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Diapositiva 1

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Diapositiva 1
I CONSULTORI FAMILARI
ED IL PROGETTO MATERNO INFANTILE
La nascita è un
bene comune
Maita Sartori
ASL5 - Collegno (TO)
ROMA 4 e 5 GIUGNO 2007
La NASCITA è un bene sociale, relazionale, politico,
culturale, sanitario.
La NASCITA è un evento complesso tocca direttamente
la salute delle donne, la loro famiglia, il loro corpo, lo
spazio che esse devono fare a chi nasce nella propria
vita (futuro, progetti, sogni)
MADRE E BAMBINO sono i protagonisti, sono al centro
dell’evento.
La DONNA ha la competenza del suo parto.
È in possesso di strumenti: biologia, volontà, scelta,
apertura, consapevolezza.
La conoscenza e l’applicazione di questi strumenti
riducono la paura, creano fiducia, sicurezza ed
empowerment (potenziamento), mettendo la donna in
grado di collocarsi al centro
ed esercitare autoderminazione, scelta informata,
assunzione di responsabilità
Quando vi è empowerment si ottengono risultati positivi
in termini di salute per le donne, i propri figli e per la
collettività.
L’empowerment non può essere imposto.
Deve nascere dalla donna stessa, individualmente o
come parte di un gruppo.
Deve nascere dal desiderio della donna di cambiare la
situazione.
Gli operatori possono catalizzare e facilitare il processo.
S. Quintero Romero, M. Juarez “La salute delle donne”
in La salute a caro prezzo Ed. ETS 2006
La NASCITA è un evento che in considerazione dei
rischi sulla salute ha una chiara valenza sanitaria.
L’ASSISTENZA SANITARIA è protezione di madre e
bambino, ha l’obiettivo della loro sicurezza e del loro
benessere, nel rispetto della loro cultura, personalità ed
aspettative.
UN’ASSISTENZA SANITARIA APPROPRIATA, nella
quale cioè la pratica è simile all’assistenza attesa in base
alle dimostrazioni scientifiche, è di servizio alla madre ed
al bambino, li rispetta e li protegge.
LE PRATICHE ASSISTENZIALI APPROPRIATE
diventano strumenti per proteggere la nascita come
bene comune perché concorrono alla realizzazione del
fine “ottenere madre e bambino in perfetta salute, con il
livello di cure più basso compatibile con la sicurezza”
(OMS, 1996).
Nell’assistenza alla nascita vi sono beni da salvaguardare:
la salute, la sicurezza, la protezione, il rispetto, la famiglia, la
cultura.
In ogni gravidanza ci possono essere dei rischi (WHD 98.5)
RISCHIO IN GRAVIDANZA.
Lo si può definire come la probabilità di avere un danno durante la
gravidanza o il parto.
Tutte le gravidanze possono rappresentare motivo di rischio a vari
livelli per la salute di madre e bambino.
I dati disponibili suggeriscono di considerare pari a circa il 40% le
donne in gravidanza che sono a rischio di qualche complicazione.
Di queste quasi un terzo necessita di cure ostetriche (cure
intensive, parti operativi) per evitare complicazioni pericolose per la
vita della donna e del bambino.
http://www.who.int/docstore/world-health-day/en/pages1998/whd98_05.html
La salute come valore
E’ possibile assistere in modo diverso le situazioni a basso
rischio rispetto a quelle ad alto rischio, con vantaggio per la
madre ed il bambino.
La sicurezza come valore
Capacità professionali e procedure assistenziali
appropriate rendono possibile distinguere le condizioni a
basso rischio da quelle ad alto rischio.
La madre e il bambino, la sua famiglia
L’ostetrica
Ginecologo
Neonatologo
Pediatra.
Altri
LA MATERNITÀ HA
UN VALORE SOCIALE
INCALCOLABILE
ALLORA LA
QUOTERANNO IN
BORSA!
DATI
NAZIONALI
sul
PERCORSO
NASCITA
INDAGINI SUL PERCORSO NASCITA
IN ITALIA
ISS: 9004 donne intervistate entro 2 mesi dal parto in 13 regioni
italiane nel 1995-96
ISS: 1986 puerpere intervistate il giorno prima della dimissione
ospedaliera in 23 punti nascita universitari nel 1999
ISTAT: 5660 donne che hanno partorito negli ultimi 5 anni
(questionari auto-compilati nel 1999-2000)
ISTAT: 2 milioni736 mila donne che hanno partorito negli ultimi
5 anni (questionari auto-compilati nel 2004-2005)
”
ASSISTENZA AL PERCORSO NASCITA IN ITALIA
PRINCIPALI RISULTATI
EFFETTO PROTETTIVO DELLA PARTECIPAZIONE AI CORSI DI
ACCOMPAGNAMENTO ALLA NASCITA IN CONSULTORIO
DESIDERIO DELLE DONNE DI ALLATTARE AL SENO (95%)
EFFETTO BENEFICO DELLA PROMOZIONE DELL’ALLATTAMENTO AL
SENO ANCHE SULLA RIDUZIONE DEL TABAGISMO
PREFERENZA DI UN ALTRO PARTO SPONTANEO NEL 90%
PREFERENZA DEL PARTO SPONTANEO DOPO CESAREO NEL 70%
ASSISTENZA AL PERCORSO NASCITA IN ITALIA
ma anche.......
ESCLUSIONE DELLE DONNE DAI PROCESSI DECISIONALI
ECCESSO DI MEDICALIZZAZIONE (visite, eco, TC)
CARENZA DI INFORMAZIONI (diagnosi prenatale, allattamento al
seno, procreazione responsabile)
CARENZA DI COUNSELLING E SOSTEGNO
MANCANZA DI CONTINUITÀ NELL’ASSISTENZA
ASSISTENZA AL PERCORSO NASCITA IN ITALIA
ma anche.......
SCARSA OFFERTA ATTIVA DI VISITE E INCONTRI IN PUERPERIO
BASSA PREVALENZA DELL’ALLATTAMENTO AL SENO OLTRE I 3
MESI
PRECOCITÀ DELLO SVEZZAMENTO
VARIABILITÀ TERRITORIALE
DIFFICOLTA’ DI ACCESSO ALL’ ASSISTENZA PER LE DONNE
STRANIERE
ASSISTENZA AL PERCORSO NASCITA IN ITALIA
Diapositiva gentilmente concessa da Piera Maghella - MIPA
ASSISTENZA AL PERCORSO NASCITA IN ITALIA
CHI HA DATO MIGLIORI INFORMAZIONI ALLA DONNA?
(punteggio max 7)
Ginecologo privato
Gin.priv. che lavora in osp.
Ginecologo pubblico
Ostetrica
Consultorio familiare
(punteggio ≥5)
24.9
19.9
19.0
52.1
32.4
ASSISTENZA AL PERCORSO NASCITA IN ITALIA
DOVE SI SVOLGONO I CORSI DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA
NASCITA MIGLIORI PER ATTIVITÀ E INFORMAZIONI ?
(punteggio max 10).
Ospedale
Consultorio Familiare
Privato
(punteggio ≥ 7)
%
39.8
57.5
42.9
Nella pratica clinica, le condotte di assistenza alla nascita
spesso sono diverse fra loro.
L’ETEROGENEITÀ dipende da molteplici fattori:
• Bisogni di madri e bambini con differenze culturali e di
classe sociale;
• Diverso livello tecnologico delle strutture e procedure
assistenziali;
• Diverso modo di risolvere la contraddizione fra il tentativo
di umanizzare la nascita e l’uso della tecnologia;
• Diversa percezione del rischio di contenzioso medico
legale da parte degli operatori.
Come superare l’ ETEROGENEITÀ?
Fattore fondamentale è la
SCELTA DI CAMPO
professionale che gli operatori compiono
nell’assistere la donna in gravidanza
La scelta di campo migliore
è il SUPPORTO A MADRE E BAMBINO
• Essa è regolata dalla relazione creativa fra operatori e
persone assistite.
• Si fonda sulla naturalità della gravidanza. Gli eventi
naturali sfavorevoli esistono, ma, conoscendoli, possono
essere evitati. Se ciò non è possibile, occorre accettarli.
• L’assistenza è centrata sulla donna, che partecipa
attivamente; è informata, impara a conoscere i
cambiamenti che avvengono nel suo corpo, ne vede le
motivazioni.
• Diventa cosciente delle sue potenzialità per riuscire nel
parto.
• Esprime le sue scelte su come e dove partorire.
NELLA CONDUZIONE ASSISTENZIALE DI
SUPPORTO
L’ostetrica promuove la fisiologia e assiste in
autonomia le gravidanze e i parti normali.
Il medico è esperto in medicina materno
fetale, nelle condizioni di alto rischio e nelle
patologie.
Entrambi sono aggiornati sulle conoscenze e
attenti all’aspetto relazionale e di comunicazione
con la donna.
La informano sull’evoluzione di gravidanza e
travaglio.
Da una parte, grazie al loro sapere, hanno fiducia
nelle capacità della donna.
Dall’altra parte osservano attentamente
l’evoluzione dei fenomeni, indagano sui fattori di
rischio, richiedono gli esami per i quali esistono
prove di efficacia, perseguono il livello di cure
più basso compatibile con la sicurezza.
Intervengono nelle scelte della donna solo
quando è EBM indicato.
CRITERI PER UN’ASSISTENZA APPROPRIATA
conduzione di supporto = relazione creativa
Gravidanza e parto sono eventi naturali
La donna è competente
L’assistenza appropriata (EBM) organizza i valori del rispetto e della
protezione
Livello di cure più basso compatibile con la sicurezza (OMS)
Ostetrica: promuove la fisiologia e assiste gravidanze e parti normali
(basso rischio)
Medico: esperto in medicina materno fetale (alto rischio)
La donna è coinvolta nelle decisioni.
L’operatore interviene solo con procedure dimostratesi vantaggiose
(EBM)
Continuità assistenziale
CONCORDANZA FRA RACCOMANDAZIONI OMS (1985)
E LE REVISIONI SISTEMATICHE COCHRANE (1989)
•la donna deve partecipare alle decisioni
•supporto continuo da parte degli operatori
• presenza di un familiare in travaglio
•non uso sistematico della cardiotocografia
•non uso sistematico dell’ amnioressi precoce
•liberta’ di posizione in travaglio
•non uso sistematico di analgesici
•non uso sistematico dell’episiotomia
•taglio cesareo < 15 %
•incoraggiare il parto vaginale dopo un cesareo
•il neonato deve restare con la madre
•inizio immediato dell’allattamento al seno
•
•
•
WHO. Appropriate technology for birth. Lancet 1985;2:436-7
Chalmers I, Enkin M, Keirse MJNC. Effective care in pregnancy and
childbirth. Oxford University Press, 1989
Chalmers B. WHO appropriate technology for birth revisited. Br J
Obstet Gynaecol 1992;99:709-10
L’assistenza dovrebbe essere fornita con continuità da un
gruppo di operatori con cui la donna si trova a suo agio
A
(NICE. Antenatal care. 2003 www.nice.org.uk)
Continuity of caregivers for care during pregnancy and childbirth
(Cochrane Review), Hodnett ED
Main results: Two studies involving 1815 women were included. Both trials
compared continuity of care by midwives with non-continuity of care by a
combination of physicians and midwives.
Women who had continuity of care from a team of midwives were:
• more likely to attend antenatal education programs
• more likely to be pleased with antenatal, intrapartum and postnatal care
• less likely to be admitted to hospital antenatally
• less likely to have drugs for pain relief during labour
• less likely to have an episiotomy
• less likely their newborns were to require resuscitation
Reviewers' conclusions: STUDIES OF CONTINUITY OF CARE SHOW
BENEFICIAL EFFECTS. It is not clear whether these are due to greater
continuity of care, or to midwifery care.
CONTINUITA’ ASSISTENZIALE PER LA DONNA
DURANTE IL PARTO
(Cochrane Review), Hodnett ED, Gates S, Hofmeyr G J, Sakala C
Main results: Fifteen trials involving 12,791 women are included.
Women who had continuous intrapartum support were
•less likely to have intrapartum analgesia
•less likely to have operative birth
•less likely to report dissatisfaction with their childbirth experiences.
Reviewers' conclusions: All women should have support
throughout labour and birth.
è importante
RAFFORZARE IL RUOLO
DELL’OSTETRICA
nell’assistenza alla gravidanza normale
Istituzione del RICETTARIO OSTETICO
Nelle Direttive Europee ( 1980/155/CEE e 2005/36/CE)
tra gli 11 compiti dell’ostetrica:
........................................................................................
• Accertare la gravidanza e in seguito sorvegliare la
gravidanza normale, effettuare gli esami necessari al
controllo dell’evoluzione della gravidanza.
• Prescrivere e consigliare gli esami necessari per la
diagnosi quanto più precoce della gravidanza a rischio
........................................................................................
........................................................................................
Diapositiva gentilmente concessa da Piero Puzzi- Roma dicembre 2006
è importante
RAFFORZARE IL RUOLO DEI GENITORI
RETE ITALIANA TUTELIAMOCI IL PARTO
ASSISTENZA AL PERCORSO NASCITA IN ITALIA
DURATA DELL’ALLATTAMENTO COMUNQUE AL SENO
(punteggio massimo 6: corso di accompagnamento alla nascita,
attaccamento al seno precocemente, rooming in, informazioni
adeguate sull’allattamento al seno in reparto, visite domiciliari e
incontri in puerperio)
Punteggio
N. medio mesi
0 punti
5.79
1-2 punti
6.27
3-4 punti
6.87
5-6 punti
7.85
la modalità dell’allattamento all’inizio e a
distanza rappresenta un prezioso
indicatore sintetico
della qualità complessiva
dell’assistenza nel percorso nascita
LA MATERNITÀ E’ UN BENE
COMUNE
Grazie per l’attenzione!
Fly UP