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Diapositiva 1 - Corso di Laurea in Attività di Protezione Civile

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Diapositiva 1 - Corso di Laurea in Attività di Protezione Civile
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN
ATTIVITÀ DI
PROTEZIONE CIVILE
Facoltà di Scienze Matematiche
Fisiche e Naturali
Università degli Studi di Perugia
Chimica Generale e Organica
Modulo ‘Struttura della Materia’
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
Prof.ssa Nadia Balucani
Dipartimento di Chimica – Università degli Studi di Perugia
tel.: 075 585 5513
fax: 075 585 5606
email: [email protected]
URL: http://www.chm.unipg.it/chimgen/mb/exp3/nadia.html
Materiale didattico disponibile sul sito web del vostro
corso di laurea (attenzione: AA 2010-11)
PRESTO DISPONIBILE ANCHE SU:
http://estudium.unipg.it
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
CHIMICA
scienza che studia la composizione
delle varie sostanze costituenti la
materia e le trasformazioni che
tali sostanze possono subire
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
La chimica di tutti i giorni
-
cottura di un alimento
respirazione, visione
uso di detergenti
ricarica della batteria di un telefono cellulare
La chimica nella Protezione Civile
RISCHIO CHIMICO
Il disastro di Bhopal
Nella notte tra il 2 e il 3
dicembre 1984, nello
stabilimento della Union
Carbide a Bhopal, in India,
dove veniva prodotto un
insetticida per uso agricolo, si
ebbe un rilascio all’aria di
metil-isocianato: CH3NCO
La reazione chimica che la fabbrica della UNION CARBIDE di
Bhopal doveva eseguire era tra
1-naftolo, fosgene, COCl2, e metil-isocianato, CH3NCO. In
questo modo si produceva il Carbaryl, detto SEVIN®, un
pesticida molto potente.
A causa di un guasto ad un contenitore, 27 tonnellate di
metil-isocianato furono rilasciate nell’atmosfera.
Carbaryl:
1-Naphthyl N-methylcarbamate
C12H11NO2
Delle 520.000 persone che furono
esposte al gas tossico, circa 30.000
morirono subito o dopo poco tempo,
mentre poco meno di 200.000 sono
state affette da serie malattie croniche.
L’incidente di Seveso
Nel 1976, a Seveso, nell’azienda chimica
ICMESA (di proprietà della ditta Givaudan,
gruppo Hoffmann-La Roche) veniva prodotto
l’esaclorofene, composto chimico
abbastanza innocuo, usato nell’industria
cosmetica (è essenzialmente un battericida,
cioè un disinfettante).
esaclorofene
Sabato 10 luglio 1976, alle ore 12,37 dal reattore B fuoriesce una nube che il vento propaga
velocemente sul territorio circostante, densamente abitato. Già il 14 luglio gli effetti
dell’esposizione alla nube cominciano ad essere avvertiti dalla popolazione: si segnalano casi di
intossicazione, seguiti da ricoveri di emergenza e dalla moria di molti animali.
Il 20 luglio, nei laboratori dello stabilimento Givaudan di Zurigo si riesce ad
identificare la sostanza chimica fuoriuscita con l’incidente: si tratta di TCDD
(2,3,7,8-tetraclorodibenzo-p-diossina), una sostanza chimica altamente
tossica e cancerogena, capace di provocare innumerevoli disturbi alla
natura ed all’uomo.
La sostanza fuoruscita non
era quella in produzione!
Passano altri quattro giorni prima che finalmente si decida, il 24 luglio, di
evacuare un’area di quindici ettari, che viene cinta con reticolati,
militarizzata e suddivisa in tre zone a seconda del grado di tossicità
raggiunto. Il 25 luglio, settecento persone vengono fatte sfollare, mentre
l’allarme si estende anche ad altri undici comuni limitrofi.
Successivamente, l’ICMESA verrà demolita, insieme alle abitazioni della zona
più contaminata. Tonnellate di terreno inquinato dalla diossina verranno
inoltre rimosse, all’interno di un processo di bonifica delle aree colpite.
La diossina rilasciata dalla ICMESA di Seveso non era un composto
utilizzato nell’impianto, ma era stata prodotta accidentalmente come
composto secondario ed emesso dall’impianto per il guasto ad una valvola
di sicurezza.
A seguito dell’incidente, la
Comunità Europea emanò una
direttiva che in Italia fu recepita dal
DPR 175/88, dal DPCM 31/3/89,
decreti che poi furono in seguito
modificati dalla legge 334/99. In
base a tale legge gli organismi
regionali debbono tenere sotto
osservazione certe aziende che
possono cedere sostanze chimiche
pericolose all’ambiente.
Aziende sottoposte a Rapporto di sicurezza
Aziende sottoposte a Notifica
Aziende sottoposte art. 5 comma 3
Molte industrie ‘non chimiche’
usano composti chimici
potenzialmente pericolosi …
Oleificio umbro vuole 35 milioni dai parenti di 4 operai
"L'incidente è stato causato dalla loro imperizia”
Morirono bruciati in fabbrica, l'azienda chiede i danni ai familiari
Il gravissimo incidente, due anni fa a Campello sul Clitunno
L'accusa: "Usarono il saldatore che era vietato per fare più in fretta"
da La Repubblica (30 giugno 2008)
SPOLETO - Quattro operai morti sul lavoro ed un'azienda che, a distanza di oltre due anni dal
drammatico incidente, chiede ai parenti delle vittime, e all'unico superstite, trentacinque milioni di
euro, come risarcimento danni. …. L'atto legale porta la firma dell'amministratore delegato della
società, Giorgio Del Papa, indagato dal giorno seguente la tragedia. Le accuse per il manager
sono di disastro colposo con l'aggravante "della colpa con previsione dell'evento", violazione delle
norme sulla sicurezza (tra cui l'omissione dolosa dei mezzi di prevenzione) e omicidio colposo
plurimo. Secondo la procura di Spoleto, Del Papa sapeva che c'era gas esplosivo (del tipo esano,
molto pericoloso) nei silos saltati in aria. E proprio quel gas, per la procura, è la causa di tutto. Per
Del Papa, invece, la colpa dell'incidente è da attribuire agli operai. I quattro, lavoravano per conto
di una piccola ditta, che aveva l'appalto per lavori di manutenzione di questo colosso europeo della
raffinazione dei prodotti vegetali. Secondo l'azienda, gli operai che quel giorno stavano lavorando
all'installazione di una passerella per collegare due silos, avrebbero dovuto sapere che le
fiamme ossidriche non potevano essere utilizzate in quell'intervento. E proprio l'uso di un
saldatore sarebbe stata la causa, per la difesa, dello scoppio del silos. I quattro saltarono in aria.
Dilaniati e carbonizzati. Una tragedia che nel novembre del 2006 scosse l'opinione pubblica, è poi
divenuta un vicenda giudiziaria a colpi di perizie….. Dall'altra una perizia richiesta dall'azienda al
tribunale civile, e affidata ad un consulente locale che riscontra come causa dell'incidente l'uso del
saldatore. In quest'ultima perizia si sostiene che pur in presenza del gas esplosivo, se non ci fosse
stato l'innesco della fiamma, lo scoppio non si sarebbe mai prodotto. Un errore, scrive il perito,
commesso dagli operai "per fretta e stanchezza".
Fulminato dalle esalazioni di acido solforico il primo lavoratore, forse senza
autorespiratore. Vittime anche i compagni scesi per aiutarlo. Un quinto in gravi condizioni
Molfetta, strage in un'autocisterna
Quattro operai morti intossicati
3 marzo 2008
La dinamica dell’incidente. Il comandante provinciale dei vigili del fuoco,
Giovanni Micunco, ha ricostruito la dinamica dell'incidente. Una pompa d'acqua
stava lavando l'interno della cisterna. Un primo operaio si è affacciato dal passo
d'uomo per accertarsi come stava andando il lavoro. Investito da un'esalazione
letale di acido solforico sprigionato dalla reazione zolfo e acqua, l'operaio è caduto
nella cisterna. L'autista del veicolo e un altro operaio non hanno perso tempo e si
sono calati nel tentativo di soccorrere il compagno di lavoro ma anche loro sono
stati vittime dell'acido solforico. Qualcuno ha chiamato il titolare dell'azienda che
era a casa e lui, mentre ancora in auto correva verso il capannone, ha telefonato
al 118. Ma quando sono arrivati i pompieri, anche Vincenzo Altomare era disteso
sul fondo dell'autocisterna.
3 agosto 2008, conclusione dell’indagine: Sono stati i vapori di acido solfidrico la
causa della morte a catena dei quattro operai e del titolare della Truck, calatisi
nella cisterna uno dopo l'altro nel tentativo di soccorrersi a vicenda. L'inchiesta
ha stabilito che l'intossicazione mortale per i cinque lavoratori è avvenuta per
l'acido solfidrico, sostanza molto tossica e letale che si sprigiona, per un
processo chimico, quando cisterne che contengono zolfo allo stato liquido vengono
svuotate. I residui di zolfo a contatto con l'aria hanno una reazione chimica che
produce vapori dell'acido solfidrico.
???? forse ci si riferisce alla reazione con il vapore acqueo
ma non c’è solo il rischio dovuto
agli impianti…
 rischio associato al
TRASPORTO di composti chimici
di grande utilizzo nei processi
industriali
Es.
acido solforico, H2SO4
ammoniaca, NH3
acido cloridrico
nitrati di vario tipo, fosfati
Nessun superstite, camion trasportava ammoniaca
Messico: bus contro tir, 38 morti
(ANSA) - CITTA' DEL MESSICO, 17 NOV 00 - Una cisterna carica di
ammoniaca si e' scontrata con un autobus passeggeri in Messico,
causando la morte di 38 persone. L'incidente e' avvenuto nella regione
di Sinaloa, nel Nord-Ovest del Paese. I freni della cisterna non
avrebbero funzionato e l'automezzo si sarebbe scontrato con l'autobus,
finito poi in uno strapiombo profondo una ventina di metri. Tutti i
viaggiatori a bordo dell'autobus sono morti, alcuni per l'impatto altri per
le esalazioni.
© Ansa
23 aprile 2004
PECHINO - La Corea del Nord chiede aiuto alla Croce Rossa.
Dalla Cina sono già partiti alcuni convogli che stanno
raggiungendo il confine tra Cina e Corea del Nord dove ieri, nei
pressi della città di Ryongchong, due treni carichi di prodotti
petroliferi sono esposi mentre transitavano sui binari. Una fuga di
nitrato di ammonio sarebbe all'origine dell'esplosione. Il
bilancio, tra morti e feriti, è fermo a tremila persone, ma non c'è
ancora nulla di ufficiale.
17 luglio 2007: UCRAINA, DERAGLIA TRENO CARICO DI
FOSFORO
KIEV - Una ventina di persone sono rimaste intossicate e oltre
800 sono state evacuate in seguito al deragliamento e
all'incendio in Ucraina di un treno merci diretto in Polonia con
un carico di fosforo giallo, che ha fatto scattare un allarme
chimico nel distretto di Busk, nella regione occidentale di
Leopoli. Il fosforo giallo, utilizzato per la fertilizzazione, è
ritenuto una sostanza tossica di prima categoria e può avere
effetti letali in una concentrazione di un decimo di grammo. La
sostanza, che si incendia facilmente producendo un gas
tossico, intacca le ossa umane e il cervello e può produrre
necrosi del fegato. Il treno merci, composto da 58 carri di cui 15
contenenti fosforo giallo, è deragliato per causa ancora da
accertare tra Krasnoye e Ozhidov, mentre viaggiava da
Dzhambul, in Kazakhstan, verso Kleksa, in Polonia.
Fonte: ANSA.it
21 agosto 2008: AUTOCARRO SPOLETINO SI RIBALTA A MAGIONE,
TRASPORTAVA SOSTANZE PERICOLOSE
E' terminato soltanto alle 4 di questa mattina il recupero dei serbatoi di pentafloruro
di fosforo che facevano parte del carico perso da un autocarro partito da Spoleto ieri
pomeriggio e diretto a Savona. L'assenza di pioggia e di corsi d'acqua nei pressi ha
evitato, almeno apparentemente, l'inquinamento del terreno. Sono comunque ancora
in corso le operazioni di bonifica della scarpata sottostante la strada, dove il mezzo
pesante è finito in seguito all'incidente. I soccorritori hanno dovuto fare i conti con la
delicata situazione che si è venuta a creare. Anche se l'incidente è avvenuto intorno
alle 16, infatti, l'autocarro è stato recuperato soltanto un paio d'ore fa, con l'ausilio di
due autogru. Proseguono invece - e continueranno presumibilmente per diverse ore
ancora - le operazioni di messa in sicurezza della zona, recuperando i
contenitori di pentafloruro di fosforo, ciascuno del peso di 20 kg. I vigili del
fuoco del comando provinciale di Perugia, coordinati dal comandante Raffaele
Ruggiero, sono intervenuti sul posto con diversi automezzi, tra cui l'apposito
autofurgone che trasporta attrezzature specifiche per intervento in presenza di
sostanze chimiche (Nucleare Biologico Chimico Radiologico). Da Spoleto è
arrivato anche il personale dell'azienda preposto all'invio del pentafloruro di fosforo.
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
OBIETTIVI DEL CORSO
Questo corso ha una duplice finalità:
- Corso introduttivo ai concetti base della chimica (e quindi, in quanto tale,
sarà propedeutico ad altri insegnamenti, fra cui Chimica Organica,
Biochimica, Chimica Ambientale, Igiene e Igiene Ambientale)
- Introduzione ad alcuni aspetti applicativi delle scienze chimiche, che
spaziano dalla chimica della combustione alla chimica dei materiali da
costruzione, dal rischio chimico all’inquinamento atmosferico, dal rischio
radiochimico ai fenomeni della corrosione naturale
A corso terminato dovrai saper padroneggiare alcuni concetti di base
della chimica (come ad esempio il legame chimico, l’equilibrio chimico,
le reazioni acido/base, le reazioni redox) e saper descrivere in termini
chimici alcuni fenomeni naturali o processi industriali e applicati.
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
Programma
Il linguaggio chimico: simboli, formule e equazioni chimiche – Massa
atomica e massa molecolare – La mole e il numero di Avogadro –
Coefficienti stechiometrici, bilanciamento delle reazioni chimiche – La
struttura dell’atomo: nucleo e elettroni – Orbitali atomici e
configurazioni elettroniche - Proprietà periodiche degli elementi – Il
legame chimico – La forma delle molecole – Interazioni
intermolecolari – Leggi dei gas – Liquidi e soluzioni – Termodinamica
e termochimica – Passaggi di stato e diagrammi di stato – L’equilibrio
chimico in sistemi omogenei ed eterogenei – Equilibri acido-base –
Equilibri di solubilità - Le reazioni di ossidoriduzione – Cenni di
elettrochimica – Cinetica chimica – Elementi di chimica inorganica e
di chimica applicata – La struttura del nucleo ed elementi di
radiochimica
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
Libro di testo consigliato
Chimica Generale e Inorganica
Bertani, Clemente, Depaoli et al.
Casa Editrice Ambrosiana
+ Tavola Periodica pieghevole
(ad esempio Edizioni Morelli)
+ fotocopie dei lucidi mostrate a lezione
(distribuite in
forma cartacea o elettronica a lezione; on-line per gli studenti lavoratori)
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
Modalità di accertamento per il modulo di Struttura della
Materia
- Prova scritta (quesiti chiusi a risposta multipla) + prova orale
Sia la prova scritta che quella orale vertono su tutto il
programma e devono essere sostenuti nello stesso giorno.
Durante la prova scritta è possibile utilizzare la Tavola Periodica e una
calcolatrice scientifica (e basta!)
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
•
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CHIMICA: scienza che studia la composizione delle varie sostanze costituenti
la materia e le trasformazioni che ciascuna sostanza può subire
Materia: tutto ciò che esiste nell'universo, che occupa spazio e che è
percepibile dai nostri sensi
Sostanza: un dato tipo di materia caratterizzato da ben definite proprietà, la
cui composizione è ben determinata e costante
Energia: attitudine a compiere lavoro che un corpo o un sistema possiede a
causa delle sue caratteristiche
lavoro = forza  spostamento
energia cinetica, potenziale, chimica, termica, radiante ecc.
 legge della conservazione dell'energia
Fenomeno: qualsiasi modificazione osservabile delle proprietà della materia
fenomeni fisici: le sostanze restano inalterate nella loro natura e
conservano la loro composizione subendo solo modificazioni in alcune
loro proprietà
fenomeni chimici: le sostanze subiscono trasformazioni più profonde che
interessano la loro stessa composizione - alcune sostanze scompaiono e
al loro posto se ne formano delle nuove
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
materia
omogenee
miscele
sostanze
trasformazione fisica
elementi
composti
trasformazione chimica
Una sostanza è un tipo di materia che
non può essere ulteriormente separato
in altri tipi di sostanze mediante
processi fisici; una sostanza ha
sempre certe determinare proprietà (ad
es. colore, odore, peso specifico,
temperatura di fusione ecc.)
indipendentemente dalla sua origine.
eterogenee
Una miscela è un tipo di materia
che può essere separato per via
fisica in due o più sostanze; una
miscela eterogenea è una miscela
costituita di parti fisiche distinte
ognuna con proprietà differenti;
una miscela omogenea è invece
uniforme nelle sue proprietà e
composizione in ogni parte del
campione.
Un elemento è una sostanza che non può essere
decomposta tramite nessuna reazione chimica in
sostanze più semplici.
 esistono SOLO 109 elementi
Un composto è una sostanza costituita da due o più
elementi uniti da legami chimici; in un composto
puro, qualsiasi sia la sua origine, gli elementi che lo
compongono sono presenti in percentuali fisse.
 esistono milioni di composti
sia di origine naturale che sintetica
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
ATOMI …
L'atomo è la più piccola parte di ogni elemento esistente in natura che ne
conserva le caratteristiche chimiche.
Es. Un atomo di ferro ha tutte le proprietà microscopiche
riconducibili all’elemento ferro.
… E MOLECOLE
Si definisce molecola la più piccola unità strutturale di un composto
chimico (non ionico) che può esistere allo stato libero e che ne mantiene le
medesime proprietà chimiche. Le molecole possono essere
monoatomiche, cioè costituite da un solo atomo (è il caso dei cosiddetti
gas nobili) o poliatomiche, cioè costituite da più atomi, uguali o diversi.
L’acqua è un composto che può essere trasformato con opportune
trasformazioni chimiche in ossigeno e idrogeno, che sono gli elementi
che compongono l’acqua. Né l’atomo di ossigeno, né l’atomo di idrogeno
hanno le proprietà dell’acqua (composto). Una molecola di acqua
(composta da ossigeno e idrogeno) ha invece tutte le proprietà
microscopiche riconducibili al composto acqua.
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
Esempi di elementi
Esempi di composti
Br2
I2
Hg
S8
Pb
HSO3Cl
Cr
POCl3
acqua H2O
sale da cucina solido
glucosio C6H12O6
Limatura di ferro e polvere di zolfo:
una miscela eterogenea
NaCl
Soluzioni: miscele
omogenee
CuSO4 (solido blu) sciolto in
acqua
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
Il linguaggio chimico 1.
I simboli degli elementi
Simboli: sono 'abbreviazioni' per indicare gli elementi:
idrogeno H
(hydrogenium)
ossigeno O
fosforo
P
(phosphorus)
cloro
Cl
sodio
Na (natrium)
la seconda lettera di un simbolo è sempre minuscola !!
Co = cobalto
CO = monossido di carbonio
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
Gli elementi in ordine alfabetico…
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
…e raggruppati nella TAVOLA PERIODICA
Elementi cerchiati:
simboli da conoscere
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
Il linguaggio chimico 2.
Formule: rappresentano le sostanze, siano esse
formate da molecole distinte (e in questo caso la formula
rappresenta anche la molecola indicandoci il numero e la
specie degli atomi che entrano a far parte della molecola
stessa) o siano esse formate da reticoli ionici indefiniti (in
questo caso la formula rappresenta il rapporto numerico
più semplice nel quale gli atomi si trovano nel composto)
nella formula devono quindi essere indicati i simboli degli
elementi che compongono la sostanza e il numero di atomi
di ciascun elemento presenti nella singola molecola
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
ESEMPI di SOSTANZE ELEMENTARI e delle loro FORMULE CHIMICHE
Abbiamo visto come gli elementi o sostanze elementari siano formate da un
unico tipo di atomi. Anche per queste sostanze la formula chimica ci dà
informazioni quantitative, in particolare sul numero di atomi che entrano a far
parte delle molecole discrete (se ovviamente quel certo composto ne forma)
es. i gas nobili (He, Ne, Ar) in natura sono presenti come gas monoatomici; di
conseguenza il simbolo è anche la formula che descrive queste sostanze
es. il cloro, l'idrogeno e l'ossigeno gassosi sono costituiti da molecole biatomiche
di formula Cl2, H2, O2; il fosforo esiste in natura come molecola formata
dall’unione di 4 atomi e quindi scriverò P4; lo zolfo esiste in natura come molecola
formata dall’unione di 8 atomi e quindi scriverò S8
NB la formula deve indicare il numero di atomi identici che formano il composto
es. nel caso degli elementi metallici, il simbolo e formula coincidono perché nel
reticolo metallico sono presenti atomi tutti identici (quindi, per esempio, con il
simbolo Fe indico sia un atomo di ferro che un pezzo di ferro metallico)
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
ESEMPI di COMPOSTI e delle loro FORMULE CHIMICHE
es. l'acqua è una molecola discreta formata da due atomi di idrogeno e
un atomo di ossigeno la formula è quindi
H2O
es. il cloruro di sodio è costituito da un reticolo ionico in cui ioni sodio
e ioni cloruro occupano posizioni regolari; nel solido per ogni atomo di
sodio è presente un atomo di cloro e la formula è quindi
NaCl
es. la molecola di acido solforico è formata da 2 atomi di idrogeno, un
atomo di zolfo e 4 atomi di ossigeno; la formula è quindi
H2SO4
un composto chimico è caratterizzato
dalla sua formula e/o dal suo nome
NOMENCLATURA CHIMICA
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
Iniziamo a familiarizzare con la Tavola Periodica degli elementi:
la disposizione degli elementi nella Tavola Periodica non è casuale…
 le colonne vengono
dette GRUPPI; gli elementi
di un gruppo hanno
proprietà simili
 le righe vengono dette
PERIODI; le proprietà
degli elementi variano in
maniera graduale mano a
mano che mi sposto lungo
un periodo da sinistra a
destra
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
Iniziamo a familiarizzare con la Tavola Periodica degli elementi:
In base alle loro
proprietà chimiche
e fisiche gli
elementi si
distinguono in
metalli (riquadri
beige), non metalli
(azzurro),
metalloidi o
semimetalli
(grigio-verde)
Chimica Generale
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE
Iniziamo a familiarizzare con la Tavola Periodica degli elementi:
Metalli: ¾ degli elementi
- solidi a temperatura
ambiente (eccetto il
mercurio, Hg, che è
liquido)
- hanno superfici
lucenti, sono malleabili
e duttili
- buoni conduttori di
calore ed elettricità
- perdono facilmente
elettroni esterni per
formare ioni positivi
detti cationi
- con l’ossigeno
formano ossidi basici
Chimica Generale
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Iniziamo a familiarizzare con la Tavola Periodica degli elementi:
Non Metalli: sono solo
17 elementi e si trovano
in alto a destra
- spesso gassosi a
temperatura ambiente
- quelli solidi (C, P, S, I)
non sono affatto duttili
- cattivi conduttori di
calore ed elettricità
- acquistano facilmente
elettroni per formare
ioni negativi detti anioni
- con l’ossigeno
formano ossidi acidi
Chimica Generale
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Iniziamo a familiarizzare con la Tavola Periodica degli elementi:
Semimetalli: sono gli
elementi lungo la
diagonale che divide
metalli e non metalli
- hanno proprietà
intermedie fra quelle dei
metalli e dei non metalli
- sono semiconduttori
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