Comments
Transcript
LUCE SU MISURA - Disano Illuminazione spa
NUMERO 1/2014 EDIZIONE ITALIANA ben david_merlini design & visual communication ANNO XI - PERIODICO DEL GRUPPO GRAND MILLENNIUM SULAIMANI HOTEL DISANO LIGHTING MAGAZINE - ANNO XI - NUMERO 1/2014 LUCE SU MISURA Semplicemente bellissima Disco LED www.disano.it PER LA TORRE DEL LUSSO Semplicemente bellissima Disco LED www.disano.it ben david_merlini design & visual communication EDITORIALE Meno consumi, più qualità Le proposte di Light+Building Tecnologie per la vita. Questo bello slogan scelto per l’ultima edizione di Light + Building descrive bene l’orientamento principale emerso nel più importante appuntamento internazionale per il mondo della luce. Lo sviluppo tecnologico e produttivo dell’industria dell’illuminazione è sempre più legato a obiettivi concreti di miglioramento della qualità di vita per tutti. Il risparmio energetico, traguardo irrinunciabile, è alla base del successo della tecnologia Led, che oggi sostiene tutto il comparto (e Francoforte lo ha confermato in pieno). Per un risparmio effettivo, oltre alle sorgenti a basso consumo, vanno considerate le tecnologie per la gestione smart degli impianti. Oggi con la connessione a un semplice smartphone è possibile ottenere una modulazione, addirittura una personalizzazione della luce, che permette di avere solo la quantità di luce necessaria, quando è necessario. Un tema sicuramente tra i più trattati a Francoforte, insieme a un altro fattore che riguarda specificamente i Led, ossia i progressi nella resa cromatica. Ricerche specifiche in questo campo hanno prodotto sorgenti Led con Indici di resa cromatica sempre più alti, con vantaggi evidenti in alcuni settori, per esempio quello del retail, ma non solo. La migliore qualità della luce, unita al risparmio, può essere un fattore di rilancio dell’economia notturna di una città (come si legge nello Speciale di pagina 31). Sul posto di lavoro, in ufficio o nei reparti produttivi, una migliore resa cromatica ha effetti positivi su sicurezza, salute, produttività. In sintesi, la fiera di Francoforte ha mostrato tutta l’importanza di una tecnologia, come quella dell’illuminazione, che influisce su gran parte della nostra vita. In questo contesto Disano ha ben rappresentato il Made in Italy, con le sue caratteristiche vincenti: tecnologie all’avanguardia e cura estetica. Nella seconda parte di questo numero trovate un’ampia documentazione della nostra presenza a Francoforte, che è anche un piccolo viaggio nei nuovi scenari aperti dall’illuminazione di qualità. Giorgio Sottsass PERIODICO DEL GRUPPO DISANO LIGHTING MAGAZINE Anno XI • numero 1 gennaio-aprile 2014 Periodico quadrimestrale di aggiornamento professionale e culturale nel settore illuminotecnico Registrazione del Tribunale di Milano n.114 del 01/03/2004 Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale Posta Target Magazine Direttore Giorgio Sottsass 4 REGGIO EMILIA Le onde di Calatrava per lo scalo dell’Alta Velocità NEWS dal Mondo Direttore responsabile Alessandro Visca 10 AMMAN - GIORDANIA Impaginazione Elda Di Nanno Traduzioni MT Languages, Milano Comitato Scientifico Giancarlo Marzorati, Architetto Aldo Cingolani, Architetto Raffaella Mangiarotti, Designer Massimo Marzorati, Lighting Designer Deborah Burnett, Designer Chiara Dynys, Artista Vladimir Kocet, Lighting Designer Zrinko Simunic, Lighting Designer Un mosaico di cupole hi-tech per il terminal di Norman Foster 16 GRENOBLE - FRANCIA La piscina universitaria brilla di luce Led 20 DORDRECHT - OLANDA Business hotel valorizzato dall’illuminazione 23 VENLO - OLANDA Realizzazione editoriale Newton EC srl, Milano Hanno collaborato a questo numero Chiara Bellocchio, Greta La Rocca, Costanza Rinaldi 26 BELGRADO - SERBIA Iconografia Matin Hamarahem (copertina, pp. 52-59), Beatrice Arenella (pp. 42-47, 64-80), Nicola Ciancaglini Ciancaphoto (pp. 4-8), Nigel Young - Foster + Partners (pp.10-15). Editore Newton Ec srl, Milano Stampa Graphicscalve, Vilminore di Scalve (BG) Per ricevere una copia rivolgersi a: Newton EC srl - via Dezza 45, 20144 Milano Tel. 024693838 - Fax 0239400289 e-mail [email protected] I dati sono trattati elettronicamente e utilizzati dall’Editore “Newton Ec srl” per la spedizione della presente pubblicazione e di altro materiale. Ai sensi dell’art. 13 Legge 675/96 è possibile in qualsiasi momento e gratuitamente consultare, modificare e cancellare i dati o semplicemente opporsi al loro utilizzo scrivendo a: Newton EC srl - via Dezza 45, 20144 Milano 2 NEWS dall’Italia Shopping sostenibile nel centro equestre Linee di facciata disegnate con la luce 60 ZAGABRIA - CROAZIA Cattedrale ortodossa: la luce dialoga con l’architettura SOMMARIO SPECIALE 31 36 38 40 42 Luce come strumento per lo sviluppo del turismo JONNY BIRKETT Gli inglesi investono sulla notte ELETTRA BORDONARO La buona illuminazione è un diritto FRANCESCO DE BIASE L’illuminazione affidata agli artisti LUMINALE La Biennale della Cultura della Luce INCONTRI 49 CINZIA FERRARA Led & Infrastrutture. L’importanza del progetto PROGETTI 52 Grand Millennium Sulaimani hotel Luce su misura per la torre del lusso LIGHT+BUILDING 2014 64 Esperienze di luce worldwide 68 La qualità dei prodotti Disano per il nuovo mercato globale 3 news 4 di Greta La Rocca foto di Nicola Ciancaglini - Ciancaphoto news DALL’ITALIA REGGIO EMILIA Le onde di Calatrava per lo scalo dell’Alta velocità STRUTTURE IN CEMENTO E ACCIAIO DISPOSTE IN MODO DA SIMULARE IL MOVIMENTO DI UN’ONDA. L’INCONFONDIBILE SEGNO DELL’ARCHISTAR SPAGNOLO RENDE LA STAZIONE MEDIOPADANA DELL’ALTA VELOCITÀ DI REGGIO EMILIA BEN RICONOSCIBILE NELLO SCORCIO DI PIANURA DIVENUTO NUOVA PORTA D’ACCESSO ALLA CITTÀ. LA STAZIONE FORMA CON IL CASELLO AUTOSTRADALE E I PONTI A VELA SOPRA L’AUTOSTRADA UN COMPLESSO ESTETICO E FUNZIONALE, CHE DOPO IL TRAMONTO MODIFICA PROFONDAMENTE IL PAESAGGIO NOTTURNO. 5 news LA STORIA E IL PROGETTO La stazione Mediopadana di Reggio Emilia è l’unica fermata intermedia delle linee ad ferroviarie ad alta velocità tra Milano e Bologna, inoltre è un nodo di scambio intermodale, grazie all’interconnessione con le linee ferroviarie locali e regionali. Nel 2008 i binari sono entrati in funzione come scalo tecnico e due anni dopo sono iniziati i lavori per la stazione passeggeri, inaugurata nel giugno 2013. Il costo complessivo dell’opera è di 79 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture, dalla Regione Emilia-Romagna e dalla società TAV Spa del Gruppo Ferrovie dello Stato. Lo scalo serve un bacino potenziale di due milioni di passeggeri. Santiago Calatrava ha progettato una struttura in acciaio, vetro e calcestruzzo, interamente dipinto di bianco. La struttura è costituita da un modulo lungo DALL’ITALIA 25,40 metri, ripetuto per 25 volte, composto a sua volta dalla successione di 13 portali in acciaio, distanziati tra loro di circa un metro, che generano una successione di 457 onde. Questa sequenza, lunga 483 metri, mostra un effetto dinamico che richiama quello di un’onda gigantesca. Il progetto originario, che avrebbe dovuto riprendere le forme di una vela, in corso d’opera è stato modificato per distinguere meglio la stazione dai vicini ponti sopra l’autostrada del Sole. L’intero progetto è ancora conosciuto con il nome non ufficiale di “Le vele di Calatrava”. La stazione dell’Alta Velocità è articolata su due livelli: quello inferiore, a cui si accede dall’esterno, ospita biglietterie e altri servizi; in quello superiore sono collocate le banchine per l’accesso ai treni. I livelli sono collegati da 2 scale mobili, una per lato, e, nella zona centrale, da 2 ascensori panoramici. › 7 news DALL'ITALIA In queste immagini si vede l’intero complesso conosciuto come LE VELE di Calatrava, progettato dall’architetto spagnolo su commissione del Comune di Reggio Emilia. Nelle vicinanze della stazione si trovano tre ponti (nella foto sopra) lungo la strada che oltrepassa l’A1. Il ponte centrale lungo 200 metri con un arco centrale alto 50 metri è affiancato da due ponti strallati lunghi circa 180 metri. I ponti sono stati inaugurati nel 2007. Il progetto prevede anche la copertura dei caselli autostradali (rendering a lato), non ancora realizzata. UN’ARCHITETTURA DI LUCE L’illuminazione della stazione Mediopadana, accanto alle ovvie esigenze funzionali, ha come obiettivo la valorizzazione dell'architettura. “Calatrava ha chiesto che l’infrastruttura venisse illuminata in modo che dall’autostrada si percepisse un unico blocco di luce e che fosse valorizzato il colore bianco dell’esterno – spiega l’ing. Dario Turolla di Progettando srl, la società che ha curato il progetto esecutivo degli impianti di illuminazione - L’installazione non è stata semplice proprio per le particolarità dell'architettura disegnata da Calatrava. Abbiamo dovuto anche soddisfare un'esigenza precisa dell'architetto, quella che l'illuminazione mettesse in risalto il colore bianco degli esterni con una luce omogenea. Per questo abbiamo lavorato molto sulla temperatura di colore 8 delle sorgenti, per riuscire ad avere un effetto omogeneo con sorgenti diverse, sia LED che fluorescenti. Il risultato finale è che all’interno la temperatura di colore è stata mantenuta più calda, sui 3000° K, mentre all’esterno è intorno ai 4000° K. Per quanto riguarda le zone dove sono stati installati gli apparecchi Disano – conclude Turolla - nel livello superiore dove transitano e si fermano i treni AV abbiamo montato proiettori Rodio (Disano) da 70 W: sono stati incassati all’altezza dell’intercapedine, in modo che uno proiettasse la luce verso l’alto seguendo la direzione della trave e l’altro verso il basso. Per illuminare le banchine di attesa dei BUS e della stazione FER di connessione alla rete storica abbiamo utilizzato proiettori Rapid System (Disano) incassandoli nella struttura architettonica. Su questi proiettori sono montate lampade fluorescenti”. ben david_merlini design & visual communication Senza limiti Forum Proiettori per lo sport www.disano.it news DAL MONDO 10 L’aeroporto internazionale Queen Alia costituisce un ulteriore esempio di esplorazione nello studio dei terminal come struttura modello e, al tempo stesso, rappresenta un tipo di architettura aeroportuale rispettosa dell’ambiente e in linea con i regolamenti regionali. Fonte www.fosterandpartners.com A lato un primo piano dell’ingresso dell’aeroporto. L’architettura ricorda un accampamento beduino nelle forme e nei colori. Il progetto illuminotecnico valorizza le facciate, progettate completamente in vetro. Sotto un’immagine dall’alto dell’infrastruttura che mette in risalto le cupole in cemento che rivestono il tetto. AMMAN - GIORDANIA Un mosaico di cupole hi-tech per il terminal di Norman Foster IL QUEEN ALIA INTERNATIONAL AIRPORT DI AMMAN È IL PIÙ IMPORTANTE AEROPORTO DELLA GIORDANIA. COSTRUITO CIRCA 32 KM A SUD DELLA CAPITALE, CHE È ANCHE LA CITTÀ PIÙ POPOLOSA DEL PAESE, NEGLI ULTIMI ANNI HA VISTO AUMENTARE IL NUMERO DEI PASSEGGERI DEL 40%, RAGGIUNGENDO NEL 2012 LA CIFRA RECORD DI OLTRE 6 MILIONI. Attualmente volano su Amman 44 compagnie aeree per un totale di 1.220 voli settimanali. Recentemente è stato inaugurato un nuovo terminal, progettato dal celebre architetto inglese Norman Foster, che rende lo scalo un grande hub internazionale: grazie a un investimento di 580 milioni di euro, porterà la capacità totale dell’aeroporto a 9 milioni di passeggeri annuali. Questo progetto rientra in un piano del governo giordano volto a raddoppiare gli introiti provenienti dal turismo entro il 2015, portandoli a una cifra di oltre 4,5 miliardi di euro. “Il lancio del nuovo › 11 12 di Greta La Rocca foto di Nigel Young Foster + Partners › terminal, che prevediamo possa triplicare in breve tempo l’attuale capacità dell’aeroporto, ha un significato fondamentale per il turismo in Giordania” ha dichiarato Abed Al-Razzaq Arabiyat, managing director del Jordan Tourism Board. IL PROGETTO ARCHITETTONICO Il nuovo terminal disegnato da Foster + Partners ha un’estensione di 103mila mq. Il design ricorda un accampamento beduino per le forme e per i colori, mentre i materiali sono stati scelti in virtù delle caratteristiche del luogo. Infatti, per far fronte alle difficili condizioni climatiche e, in particolare, alle temperature estive che variano › In alto, la zona dedicata agli arrivi illuminata con sistemi innovativi a fluorescenza Speed (Disano). Nella pagina precedente, un dettaglio delle cupole che rivestono il tetto del terminal e continuano all’esterno, oltre lo scheletro dell’architettura. 13 news DAL MONDO › 14 notevolmente tra il giorno e la notte, l’edificio è stato costruito prevalentemente in calcestruzzo: l’elevata massa termica del materiale isola l’ambiente interno dagli sbalzi climatici, evitando che le variazioni di temperatura influiscano sul flusso di calore tra interno ed esterno dell’edificio. Dall’estremità superiore delle colonne portanti dell’edificio, partono delle cupole in cemento con le quali è stato rivestito il tetto; sono sporgenti rispetto allo scheletro dell’architettura, continuano anche nella zona esterna e hanno la funzione di ombreggiare le facciate. La disposizione a mosaico delle cupole ripropone un disegno geometrico che ricorda le forme islamiche tradizionali. Le pareti del nuovo terminal sono in vetro. Per garantire l’ombra e ridurre i raggi di luce solare diretta, sono stati montati sulle facciate delle lamelle in acciaio, più concentrate nelle aree maggiormente esposte al sole. I colori riprendono le tonalità dei beige, tipiche della cultura locale. Il progetto architettonico celebra anche un altro valore caro alla popolazione della Giordania: la famiglia e gli affetti. Tra i tre volumi che formano l’aeroporto di Amman c’è un grande cortile, dove è stata progettata una piazza, ombreggiata da alberi che, oltre a ridurre l’inquinamento dell’aria, hanno la funzione di accogliere i famigliari di chi arriva e di chi parte. IL PROGETTO ILLUMINOTECNICO Il progetto illuminotecnico della zona degli arrivi è stato realizzato da Foster + Nella pagina precedente, una zona di attesa dell’aeroporto con la grande parete vetrata. Per ridurre la luce solare diretta, sulle facciate sono state montate delle lamelle in acciaio. In questa pagina, altri dettagli architettonici: particolari del tetto visto da due diverse prospettive. Le coperture esterne sono state disposte in modo da creare un gioco geometrico di forme triangolari. Partners, con la collaborazione tecnica di Disano Illuminazione, e, per quanto riguarda l’impiantistica e l’installazione, con J&P di Cipro. La committenza ha chiesto che fossero montati apparecchi dal design semplice e lineare non invasivi rispetto al progetto architettonico. La scelta è caduta su Speed (Disano) sistemi innovativi, sui quali sono state montate lampade fluorescenti lineari con tecnologia “Lumilux plus eco”, al momento una delle tecnologie più avanzate disponibili. La fase di installazione dei prodotti è stata delicata: le coperture in cemento che rivestono il tetto sono disposte in modo da creare sul soffitto un gioco geometrico di forme triangolari. Qui sono stati installati i sistemi Speed: è stato necessario realizzare dei prodotti customizzati che s’inserissero alla perfezione in questi spazi. Disano ha curato l’illuminazione anche dell’area di atterraggio degli aerei e delle parti comuni. Completano il progetto illuminotecnico apparecchi da incasso Comfort, Hydro e Oblò (Disano) per le zone dei servizi. INFRASTRUTTURA GREEN Il Queen Alia International Airport (che prende il nome della regina Alia, la terza moglie del re Hussein di Giordania morta in un incidente aereo nel 1977) ha vinto per la categoria trasporti il Cityscape Architectural Review Awards, che premia i progetti rispettosi dell’ambiente. Le lamelle frangisole per le facciate e le coperture del tetto in metallo come scudo termico sono i plus riconosciuti al progetto. 15 news DAL MONDO GRENOBLE - FRANCIA La piscina universitaria brilla di luce Led A 5 MINUTI DA GRENOBLE, AI PIEDI DELLE COLLINE DI BELLEDONNE, SI TROVA SAINT MARTIN D’HÈRES, UNA CITTÀ DOVE IL VERDE NON MANCA, CON BEN 10 PARCHI, DIVERSI GIARDINI PUBBLICI, NONCHÉ SENTIERI E PISTE CICLABILI. SICURAMENTE A MISURA D’UOMO LA CITTADINA È NOTA ANCHE PER LA PRESENZA DELL’UNIVERSITÀ STENDHAL, SEDE DISTACCATA DEL BEN PIU’ ANTICO ATENEO DI GRENOBLE. Aperta nel 1970 l’Università Stendhal è un ateneo di medie dimensioni (con oltre 10 mila studenti) dedicato in particolar modo alle › 16 17 news DAL MONDO › 18 discipline umanistiche: lettere, lingue, scienze del linguaggio, informazione e comunicazione. Un polo del linguaggio all’interno di un centro di studi universitari, quello di Grenoble, orientato soprattutto alla scienza e alla tecnologia. Il campus universitario è, in pratica, una piccola città abitata solo da studenti, con varie residenze, servizi e modernissimi impianti sportivi. Di particolare interesse la piscina coperta, accessibile agli studenti ma anche al pubblico in generale. Grazie a una sorte di parete in acciaio inox che dal suolo divide a metà lo spazio, sono presenti due diverse vasche, della lunghezza di 50 metri e larghe 15. Un impianto dove si possono praticare diversi sport acquatici: nuoto, nuoto sincronizzato, tuffi, pallanuoto e altre ancora. In queste pagine, la piscina coperta del campus universitario. Qui si possono praticare diversi sport acquatici e recentemente è stato concluso l’intervento di sostituzione di vecchi apparecchi illuminotecnici in favore di nuove tecnologie pensate per il risparmio energetico. Nel mese di gennaio di quest’anno è stato completato l’intervento di sostituzione di apparecchi illuminotecnici ormai datati in favore di nuove tecnologie più idonee per il risparmio energetico. Precisamente, la Disano Illuminazione, insieme con la società AED per la distribuzione e GE Capecci Sarl per l’installazione, ha eliminato 44 vecchi proiettori sostituendoli con 32 nuovi apparecchi. La scelta si è orientata verso l’apparecchio Astro, naturalmente con sorgenti a Led con temperatura colore parti a 4000°Kelvin. Questa soluzione ha consentito di raggiungere l’uniformità richiesta, il corretto illuminamento pari a 650 Lux e infine, di alleggerire tutto l’impianto permettendo un buon risparmio energetico. 19 news DAL MONDO DORDRECHT - OLANDA Business hotel valorizzato dall’illuminazione RISTRUTTURARE UN BUSINESS HOTEL PUNTANDO SU UN NUOVO PROGETTO ILLUMINOTECNICO IN GRADO DI VALORIZZARE L’ARCHITETTURA E IL CONTESTO. È quanto è successo in uno degli hotel della catena alberghiera olandese Postillion Hotels; in particolare alla struttura che si trova a Dordrecht, una città dell’Olanda meridionale, a 20 pochi chilometri da Rotterdam. Nell’albergo sono stati eseguiti importanti interventi strutturali. Gli ambienti interni sono stati riprogettati con l’obiettivo di soddisfare tutte le esigenze di uomini d’affari per i quali l’albergo diventa anche un luogo dove lavorare o incontrare clienti. Gli interventi hanno interessato circa un’ottantina di camere e la sala riunioni che oggi ha una capienza di 600 persone, A sinistra e nella pagina precedente l’entrata del Postillion Hotel di Dordrecht. Il vialetto che porta all’ingresso dell’hotel è illuminato da proiettori Bitta e apparecchi Volo (Disano). Sotto gli Elfo (Disano) valorizzano il giardino. inoltre è stata realizzata un’area dedicata esclusivamente al business. Sono state progettate anche eleganti sale per incontri di lavoro, un ristorante aziendale, una brasserie e una terrazza per godere della vista sulla città. Per garantire ai clienti il massimo comfort, anche lontano da casa, l’hotel si è dotato anche di un centro fitness e di un’area relax. 21 news DAL MONDO LUCI ALL’ESTERNO L’obiettivo era quello di rendere l’ambiente più accogliente e confortevole, ma anche quello di dare un’immagine elegante alla struttura. Per questo, il progetto illuminotecnico si è rivelato fondamentale. L’illuminazione esterna è stata curata dall’azienda olandese Attiva Lichtprojecten che ha scelto prodotti Disano. Per L’illuminazione generale sono stati scelti apparecchi da esterno Volo e Stelvio; scenografica la scelta di valorizzare il giardino, in particolare dettagli come gli alberi o la fontana, con proiettori Elfo per un’illuminazione d’accento e Bitta la cui forma consente un preciso direzionamento del fascio luminoso. RESPONSABILITÀ GREEN Tutti gli apparecchi illuminotecnici sono dotati di nuove sorgenti, garantiscono alte prestazioni tecnologiche e riducono il consumo di energia. La scelta di montare prodotti d’avanguardia è in linea con la filosofia della catena alberghiera, attenta a compiere sempre scelte rispettose dell’ambiente. In particolare, proprio per la Altri dettagli del progetto illuminotecnico. Tutti gli apparecchi sono dotati di nuove sorgenti, garantiscono alte prestazioni tecnologiche e riducono il consumo di energia. 22 sensibilità sostenibile, l’hotel di Dordrecht ha ricevuto il certificato Golden Green Key nel campo della responsabilità sociale di impresa. La progettazione architettonica è stata eseguita dallo studio Bessels Architekten & ingegneri Twello che ha coordinato anche i lavori. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Agenzia Retaillab di Breda, responsabile anche del progetto di interior design. VENLO - PAESI BASSI Shopping sostenibile nel centro equestre VALORIZZARE UN PICCOLO NEGOZIO DI ARTICOLI SPORTIVI SCEGLIENDO APPARECCHI ILLUMINOTECNICI DAL FORTE IMPATTO SCENICO. È la scelta fatta dallo studio di architettura olandese Mevissen + Partners per arredare lo shop dell’Equestrian Equidrôme, un centro di equitazione a Venlo, nel sud est dei Paesi Bassi. ILLUMINAZIONE D’IMPATTO Gli architetti hanno scelto di illuminare l’ambiente con Venere (Fosnova), lampade a sospensione di grandi dimensioni in materiale plastico. Il progetto dell’apparecchio è stato › 23 news DAL MONDO › curato dal designer Paolo Bistacchi che ha utilizzato al meglio le possibilità offerte dai nuovi materiali e dalle più innovative tecniche costruttive creando così un prodotto dalla forma arrotondata con un corpo semitrasparente che può essere illuminato dall’interno anche in diversi colori. Venere che ha numerose applicazioni in ambienti comuni, per l’elevata efficienza luminosa offre una soluzione interessante per negozi, è possibile scegliere la luce bianca a Led o colorata con Power Led RGB che permettono di creare atmosfere sofisticate. Completano il progetto illuminotecnico proiettori montati lungo l’edificio per garantire un’illuminazione d’accento. L’edificio che ospita il negozio è un’architettura in legno dalla forma lineare. I progettisti hanno scelto materiali naturali e tecniche di costruzione semplici per ridurre al minimo l’impatto ambientale. L’illuminazione a led è in linea con un approccio sostenibile, gli apparecchi scelti garantiscono un’ottima performance energetica e un alto risparmio energetico. In queste pagine, alcune immagini del negozio Equestrian Equidrome in un piccolo centro dei Paesi Bassi. L’illuminazione generale è affidata alle lampade a sospensione Venere (Disano), mentre proiettori montati lungo le pareti garantiscono l’illuminazione d’accento. 24 Controllo a distanza Rolle LED www.disano.it ben david_merlini design & visual communication news DAL MONDO BELGRADO - SERBIA Linee di facciata disegnate con la luce 26 di Greta La Rocca SIAMO A BELGRADO, NELL’AREA COMMERCIALE DI NOVI BEOGRAD (NUOVA BELGRADO), UNO DEI COMUNI CHE FORMANO LA CAPITALE DELLA SERBIA. Recentemente è stata inaugurata la nuova sede della Delta Inzenjering, società di progettazione serba fondata nel 1990; specializzata nel settore meccanico ed elettrico, negli anni l’azienda è cresciuta fino ad offrire oggi anche servizi di ingegneria e consulenza. UN EDIFICIO IN ALLUMINIO, PIETRA E VETRO Proprio in virtù della crescita aziendale, è stato necessario progettare una sede più grande. Il nuovo edificio si estende su una superficie di 2.500 metri quadrati; › 27 news DAL MONDO SCHEDA TECNICA Illuminazione della nuova sede della Delta Inzenjering ◗ Project manager: Vedran Prvanović ◗ Lighting design: Vladan Pejčinović, BUCK ◗ Installatori: Brankica Doža, Vladimir Marković, Delta inženjering ◗ Prodotti: Koala, Microfloor, Box, Faro (Disano), Minilinea (Fosnova) 28 In queste pagine, immagini della nuova sede della Delta Inzenjering. Proiettori Koala (Disano) e faretti Microfloor valorizzano la facciata dell'edificio. Colonnine Faro illuminano l'ingresso, mentre il corsello dei garage è delineato da apparecchi Box. Per l'interno la scelta è caduta su Minilinea (Fosnova). › si sviluppa su tre piani, ai quali si aggiunge un garage sotterraneo. Le facciate sono state realizzate in alluminio, pietra e vetro. All’azienda serba Buck che ha curato il progetto illuminotecnico, è stato chiesto di valorizzare l’edificio nelle ore serali: sulla facciata principale sono stati montati proiettori Koala e faretti a incasso Microfloor (Disano) che rispondono sia a esigenze funzionali che decorative, valorizzano infatti l’architettura nello skyline cittadino e creano allo stesso tempo dei percorsi notturni. Il corsello dei garage è stato delineato con apparecchi Box (Disano), che sono stati montati anche sulle facciate laterali mentre le colonnine Faro (Disano) illuminano l’ingresso pedonale. Apparecchi Minilinea (Fosnova) sono stati scelti invece per l'illuminazione dell’interno, in particolare all’ingresso e negli uffici. 29 Fantastico Visconti LED www.disano.it ben david_merlini design & visual communication SPECIALE a cura di Costanza Rinaldi Alessandro Visca LUCE COME STRUMENTO per LO SVILUPPO del TURISMO 36 38 40 42 Intervista a Jonny Birkett Intervista a Elettra Bordonaro Intervista a Francesco de Biase Luminale 2014 Gli inglesi investono sulla notte La buona illuminazione è un diritto La luce affidata agli artisti La Biennale della Cultura della Luce 31 SPECIALE Crescono gli investimenti sull’economia notturna. La luce può essere l’arma vincente di una strategia di sviluppo turistico che valorizza l’identità di un centro urbano L’illuminazione può diventare il motore per il turismo di una città? Come e quali strategie di illuminazione pubblica possono aiutare l’offerta turistica? Queste domande sono ormai da tempo al centro di indagini specifiche, come quella promossa da LUCI (Lighting Urban Community International) l’associazione che riunisce più di cento città di quattro continenti. LUCI ha organizzato su questo tema un convegno internazionale, che ha prodotto una pubblicazione sull’illuminazione come fattore di sviluppo del turismo. Nel libro Light as a tool for tourism development si propongono strategie specifiche alle amministrazioni per progettare l’illuminazione pubblica all’interno di piani di marketing turistico, concordati con tutti i soggetti interessati. LA CITTÀ NOTTURNA Il legame tra luce e sviluppo turistico si fonda da un lato sulla nuova visione del ruolo dell’illuminazione pubblica, dall’altro sulle 32 SPECIALE A sinistra, un’immagine serale di Gand, la cittadina belga da molti indicata a modello per la sua strategia di illuminazione pubblica. strategie tendenti a sviluppare un’economia notturna dei centri urbani e quindi anche un’offerta turistica serale. Negli ultimi anni, l’illuminazione urbana ed architettonica ha assunto un ruolo che va ben oltre il semplice mezzo che garantisce sicurezza e visibilità. Oggi la luce viene considerata sempre di più una componente essenziale per l’identità di un luogo. La bellezza e il patrimonio culturale di una città non sono solo elementi di attrazione per i turisti, costituiscono l’identità stessa della città, ciò che la rende unica e riconoscibile. La valenza estetica di questo patrimonio valorizzata anche di notte, può portare alla costruzione di una città serale altrettanto interessante di quella diurna. D’altronde è ormai riconosciuto che la luce artificiale sia in grado di dare nuove visioni della realtà: per sua stessa natura, è in grado di esaltare dettagli, nasconderne altri, modificare lo spazio e la sua percezione, così come restituirlo fedele a come ci appare di giorno, con la luce naturale. › VALLADOLID SPAGNA Diminuzione del 40% dei consumi energetici e aumento del 20% dei soggiorni turistici. Questi i risultati di un grande progetto illuminotecnico battezzato “Rios de Luz” (Fiumi di luce), nella città spagnola di Valladolid. La città si trova alla confluenza di due fiumi e con le luci sono stati creati percorsi, con colori differenti, che si dispongono come gli affluenti di un fiume. Variazioni cromatiche sono utilizzate anche in relazione al calendario religioso, per esempio il colore porpora per Avvento e Quaresima e il bianco per Natale e Settimana Santa. Gli edifici e i monumenti sono illuminati in base ai loro tratti specifici e al significato simbolico che hanno per la storia della città. Una passeggiata serale per Valladolid diventa così un’esperienza sorprendente per turisti e residenti. 33 SPECIALE RIETBERG Il progetto di illuminazione del centro di Rietberg, una cittadina dell’Ovest della Germania, è un perfetto esempio di masterplanning totale di una città di medie dimensioni, che ha visto coinvolti diversi soggetti, pubblici e privati, sia nella creazione che nell’attuazione del progetto. Vincitore dell’ultima edizione del premio city.people.light indetto ogni anno da Philips, il progetto comprende tutto il centro storico, l’illuminazione degli edifici più turistici, ma anche le principali vie dello shopping e gli spazi verdi che danno ritmo all’intera cittadina. L’immagine generale e l’atmosfera creata da questa nuova illuminazione favoriscono inequivocabilmente il turismo e promuovono l’economia locale. La città cambia, il centro è più sicuro, ma anche più accogliente. GERMANIA AMIENS Amiens, nel dipartimento della Somme a Nord FRANCIA della Francia, vanta la cattedrale gotica più grande del paese. Da circa dieci anni, i giochi di luce e lo spettacolo “Amiens, la cattedrale a colori” permettono di scoprire la policromia dei portali gotici restituendo i colori di epoca medievale. I tre portali d’ingresso, con centinaia di figure scolpite nella pietra, sono illuminati con proiettori che ridanno alle statue i colori che avevano nel XIII secolo, riscoperti nei lavori di ripulitura al laser della facciata, in cui sono emersi i pigmenti dei colori originari. Questa operazione permette al visitatore di avere una visione completamente diversa della cattedrale gotica. Un vero e proprio viaggio nella storia, che si può compiere solo grazie alla luce. 34 SPECIALE GAND Definita dalla guida Lonely Planet pochi anni fa come una delle prime dieci città da visitare al mondo, Gand, capoluogo delle Fiandre orientali, nel Belgio fiammingo, ha puntato tutto su un’illuminazione scenografica, a partire dall’ideazione del Festival di Luce. Una vera e propria “strategia della luce” messa in atto dall’amministrazione cittadina che, in collaborazione con l’ufficio del turismo, ha dato vita a manifestazioni con grande affluenza di pubblico sia locale che internazionale. Inoltre, è stata dedicata una particolare attenzione all’atmosfera creata dall’illuminazione dell’intera cittadina. Grazie alla corretta illuminazione permanente dei monumenti e dei punti di riferimento, Gand offre uno scenario notturno particolarmente attraente per i suoi abitanti e per i tanti turisti. Riuscendo a rimanere autentica anche con un’anima multipla – come tutte le località delle Fiandre – Gand ha realizzato una perfetta integrazione tra la luce, le architetture e gli elementi che caratterizzano la sua identità culturale e storica. BELGIO Nella foto grande sotto, un’immagine notturna dell’Hôtel de Ville, il municipio di Parigi, uno degli edifici simbolo della “ville lumiere”. › In questo senso, oggi più che mai, un corretto piano della luce con caratteristiche di efficienza e valorizzazione estetica, può far sì che si creino nuove atmosfere e rappresentare un modo intelligente per promuovere le risorse turistiche della città. I FESTIVAL DELLA LUCE Oltre all’illuminazione urbana e architetturale, la luce può essere al centro di eventi di grande richiamo turistico. Proiezioni artistiche, giochi di luce, come quelli celeberrimi sulla cattedrale di Chartres, e veri e propri festival della luce come quelli di Lione e Torino, sono eventi che possono diventare un elemento stabile di promozione turistica. Le installazioni artistiche possono sembrare lontane dall’illuminazione quotidiana, in realtà hanno un ruolo importante per generare un nuovo modo di considerare la luce, anche negli abitanti della città che ospita la manifestazione artistica. Nell’era di internet e dell’interattività la partecipazione informata dei cittadini è il presupposto indispensabile perché un’amministrazione possa avviare investimenti significativi in un settore di impatto rilevante come l’illuminazione pubblica. In queste pagine abbiamo raccolto qualche esempio significativo tra le città europee che hanno scelto di investire sulla luce, per farne un elemento distintivo della propria vocazione turistica. 35 SPECIALE Intervista a Jonny Birkett GLI INGLESI INVESTONO SULLA NOTTE Nel Regno Unito si stanno mettendo a punto nuove strategie per migliorare la qualità della vita notturna delle città e permettere così uno sviluppo significativo delle attività economiche tipiche delle ore serali Jonny Birkett manager di ATCM (Association of Town & City Management). L’ organizzazione britannica ATCM, che si occupa della gestione pubblica di città e centri urbani, ha dato vita al Purple Flag Programme, cioè un sistema di accreditamento che riconosce l’eccellenza nella gestione della città di notte. La “bandiera viola” mira ad innalzare gli standard e migliorare la qualità delle città durante la notte. Abbiamo intervistato Jonny Birkett, manager di ATCM, per capire meglio di cosa si tratta. LIGHTING MAGAZINE Perché è nato il Purple Flag Programme? Jonny Birkett Il rapido sviluppo dell’economia notturna Diverse zone di Londra hanno ricevuto la “bandiera viola” un riconoscimento di eccellenza per la gestione della vita notturna dei centri urbani. 36 SPECIALE è uno dei temi attualmente più discussi, la creazione di un’offerta notturna sicura, vivace e ben equilibrata è una sfida aperta, con un grande potenziale di crescita, sono sempre di più gli amministratori pubblici alla ricerca di soluzioni originali. Il Purple Flag Programme nel Regno Unito si pone proprio al centro di questo movimento. La Purple Flag è il premio inglese di più alto livello riconosciuto internazionalmente per quanto riguarda l’economia notturna. E’ anche uno strumento fantastico per la promozione di un’offerta qualitativamente elevata sia per i visitatori, nazionali e internazionali, che per gli abitanti locali. LM La gestione della vita notturna è un problema per molte città. Come si può trasformare in un’opportunità per lo sviluppo del turismo? Birkett Una gestione efficace della città notturna sta rapidamente diventando una priorità nella maggior parte dei centri urbani in tutta Europa. La gente comincia a rendersi conto che la prosperità economica sostenibile può essere raggiunta solo attraverso un approccio olistico alla gestione di un luogo. Questa comprensione, unita alle mutevoli esigenze del consumatore moderno, date dalla crescita del commercio al dettaglio on-line e dal desiderio di cercare un’esperienza di piacere più completa, ha fatto sì che si creasse un’opportunità unica. Nel prossimo decennio nel Regno Unito siamo pronti a vedere un grande cambiamento nel modo in cui i luoghi pubblici vengono gestiti durante la sera e la notte. Organizzazioni chiave nel settore pubblico e privato stanno cercando di sfruttare il potenziale della notte inglese e le stime di guadagno si aggirano intorno ai 71 miliardi di Euro. Ci sono anche molte organizzazioni pubbliche e no profit ben preparate per sostenere una richiesta crescente di serate di qualità. Queste organizzazioni sono in crescita e per la prima volta appaiono perfettamente in grado di soddisfare le richieste di una vita notturna più variegata, divertente e sicura. Storicamente, la gestione dell’economia serale e notturna è sempre stata frammentata e divisa tra organizzazioni e agenzie pubbliche che lavoravano indipendentemente. La comunicazione tra le agenzie se c’era era molto limitata e non c’era davvero un approccio coerente alla pianificazione per il futuro. Detto questo, in molti luoghi queste organizzazioni stavano lavorando sodo, e il più delle volte senza riuscire comunque a creare una situazione che renda positiva l’esperienza di notte per i visitatori. Solo negli ultimi anni si è cominciato a vedere l’inizio di un nuovo approccio di gestione e metodo in tutto il Regno Unito. Partnership di gestione, programmi di accreditamento, come l’Associazione delle Città e il programma Purple Flag hanno stimolato la nascita di «veicoli di gestione» che hanno lentamente iniziato a sfruttare il potenziale della sera e l’economia della notte. LM Secondo lei, che ruolo potrebbe o dovrebbe avere l’illuminazione in questo contesto? Birkett È estremamente importante. L’ambiente influenza il comportamento e aiuta a promuovere il benessere. L’illuminazione gioca un ruolo importante nella creazione di un luogo sicuro e accogliente. Oggi ci si rende sempre più conto che le città che sono riuscite a mettere in atto schemi d’illuminazione corretti e coordinati sono spesso quelle che sono più avanzate nella gestione globale dell’organismo città. 37 SPECIALE Intervista a Elettra Bordonaro LA BUONA ILLUMINAZIONE È UN DIRITTO Il Social Lighting Movement combatte per una progettazione illuminotecnica partecipata, attenta anche alle periferie e fondata sulle reali esigenze degli utenti Elettra Bordonaro Architetto, Lighting designer, co-founder di Social Light Movement In molte città europee stanno nascendo negli ultimi anni movimenti culturali e sociali concentrati sull’importanza di una corretta illuminazione in ambito urbano. Sensibilizzare amministrazioni e investitori pubblici e privati per far sì che l’illuminazione diventi uno strumento per far rivivere le città e quindi per dare linfa al turismo: questa la mission di Social Light Movement, movimento inglese dedicato alla diffusione di un nuovo modo di interazione con l’illuminazione pubblica, coinvolgendo la comunità e comprendendo i bisogni effettivi. Per capire meglio di cosa si tratta, abbiamo intervistato Elettra Bordonaro, architetto e lighting designer italiano, co-founder di SLM, trapiantata da anni a Londra. LIGHTING MAGAZINE Nel manifesto del Social Light Movement si dice che una buona illuminazione è un diritto, cosa vuol dire? Elettra Bordonaro Il Social Light Movement è un’organizzazione filantropica fondata con lo 38 SPECIALE scopo di creare una rete di lighting designer e altri attori interessati a collaborare al tema del miglioramento dell’illuminazione urbana, in particolare per coloro che non possono fruire di un’illuminazione di qualità a causa dell’ambiente in cui vivono. Dire che l’illuminazione è un diritto e non un privilegio, significa affermare che una buona illuminazione degli spazi pubblici deve essere studiata in ogni zona della città, non solamente in centro o nei quartieri più abbienti. Gli sforzi economici delle città spesso si concentrano nelle zone più centrali ed esteticamente già appaganti, dimenticando le aree dove un miglioramento sarebbe non solo auspicabile ma necessario. LM Quali sono gli obiettivi principali di un approccio sociale al tema dell’illuminazione? Bordonaro L’illuminazione “sociale” prevede innanzitutto l’ascolto della comunità interessata e di conseguenza la partecipazione alla progettazione. Si parla molto sovente di progettazione partecipata, ma questo raramente avviene per l’illuminazione, che è invece un aspetto fondamentale della fruizione dei luoghi nelle ore notturne. L’illuminazione urbana nella maggior parte dei casi è studiata a tavolino come semplice risposta a criteri e standard, senza tenere in considerazione gli usi degli spazi, i fruitori e le loro attività. Il nostro obiettivo è quello di riportare l’utente al centro dell’attenzione e del processo, considerandolo il reale cliente per cui lavoriamo. LM Le nuove tecnologie e i produttori di apparecchi di illuminazione che ruolo possono avere? Bordonaro Per noi è veramente molto importante il sostegno dei produttori di apparecchi. Lavoriamo, in molti casi, con un budget limitatissimo, senza avere alcun mezzo per realizzare le idee che scaturiscono dai workshop. Le aziende sono quindi il nostro sostegno principale sia a livello economico che tecnico. La crisi economica però ha influito e nell’ultimo anno trovare sponsor è stato molto arduo, per non dire impossibile. Per quanto riguarda le nuove tecnologie, l’argomento è più complesso. Nella progettazione illuminotecnica, gli avanzamenti tecnologici sono importanti. Nel nostro caso però, raramente, possiamo permetterci di utilizzare i prodotti più recenti sul mercato in quanto anche i più costosi. L’ultima installazione realizzata a Providence, Rhode Island, USA, è stata possibile grazie a dei “resi”, prodotti che non sarebbero stati più utilizzati né commercializzati. In altri casi, invece, la città è lo sponsor e supporto principale e decide di investire, come nel caso della città di Stoccolma. Ma sono casi sempre più rari. Il produttore assume quindi maggiore importanza nello sviluppo di un’etica della progettazione dell’illuminazione urbana. 39 SPECIALE Intervista a Francesco de Biase L’ILLUMINAZIONE AFFIDATA AGLI ARTISTI Luci d’Artista genera un rapporto diretto tra l’arte contemporanea e la città, attraverso la luce. Una manifestazione ormai classica, che si è conquistata un ruolo importante nell’offerta turistica di Torino Francesco De Biase è il Dirigente del Servizio Arti Contemporanee della Città di Torino. La Città di Torino, nel panorama italiano, è da sempre uno dei principali centri d’interesse per l’arte contemporanea, anche in relazione alla luce. Il capoluogo piemontese è la sede di Luci d’Artista il più noto festival dell’illuminazione nostrano. Francesco De Biase è il Dirigente del Servizio Arti Contemporanee della Città di Torino, ma non solo: svolge anche attività di consulenza e formazione per enti pubblici e privati e ha curato diverse collane editoriali, sempre con grande attenzione per il mondo della luce. LIGHTING MAGAZINE Luci d’Artista di Torino è uno dei primi e più importanti festival della luce italiani, che ruolo ha nello sviluppo turistico della città? Francesco De Biase Luci d’Artista ha 16 anni ormai ed è una manifestazione In queste pagine alcune delle opere di Luci d’Artista. Qui di fianco, le opere di Martino Gamper “Luci in bici” e di Enrica Borghi “Palle di neve”, nella pagina affianco, “Volo su…” di Francesco Casorati e “Tappeto volante” di Daniel Buren. Fotografie di Alberto Ramella scattate durante l’esposizione 2013/2014. 40 SPECIALE della luce e delle proiezioni, ma lavorano comunque con questa materia. A loro si chiede di conoscere un quartiere, uno spazio urbano: l’opera d’arte deve nascere da una motivazione strettamente legata a quel luogo. E così Torino diventa un museo en plen air. Inoltre, Luci d’Artista fa da collante nei mesi autunnali che qui sono interamente dedicati all’arte e alla cultura nel senso più ampio. Questo naturalmente attira molti turisti e soprattutto fa vivere la città ai suoi stessi abitanti in modo sempre nuovo e unico. LM Quali sono le principali problematiche che incontrate nell’organizzazione e quali gli obiettivi per le prossime edizioni? nata per ripensare le luci natalizie. Per questo motivo, le installazioni e gli interventi urbani erano e sono affidati ad artisti. E’ un vero e proprio intervento di arte pubblica temporanea, un’invasione della cultura per le strade. Gli artisti che noi chiamiamo interagiscono con il patrimonio culturale con opere site-specific. In questo senso, sicuramente, Luci d’Artista ha da sempre un ruolo importante in ambito turistico, è sicuramente un motore per il turismo, ma la sua funzione non si esaurisce lì. La concezione che sta alla base di questa manifestazione è un po’ diversa dai classici Festival della Luce, perché nel nostro caso vengono selezionati artisti che non appartengono strettamente al mondo De Biase Ormai direi che non ci sono grosse difficoltà. Abbiamo circa 25 opere fisse e ogni anno chiamiamo su invito 2 o 3 nuovi artisti che vengono scelti dai direttori artistici dei nostri musei. Sicuramente negli ultimi anni è aumentata decisamente l’attenzione nei confronti della sostenibilità e dei consumi energetici e quindi il tema ambientale caratterizzerà anche le prossime edizioni. Gli obiettivi ogni anno si spingono verso la scoperta di nuovi linguaggi artistici che possono dialogare con la città e tra loro, dalla musica, all’arte, alle installazioni di luci, all’arte urbana più generalmente intesa. Luci d’Artista veste Torino, è un appuntamento che non può mancare e che fa da apripista verso tutto il contemporaneo e la sperimentazione. LM Pensa che la manifestazione abbia un rapporto con la percezione dell’illuminazione urbana di tutti i giorni? De Biase Durante il periodo che va da novembre, quando s’inaugura Luci d’Artista, fino alla sua conclusione circa a metà gennaio, l’illuminazione urbana risponde alle esigenze degli artisti e di conseguenza viene modificata in rapporto con le opere. Per creare il minimo conflitto c’è uno studio generale che coordina l’immagine globale della città, in questo caso viene data molta attenzione agli edifici storici e alla loro manutenzione, ma anche al dialogo con i cittadini e i quartieri in modo tale che continui anche in questo particolare momento dell’anno. 41 SPECIALE la Biennale della Cultura della Luce SCINTILLE DELL’ANIMA, LA LUCE E IL SACRO L’altra faccia di Lighting+Building, giunta alla settimana edizione, Luminale, la grande kermesse delle installazioni luminose che invade Francoforte è ormai un appuntamento ufficiale con l’arte e la creatività, che fa da contrappunto alla fiera tecnica. La città si trasforma in un laboratorio a cielo aperto con 180 installazioni firmate da artisti di tutto il mondo. Protagonisti gli studenti, i giovani professionisti e i lighting designer affermati. Tutta la città è coinvolta. Da Hauptbahnhof, la stazione Centrale, alle vie del centro storico dove la tradizione dialoga con i nuovi linguaggi mediatici; dal Duomo al giardino botanico dove la natura e la luce regalano scenari quasi irreali; dalle gallerie private alle vecchie fabbriche in periferia dove gli studenti sperimentano. S’illuminano le facciate dei grattacieli, le architetture lungo il fiume Main. La luce racconta nuovi sviluppi urbani, ad esempio nel quartiere Offenbach: nuove costruzioni, piste ciclabili e spazi verdi prendono forma grazie ai giochi di luce sulle rive del fiume. 42 La luce, le installazioni, le nuove tecnologie incontrano le architetture sacre di Francoforte. La cattedrale di Katharinenkirche ospita l’installazione mistica del lighting designer Jürgen Körner. L’opera rappresenta il mistero della vita: l’acqua e la sabbia sembrano cadere dal cielo mentre sull’altare una luce blu dà forma a una scultura proiettata verso l’alto. Una riflessione sul rapporto tra organico e inorganico, materia e spirito, anima e corpo. SPECIALE VIAGGIO ONIRICO NEL MONDO DELLA PERCEZIONE Figure geometriche in movimento, spazi da percorrere in cui la percezione dei confini si dilata all’infinito. In un container e in una barca sulle rive del fiume, una performance di luci e colori, accompagnata da una colonna sonora, trasporta i visitatori in una dimensione irreale. Il gioco luminoso è percepito anche all’esterno grazie ai materiali traslucidi delle strutture. Un progetto ad alta tecnologia realizzato dagli studenti dell’Università di Scienze Applicate di Mainz. ARTE NEL GRATTACIELO Al quattordicesimo piano di uno dei building del centro di Francoforte, Ewa Nowik, curatrice d’arte di origini svizzere, ha allestito una mostra concettuale. Protagonisti la luce e l’arte. Valerie Schaller, svizzera, ha trasformato una stanza in un’oasi di pace e tranquillità dedicata alla terra di origine: colori, luci e suoni che ricordano il rumore dell’acqua, la pace della natura, il verde dei campi. I giovani artisti tedeschi Marko Roth e Dominik Groebler hanno presentato una video installazione: la luce disegna dei rombi; mentre i più famosi Hans Kotter e Ralf Kopper hanno realizzato giochi di luci e di forme con illusioni di prospettiva. 43 SPECIALE VISIONI MULTIMEDIALI ALL’ORTO BOTANICO Il Frankfurt Palm Garden trasformato in un luogo incantato grazie al lavoro di dodici artisti internazionali. La cupola di vetro dell’ingresso s’illumina: un’installazione interattiva dove ciascun visitatore può scegliere il colore. “The Flying Dutchman” di Philipp Artus è un racconto di luce, dove tre barche e una balena incontrano una nave fantasma che causa una pericolosa tempesta. L’animazione è proiettata con un laser a 360° su una bolla fosforescente. L’artista brasiliano Vinicius Silva de Almeida è l’autore di “Lagrimas de Sao Pedro”: centinaia di lampadine riempite d’acqua danno l’illusione di essere gocce di pioggia sospese. I NUMERI Luminale è un evento organizzato ogni due anni dalla città di Francoforte. La prima edizione risale al 2002, quella di quest’anno è stata la settima. Ha richiamato per le strade di Francoforte oltre 200.000 visitatori tra turisti ed appassionati, consolidando il proprio ruolo di Biennale della Cultura della Luce a livello internazionale. Proprio il carattere sperimentale distingue Luminale da altri festival della luce, e a differenza di altri eventi dedicati all’illuminazione si rivolge sia agli esperti sia a un pubblico più generalista. UNA FINESTRA SUL DOMANI DEL PIANETA La luce diventa un gioco didattico. Tra le vie storiche di Francoforte una bolla luminosa proietta immagini per sensibilizzare sul consumo delle risorse del pianeta e indagare su come le diverse generazioni sono sensibili alle problematiche ambientali. “Do our children’s questions irritate us?” (Le domande dei nostri figli ci irritano?) è il tema da cui prende via il racconto alla base dell’installazione. 44 SPECIALE GIOVANI CREATIVI NELLA VECCHIA FABBRICA Sicuramente l’area più innovativa e interessante di Luminale, grazie alle sperimentazioni di artisti giovani. In una ex fabbrica industriale, il Dutch Institute Lighting Design ha realizzato nove installazioni. Un omaggio all’invenzione dell’elettricità. Giochi di luci ed ombre per raccontare come l’elettricità interagisca con la nostra quotidianità e come la luce artificiale abbia condizionato il nostro ambiente di lavoro: “Noi viviamo con la luce elettrica - spiegano i curatori - e ne siamo costantemente circondati. Grazie alla luce artificiale la Terra s’illumina. Ha esteso le nostre ore di lavoro e trasformato il giorno in spazi scuri . La luce elettrica ci ha liberati dal dominio del sole e ha conquistato la notte”. Artisti e designer usano la luce come mezzo di comunicazione e ricreano concettualmente la sua vasta gamma di applicazioni, indagando le relazioni con il corpo umano. La mostra esplora tutta la complessità della luce, indagando le sue qualità estetiche, atmosferiche, emotive e fisiche. 45 SPECIALE IL NETWORK Curatore di Luminale è Helmut Bien, autore di Luminapolis.com una piattaforma digitale che racconta quotidianamente, e non solo durante la settimana di Luminale, il mondo della luce. Video, interviste, progetti illuminotecnici, eventi e mostre in cui la luce è linguaggio espressivo sono presentati sul portale e sui canali social collegati proprio per raccontare giorno per giorno il work in progress di ogni edizione. Tra i partner di Luminapolis e Luminale c’è Archilight.it il web magazine sponsorizzato da Disano illuminazione, tutto dedicato alla luce e alle sue applicazioni, in cui potete trovare il racconto del festival con video e immagini esclusive. In queste pagine una parte del reportage realizzato dalla nostra redazione a Francoforte. 46 CASE DI LUCE NEL FIUME L’area portuale di Offenbach è in divenire. Nuovi progetti urbani, piste ciclabili e aree verdi. Un quartiere che sta crescendo sulle rive del fiume. Qui giovani artisti hanno installato sull’acqua le sagome di simboliche casette e ne hanno illuminato i contorni con colori intriganti. Proiettori a LED RGB per raccontare poeticamente un progetto urbano ancora in divenire. SPECIALE SPETTACOLI DI LUCE DENTRO AL DUOMO La luce colora e illumina l’altare maggiore del Duomo di Francoforte. “LichtGestalten”: meditazioni, letture a più voci e la musica dell’organo come sottofondo. Atmosfere oniriche per esaltare, con le proiezioni luminose, il significato della fede e della preghiera. PITTURE LUMINOSE AL MUSEO DI SCIENZE NATURALI Le pareti del Senckenberg Naturmuseum, diventano grandi tele di creazioni pittoriche con la luce. Veri e propri graffitti luminosi realizzati sulla facciata e nelle grandi sale del museo, tra dinosauri, mammuth e grandi animali impagliati. Uno spettacolo coinvolgente anche grazie alla raffinata colonna sonora. 47 Fatalmente brillante Matrix LED www.disano.it ben david_merlini design & visual communication INCONTRI INCONTRI a cura di Costanza Rinaldi foto e rendering Studio Ferrara Palladino LED & INFRASTRUTTURE L’importanza del progetto Viviamo in un periodo di transizione nel quale il Led è protagonista ma non è ancora una scelta stabilizzata sul mercato. Dunque, quali criteri di progettazione applicano oggi gli studi di Lighting Design di fronte a grandi progetti, infrastrutture e interventi urbani? Lo abbiamo chiesto a Cinzia Ferrara fondatrice dello studio Ferrara Palladino e Associati e attuale presidente dell’Apil 49 INCONTRI grandi progetti, come infrastrutture o interventi urbani, solo con i Led? Intervista a Cinzia Ferrara architetto e lighting designer dello Studio Ferrara Palladino e Associati F errara Palladino e Associati è uno studio professionale di consulenza illuminotecnica indipendente, fondato nel 1990. Lo studio promuove uno stile di progettazione fondato sull’influenza della luce sull’habitat umano. Creatività e forte know-how tecnico sono combinati con lo sviluppo originale del prodotto, con un occhio di riguardo verso la sostenibilità, l’efficienza energetica e l’utilizzo di strumenti tecnologici innovativi. Abbiamo intervistato uno dei suoi fondatori, l’architetto Cinzia Ferrara per farci raccontare come affrontano l’uso dei Led nell’ambito delle infrastrutture. LIGHTING MAGAZINE Quali criteri di progettazione applica in un periodo di transizione come questo, nel quale il Led è protagonista, ma non è ancora una scelta stabilizzata sul mercato? Siamo davvero pronti per affrontare 50 Cinzia Ferrara Dipende molto dal progetto e da quali sono i desiderata del cliente. Sicuramente la tecnologia Led va per la maggiore, tutti pensano che sia la soluzione a molti problemi e che con i Led si possano avere delle prestazioni incredibili e conseguenti risparmi esorbitanti. Sulla base di queste aspettative ci si muove cercando di fare chiarezza, interpretando le richieste e le effettive necessità della committenza anche in relazione al tipo di progetto. In termini di risparmio energetico, se si tratta di un interno domestico le differenze con i vecchi sistemi possono essere trascurabili, se viceversa si tratta di grandi superfici da illuminare e progetti di grandi dimensioni, il Led, se è utilizzato con criterio, può portare a risultati molto interessanti. La tecnologia Led va espandendosi sempre di più, tuttavia, una volta che si è optato per l’uso di Led, non si è detto tutto; si è solo aperta una porta piuttosto che un’altra, al di là della quale c’è un mondo. Occorre una ricerca attenta per trovare la soluzione migliore, valutando le caratteristiche del progetto, il luogo e le necessità insite nell’intervento e l’obiettivo da raggiungere. Le soluzioni adottate per un intervento meramente funzionale possono essere molto diverse da quelle compiute per un progetto più scenografico, d’effetto, oppure di riqualificazione urbana. Non è detto che si usino sempre i Led, anche se il nostro studio ne fa uso per più dell’80% dei casi. Inoltre, a mio parere, soffriamo ancora di una comunicazione fuorviante fatta all’introduzione dei Led sul mercato. Di conseguenza oggi ci si trova di fronte ad aspettative del cliente che non sempre si possono soddisfare, proprio perché troppo elevate. In molti casi comunque il cliente ci richiede una soluzione originale, tecnicamente ineccepibile, studiata per quel progetto. LM Qualche esempio? Ferrara La Stazione Garibaldi a Milano. In quel caso si trattava di creare un elemento luminoso unificante, un apparecchio di illuminazione riconoscibile, presente in tutte le aree della stazione e declinato in più modelli, a seconda delle esigenze. In questo progetto a noi è stato chiesto di studiare e ingegnerizzare l’apparecchio e le sue varianti, curandone anche il prototipo. Fin da subito ci siamo sforzati di trovare qualcosa che potesse divenire formalmente l’elemento trainante del progetto di rinnovamento della stazione, allo stesso tempo facile da montare e da manutenere, in una parola semplice e dal disegno caratterizzante. LM Expo 2015 e luce. Quanto è stimolante questo appuntamento per i lighting designer oggi? A che punto siamo? Ferrara Direi che di stimolante c’è ben poco. Mancano fondi e si muove molto poco, troppo poco. Molte strutture saranno reversibili, grandi opere non ce ne sono, i padiglioni esteri sono autosufficienti. La situazione economica è ben presente a tutti e i tempi sono strettissimi, insomma non vedo proprio queste grandi opportunità per i lighting designers. Certo che se l’Expo fosse INCONTRI In alto e nella pagina a fianco, viste del progetto illuminotecncio all’interno della Stazione Garibaldi di Milano, realizzato dallo studio Ferrara Palladino. Sotto, l’Aeroporto di Malpensa, dove lo studio sta lavorando su alcune aree oggetto di rinnovamento in vista dell’Expo. Qui la scelta si è orientata verso i Led come elemento integrato nelle strutture architettoniche. l’occasione per una nuova partecipazione, una maggiore trasparenza fra le parti, allora potremmo dire che il settore dell’illuminazione ha mosso qualche passo in avanti. LM Smart City e Italia. Esistono dei progetti “smart” credibili anche da noi o è un mondo che per il momento appartiene solo all’estero? Ferrara Se non ricordo male, risale a 10 anni fa un nostro progetto di quello che adesso si chiamerebbe “palo intelligente”. Allora era stato considerato troppo avveniristico e quindi è rimasto nel cassetto, purtroppo. In generale, mi sembra si vada a una velocità molto ridotta, anche se siamo tutti coinvolti assai di frequente in dibattiti e incontri sul tema. Nella situazione attuale, la crisi economica rappresenta sicuramente un freno fortissimo, così come la committenza troppo spesso non in grado di discernere tra una soluzione e un’altra e orientata unicamente a optare verso soluzioni al costo più basso. E’ difficile comunque che oggi un’amministrazione pubblica chieda l’intervento di consulenti specializzati per comprendere veramente a fondo le diverse opzioni e valutare le scelte da compiere. LM Progetti futuri del vostro studio, nuovi interventi o risistemazione di infrastrutture pre-esistenti? Ferrara Stiamo lavorando adesso su alcune aree dell’Aeroporto di Malpensa. Abbiamo completato da poco la progettazione dell’area Duty-free per le partenze non-Schengen, un’area del lusso, con brand molto noti non necessariamente rappresentativi del made in Italy. Abbiamo ideato un controsoffitto nel quale la tecnologia Led è elemento integrato. Come spesso succede nei nostri progetti cerchiamo di unire proposte ad alto contenuto tecnico con soluzioni formali originali, proprio perché crediamo che la luce faccia parte a buon diritto del processo architettonico e che non sia separabile da esso. L’originalità di questo progetto risiede nella soluzione adottata. Non ci siamo limitati a definire quale tecnologia e quale apparecchio, ma abbiamo disegnato un soffitto nel quale la luce diviene elemento portante, ma non certo unico. 51 PROGETTI 52 PROGETTI LUCE su MISURA per la TORRE del lusso Nella seconda città del Kurdistan iracheno, il Grand Millenium Sulaimani hotel rappresenta un ulteriore passo verso lo sviluppo economico di una regione con una storia tormentata, oggi impegnata a costruirsi un futuro di pace e prosperità. La nuova struttura, che svetta al centro della città, è anche un landmark notturno, grazie a un’illuminazione architetturale di grande effetto 53 PROGETTI a cura di Chiara Bellocchio Foto di Matin Hamarahem Una struttura imponente, che si sviluppa su 39 piani e culmina con una grande sfera girevole, che ospita un ristorante panoramico. Il Grand Millenium Sulaimani, a pochi mesi dell’inaugurazione, è già un’icona della città e della voglia di sviluppo economico, culturale e sociale della provincia autonoma del Kurdistan iracheno. Una vera e propria torre dell’ospitalità a cinque stelle, che risponde ai canoni del costruire moderno. Realizzato con materiali tecnologicamente avanzati l’edificio ha un › 54 exterior progettato per comunicare con la realtà circostante, ben visibile anche nelle ore serali, grazie a un radicale intervento di lighting che si inserisce nei dettagli della struttura. Il nuovo hotel fa parte della catena internazionale Millennium & Copthorne Hotels e nasce da una collaborazione con Faruk Holding, un gruppo che comprende 27 società impegnate in settori vitali per la ricostruzione dell’Iraq, come edilizia, telecomunicazioni, industria, sanità. L’edificio, progettato da Arkonsult Engineering › PROGETTI PROGETTI › 56 Consultants e costruito da Zarya Costruzioni e Bina Al Ghad è stato ufficialmente inaugurato lo scorso 2 marzo, con uno show pirotecnico che ha letteralmente dato fuoco alla torre. “È un’altra storia di successo del boom economico curda”, ha detto il presidente Barzani nel corso di un discorso di apertura nella sala da ballo dell’hotel, con centinaia di invitati. L’hotel, che si trova a 900 metri sopra il livello del mare, gode di una vista mozzafiato sulla città e sulle vicine montagne. In 39 piani sono distribuite 253 camere, 55 suite di lusso, 7 suite executive e una suite presidenziale, con servizi per l’ospitalità di lusso. Grande attenzione è stata data agli spazi dedicati al food: un ristorante libanese, uno spazio all-day con cucina internazionale e un ristorante girevole, elegante, ubicato in cima alla torre. Oltre all’ospitalità l’hotel si propone come sede ideale per meeting, incontri d’affari ed eventi pubblici. Dispone, infatti, di un auditorium con una capienza di più di 350 posti con attrezzature audiovisive, nove sale riunioni di diverse dimensioni e un salone delle feste per 800 persone. Accanto alle strutture per il lavoro non mancano le occasioni per il divertimento e il relax: un centro benessere, con personal trainer offre trattamenti termali di lusso, insieme ad strutture ricreative che includono piscine interne e all’aperto, campi da tennis, campi da squash e piste di atletica. I prossimi mesi rappresentano un periodo molto intenso per la società promotrice del progetto, che vorrebbe essere operativa in questa regione e in tutti i Paesi del Golfo con altri importanti progetti immobiliare. “L’apertura del Grand Millennium è un passo significativo verso la globalizzazione, verso la conoscenza dell’ospitalità curda e irachena, ha dichiarato Faruk Mustafa Rasool, amministratore delegato di Faruk Holding, con il nostro team di professionisti vogliamo offrire la migliore accoglienza per gli ospiti locali e stranieri per visitare questa splendida città e i territori circostanti”. PROGETTI Business e turismo dopo la guerra IL “MIRACOLO” DEL KURDISTAN IRACHENO Una regione in pieno boom economico, in un paese segnato da una guerra durissima. Non a caso, il Kurdistan iracheno è stato definito l’altra faccia dell’Iraq a sottolineare come in questa regione montagnosa al confine con la Turchia e l’Iran, si respiri un’aria molto diversa da quella del resto del paese. I curdi iracheni, dopo la fine del regime di Saddam Hussein hanno conquistato un’ampia autonomia. All’interno del nuovo stato federale iracheno il kurdistan ha un parlamento, una bandiera e un esercito autonomo, costituito dai peshmerga, i combattenti per l’indipendenza. E proprio l’autonomia da Baghdad rende la regione più stabile e sicura. Nel 2011 National Geographic ha inserito il kurdistan iracheno tra le 20 migliori mete turistiche dell’anno. In effetti, il visitatore si trova ad esplorare un territorio di grande bellezza naturale, con una concentrazione straordinaria di siti archeologici, a cominciare dalla cittadella di Erbil, capoluogo della regione, risalente al periodo assiro e considerata il più antico nucleo urbano ancora abitato. Grazie allo sfruttamento di importanti giacimenti petroliferi e all’arrivo di investitori stranieri il paese si sta trasformando rapidamente. Nuove strade, aeroporti, grandi centri commerciali e alberghi di lusso stanno facendo di questa regione un modello di sviluppo, a cui guardano con speranza anche i 10 milioni di curdi della Turchia e i 7 in Iran. Il vecchio sogno della nazione curda, tuttavia, rimane sullo sfondo. Il presidente Masoud Barzani, infatti, tiene a mantenere buoni rapporti con il premier turco Erdogan ed aspira ad un ruolo di mediatore tra il governo turco e gli storici oppositori del PKK, il partito nazionalista curdo in Turchia. Convivenza pacifica tra etnie e religioni e stabilità politica sono le carte su cui punta il kurdistan iracheno per proseguire sulla via di uno sviluppo economico che possa aprire una pagina nuova nella storia tormentata del popolo curdo. 57 PROGETTI IL PROGETTO ILLUMINOTECNICO Arkonsult con la collaborazione di Michael Pili (Disano Middle East) e di Disano Illuminazione (Diego Brognara) ha progettato il complesso studio illuminotecnico per la Millennium Tower. Architettura futuristica tanto predominante sul panorama di giorno quanto difficile da illuminare di notte. Due facciate simili e due molto diverse nella divisione degli spazi hanno portato ad elaborare progetti differenziati e pensati ad hoc per le esigenze d’immagine dell’hotel. Per i dischi del pennacchio e i marcapiano in testa alla struttura comune per tutti i quattro lati, inizialmente il concept prevedeva l’applicazione delle Led Strip: in fase poi di realizzazione sono state installate alcune varianti di Microliset IP65 appositamente progettate con Led blu. 58 Il cambiamento è stato compiuto perché gli apparecchi lineari hanno performance più affidabili rispetto alle strip. La cupola, invece, è stata illuminata con apparecchi Elfo, anch’essi realizzati nella versione a Led blu, e con Microfloor a soffitto per la parte perimetrale dell’attico. Alcuni Elfo realizzati appositamente con un fascio pari a 10° a luce bianca sono stati scelti per tutti i marcapiani frontali della torre in modo così da scandire la facciata in tutta la sua altezza. PROGETTI Per quanto riguarda la base della torre in corrispondenza alla facciata principale, il progetto illuminotecnico evidenzia gli incroci delle fughe della vetrata con i proiettori Koala anche in questo caso realizzati appositamente con Led a luce blu. Nei corpi scala, per avere l’effetto delle stringhe verticali è stato posizionato a vista l’apparecchio lineare Liset IP65 realizzato appositamente con Led blu. Infine, il perimetro della base della torre è stato evidenziato con Liset nella versione wall washer. 59 news DAL MONDO ZAGABRIA - CROAZIA Cattedrale ortodossa: la luce dialoga con l’architettura IN UNA DELLE PIAZZE PIÙ FREQUENTATE DEL CENTRO DELLA CAPITALE CROATA, UN’ILLUMINAZIONE ATTENTA ALLE CARATTERISTICHE STORICHE E ARCHITETTONICHE VALORIZZA LA CATTEDRALE, IMPORTANTE PUNTO 60 DI RIFERIMENTO PER LA MINORANZA SERBA IN CROAZIA. Costruita nel 1866, secondo il progetto dell’architetto croato Franjo Klein, la Cattedrale Ortodossa, detta anche Chiesa della › 61 news DAL MONDO › 62 Trasfigurazione, è la sede del metropolita di Zagabria, punto di rifermento anche per i serbi ortodossi che vivono a Lubiana e in Italia. La Cattedrale è stata restaurata alla fine dell’Ottocento per mano dell’architetto croato Hermann Bolle. La chiesa si affaccia su Piazza Preradovica, uno dei luoghi più frequantati del centro cittadino, comunemente chiamata Piazza dei Fiori perché la mattina è invasa dalle bancarelle. Dopo il tramonto la piazza pedonale è sempre animata dagli abitanti e dai tanti turisti. Si deve la sua realizzazione a un intervento urbanistico della fine dell’Ottocento. Nel 1897, infatti, fu demolita una serie di edifici per dare più risalto alla Chiesa della Trasfigurazione. La recente ricostruzione della pavimentazione della piazza ha permesso un intervento sostanziale per una nuova progettazione illuminotecnica decorativa e funzionale dedicata alla Chiesa. SCHEDA TECNICA Illuminazione esterna della Cattedrale ortodossa di Zagabria ◗ Committente Chiesa serbo-ortodossa ◗ Progetto illuminotecnico Luxing (Zagabria), Josip Ušaj, Telektra (Zagabria) ◗ Progetto elettrico Telektra (Zagabria) ◗ Prodotti utilizzati Tex, Bario, Floor (Disano) Liset Led (Fosnova) PROGETTO ILLUMINOTECNICO Il progetto illuminotecnico ed elettrico, ad opera della società Luxing (Josip Ušaj), con la collaborazione di Telektra si è orientato verso la valorizzazione dell’architettura della chiesa con una modalità non invasiva e il più possibile rispettosa delle linee architettoniche e dei valori cromatici originali. Il corpo centrale della chiesa è illuminato dal basso con Floor della Disano illuminazione, apparecchi da terra nei quali sono state installate sorgenti ad alogenuri metallici con temperatura colore pari a 3000K. Per coprire tutto il volume, gli apparecchi seguono il perimetro dell’edificio, collocati a una distanza di circa 50 centimetri. I Led invece sono protagonisti per l’illuminazione dedicata alle nicchie e ai mosaici decorativi. Per questi infatti sono stati installati direttamente sul corpo della Chiesa apparecchi Liset (Fosnova) di diversa lunghezza. Infine, il campanile è illuminato con proiettori Bario e Tex (Disano) a fascio stretto posizionati sugli edifici vicini. Anche in questo caso sono state scelte lampade ad alogenuri metallici. In queste pagine, immagini dell’esterno della Chiesa con la nuova illuminazione, Apparecchi Floor (Disano) da terra illuminano il corpo della chiesa, Liset (Fosnova) enfatizzano alcuni dettagli architettonici e proiettori Bario e Tex (Disano) illuminano il campanile. 63 FRANKFURT 30/03 04/04 - 2014 + light+building ESPERIENZE di LUCE WORLDWIDE Quasi il sette per cento in più di espositori, in rappresentanza di 161 paesi: l’appuntamento biennale di Francoforte si conferma la fiera leader nel mondo per l'illuminazione, ingegneria elettrica, building and home automation, tecnologia per edilizia. L’industria dell’illuminazione nel suo complesso è apparsa all’altezza delle sfide proposte da un’economia globale alla ricerca di nuovi modelli, con meno consumo di energia e più attenzione alla qualità di vita 64 65 FRANKFURT 30/03 04/04 - 2014 + light+building 66 I TOPIC trends dell’ultima edizione IL CAMMINO VERSO LA SOSTENIBILITÀ di L+B 2014 hanno messo in evidenza le tendenze e le riflessioni che, da tempo, agitano il mondo illuminotecnico e dell’energia, dalle più importanti, in termini sociali ed economici, a quelle più specifiche che riguardano i nuovi approcci creativi. Lo sviluppo tecnologico, con le nuove sorgenti Led, ha portato il mondo della luce, e quindi quello del design, dell’architettura e non ultimo quello dell’illuminazione pubblica, a grandi cambiamenti, che contengono in sé vantaggi ed opportunità. Per questo in fiera a Francoforte si è trattato molto il tema vitale del futuro, di come costruire in modo ecosostenibile e a basso impatto ambientale, di come gestire al meglio l’energia, in un contesto di grande concretezza. Il mondo è chiamato a fare scelte decisive, piani ambiziosi e obiettivi di cambiamento lanciati dalla politica ricadono sull’industria, sollecitata a fornire prodotti e processi produttivi innovativi. A Francoforte è stato possibile avere una visione globale del mercato e dei comparti di riferimento. Attraverso il messaggio “Explore Technology for Life - la migliore energia è l'energia che non viene consumata” l’edizione 2014 fornisce uno spunto tangibile su cui le aziende si sono misurate, portando i risultati qualitativi ed emozionali delle loro ricerche e produzioni. La conservazione delle risorse e l’efficienza energetica sono le forze trainanti del mercato dell’illuminazione, il focus dei più grandi colossi mondiali della luce e, a catena, delle aziende locali, concentrato tutto sull’epocale trasformazione delle soergenti tradizionali verso prodotti ad alta efficienza. Nel mondo il 20% di energia elettrica è utilizzato per l’illuminazione, ovvio che le industrie si muovano verso tecnologie come i Led, che sui grandi numeri portano a risparmi molto importanti. Una trasformazione che chiama in causa tutti, dalle amministrazioni pubbliche, fino ai singoli cittadini. SEMPRE PIÙ SMART Un fattore decisivo per l’effettivo risparmio energetico è l’utilizzo delle tecnologie digitali oggi disponibili per il controllo e la gestione degli impianti illuminotecnici. Con strumenti di uso comune, come uno smartphone, già ora è possibile un controllo della luce, che va molto oltre la semplice funzione di acceso/spento. La dimmerizzazione e la modulazione della potenza nell’illuminazione pubblica, nei grandi edifici, negli uffici, unita alle nuove sorgenti permette un utilizzo della luce con criteri completamente nuovi. La gestione smart della luce è stato sicuramente uno dei temi dominanti di questa edizione di Light + Building. D'altronde ci si aspetta molto anche in termini di mercato. Il settore della building automation in Europa viene dato in crescita del 12%. Le vendite di apparecchi d’illuminazione a Led, in Europa, si stima che possano raggiungere un valore di 9 miliardi circa di euro entro il 2016 e 14 miliardi entro il 2020. Un impatto economico importante per l’intero comparto. A MISURA D’UOMO Nel cammino luminoso di Light + Building è emerso un altro punto focale, il rapporto diretto tra luce ed individuo. Si è parlato di luce e salute, l’impatto della luce sul benessere, le prestazioni, la vitalità di ogni individuo. Questa tematica ha offerto la possibilità ai produttori di lavorare molto sui nuovi prodotti a Led, verificando attraverso la ricerca la possibilità di adattare il colore della luce artificiale a quella naturale, quindi al bioritmo umano, aiutando l’uomo a interagire meglio col mondo abitativo (apparecchi per interior) e adattandosi al mondo esterno (apparecchi stradali-outdoor). A tal proposito è interessante costatare come i produttori abbiano dato grande rilevanza alla resa cromatica degli apparecchi. Negli anni la tecnologia 2.458 partecipanti (+ 7%) 6 giorni 211.500 visitatori professionali provenienti da 161 paesi (+ 8 %) 240.000 mq di esposizione 22 padiglioni Hashtag #efficienza energetica #tecnologia e servizi #energia rinnovabile #lighting design #creatività applicata Led è molto migliorata ed oggi si propongono prodotti in grado di restituire sia i colori freddi che quelli caldi in egual misura. Potremmo dire che siamo sulla buona strada. Una nota a parte merita il capitolo Oled, osannati, bistrattati, sono rimasti in sordina in questa edizione, dimostrando che non sono ancora pronti a spiccare il volo, se non come elementi decorativi o di intrattenimento. Alcuni produttori infatti li hanno utilizzati per installazioni interattive o inseriti in contesti progettuali idonei solo al mondo del lusso. Dobbiamo aspettare ancora alcuni anni per visionare ulteriori utilizzi, forse la prossima edizione di Light and Building. 67 FRANKFURT 30/03 04/04 - 2014 + light+building Risparmio energetico e alta resa cromatica La QUALITÀ dei prodotti Disano per il nuovo MERCATO GLOBALE NEL PIÙ IMPORTANTE appuntamento mondiale per il mercato dell’illuminazione lo stand della Disano ha tenuto alta la bandiera del Made in Italy, presentando prodotti all’altezza dei nuovi standard tecnologici, per il risparmio energetico e l'alta resa cromatica, con il pregio di una qualità estetica elevata. Ben supportati da un allestimento di grande efficacia gli apparecchi della Disano sono apparsi in grado di recitare un ruolo da protagonisti. “Gli apparecchi d’illuminazione riconquistano il centro della scena – ci conferma l’architetto Paolo Armenise progettista dello stand. Nell’edizione precedente della fiera la grande evoluzione tecnologica delle sorgenti e l’incredibile miglioramento degli standard prestazionali degli apparecchi erano il tema principale. Oggi che la tecnologia è più matura, per una grande azienda come la Disano, gli alti standard tecnici, sono dati per acquisiti e si può rimettere al centro la qualità e l’estetica degli apparecchi”. Uno stand, quindi, disegnato con forme e colori essenziali, con sfondi in bianco e nero, per dare la massima visibilità ai 68 prodotti esposti. Ad arricchire la scenografia, nelle zone di passaggio, grandi immagini fotografiche, appositamente realizzate per lo stand, in cui le forme degli apparecchi sono messe in relazione ai movimenti del corpo di una modella. Un effetto scenografico di grande suggestione che sottolinea la ricerca estetica presente anche in apparecchi che hanno una funzione essenzialmente tecnica. L’altro grande tema che si impone nella situazione attuale è quello della sostenibilità, rappresentata dalla scelta per lo stand di materiali essenziali, come legno naturale e ferro, ma che emerge soprattutto nella filosofia generale della presentazione della Disano, improntata a una grande concretezza. L’azienda ha scelto di mostrare le più importanti famiglie di prodotti, che offrono la possibilità di realizzare progetti di luce con grandi prestazioni e senza sprechi, né di energia né di materiali. Nelle pagine che seguono alcune immagini dello stand Disano illuminazione a Light+Building 2014 e una selezione dei prodotti presentati. 69 FRANKFURT 30/03 04/04 - 2014 + light+building L’efficienza energetica è la chiave dello sviluppo sostenibile. Disano oggi è in grado di proporre apparecchi che consumano meno e migliorano sensibilmente la qualità della luce. Prodotti tecnologicamente avanzati, gestibili anche a distanza, già pronti per la città intelligente. ROLLE Un design essenziale e 5 versioni con diverse curve fotometriche fanno di Rolle l’apparecchio a LED di ultima generazione che meglio si adatta ai diversi percorsi urbani. Progettato per garantire le migliori performance in vie di grande comunicazione così come nelle strade residenziali, Rolle assicura un elevato risparmio energetico con un’illuminazione di alta qualità. È dotato di un sistema a ottiche combinate realizzate in PMMA ad alto rendimento, resistente alle temperature elevate e ai raggi UV. 70 DISCO Questo apparecchio, dal design riconoscibile e pulito, si inserisce nell’ambito dell’arredo urbano. Disponibile in varie versioni grazie alla possibilità di scegliere per il montaggio su palo centrale, laterale o a sospensione, si adatta alle piste ciclabili, come alle strade pedonali o i percorsi attrezzati. Pensato per la Smart City, Disco è dimmerabile e può essere gestito da un telecomando a onde convogliate o da sistemi WI-FI. 71 FRANKFURT 30/03 04/04 - 2014 + light+building 72 I LED sono diventati l’opzione migliore per l’illuminazione stradale non solo per l’effettivo risparmio energetico, ma anche per la qualità della luce nell’ambito dell’arredo urbano. STELVIO e MINISTELVIO Progettati per le nuove sorgenti e i nuovi sistemi di gestione e controllo della luce Stelvio e Ministelvio sono dotati di sistema di controllo che riduce automaticamente la corrente in caso di aumento anomalo della temperatura. Queste caratteristiche permettono di ottenere una durata di vita superiore a 50mila ore. Con Stelvio è possibile scegliere tra una minore quantità di corrente che riduce i consumi e una maggiore illuminazione per ridurre il numero di apparecchi; è disponibile nelle versioni a 14,18,22,36,54,72 LED. ASTRO Equipaggiato con LED di ultima generazione, Astro risponde alle esigenze di progettazione d’esterni e d’interni. Con una potenza fino a 250 Watt arriva a 30.000 Lumen e quindi può sostituire un apparecchio da 400 W, con un risparmio energetico importante. 73 FRANKFURT 30/03 04/04 - 2014 + light+building La rivoluzione del design. Le sorgenti LED fanno nascere nuove forme che conferiscono un particolare valore estetico anche ad apparecchi tecnici. EXPO (design A. Pedretti) Una famiglia di bollard per esterni progettata con due criteri guida: la massima versatilità e la valenza estetica della luce. Il design estremamente lineare e asimmetrico sfrutta in modo innovativo la rifrazione della luce sull’apparecchio stesso. Il corpo dell’apparecchio si illumina completamente sul suo fronte regalando all'ambiente circostante in cui è inserito una presenza luminosa e scenografica di forte impatto, sempre in accordo con le prerogative antinquinamento luminoso. 74 CRIPTO Le ottime performance di questo proiettore in termini di risparmio energetico ed efficienza luminosa si accompagnano ad una durata che raggiunge le 50mila ore, con materiali dotati di protezione IP66 per le installazioni esterne. Oltre alle sorgenti luminose a LED di ultima generazione, che garantiscono da 3.720 a 10.200 Lumen, con una temperatura colore idonea a non modificare la percezione dei materiali (4000K) e una resa cromatica molto buona (CRI 80), l’apparecchio CRIPTO è disponibile in 2 dimensioni (piccola e media). La tecnologia e il design più razionale sono pensati per la riduzione dei consumi e sono rivolti alla necessità sempre più frequente di sostituire apparecchi ormai obsoleti. 75 FRANKFURT 30/03 04/04 - 2014 + light+building LED PANEL Grazie al design originale, studiato per l’inserimento negli allestimenti di punti vendita di grandi dimensioni o per uffici, LED PANEL è la scelta migliore per un’ottima diffusione della luce.Con le sorgenti a LED il risparmio energetico va oltre il 30% rispetto alle tradizionali T5 e addirittura oltre il 60% in confronto alle T8. Con una durata di vita di 50mila ore, LED PANEL risponde al meglio alle esigenze degli impianti con accensione prolungata. Disponibile con fattore di abbagliamento UGR <19 e CRI 90. 76 RAPID SYSTEM Forma semplice, affidabilità e sicurezza nelle prestazioni. Questa storica famiglia di apparecchi Disano si presenta in una nuova versione ancora più adatta ai grandi progetti d’illuminazione, come i centri commerciali. Sfruttando al meglio le caratteristiche dei LED, Rapid System è in grado di assicurare il massimo livello di comfort e di funzionalità. I tubi Led si possono ruotare per orientare la luce e ottimizzare la resa degli accessori ottici. Tecnologie per la vita. Tutela della salute, benessere ed efficienza sul posto di lavoro, massimo comfort nel punto vendita. Sono i nuovi obiettivi di chi progetta l'illuminazione di ultima generazione. 77 FRANKFURT 30/03 04/04 - 2014 + light+building Colori al naturale. Le sorgenti LED con le ultime tecnologie aumentano sensibilmente la fedeltà nella resa dei colori. Un progresso fondamentale nel settore del retail. OFFICE Famiglia completa di apparecchi da interni, da incasso in policarbonato. Nella versione a LED a risparmio energetico, danno la corretta illuminazione ad una qualità molto elevata, con una perfetta resa del colore (CRI 9O). Grazie alla tecnologia Crisp White Light Philips, con una sola sorgente LED si ottiene la temperatura di colore ideale per il bianco e per i colori saturi. Le diverse dimensioni consentono di sostuire l’impianto preesistente senza intervenire sulle strutture. 78 GOTHAM Uno dei proiettori storici di Fosnova si rinnova con la tecnologia LED di ultima generazione e sceglie anch’esso Crisp White Light Philips. Apparecchio perfetto per creare la migliore scenografia luminosa nei punti vendita: dal design elegante, è orientabile e dunque facilmente inseribile in qualsiasi tipo di allestimento d’interni. 79 FRANKFURT 30/03 04/04 - 2014 + light+building Gestione intelligente. La facilità di connessione in rete è il presupposto per creare sistemi smart che consentono di modulare la luce, con ulteriori risparmi soprattutto sui grandi impianti. SELF Grande versatilità ed eccelente qualità della luce. Sono queste le caratteristiche dei faretti Self, una famiglia completa di prodotti in varie misure per l’inserimento perfetto in qualsiasi allestimento. Le sorgenti LED di ultima generazione garantiscono risparmio energetico, una emissione che va dai 1000 ai 5000 lumen e soprattutto una perfetta resa dei colori con CRI 90. 80