Diapositiva 1 - Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive
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Diapositiva 1 - Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive
Dipartimento della Pubblica Sicurezza Centro di formazione per la tutela dell’ordine pubblico della Polizia di Stato Seminario sull’ordine pubblico per i Vicari dei Questori Debriefing Giovedì 7 novembre 2013 Il ruolo del Vicario del Questore Coordinatore Roberto Massucci Portavoce Emanuele Ricifari e Lilia Fredella Partecipanti Caterina Naso, Donatella Boscassi, Giuseppe Maggese, Pietro Ostuni, Lucio Aprile, Giuseppe Mauceri, Giuseppe Ferrari, Paolo Gropuzzo, Michele Morelli, Giuseppe Ferrara, Domenico Albano, Claudio Sanfilippo, Pietro Milone, Leopoldo Laricchia. Il ruolo del Vicario del Questore Il Vicario nella gestione delle manifestazioni di particolare rilievo Funzioni Vicarie sono definite in diritto amministrativo come quelle attività poste in essere da un soggetto individuato, in via preventiva e generale, con funzione di supplenza ovvero in caso di indisponibilità, assenza o impedimento del titolare. La sovrintendenza secondo quanto ricavabile da vari modelli organizzativi, può essere definita come quell’attività strumentale al funzionamento dei servizi e può espletarsi attraverso verifiche, controlli, azioni di miglioramento e gestione di problematiche correlate. Pertanto le funzioni del Vicario in tali contesti possono così sostanziarsi: Funzioni prodromiche al servizio Il Vicario : 1. È presente alla fase preparatoria dell’evento di rilievo (prepara con il dirigente DIGOS, Capo di Gabinetto, Dirigente del servizio, il tavolo tecnico raccogliendo tutti gli elementi valutativi informativi, organizzativi e di scenario), 2. verifica costantemente “lo stato dell’arte” 3. indica e promuove eventuali azioni di miglioramento In sintesi coadiuva il Questore nell’elaborazione delle strategie di governo e gestione dei servizi di OP per gli eventi ritenuti di rilievo, proponendo quando opportuno azioni di miglioramento (è, per analogia alla gestione dei sistemi di qualità, il “validatore” della procedura di istruzione e preparazione). Il ruolo del Vicario del Questore Tavolo Tecnico Il Vicario, nell’ambito del tavolo tecnico, esprime la sintesi delle attività svolte dalla questura attraverso le sue proprie articolazioni interne e ne valorizza la capacità di interazione con gli enti esterni. A tale scopo cura che vengano forniti tutti gli elementi informativi, che sia descritta l’organizzazione del servizio, che siano date le indicazioni in ordine ai compiti di ogni altro soggetto/ente esterno che sia coinvolto nel servizio. Ordinanza di servizio La formalizzazione del ruolo del Vicario si sostanzia nella Sovrintendenza . La Sovrintendenza non dovrà essere accompagnata da formule tali da ingenerare equivoci rispetto all’attività di dirigenza del servizio. Pertanto sovrintende alla regolare funzionalità dei servizi ed alla loro efficienza. Verifica la concreta effettuazione del Briefing con i contingenti. E’ garante dell’organizzazione nell’esecuzione anche logistica del servizio curando anche questi aspetti essenziali per l’efficienza del dispositivo. Segue lo svolgimento della manifestazione valutando gli accadimenti anche ai fini della gestione del debriefing Il Questore, al termine di ogni evento, convoca il debriefing (fase di controllo della qualità) affidandone la presidenza al Vicario con la funzione del miglioramento della qualità. Note La funzione di sovrintendenza del vicario va espressa nelle cd sale di gestione della crisi – centro di gestione delle emergenze come una funzione integrata di regia del servizio nel suo complesso. Nel caso di servizi più complessi che possano coinvolgere direttamente od indirettamente altre Questure il Vicario promuove e verifica i contatti con queste. La funzione della comunicazione esterna nei servizi di ordine pubblico Coordinatore Girolamo Lacquaniti Portavoce Loretta Bignardi e Lucio Pennella Partecipanti Gerardo Acquaviva, Ruggero Borzacchiello, Paolo Rossi, Francesco De Cicco, Vittoria Rissone, Giuseppe Bellassai, Salvatore Campagnolo, Bruno Cordischi, Corrado Basile, Davide Balbi, Antonio Lauriola. La funzione della comunicazione esterna nei servizi di ordine pubblico Adeguata individuazione de Portavoce La figura del Portavoce dovrà essere individuata in un funzionario incardinato nell’Ufficio di Gabinetto, supportato da personale qualificato. Caratteristiche del Portavoce E’ il portavoce della Polizia di Stato nella provincia (perciò anche di tutte le articolazioni sul territorio); preparato con corsi di formazione ed aggiornamento, che devono essere estesi anche al personale di supporto; disponibile nei confronti dei giornalisti, anche per riferire su questioni attinenti «il sociale» ( es. progetti di prossimità). Gestione della notizia Il Portavoce dovrà fornire la notizia «seguendone ed orientandone» la redazione del contenuto e, se del caso, l’evoluzione successiva, confezionando già una bozza di articolo da inviare via email agli organi di stampa , anche con supporti video e/o fotografici. In sintesi, dovrà trasformare l’ufficio stampa in una vera e propria «agenzia di stampa», compatibilmente con le disponibilità della struttura. Tempestività nella diffusione delle informazioni Istituzionalizzare i criteri di comunicazione sui siti web, in particolare, disciplinare la notizia su facebook, garantendo omogeneità e stile condivisi. Modalità di interazione tra Questure e Reparti Coordinatori Claudio Mastromattei Portavoce Giuseppe Beatrice e Carla Canonico Partecipanti Carlo Modarelli, Maurizio Terrazzi, Angelo Tedeschi, Massimo Albeto Colucci, Giovanni Di Teodoro, Angelo D’Ambrosio, Antonio Forte, Marcello Guglielmino, Caterina Bertuglia, Antonio Perrone Modalità di interazione tra Questure e Reparti Premesso un significativo miglioramento nei rapporti fra Questure e Reparti Mobili, sarebbe opportuno: • Consolidare ed esaltare, in occasione di manifestazioni di particolare interesse, i momenti «di confronto» già previsti (tavolo tecnico, briefing, e debriefing), stimolando la partecipazione di tutte le componenti interessate. Sarebbe auspicabile un effettivo e costante ricorso al debriefing, eventualmente anche differito, al fine di valutare criticità ed obiettivi raggiunti, avendo verificato che sovente è trascurato. Sarebbe, altresì, utile la partecipazione del Capo contingente del reparto Mobile al sopralluogo preventivo sul teatro della manifestazione, al fine di acquisire spunti di interesse operativo. • Stimolare ed accrescere le occasioni di confronto sul territorio, tra Personale dei Reparti Mobili e delle Questure, con particolare riferimento al Personale dei Gabinetti di Polizia Scientifica e delle Digos. In tale ottica, sarebbe auspicabile che vengano programmati incontri di lavoro. Gradimento dei partecipanti • Ritengo opportuno che siano organizzati più incontri formativi, soprattutto in presenza di significative novità legislative/organizzative. Privilegerei, però, la Scuola Superiore come luogo deputato alla formazione di Funzionari. • Trovo che il corso abbia avuto percorso ed esito adeguatamente importante. Unico appunto forse, vedrei più utile una maggiore trattazione delle attività delle Questure medio/piccole e delle loro problematiche in occasione dei servizi di O.P. • Corso eccellente di grande qualità • Finalmente • Maggiore coinvolgimento dei partecipanti con la trattazione di esperienze sul territorio da condividere e valutare con quelle dei colleghi soprattutto in realtà medio/piccole • Ottimo, da ripetere almeno una volta l’anno • Migliorabile la sistemazione logistica • Soddisfatto nel complesso. Ad alti livelli formativi. Migliorabile la sistemazione logistica. Ottima l’accoglienza e la fase preparatoria. • Sarebbe auspicabile la presenza di una rappresentanza di Questori • E’ opportuno proseguire su questa strada, con ancora maggiore determinazione. Complimenti. • Estremamente positivo. Opportuno. Pratico • Veramente un ottimo corso, ricco di contenuti, spunti propositivi e riflessioni critiche in un clima di sereno e franco confronto. Bravi veramente!!! Gradimento dei partecipanti • Encomiabile impegno organizzativo. Assolutamente da rivedere e curare l’aspetto alloggiativo per lo stato delle camere… • Sviluppare ulteriormente ed approfondire praticamente l’argomento dell’impiego della polizia scientifica • Un utile strumento di networking. Da ripetere • Ottima organizzazione utile anche per altri contesti • Occorre maggiore spazio per l’emersione delle esperienze professionali del territorio, altrimenti tutto ciò che viene detto rischia di essere o apparire autoreferenziale • Sarebbero utili incontri periodici ed il corso ospitato presso la sede della Scuola Superiore che è la casa dei funzionari. • Complimenti per la esaustiva ma agile articolazione dell’organizzazione dei corsi. • La formazione è strategica, bisogna proseguire. Sarebbe auspicabile che una proceduralizzazione delle funzioni e delle regole d’ingaggio nei diversi scenari tipo ipotizzabili nelle manifestazioni distinguendole anche rispetto al genere di manifestanti . La scuola dell’OP deve produrre una dottrina dell’ordine pubblico, con una teoria generale – costituzionalmente orientata – delle branche di applicazione con corollari teorici, una prassi della gestione dell’OP, e dell’impiego di reparti e mezzi. Ciò al fine di uniformare gli orientamento e le procedure. Contestualmente, seguire tale percorso, fornirà maggiori tutele e garanzie nelle interpretazioni di opinione pubblica e soprattutto A.G. Gradimento dei partecipanti • L’organizzazione di un corso di formazione in materia di ordine pubblico rivolto ai Vicari delle Questure, obbedisce ad una esigenza fortemente sentita e condivisa che è quella della omogeneita’ delle procedure, dei comportamenti e delle nuove prassi. Il dialogo fra centro e periferia e fra operatori di tutte le Questure, consente, altresì, di chiarire, comprendere, superare ed armonizzare le attività dell’Istituto. • Sarebbe opportuno cercare di adeguare la trattazione delle problematiche anche alle piccole-medie realtà geografiche ove i servizi di OP, sia pure riferibile a situazioni di tipologie differenti comprovino difficoltà organizzative, gestionali e di impatto mediatico, per assurdo, di non poco conto. Suggerimento: organizzare percorsi formativi sull’OP specificamente per Questori, con approfondimento delle funzioni specifiche demandate ai vari Vicari. • Il seminario ha risposto, in primis, al bisogno generalmente e costantemente avvertito dal territorio di confrontarsi con il Centro, per ridurre le naturali distanze che esistono tra le due realtà su ragioni delle diverse dinamiche che, di frequente, le sovrintendono. Ma anche alla necessità di una opportuna e periodica relazione tra le molteplici territorialità da cui discende un inevitabile arricchimento della professionalità di governo. La trattazione, a tutto tondo, delle tematiche afferenti all’OP e la conseguente molteplicità ed esaustività delle informazioni fornite, si è mostrata di grande utilità, individuando ed esaltando la capacità della gran parte dei relatori di trasmettere alla platea dei Vicari concetti chiave che, pur complessi, sono apparsi di immediata assimilabilità. Il seminario ha raggiunto l’importante obiettivo (ulteriore aspetto a quello ordinario dell’aggiornamento professionale) di individuare attraverso un’analisi ed un approfondimento della tematica dell’OP condivisa tra gli innumerevoli attori della sua gestione . L’organizzazione è parsa complessivamente puntuale in ogni suo aspetto.