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NASCITA DELL’IMPRESSIONISMO Nella seconda meta dell’800, in Francia era ancora molto diffusa una pittura di derivazione neoclassica. Era l’arte dei ritratti dipinti in studio ed era l’arte che veniva insegnata nelle accademie. Alcuni artisti cominciavano a dipingere all’aperto dal vivo e non dallo studio. L’interesse di questi pittori è lo studio dei colori e della luce, la cui azione modificava l’aspetto della natura e delle cose. Per rendere possibili queste cose il colore è steso sulla tela in una serie di macchie e di tocchi che osservati da una certa distanza trasmettono la vibrazione dell’atmosfera. I pittori di quell’epoca si erano preoccupati per l’arrivo della fotografia mentre gli Impressionisti legano molto con i fotografi, al punto che la prima esposizione di quadri avviene nello studio del fotografo Nadar. Il 15 aprile 1874 alcuni espongono i propri quadri e in quell’occasione, un critico d’arte li definisce ”impressionisti” perché erano in grado di stendere sulla tela solo impressioni confuse della realtà. Uno dei primi quadri che suggerì il nome al critico,che definì i pittori “impressionisti”, fu ”Impression, soleil levant” di Claude Monet (1872). Il dipinto ha dato il nome al movimento, si tratta di un’impressione fugace all’alba nel porto di Le Havre. Dà un’immediata sensazione anche se le forme sono indefinite; il sole si riflette sull’acqua scomposta in tocchi di colore. La città e le gru si confondono con l’atmosfera. La critica all’opera fu questa: ”Basta sporcare a caso la tela con macchie rosse, blu, gialle e verdi per ottenere un’impressione di primavera d’innanzi alla quale gli iniziati andranno in estasi. Impression, soleil levant” Claude Monet (1872). Eduard Manet: la vita Eduard Manet nasce a Parigi nel 1832 da una famiglia dell’alta borghesia. Grazie ad essa, fin da giovane ha contatti con artisti e intellettuali. Per sette anni Manet studia con un famoso pittore accademico dell’epoca, del quale critica l’ufficialità dei soggetti. I quadri di Manet vengono all'inizio rifiutati nei Salons ufficiali,l e grandi esposizioni pubbliche organizzate a Parigi con il patrocino dell’accademia. I suoi soggetti sono ritenuti volgari, e il suo stile è deriso perché sembra privo di tecnica accademica. Manet,che muore nel 1883 dopo quattro anni di malattia, è invece considerato il maestro dai pittori più giovani di lui, che diventeranno noti con il nome di”Impressionisti”. Eduard Manet “La colazione sull’erba” Nel 1863 Edward Manet realizzò il quadro “La colazione sull’erba”. In pochi lo potevano comprendere, infatti venne rifiutato. Il dipinto mostra tre persone durante una merenda nel bosco. La barca che si può notare a destra del quadro ci aiuta a capire dove finisce il terreno e inizia l’acqua. Il quadro mostra in primo piano i vestiti della donna e un cestino con gli avanzi del pasto. Il volto della donna diretto verso di noi mette in gioco la nostra partecipazione col quadro. La donna, i suoi vestiti e gli altri oggetti con i loro colori risaltanti rafforzano visivamente la figura femminile. Non fu solo il tema motivo di scandalo, ma anche la contrapposizione di colori e forme. Manet con questo quadro ha cercato di dare l’impressione visiva di un nudo immerso nella trasparenza dell’atmosfera. La parte più distante sullo sfondo è sfuocata per rendere la profondità. In questo modo e abolendo la prospettiva, lavoreranno tutti gli Impressionisti. TECNICA PITTORICA · Il disegno (i contorni netti) e il colore nero vengono aboliti · Riproduzione dei colori riflessi (ombre) · I colori utilizzati sono puri, luminosi e cangianti. Abbinano spesso due colori complementari · Si dipinge con piccole pennellate sovrapposte, senza troppe mescolanze di colore · Uno degli intenti del pittore è quello di cogliere l’attimo in un dipinto · Viene raffigurata la vita quotidiana · Viene eliminata la prospettiva e per evidenziare la lontananza dei soggetti, si sfuocano mano a mano le immagini e il colore. · Gli IMPRESSIONISTI “costruiscono” il dipinto in tre fasi: 1.disegno a tratto (appena abbozzato) 2.chiaro-scuro 3.colore · Il dipinto è disegnato direttamente sulla tela, senza la tecnica strato su strato · L’inquadratura delle immagini è spesso ispirata dalla fotografia · C’è una grande libertà del taglio compositivo, per esempio tramite il taglio insolito degli oggetti. GLI IMPRESSIONISTI SCOPRONO NUOVI SOGGETTI Per gli impressionisti nulla è immobile, nulla può essere fissato definitivamente sulla tela: per questo Monet ama dipingere uno stesso soggetto, anche molte volte, fissandone i cambiamenti con il mutare della luce. UNA STAZIONE FERROVIARIA L’interno della stazione ferroviaria parigina con il treno in arrivo che sbuffa, all’interno di una moderna costruzione in vetro e metallo, è stato rappresentato più volte da Monet. Un momento del tutto ordinario della vita di una grande città diviene così lo spunto per studiare le vibrazioni della luce che filtra attraverso le nuvole di fumo. Claude Monet (1877: la Gare Saint Lazare, olio su tela, Musèe d’Orsay). Il quadro è una delle tante vedute realizzate da Monet, della stazione ferroviaria di Saint Lazare, a Parigi. Risalta in particolare l’effetto degli sbuffi di vapore, che danno un senso di mobilità all’insieme, accentuata dal brulichio dei lavoratori in folla. Gli impressionisti non volevano rappresentare la realtà com’è, ma piuttosto come essa può apparirci in un determinato istante. UN PORTO Claude Monet (Impressione. Sorgere del sole). Parigi, Musèe Marmottan, olio su tela, 1872. In modo vivace è rappresentata un’alba nel porto di Le Havre. Il sole si riflette sulla superficie dell’acqua, sullo sfondo si intravvede la sagoma della città. In primo piano è rappresentata una barca con degli uomini. I colori complementari arancione e blu sono molto importanti in questo quadro perché danno il forte contrasto che lo caratterizza. LE NINFEE Claude Monet 1904 (Lo stagno delle ninfee, olio su tela, Musèe d’Orsay, Parigi). All’artista non interessava descrivere le piante in modo particolare, ma era affascinato dall’immagine di macchie di colori, senza orizzonte tra l’acqua e il cielo e senza linee di contorno che separino i fiori dalle foglie e dai riflessi della vegetazione sulla superficie dello stagno. Il soggetto che ricorre più spesso nei quadri di Monet è l’acqua con i suoi riflessi: l’acqua del mare, dei fiumi, degli stagni, l’acqua con le sue infinite tonalità di colore delle onde che cambia di continuo. Anche la campagna era un soggetto che ricorreva spesso nei suoi quadri. Gli impressionisti rifiutavano i soggetti storici, mitologici o religiosi tipici della pittura accademica. Erano più interessati ai paesaggi naturali ma anche urbani, popolati da gente comune. IL TEMPO LIBERO E I DIVERTIMENTI Parigi aveva anche un’altra vita: quella dello spettacolo e dei divertimenti. Il ballo entra in molti quadri di Renoir e di Degas, che prediligeva la danza classica e rappresentava le ballerine dell’Opera parigina, non solo durante gli spettacoli, ma anche dietro le quinte oppure durante una lezione. Anche le corse ippiche erano un’ottima occasione per studiare la rappresentazione dei movimenti. ...PARIGI E I LUOGHI DEGLI IMPRESSIONISTI... ...LA PITTURA EN PLAIN AIR E I LUOGHI… Il punto di forza della pittura impressionista è costituito dalla predilezione per la pittura en plain air, cioè pittura all'aperto. Le caratteristiche fondamentali di tale pittura sono il frutto dell'osservazione diretta della natura: gli Impressionisti studiano con attenzione i contrasti chiaroscuri presenti nei paesaggi naturali; cosicchè nei loro dipinti il nero viene abolito per ottenere ombre colorate. Nell’Ottocento altri pittori prima di loro avevano cercato di riprodurre su tela la luminosità degli spazi aperti, ma il tutto si limitava a una semplice bozza. Questi quadri non venivano mai esposti nelle gallerie dei musei e nemmeno venduti. Altra caratteristica della pittura en plain air è la resa ottimale dei chiaro scuri possibile grazie all’introduzione di nuovi colori più puri e brillanti prodotti dalle nuove industrie chimiche. Che sostituiscono i colori naturali fino ad ora unica risorsa. L’invenzione del colore in tubetto rende invece più pratico lavorare lontano dallo studio. I pittori andavano a dipingere all’aperto perché erano molto affascinati dalla luminosità del sole. Molte volte si recavano sempre nello stesso luogo in momenti diversi per studiare in modo molto approfondito i cambiamenti della luminosità. ...PARIGI E I LUOGHI DEGLI IMPRESSIONISTI… Nell'Ottocento Parigi è la capitale indiscussa dell'arte. Insieme all'Inghilterra, la Francia è il paese più industrializzato e più moderno del mondo. L'Accademia di Belle Arti forma gli artisti francesi e gli stranieri che arrivano da tutta Europa per prepararsi al difficile esame d'ammissione. LAlcuni esempi di opere in en plain air , sono:“La stazione Saint-Lazar"di Monet, “L'assenzio" di Edgar Degas, “Strada di Parigi,tempo di pioggia", “Lo Grenouillère"anche questo di Monet ed in fine “La colazione sull'erba" del 1863. Gli Impressionisti amavano dipingere Parigi, l´acqua, i luoghi di ritrovo della borghesia parigina e la Senna in tutte le sue sfumature. LUCI E COLORE Un gruppo di giovani pittori si affaccia verso il 1870 sulla scena artistica parigina, dipingendo in modo realistico la realtà contemporanea. Nei loro quadri utilizzano pennellate veloci, ben visibili e che definiscono le forme attraverso contrasti di colori puri, abbandonando la tecnica tradizionale del chiaroscuro sfumato. In questo modo le figure perdono il volume e la rotondità data dal passaggio graduale dalla luce all'ombra. L'interesse principale di questi pittori è per la luce e il colore la cui azione modifica ogni volta l'aspetto delle cose e della natura. Questa tecnica di pittura richiede tempo e cura, per creare l'effetto della luce si accostano colori su colori. Fu con sarcasmo che un critico chiamò questi gruppi di pittori: “Impressionisti”. La neve, come l'acqua, è uno degli elementi preferiti dagli Impressionisti, dato che sulla superficie bianca la luce crea riflessi colorati che vibrano e mutano continuamente. Le ombre della neve non sono ottenute con elaborati chiaroscuri, ma mescolando il bianco con l'azzurro. Aboliscono di fatto l'uso del bianco e del nero usati puri. Accostando il blu e l'arancione, colori complementari, si ottiene un effetto di massimo contrasto che cattura la luce di un pomeriggio di sole e i riflessi dell'acqua. Pittura e fotografia Nel 1837 Louis Daguerre, pittore francese di fama nazionale, mise a punto un’invenzione straordinaria: uno strumento in grado di riprodurre meccanicamente le immagini della realtà, queste immagini vennero poi chiamate fotografie. La fotografia non riproduce un qualsiasi aspetto della realtà, ma solo quello che il fotografo inquadra: è l’occhio umano quindi che sceglie il soggetto, la posizione ed elimina dall’inquadratura parti dell’immagine. Le prime fotografie fanno vedere che i fotografi “preparano il soggetto”: abbigliamento elegante, sfondi artificiali, luce perfetta e condizioni atmosferiche scelte appositamente. In seguito i fotografi scattano anche istantanee, soprattutto nelle strade delle città, dove colgono in modo casuale e non costruito, i soggetti ritratti. I pittori tradizionali accolgono con diffidenza questa nuova forma di riproduzione della realtà in grado di soppiantare il loro lavoro. Solo gli Impressionisti, che erano alla ricerca di nuove forme espressive capiscono il potenziale delle fotografia e ne fanno una fonte insostituibile di stimoli. Gli Impressionisti cercano di cogliere proprio questi attimi nella vita quotidiana, una delle più famose e prime opere in cui si ritrae un momento della vita quotidiana è “Bal au Moulin de la Galette di Auguste Renoir”, o “La culla” di Berthe Morisot . L'altro aspetto che gli Impressionisti acquisiscono dai fotografi è la posizione da cui si inquadra il soggetto (es. i viali di Parigi ritratti dall'alto). Grazie alla fotografia si riesce a vedere per esempio come è la zampa del cavallo durante il galoppo, che nella velocità della corsa, l’occhio umano non riesce a cogliere. ARTE GIAPPONESE Nel 1854 gli occidentali aprono le frontiere del Giappone ai commerci con l'oriente ed un nuovo mondo e una nuova arte si chiude agli occhi degli europei. In seguito nel 1867 all'EXPO di Parigi sono state vendute incisioni giapponesi. Un gruppo di pittori EDO (Tokjo) comincia a dipingere scene di vita quotidiana sul legno, come: Geishe, opere teatrali e gite in barca. Queste opere sono state disegnate nel loro stile: Ukijo-e (pittura del mondo fluttuante). Gli Impressionisti si appassionarono allo studio delle stampe giapponesi; ne apprezzavano i colori luminosi e talvolta innaturali resi ancor più contrastanti da un uso decorativo della linea. La tradizione pittorica del Giappone ha sempre attribuito importanza al colore ;un colore chiaroscuro, con tonalità accese, che annulla il senso del volume, il disegno è semplice, dai tagli compositivi inusuali, spesso di scorcio. CONFRONTO: "PONTILI DI BAMBù" e "VECCHIO PONTE BATTERSEA" Il pittore americano imita in questo quadro (“Vecchio ponte di Battersea") le caratteristiche del quadro giapponese (“Pontili di bambù"). Il ponte è innalzato quasi fino all'estremità della tela. Per l'artista non è importante riprodurre il ponte, ma quello che ha provato nel guardarlo. "IL GIARDINO DI GIVERNJ" Il giardino di Givernj, un'opera dell'attività matura di Monet, riproduce un ponte sospeso nello stagno delle ninfee, circondato da salici piangenti. Domande: Nascita dell’Impressionismo 1. Racconta la nascita dell’Impressionismo. 2. Chi era “Eduard Manet”? 3. Descrivi il quadro ”La colazione sull’erba” La tecnica pittorica 1. Come sono costruiti i dipinti impressionisti? 2. Come vengono stese le pennellate e come si usano i colori? 3. Quali elementi tradizionali di un dipinto scompaiono in un quadro impressionista? Nuovi soggetti 1. Perché gli Impressionisti rifiutano i soggetti storici, mitologici o religiosi tipici della pittura accademica? 2. Quali erano i nuovi soggetti proposti dagli Impressionisti? 3. Perché Monet ha rappresentato varie volte la stazione ferroviaria di Saint Lazare ? Pittura en plain air 1. Che cosa significa pittura è l'en plain air? E come producevano i loro quadri questi pittori? 2. Quali invenzioni permettono ai pittori il lavoro en plain air? 3. Quali sono i luoghi preferiti dagli Impressionisti? Luci e colori 1. Come si è evoluta la tecnica di pittura dopo il 1870? 2. Quali erano i due principali metodi di pittura? 3. Quali colori non vengono utilizzati in modo puro? Impressionismo e fotografia 1. Come si rapportano gli Impressionisti con la fotografia? 2. Quali aspetti della fotografia vengono utilizzati nei quadri impressionisti? 3. Come viene accolta inizialmente la fotografia? Impressionismo e arte giapponese 1. Quali sono le caratteristiche principali delle opere giapponesi che interessano gli Impressionisti? 2. Prova a dire qualcosa su i due esempi citati nel materiale da studiare. 3. In che periodo e in quale occasione l’Europa entra in contatto con la cultura giapponese?