Comments
Description
Transcript
Foglia Manzillo - Ordine di Bergamo
“Equal opportunities for health: action for development” La cooperazione sanitaria internazionale quale strategia di contrasto alle disuguaglianze nell’assistenza sanitaria Giovanni Foglia Manzillo Medici con l’Africa Cuamm Indice argomenti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Breve inquadramento storico Contesto: dati e agenda internazionale Gli attori della cooperazione I finanziamenti e i problemi annessi Note sulla Cooperazione Italiana Esempi di buona prassi Le sfide correnti: continuum of care Per approfondire BREVE INQUADRAMENTO STORICO L’età dei diritti Rivoluzione industriale 1943 1806 1947 1948 1978 1888 1907 1934 1943 Codice Napoleonico Public Health Act Otto Bismark Legge Crispi-Pagliani Beveridge Report NHS Costituzione Italiana Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Dichiarazione di Alma Ata Riforma Sanitaria L. 833/78 National Health Service (1948) … lo Stato si fa promotore del benessere dei cittadini, fornendo a costi irrilevanti per gli utenti o gratuitamente una serie di servizi sociali che tutelino ugualmente tutti dalla nascita alla morte: sanità, pensioni sociali, trasporti pubblici, assistenza ai meno abbienti … Costituzione Italiana (22.XII.1947) • La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. • Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Art. 32 All people are born free All people are born equal and so have equal rights Everyone should act as brothers and sisters (1948) 10 dicembre 1948 ITALIA 1978 Legge 833 Servizio sanitario nazionale ALMA-ATA 1978 Primary Health Care Settembre 1978: Conferenza di Alma Ata (Kazakhistan), promossa dal DG OMS (H.T. Mahler) sullo sviluppo della strategia di Primary Health Care (PHC) – ASSISTENZA SANITARIA DI BASE: –Tutti i Paesi del mondo si ritrovano per parlare di assistenza sanitaria omnicomprensiva –Vengono affrontati i problemi sanitari dei Paesi piu’ poveri –I temi della salute vengono collegati a quelli dello sviluppo La conferenza riafferma fermamente che la salute come stato di benessere fisico, sociale e mentale e non solo come assenza di malattia e infermità – è un diritto fondamentale dell’uomo e l’accesso a un livello più alto di salute è un obiettivo sociale estremamente importante, d’interesse mondiale e presuppone la partecipazione di numerosi settori socioeconomici, oltre che di quelli sanitari. L’assistenza sanitaria di base è quella assistenza sanitaria essenziale, fondata su metodi pratici e tecnologie appropriate, scientificamente valide e socialmente accettabili, resa universalmente accessibile agli individui e alle famiglie nella collettività, attraverso la loro piena partecipazione, a un costo che la collettività e i paesi possono permettersi ad ogni stadio del loro sviluppo nello spirito di responsabilità e di autodeterminazione. L’era del mercato L’età dei diritti Rivoluzione industriale 1979-80 1987-91 1992 194519481956 19681970 1978 1806 1888 1907 1934 1943 Codice Napoleonico Public Health Act Otto Bismark Legge Crispi-Pagliani Beveridge Report NHS Costituzione Italiana Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Dichiarazione di Alma Ata Riforma Sanitaria L. 833/78 Reagan/Thatcher Health Sector Reform Banca Mondiale WTO PER TUTTI PER POCHI World Bank 1948 1978 2007 • I mercati sono i migliori e più efficienti allocatori delle risorse, sia nella produzione che nella distribuzione della ricchezza; • Le società sono composte di individui autonomi (produttori e consumatori), motivati principalmente o esclusivamente da considerazioni economiche e materiali; • Il welfare state - di stampo liberaldemocratico o socialdemocratico, tendente a mitigare le diseguaglianze nella società - interferisce con il normale funzionamento del mercato e deve essere, dove esiste, eliminato. • Secondo l’ideologia liberista le diseguaglianze sono il necessario sotto-prodotto del buon funzionamento dell’economia e sono anche “giuste” perchè rispondono al principio che se qualcuno entra nel mercato, qualcun altro ne deve uscire. • Quindi le azioni del governo per correggere le “distorsioni” del mercato sono non solo inefficienti, ma anche ingiuste; ed infatti il motto di R. Reagan era: “il governo non è mai la soluzione, il governo è il problema.” The government is not the solution. It is the problem. 1980 1979 The petrol crisis of the 1970s and 1980s The petrol crisis of the 1970s and 1980s triggered a period of grave recession. Cheap money, borrowed by fast developing, newly independent nations during the early 1970s, could not be repaid back and the debt crisis exploded. The recipe devised by the World Bank for “structural adjustment” of the poorest and most indebted countries (and the contractual conditions for obtaining credit) were simple, pitiless and coherent with the neo-liberal policies dominant in the USA and Great Britain in that period. Structural Adjustment drastic cuts in public spending (including social services such as health and education); privatization in all sectors; decentralization, and lower profiles of central governments. “ Financing Health Services in Developing Countries ” 1987 CHARGES USERS OF GOVERMENT HEALTH SERVICES “The more common approach to health care in developing countries has been to treat it as a right of the citizenry and to attempt to provide free services to everyone. This approach does not usually work”. USE NONGOVERMENT RESOURCES EFFECTIVELY PROVIDE INSURANCE OR OTHER RISK COVERAGE DECENTRALIZE GOVERNMENT HEALTH SERVICES La trappola medica della povertà diminuisce la quota di PIL destinata alla spesa sanitaria (2-3 $/pro capite contro i 14$ raccomandati dal pacchetto degli interventi essenziali) dilaga la privatizzazione dilaga l’uso indiscriminato di farmaci Le due tendenze che si diffondono sono: 1) User fees nei servizi pubblici 2) Out-of-pocket expenses nei servizi privati trappola medica della povertà Out-of-pocket expenditures as a percentage of total health expenditures USA UK Spain Norway Japan Germany France Canada Australia VietNam Pakistan Nigeria Myanmar India Georgia Ethiopia Cote Cameroon Cambodia Burkina 0 20 40 60 80 100 Programmi Verticali – Finanziare a parte – Gestire direttamente i programmi importanti Ma i programmi verticali non funzionano: es. UNICEF/Rotary Programma di Vaccinazioni ha dato risultati brillanti ma effimeri ->Ghana: 1990 si giunge al 100% copertura, ma si scende rapidamente al 40-50% ->Nigeria: si passa dal 70% nel 1990 al 20% nel 1994 Fine Anni ’90: le partnership pubblico-private Costituite da org. int.li, finanziatori privati, case farmaceutiche, governi Nuova versione dei programmi “verticali” Portano più danni che vantaggi “…Le partnership tendono a cogliere dall’albero i frutti più bassi, concentrano i loro sforzi nell’ottenere risultati rapidi piuttosto che costruire un sistema sanitario ampio e robusto per venire incontro ai bisogni della popolazione. (...) I paesi poveri inoltre non hanno le risorse per coordinare tutte queste frammentarie iniziative…”. G Yamey, British Medical Journal, 2002 The main effects fall into four categories Untreated morbidity Reduced access to care Long-term impoverishment Irrational use of drugs IL CONTESTO DATI A CONFRONTO Dati a confronto (WHO) Maternal Mortality Ratio (100.000) • • • • • Italia 3 Giappone 6 USA 11 Etiopia 720 Uganda 550 DATI A CONFRONTO Dati a confronto (WHO) Mortalità < 5 anni • • • • • Italia 4 / 1000 Giappone 4 / 1000 USA 8 / 1000 Etiopia 123 / 1000 Uganda 134 / 1000 Dati a confronto Spesa Sanitaria Pro-capite in USD PAESI RICCHI PAESI POVERI 2.000 37 Italia USA Etiopia Mozambico 1855 4187 4 5 Africa sub sahariana • Fallimento nell’affrontare la povertà estrema: nel 2001 il 44 % della popolazione viveva con meno di 1 $ al giorno, una proporzione peggiore rispetto a 15 anni prima. • Il numero delle persone che vivevano in povertà (con meno di 2 $ al giorno) in Africa era aumentato da 289 milioni a 514 milioni tra il 1981 e il 2001. Nonostante il PIL mondiale sia cresciuto a 18.691 miliardi di $. Obiettivi del Millennio 1. Sradicare la povertà estrema e la fame 2. Garantire l’educazione primaria universale 3. Promuovere la parità dei sessi e l’autonomia delle donne 4. Ridurre la mortalità infantile 5. Migliorare la salute materna 6. Combattere l’ HIV/AIDS ed altre malattie 7. Garantire la sostenibilità ambientale 8. Sviluppare un processo di collaborazione mondiale per lo sviluppo GLI ATTORI WHO Organizzazione Mondiale Sanità • Budget del WHO (193 stati membri) • componente regolamentata (US $ 915 milioni) è aumentata molto poco rispetto ai • contributi volontari (US $ 2.4 miliardi) • I contributi volontari per l’anno 2006/07 hanno rappresentato il 72% dei fondi dell’organizzazione. Moltiplicazione degli attori nel nord ATTORI TRADIZIONALI • Circa 15 Agenzie delle Nazioni Unite (es. WHO, UNICEF, UNFPA e altre) • Le istituzioni di Bretton Wood (FMI, BM) • L’Unione Europea (il più grande donatore dell’Africa Subsahariana) • Più di 40 agenzie bilaterali governative (Cooperazione Italiana, DFID, GTZ, SIDA, DANIDA, etc.) • Le ONG (150 quelle riconosciute dal MAAEE) • Chiese e movimenti religiosi Moltiplicazione degli attori nel nord NUOVI ATTORI • Almeno 20 Fondi Globali (GFATM, GAVI, etc.) • Global Health Partnership: IHP, H8, PMNCH, etc. • Un numero crescente di Fondazioni private (Melinda e Bill Gate, Clinton, Carter, Rockfeller, Ford, ecc.) e Fondazioni bancarie (Unicredito, Banca Intesa, MPS etc.) • Cooperazione decentrata (Regioni, Province, Enti Locali, Asl, Scuole, ecc.) • Testimonials (uomini e donne di cultura, spettacolo e sport) Moltiplicazione degli attori nel nord SOCIETÀ CIVILE NELLE SUE DIVERSE ESPRESSIONI • Associazioni di volontariato ONLUS e non • Categorie professionali (Ordine dei medici, Patologi senza Frontiere, Agronomi SF etc.) • Imprese: responsabilità sociale di impresa • Movimenti per la globalizzazione alternativa (es. WSF Porto Alegre, Rio, Nairobi) • Lavoratori immigrati (importanza crescente delle rimesse) • Aumento dei flussi del turismo solidale Fondazioni e budgets Anno 2007 Gates Foundation $ 38,7 miliardi Rockfeller Foundation $ 4 miliardi (solo proprietà) Bill Clinton Foundation $ 60 milioni WHO 06/07 $ 3,3 miliardi Da “Fortune Magazine”, WHO La “Babele” degli aiuti Priorità e politiche dei donatori Programmi verticali: Zambia Spese per la salute nel 2006 in Zambia: Governo: US $ 136 milioni (per tutto) • PEPFAR: US$ 150 milioni (solo per HIV/AIDS) I FINANZIAMENTI E LE PROBLEMATICHE ANNESSE L’Aiuto Pubblico allo Sviluppo alla Sanità Aumentare l’APS in modo sostanziale e rapido APS/PIL Accordi internazionali prevedono il raggiungimento dello 0,33% nel 2008 dello 0,42% nel 2009 dello 0,51% nel 2010 dello 0,75% nel 2015 Cancellare i debiti dei paesi poveri (Highly Indebted Poor Countries) Ricercare forme alternative di finanziamento allo sviluppo: misure fiscali, quali tasse ambientali, aeroportuali, sui movimenti di capitale (la cosiddetta «Tobin Tax»), sull’esportazione delle armi o dei beni di lusso, lotteria internazionale, SMS PROBLEMI • L’assenza di un sistema standardizzato di tracciabilità dei fondi internazionali destinati alla sanità • La diversa assegnazione degli aiuti in rapporto alle aree geografiche, ai governi, ai servizi di prevenzione, cura e ricerca • Una sostanziale mancanza di correlazione tra finanziamenti e mortalità NOTE SULLA COOPERAZIONE ITALIANA La Cooperazione Italiana Anni ’90 • Nel 1991 L’Italia è tra i primi donatori al mondo con quasi 5.000 Miliardi di finanziamenti. • Poi gli scandali, gli arresti e il declino. Nel 1998 gli aiuti pubblici allo sviluppo raggiungono lo 0,13% del PIL. Anni 2000 • La crisi continua. E’ crisi politica: cooperazione internazionale come funzione residuale, compassionevole della politica estera; grave mancanza di strategia e severa inefficienza (Peer Review Italia, OCSE, 2004) • Dibattito sulla nuova legge e sull’istituzione dell’Agenzia allo Sviluppo I finanziamenti dell’Italia I finanziamenti dell’Italia APS/PIL APS/PIL ITALIA Accordi internazionali prevedono il raggiungimento dello 0,33% nel 2008 dello 0,42% nel 2009 dello 0,51% nel 2010 dello 0,75% nel 2015 2007 0,16% 2009 0,10% Stanziamenti per la DGCS (Euro) 2009 2011 321.800.000 215.700.000 Finanziaria 2009: 321 milioni di Euro a disposizione del MAE. Diminuzione del 60% rispetto al 2008 e del 70% rispetto al 2007. LE SFIDE DELLA COOPERAZIONE SANITARIA Nuovi orientamenti OMS Supporto ai Sistemi Governativi Più soldi Più leadership Più efficienza Più controlli sugli standard Farmaci Essenziali Livelli Essenziali di assistenza Nuovi orientamenti OMS Maggiori Fondi dall’Occidente Accessibilità Privilegiare Livello Periferico Garantire Servizi Essenziali Primary Health Care Equità (ridistribuzione del rischio e fiscalizzazione) I Fattori di Successo • Identificazione delle principali cause di mortalità e morbidità • Ri-allocazione delle risorse finanziarie disponibili sulle principali cause di morte e malattia • Potenziamento delle capacità gestionali a livello distrettuale: risorse umane, approvvigionamento, supervisione, logistica, comunicazioni, trasporti I Fattori di Successo • Applicazione dell’evidenza scientifica nei programmi di salute pubblica e nelle prestazioni cliniche • Riduzione delle barriere della domanda (distanza, user fees) e dell’offerta (disponibilità, accessibilità, equità e qualità delle prestazioni). • Efficace Sistema Informativo con indicatori di processo e di esito • Forte coinvolgimento delle comunità e intervento a medio - lungo termine (8-10 anni) Lancet series on Maternal, Newborns and Child Survival; Nutrition; Who counts?; Human resources; Research; Public Health System and others Nuova enfasi sul sistema Approccio “Continuum of care” Integrazione dei servizi e delle prestazioni Focus sui risultati: tasso di copertura, qualità delle prestazioni ed equità Promuovere la Salute Globale “Contribuire a realizzare il diritto universale alla salute attraverso la partecipazione attiva al movimento per il diritto alla salute e il rafforzamento dei sistemi sanitari in Africa.” Attraverso: Interventi di lungo periodo in Africa per il rafforzamento dei servizi sanitari (ospedali, distretti, comunità, famiglie, risorse umane) Azioni di informazione, sensibilizzazione ed educazione su Salute Globale e cooperazione sanitaria internazionale in Italia e Europa Dove ci collochiamo? Politiche sanitarie Nazionali e internazionali Grandi donatori Unita periferica 1 Risorse Umane Ospedale Distretto PHC Unita periferica 2 2008 Implementazione!!! 340.000 visite ambulatoriali 91.500 ricoveri 16.900 parti 46.300 visite prenatali 138.300 vaccinazioni 300 persone formate (medici, tecnici di medicina, infermieri) PIANO STRATEGICO 2008-2015 “Essere, sapere, fare” ”dall’esperienza acquisita provare che, fornendo alcuni servizi efficaci, a livello di ospedale, unita’ periferica e comunità/famiglia e’ possibile ottenere un impatto verificabile sullo stato di salute della popolazione” Elementi chiave: “Cultura del risultato” “ Copertura di servizi efficaci e di qualità” “Equità” Capacity building: – Formazione di base: on the job, corsi di formazione professionale (infermieristica, ostetrica) – Formazione universitaria: quadri intermedi (clinical officers, manager sanitari) e superiori (medici, specialisti, manager) Estimate suggest that countries with fewer than 2·5 health-care professionals (counting only physicians, nurses, and midwives) per 1000 population generally fail to achieve adequate coverage rates for selected primary health-care interventions—notably those that are critical to maternal, newborn, and child health. Lancet, 2008; 371: 1284-93 RAFFORZARE I SISTEMI SANITARI. DAL DIRE AL FARE: ESEMPI DI BUONA PRASSI A livello di ospedale: accessibilità Nessi I e Ruckstuhl E Ospedale di Naggalama e riduzione delle user fees Salute e Sviluppo, 2004, 2, 63-69 Trends of Bed Occupancy Rate 120,00 100,00 80,00 60,00 40,00 20,00 0,00 Bed Occupancy Rate 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 86,06 93,20 96,80 89,00 79,35 Bed Occupancy Rate 94,55 105,18 Line graph showing trends of Total Deliveries in the Hospital 3.000 2.500 2.000 1.500 1.000 500 0 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 Total Deliveries in the Hospital 1.134 1.299 1.612 1.749 1.965 2.279 Total Deliveries in the Hospital 2.468 Trends of Total OPD attendance 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 Total OPD attendance 28.000 28.538 31.024 35.895 39.880 Total OPD attendance 43.522 45.301 Trends of Mortality rate 8,00 6,00 4,00 2,00 0,00 Mortality rate 2002/03 2003/04 2004/05 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 6,81 5,32 4,60 3,63 4,12 3,39 3,96 Mortality rate PER APPROFONDIRE Per saperne di più sugli aiuti internazionali Per saperne di piùWEB sugli aiuti internazionali • Jeffrey D. Sachs “La fine della povertà” Ed. Mondadori • William Easterly “I disastri dell’uomo bianco” Ed. Bruno Mondadori • Paul Collier “L’ultimo miliardo” Ed. Laterza WEB • • • • • • • • • www.unaids.org www.simmweb.it www.unicef.org www.thelancet.com www.mediciconafrica.altervista.org www.mediciconlafrica.org www.saluteglobale.it www.who.org www.bmj.com Grazie Grazie per l’attenzione