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La politica per la conoscenza, la ricerca e l`innovazione - ircres

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La politica per la conoscenza, la ricerca e l`innovazione - ircres
2 novembre 2015
La politica per la conoscenza, la ricerca e
l’innovazione
Giorgio Sirilli
Consiglio Nazionale delle Ricerche
1
11
Indice
La conoscenza, la scienza, gli scienziati
La politica scientifica
La ricerca
L’innovazione
L’Italia nel contesto internazionale
Conclusioni
2
22
La conoscenza
Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza
3
33
L’uomo persegue la conoscenza
Leonardo da Vinci
“La luce della scienza cerco e 'l beneficio”
4
44
L’unitarietà del sapere
Accademia dei Lincei
Scienze fisiche, matematiche e naturali, morali, storiche e
filologiche
5
55
Una visione olistica
6
66
La complessità
7
77
Chi produce la conoscenza
ma non solo …..
8
88
Il metodo scientifico
Osservazione
Ipotesi
Sperimentazione
Conclusioni
La mela di Newton
Accelerazione
9
99
Lo scienziato e il mago
Lo scienziato
Il mago
10 10
10
Lo scienziato e l’artista: l’aggettivo più usato
Scienziato
“interessante!”
Artista
“bello!”
11 11
11
I nani e i giganti
Isaac Newton
“Noi siamo dei nani sulle spalle dei giganti”
(Nanos gigantum humeris insidentes)
12 12
12
I “baroni” universitari
13 13
13
L’estetica della scienza
Il nostro compito consiste
nel realizzare progetti di
ricerca che siano belli in
termini di rigore,
persistenza, competenza,
eleganza, grazia, in modo
da evitare la piaga della
mediocrità che spesso
minaccia di sopraffarci
Jim March
14 14
14
Dove lavorano gli scienziati
Università
Istituzioni senza
fini di lucro
Enti pubblici
di ricerca
Imprese
15 15
15
Le norme degli scienziati (Robert Merton)
Comunalismo (Communalism) Tutti gli scienziati devono avere
uguale accesso ai beni scientifici (proprietà intellettuale) e vi
deve essere un senso di proprietà comune al fine di promuovere la
collaborazione collettiva; il segreto è l’opposto di questa norma.
Universalismo Tutti gli scienziati possono contribuire alla scienza
indipendentemente dalla loro razza, nazionalità, cultura, sesso.
Disinteresse Si assume che gli scienziati agiscano per il beneficio della
comune intrapresa scientifica piuttosto che per il guadagno personale.
Originalità I risultati scientifici devono rappresentare un contributo nuovo,
sia esso un nuovo problema, un nuovo approccio, nuovi dati, una nuova
teoria o una nuova spiegazione.
Scetticismo organizzato Prima di essere accettati, i risultati scientifici
devono essere sottoposti allo scrutinio critico.
16 16
16
Scienza normale e paradigmi (Thomas Khun)
La struttura delle rivoluzioni scientifiche (1962)
Il progresso scientifico non è un cumulo di conoscenze teso
a rivelare la verità, ma un'alternanza tra una scienza normale
e "rivoluzioni scientifiche", a partire da strumenti (paradigmi)
Paradigma: l'insieme di teorie, leggi e strumenti che definiscono
una tradizione di ricerca in cui le teorie sono accettate
universalmente
Scienza normale: il lavoro di routine degli scienziati che seguono un
determinato paradigma
Rivoluzioni scientifiche: quando cambia il paradigma di riferimento
17 17
17
L’impatto della scienza e della tecnologia
80 %
agricoltura
servizi
33 %
industria
1800
1960
time
18 18
18
L’impatto della scienza e della tecnologia
Le due facce della medaglia
Le medicine ed i loro effetti collaterali
L’energia nucleare
19 19
19
Politica scientifica
20 20
20
Politica scientifica
La politica scientifica è definita come un’area della politica
pubblica che riguarda gli interventi relativi alla gestione delle
iniziative scientifiche e di ricerca, compreso il finanziamento
della scienza, spesso intraprese per il perseguimento di altri
fini di politiche pubbliche quali l’innovazione tecnologica
finalizzata a promuovere lo sviluppo commerciale dei
prodotti, lo sviluppo degli armamenti, la tutela della salute
umana, il monitoraggio dell’ambiente.
(Wikipedia)
21 21
21
Una breve storia della politica scientifica e tecnologica
Patronaggio dei governanti (es. nel Rinascimento)
La Rivoluzione industriale
Tra la Prima e la Seconda guerra mondiale
razzi, energia nucleare, ricerca operativa, DDT
Dopo la Seconda guerra mondiale
la politica scientifica e tecnologica dei governi
22 22
22
Politica scientifica
Vannevar Bush ,
“Science the Endless Frontier”
1945
23 23
23
“Science the Endless Frontier”
Problemi da affrontare e risolvere attraverso la scienza:
- difesa
- sanità
Soluzione: politica scientifica
24 24
24
“Science the Endless Frontier”
“Il Governo è particolarmente adatto a svogere certe funzioni quali
il coordinamento ed il supporto di grandi programmi su problemi di
grande rilevanza nazionale”.
“Il progresso scientifico su un ampio fronte è il risultato
dell’interazione di intelletti liberi, che lavorano su argomenti di loro
scelta, dettati dalla loro curiosità per l’esplorazione dell’ignoto. La
libertà di ricerca deve essere preservata in ogni intervento del
Governo a sostegno della scienza.”
25 25
25
“Science the Endless Frontier”
“Le università pubbliche e private e gli enti pubblici di ricerca devono fornire
sia le nuove conoscenze scientifiche che formare i nuovi ricercatori. Queste
istituzioni sono specificamente qualificate, dalla loro tradizione e dalle loro
caratteristiche peculiari, per svolgere la ricerca di base
E’ principalmente in queste istituzioni che gli scienziati possono lavorare in
un’atmosfera che è relativamente libera dalle pressioni avverse della
convenzione, del pregiudizio, o delle necessità commerciali. Al loro meglio,
esse forniscono un significativo grado di libertà intellettuale personale. Tutti
questi fattori rivestono una grande importanza nello sviluppo delle nuove
conoscenze, poiché è certo che la gran parte delle nuove conoscenze suscita
opposizione a causa della sua tendenza a contraddire le credenze e le
pratiche correnti … [E’] raramente possibile eguagliare le università in
relazione alla libertà che è così importante per le scoperte scientifiche.”
26 26
26
La scienza e la ricerca nella società
“La preminenza del movente del profitto nel condurre una ricerca
scientifica significa, in ultima analisi, che la scienza viene privata del
suo carattere epistemologico, secondo il quale il suo fine principale è
la scoperta della verità. Il rischio è che quando la ricerca prende una
svolta utilitaristica, la sua dimensione speculativa, che è la dinamica
interiore del percorso intellettuale dell'uomo, viene ridotta o
soffocata”.
(Giovanni Paolo II, Lettera al Nunzio apostolico in Polonia in occasione della
Conferenza internazionale “Conflict of Interest and its Significance in Science and
Medicine”, 25 marzo 2002)
27 27
27
Una breve storia della politica scientifica e tecnologica
Una storia che inizia dopo la Seconda guerra mondiale
1940
2010
L’enfasi
scienza
tecnologia
innovazione
competitività
necessità sociali
posti di lavoro
28 28
28
La Costituzione
Art. 33
L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di
darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato
29 29
29
L’impatto dell’investimento nella ricerca
Vi è un generale accordo sul fatto che l’investimento in R&S abbia
effetti positivi sulla produzione e sul benessere; questi effetti sono
tuttavia ritardati nel tempo
Il ritorno sull’investimento privato nella R&S è molto alto, ma il anche
rischio è elevato
Il ritorno sull’investimento pubblico nella R&S varia tra il 20% ed il 60%
(?)
Il ritorno sociale è superiore a quello privato
30 30
30
L’intervento pubblico
E’ possibile un intervento pubblico? La ricerca è imprevedibile e non
pianificabile
La giustificazione dell’intervento pubblico: i meccanismi di mercato da
soli non assicurano che vengano investite nelle conoscenze risorse
ritenute ottimali per il benessere della società, dell’economia e perfino
per il singolo imprenditore.
La conoscenza come bene pubblico:
non rivalità (l’utilizzazione da parte di un utente addizionale non
comporta un aumento dei costi)
non escludibilità (l’utilizzazione da parte di utente ulteriore non riduce
la disponibilità del bene ed è difficile escludere le persone dal
consumo)
31 31
31
L’intervento pubblico
Gli obiettivi dell’intervento pubblico
- strategico-militare
- prestigio (Concorde)
- necessità di ingenti capitali e alti rischi
- sostegno alla competitività internazionale dell’industria
- conoscenze di base con benefici nel lungo periodo
- conoscenze non appropriabili
- settori con operatori economici di piccole dimensioni (agricoltura)
- settore dei servizi (sanità)
Gli strumenti dell’intervento pubblico
• Politica scientifica
• Politica tecnologica
• Politica dell’innovazione
• Politica della conoscenza
32 32
32
Politica scientifica
Problemi della politica scientifica: destinare risorse sufficienti,
distribuirle tra le varie attività, verificare che vengano usate in
maniera efficiente (qualità dei ricercatori e degli studenti)
Obiettivi della politica scientifica: prestigio nazionale, valori
culturali, sicurezza nazionale, sociali, economici
Interrogativi: la responsabilità della scienza, l’autonomia della
scienza
Attori: ministeri della ricerca e consigli delle ricerche; altri ministeri
tematici, organizzazioni dei consumatori e dei cittadini
Strumenti: bilanci per finanziare le organizzazioni pubbliche di
ricerca e sussidi e incentivi fiscali alle imprese
Valutazione: interna, disciplinare/interdisciplinare
33 33
33
Politica tecnologica
Questioni: - quali tecnologie sostenere (alta o bassa tecnologia)
- a quale stadio dello sviluppo (precompetitivo, protezionismo)
- la competenza del settore pubblico
- promozione della tecnologia e competizione
Attori: - università, enti di ricerca, istituti tecnologici, laboratori di R&S;
particolare attenzione ai loro legami con l’industria
- ministeri settoriali (telecomunicazioni, difesa, energia, trasporti,
ecc.) e industria e commercio
- autorità di regolazione della competizione
Strumenti: - domanda pubblica (il governo dispone della competenza
dell’utente della nuova tecnologia)
- sussidi e incentivi fiscali
- sostegno alla ricerca pubblica
34 34
34
La politica dell’innovazione
Due approcci:
“laissez-faire” (economia neoclassica):
- sostegno alla ricerca di base ed all’educazione
- diritti di proprietà intellettuale
le imprese “sanno cosa fare” e agiscono di conseguenza
(fallimenti del mercato)
“visione sistemica” (teorie sistemiche evolutive):
- legami tra le componenti del sistema
- le competenze sono distribuite in maniera ineguale
35 35
35
Sintesi: la politica scientifica
Obiettivo principale:
- produzione di conoscenze scientifiche
Strumenti:
- fondi pubblici per la R&S assegnati su base competitiva
- istituzioni di R&S pubbliche e semipubbliche (laboratori,
università, enti di ricerca, ecc.)
- incentivi fiscali alle imprese
- educazione superiore
- diritti di proprietà intellettuale
36 36
36
Sintesi: la politica tecnologica
Obiettivo principale:
- avanzamento e commercializzazione di conoscenze
tecniche settoriali
Strumenti:
- commesse pubbliche
- sostegno pubblico a settori strategici
- istituzioni-ponte (tra ricerca e industria)
- formazione del personale e miglioramento delle
competenze tecniche
- standardizzazione
- previsione tecnologica
- benchmarking dei settori industriali
37 37
37
Il governo della politica scientifica e tecnologica in Italia
Fonte: European Commission, ERAWATCH Country Reports: Italy, 2013.
38 38
38
Politica scientifica
“Perché dovremmo pagare uno
scienziato quando facciamo le
migliori scarpe del mondo?”
Silvio Berlusconi
“Con la cultura non si mangia”
Giulio Tremonti
39 39
39
Stanziamenti per R&S delle amministrazioni pubbliche - 2011
milioni di
euro
%
Esplorazione e utilizzazione dell’ambiente terrestre
Controllo e tutela dell’ambiente
Esplorazione e utilizzazione dello spazio
Sistemi di trasporto, di telecomunicazione e altre infrastrutture
Produzione, distribuzione e uso razionale dell’energia
Produzioni e tecnologie industriali
Protezione e promozione della salute umana
Agricoltura
Istruzione e formazione
Cultura, tempo libero, religione e mezzi di comunicazione di massa
Sistemi, strutture e processi politici e sociali
Promozione della conoscenza di base - Fondo Finanziamento Ordinario per le Università
Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
Scienze ingegneristiche e Ricerca Tecnologica
Scienze Mediche
Scienza Agrarie
Scienze Umane e Sociali
Studi e Ricerche in campo Umanistico
Promozione della conoscenza di base - Risorse diverse da FFO
Difesa
413,1
319,1
565,5
160,3
576,6
1.148,2
963,9
311,1
412,7
133,8
827,0
3.039,3
898,80
442,60
424,80
116,50
663,80
492,80
224,1
66,7
4,5%
3,5%
6,2%
1,7%
6,3%
12,5%
10,5%
3,4%
4,5%
1,5%
9,0%
33,2%
29,6%
14,6%
14,0%
3,8%
21,8%
16,2%
2,4%
0,7%
Totale
9.161,4
100,0%
Obiettivi socio-economici
40 40
40
L’obiettivo del rapporto R&S/Pil
Obiettivi di spesa per R&S e differenze rispetto agli attuali livelli di % del rapporto R&S/Pil, 2014
Fontee: OECD, stime basate su OECD MSTI database, Giugno 2014.
41 41
41
Gli enti pubblici di ricerca
Consiglio Nazionale delle Ricerche, Cnr (8.000)
Ente per le Nuove tecnologie, l’Energia e l’Ambiente, Enea (3.200)
Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Infn (2.000)
Istituto Nazionale di Statistica, Istat (2.600)
Istituto Superiore di Sanità, Iss (2.000)
Stazioni sperimentali dell’industria e Istituti sperimentali dell’agricoltura (1.250)
Osservatori Astronomici (800)
Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori, Isfol
(700)
Istituzioni sanitarie (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico) (5.400)
42 42
42
Il CNR
43 43
43
Il CNR
44 44
44
Gli enti pubblici di ricerca: le attività
Ricerca di base e applicata
Servizi tecnologici
Formazione e addestramento
Trasferimento delle tecnologie
Strumentazione avanzata
Regolazione (ambiente, sanità, sicurezza, ecc.)
Raccolta e conservazione delle conoscenze (statistiche, database,
biblioteche,ecc.)
Infrastrutture scientifiche (reattori nucleari, satelliti, telescopi, ecc.)
Altre attività
45 45
45
Politica scientifica o politica industriale?
“ E’ diventato di moda sostenere che la politica industriale è
impraticabile in America, e che comunque è una pessima
idea. Ma i risultati ottenuti da Internet, grazie al sostegno
del governo, dimostrano esattamente il contrario. Le aziende
tecnologiche già esistenti, i cervelloni della Silicon Valley, gli
specialisti del venture capital, tutti quanti hanno ignorato le
opportunità di Internet per oltre vent’anni dalla sua nascita.
Tutti gli sviluppi brillanti, importanti, e tecnologicamente
lungimiranti della Rete vennero grazie alle agenzie statali o
dalle università”
(Charles Ferguson, imprenditore)
46 46
46
Il ruolo della ricerca pubblica: iPHONE, iPAD
47 47
47
Lo stato imprenditore
La “mano visibile” dello stato
Innovazioni
micro disco rigido
silicio
schermo multi touch
internet
gps
siri
schermo lcd
batteria al litio
Tutte le tecnologie sono state sviluppate con il sostegno pubblico
48 48
48
La Apple
La Apple svolge poca attività di R&S rispetto ai suoi competitori
La Apple non si concentra sullo sviluppo di nuove tecnologie,
ma sulla loro integrazione in nuove architetture
Il suo successo è basato su:
l’individuazione di tecnologie ad alto potenziale
l’integrazione di competenze ingegneristiche complesse
una chiara visione basata su prodotti orientati sul
design e sulla soddisfazione del cliente
49 49
49
La “mano visibile” dello stato
Prima di lanciare la piattaforma dei prodotti iOS, la Apple ha
ricevuto enormi sostegni dallo stato:
- investimento diretto nello stadio della creazione dell’impresa
($500,000 dalla Small Business Investment Corporation)
- accesso alle tecnologie sviluppate dai programmi governativi
- politiche fiscali, commerciali, tecnologiche a sostegno delle
imprese americane
50 50
50
Ricerca e sviluppo (ReS)
51 51
51
Manuale di Frascati
52 52
52
Ricerca e sviluppo (ReS)
L'attività di ricerca e sviluppo (ReS) è definita come il
complesso di lavori creativi intrapresi in modo sistematico sia
per accrescere l'insieme delle conoscenze (ivi compresa la
conoscenza dell'uomo, della cultura e della società) sia per
utilizzare tali conoscenze per nuove applicazioni.
53 53
53
Ricerca e sviluppo (ReS)
Ricerca di base: lavoro sperimentale o teorico intrapreso principalmente
per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti dei fenomeni e dei fatti
suscettibili di osservazione, non finalizzato ad una specifica applicazione
o utilizzazione.
Ricerca applicata: lavoro originale intrapreso principalmente per
acquisire conoscenze e finalizzato anche e principalmente ad una pratica
e specifica applicazione o utilizzazione.
Sviluppo sperimentale: lavoro sistematico, basato sulle conoscenze
esistenti, acquisite attraverso la ricerca e l'esperienza pratica, condotto
al fine di completare, sviluppare o migliorare materiali, prodotti e
processi produttivi, sistemi e servizi.
54 54
54
Risultati dell’attività di Ricerca e sviluppo (ReS)
Articoli scientifici
Libri
Rapporti tecnici
Brevetti
Spin-off (nuove imprese basate su nuove conoscenze)
Software
Progetti
Apparecchiature
Nuovi oggetti
Siti archeologici
Musei
Consulenze
Altri risultati
55 55
55
L’innovazione
56 56
56
Gli stadi dell’innovazione
Invenzione: una nuova idea, un nuovo sviluppo scientifico,
una nuova tecnologia non ancora attuata/applicata
Innovazione: attuazione/applicazione dell’invenzione
mediante un nuovo prodotto o di un nuovo processo
produttivo e il suo sfruttamento commerciale
Diffusione: adozione del nuovo prodotto o processo
dall’economia e dalla società
57 57
57
Manuale di Oslo
58 58
58
Innovazione
Innovazione è l’introduzione di un prodotto (bene o servizio) nuovo o
migliorato significativamente, o di un processo, o di un nuovo metodo
organizzativo nelle pratiche commerciali, nell’organizzazione del lavoro,
delle relazioni esterne, o di un nuovo metodo di marketing
Innovazioni di prodotto
Innovazioni di processo
Innovazioni organizzative
Innovazioni di marketing
59 59
59
Innovazione
Innovazioni di prodotto: consistono nell’introduzione sul mercato di
prodotti o servizi nuovi (o significativamente migliorati) in termini di
caratteristiche tecniche e funzionali, uso di materiali e componenti,
prestazioni, facilità d’uso, ecc., rispetto ai prodotti e servizi
correntemente realizzati e offerti sul mercato dall’impresa.
L’innovazione di prodotto o di servizio non deve necessariamente
consistere in prodotti o servizi nuovi per il mercato in cui opera
l'impresa. L’innovazione di prodotto o di servizio può essere sviluppata
dall’impresa stessa o da altre imprese o istituzioni.
Innovazioni di processo: consistono in tecniche di produzione, sistemi
di logistica, metodi di distribuzione o attività di supporto alla
produzione tecnologicamente nuovi (o significativamente migliorati).
60 60
60
Innovazione
Innovazioni organizzative: consistono in mutamenti
significativi nelle pratiche di organizzazione dell’impresa, nei
metodi di organizzazione del lavoro, nelle relazioni pubbliche
con altre imprese o istituzioni pubbliche.
Innovazioni di marketing: consistono in nuove pratiche di
commercializzazione dei prodotti, nuove tecniche di
promozione pubblicitaria, nuove politiche dei prezzi,
modifiche significative nelle caratteristiche estetiche e nel
confezionamento di prodotti.
61 61
61
Tipi di innovazione delle imprese innovatrici (2008-2010)
La gran parte delle imprese innovatrici combina diversi modi di innovazione
Solo prodotto e processo
Prodotto, processo,
organizzazione, marketing
Solo organizzazione
e marketing
62 62
62
Il modello lineare dell’innovazione
Ricerca
Sviluppo
Progettazione
Ingegnerizzazione
Produzione
Basato sulla ricerca
Sequenziale
Tecnocratico
63 63
63
Il modello a catena dell’innovazione
Ricerca
Ricerca
Conoscenze
Mercato
Mercato
potenziale
potenziale
Invenzione/
Invenzione/
progetto
progettazione
analitico
analitica
Progetto
Progettazione
dettagliato
dettagliata
& test e
test
Ri-progettazione &
produzione
Distribuzione
Distribuzione
& mercato
e mercato
Basato sulla progettazione
Interattivo
La ricerca non è un prerequisito per l’innovazione
64 64
64
Spesa per innovazione in Italia – (2010 -2012)
Imprese manifatturiere
R&S = 53%
Tecnologia non
incorporata in beni
capitali
2%
Altre spese
13%
R&S interna
44%
Macchinari e
impianti innovativi
32%
Servizi
di R&S
9%
65 65
65
La spesa per innovazione delle imprese italiane
R&S = 55%
R&S = 38%
66 66
66
Il quadro generale
67 67
67
Il prestigio delle professioni
La conoscenza gode di
un alto prestigio!
68 68
68
Spesa pubblica per istruzione in % del Pil - 2011
L’Italia spende meno degli altri paesi
69 69
69
Spesa pubblica per l’università in % del Pil - 2011
L’Italia spende molto meno degli altri paesi
70 70
70
I laureati (età tra i 25 ed i 64 anni) - 2012
L’Italia ha troppo
pochi laureati
71 71
71
I dottori di ricerca (età 25 – 34 anni) - 2012
L’Italia laurea meno dottori di ricerca degli altri paesi
72 72
72
Paradossi italiani
L’Italia investe troppo poco in istruzione
Un paradosso
73 73
73
Spesa in R&S e ricercatori in Italia - Anno 2013
Esecutori della ricerca
Spesa per
R&S -2013
(milioni di
euro)
Ricercatori
Percentuale
2012 (unità)
Enti pubblici
Istituzioni senza fini di lucro
Imprese
Università
3.015
583
10.907
5.700
14,9
2,9
54,0
28,2
25.930
5.426
49.950
76.654
Totale
20.205
100,0
157.960
Fonte: ISTAT
74 74
74
Spesa per tipo di R&S – Italia 2012
euro (migliaia)
percentuale
Fonte: ISTAT
75 75
75
Spesa in R&S in rapporto al Pil per regione italiana. Anni 2010 e 2011
percentuali
Fonte: ISTAT
76 76
76
La R&S nel mondo
Ricercatori per
1.000 occupati
Italia
Fonte: OCSE
Spesa per R&S
in % del Pil
77 77
77
Il numero di ricercatori (migliaia)
78 78
78
L’intensità di ricerca (R&S/Pil)
79 79
79
Spesa per R&S nei paesi Ue28 - 2012
In rapporto al Pil
Pro-capite (spesa totale per milione di abitanti)
Svezia
Danimarca
Finlandia
Austria
Germania
Lussemburgo
Belgio
O
landa
Francia
Irlanda
UE28
Regno Unito
Slovenia
Italia
Estonia
Spagna
Repubblica Ceca
Portogallo
Malta
Ungheria
G
recia
Slovacchia
Lituania
Cipro
Polonia
Croazia
Lettonia
Bulgaria
Romania
Finlandia
Svezia
Danimarca
G
ermania
Austria
Slovenia
Belgio
Francia
Estonia
UE28
O
landa
Repubblica Ceca
Regno Unito
Irlanda
Portogallo
Ungheria
Italia
Spagna
Lussemburgo
Lituania
Polonia
Malta
Slovacchia
Croazia
G
recia
Lettonia
Bulgaria
Romania
Cipro
0
1
2
3
Fonte: Eurostat Database, Science and Technology
4
0,0
500,0 1000,01500,02000,0
80 80
80
I ricercatori in alcuni paesi europei
81 81
81
Spesa per R&S per settore di esecuzione
Scarso investimento delle imprese
82 82
82
Le imprese
83 83
83
Le imprese italiane - 2012
Le imprese
italiane:
il 95% sotto
i 10 addetti
84 84
84
Investimenti delle imprese in % del valore aggiunto – 2013
Le imprese italiane spendono poco in capitale basato sulla conoscenza
Capitale organizzativo e formazione
Software e R&S
Macchinari e impianti
85 85
85
Investimenti delle imprese negli USA
Investimento delle imprese in capitale basato sulla conoscenza (KBC) e
capitale tangibile, USA, , 2009 (in % del Pil)
86 86
86
Spesa in R&S delle imprese nei paesi Ue28. Anno 2012
(percentuale sul totale)
Bulgaria
Polonia
Slovacchia
Ungheria
Romania
Portogallo
Slovenia
Olanda
Croazia
Irlanda
Spagna
Lituania
Francia
Germania
EU28
Belgio
Austria
Cipro
Regno Unito
Italia
Grecia
Svezia
Danimarca
Repubblica Ceca
Finlandia
Lettonia
Estonia
Malta
Lussemburgo
Slovenia
Irlanda
Belgio
Austria
Finlandia
Germania
Svezia
Danimarca
Ungheria
Francia
UE28
Regno Unito
Lussemburgo
Bulgaria
Malta
Olanda
Estonia
Italia
Repubblica Ceca
Spagna
Portogallo
Croazia
Slovacchia
Romania
Polonia
Grecia
Lituania
Lettonia
Cipro
0
20
40
60
80
Fonte: Eurostat Database, Science and Technology
-10,0 -5,0
0,0
5,0
10,0
87 87
87
L’innovazione tecnologica nelle imprese europee
Imprese che hanno introdotto innovazioni di prodotto/processo nel triennio 2010-2012
Variazione rispetto al triennio 2008-2010
Malta
Repubblica Ceca
Lettonia
Francia
Italia
Irlanda
Bulgaria
Polonia
Ungheria
Finlandia
Danimarca
Regno Unito
EU28
Belgio
Olanda
Spagna
Lituania
Portogallo
Cipro
Croazia
Svezia
Estonia
Austria
Slovacchia
Germania
Romania
Lussemburgo
Germania
Olanda
Belgio
Svezia
Finlandia
Lussemburgo
Italia
Irlanda
Austria
Portogallo
Repubblica Ceca
Danimarca
Francia
Regno Unito
Malta
EU28
Cipro
Estonia
Grecia
Croazia
Slovacchia
Lituania
Bulgaria
Ungheria
Spagna
Lettonia
Polonia
Romania
0
10
20
30
40
-15,0-10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0
88 88
88
Imprese innovatrici per regione. Anni 2010-2012
(percentuale sul totale imprese)
Imprese con attività innovative
Imprese che hanno introdotto innovazioni di prodotto/servizio
Veneto
Friuli-Venezia G
iulia
Toscana
Lombardia
Emilia-Romagna
Piemonte
Italia
Provincia di Trento
Lazio
Umbria
Basilicata
Provincia di Bolzano
Puglia
Abruzzo
Liguria
Sicilia
Sardegna
Marche
Campania
Calabria
Valle d' Aosta
Molise
Friuli-Venezia G
iulia
Veneto
Toscana
Lombardia
Emilia-Romagna
Piemonte
Basilicata
Italia
Lazio
Provincia di Trento
Abruzzo
Provincia di Bolzano
Umbria
Puglia
Campania
Sardegna
Marche
Sicilia
Liguria
Calabria
Molise
Valle d' Aosta
0
20
40
60
80
Fonte: Eurostat Database, Science and Technology
0,0
10,0 20,0 30,0 40,0
89 89
89
Occupati nei settori high-tech - 2013
(percentuale sul totale occupati e differenze percentuali rispetto al 2012)
Livello
Variazione
Lettonia
Bulgaria
Estonia
Repubblica Ceca
Slovenia
Austria
Spagna
Portogallo
Grecia
Ungheria
Romania
Croazia
Regno Unito
Polonia
Danimarca
Italia
EU28
Finlandia
Lussemburgo
Svezia
Cipro
Malta
Germania
Irlanda
Lituania
Olanda
Francia
Belgio
Slovacchia
Irlanda
Malta
Finlandia
Danimarca
Ungheria
Slovenia
Svezia
Repubblica Ceca
Regno Unito
Belgio
Estonia
Lussemburgo
Germania
EU28
Austria
Spagna
Francia
Slovacchia
Bulgaria
Olanda
Italia
Lettonia
Polonia
Croazia
Cipro
Portogallo
Grecia
Romania
Lituania
0
2
4
6
8
-0,5
0,0
0,5
1,0
90 90
90
Domande di brevetto all’Epo per milione di abitanti - 2012
Livello
Bulgaria
Polonia
Slovacchia
Ungheria
Romania
Portogallo
Slovenia
Olanda
Croazia
Irlanda
Spagna
Lituania
Francia
G
ermania
EU28
Belgio
Austria
Cipro
Regno Unito
Italia
Grecia
Svezia
Danimarca
Repubblica Ceca
Finlandia
Lettonia
Estonia
Malta
Lussemburgo
Slovenia
Irlanda
Belgio
Austria
Finlandia
Germania
Svezia
Danimarca
Ungheria
Francia
UE28
Regno Unito
Lussemburgo
Bulgaria
Malta
O
landa
Estonia
Italia
Repubblica Ceca
Spagna
Portogallo
Croazia
Slovacchia
Romania
Polonia
G
recia
Lituania
Lettonia
Cipro
0
20
40
60
80
Variazione
-10,0
-5,0
0,0
5,0
10,0
91 91
91
L’indice di innovazione calcolato dalla UE: quattro gruppi
leader
inseguitori
moderati
modesti
92 92
92
L’indice di innovazione calcolato dalla UE: quattro gruppi
93 93
93
L’indice di innovazione calcolato dalla UE: quattro gruppi
94 94
94
L’indice di innovazione calcolato dalla UE: quattro gruppi
95 95
95
Gli articoli scientifici (percentuale sul totale mondiale)
96 96
96
Le citazioni (percentuale sul totale mondiale)
97 97
97
Articoli totali per milioni di $ di spesa per R&S
98 98
98
Citazioni totali per milioni di $ di spesa per R&S
99 99
99
Università - Articoli per milioni di $ di spesa per R&S
100 10
100
Università – Citazioni per milioni di $ di spesa per R&S
101 10
101
Articoli per ricercatore (numero)
102 10
102
Citazioni per ricercatore (numero)
103 10
103
Il sistema della ricerca pubblica
Mica male ….. ma
usque tandem?
104 10
104
Conclusioni
L’Italia è uno dei paesi leader nel mondo
La S&T non è una priorità nazionale
La politica della S&T è debole
La valutazione della ricerca
Risorse scarse e in diminuzione
Siamo in un periodo di crisi, ma il sistema scientifico sa reagire
105 10
105
Una metafora italiana
il calabrone
il leopardo
106 10
106
Che fare?
"Resistere, resistere, resistere,
come sulla linea del Piave“
Francesco Saverio Borrelli
Inaugurazione dell’Anno giudiziario
12 gennaio 2002
“Adda passà ‘a nuttata!”
Napoli milionaria
Eduardo De Filippo
107 10
107
Che fare?
Accettare le sfide
108 10
108
Grazie dell’attenzione
109 10
109
Fly UP