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Stima funzioni di ricavo regionali
Studio di settore VM05U Commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature, pelletterie ed accessori 15 Settembre 2010 Premessa • 47.71.10 Comm. dett. di confezioni per adulti • 47.71.20 Comm. dett. di confezioni per bambini e neonati • 47.71.30 Comm. dett. di biancheria personale, maglieria, camicie • 47.71.50 Comm. dett. di cappelli, ombrelli, guanti e cravatte • 47.72.10 Comm. dett. di calzature e accessori • 47.72.20 Comm. dett. di articoli di pelletteria e da viaggio Premessa Lo studio di settore VM05U Commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature pelletterie ed accessori è stato elaborato su BASE REGIONALE ed è stato costruito sulla base di 81.914 modelli relativi al periodo di imposta 2008. Premessa Natura Giuridica % sul numero contribuenti elaborati Persone fisiche 64,8% Società di persone 22,6% Società di capitali, enti commerciali e non 12,6% Premessa Regione 01 - PIEMONTE 02 - VALLE D’AOSTA 03 - LOMBARDIA 04 - TRENTINO ALTO ADIGE 05 - VENETO 06 - FRIULI VENEZIA GIULIA 07 - LIGURIA 08 - EMILIA ROMAGNA 09 - TOSCANA 10 - UMBRIA Numero 5.229 195 9.534 1.352 5.350 1.437 2.842 6.157 5.579 1.372 % 6,4% 0,2% 11,6% 1,7% 6,5% 1,8% 3,5% 7,5% 6,8% 1,7% Premessa Regione 11 - MARCHE 12 - LAZIO 13 - ABRUZZO 14 - MOLISE 15 - CAMPANIA 16 - PUGLIA 17 - BASILICATA 18 - CALABRIA 19 - SICILIA 20 - SARDEGNA Numero 2.254 8.463 1.887 500 9.944 6.472 973 3.085 7.057 2.232 % 2,8% 10,3% 2,3% 0,6% 12,1% 7,9% 1,2% 3,8% 8,6% 2,7% Costruzione dello studio Individuazione gruppi omogenei Gruppi omogenei regionali Selezione campione regressione in condizioni di normalità economica Stima funzioni di ricavo regionali Individuazione gruppi omogenei I gruppi omogenei sono stati definiti con le procedure di: Analisi in componenti Principali Cluster Analysis utilizzando i dati strutturali contenuti nei modelli relativi al periodo d’imposta 2008. Individuazione gruppi omogenei Sulla base dei dati strutturali delle imprese sono stati individuati 20 GRUPPI OMOGENEI definiti su base nazionale. Individuazione gruppi omogenei I gruppi omogenei sono stati definiti in base ai seguenti elementi: Tipologia di offerta Numero di punti vendita Modalità organizzativa Dimensione Fascia qualitativa Individuazione gruppi omogenei Tipologia di offerta Negozi che vendono prevalentemente abbigliamento per donna Cluster 2 Negozi che vendono prevalentemente camicie e/o maglie per donna Cluster 9 Individuazione gruppi omogenei Tipologia di offerta Negozi che vendono prevalentemente abbigliamento per uomo Cluster 7 Negozi che vendono prevalentemente camicie e/o maglie uomo e cravatte Cluster 13 Individuazione gruppi omogenei Tipologia di offerta Negozi che vendono prevalentemente intimo, abbigliamento mare e calzetteria Cluster 3 Negozi che vendono prevalentemente abbigliamento per bambino Cluster 5 Individuazione gruppi omogenei Tipologia di offerta Negozi che vendono prevalentemente calzature Cluster 4 Negozi che vendono prevalentemente pelletteria, accessori e/o valigeria Cluster 10 Individuazione gruppi omogenei Tipologia di offerta Negozi che vendono prevalentemente calzature per bambino Cluster 18 Negozi che vendono prevalentemente abiti da sposa Cluster 20 Individuazione gruppi omogenei Tipologia di offerta Negozi con assortimento generalmente ampio Cluster 1 Individuazione gruppi omogenei Numero di punti vendita Imprese con assortimento alquanto ampio che generalmente operano con più negozi Cluster 6 Individuazione gruppi omogenei Numero di punti vendita Imprese che generalmente operano con più negozi con offerta costituita prevalentemente da calzature Cluster 16 Individuazione gruppi omogenei Modalità organizzativa Negozi generalmente organizzati in franchising e/o affiliati che vendono prevalentemente abbigliamento Cluster 12 Individuazione gruppi omogenei Modalità organizzativa Negozi generalmente organizzati in franchising e/o affiliati che vendono prevalentemente abbigliamento per bambino Cluster 14 Individuazione gruppi omogenei Modalità organizzativa Negozi generalmente organizzati in franchising e/o affiliati che vendono prevalentemente intimo e/o abbigliamento mare e calzetteria Cluster 17 Individuazione gruppi omogenei Dimensione Negozi di più grandi dimensioni che generalmente presentano un assortimento ampio Cluster 8 Individuazione gruppi omogenei Fascia qualitativa Negozi che vendono prevalentemente calzature di fascia fine - lusso Cluster 11 Negozi che vendono prevalentemente abbigliamento di fascia fine - lusso Cluster 15 Individuazione gruppi omogenei Fascia qualitativa Negozi che vendono prevalentemente pelletteria, accessori e/o valigeria di fascia fine- lusso Cluster 19 Gruppi omogenei regionali I 20 gruppi omogenei individuati sono stati segmentati e analizzati su BASE REGIONALE. Gruppi omogenei regionali La regione di appartenenza dei soggetti è stata individuata dall’unità locale destinata alla vendita, che presenta il massimo valore della variabile del Quadro B: “Percentuale dei corrispettivi relativi al punto vendita”. Gruppi omogenei regionali Regione - Codifica Numero Istat cluster 01 – PIEMONTE 02 – VALLE D’AOSTA 03 – LOMBARDIA 04 – TRENTINO ALTO ADIGE 05 – VENETO 06 – FRIULI VENEZIA GIULIA 07 – LIGURIA 08 – EMILIA ROMAGNA 09 – TOSCANA 10 – UMBRIA 20 3 20 12 20 12 19 20 20 12 Gruppi omogenei regionali Regione - Codifica Istat Numero cluster 11 – MARCHE 12 – LAZIO 13 – ABRUZZO 14 – MOLISE 15 – CAMPANIA 16 – PUGLIA 17 – BASILICATA 18 – CALABRIA 19 – SICILIA 20 – SARDEGNA 14 20 16 7 20 20 10 17 20 15 Selezione campione di regressione Il campione utilizzato per la stima delle funzioni di ricavo è stato selezionato sulla base dei seguenti indicatori di Normalità economica: Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili rispetto al valore degli stessi (%) Incidenza dei costi per beni mobili acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria rispetto al valore degli stessi (%) Selezione campione di regressione Incidenza del costo del venduto e del costo per la produzione di servizi sui ricavi (%) Durata delle scorte (in giorni) Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi (%). Selezione campione di regressione Le distribuzioni ventiliche e i valori soglia degli indicatori di normalità economica sono state definiti per ogni gruppo omogeneo e per ciascuna regione. Stima funzioni di ricavo regionali La funzione di ricavo individua le relazioni tra il ricavo e i dati contabili e strutturali dell’impresa. Stima funzioni didiricavo Stima funzioni ricavoregionali regionali Le funzioni di ricavo sono state definite per ogni gruppo omogeneo e per ciascuna regione. Stima funzioni didiricavo Stima funzioni ricavoregionali regionali Complessivamente sono state definite 317 funzioni regionali di ricavo. Stima funzioni didiricavo Stima funzioni ricavoregionali regionali Nelle funzioni di ricavo sono state considerate, oltre alle variabili contabili e ai differenziali tradizionali, alcune peculiarità del settore analizzato: Corrispettivi conseguiti con vendite di fine stagione Corrispettivi conseguiti con vendite promozionali Presenza dei Factory Outlet Center (F.O.C.) Stima funzioni di ricavo regionali Composizione percentuale, secondo l’anno di acquisto, del valore delle rimanenze finali relative a merci Composizione percentuale, secondo l’anno di acquisto, del valore delle esistenze iniziali relative a merci. Stima funzioni didiricavo Stima funzioni ricavoregionali regionali I “Corrispettivi conseguiti con vendite di fine stagione” I “Corrispettivi conseguiti con vendite promozionali” sono stati utilizzati per la costruzione di un differenziale applicato alla variabile “Costo del venduto e Costo per la produzione di servizi”. Stima funzioni di ricavo regionali Negli ultimi anni il commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature ha visto aumentare la concorrenza di canali di vendita alternativi detti “low cost” come quello rappresentato dai Factory Outlet Center (F.O.C.) Stima funzioni di ricavo regionali Elenco 23 F.O.C. utilizzati (aperti entro il 31-12-2008): Designer Outlet Serravalle Scrivia Nassica retail Outlet centre Piemonte Serravalle (AL) Piemonte Vicolungo (NO) The Place Luxury Outlet Piemonte Sandigliano (BI) Mondovicino Factory Outlet Piemonte Mondovì (CN) Stima funzioni di ricavo regionali La Galleria Factory Outlet Seriate Full & Fifty Factory Outlet Franciacorta Outlet Village Fashion District Bagnolo San Vito Lombardia Albano Sant'Alessandro (BG) Lombardia Meda (MI) Lombardia Lombardia Rodengo Saiano (BS) Bagnolo San Vito (MN) Stima funzioni di ricavo regionali Fifty Factory Store Aosta Valle d'Aosta Aosta (AO) Luxury Outlet Noventa di Piave Veneto Noventa di Piave (VE) Palmanova Outlet Village Friuli Venezia Giulia Palmanova (UD) Emilia Romagna Fidenza (PR) Fidenza Village Stima funzioni di ricavo regionali Castel Guefo OutletCity Emilia Romagna Castel Guelfo (BO) The Mall Outlet Toscana Center Leccio Reggello (FI) Factory Outlet Valdichiana Toscana Foiano della Chiana (AR) Designer Outlet Barberino del Toscana Barberino di Mugello (FI) Mugello Stima funzioni di ricavo regionali Designer Outler Castel Romano Fashion District Valmontone Soratte Outlet Shopping Lazio Lazio Lazio Castel Romano (RM) Valmontone (RM) Sant' Oreste (RM) Stima funzioni di ricavo regionali Fashion District Molfetta Puglia Molfetta (BA) Sardinia Outlet Village Sardegna Sestu Loc. More Collaxe (CA) San Marino Factory Outlet San Marino Repubblica di S.Marino (RSM) Factory Stores Mendrisio Svizzera italiana Mendrisio, Svizzera (CH) Stima funzioni di ricavo regionali I 23 F.O.C. considerati nello studio Stima funzioni di ricavo regionali Per tener conto, nell’ambito della stima delle funzioni di ricavo regionali, della presenza dei Factory Outlet Center sono state analizzate le “aree gravitazionali” ovvero le aree di mercato influenzate dalla presenza di ciascun F.O.C. Per individuare le aree gravitazionali è stata calcolata per ogni comune la distanza percorrenza dal F.O.C. più vicino. in minuti di Stima funzioni di ricavo regionali Aree gravitazionali Comuni entro 15 minuti Comuni entro 25 minuti Comuni entro 35 minuti Stima funzioni di ricavo regionali Nella costruzione delle 317 funzioni di regressione regionali sono state analizzate: l’ampiezza delle aree gravitazionali relative ai F.O.C.; il differenziale da applicare alla variabile “Costo del venduto e Costo per la produzione di servizi”, in relazione alla distanza in minuti di percorrenza dal F.O.C. più vicino. Stima funzioni didiricavo Stima funzioni ricavoregionali regionali Il settore del Commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature è fortemente influenzato dal fattore moda, quindi si è tenuto conto anche del valore delle merci vendute nel periodo d’imposta ma acquistate negli anni precedenti. Stima funzioni didiricavo Stima funzioni ricavoregionali regionali Tale valore è stato calcolato utilizzando: la “Composizione percentuale, secondo l’anno di acquisto, del valore delle rimanenze finali relative a merci”, variabile presente nel modello UM05U Stima funzioni didiricavo Stima funzioni ricavoregionali regionali la “Composizione percentuale, secondo l’anno di acquisto, del valore delle esistenze iniziali relative a merci” ricostruita a partire dai dati dell’archivio degli studi di settore relativi all’anno 2007. Queste informazioni saranno richieste nel futuro modello VM05U. Stima funzioni di ricavo regionali Il valore delle merci, vendute nel periodo d’imposta e acquistate in anni precedenti, è stato utilizzato per costruire un differenziale applicato alla variabile “Costo del venduto”. Applicazione dello studio A ciascuna impresa verrà applicato lo studio regionale sulla base della Regione nella quale è effettuata la maggior parte dell’attività di vendita. Applicazione dello studio La REGIONE DI APPARTENENZA è individuata dal valore massimo della variabile del Quadro B: “Percentuale dei corrispettivi relativi al punto vendita”. Applicazione dello studio Analisi Discriminante Analisi della Coerenza Analisi della Congruità Analisi della Normalità economica Analisi della Congruità e Normalità Analisi Discriminante L’Analisi Discriminante consente di assegnare ciascuna impresa al cluster (o ai cluster) di riferimento più affine alle sue caratteristiche strutturali. Analisi Discriminante Analisi Discriminante Ogni impresa viene collocata all’interno di uno o più modelli organizzativi specifici del Settore e della Regione. Analisi della coerenza L’ Analisi della Coerenza permette di valutare l’impresa sulla base di indicatori economico-contabili specifici del settore. Analisi della coerenza Indicatori utilizzati nell’Analisi della Coerenza: Ricarico Valore aggiunto lordo per addetto Durata delle scorte (in giorni). Analisi della Congruità Analisi della congruità Il Ricavo puntuale viene stimato applicando i coefficienti della funzione di ricavo alle variabili dell’impresa. Il Ricavo minimo è determinato sulla base dell’intervallo di confidenza al livello del 99,99%. Analisi della Normalità economica Analisi della normalità economica Viene effettuata un’analisi dei dati dichiarati in base al posizionamento di indicatori economici, calcolati per ogni soggetto, rispetto a valori di riferimento che individuano le condizioni di normalità economica in relazione allo studio di settore e all’ambito territoriale in cui opera l’impresa. Analisi della normalità economica Indicatori utilizzati nell’Analisi della Normalità economica: Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili rispetto al valore degli stessi (%) Incidenza degli ammortamenti per beni strumentali mobili rispetto al valore degli stessi (%) Incidenza del costo del venduto e del costo per la produzione di servizi sui ricavi (%) Durata delle scorte (in giorni) Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi (%). Analisi della normalità economica SEGNALAZIONE DEI DATI NON NORMALI Analisi della Normalità economica Analisi della normalità economica Con riferimento a questi indicatori ed in funzione del loro posizionamento rispetto a valori soglia di normalità economica, vengono definiti eventuali maggiori ricavi. Analisi della Congruità e Normalità Analisi della congruità e normalità RIDETERMINAZIONE DEI RICAVI TEORICI Analisi della Congruità e Normalità Analisi della congruità e normalità Al ricavo puntuale e al ricavo minimo stimati vengono aggiunti i maggiori ricavi derivanti dall’applicazione dell’Analisi della Normalità economica.