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Essere allenatore Dioguardi (Pubbl. 19-3-2011)].

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Essere allenatore Dioguardi (Pubbl. 19-3-2011)].
ESSERE ALLENATORE
Riferimenti bibliografici:
Articoli vari di SdS – Calzetti-Mariucci
Guenzi P.-Ruta D., Team Leadership, Ed. Egea, Milano, 2010
Madella-Cei “Metodologia dell’allenamento” CONI
Treutlein G., Janalik H. L’allenatore vincente SSS-Roma 1992
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
A cura di Furio Dioguardi
[email protected]
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Chi sa fare una cosa
non è detto che la
sappia spiegare!
La competenza didattica
in parte è innata.
AL CENTRO L’ALLIEVO
all’atleta e salvaguardia educativa).
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Per l’allenatore l’insegnamento
centrato sull’atleta comporta:
Una maggiore difficoltà
Una massima efficacia (adattamento
L’ALLENATORE DEVE….
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Individuare strategie efficaci
per insegnare le tecniche sportive
Aiutare a sviluppare capacità e
abilità
L’ALLENATORE È:
ISTRUTTORE
MODELLO
OSSERVATORE
GUIDA
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
EDUCATORE
ANIMATORE
COMPETENZE
DELL’ALLENATORE
Culturali (generale, fisiologia,
tecnica,tattica, psicologia, pedagogia)
Organizzative
Comunicative (colloqui, riunioni,
gestione del gruppo)
Metodologiche (osservazione, gestione
gara, preparazione-conduzione
allenamenti, ecc.)
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di Genova
ABILITÀ COMUNICATIVE RICHIESTE
Indicare e spiegare il compito
Usare feed-back e rinforzi
Lavorare in equipe
Colloqui e riunioni
Gestire la gara
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di Genova
ALCUNI PUNTI IMPORTANTI
riconoscere le priorità di lavoro
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
“L’idea perfezionista è un’idea perdente” Julio Velasco
organizzare un buon transfer
entrare in empatia
sapersi mettere in secondo piano
combattere l’istinto di parlare
sempre quando qualcosa non va
CURA
La “cura” autentica rende l’atleta
protagonista di un progetto sportivo e
umano. Una vera relazione educativa
richiede l’armonia tra sfera razionale e
mondo affettivo, intelligenza e
sensibilità, mente, cuore e spirito.
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
« L’educatore deve essere un amico, un maestro, un allenatore,
un medico, un padre» (Paolo VI)
ALLENATORE E CURA
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Il rapporto emotivo-pedagogico tra atleta
e allenatore è di straordinaria rilevanza.
Il lavoro dell’allenatore è basato in gran
parte sulle emozioni. Per guidare un
gruppo è necessaria una buona empatia.
EMPATIA
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
L’accoglienza e accessibilità verso
l’altro sono i presupposti
dell’empatia. La capacità
espressiva dell’altro è garantita
quando ci sono autenticità e
intenzionalità.
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
L’accessibilità all’altro è:
accedere alla prospettiva
dell’altro
stimolare lo spirito dell’altro
Le società professionistiche hanno il
problema di scegliere buoni
allenatori per il settore giovanile.
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Spesso, nello sport giovanile,
l’approccio di dirigenti e tecnici
è superficiale, e l’esasperato
agonismo è dovuto all’ingenua
convinzione che esso sia la
migliore scuola per formare dei
campioni.
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Molti ritengono che un lavoro
educativo debba riguardare
soltanto i bambini, ma nell’età
evolutiva l’aspetto formativo
è il più importante.
Aspetto agonistico
Aspetto formativo
Persona/sportivo
Giocano tutti
Tutti imparano a
rispettare le regole
Si rispettano le leggi
evolutive
Non si specializza
La sconfitta è umiliante
La sconfitta è una
risorsa
Il “furbo” è negativo
Il “furbo” è positivo
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Sportivo/persona
Giocano i più forti
I più bravi non imparano a
rispettare le regole
Si esaspera il lavoro fisicoatletico
Si anticipa il lavoro tattico
ORIENTAMENTO
ALLENATORI
La combinazione ottimale di questi
elementi aumenta il successo di un
allenatore
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
AL SUCCESSO PERSONALE (prima tappa)
AL COMPITO
AL GRUPPO
SUPERAMENTO DELL’EGO
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Quando insegno ho in mente
di cosa hanno bisogno gli
allievi oppure sto
dimostrando di essere
bravo?
ALLENATORE EX
GIOCATORE?
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
L’esperienza di atleta aiuta, ma
non bisogna discriminare perché
un allenatore che non ha giocato
può avere altre competenze molto
importanti.
CORSI DELLE FEDERAZIONI
SAPER ESSERE
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Sono orientati al:
SAPERE
SAPER FARE
SAPER DIMOSTRARE
ma dovrebbero rivolgersi di più al:
IL SAPER ESSERE -
INTERROGATIVI
Come può l’allenatore, rimanere persona
autentica e non venire meno alla responsabilità
che il ruolo richiede?
Come si può essere autorevoli e non
autoritari, in modo da non schiacciare
emotivamente chi abbiamo di fronte?
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Come fare per una prassi sportiva
pedagogicamente rispettosa di un atleta
preadolescente?
ASPETTI
DELL’ALLENAMENTO
L’allenatore deve fare in modo che un
aspetto non escluda l’altro
(la predominanza di un aspetto né caratterizza la tipologia)
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Tecnico-tattico
Atletico-fisico
Mentale-emozionale
L’ASPETTO MENTALE-EMOZIONALE
AIUTA….
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Gli atleti a dare il 100% in
allenamento e partita
Il gruppo a unirsi
L’atleta nella formazione del carattere
Sé stesso a gestire, sviluppare e
migliorare il suo approccio mentale
IL GRUPPO VINCENTE
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Tonalità emotiva che
coinvolge e motiva tutto il
gruppo
Atmosfera distesa e aperta al
dialogo
L’ATMOSFERA DEVE…..
(fuori e dentro il campo)
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Favorire iniziative personali
Trasmettere disciplina e adattamento alle
regole
Accettare l’errore (opportunità di miglioramento)
Stimolare la positività degli atteggiamenti
Valorizzare la disponibilità verso l’altro
L’ALLENATORE VINCENTE
Trasmette emozioni
Lavora sulle positività
Utilizza una comunicazione efficace che
non ha come criterio di riuscita il
giusto/sbagliato ma l’utile/non utile.
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
E’ un buon valutatore di feedback
L’ALLENATORE CREDIBILE
Condivide con la squadra gli obiettivi
Crea obiettivi per i singoli
Non fa promesse difficili da mantenere
Ha competenza, sincerità e sensibilità
Evita frasi poco costruttive
Prof. Furio Dioguardi Università degli Studi di
Genova
L’ESEMPIO
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Rispetto regole fuori e dentro il campo
Puntualità
Rispetto verso le attrezzature
Qualità dei rapporti con dirigenti,
equipe tecnica e altre figure (ad es. il
custode)
Rispetto verso gli arbitri
L’AUTOVALUTAZIONE
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Valutare il proprio
comportamento con spirito
autocritico,
Aggiornarsi costantemente,
Produrre documentazione del
proprio lavoro
LAVORO DI EQUIPE
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
L’allenatore, intorno a sé, vuole
persone di fiducia che hanno idee
e approcci anche diversi dai suoi.
Un secondo allenatore sempre
d’accordo è poco utile.
LA CAPACITÀ DIRETTIVA
alternato allo stile dell’autoverifica)
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
La capacità direttiva (gestione gruppo,
gestione allenamento, gestione esercizio) è da
alternare con una assenza
presenza dal contesto (stile del comando
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Lo stile autoritario funziona
solo quando si vince.
Chi utilizza spesso lo stile
direttivo si mette alla mercé
dei momenti negativi.
SCEGLIERE L’ALLENATORE
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
Un buon dirigente deve scegliere bene
l’allenatore dei suoi giovani.
“Nel mondo del lavoro per comandare 12
persone bisogna fare una grande carriera,
nello sport si affidano 12 ragazze a chi ha
frequentato un corso di due mesi. Con quali
esiti?” Julio Velasco
IL GIUSTO EPILOGO
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
A percorso finito l’allenatore si ritira
soddisfatto incoraggiando i suoi allievi a
compiere nuovi percorsi. Se ci saranno
buoni risultati avrà parte del merito, se
cattivi risultati avrà parte di
responsabilità.
Roberto Mancini
Prof. Furio Dioguardi - Università degli Studi di
Genova
“La vita dell’allenatore prevede una
regola fissa:se hai vinto sei bravo, se
hai perso sei un somaro.Tu devi
decidere prima e puoi sbagliare le
scelte, i giudizi invece arrivano a cose
fatte. Ma va così e se non sei preparato
è meglio che cambi mestiere.”
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