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Governo clinico del dolore in ass. domiciliare e strutture residenziali

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Governo clinico del dolore in ass. domiciliare e strutture residenziali
Progetto di miglioramento Dipartimento Aziendale Cure
Primarie
Dove ci inseriamo?
Governo
dipartimentale
della protesica
Governo
attività dei NCP
Modello
Org. e funz
PUA
Performance
S. donna
e S. infanzia
Assetto
strategico
DACP
Governo clinico del dolore
nelle strutture residenziali
e in assistenza domiciliare
Sistema di
budget e di reporting
l DACP
PDA
Gravidanza
fisiologica puerperio
Perché è importante
VALUTARE il DOLORE?






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




Può chiarire diversi problemi correlati e risolverli
Può evitare situazioni estreme
Aiuta a creare obv per la pianificazione
Permette di affrontare il dolore con una strategia
adeguata
Risparmio di tempo e risorse
Maggiore efficacia
Evita trattamenti infruttuosi
Vengono evidenziati gli obv e gli scopi del paziente
Un buon lavoro di equipe
Un riscontro documentato
Un buon grado di comunicazione
Aiuta a ridurre errori
Perché questo progetto?
Finalità
Miglioramento dell’assistenza, anche in applicazione
della nuova normativa nazionale nel territorio della
provincia di Modena
Risultato Atteso
Definire il modello aziendale di monitoraggio e trattamento
del dolore per pazienti in ADI e in Residenza.
100% dei pz in SR e in ADI ritenuti appropriati per la
valutazione ricevano almeno una misurazione del livello
di dolore
100% dei pz con valore superiore alla soglia X ricevono il
trattamento
Come realizzarlo?
RILEVAZIONE DEL DOLORE:
• A tutti i pazienti in ADI ad ogni accesso, in Struttura
all'ingresso e una volta la settimana, quotidianamente
qualora sia presente;
• Responsabile della rilevazione è l'infermiere, ma puo'
essere eseguita anche da Medici , OSS e Care-givers.
• Utilizzo di 3 differenti scale di valutazione: per bambini,
per adulti competenti e per non competenti.
• I valori vengono riportati su una apposita Scheda (parte
integrante della documentazione clinica).
TRATTAMENTO DEL DOLORE:
• Competenza del responsabile terapeutico
• Nei casi in cui non si ottenga in tempi consoni un
adeguato controllo del dolore verranno attivati supporti
consulenziali di pari livello o di livello specialistico.
A che punto siamo…
•
•
•
Realizzazione brochure informativa
per il paziente e la famiglia
Scelte le scale di misurazione
Costruita Scheda di registrazione dati
•
Realizzazione brochure informativa per il
paziente e la famiglia
2. Scelta delle scale di misurazione
Cosa rappresentano le scale di misurazione?
Rappresentano strumenti validati e
condivisi che hanno come scopo il
miglioramento dell’intero processo
assistenziale attraverso una sistematica
raccolta dei dati clinici
2.
Scelta delle scale di misurazione
Cosa favoriscono le scale di misurazione?
• una lettura oggettiva e confrontabile dei
fenomeni assistenziali
• una omogenea valutazione quali-quantitativa
dell’assistenza al paziente
• lo scambio di informazioni tra discipline
diverse
2.
Scelta delle scale di misurazione
Quale obiettivo hanno le scale di
misurazione del dolore?
Misurare il dolore è il primo passo per
poter riconoscere e quindi alleviare la
sofferenza
2.
Scelta delle scale di misurazione
Quali sono le caratteristiche dei metodi di
misura?

Validità

Riproducibilità/affidabilità

Sensibilità
2.
Scelta delle scale di misurazione
Il gruppo di lavoro ha scelto scale che avessero
anche le seguenti caratteristiche:
• Semplicità ovvero facilità di somministrazione
facilità di comprensione
• Che richiedano poco tempo per la rilevazione
• Che richiedano poco tempo per la registrazione
ed elaborazione dati.
Scale di misurazione
Scala Numerica (NRS) per adulti collaboranti
Il comitato regionale per la lotta al dolore della Regione EmiliaRomagna ha adottato l’uso della Scala Numerica (Numeric Rate Scale
– NRS) come strumento unico regionale per la misurazione del dolore
nei pazienti collaboranti
Indicazioni verbali: “Mi indichi, per favore, con un numero da 0 a 10
quanto dolore avverte in questo momento, sapendo che 0 corrisponde a dolore
assente e 10 corrisponde al peggior dolore possibile”
Scale di misurazione: istruzioni sull’utilizzo
•Se il paziente divaga rispondendo, ad esempio, con descrizioni verbali
“Si, ho un po’ di dolore, ma non tanto”, richiamarlo con calma alle
istruzioni: “Me lo indichi, per cortesia, con un numero da 0 a 10.”
•Specificare sempre l’unità temporale di riferimento: in questo momento,
nelle ultime 24 ore, ecc
•Mai suggerire o interpretare la risposta al paziente: “Ha detto che ha un
po’ male quindi sarà sul 2-3, vero?”
•Se il paziente contesta l’istruzione dicendo che lui non può sapere
quale sia il dolore peggiore in assoluto, ricordargli che si tratta di una
valutazione soggettiva sul SUO dolore peggiore provato e quindi riferito
al suo vissuto.
•Non mostrare o riferire al paziente il valore dato in precedenza, riferire
che per noi è importante il valore espresso in quel momento.
•Non fare commenti sulla risposta data, il valore non va contestato, si
può dire: “va bene, ho capito”
•Annotare il valore in cartella seguendo le indicazioni della singola unità
operativa.
Scale di misurazione
Scala : “Faces Pain Scale” ( Wong-Baker )
Questa scala viene utilizzata per misurare l’intensità del dolore nei bambini non
scolarizzati . Ad ogni espressione facciale corrisponde un punteggio . Il valore
numerico ( 0 – 10 ) corrispondente all’immagine scelta deve essere riportato sulla
scheda di registrazione .
Istruzioni Verbali
“Le faccine mostrano quanto si può avere male. questa faccina all’estrema sinistra
rappresenta qualcuno che non ha male per niente. Queste (da sinistra a destra)
mostrano qualcuno che ha sempre più male fino all’ultima a destra che mostra
qualcuno che ha veramente molto molto male. Fammi vedere quale e’ la faccina
che mostra quanto male senti tu in questo momento”
Scale di misurazione
PAINAD (pain assessment in advanced dementia) (Warden, 2003)
La scala è utilizzata nei malati non competenti nei quali non sono
utilizzabili scale che richiedano la collaborazione del paziente. Si basa
sull’osservazione di cinque indicatori (respirazione, vocalizzazione,
espressione del volto, linguaggio del corpo, consolazione), a ciascuno dei
quali viene assegnato un punteggio da 0 a 2 . La somma complessiva dei
punteggi dei 5 items genera un valore da 0 a 10 che deve essere riportato
sulla scheda di registrazione
Scheda di Registrazione dati
Il Dolore deve essere Valutato e
Documentato
• Ad intervalli regolari
• Ad ogni segnalazione
• Dopo un appropriato intervallo di
tempo da un intervento
farmacologico
A.B.C.D.E.
Un approccio clinico di routine alla Valutazione…
A (Ask) = chiedere regolarmente informazioni sul dolore
B (Believe) = credere a quanto riferiscono in pazienti
C (Cloose) = scegliere le opzioni per il controllo del
dolore adatte ad ogni paziente, famiglia ed
ambiente
D (Deliver interventions) = intervenire in modo
tempestivo, logico e coordinato
E (Empower) = dare potere decisionale ai
pazienti e metterli in grado di controllare il
decorso della malattia
La Carta dei diritti sul dolore inutile specifica meglio i diritti
promossi nell’articolo 11 della Carta Europea dei Diritti del
malato:
1. diritto a non soffrire inutilmente;
2. diritto al riconoscimento del dolore;
3. diritto di accesso alla terapia del dolore;
4. diritto ad un’assistenza qualificata;
5. diritto ad un’assistenza continua;
6. diritto ad una scelta libera e informata;
7. diritto del bambino, dell’anziano e dei soggetti che “non hanno
voce”;
8. diritto a non provare dolore durante gli esami diagnostici
invasivi e non.
Indicazioni e tempogramma
Fase 1: Formazione a caduta sui
professionisti entro il 30 aprile 2012
Fase 2: Implementazione degli strumenti
scelti dal 1 maggio 2012
Fase 3: Raccolta dati e verifica novembre 2012

Elenco referenti tutor per
implementazione e formazione
Distretto
Barani Elisa
Modena e
Maria Squillante
Castelfranco E. Erica Salvo
[email protected]
[email protected]
[email protected]
Distretto
Vignola
Ori AnnaRita
[email protected]
Distretto
Mirandola
Pierangela Guerzoni
[email protected]
Distretto Carpi
Vilma Culpo
[email protected]
Distretto
Sassuolo
Rita Ricci
Ascari Stefania
[email protected]
[email protected]
Distretto
Pavullo
Rita Ricci
[email protected]
Lavoro di gruppo:
Caratteristiche: gruppo omogeneo per setting ed eterogeneo per
professionalità
Mandato:
•Ipotizzare modalità e tempogramma per la ricaduta
formativa nella propria realtà
•Elencare i quesiti che si prevede possano emergere
durante la formazione a cascata (F.A.Q.) suddividendoli
tra :
- Quesiti organizzativi
- Quesiti tecnici
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