supporto per le porte USB che nel
frattempo si sono sempre più diffuse nel
mondo del personal computer).
226
2003
Linux ha indubbiamente conquistato un ruolo
fondamentale tra i più diffusi sistemi operativi,
a fianco di Unix e Microsoft. La stessa IBM ha
adottato il pinguino, che è installabile sui
sistemi AS/400 o iSeries e spinge molto verso
un uso massiccio di questo sistema che offre
garanzie di notevole affidabilità soprattutto
come server web. Inoltre è presente nei sistemi
integrati e nei dispositivi robotizzati. E' stato
usato sullo Shuttle, sui palmari e sulle
workstation
Alpha.
Possiamo
senz'altro
considerarlo il sistema operativo più portabile
oggi esistente.
227
Microsoft, ovviamente, lo considera il più
temibile nemico da combattere, anche perchè
trattandosi di un prodotto open source,
presente sul mercato in varie versioni sviluppate
in tutto il mondo, non è possibile tentarne
l'acquisto per metterlo in soffitta o sfruttarlo
come ha fatto con altri prodotti saliti alla gloria.
Attualmente Torvalds vive ancora in California,
a Santa Clara, con la moglie Tove (sei volte
campionessa nazionale di Karate in Finlandia), e
lavora presso la Transmeta Corporation dove si
occupa di coordinare il gruppo di programmatori
che sviluppa il Kernel di Linux.
228
Giugno: Linus Torvalds ha deciso di dedicarsi
interamente in OSDL allo sviluppo del kernel del
"suo" sistema operativo.
Un
messaggio
sulla
mailing
list
di
http://www.kernel.org/ per annunaciare una
minor release del kernel di sviluppo e poi
qualche riga dedicata a sè stesso. Così Linus
Torvalds annuncia la fine dell'avventura in
Transmeta, per dedicarsi in pieno allo sviluppo
del kernel di Linux presso l'ODSL (Open Source
Developement Lab).
229
2003
Il 2003 sarà ricordato anche per l'anno di SCO
e dei suoi attacchi a Linux e al mondo
OpenSource, consequenziali ad una azione legale
intrapresa
contro
IBM.
Tecnologicamente la strada è chiara e le carte
sono vincenti: Linux e tutto il software
OpenSource sono decisamente all'altezza sia sui
sistemi di fascia alta che sui desktop, oltre ad
essere presente nel cuore invisibile di
innumerevoli
device
elettronici.
230
2004
Sgonfiato, anche se non concluso, il caso SCO,
nuove minacce si profilano all'orizzonte di un
pinguino che continua a diffondersi e
conquistare nuovi territori: in particolare leggi
draconiane sui brevetti, che permettono di
brevettare
indiscriminatamente
algoritmi,
soluzioni
e
idee
informatiche
triviali
Intanto il kernel 2.6 si diffonde e viene usato
nelle principali distribuzioni, sempre più user
friendly e pronte per il desktop.
231
Storia del sistema
operativo OS/2
232
OS/2
OS/2 è un sistema operativo sviluppato dalla
IBM per l'uso sui propri personal computer.
L'inizio della storia di OS/2 risale al 1984, con
l'arrivo sul mercato del primo PC AT IBM con
processore 80286 che per la prima volta in un
personal computer supportava la modalità
protetta per il sistema operativo,
una tecnica per avere un sistema stabile e al sicuro da
crash o malfunzionamenti delle applicazioni.
Il progetto venne iniziato congiuntamente da
IBM e da Microsoft; la versione più aggiornata
disponibile di OS/2 è del 2002, con la versione
4.52 nota anche come OS/2 Convenience Pack
2.
233
OS/2
Dotato di ottima stabilità, tecnicamente
superiore alla concorrenza Microsoft, ma meno
diffuso per via della esosità di risorse di
memoria delle prime versioni e storicamente
carente di applicazioni, non riuscì mai a
rimontare lo svantaggio presso gli utenti finali,
nemmeno quando la IBM con una mossa
promozionale provò a distribuire gratis le
versioni 3.0 e 4.0, molto migliorate.
OS/2 si ricavò comunque una nicchia nel settore
bancario, dove conserva ancora una certa base
installata.
234
OS/2
Attualmente lo sviluppo di IBM OS/2 è congelato e il
supporto tecnico a questo sistema operativo da parte
della casa madre cesserà nel 2007.
Tuttavia la IBM ha continuato ad aggiornare OS/2 negli
anni, che ora supporta comunque tutte le tecnologie più
recenti: Java 1.4, USB 2.0, JFS (Journaled File System)
e le ultime schede video NVidia, ATI e Matrox.
Nel 2000 Serenity System ha stretto un accordo con
IBM per distribuire un nuovo sistema operativo basato sul
kernel dell'ultima versione rilasciata di OS/2 Warp:
questo nuovo sistema operativo (o nuova versione di
OS/2) prende il nome di eComStation. Attualmente
(2004) è giunto alla versione 1.1 e viene regolarmente
commercializzato.
235
Storia di OS/2
Nel 1987 viene rilasciata la prima
versione di OS/2, denominata CP/DOS.
Non ha interfaccia grafica ma solo
modalità testo: è multitasking, ma è
visibile una sola applicazione alla volta
mentre le altre girano in background.
Introduce anche un nuovo formato di file
eseguibile, il NE o New Executable
basato su sezioni distinte per codice e
dati.
236
Storia di OS/2
Interfaccia OS/2 – PC/DOS
237
Storia di OS/2
La versione OS/2 1.1 (nome in codice
Trimaran) viene rilasciata nel 1988:
stavolta comprende una interfaccia
grafica, il Presentation Manager (PM), ed
è disponibile in due vesti:
Standard Edition ( SE )
Extended Edition (EE);
la versione EE comprende in più un
database manager ed un communications
manager.
238
Storia di OS/2
Interfaccia OS/2 1.1
239
Storia di OS/2
Nel 1989 viene rilasciata la versione 1.2 (nome in codice
Sloop), con un PM migliorato: nella versione EE compaiono
il nuovo file system HPFS e il linguaggio REXX.
Intanto si stanno affermando i processori 80386 e IBM
mette in cantiere OS/2 2.0, che dovrà essere
interamente a 32 bit e solo per processori 80386,
abbandonando i vecchi 286.
Ormai però l'alleanza con la Microsoft è sempre più tesa
a causa dei tempi lunghi che la IBM impone, ritardando
l'adozione definitiva di una interfaccia grafica per il
nuovo sistema operativo, e poco dopo decide di staccarsi
dal progetto per sviluppare una propria versione di OS/2,
che più tardi verrà ribattezzata Windows NT.
Dalla fine del 1990 in poi la IBM si fa carico da sola dello
sviluppo di OS/2.
240
Storia di OS/2
Interfaccia OS/2 1.2
241
Storia di OS/2
Nel 1991 IBM rilascia la prima versione interamente sviluppata
in casa. Ci sono ancora molte parti di codice Microsoft, ma
alcune cose sono state modificate e tutte le nuove aggiunte sono
made in IBM.
OS/2 1.3 è più veloce, più stabile e più compatto di prima,
grazie anche ad un nuovo algoritmo di swap.
Inoltre sono stati apportati cambiamenti come:
Ci sono molti driver nuovi,
l'installazione è più semplice,
i font di sistema sono stati ridisegnati
il driver video supporta risoluzioni fino a 1024x768.
Inoltre il REXX è incluso anche nella versione SE.
242
Storia di OS/2
Interfaccia OS/2 1.3
243
Storia di OS/2
OS/2 2.0 (nome in codice Cruiser), rilasciato
nel 1992, è il primo vero sistema operativo a
32-bit per il PC.
Ha una emulazione DOS tramite macchine DOS
virtuali (VDM) che fanno credere ai programmi
DOS di girare in un PC tutto per loro; incorpora
una versione licenziata di Windows chiamata
Win-OS2 attraverso cui far girare anche i
programmi per Windows 3.0/3.1;
viene introdotta la WorkPlace Shell (WPS), una
interfaccia utente orientata agli oggetti
(OOUI) che integrata nel Presentation Manager
di OS/2 diventa uno dei punti di forza di OS/2.
244
Storia di OS/2
Interfaccia OS/2 2.0
245
Storia di OS/2
desktop OS/2 versione 2
246
Storia di OS/2
Un anno dopo (1993) esce la versione 2.1 (nome in codice
Borg), che introduce una grossa novità: il Presentation
Manager si evolve, acquisisce capacità multimediali e
diventa Multimedia Presentation Manager/2 (MMPM/2).
Inoltre vengono introdotti:
il supporto allo standard di risparmio energetico APM,
l'interfaccia PCMCIA,
il supporto TrueType in Win-OS/2
e tutto il codice viene rivisto ed ottimizzato.
247
Storia di OS/2
Successivamente escono le versioni 2.1 e 2.11
che aggiungono ulteriori ottimizzazioni, ma
purtroppo OS/2 continua a chiedere almeno 8
MB di RAM per funzionare bene, in un periodo in
cui i PC hanno al massimo 4 MB e la RAM costa
cara.
Cosciente di questo fatto la IBM mette in
cantiere una versione leggera di OS/2, che giri
bene anche con poca RAM.
248
Storia di OS/2
Centra l'obiettivo e nel 1994 esce OS/2
3.0 (Warp) capace di funzionare
egregiamente anche con solo 4 MB di
RAM.
Questa nuova versione comprende una
WPS molto migliorata e il supporto nativo
al protocollo TCP/IP e ad internet.
249
Storia di OS/2
Se esaminiamo la figura,notiamo tre tipi di oggetti distinti:
Icone tridimensionali animate
Desktop
Launch Pad
Interfaccia OS/2 3.0 Warp
250
Storia di OS/2
1.
2.
3.
lo sfondo del video, denominato Desktop,
personalizzabile a livello di colori disegno e
font di caratteri; questo è la principale
cartella di OS/2;
una barra rettangolare fornita di icone, il
Launch Pad, che consente all’utente di
raggruppare unico posto logico gli oggetti che
più frequentemente utilizza (novità della
versione Warp);
delle icone tridimensionali animate, che
rappresentano graficamente file di dati,
cartelle o programmi.
251
Storia di OS/2
Caratteristica fondamentale di WPS del Warp è la
manipolazione diretta degli oggetti, che l’utente
effettuata tramite entrambi i pulsanti del mouse:
Il primo (pulsante sinistro) viene utilizzato per
selezionare gli oggetti,
mentre il secondo (pulsante destro) effettua il “dragand-drop” (trascina-e-rilascia).
Drag-and-drop è una delle parole di OS/2 Warp.
E’ una funzione tramite la quale è possibile spostare o
copiare oggetti (file di dati, cartelle, dispositivi) da un
posto ad un altro della scrivania.
252
Storia di OS/2
Un’altra novità di OS/2
Warp è il supporto didattico
che si presenta potenziato
rispetto alla precedente
versione.
Dopo
l’accensione
del
Personal
immediatamente
successiva all’installazione di
OS/2 Warp, il sistema si
presenta
all’utente
eseguendo
l’applicazione
Supporto
Didattico
(o
Tutorial), un programma di
aiuto
interattivo
per
introdurre l’utente ad alcuni
dei
concetti
base
di
funzionamento del sistema. La figura ne presenta la copertina.
253
Storia di OS/2
Tale supporto didattico consiste di una serie di pannelli di
testo e immagini grafiche per illustrare i criteri
fondamentali per interagire con il sistema operativo.
Tra gli esempi trattati compare la descrizione dell’uso del
mouse e l’accesso ai menu di una finestra.
L’esecuzione del Supporto Didattico non è limitata alla
prima accensione del sistema, ma l’oggetto risiede nella
cartella Informazioni e tra gli oggetti del Launch Pad.
Risulta evidente che lavorare con OS/2 Warp è semplice,
ma soprattutto produttivo grazie anche all’ausilio di
svariate applicazioni di utilità introdotte con il Bonus Pack
fornito insieme al sistema operativo.
254
Storia di OS/2
Nel 1995 successivamente escono
altre due versioni di OS/2 3.0
denominate Connect e Server, che
integrano una serie di tool di rete
IBM avvantaggiandosi della ottima
stabilità raggiunta da OS/2 che ne
fa una buona piattaforma per
server di rete.
255
Storia di OS/2
Nel 1996
viene rilasciato Warp Server .
E' la combinazione di Warp 3 con le capacità di
una versione avanzata dei prodotti LAN server
4.0 di IBM.
OS/2 Warp server risulta essere una
piattaforma integrata ideale per l'emergente
mercato dei server, completo di tutti i
tradizionali servizi di stampa e condivisione file.
Comprende accesso remoto e advanced backup
disaster e recovery.
256
Storia di OS/2
Nel 1996 esce l'ultima versione completa di OS/2, la
Warp
4.0
(nome
in
codice
Merlin).
257
Storia di OS/2
Warp 4 sfoggia una nuova veste grafica, integra i tool di
rete della precedente versione Connect e in più ha un
client di rete universale, capace di connettersi a
praticamente ogni tipo di rete e di protocollo esistente
possiede inoltre il supporto per la sincronizzazione dei
files e la gestione remota dell'accesso che permette di
collegarsi alla propria macchina da una qualsiasi stazione
in rete.
Fornisce la WarpGuides un modo intelligente per guidare
l'utente nelle azioni più comuni.
Il desktop configurato per l'accesso ad internet consente
l'accesso ai siti preferiti con un solo click.
258
Storia di OS/2
OS/2 Warp 4 introduce inoltre
miglioramenti
nell'interfaccia
utente rendendola ancora più
funzionale ed intuitiva, con icone
tridimensionali
ombreggiate,
256 colori (o più) molti sfondi
personalizzati.
Le cartelle sono di nuovo
disegno
ed
è
possibile
personalizzare gli indicatori
degli argomenti con diversi
colori.
Inoltre OS/2 Warp 4 integra
una nuova versione del Lotus
SmartCenter
(detto
WarpCenter) una barra ad icone
della scrivania elettronica che
permette di attivare facilmente
i programmi e verificare lo stato
del
sistema.
259
Storia di OS/2
In
particolare
WarpCenter
crea dinamicamente:
una vista di tutto quanto
c'e' sull'area di lavoro del
PC
la lista dei programmi
attivi
indicatori di stato relativi
allo spazio libero sul disco
ed al livello di carica della
batteria dei PC portatili.
WarpCenter, essendo sempre
visibile, permette di attivare
una
nuova
applicazione,
verificare il contenuto di un
drive o collegarsi ad Internet
senza
dover
chiudere
la
finestra
su
cui
si
sta
lavorando.
260
Storia di OS/2
Ma ormai il destino commerciale di OS/2
è segnato.
Nel 1997 IBM decide di congelarne lo
sviluppo.
Nel 1999 IBM smentisce le voci di una
versione 5.0 di OS/2, ma in cambio lo
aggiorna un'ultima volta ed esce Warp
Server for eBusiness (nome in codice
Aurora; versione 4.5) che integra un
nuovo kernel.
261
Storia di OS/2
Nel 2000 IBM rilascia il Convenience
Pack che contiene in pratica una nuova
versione di Warp Server for eBusinness
e di Warp 4.
Nel 2002 viene rilasciato il Convenience
Pack 2. Questa è al momento l'ultima
versione di OS/2 rilasciata da IBM
262
La Storia del sistema
operativo BeOS
263
Cos'é BeOS?
BeOS é un sistema
operativo basato sul
concetto
di
MediaOS,
termine
ideato dai progettisti
della Be inc per
indicare un sistema
operativo in grado di
manipolare le grandi
quantitá
di
dati
multimediali.
264
Cos'é BeOS?
Caratteristiche principali
BeOS al contrario di quanto si crede non nasce da Unix ma é
stato scritto da zero per non avere vincoli di compatibilità e
quindi poter implementare soluzioni e caratteristiche moderne.
In BeOS tutte le applicazioni aperte vengono eseguite
contemporaneamente e non una alla volta; si possono lanciare
applicazioni, navigare sul web, vedere video e ascoltare audio
contemporaneamente, senza necessità di aspettare la fine di
ogni esecuzione dei comandi impartiti tutto ciò perché BeOS è
un sistema realtime ovvero studiato per eseguire molteplici
operazioni insieme senza rallentare le prestazioni del p.c. su cui
si sta lavorando.
BeOS è un sistema multiprocessore, infatti supporta il
Simmetric Multiprocessing che gli permette di gestire fino ad 8
processori in parallelo, ( si può notare come la velocità e le
prestazioni del computer aumentano se si utilizza un sistema
multiprocessore con BeOS.
265
Cos'é BeOS?
Ogni applicazione viene
eseguita
in
un
suo
determinato spazio di
memoria;
grazie
all'utilizzo della memoria
protetta è praticamente
impossibile pensare di
mandare
in
crisi
il
sistema,
se
eventualmente
un
applicazione va in crash
basta
semplicemente
effettuare
il
kill
dell'applicazione
e
continuare a lavorare
come se niente fosse
accaduto.
266
Cos'é BeOS?
Con BeOS si può:
sfogliare il web
spedire e-mail
BeOS supporta infatti la piena integrazione
con il protocollo TCP/IP dando la possibilità
di navigare in Internet .
267
Cos'é BeOS?
Desktop di BeOS
268
Cos'é BeOS?
BeOS 5 non é molto
esigente in fatto di
risorse hardware; basta
possedere:
un processore Pentium
32 Mbyte di Ram,
circa 500 Mbyte di
spazio libero su Hard
Disk
una
scheda
grafica
compatibile
con
lo
standard Vesa.
Purtroppo
non
sono
supportate
tutte
le
periferiche poiché molti
produttori hardware non
considerano gli utenti
nonWindows.
269
Storia del sistema operativo
BeOS
Verso la fine di Settembre del
1990 Jean-Louis Gassée e
Steve Sakoman lasciarono la
Apple con l'idea di costruire
una macchina che avrebbe
dovuto suscitare lo stesso
senso di lealtà e attaccamento
del computer Amiga, una
macchina che aveva affascinato
per anni Gassée;
questa macchina avrebbe avuto
un sistema operativo innovativo
che superasse i limiti degli altri
sistemi nella gestione dei dati
multimediali.
270
Storia del sistema operativo
BeOS
Jean-Louis Gassée prima di fondare la Be
Incorporated nel1990 é stato per più di
9 anni un ingegnere della Apple come
presidente del settore ricerca e sviluppo
dei nuovi prodotti; il cofondatore Steve
Sakoman era direttore dello sviluppo
delle CPU e delle linee di produzione di
Apple II, Macintosh e Newton.
271
Storia del sistema operativo
BeOS
L'anno dopo aver lasciato la Apple Gassée e
Sakoman iniziarono a lavorare al loro progetto e
alla fine del 1999 Sakoman aveva costruito il
primo prototipo con processore AT&T Hobbit
(lo stesso usato nei primi prototipi Newton), la
macchina fu soprannominata Be-1 nome che fu
poi sostituito con BeBox.
I chips AT&T Hobbit furono preferiti ai chips
Intel per il minor costo, infatti costavano circa
$35 l'uno rispetto ai $300 necessari per
comprare un Intel 386s .
272
Storia del sistema operativo
BeOS
Verso la fine del 1991 Sakoman finì di realizzare il
secondo prototipo costruito a mano in garage (come nella
storia dei primi Apple) con cinque processori AT&T
Hobbit RISC e tre 3210 DSP che gestivano (video, audio
e input/output); per tre anni Sakoman continuò a
migliorare la BeBox, aggiungendoci varie componenti.
I processori Hobbit non ebbero mai un'ampia
diffusione e così la AT&T che li aveva sviluppati
per alcune macchine portatili ne cessò la
costruzione
uscendo
definitivamente
dal
mercato dei processori;
273
Storia del sistema operativo
BeOS
la Be fu così costretta a cambiare
l'architettura hardware della BeBox e ad
utilizzare il chip PowerPC 603, che ancora una
volta fu preferito ai chips Intel per il miglior
rapporto prezzo/prestazioni;
la prima revisione progettata da Glenn Adler fu
ottenuta aggiungendo una scheda contenente i
PowerPC alla macchina esistente basata sui
processori Hobbit, grazie a questo ibrido fu
possibile iniziare la migrazione verso la
piattaforma PPC; più tardi a Joe Palmer fu
affidato il compito di progettare e costruire la
BeBox
basata
su
PPC.
274
Storia del sistema operativo
BeOS
Nell'ottobre
del
1995
veniva, per la prima volta,
presentata al pubblico la
BeBox insieme alla prima
demo del sistema operativo
BeOS, generando un grande
interesse tra utenti e
sviluppatori.
Nel gennaio 1996 la Be Inc
con sole 100 BeBox messe a
disposizione
degli
sviluppatori raccolse circa
1000 applicazioni inviate da
aspiranti
Be
Developer,
inoltre nello stesso mese uscì
la DR6 del sistema BeOS.
275
Storia del sistema operativo
BeOS
Durante il MacWorld tenutosi a Boston
nell'agosto del 1996 la Be mostrò per la prima
volta al pubblico il sistema operatico BeOS
funzionante su un Power Macintosh, nel
frattempo il BeOS per la BeBox non era ancora
maturo; mentre la BeBox, che molti allora
definirono il nuovo Amiga, era pronta e
conteneva due processori PowerPC 603 a 66Mhz
(o 603e a 133 Mhz) della Motorola, il prezzo
della versione base sul mercato americano era di
$1600 mentre il sistema completo arrivava a
$3000
.
276
Storia del sistema operativo
BeOS
A metà del 1996 la Apple che viveva una grave
crisi si avvicinò alla poco conosciuta Be Inc. con
l'intenzione di prelevarla in blocco e di fare
proprio il suo sistema operativo,
in questo frangente Gassée riuscì a trarre
vantaggio dalla situazione per far conoscere e
lanciare nel mondo informatico la Be Inc.; le
trattative tra la Apple e la Be Inc. andarono
avanti finché Steve Jobs, uno dei due inventori
del primo Apple, riuscì a convincere i vertici
della Apple a scartare la Be e a comprare la
Next, di sua proprietà, per $400 milioni di
dollari una cifra che era il doppio di quanto
chiesto dalla Be .
277
Storia del sistema operativo
BeOS
Una volta tornato alla Apple, Jobs non rilasciò più le
specifiche per le nuove macchine (i PowerMac G3) di
fatto impedendo alla Be di portare avanti lo sviluppo di
BeOS per PowerMac; inoltre nonostante le ottime qualità
della BeBox il suo costo finale era troppo alto, per cui nel
gennaio del 1997 ne fu cessata la produzione per
concentrarsi sul solo sviluppo del sistema operativo BeOS
che uscì il 14 luglio 1997 nella versione commerciale per
PowerPC e nel mese di ottobre nella versione 2.
Impossibilitata dalle scelte della Apple a continuare lo
sviluppo del suo sistema operativo per l'architettura
PowerMac la Be Inc. decise di iniziare il porting per i PC
(x86) e da notare che fino ad allora tale eventualità era
stata indicata come impossibile o molto improbabile.
278
Storia del sistema operativo
BeOS
Nel marzo del 1998 arriva la
prima versione di BeOS per
Intel (e "vecchi" PowerPC),
la versione 3 che supportava
una ridottissima serie di
schede audio e video e a
novembre dello stesso anno
la versione 4 seguita dalla
4.5,
infine nel marzo 2000 la
R5,
prima
in
versione
gratuita (BeOS Personal
Edition) e dopo qualche mese
in versione Professional;
la R5 ha avuto due upgrade:
il 5.0.1 e il 5.03 del 27
Marzo 2000 che di fatto é
l'ultima versione rilasciata di
BeOS.
279
Storia del sistema operativo
BeOS
Varie sono le cause che portarono la Be a
rilasciare una versione gratuita del BeOS, tra
queste: vi fu sicuramente la difficoltà nel
fornire il sistema operativo a distributori OEM
per via degli ostacoli creati da Microsoft con i
suoi discutibili contratti e l'obiettivo di rendere
più semplice provare il sistema senza dover
ripartizionare il disco rigido per installarlo;
bisogna inoltre notare che ormai la fine era
vicina poiché la Be Inc. aveva accumulanto
debiti per oltre 54 milioni di dollari.
280
Storia del sistema operativo
BeOS
Nel tentativo di risollevarsi La Be Inc. cercò di diversificare la
sua produzione sviluppando una versione di BeOS adatta al
mercato embedded (palmari) chiamata BeIA (Be Internet
Appliance), questo riempi di preoccupazione la comunità BeOS
circa la sorte del sistema per i desktop; di lì a poco le
preoccupazioni si accentuarono quando la Palm iniziò a
interessarsi a BeIA e si materializzarono quando il13 Novembre
2001, la Palm completò l'acquisizione della Be inc. divenendo
proprietaria di BeOS.
La Palm all'inizio non svelò le sue intenzioni nonostante la
pressante richiesta di chiarimenti sul futuro di BeOS avanzata
dalla comunità, e solo dopo aver negato la licenza per il codice
sorgente di BeOS al BeUnited group chiarì che non aveva
intenzione di puntare su BeOS per ragioni tecniche e d'affari.
281
Storia del sistema operativo
BeOS
Dopo pochi giorni dall'annuncio che la Palm stava per
comprare BeOS nasceva il progetto OpenBeOS con
l'obiettivo principale di consegnare il controllo del
Sistema alla comunità BeOS evitando così che la Palm o
un'altra compagnia potesse deciderne il destino;
OpenBeOS ha ricevuto da subito l'appoggio della
comunità e alcuni programmatori si sono aggregati per
iniziare a lavorare a questo ambizioso progetto che ha
come base le parti del sistema che la Be Inc. aveva reso
opensource (Deskbar e Tracker), il progetto viene
sviluppato per gruppi di programmazione che si dedicano
alle
varie
parti
del
Sistema.
282
Storia del sistema operativo
BeOS
Oltre a OpenBeOS tra i progetti, chiamati i "cloni BeOS", nati
per ricreare BeOS ci sono: "Blue Eyed OS" guidato dal
Guillaume Maillard e "Cosmoe" che sono essenzialmente dei
tentativi per ricreare BeOS basandosi su un kernel Linux.
Nel periodo prima dell'acquisizione da parte della Palm la Be
Inc. oltre a lavorare a BeIA stava testando alcuni aggiornamenti
per BeOS tra cui: BONE che sta per BeOS Networking
Environment e doveva rappresentare un grosso passo avanti
nella parte del sistema dedicata al netwoking, offrendo nuove
possibilità nel settore delle reti allora dominato da Linux/Unix e
Windows NT/2000; inoltre viene portato avanti lo sviluppo sulla
nuova struttura OpenGL e dei driver con accelerazione 3D.
283
Storia del sistema operativo
BeOS
La Be Inc non fece in tempo a realizzare la R6 con gli annunciati
BONE e OpenGL ma poco dopo l'acquisizione della Palm forse
per mano di qualche dipendente della Be Inc. compare sul Web
BeOS 5.1 (detto "Dano") una versione illegale e ancora
sperimentale di BeOS (con OpenGL non ultimato, BONE e una
GUI migliore della R5) frutto degli ultimi sforzi della Be Inc.; la
Palm, che di fatto era la nuova proprietaria di questo materiale,
non reagì dimostrando il più assoluto disinteresse per la sorte di
BeOS.
Venendo ai giorni nostri, la comunità é tuttora impegnata nel
portare avanti e sostenere i vari progetti che mirano a ricreare
BeOS mentre la YellowTAB una compagnia con base in Germania
sta per rilasciare un nuovo aggiornamento di BeOS che si chiama
"Zeta"; sicuramente la YellowTAB ha degli accordi con la Palm
ma la natura di questi accordi non é ancora di dominio pubblico;
la cosa più importante é che Zeta é un update legale di BeOS (in
pratica
BeOS
R6)
che
si
può
acquistare.
284
Polemiche ?
285
Polemiche ?
In queste slide vengono presentate al lettore, a scopo di
curiosità, alcuni articoli critici verso alcune case
produttrici di sistemi operativi.
Gli articoli sono stati tratti dai seguenti siti:
ilmattino.caltanet.it/hermes/
20040224/NAZIONALE/ESSERE_E_AVERE/TETE.htm
http://www.vnunet.it/computerresellernews/detalle.asp?ids=/A
rticoli/News//20030603008
http://www.tmcrew.org/csa/l38/multi/microsoft/le_monde_dip
l_02.htm
http://utenti.lycos.it/progettoeurasia/bmicrosoft.htm
http://processo.microsoft.oasi.asti.it/0704.html
286
Polemiche ?
http://www.cerca360.com/load.asp?page=http://www.wowarea.c
om
http://www.iltuosistema.it/storia.html
Leggere Ralph Nader e James Love, "Microsoft, monopolio del
prossimo secolo", le Monde diplomatique/il manifesto, novembre
1997.
http://www.mmedium.com/dossiers/piege/
Leggere Bernard Lang, "Des logiciels libres à la disposition de
tous", le Monde diplomatique, gennaio 1998.
Le Monde informatique, 2 luglio 1998, e http://www.aful.org/
287
Articolo 1
288
Microsoft contro Linux ?
Windows e' un sistema operativo di tipo proprietario, cioè non
gratuito. In altre parole non sono disponibili i sorgenti di
Windows e per ogni copia occorre acquistare una licenza d'uso .
Linux al contrario, e' un sistema operativo non proprietario e
gratuito, del quale sono disponibili i sorgenti. Inoltre, essendo
disponibili i sorgenti, Linux è sottoposto ad una continua ed
interminabile revisione ad opera della comunità di
programmatori sparsi in tutto il mondo che contribuisce al suo
sviluppo.
Perciò gli errori dei programmi presenti su Linux vengono più
facilmente controllati e corretti. Windows non viene revisionato
da migliaia di programmatori.
289
Microsoft contro Linux ?
Windows è di proprietà della Microsoft, che è l'unico soggetto
in grado di poterlo modificare e correggere. Quindi c'e'
oggettivamente una fase di revisione degli errori molto più
limitata.
Inoltre quando viene rilasciata una versione nuova di Windows
occorre pagarla. Quando esce una 'versione' nuova di Linux al
contrario, e' sufficiente scaricarla dalla rete senza dover
pagare .
Migliore qualità e costo zero quindi, ecco perchè molte persone
stanno cominciando ad indirizzarsi verso il mondo Linux. E di
questo fatto se ne sono accorte anche le grosse case
produttrici di software, che stanno cominciando a produrre
software utilizzabile su piattaforma Linux.
290
Come nasce il monopolio
Microsoft
A questo punto occorre illustrare come un prodotto come
Windows si sia imposto sul mercato ed abbia acquisito una
posizione di monopolio, nonostante esistano in giro sistemi
operativi di qualità superiore come appunto Unix (commerciale)
e Linux (gratuito). Nel 1969 Ken Thompson degli AT&T Bell
Laboratories sviluppò il sistema operativo Unix e 22 anni più
tardi, nel 1991 uno studente di scienze dell'informazione
dell'universita' di Helsinki, Linus Torvalds ideò Linux: una
versione per PC di Unix.
Linux però nacque come progetto di ricerca e non come
operazione commerciale, perciò l'obiettivo di Linus Torvald non
era quello di acquisire maggiori fette di mercato rendendolo un
prodotto facile da usare.
291
Come nasce il monopolio
Microsoft
Infatti le prime versioni di Linux erano abbastanza difficili da
usare: occorreva realmente essere degli esperti informatici.
Questo non fu lo stesso ragionamento di Bill Gates, che al
contrario ha sempre mirato al raggiungimento di fette di
mercato sempre più ampie fino a acquisire di fatto una posizione
di monopolio.
In molti paesi molte marche di computer vendono i loro personal
con Windows preinstallato e non e' possibile acquistarne uno
senza Windows. In Italia e' leggermente diverso, nel senso che
e' possibile farlo anche se non tutti lo sanno. Infatti esiste un
accordo tra i rivenditori di computer e la Microsoft: per ogni
versione preinstallata su un computer il rivenditore deve pagare
una cifra alla Microsoft e tale cifra fa parte poi del prezzo
posto all'acquirente.
292
Come nasce il monopolio
Microsoft
In altre parole oggi in Italia e' possibile acquistare un PC e farsi
preinstallare Linux (ormai alla portata anche dell'utente meno
esperto), e questo i venditori di computer non lo dicono... ;o) Ma
la posizione di monopolio e' stata acquisita dalla Microsoft
grazie ad abili trucchi e stratagemmi che avevano come primo
obiettivo il consolidamento del monopolio e non certo la
soddisfazione dell'utente finale e la produzione di software di
qualita'.
Si sente spesso utenti di Windows dire frasi del tipo: 'ogni
tanto si pianta il PC se uso quel tale programma', oppure: 'ogni
tanto succede questa cosa strana e devo spegnere e riaccendere
il computer' o ancora: 'ho paura a toccare questo programma o
ad installarne uno nuovo, perche' una volta l'ho fatto e si e'
bloccato tutto'.
293
Come nasce il monopolio
Microsoft
Utenti che pensano di non essere troppo esperti e che evitano di
'smanettare' sul loro computer per paura di fare danni, non
sapendo che in realtà il loro problema principale e' proprio il
sistema operativo che usano e non la loro inesperienza.
Nel 1991 nasce il web, nel 1993 nasce Mosaic (il primo browser
web grafico) e nel 1994 nasce Netscape Navigator, un browser
web grafico di ottima qualità che si diffonde immediatamente
tra gli utilizzatori di Internet.
Un anno dopo ecco la risposta Microsoft: nasce Internet
Explorer e comincia una dura guerra tra la Netscape e la
Microsoft. Parte immediatamente una delle prime manovre della
Microsoft: offrire Internet Explorer gratuitamente
294
Come nasce il monopolio
Microsoft
Attenzione però: non proprio gratuitamente, in quanto tale
browser web e' disponibile solo su Windows e chi possiede un
sistema operativo diverso (ad esempio Linux) non può usarlo.
Un'altra mossa della Microsoft e' stata poi l'integrazione di
Internet Explorer addirittura all'interno del sistema
operativo.
Integrazione così forte da impedirne la disinstallazione da parte
degli utenti che non erano intenzionati ad usarlo.
Il che pratica significa: ti dò questo browser web e tu lo prendi e
lo usi insieme a Windows, ma non provare ad usarne altri perché:
primo non puoi disinstallare Internet Explorer dalla tua macchina
secondo se provi ad installarne un altro, quest'ultimo
sicuramente creerà dei problemi di conflitto con il mio.
295
Come nasce il monopolio
Microsoft
Di fatto questo significa costringere gli utenti ad usare
Internet Explorer.
Morale della favola: la Netscape e' stata sbaragliata dal colosso
Microsoft che l'hanno poi costretta a distribuire Netscape
Navigator gratis (fornendo però i sorgenti del programma ).
Ora che sta cominciando a diffondersi Linux anche tra gli utenti
non troppo esperti grazie alla sua acquisita facilità d'uso e che
sta diventando una minaccia per la Microsoft cosa accadra'?
296
Come nasce il monopolio
Microsoft
Nel novembre del 1998 si diffusero sulla rete dei documenti
noti con il nome di 'Halloween documents'. Questi documenti
contenevano delle analisi fatte dalla Microsoft relative all'open
source ed al fenomeno Linux. Qui viene da loro stessi constatata
la notevole qualità del software open source e di Linux e
l'impossibilità della Microsoft di raggiungere gli stessi traguardi
(in quanto software proprietario). Venivano anche suggeriti dei
sistemi per combattere i pericoli open source e Linux.
Ancora una volta ecco partire delle strategie che non mirano
certo ad ottenere del software di qualità superiore e a
soddisfare gli utenti, ma mirano a soffocare un nemico e a
stroncarne lo sviluppo e la diffusione .
297
Come nasce il monopolio
Microsoft
Un' operazione che sa fare molto bene la macchina Microsoft e'
quella di obbligare gli utilizzatori di personal computer ad
utilizzare Windows e prodotti Microsoft.
E' a seguito di queste pratiche scorrette che già nel 1995 la
giustizia americana si e' occupata del caso Microsoft.
Se una casa produttrice di un sistema operativo (Windows)
produce anche gli applicativi che 'girano' all'interno di tale
sistema operativo (Word, Excel etc.), e' facile modificare il
sistema operativo in modo da essere instabile e andare in errore
con programmi prodotti da società concorrenti e funzionare
perfettamente solo con i propri.
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Come nasce il monopolio
Microsoft
Cosa c'e' dietro il software prodotto dalla Microsoft?
Come fa la Microsoft a costringere gli utilizzatori di computer a
comprare i suoi prodotti?
Perchè i programmi prodotti da terze parti non funzionano
correttamente sotto Windows?
Cosa significa il messaggio: 'Questo programma ha causato un
errore di pagina non valida e sara' terminato'?
Semplice, si tratta di manovre per consolidare il monopolio.
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Come nasce il monopolio
Microsoft
Qualsiasi prodotto distribuito dalla Microsoft ha tentato in vari modi di
imporre delle scelte proprietarie cercando di sovvertire gli standard del
momento. Questo si puo' vedere molto bene nei browser web, dove
Internet Explorer ha tentato più volte di imporre gli standard
Microsoft (con il linugaggio JScript, i tag HTML, il linguaggio ASP e via
dicendo).
Nei documenti halloween la Microsoft parla esplicitamente delle loro
intenzioni di scardinare gli standard attuali in modo da poter imporre i
propri.
E' da notare che la Microsoft non ha smentito quei documenti ma li ha
anzi confermati facendoli passare per semplici analisi di mercato e studi
di fattibilità. Internet e' diventata così importante e grandiosa grazie
agli standard aperti. Primo tra tutti il protocollo TCP/IP (una sorta di
linguaggio esperanto che permette a qualsiasi computer di dialogare con
qualsiasi altro) e secondo - ma non per questo meno importante - il
linguaggio HTML (che ha permesso la nascita del web).
Riuscira' la Microsoft ad imporre i propri standard ed ad eliminare
Linux?
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Come nasce il monopolio
Microsoft
A questo punto bisogna sfatare alcune convizioni:
Prima leggenda sfatata: la Microsoft non
inventò l'MS-DOS ma acquistò i diritti dell'86DOS di Tim Paterson
Seconda leggenda sfatata: la Microsoft non ha
inventato l'interfaccia grafica composta da
finestre tipica di Windows, infatti tale merito
spetta forse ad un'altra società, la Apple.
Quindi la Microsoft non ha inventato i prodotti
sopra elencati ma li ha prodotti acquistandone i
diritti.
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Articolo 2
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Il monopolio Microsoft
di Philippe Riviere
La fortuna di Bill Gates da le vertigini: il presidente e
principale azionista della casa americana Microsoft vale,
secondo una graduatoria fatta in luglio dalla rivista Forbes,
oltre 50 miliardi di dollari... Quanto a Paul Allen, cofondatore
della società, egli si trova alla testa della quarta fortuna
professionale del mondo. La percentuale dei profitti di
Microsoft non poggia su competenze tecniche fuori dal
comune ma su un meccanismo simile a una tassa sulle
istallazioni informatiche mondiali.
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•
•
Il suo principio è semplice: i costruttori di computer, di
stampanti, di software, etc. hanno bisogno di basi comuni per
poter proporre prodotti che funzionino insieme. D'altra parte,
milioni di utenti vogliono potersi scambiare facilmente i loro
documenti.
La strategia di Microsoft, fin dalla sua collaborazione con Ibm
nel 1981, è stata quella di proporre gli elementi informatici che
consentono questi scambi e di farne degli "standard del
mercato". A costo di imporli quando il mercato non li adotta
spontaneamente. Ciò ha valso a Microsoft una causa per
"comportamenti anticompetitivi ed esclusivi, aventi per scopo di
consolidare il proprio monopolio sui sistemi di gestione dei
personal computer e di estendere questo monopolio ai software
di navigazione su Internet". La causa è stata promossa il 18
maggio 1998 dall'amministrazione federale e da venti stati
americani.
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Finora, questa strategia gli è andata bene visto che, fra i
suoi prodotti (MS-DOS, Word, Excel, Windows, etc..),
numerosi sono quelli che controllano quasi il 90% del
mercato dell'intero pianeta .Ma c'è un fatto nuovo: la
stampa sottolinea le lagnanze degli utenti: i programmi
Microsoft sarebbero "lenti", "sempre più esigenti in
risorse [memoria e disco rigido]" e "infarciti di errori".
Perciò, molti grandi produttori di computer consigliano ai
clienti di aspettare prima di installare Windows 98, per
incompatibilità. Qualunque altro editore di software
sarebbe fatto a pezzi dalla concorrenza, ma Microsoft si
è reso inattaccabile con strumenti tecnici e legali: spesso
gli utenti che hanno elaborato dati con i suoi software non
possono rileggerli con programmi concorrenti che
violerebbero, in tal caso, il copyright di Microsoft.
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La causa, che potrebbe portare a uno smantellamento simile a
quello della compagnia dei telefoni At&t nel 1982, ha intanto
consentito al grande pubblico di aprire gli occhi. Lo sviluppo di
"standard" alternativi e aperti sta ripartendo . In Francia, il
ministero dell'educazione prevede di firmare un accordo con
l'Associazione francofona degli utenti di software liberi (Aful) .
Le aziende che, appena sei mesi fa, nascondevano il fatto di
utilizzare software liberi ne fanno oggi un argomento
pubblicitario, incoraggiate dai pezzi grossi come Ibm, Netscape
o Oracle e dal successo del film Titanic, i cui effetti speciali
sono stati realizzati con questo genere di software.
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307
Articolo 3
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Martedì 24 Febbraio 2004
Bill Gates vuol regalare le licenze di Windows ’98 e 2000 alle
scuole italiane
Di LORENZO DELL’UVA
La posizione dominante occupata da Microsoft nel mondo
dell'informatica personale non ha pari. Il colosso di Redmond
governa saldamente, con percentuali vicine al 90%, il mondo dei
sistemi operativi con il suo Windows e dei software per la
produttività grazie al celeberrimo Office. La posizione
dominante ottenuta da Microsoft anche grazie ad alcune
pratiche aziendali al limite dell'illegalità (operate in passato per
danneggiare o mettere fuori gioco aziende concorrenti) hanno
richiamato, più di una volta, l'attenzione delle autorità Antitrust
di tutto il mondo. Mentre negli Stati Uniti, grazie anche
all'amministrazione Bush, la partita legale sembra essere stata
vinta da Microsoft grazie ad una sentenza che è parsa ai più
come «annacquata» i guai con la Comunità Europea sembrano
essere più seri, e le autorità europee sembrano intenzionate a
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«colpire»
seriamente
la
casa
di
Redmond.
L'accusa è sempre la stessa: Microsoft abusa della propria
posizione dominante per mettere fuori dal mercato i prodotti
concorrenti, ovvero Linux e Mac OS X. In questo scenario
certamente stupisce l'annuncio di «Fresh Start» un programma
attraverso il quale l'azienda di Gates intende regalare licenze
originali di Windows 98 e Windows 2000 alle scuole italiane che
ne facciano richiesta ed i cui pc rientrino in certi criteri
(stringenti, ma non troppo). Stupisce per vari motivi:
innanzitutto uno dei cavalli di battaglia di Microsoft contro
Linux è proprio sull'assenza di costo delle soluzioni open source.
Il ragionamento sino ad oggi è stato grosso modo questo:
«sviluppare software costa caro, quindi chi lo regala fornisce un
prodotto non affidabile».
Evidentemente in Microsoft hanno cambiato (repentinamente)
idea oppure si può concludere che Windows 98 e 2000 non
devono
essere
poi
così
affidabili.
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Il vero problema però è che «Fresh Start» rappresenta un
attacco diretto al mondo dell'open source: il mondo scolastico
guarda da tempo a Linux proprio grazie alla possibilità di usarlo
gratuitamente (e vista la situazione della scuola italiana non è un
male). Una operazione come questa, potrebbe chiudere
definitivamente la partita proprio a favore dell'azienda di
Gates. Ma l'attacco è anche contro Apple ed il suo Mac OS X,
l'unica soluzione commerciale alternativa a Windows.
Solo Microsoft, grazie alla propria potenza economica, si può
permettere di regalare un prodotto come Windows, ed Apple, un
topolino rispetto al gigante, non può contrastare certo questa
offensiva. In pratica è come se in Italia aprisse una nuova
catena di supermercati, ricchissima, che per sbaragliare la
concorrenza decidesse di regalare la spesa a tutti. Il ministro
Stanca, da sempre attento anche alle problematiche del
Software Libero, farebbe bene ad intervenire, prima che lo
faccia
la
UE.
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Articolo 4
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I tying contracts nell'abuso di
posizione dominante: il processo
Microsoft
Questo articolo è tratto da una Tesi di Laurea
che verte sul processo delle Microsoft.
Chiunque è interessato a approfondire tale
articolo
può
mandare
un
e-mail
a:
[email protected],
[email protected],
[email protected]
313
Riflessioni sulla condanna
7 aprile 2000
a) Microsoft ha indubbiamente abusato di una posizione
dominante non interamente derivante dalla superiorità
qualitativa dei suoi prodotti, ma anche dalla sua condotta
commerciale spregiudicata. In particolare il monopolio Microsoft
é protetto da alcuni fattori:
-la barriera di entrata delle applicazioni, che si trovano in grande
quantità praticamente solo su piattaforma Microsoft.
-la pratica di Microsoft di legare a sè gli OEMs attraverso forme
contrattuali anticompetitive..
b) Microsoft , integrando IE 4.0 in Windows 98 non ha tanto
seguito la tendenza di un m,ercato un cui gli utenti desideravano
un sistema integrato col Web, quanto il proprio intento di
tagliare le gambe alla concorrenza, anche servendosi
astutamente della pigrizia dell'utente medio.
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c) L'integrazione del browser nel sistema operativo é la prima
tappa di una politica diretta a far propri tutti o la maggior parte
dei servizi fruibili via internet attraverso l'architettura
client/server. Un esempio potrebbe essere la recente
integrazione di WMP nel sistema operativo al fine di superare la
concorrenza di Apple e RealNetworks nel settore del
audio/video streaming Altro esempio può essere la introduzione
di specifiche proprietarie Di Ms FrontPage nelle pagine web
prodotte con questo software...
d) altre funzionalità avrebbero potuto essere introdotte con un
vantaggio ben più grande per l'utente finale.Alcune di queste
sono presenti in Windows 98 e Windows 2000 ma i due os hanno
avuto grande ritardo nel loro rilascio con danni incalcolabili per i
produttori hardware che hanno inutilmente atteso mesi per aver
il supporto software per i loro prodotti. Esempio: il supporto per
le schede AGP e per le porte USB che soprattutto per le
seconde si é fatto attendere addirittura due anni!!!
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e)il danno per la concorrenza non é quantificabile come
non lo é quello per gli utenti.
f)si é affermato il principio che una software house non
può invocare le leggi sulla proprietà individuale per violare
norme antitrust.
g) si é affermato il principio, contrariamente a quanto
Microsoft aveva richiesto, che lo Sherman Act del 1890 é
assolutamente applicabile all'industria del software in
quanto normativa flessibile ed adattabile ai tempi.
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Siti Consultati
317
Siti Consultati
ilmattino.caltanet.it/hermes/
20040224/NAZIONALE/ESSERE_E_AVERE/TETE.htm
http://www.vnunet.it/computerresellernews/detalle.asp?ids=/A
rticoli/News//20030603008
http://www.tmcrew.org/csa/l38/multi/microsoft/le_monde_dip
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http://utenti.lycos.it/progettoeurasia/bmicrosoft.htm
http://processo.microsoft.oasi.asti.it/0704.html
http://www.cerca360.com/load.asp?page=http://www.wowarea.c
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http://www.iltuosistema.it/storia.html
Leggere Ralph Nader e James Love, "Microsoft, monopolio del
prossimo secolo", le Monde diplomatique/il manifesto, novembre
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http://www.mmedium.com/dossiers/piege/
Leggere Bernard Lang, "Des logiciels libres à la disposition de
tous", le Monde diplomatique, gennaio 1998.
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http://www.linux.it/ospiti/majin/storia-unix.php
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http://www.ufficioscolastico.liguria.it/USProvinciali/Genova/tec
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(http://www.uniud.it/rep/)
http://www.ecomstation.it/pido2/
http://www.be.com
Informazioni ufficiali tecniche: http://www.beeurope.com
Informazioni e software: http://www.bespecific.com
http://it.wikipedia.org/wiki/MS-DOS
319
Siti Consultati
Il sito web ufficiale (http://www.freedos.org)
Un buon tutorial in italiano (seguire il link FreeDos)
(http://www.sintesinet.net/main/)
Ricavato da "http://it.wikipedia.org/wiki/FreeDOS
http://digilander.libero.it/bunix/it_hist.html
http://www.dizionarioinformatico.com/cgilib/diz.cgi?frame&key=unix
http://digilander.libero.it/linuxboxitalia/html/Storia_Linux.htm
l
http://www.risorsehitech.it/informatica/guide/linuxfacile_12/networking_release.php
http://www.windoweb.it/edpstory_new/ex.htm
320
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