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FACTOR 20
Il Progetto
I partner
Ministero
dell’Ambiente
(co-finanziatore)
Regione Lombardia (Coordinatore)
CESTEC (Project management + assistenza tecnica)
Regione Basilicata
Sviluppo Basilicata (assistenza tecnica)
Regione Sicilia
Durata: 1/1/2010 - 31/12/2012
Stakeholder
Ministero Sviluppo Economico
GSE
ENEA
2
ISPRA
Comuni
Province
Il Progetto
OBIETTIVI:
promuovere un approccio integrato per la pianificazione ed il
monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità
energetica stabiliti dall’Unione Europea al 2020, coinvolgendo e
mettendo in comunicazione i diversi livelli territoriali.
ATTRAVERSO:
•
L’armonizzazione di metodi e strumenti condivisi a supporto di
Regioni e Enti Locali per l’aggiornamento dei bilanci energetici
ambientali regionali (BEAR)
•
L’affiancamento degli Enti Locali sperimentatori, aderenti al
Patto dei Sindaci, nella definizione e nella attuazione dei Piani di
Azione per l'Energia Sostenibile (PAES).
3
Il Progetto
AZIONI PRINCIPALI:
2010
2011
2012
2013
Azioni Preparatorie:
PA1: armonizzazione dei bilanci energetici regionali/Basi di dati
PA2: definizione di approcci alla pianificaz.
e target
PA3: sviluppo di modelli e strumenti di valutazione (con
livello locale)
Azioni Implementative e Dimostrative:
IDA1: condivisione metodolgia per
pianificazione energetica e
ambientale integrata
IDA2: implementazione di modelli e
strumenti di valutazione
IDA3: implementazione dei piani
d’azione locali e valutazione dei risultati
ottenuti
4
Il Progetto
PRODOTTO ATTESO:
SIRENA Factor20
BER
Regione Lombardia
BER
Regione Basilicata
BER
Regione Sicilia
armonizzazione
Sperimentazione degli
Enti Locali
5
Il Progetto
IL RUOLO DEGLI ENTI LOCALI
Priorità  ricercare la piena coerenza tra i piani locali e regionali:
• ottimizzare l’efficacia delle azioni
procedurali, di sensibilizzazione)
locali
(regolatorie,
incentivanti,
Ruolo fondamentale degli Enti Locali nell’attuazione del Piano Clima:
• livello competenze di governo del territorio e forte legame con tutti
gli stakeholder della società civile (imprese, associazioni, ecc.)
• livello amministrativo più vicino ai cittadini, e pertanto possono
orientare anche gli stili di vita dei cittadini verso modelli di consumo più
sostenibili.
6
Le azioni di sperimentazione
ENTI COINVOLTI
FASI DEL PERCORSO DI
PIANIFICAZIONE
(baseline, azioni, monitoraggio)
STRUMENTI A SUPPORTO DELLE
DIVERSE FASI E VALUTAZIONE
DELLE AZIONI
7
Le azioni di sperimentazione
ENTI COINVOLTI
FASI DEL PERCORSO DI
PIANIFICAZIONE
(baseline, azioni, monitoraggio)
STRUMENTI A SUPPORTO DELLE
DIVERSE FASI E VALUTAZIONE
DELLE AZIONI
8
Enti coinvolti e attività di sperimentazione
Aree di sperimentazione
Ruolo in F20 (area
pilota; osservatore*)
Regione
Ente
Basilicata
Provincia di Potenza (Area Alta Val
Area pilota
d’Agri: Comuni di Viggiano e Grumento)
Lombardia
Sicilia
Altre Regioni
Provincia di Matera
Area pilota
Provincia di Bergamo
Area pilota
Comune di Lodi
Area pilota
Comune di Comiso
Area pilota
Comune di Castelbuono
Area pilota
Comune di Marineo
Osservatore
Provincia di Palermo
Area pilota
Comune di Benevento
Osservatore
* Enti che non partecipano direttamente alla attività di sperimentazione (che prevede la valutazione di
azioni specifiche per l’energia sostenibile dedicate al territorio considerato), ma partecipano agli eventi
di presentazione degli strumenti predisposti in F20ed esprimono le proprie osservazioni sugli stessi.
9
Enti coinvolti e attività di sperimentazione
Aree e Attività di sperimentazione - Basilicata
5 casi di studio per la valutazione dell’efficacia di diverse tipologie
di azioni:
valutazione (diagnosi energetica) su comprensorio scuola-ospedale, con
studio della possibilità di piccola rete TLR;
studio di implementazione di una smart-grid (congiuntamente con società
energetica lucana - SEL);
studio per la riqualificazione di un’area industriale con ipotesi anche di
TLR a biomassa;
audit su due palazzi storici a Potenza e Matera, per valutazioni di
interventi di risparmio in presenza di vincoli esistenti;
studio per la creazione di un distretto energetico (pre-fattibilità di
interventi di programmazione complessiva in ambito industriale/PMI )
10
Enti coinvolti e attività di sperimentazione
Aree e Attività di sperimentazione - Sicilia
1. La Provincia di Palermo svolge il ruolo di supporto tecnico e
organizzativo per i comuni che hanno aderito al Patto dei Sindaci;
2. Il Comune di Castelbuono ha redatto il PAES che predispone sette
azioni nel settore della pubblica amministrazione e quattro nel settore
residenziale, due nel settore dei trasporti ed una nel settore
dell’informazione;
3. Il Comune di Comiso (PAES in fase di realizzazione) intende
realizzare azioni nel settore della pubblica amministrazione:
• efficientamento energetico degli impianti di sollevamento
elettromeccanico (riduzione i costi impianti di sollevamento delle
acque e degli acquedotti)
• miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti di pubblica
illuminazione (razionalizzazione dei consumi di energia elettrica)
11
Enti coinvolti e attività di sperimentazione
Aree e Attività di sperimentazione - Lombardia
Le aree di sperimentazione in Lombardia sono:
• la Provincia di Bergamo, che è Struttura di Supporto e Coordinamento
per i propri Comuni nell’ambito dell’iniziativa del Patto dei Sindaci:
• 178 comuni supportati, predisposizione di linee guida per
l’individuazione di azioni prioritarie, anche in coerenza con la
pianificazione regionale
• il Comune di Lodi, che ha aderito al Patto dei Sindaci e approvato il
PAES (febbraio 2011):
• obiettivo di ridurre entro il 2020 le emissioni di CO2 del 20,14% su
base procapite rispetto alle emissioni dell’anno 2005.
12
Enti coinvolti e attività di sperimentazione
Azioni - PROVINCIA DI BERGAMO:
1. razionalizzazione efficienza energetica degli edifici pubblici (in
particolare scolastici) con interventi sugli involucri e sugli impianti →
supporto foglio elettronico F20;
2. realizzazione di piccole reti di teleriscaldamento in zone facilmente
servibili, ad alto potenziale energetico → studio fattibilità F20 su
teleriscaldamento a biomassa;
3. sfruttamento delle fonti rinnovabili disponibili sul territorio quali
idroelettrico, fotovoltaico, cogenerazione da biomasse, geotermia a bassa
entalpia, solare termico;
4. promozione dell’efficienza energetica negli edifici di proprietà privata
attraverso l’adeguamento del Regolamento Edilizio → linee-guida
congiunte con F20 su allegato energetico a regolamento edilizio
13
Enti coinvolti e attività di sperimentazione
Azioni – COMUNE DI LODI:
•
analisi di fattibilità di interventi di riduzione dei consumi di energia di
grandi utenze residenziali (condomini), con approfondimento
sull’introduzione di contratti di rendimento energetico come strumenti
per il risparmio e l’efficienza
14
ENTI COINVOLTI
FASI DEL PERCORSO DI
PIANIFICAZIONE
(baseline, azioni, monitoraggio)
STRUMENTI A SUPPORTO DELLE
DIVERSE FASI E VALUTAZIONE
DELLE AZIONI
15
SISTEMA DELLA CONOSCENZA: DAL LIVELLO REGIONALE
AL CONTESTO LOCALE
Conoscere e monitorare nel tempo la propria realtà territoriale di
consumo
per
poter
indirizzare
efficacemente
le
politiche
di
avvicinamento ai target 20-20-20
16
Cestec
DALLA CONOSCENZA ALL’AZIONE: LA SPERIMENTAZIONE
A LIVELLO LOCALE
La cassetta
degli attrezzi
TIPO DI AZIONE
TITOLO DELLA SCHEDA
Foto
Descrizione ambito
Opportunità generali
Interventi / Soluzioni
Possibili interventi e soluzioni tecnologiche applicabili
(es. solare termico)
• caratteristiche tecniche (dimensionamento, producibilità, ….);
• costi;
• fattibilità tecnico-economica;
• possibilità di finanziamento;
Criteri di valutazione dell’efficacia
BEST PRACTICE
ESEMPI di casi di successo / buone pratiche
Feed-back sui risultati
raggiunti
Valutazione ex-ante azioni locali
Piano Lombardia Sostenibile
Il contributo sull'Obiettivo CO2
Riduzione per settore d'intervento
SIMULAZIONE
42.000
41.556
41.000
40.000
38.634
39.000
38.000
37.000
36.000
35.000
34.000
33.612
33.000
2005
2006
2007
TENDENZIALE
Rifiuti
17
2008
2009
2010
Edilizia privata
Agricoltura
2011
2012
2013
Edilizia pubblica
Territorio
2014
2015
Mobilità
OBIETTIVO
2016
2017
Industria
2018
2019
2020
Terziario
IL PERCORSO DI SPERIMENTAZIONE:
PLAN – DO - CHECK
Il percorso di sperimentazione
1
Avvio attività,
organizzazione risorse,
informazione, …
Coinvolgimento
stakeholder
2
Costruzione del Piano
d’Azione Locale
Inventario, baseline
Valutazione ex ante
efficacia azioni
Effetti energetici
(FER/RE)
Effetti ambientali
(- CO2eq)
4
Attuazione del Piano
d’Azione Locale
Approccio progettuale:
controllo scadenze
risorse finanziarie
programma di dettaglio
analisi deviazioni da programma
…
Monitoraggio risultati
Azioni
14
18
3
ENTI COINVOLTI
FASI DEL PERCORSO DI
PIANIFICAZIONE
(baseline, azioni, monitoraggio)
STRUMENTI A SUPPORTO DELLE
DIVERSE FASI E VALUTAZIONE
DELLE AZIONI
19
STRUMENTI E
VALUTAZIONE DELLE AZIONI
1.
Riqualificazione energetica del patrimonio pubblico

2.
Revisione dei regolamenti edilizi comunali

3.
4.
Foglio di calcolo per valutazione preliminare dei costi e benefici (potenziale di
risparmio)
specifiche azioni differenziate e riguardanti il parco edilizio esistente e le nuove
costruzioni
Analisi di fattibilità di interventi di riduzione dei consumi energetici
nelle grandi utenze residenziali

Incontri informativi/sportello con amministratori condominiali e cittadini

Fasi di indagine e audit (schede informative, check list, diagnosi e proposte di
intervento)

Approfondimenti su contrattualistica a rendimento energetico
Piccoli impianti per la produzione efficiente / rinnovabile di energia

Sfruttamento risorse locali per soddisfare domanda di calore di utenze civili

Piccole reti TLR (biomassa e biogas)
20
STRUMENTI E
VALUTAZIONE DELLE AZIONI
Per informazioni e approfondimenti:
Valentina Sachero
[email protected]
Francesca Baragiola [email protected]
www.factor20.it
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SISTEMA DELLA CONOSCENZA: LA STIMA DEI CONSUMI
A LIVELLO LOCALE
QUALI FINALITA’?
DEFINIZIONE BASELINE EMISSION INVENTORY  SEAP
Il tema della disponibilità di dati anche al livello territoriale più
locale è diventato strategico alla luce della recente iniziativa della
Commissione europea del Patto dei Sindaci che impegna gli Enti
nella definizione di Piani di Azione (i cosiddetti SEAP) finalizzati a
concretizzare una effettiva riduzione delle emissioni di gas ad
effetto serra dei settori cosiddetti non-ETS del 20% al 2020.
INDIVIDUAZIONE AMBITI DI INTERVENTO PRIORITARI
A livello comunale il settore civile (terziario + residenziale)
assorbe mediamente l’80% dei consumi
FOCUS EDIFICI
22
Fly UP