Diapositiva 1 - Corso di Laurea in Attività di Protezione Civile
by user
Comments
Transcript
Diapositiva 1 - Corso di Laurea in Attività di Protezione Civile
Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Università degli Studi di Perugia Chimica Generale e Organica Modulo ‘Struttura della Materia’ Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE Prof.ssa Nadia Balucani Dipartimento di Chimica – Università degli Studi di Perugia tel.: 075 585 5513 fax: 075 585 5606 email: [email protected] URL: http://www.chm.unipg.it/chimgen/mb/exp3/nadia.html Materiale didattico disponibile sul sito web del vostro corso di laurea (attenzione: AA 2010-11) PRESTO DISPONIBILE ANCHE SU: http://estudium.unipg.it Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE CHIMICA scienza che studia la composizione delle varie sostanze costituenti la materia e le trasformazioni che tali sostanze possono subire Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE La chimica di tutti i giorni - cottura di un alimento respirazione, visione uso di detergenti ricarica della batteria di un telefono cellulare La chimica nella Protezione Civile RISCHIO CHIMICO Il disastro di Bhopal Nella notte tra il 2 e il 3 dicembre 1984, nello stabilimento della Union Carbide a Bhopal, in India, dove veniva prodotto un insetticida per uso agricolo, si ebbe un rilascio all’aria di metil-isocianato: CH3NCO La reazione chimica che la fabbrica della UNION CARBIDE di Bhopal doveva eseguire era tra 1-naftolo, fosgene, COCl2, e metil-isocianato, CH3NCO. In questo modo si produceva il Carbaryl, detto SEVIN®, un pesticida molto potente. A causa di un guasto ad un contenitore, 27 tonnellate di metil-isocianato furono rilasciate nell’atmosfera. Carbaryl: 1-Naphthyl N-methylcarbamate C12H11NO2 Delle 520.000 persone che furono esposte al gas tossico, circa 30.000 morirono subito o dopo poco tempo, mentre poco meno di 200.000 sono state affette da serie malattie croniche. L’incidente di Seveso Nel 1976, a Seveso, nell’azienda chimica ICMESA (di proprietà della ditta Givaudan, gruppo Hoffmann-La Roche) veniva prodotto l’esaclorofene, composto chimico abbastanza innocuo, usato nell’industria cosmetica (è essenzialmente un battericida, cioè un disinfettante). esaclorofene Sabato 10 luglio 1976, alle ore 12,37 dal reattore B fuoriesce una nube che il vento propaga velocemente sul territorio circostante, densamente abitato. Già il 14 luglio gli effetti dell’esposizione alla nube cominciano ad essere avvertiti dalla popolazione: si segnalano casi di intossicazione, seguiti da ricoveri di emergenza e dalla moria di molti animali. Il 20 luglio, nei laboratori dello stabilimento Givaudan di Zurigo si riesce ad identificare la sostanza chimica fuoriuscita con l’incidente: si tratta di TCDD (2,3,7,8-tetraclorodibenzo-p-diossina), una sostanza chimica altamente tossica e cancerogena, capace di provocare innumerevoli disturbi alla natura ed all’uomo. La sostanza fuoruscita non era quella in produzione! Passano altri quattro giorni prima che finalmente si decida, il 24 luglio, di evacuare un’area di quindici ettari, che viene cinta con reticolati, militarizzata e suddivisa in tre zone a seconda del grado di tossicità raggiunto. Il 25 luglio, settecento persone vengono fatte sfollare, mentre l’allarme si estende anche ad altri undici comuni limitrofi. Successivamente, l’ICMESA verrà demolita, insieme alle abitazioni della zona più contaminata. Tonnellate di terreno inquinato dalla diossina verranno inoltre rimosse, all’interno di un processo di bonifica delle aree colpite. La diossina rilasciata dalla ICMESA di Seveso non era un composto utilizzato nell’impianto, ma era stata prodotta accidentalmente come composto secondario ed emesso dall’impianto per il guasto ad una valvola di sicurezza. A seguito dell’incidente, la Comunità Europea emanò una direttiva che in Italia fu recepita dal DPR 175/88, dal DPCM 31/3/89, decreti che poi furono in seguito modificati dalla legge 334/99. In base a tale legge gli organismi regionali debbono tenere sotto osservazione certe aziende che possono cedere sostanze chimiche pericolose all’ambiente. Aziende sottoposte a Rapporto di sicurezza Aziende sottoposte a Notifica Aziende sottoposte art. 5 comma 3 Molte industrie ‘non chimiche’ usano composti chimici potenzialmente pericolosi … Oleificio umbro vuole 35 milioni dai parenti di 4 operai "L'incidente è stato causato dalla loro imperizia” Morirono bruciati in fabbrica, l'azienda chiede i danni ai familiari Il gravissimo incidente, due anni fa a Campello sul Clitunno L'accusa: "Usarono il saldatore che era vietato per fare più in fretta" da La Repubblica (30 giugno 2008) SPOLETO - Quattro operai morti sul lavoro ed un'azienda che, a distanza di oltre due anni dal drammatico incidente, chiede ai parenti delle vittime, e all'unico superstite, trentacinque milioni di euro, come risarcimento danni. …. L'atto legale porta la firma dell'amministratore delegato della società, Giorgio Del Papa, indagato dal giorno seguente la tragedia. Le accuse per il manager sono di disastro colposo con l'aggravante "della colpa con previsione dell'evento", violazione delle norme sulla sicurezza (tra cui l'omissione dolosa dei mezzi di prevenzione) e omicidio colposo plurimo. Secondo la procura di Spoleto, Del Papa sapeva che c'era gas esplosivo (del tipo esano, molto pericoloso) nei silos saltati in aria. E proprio quel gas, per la procura, è la causa di tutto. Per Del Papa, invece, la colpa dell'incidente è da attribuire agli operai. I quattro, lavoravano per conto di una piccola ditta, che aveva l'appalto per lavori di manutenzione di questo colosso europeo della raffinazione dei prodotti vegetali. Secondo l'azienda, gli operai che quel giorno stavano lavorando all'installazione di una passerella per collegare due silos, avrebbero dovuto sapere che le fiamme ossidriche non potevano essere utilizzate in quell'intervento. E proprio l'uso di un saldatore sarebbe stata la causa, per la difesa, dello scoppio del silos. I quattro saltarono in aria. Dilaniati e carbonizzati. Una tragedia che nel novembre del 2006 scosse l'opinione pubblica, è poi divenuta un vicenda giudiziaria a colpi di perizie….. Dall'altra una perizia richiesta dall'azienda al tribunale civile, e affidata ad un consulente locale che riscontra come causa dell'incidente l'uso del saldatore. In quest'ultima perizia si sostiene che pur in presenza del gas esplosivo, se non ci fosse stato l'innesco della fiamma, lo scoppio non si sarebbe mai prodotto. Un errore, scrive il perito, commesso dagli operai "per fretta e stanchezza". Fulminato dalle esalazioni di acido solforico il primo lavoratore, forse senza autorespiratore. Vittime anche i compagni scesi per aiutarlo. Un quinto in gravi condizioni Molfetta, strage in un'autocisterna Quattro operai morti intossicati 3 marzo 2008 La dinamica dell’incidente. Il comandante provinciale dei vigili del fuoco, Giovanni Micunco, ha ricostruito la dinamica dell'incidente. Una pompa d'acqua stava lavando l'interno della cisterna. Un primo operaio si è affacciato dal passo d'uomo per accertarsi come stava andando il lavoro. Investito da un'esalazione letale di acido solforico sprigionato dalla reazione zolfo e acqua, l'operaio è caduto nella cisterna. L'autista del veicolo e un altro operaio non hanno perso tempo e si sono calati nel tentativo di soccorrere il compagno di lavoro ma anche loro sono stati vittime dell'acido solforico. Qualcuno ha chiamato il titolare dell'azienda che era a casa e lui, mentre ancora in auto correva verso il capannone, ha telefonato al 118. Ma quando sono arrivati i pompieri, anche Vincenzo Altomare era disteso sul fondo dell'autocisterna. 3 agosto 2008, conclusione dell’indagine: Sono stati i vapori di acido solfidrico la causa della morte a catena dei quattro operai e del titolare della Truck, calatisi nella cisterna uno dopo l'altro nel tentativo di soccorrersi a vicenda. L'inchiesta ha stabilito che l'intossicazione mortale per i cinque lavoratori è avvenuta per l'acido solfidrico, sostanza molto tossica e letale che si sprigiona, per un processo chimico, quando cisterne che contengono zolfo allo stato liquido vengono svuotate. I residui di zolfo a contatto con l'aria hanno una reazione chimica che produce vapori dell'acido solfidrico. ???? forse ci si riferisce alla reazione con il vapore acqueo ma non c’è solo il rischio dovuto agli impianti… rischio associato al TRASPORTO di composti chimici di grande utilizzo nei processi industriali Es. acido solforico, H2SO4 ammoniaca, NH3 acido cloridrico nitrati di vario tipo, fosfati Nessun superstite, camion trasportava ammoniaca Messico: bus contro tir, 38 morti (ANSA) - CITTA' DEL MESSICO, 17 NOV 00 - Una cisterna carica di ammoniaca si e' scontrata con un autobus passeggeri in Messico, causando la morte di 38 persone. L'incidente e' avvenuto nella regione di Sinaloa, nel Nord-Ovest del Paese. I freni della cisterna non avrebbero funzionato e l'automezzo si sarebbe scontrato con l'autobus, finito poi in uno strapiombo profondo una ventina di metri. Tutti i viaggiatori a bordo dell'autobus sono morti, alcuni per l'impatto altri per le esalazioni. © Ansa 23 aprile 2004 PECHINO - La Corea del Nord chiede aiuto alla Croce Rossa. Dalla Cina sono già partiti alcuni convogli che stanno raggiungendo il confine tra Cina e Corea del Nord dove ieri, nei pressi della città di Ryongchong, due treni carichi di prodotti petroliferi sono esposi mentre transitavano sui binari. Una fuga di nitrato di ammonio sarebbe all'origine dell'esplosione. Il bilancio, tra morti e feriti, è fermo a tremila persone, ma non c'è ancora nulla di ufficiale. 17 luglio 2007: UCRAINA, DERAGLIA TRENO CARICO DI FOSFORO KIEV - Una ventina di persone sono rimaste intossicate e oltre 800 sono state evacuate in seguito al deragliamento e all'incendio in Ucraina di un treno merci diretto in Polonia con un carico di fosforo giallo, che ha fatto scattare un allarme chimico nel distretto di Busk, nella regione occidentale di Leopoli. Il fosforo giallo, utilizzato per la fertilizzazione, è ritenuto una sostanza tossica di prima categoria e può avere effetti letali in una concentrazione di un decimo di grammo. La sostanza, che si incendia facilmente producendo un gas tossico, intacca le ossa umane e il cervello e può produrre necrosi del fegato. Il treno merci, composto da 58 carri di cui 15 contenenti fosforo giallo, è deragliato per causa ancora da accertare tra Krasnoye e Ozhidov, mentre viaggiava da Dzhambul, in Kazakhstan, verso Kleksa, in Polonia. Fonte: ANSA.it 21 agosto 2008: AUTOCARRO SPOLETINO SI RIBALTA A MAGIONE, TRASPORTAVA SOSTANZE PERICOLOSE E' terminato soltanto alle 4 di questa mattina il recupero dei serbatoi di pentafloruro di fosforo che facevano parte del carico perso da un autocarro partito da Spoleto ieri pomeriggio e diretto a Savona. L'assenza di pioggia e di corsi d'acqua nei pressi ha evitato, almeno apparentemente, l'inquinamento del terreno. Sono comunque ancora in corso le operazioni di bonifica della scarpata sottostante la strada, dove il mezzo pesante è finito in seguito all'incidente. I soccorritori hanno dovuto fare i conti con la delicata situazione che si è venuta a creare. Anche se l'incidente è avvenuto intorno alle 16, infatti, l'autocarro è stato recuperato soltanto un paio d'ore fa, con l'ausilio di due autogru. Proseguono invece - e continueranno presumibilmente per diverse ore ancora - le operazioni di messa in sicurezza della zona, recuperando i contenitori di pentafloruro di fosforo, ciascuno del peso di 20 kg. I vigili del fuoco del comando provinciale di Perugia, coordinati dal comandante Raffaele Ruggiero, sono intervenuti sul posto con diversi automezzi, tra cui l'apposito autofurgone che trasporta attrezzature specifiche per intervento in presenza di sostanze chimiche (Nucleare Biologico Chimico Radiologico). Da Spoleto è arrivato anche il personale dell'azienda preposto all'invio del pentafloruro di fosforo. Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE OBIETTIVI DEL CORSO Questo corso ha una duplice finalità: - Corso introduttivo ai concetti base della chimica (e quindi, in quanto tale, sarà propedeutico ad altri insegnamenti, fra cui Chimica Organica, Biochimica, Chimica Ambientale, Igiene e Igiene Ambientale) - Introduzione ad alcuni aspetti applicativi delle scienze chimiche, che spaziano dalla chimica della combustione alla chimica dei materiali da costruzione, dal rischio chimico all’inquinamento atmosferico, dal rischio radiochimico ai fenomeni della corrosione naturale A corso terminato dovrai saper padroneggiare alcuni concetti di base della chimica (come ad esempio il legame chimico, l’equilibrio chimico, le reazioni acido/base, le reazioni redox) e saper descrivere in termini chimici alcuni fenomeni naturali o processi industriali e applicati. Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE Programma Il linguaggio chimico: simboli, formule e equazioni chimiche – Massa atomica e massa molecolare – La mole e il numero di Avogadro – Coefficienti stechiometrici, bilanciamento delle reazioni chimiche – La struttura dell’atomo: nucleo e elettroni – Orbitali atomici e configurazioni elettroniche - Proprietà periodiche degli elementi – Il legame chimico – La forma delle molecole – Interazioni intermolecolari – Leggi dei gas – Liquidi e soluzioni – Termodinamica e termochimica – Passaggi di stato e diagrammi di stato – L’equilibrio chimico in sistemi omogenei ed eterogenei – Equilibri acido-base – Equilibri di solubilità - Le reazioni di ossidoriduzione – Cenni di elettrochimica – Cinetica chimica – Elementi di chimica inorganica e di chimica applicata – La struttura del nucleo ed elementi di radiochimica Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE Libro di testo consigliato Chimica Generale e Inorganica Bertani, Clemente, Depaoli et al. Casa Editrice Ambrosiana + Tavola Periodica pieghevole (ad esempio Edizioni Morelli) + fotocopie dei lucidi mostrate a lezione (distribuite in forma cartacea o elettronica a lezione; on-line per gli studenti lavoratori) Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE Modalità di accertamento per il modulo di Struttura della Materia - Prova scritta (quesiti chiusi a risposta multipla) + prova orale Sia la prova scritta che quella orale vertono su tutto il programma e devono essere sostenuti nello stesso giorno. Durante la prova scritta è possibile utilizzare la Tavola Periodica e una calcolatrice scientifica (e basta!) Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE • • • • • CHIMICA: scienza che studia la composizione delle varie sostanze costituenti la materia e le trasformazioni che ciascuna sostanza può subire Materia: tutto ciò che esiste nell'universo, che occupa spazio e che è percepibile dai nostri sensi Sostanza: un dato tipo di materia caratterizzato da ben definite proprietà, la cui composizione è ben determinata e costante Energia: attitudine a compiere lavoro che un corpo o un sistema possiede a causa delle sue caratteristiche lavoro = forza spostamento energia cinetica, potenziale, chimica, termica, radiante ecc. legge della conservazione dell'energia Fenomeno: qualsiasi modificazione osservabile delle proprietà della materia fenomeni fisici: le sostanze restano inalterate nella loro natura e conservano la loro composizione subendo solo modificazioni in alcune loro proprietà fenomeni chimici: le sostanze subiscono trasformazioni più profonde che interessano la loro stessa composizione - alcune sostanze scompaiono e al loro posto se ne formano delle nuove Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE materia omogenee miscele sostanze trasformazione fisica elementi composti trasformazione chimica Una sostanza è un tipo di materia che non può essere ulteriormente separato in altri tipi di sostanze mediante processi fisici; una sostanza ha sempre certe determinare proprietà (ad es. colore, odore, peso specifico, temperatura di fusione ecc.) indipendentemente dalla sua origine. eterogenee Una miscela è un tipo di materia che può essere separato per via fisica in due o più sostanze; una miscela eterogenea è una miscela costituita di parti fisiche distinte ognuna con proprietà differenti; una miscela omogenea è invece uniforme nelle sue proprietà e composizione in ogni parte del campione. Un elemento è una sostanza che non può essere decomposta tramite nessuna reazione chimica in sostanze più semplici. esistono SOLO 109 elementi Un composto è una sostanza costituita da due o più elementi uniti da legami chimici; in un composto puro, qualsiasi sia la sua origine, gli elementi che lo compongono sono presenti in percentuali fisse. esistono milioni di composti sia di origine naturale che sintetica Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE ATOMI … L'atomo è la più piccola parte di ogni elemento esistente in natura che ne conserva le caratteristiche chimiche. Es. Un atomo di ferro ha tutte le proprietà microscopiche riconducibili all’elemento ferro. … E MOLECOLE Si definisce molecola la più piccola unità strutturale di un composto chimico (non ionico) che può esistere allo stato libero e che ne mantiene le medesime proprietà chimiche. Le molecole possono essere monoatomiche, cioè costituite da un solo atomo (è il caso dei cosiddetti gas nobili) o poliatomiche, cioè costituite da più atomi, uguali o diversi. L’acqua è un composto che può essere trasformato con opportune trasformazioni chimiche in ossigeno e idrogeno, che sono gli elementi che compongono l’acqua. Né l’atomo di ossigeno, né l’atomo di idrogeno hanno le proprietà dell’acqua (composto). Una molecola di acqua (composta da ossigeno e idrogeno) ha invece tutte le proprietà microscopiche riconducibili al composto acqua. Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE Esempi di elementi Esempi di composti Br2 I2 Hg S8 Pb HSO3Cl Cr POCl3 acqua H2O sale da cucina solido glucosio C6H12O6 Limatura di ferro e polvere di zolfo: una miscela eterogenea NaCl Soluzioni: miscele omogenee CuSO4 (solido blu) sciolto in acqua Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE Il linguaggio chimico 1. I simboli degli elementi Simboli: sono 'abbreviazioni' per indicare gli elementi: idrogeno H (hydrogenium) ossigeno O fosforo P (phosphorus) cloro Cl sodio Na (natrium) la seconda lettera di un simbolo è sempre minuscola !! Co = cobalto CO = monossido di carbonio Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE Gli elementi in ordine alfabetico… Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE …e raggruppati nella TAVOLA PERIODICA Elementi cerchiati: simboli da conoscere Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE Il linguaggio chimico 2. Formule: rappresentano le sostanze, siano esse formate da molecole distinte (e in questo caso la formula rappresenta anche la molecola indicandoci il numero e la specie degli atomi che entrano a far parte della molecola stessa) o siano esse formate da reticoli ionici indefiniti (in questo caso la formula rappresenta il rapporto numerico più semplice nel quale gli atomi si trovano nel composto) nella formula devono quindi essere indicati i simboli degli elementi che compongono la sostanza e il numero di atomi di ciascun elemento presenti nella singola molecola Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE ESEMPI di SOSTANZE ELEMENTARI e delle loro FORMULE CHIMICHE Abbiamo visto come gli elementi o sostanze elementari siano formate da un unico tipo di atomi. Anche per queste sostanze la formula chimica ci dà informazioni quantitative, in particolare sul numero di atomi che entrano a far parte delle molecole discrete (se ovviamente quel certo composto ne forma) es. i gas nobili (He, Ne, Ar) in natura sono presenti come gas monoatomici; di conseguenza il simbolo è anche la formula che descrive queste sostanze es. il cloro, l'idrogeno e l'ossigeno gassosi sono costituiti da molecole biatomiche di formula Cl2, H2, O2; il fosforo esiste in natura come molecola formata dall’unione di 4 atomi e quindi scriverò P4; lo zolfo esiste in natura come molecola formata dall’unione di 8 atomi e quindi scriverò S8 NB la formula deve indicare il numero di atomi identici che formano il composto es. nel caso degli elementi metallici, il simbolo e formula coincidono perché nel reticolo metallico sono presenti atomi tutti identici (quindi, per esempio, con il simbolo Fe indico sia un atomo di ferro che un pezzo di ferro metallico) Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE ESEMPI di COMPOSTI e delle loro FORMULE CHIMICHE es. l'acqua è una molecola discreta formata da due atomi di idrogeno e un atomo di ossigeno la formula è quindi H2O es. il cloruro di sodio è costituito da un reticolo ionico in cui ioni sodio e ioni cloruro occupano posizioni regolari; nel solido per ogni atomo di sodio è presente un atomo di cloro e la formula è quindi NaCl es. la molecola di acido solforico è formata da 2 atomi di idrogeno, un atomo di zolfo e 4 atomi di ossigeno; la formula è quindi H2SO4 un composto chimico è caratterizzato dalla sua formula e/o dal suo nome NOMENCLATURA CHIMICA Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE Iniziamo a familiarizzare con la Tavola Periodica degli elementi: la disposizione degli elementi nella Tavola Periodica non è casuale… le colonne vengono dette GRUPPI; gli elementi di un gruppo hanno proprietà simili le righe vengono dette PERIODI; le proprietà degli elementi variano in maniera graduale mano a mano che mi sposto lungo un periodo da sinistra a destra Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE Iniziamo a familiarizzare con la Tavola Periodica degli elementi: In base alle loro proprietà chimiche e fisiche gli elementi si distinguono in metalli (riquadri beige), non metalli (azzurro), metalloidi o semimetalli (grigio-verde) Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE Iniziamo a familiarizzare con la Tavola Periodica degli elementi: Metalli: ¾ degli elementi - solidi a temperatura ambiente (eccetto il mercurio, Hg, che è liquido) - hanno superfici lucenti, sono malleabili e duttili - buoni conduttori di calore ed elettricità - perdono facilmente elettroni esterni per formare ioni positivi detti cationi - con l’ossigeno formano ossidi basici Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE Iniziamo a familiarizzare con la Tavola Periodica degli elementi: Non Metalli: sono solo 17 elementi e si trovano in alto a destra - spesso gassosi a temperatura ambiente - quelli solidi (C, P, S, I) non sono affatto duttili - cattivi conduttori di calore ed elettricità - acquistano facilmente elettroni per formare ioni negativi detti anioni - con l’ossigeno formano ossidi acidi Chimica Generale CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE Iniziamo a familiarizzare con la Tavola Periodica degli elementi: Semimetalli: sono gli elementi lungo la diagonale che divide metalli e non metalli - hanno proprietà intermedie fra quelle dei metalli e dei non metalli - sono semiconduttori