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LUCE SU MISURA - Disano Illuminazione spa

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LUCE SU MISURA - Disano Illuminazione spa
NUMERO 1/2014
EDIZIONE ITALIANA
ben david_merlini design & visual communication
ANNO XI -
PERIODICO DEL GRUPPO
GRAND MILLENNIUM SULAIMANI HOTEL
DISANO LIGHTING MAGAZINE - ANNO XI - NUMERO 1/2014
LUCE SU MISURA
Semplicemente bellissima
Disco LED
www.disano.it
PER LA TORRE DEL LUSSO
Semplicemente bellissima
Disco LED
www.disano.it
ben david_merlini design & visual communication
EDITORIALE
Meno consumi, più qualità
Le proposte di Light+Building
Tecnologie per la vita. Questo bello slogan scelto per l’ultima edizione di Light
+ Building descrive bene l’orientamento principale emerso nel più importante
appuntamento internazionale per il mondo della luce. Lo sviluppo tecnologico
e produttivo dell’industria dell’illuminazione è sempre più legato a obiettivi
concreti di miglioramento della qualità di vita per tutti. Il risparmio energetico,
traguardo irrinunciabile, è alla base del successo della tecnologia Led, che oggi
sostiene tutto il comparto (e Francoforte lo ha confermato in pieno).
Per un risparmio effettivo, oltre alle sorgenti a basso consumo, vanno
considerate le tecnologie per la gestione smart degli impianti. Oggi
con la connessione a un semplice smartphone è possibile ottenere
una modulazione, addirittura una personalizzazione della luce,
che permette di avere solo la quantità di luce necessaria, quando
è necessario. Un tema sicuramente tra i più trattati a Francoforte,
insieme a un altro fattore che riguarda specificamente i Led, ossia
i progressi nella resa cromatica. Ricerche specifiche in questo campo
hanno prodotto sorgenti Led con Indici di resa cromatica sempre più
alti, con vantaggi evidenti in alcuni settori, per esempio quello del retail,
ma non solo. La migliore qualità della luce, unita al risparmio, può essere
un fattore di rilancio dell’economia notturna di una città (come si legge nello
Speciale di pagina 31). Sul posto di lavoro, in ufficio o nei reparti produttivi, una
migliore resa cromatica ha effetti positivi su sicurezza, salute, produttività.
In sintesi, la fiera di Francoforte ha mostrato tutta l’importanza di una tecnologia,
come quella dell’illuminazione, che influisce su gran parte della nostra vita.
In questo contesto Disano ha ben rappresentato il Made in Italy, con le sue
caratteristiche vincenti: tecnologie all’avanguardia e cura estetica. Nella
seconda parte di questo numero trovate un’ampia documentazione della nostra
presenza a Francoforte, che è anche un piccolo viaggio nei nuovi scenari aperti
dall’illuminazione di qualità.
Giorgio Sottsass
PERIODICO DEL GRUPPO
DISANO LIGHTING MAGAZINE
Anno XI • numero 1
gennaio-aprile 2014
Periodico quadrimestrale di aggiornamento professionale
e culturale nel settore illuminotecnico
Registrazione del Tribunale di Milano n.114 del 01/03/2004
Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento Postale
Posta Target Magazine
Direttore
Giorgio Sottsass
4 REGGIO EMILIA
Le onde di Calatrava per lo scalo
dell’Alta Velocità
NEWS dal Mondo
Direttore responsabile
Alessandro Visca
10 AMMAN - GIORDANIA
Impaginazione
Elda Di Nanno
Traduzioni
MT Languages, Milano
Comitato Scientifico
Giancarlo Marzorati, Architetto
Aldo Cingolani, Architetto
Raffaella Mangiarotti, Designer
Massimo Marzorati, Lighting Designer
Deborah Burnett, Designer
Chiara Dynys, Artista
Vladimir Kocet, Lighting Designer
Zrinko Simunic, Lighting Designer
Un mosaico di cupole hi-tech
per il terminal di Norman Foster
16 GRENOBLE - FRANCIA
La piscina universitaria
brilla di luce Led
20 DORDRECHT - OLANDA
Business hotel valorizzato
dall’illuminazione
23 VENLO - OLANDA
Realizzazione editoriale
Newton EC srl, Milano
Hanno collaborato a questo numero
Chiara Bellocchio, Greta La Rocca,
Costanza Rinaldi
26 BELGRADO - SERBIA
Iconografia
Matin Hamarahem (copertina, pp. 52-59), Beatrice
Arenella (pp. 42-47, 64-80), Nicola Ciancaglini Ciancaphoto (pp. 4-8), Nigel Young - Foster + Partners
(pp.10-15).
Editore
Newton Ec srl, Milano
Stampa
Graphicscalve, Vilminore di Scalve (BG)
Per ricevere una copia rivolgersi a:
Newton EC srl - via Dezza 45, 20144 Milano
Tel. 024693838 - Fax 0239400289
e-mail [email protected]
I dati sono trattati elettronicamente e utilizzati dall’Editore
“Newton Ec srl” per la spedizione della presente pubblicazione e
di altro materiale. Ai sensi dell’art. 13 Legge 675/96 è possibile in
qualsiasi momento e gratuitamente consultare, modificare e cancellare i dati o semplicemente opporsi al loro utilizzo scrivendo a:
Newton EC srl - via Dezza 45, 20144 Milano
2
NEWS dall’Italia
Shopping sostenibile
nel centro equestre
Linee di facciata disegnate
con la luce
60 ZAGABRIA - CROAZIA
Cattedrale ortodossa:
la luce dialoga con l’architettura
SOMMARIO
SPECIALE
31
36
38
40
42
Luce come strumento per lo sviluppo
del turismo
JONNY BIRKETT
Gli inglesi investono sulla notte
ELETTRA BORDONARO
La buona illuminazione è un diritto
FRANCESCO DE BIASE
L’illuminazione affidata agli artisti
LUMINALE La Biennale della Cultura della Luce
INCONTRI
49 CINZIA FERRARA
Led & Infrastrutture. L’importanza del progetto
PROGETTI
52 Grand Millennium Sulaimani hotel
Luce su misura per la torre del lusso
LIGHT+BUILDING 2014
64 Esperienze di luce worldwide
68 La qualità dei prodotti Disano per il nuovo
mercato globale
3
news
4
di Greta La Rocca
foto di Nicola Ciancaglini - Ciancaphoto
news
DALL’ITALIA
REGGIO EMILIA
Le onde di Calatrava
per lo scalo dell’Alta velocità
STRUTTURE IN CEMENTO E ACCIAIO DISPOSTE IN MODO DA SIMULARE
IL MOVIMENTO DI UN’ONDA. L’INCONFONDIBILE SEGNO DELL’ARCHISTAR
SPAGNOLO RENDE LA STAZIONE MEDIOPADANA DELL’ALTA VELOCITÀ
DI REGGIO EMILIA BEN RICONOSCIBILE NELLO SCORCIO DI PIANURA
DIVENUTO NUOVA PORTA D’ACCESSO ALLA CITTÀ. LA STAZIONE FORMA
CON IL CASELLO AUTOSTRADALE E I PONTI A VELA SOPRA L’AUTOSTRADA
UN COMPLESSO ESTETICO E FUNZIONALE, CHE DOPO IL TRAMONTO
MODIFICA PROFONDAMENTE IL PAESAGGIO NOTTURNO.
5
news
LA STORIA E IL PROGETTO
La stazione Mediopadana di Reggio Emilia
è l’unica fermata intermedia delle linee ad
ferroviarie ad alta velocità tra Milano e Bologna,
inoltre è un nodo di scambio intermodale, grazie
all’interconnessione con le linee ferroviarie
locali e regionali. Nel 2008 i binari sono entrati
in funzione come scalo tecnico e due anni dopo
sono iniziati i lavori per la stazione passeggeri,
inaugurata nel giugno 2013. Il costo complessivo
dell’opera è di 79 milioni di euro stanziati dal
Ministero delle Infrastrutture, dalla Regione
Emilia-Romagna e dalla società TAV Spa del
Gruppo Ferrovie dello Stato. Lo scalo serve un
bacino potenziale di due milioni di passeggeri.
Santiago Calatrava ha progettato una struttura
in acciaio, vetro e calcestruzzo, interamente
dipinto di bianco.
La struttura è costituita da un modulo lungo
DALL’ITALIA
25,40 metri, ripetuto per 25 volte, composto
a sua volta dalla successione di 13 portali in
acciaio, distanziati tra loro di circa un metro,
che generano una successione di 457 onde.
Questa sequenza, lunga 483 metri, mostra un
effetto dinamico che richiama quello di un’onda
gigantesca.
Il progetto originario, che avrebbe dovuto
riprendere le forme di una vela, in corso d’opera
è stato modificato per distinguere meglio la
stazione dai vicini ponti sopra l’autostrada del
Sole. L’intero progetto è ancora conosciuto con
il nome non ufficiale di “Le vele di Calatrava”.
La stazione dell’Alta Velocità è articolata su
due livelli: quello inferiore, a cui si accede
dall’esterno, ospita biglietterie e altri servizi;
in quello superiore sono collocate le banchine
per l’accesso ai treni. I livelli sono collegati
da 2 scale mobili, una per lato, e, nella zona
centrale, da 2 ascensori panoramici. ›
7
news
DALL'ITALIA
In queste immagini si vede l’intero complesso
conosciuto come LE VELE di Calatrava, progettato
dall’architetto spagnolo su commissione del Comune
di Reggio Emilia. Nelle vicinanze della stazione
si trovano tre ponti (nella foto sopra) lungo la strada
che oltrepassa l’A1.
Il ponte centrale lungo 200 metri con un arco centrale
alto 50 metri è affiancato da due ponti strallati lunghi
circa 180 metri. I ponti sono stati inaugurati nel 2007.
Il progetto prevede anche la copertura dei caselli
autostradali (rendering a lato), non ancora realizzata.
UN’ARCHITETTURA DI LUCE
L’illuminazione della stazione Mediopadana,
accanto alle ovvie esigenze funzionali, ha come
obiettivo la valorizzazione dell'architettura.
“Calatrava ha chiesto che l’infrastruttura
venisse illuminata in modo che dall’autostrada
si percepisse un unico blocco di luce e che
fosse valorizzato il colore bianco dell’esterno –
spiega l’ing. Dario Turolla di Progettando srl,
la società che ha curato il progetto esecutivo
degli impianti di illuminazione - L’installazione
non è stata semplice proprio per le particolarità
dell'architettura disegnata da Calatrava.
Abbiamo dovuto anche soddisfare un'esigenza
precisa dell'architetto, quella che l'illuminazione
mettesse in risalto il colore bianco degli esterni
con una luce omogenea. Per questo abbiamo
lavorato molto sulla temperatura di colore
8
delle sorgenti, per riuscire ad avere un effetto
omogeneo con sorgenti diverse, sia LED che
fluorescenti. Il risultato finale è che all’interno
la temperatura di colore è stata mantenuta
più calda, sui 3000° K, mentre all’esterno è
intorno ai 4000° K. Per quanto riguarda le zone
dove sono stati installati gli apparecchi Disano
– conclude Turolla - nel livello superiore dove
transitano e si fermano i treni AV abbiamo
montato proiettori Rodio (Disano) da 70 W: sono
stati incassati all’altezza dell’intercapedine, in
modo che uno proiettasse la luce verso l’alto
seguendo la direzione della trave e l’altro verso
il basso. Per illuminare le banchine di attesa
dei BUS e della stazione FER di connessione alla
rete storica abbiamo utilizzato proiettori Rapid
System (Disano) incassandoli nella struttura
architettonica. Su questi proiettori sono montate
lampade fluorescenti”.
ben david_merlini design & visual communication
Senza limiti
Forum Proiettori per lo sport
www.disano.it
news
DAL MONDO
10
L’aeroporto
internazionale Queen
Alia costituisce un
ulteriore esempio di
esplorazione nello
studio dei terminal
come struttura modello
e, al tempo stesso,
rappresenta un tipo
di architettura
aeroportuale rispettosa
dell’ambiente e in
linea con i regolamenti
regionali.
Fonte www.fosterandpartners.com
A lato un primo piano
dell’ingresso dell’aeroporto.
L’architettura ricorda un
accampamento beduino nelle
forme e nei colori.
Il progetto illuminotecnico
valorizza le facciate, progettate
completamente in vetro.
Sotto un’immagine dall’alto
dell’infrastruttura che mette in
risalto le cupole in cemento che
rivestono il tetto.
AMMAN - GIORDANIA
Un mosaico di cupole hi-tech
per il terminal di Norman Foster
IL QUEEN ALIA INTERNATIONAL AIRPORT DI
AMMAN È IL PIÙ IMPORTANTE AEROPORTO DELLA
GIORDANIA. COSTRUITO CIRCA 32 KM A SUD
DELLA CAPITALE, CHE È ANCHE LA CITTÀ PIÙ
POPOLOSA DEL PAESE, NEGLI ULTIMI ANNI HA
VISTO AUMENTARE IL NUMERO DEI PASSEGGERI
DEL 40%, RAGGIUNGENDO NEL 2012 LA CIFRA
RECORD DI OLTRE 6 MILIONI.
Attualmente volano su Amman 44 compagnie
aeree per un totale di 1.220 voli settimanali.
Recentemente è stato inaugurato un nuovo
terminal, progettato dal celebre architetto
inglese Norman Foster, che rende lo scalo
un grande hub internazionale: grazie a un
investimento di 580 milioni di euro, porterà
la capacità totale dell’aeroporto a 9 milioni
di passeggeri annuali. Questo progetto rientra
in un piano del governo giordano volto a
raddoppiare gli introiti provenienti dal turismo
entro il 2015, portandoli a una cifra di oltre
4,5 miliardi di euro. “Il lancio del nuovo ›
11
12
di Greta La Rocca
foto di Nigel Young Foster + Partners
›
terminal, che prevediamo possa triplicare in
breve tempo l’attuale capacità dell’aeroporto,
ha un significato fondamentale per il turismo
in Giordania” ha dichiarato Abed Al-Razzaq
Arabiyat, managing director del Jordan Tourism
Board.
IL PROGETTO ARCHITETTONICO
Il nuovo terminal disegnato da Foster + Partners
ha un’estensione di 103mila mq. Il design ricorda
un accampamento beduino per le forme e per
i colori, mentre i materiali sono stati scelti in
virtù delle caratteristiche del luogo. Infatti, per
far fronte alle difficili condizioni climatiche e, in
particolare, alle temperature estive che variano
›
In alto, la zona dedicata agli arrivi illuminata
con sistemi innovativi a fluorescenza Speed (Disano).
Nella pagina precedente, un dettaglio delle cupole che
rivestono il tetto del terminal e continuano all’esterno,
oltre lo scheletro dell’architettura.
13
news
DAL MONDO
›
14
notevolmente tra il giorno e la notte, l’edificio è
stato costruito prevalentemente in calcestruzzo:
l’elevata massa termica del materiale isola
l’ambiente interno dagli sbalzi climatici,
evitando che le variazioni di temperatura
influiscano sul flusso di calore tra interno ed
esterno dell’edificio.
Dall’estremità superiore delle colonne
portanti dell’edificio, partono delle cupole
in cemento con le quali è stato rivestito il
tetto; sono sporgenti rispetto allo scheletro
dell’architettura, continuano anche nella zona
esterna e hanno la funzione di ombreggiare le
facciate. La disposizione a mosaico delle cupole
ripropone un disegno geometrico che ricorda le
forme islamiche tradizionali.
Le pareti del nuovo terminal sono in vetro.
Per garantire l’ombra e ridurre i raggi di luce
solare diretta, sono stati montati sulle facciate
delle lamelle in acciaio, più concentrate nelle
aree maggiormente esposte al sole. I colori
riprendono le tonalità dei beige, tipiche della
cultura locale. Il progetto architettonico celebra
anche un altro valore caro alla popolazione
della Giordania: la famiglia e gli affetti. Tra i
tre volumi che formano l’aeroporto di Amman
c’è un grande cortile, dove è stata progettata
una piazza, ombreggiata da alberi che, oltre
a ridurre l’inquinamento dell’aria, hanno la
funzione di accogliere i famigliari di chi arriva e
di chi parte.
IL PROGETTO ILLUMINOTECNICO
Il progetto illuminotecnico della zona
degli arrivi è stato realizzato da Foster +
Nella pagina precedente, una zona di attesa
dell’aeroporto con la grande parete vetrata. Per
ridurre la luce solare diretta, sulle facciate sono state
montate delle lamelle in acciaio.
In questa pagina, altri dettagli architettonici:
particolari del tetto visto da due diverse prospettive.
Le coperture esterne sono state disposte in modo da
creare un gioco geometrico di forme triangolari.
Partners, con la collaborazione tecnica di
Disano Illuminazione, e, per quanto riguarda
l’impiantistica e l’installazione, con J&P di
Cipro. La committenza ha chiesto che fossero
montati apparecchi dal design semplice e lineare
non invasivi rispetto al progetto architettonico.
La scelta è caduta su Speed (Disano) sistemi
innovativi, sui quali sono state montate lampade
fluorescenti lineari con tecnologia “Lumilux
plus eco”, al momento una delle tecnologie più
avanzate disponibili.
La fase di installazione dei prodotti è stata
delicata: le coperture in cemento che rivestono
il tetto sono disposte in modo da creare sul
soffitto un gioco geometrico di forme triangolari.
Qui sono stati installati i sistemi Speed: è stato
necessario realizzare dei prodotti customizzati
che s’inserissero alla perfezione in questi spazi.
Disano ha curato l’illuminazione anche dell’area
di atterraggio degli aerei e delle parti comuni.
Completano il progetto illuminotecnico
apparecchi da incasso Comfort, Hydro e Oblò
(Disano) per le zone dei servizi.
INFRASTRUTTURA GREEN
Il Queen Alia International Airport (che prende
il nome della regina Alia, la terza moglie del re
Hussein di Giordania morta in un incidente aereo
nel 1977) ha vinto per la categoria trasporti
il Cityscape Architectural Review Awards, che
premia i progetti rispettosi dell’ambiente. Le
lamelle frangisole per le facciate e le coperture
del tetto in metallo come scudo termico sono i
plus riconosciuti al progetto.
15
news
DAL MONDO
GRENOBLE - FRANCIA
La piscina universitaria
brilla di luce Led
A 5 MINUTI DA GRENOBLE, AI PIEDI DELLE
COLLINE DI BELLEDONNE, SI TROVA SAINT
MARTIN D’HÈRES, UNA CITTÀ DOVE IL VERDE NON
MANCA, CON BEN 10 PARCHI, DIVERSI GIARDINI
PUBBLICI, NONCHÉ SENTIERI E PISTE CICLABILI.
SICURAMENTE A MISURA D’UOMO LA CITTADINA È
NOTA ANCHE PER LA PRESENZA DELL’UNIVERSITÀ
STENDHAL, SEDE DISTACCATA DEL BEN PIU’
ANTICO ATENEO DI GRENOBLE.
Aperta nel 1970 l’Università Stendhal è un
ateneo di medie dimensioni (con oltre 10 mila
studenti) dedicato in particolar modo alle ›
16
17
news
DAL MONDO
›
18
discipline umanistiche: lettere, lingue, scienze
del linguaggio, informazione e comunicazione.
Un polo del linguaggio all’interno di un centro di
studi universitari, quello di Grenoble, orientato
soprattutto alla scienza e alla tecnologia.
Il campus universitario è, in pratica, una
piccola città abitata solo da studenti, con varie
residenze, servizi e modernissimi impianti
sportivi. Di particolare interesse la piscina
coperta, accessibile agli studenti ma anche
al pubblico in generale. Grazie a una sorte
di parete in acciaio inox che dal suolo divide
a metà lo spazio, sono presenti due diverse
vasche, della lunghezza di 50 metri e larghe 15.
Un impianto dove si possono praticare diversi
sport acquatici: nuoto, nuoto sincronizzato,
tuffi, pallanuoto e altre ancora.
In queste pagine, la piscina coperta del campus universitario.
Qui si possono praticare diversi sport acquatici e recentemente
è stato concluso l’intervento di sostituzione di vecchi
apparecchi illuminotecnici in favore di nuove tecnologie
pensate per il risparmio energetico.
Nel mese di gennaio di quest’anno è stato
completato l’intervento di sostituzione di
apparecchi illuminotecnici ormai datati in
favore di nuove tecnologie più idonee per
il risparmio energetico. Precisamente, la
Disano Illuminazione, insieme con la società
AED per la distribuzione e GE Capecci Sarl
per l’installazione, ha eliminato 44 vecchi
proiettori sostituendoli con 32 nuovi apparecchi.
La scelta si è orientata verso l’apparecchio
Astro, naturalmente con sorgenti a Led con
temperatura colore parti a 4000°Kelvin.
Questa soluzione ha consentito di raggiungere
l’uniformità richiesta, il corretto illuminamento
pari a 650 Lux e infine, di alleggerire tutto
l’impianto permettendo un buon risparmio
energetico.
19
news
DAL MONDO
DORDRECHT - OLANDA
Business hotel
valorizzato dall’illuminazione
RISTRUTTURARE UN BUSINESS HOTEL PUNTANDO
SU UN NUOVO PROGETTO ILLUMINOTECNICO IN
GRADO DI VALORIZZARE L’ARCHITETTURA E IL
CONTESTO.
È quanto è successo in uno degli hotel della
catena alberghiera olandese Postillion Hotels;
in particolare alla struttura che si trova a
Dordrecht, una città dell’Olanda meridionale, a
20
pochi chilometri da Rotterdam.
Nell’albergo sono stati eseguiti importanti
interventi strutturali. Gli ambienti interni sono
stati riprogettati con l’obiettivo di soddisfare
tutte le esigenze di uomini d’affari per i quali
l’albergo diventa anche un luogo dove lavorare
o incontrare clienti. Gli interventi hanno
interessato circa un’ottantina di camere e la sala
riunioni che oggi ha una capienza di 600 persone,
A sinistra e nella
pagina precedente
l’entrata del Postillion
Hotel di Dordrecht.
Il vialetto che porta
all’ingresso dell’hotel è
illuminato da proiettori
Bitta e apparecchi
Volo (Disano).
Sotto gli Elfo (Disano)
valorizzano il giardino.
inoltre è stata realizzata un’area dedicata
esclusivamente al business.
Sono state progettate anche eleganti sale per
incontri di lavoro, un ristorante aziendale, una
brasserie e una terrazza per godere della vista
sulla città. Per garantire ai clienti il massimo
comfort, anche lontano da casa, l’hotel si è
dotato anche di un centro fitness e di un’area
relax.
21
news
DAL MONDO
LUCI ALL’ESTERNO
L’obiettivo era quello di rendere l’ambiente più
accogliente e confortevole, ma anche quello di
dare un’immagine elegante alla struttura. Per
questo, il progetto illuminotecnico si è rivelato
fondamentale.
L’illuminazione esterna è stata curata
dall’azienda olandese Attiva Lichtprojecten che
ha scelto prodotti Disano. Per L’illuminazione
generale sono stati scelti apparecchi da esterno
Volo e Stelvio; scenografica la scelta di
valorizzare il giardino, in particolare dettagli
come gli alberi o la fontana, con proiettori Elfo
per un’illuminazione d’accento e Bitta la cui
forma consente un preciso direzionamento del
fascio luminoso.
RESPONSABILITÀ GREEN
Tutti gli apparecchi illuminotecnici sono dotati
di nuove sorgenti, garantiscono alte prestazioni
tecnologiche e riducono il consumo di energia.
La scelta di montare prodotti d’avanguardia è
in linea con la filosofia della catena alberghiera,
attenta a compiere sempre scelte rispettose
dell’ambiente. In particolare, proprio per la
Altri dettagli del progetto illuminotecnico. Tutti gli apparecchi
sono dotati di nuove sorgenti, garantiscono alte prestazioni
tecnologiche e riducono il consumo di energia.
22
sensibilità sostenibile, l’hotel di Dordrecht ha
ricevuto il certificato Golden Green Key nel
campo della responsabilità sociale di impresa.
La progettazione architettonica è stata eseguita
dallo studio Bessels Architekten & ingegneri
Twello che ha coordinato anche i lavori. Il
progetto è stato realizzato in collaborazione con
l’Agenzia Retaillab di Breda, responsabile anche
del progetto di interior design.
VENLO - PAESI BASSI
Shopping sostenibile
nel centro equestre
VALORIZZARE UN PICCOLO NEGOZIO DI
ARTICOLI SPORTIVI SCEGLIENDO APPARECCHI
ILLUMINOTECNICI DAL FORTE IMPATTO SCENICO.
È la scelta fatta dallo studio di architettura
olandese Mevissen + Partners per arredare lo
shop dell’Equestrian Equidrôme, un centro di
equitazione a Venlo, nel sud est dei Paesi Bassi.
ILLUMINAZIONE D’IMPATTO
Gli architetti hanno scelto di illuminare
l’ambiente con Venere (Fosnova), lampade a
sospensione di grandi dimensioni in materiale
plastico. Il progetto dell’apparecchio è stato
›
23
news
DAL MONDO
› curato dal designer Paolo Bistacchi che ha
utilizzato al meglio le possibilità offerte dai
nuovi materiali e dalle più innovative tecniche
costruttive creando così un prodotto dalla forma
arrotondata con un corpo semitrasparente che
può essere illuminato dall’interno anche in
diversi colori.
Venere che ha numerose applicazioni in ambienti
comuni, per l’elevata efficienza luminosa
offre una soluzione interessante per negozi,
è possibile scegliere la luce bianca a Led o
colorata con Power Led RGB che permettono di
creare atmosfere sofisticate.
Completano il progetto illuminotecnico
proiettori montati lungo l’edificio per garantire
un’illuminazione d’accento.
L’edificio che ospita il negozio è un’architettura
in legno dalla forma lineare. I progettisti
hanno scelto materiali naturali e tecniche di
costruzione semplici per ridurre al minimo
l’impatto ambientale. L’illuminazione a led è in
linea con un approccio sostenibile, gli apparecchi
scelti garantiscono un’ottima performance
energetica e un alto risparmio energetico.
In queste pagine,
alcune immagini del
negozio Equestrian
Equidrome in un piccolo
centro dei Paesi Bassi.
L’illuminazione generale
è affidata alle lampade
a sospensione Venere
(Disano), mentre
proiettori montati lungo
le pareti garantiscono
l’illuminazione
d’accento.
24
Controllo a distanza
Rolle LED
www.disano.it
ben david_merlini design & visual communication
news
DAL MONDO
BELGRADO - SERBIA
Linee di facciata
disegnate
con la luce
26
di Greta La Rocca
SIAMO A BELGRADO, NELL’AREA
COMMERCIALE DI NOVI BEOGRAD (NUOVA
BELGRADO), UNO DEI COMUNI CHE
FORMANO LA CAPITALE DELLA SERBIA.
Recentemente è stata inaugurata la
nuova sede della Delta Inzenjering,
società di progettazione serba fondata
nel 1990; specializzata nel settore
meccanico ed elettrico, negli anni
l’azienda è cresciuta fino ad offrire oggi
anche servizi di ingegneria e consulenza.
UN EDIFICIO IN ALLUMINIO,
PIETRA E VETRO
Proprio in virtù della crescita aziendale,
è stato necessario progettare una sede
più grande. Il nuovo edificio si estende
su una superficie di 2.500 metri quadrati;
›
27
news
DAL MONDO
SCHEDA TECNICA
Illuminazione della nuova sede
della Delta Inzenjering
◗ Project manager: Vedran Prvanović
◗ Lighting design: Vladan Pejčinović,
BUCK
◗ Installatori: Brankica Doža,
Vladimir Marković, Delta inženjering
◗ Prodotti: Koala, Microfloor, Box,
Faro (Disano), Minilinea (Fosnova)
28
In queste pagine, immagini della nuova
sede della Delta Inzenjering.
Proiettori Koala (Disano) e faretti Microfloor
valorizzano la facciata dell'edificio.
Colonnine Faro illuminano l'ingresso,
mentre il corsello dei garage
è delineato da apparecchi Box.
Per l'interno la scelta
è caduta su Minilinea (Fosnova).
›
si sviluppa su tre piani, ai quali si
aggiunge un garage sotterraneo.
Le facciate sono state realizzate in
alluminio, pietra e vetro.
All’azienda serba Buck che ha curato
il progetto illuminotecnico, è stato
chiesto di valorizzare l’edificio nelle
ore serali: sulla facciata principale
sono stati montati proiettori Koala e
faretti a incasso Microfloor (Disano)
che rispondono sia a esigenze
funzionali che decorative, valorizzano
infatti l’architettura nello skyline
cittadino e creano allo stesso tempo
dei percorsi notturni.
Il corsello dei garage è stato delineato
con apparecchi Box (Disano), che
sono stati montati anche sulle
facciate laterali mentre le colonnine
Faro (Disano) illuminano l’ingresso
pedonale.
Apparecchi Minilinea (Fosnova) sono
stati scelti invece per l'illuminazione
dell’interno, in particolare all’ingresso
e negli uffici.
29
Fantastico
Visconti LED
www.disano.it
ben david_merlini design & visual communication
SPECIALE
a cura di Costanza Rinaldi
Alessandro Visca
LUCE COME STRUMENTO
per LO SVILUPPO del TURISMO
36
38
40
42
Intervista a Jonny Birkett
Intervista a Elettra Bordonaro
Intervista a Francesco de Biase
Luminale 2014
Gli inglesi investono
sulla notte
La buona illuminazione
è un diritto
La luce affidata
agli artisti
La Biennale
della Cultura della Luce
31
SPECIALE
Crescono gli investimenti
sull’economia notturna.
La luce può essere l’arma
vincente di una strategia di
sviluppo turistico che valorizza
l’identità di un centro urbano
L’illuminazione può diventare il motore
per il turismo di una città? Come e quali
strategie di illuminazione pubblica possono
aiutare l’offerta turistica? Queste domande
sono ormai da tempo al centro di indagini
specifiche, come quella promossa da LUCI
(Lighting Urban Community International)
l’associazione che riunisce più di cento città
di quattro continenti. LUCI ha organizzato
su questo tema un convegno internazionale,
che ha prodotto una pubblicazione
sull’illuminazione come fattore di sviluppo
del turismo. Nel libro Light as a tool for
tourism development si propongono strategie
specifiche alle amministrazioni per progettare
l’illuminazione pubblica all’interno di piani
di marketing turistico, concordati con tutti i
soggetti interessati.
LA CITTÀ NOTTURNA
Il legame tra luce e sviluppo turistico si fonda
da un lato sulla nuova visione del ruolo
dell’illuminazione pubblica, dall’altro sulle
32
SPECIALE
A sinistra,
un’immagine serale
di Gand, la cittadina
belga da molti
indicata a modello
per la sua strategia
di illuminazione
pubblica.
strategie tendenti a sviluppare un’economia
notturna dei centri urbani e quindi anche
un’offerta turistica serale.
Negli ultimi anni, l’illuminazione urbana ed
architettonica ha assunto un ruolo che va
ben oltre il semplice mezzo che garantisce
sicurezza e visibilità. Oggi la luce viene
considerata sempre di più una componente
essenziale per l’identità di un luogo.
La bellezza e il patrimonio culturale di una
città non sono solo elementi di attrazione per
i turisti, costituiscono l’identità stessa della
città, ciò che la rende unica e riconoscibile.
La valenza estetica di questo patrimonio
valorizzata anche di notte, può portare alla
costruzione di una città serale altrettanto
interessante di quella diurna.
D’altronde è ormai riconosciuto che la luce
artificiale sia in grado di dare nuove visioni
della realtà: per sua stessa natura, è in
grado di esaltare dettagli, nasconderne altri,
modificare lo spazio e la sua percezione, così
come restituirlo fedele a come ci appare di
giorno, con la luce naturale. ›
VALLADOLID
SPAGNA
Diminuzione del 40% dei consumi energetici
e aumento del 20% dei soggiorni turistici.
Questi i risultati di un grande progetto
illuminotecnico battezzato “Rios de Luz” (Fiumi
di luce), nella città
spagnola di Valladolid.
La città si trova alla
confluenza di due
fiumi e con le luci sono
stati creati percorsi,
con colori differenti,
che si dispongono
come gli affluenti di
un fiume. Variazioni
cromatiche sono
utilizzate anche in
relazione al calendario
religioso, per esempio
il colore porpora per
Avvento e Quaresima
e il bianco per Natale e
Settimana Santa.
Gli edifici e i monumenti sono illuminati in base
ai loro tratti specifici e al significato simbolico che
hanno per la storia della città.
Una passeggiata serale per Valladolid diventa così
un’esperienza sorprendente per turisti e residenti.
33
SPECIALE
RIETBERG
Il progetto di
illuminazione del
centro di Rietberg, una
cittadina dell’Ovest della
Germania, è un perfetto
esempio di masterplanning
totale di una città di medie dimensioni,
che ha visto coinvolti diversi soggetti,
pubblici e privati, sia nella creazione che
nell’attuazione del progetto.
Vincitore dell’ultima edizione del premio
city.people.light indetto ogni anno da
Philips, il progetto comprende tutto
il centro storico, l’illuminazione degli
edifici più turistici, ma anche le principali
vie dello shopping e gli spazi verdi
che danno ritmo all’intera cittadina.
L’immagine generale e l’atmosfera
creata da questa nuova illuminazione
favoriscono inequivocabilmente il
turismo e promuovono l’economia
locale. La città cambia, il centro è più
sicuro, ma anche più accogliente.
GERMANIA
AMIENS
Amiens, nel dipartimento
della Somme a Nord
FRANCIA
della Francia, vanta la
cattedrale gotica più
grande del paese. Da
circa dieci anni, i giochi di
luce e lo spettacolo “Amiens, la
cattedrale a colori” permettono di scoprire
la policromia dei portali gotici restituendo
i colori di epoca medievale. I tre portali
d’ingresso, con centinaia di figure scolpite
nella pietra, sono illuminati con proiettori
che ridanno alle statue i colori che avevano
nel XIII secolo, riscoperti nei lavori di
ripulitura al laser della facciata, in cui sono
emersi i pigmenti dei colori originari.
Questa operazione permette al visitatore di
avere una visione completamente diversa
della cattedrale gotica. Un vero e proprio
viaggio nella storia, che si può compiere
solo grazie alla luce.
34
SPECIALE
GAND
Definita dalla guida Lonely Planet
pochi anni fa come una delle prime
dieci città da visitare al mondo, Gand,
capoluogo delle Fiandre orientali, nel
Belgio fiammingo, ha puntato tutto su
un’illuminazione scenografica, a partire
dall’ideazione del Festival di Luce. Una
vera e propria “strategia della luce” messa
in atto dall’amministrazione cittadina
che, in collaborazione con l’ufficio del
turismo, ha dato vita a manifestazioni con
grande affluenza di pubblico sia locale che
internazionale. Inoltre, è stata dedicata una
particolare attenzione all’atmosfera creata
dall’illuminazione dell’intera cittadina. Grazie
alla corretta illuminazione permanente dei
monumenti e dei punti di riferimento, Gand
offre uno scenario notturno particolarmente
attraente per i suoi abitanti e per i tanti
turisti. Riuscendo a rimanere autentica
anche con un’anima multipla – come tutte
le località delle Fiandre – Gand ha realizzato
una perfetta integrazione tra la luce, le
architetture e gli elementi che caratterizzano
la sua identità culturale e storica.
BELGIO
Nella foto grande sotto,
un’immagine notturna
dell’Hôtel de Ville, il municipio
di Parigi, uno degli edifici simbolo
della “ville lumiere”.
›
In questo senso, oggi più che mai, un
corretto piano della luce con caratteristiche
di efficienza e valorizzazione estetica, può
far sì che si creino nuove atmosfere e
rappresentare un modo intelligente per
promuovere le risorse turistiche della città.
I FESTIVAL DELLA LUCE
Oltre all’illuminazione urbana e architetturale,
la luce può essere al centro di eventi
di grande richiamo turistico. Proiezioni
artistiche, giochi di luce, come quelli
celeberrimi sulla cattedrale di Chartres, e
veri e propri festival della luce come quelli
di Lione e Torino, sono eventi che possono
diventare un elemento stabile di promozione
turistica.
Le installazioni artistiche possono sembrare
lontane dall’illuminazione quotidiana,
in realtà hanno un ruolo importante per
generare un nuovo modo di considerare
la luce, anche negli abitanti della città che
ospita la manifestazione artistica.
Nell’era di internet e dell’interattività la
partecipazione informata dei cittadini
è il presupposto indispensabile perché
un’amministrazione possa avviare
investimenti significativi in un settore di
impatto rilevante come l’illuminazione
pubblica.
In queste pagine abbiamo raccolto qualche
esempio significativo tra le città europee
che hanno scelto di investire sulla luce, per
farne un elemento distintivo della propria
vocazione turistica.
35
SPECIALE
Intervista a Jonny Birkett
GLI INGLESI INVESTONO SULLA NOTTE
Nel Regno Unito si stanno mettendo a punto
nuove strategie per migliorare la qualità
della vita notturna delle città e permettere
così uno sviluppo significativo delle attività
economiche tipiche delle ore serali
Jonny Birkett
manager di ATCM
(Association of Town & City
Management).
L’
organizzazione britannica ATCM, che si occupa della
gestione pubblica di città e centri urbani, ha dato
vita al Purple Flag Programme, cioè un sistema di
accreditamento che riconosce l’eccellenza nella gestione
della città di notte. La “bandiera viola” mira ad innalzare
gli standard e migliorare la qualità delle città durante la
notte. Abbiamo intervistato Jonny Birkett, manager di
ATCM, per capire meglio di cosa si tratta.
LIGHTING MAGAZINE Perché è nato il Purple Flag
Programme?
Jonny Birkett Il rapido sviluppo dell’economia notturna
Diverse zone di Londra
hanno ricevuto
la “bandiera viola”
un riconoscimento
di eccellenza per la
gestione della vita
notturna dei centri urbani.
36
SPECIALE
è uno dei temi attualmente più discussi, la
creazione di un’offerta notturna sicura, vivace
e ben equilibrata è una sfida aperta, con un
grande potenziale di crescita, sono sempre di
più gli amministratori pubblici alla ricerca di
soluzioni originali. Il Purple Flag Programme nel
Regno Unito si pone proprio al centro di questo
movimento. La Purple Flag è il premio inglese di
più alto livello riconosciuto internazionalmente
per quanto riguarda l’economia notturna. E’ anche
uno strumento fantastico per la promozione
di un’offerta qualitativamente elevata sia per i
visitatori, nazionali e internazionali, che per gli
abitanti locali.
LM La gestione della vita notturna è un problema
per molte città. Come si può trasformare in
un’opportunità per lo sviluppo del turismo?
Birkett Una gestione efficace della città notturna
sta rapidamente diventando una priorità nella
maggior parte dei centri urbani in tutta Europa. La
gente comincia a rendersi conto che la prosperità
economica sostenibile può essere raggiunta solo
attraverso un approccio olistico alla gestione di un
luogo. Questa comprensione, unita alle mutevoli
esigenze del consumatore moderno, date dalla
crescita del commercio al dettaglio on-line e dal
desiderio di cercare un’esperienza di piacere più
completa, ha fatto sì che si creasse un’opportunità
unica. Nel prossimo decennio nel Regno Unito
siamo pronti a vedere un grande cambiamento
nel modo in cui i luoghi pubblici vengono gestiti
durante la sera e la notte. Organizzazioni chiave
nel settore pubblico e privato stanno cercando di
sfruttare il potenziale della notte inglese e le stime
di guadagno si aggirano intorno ai 71 miliardi di
Euro.
Ci sono anche molte organizzazioni pubbliche
e no profit ben preparate per sostenere una
richiesta crescente di serate di qualità. Queste
organizzazioni sono in crescita e per la prima volta
appaiono perfettamente in grado di soddisfare
le richieste di una vita notturna più variegata,
divertente e sicura.
Storicamente, la gestione dell’economia serale e
notturna è sempre stata frammentata e divisa tra
organizzazioni e agenzie pubbliche che lavoravano
indipendentemente. La comunicazione tra le
agenzie se c’era era molto limitata e non c’era
davvero un approccio coerente alla pianificazione
per il futuro. Detto questo, in molti luoghi queste
organizzazioni stavano lavorando sodo, e il più
delle volte senza riuscire comunque a creare
una situazione che renda positiva l’esperienza
di notte per i visitatori. Solo negli ultimi anni
si è cominciato a vedere l’inizio di un nuovo
approccio di gestione e metodo in tutto il Regno
Unito. Partnership di gestione, programmi di
accreditamento, come l’Associazione delle Città e il
programma Purple Flag hanno stimolato la nascita
di «veicoli di gestione» che hanno lentamente
iniziato a sfruttare il potenziale della sera e
l’economia della notte.
LM Secondo lei, che ruolo potrebbe o dovrebbe
avere l’illuminazione in questo contesto?
Birkett È estremamente importante. L’ambiente
influenza il comportamento e aiuta a promuovere
il benessere. L’illuminazione gioca un ruolo
importante nella creazione di un luogo sicuro e
accogliente. Oggi ci si rende sempre più conto
che le città che sono riuscite a mettere in atto
schemi d’illuminazione corretti e coordinati sono
spesso quelle che sono più avanzate nella gestione
globale dell’organismo città.
37
SPECIALE
Intervista a Elettra Bordonaro
LA BUONA ILLUMINAZIONE È UN DIRITTO
Il Social Lighting Movement combatte
per una progettazione illuminotecnica
partecipata, attenta anche alle periferie e
fondata sulle reali esigenze degli utenti
Elettra Bordonaro
Architetto, Lighting designer,
co-founder di Social
Light Movement
In
molte città europee stanno nascendo negli
ultimi anni movimenti culturali e sociali
concentrati sull’importanza di una corretta
illuminazione in ambito urbano. Sensibilizzare
amministrazioni e investitori pubblici e privati per
far sì che l’illuminazione diventi uno strumento
per far rivivere le città e quindi per dare linfa
al turismo: questa la mission di Social Light
Movement, movimento inglese dedicato alla
diffusione di un nuovo modo di interazione con
l’illuminazione pubblica, coinvolgendo la comunità
e comprendendo i bisogni effettivi.
Per capire meglio di cosa si tratta, abbiamo
intervistato Elettra Bordonaro, architetto e lighting
designer italiano, co-founder di SLM, trapiantata
da anni a Londra.
LIGHTING MAGAZINE Nel manifesto del
Social Light Movement si dice che una buona
illuminazione è un diritto, cosa vuol dire?
Elettra Bordonaro Il Social Light Movement è
un’organizzazione filantropica fondata con lo
38
SPECIALE
scopo di creare una rete di lighting designer e
altri attori interessati a collaborare al tema del
miglioramento dell’illuminazione urbana, in
particolare per coloro che non possono fruire di
un’illuminazione di qualità a causa dell’ambiente
in cui vivono.
Dire che l’illuminazione è un diritto e non un
privilegio, significa affermare che una buona
illuminazione degli spazi pubblici deve essere
studiata in ogni zona della città, non solamente in
centro o nei quartieri più abbienti.
Gli sforzi economici delle città spesso si
concentrano nelle zone più centrali ed
esteticamente già appaganti, dimenticando le
aree dove un miglioramento sarebbe non solo
auspicabile ma necessario.
LM Quali sono gli obiettivi principali di un
approccio sociale al tema dell’illuminazione?
Bordonaro L’illuminazione “sociale” prevede
innanzitutto l’ascolto della comunità interessata
e di conseguenza la partecipazione alla
progettazione. Si parla molto sovente di
progettazione partecipata, ma questo raramente
avviene per l’illuminazione, che è invece un
aspetto fondamentale della fruizione dei luoghi
nelle ore notturne. L’illuminazione urbana nella
maggior parte dei casi è studiata a tavolino come
semplice risposta a criteri e standard, senza tenere
in considerazione gli usi degli spazi, i fruitori e le
loro attività.
Il nostro obiettivo è quello di riportare l’utente
al centro dell’attenzione e del processo,
considerandolo il reale cliente per cui lavoriamo.
LM Le nuove tecnologie e i produttori di
apparecchi di illuminazione che ruolo possono
avere?
Bordonaro Per noi è veramente molto importante il
sostegno dei produttori di apparecchi. Lavoriamo,
in molti casi, con un budget limitatissimo, senza
avere alcun mezzo per realizzare le idee che
scaturiscono dai workshop. Le aziende sono
quindi il nostro sostegno principale sia a livello
economico che tecnico. La crisi economica però ha
influito e nell’ultimo anno trovare sponsor è stato
molto arduo, per non dire impossibile.
Per quanto riguarda le nuove tecnologie,
l’argomento è più complesso. Nella progettazione
illuminotecnica, gli avanzamenti tecnologici sono
importanti. Nel nostro caso però, raramente,
possiamo permetterci di utilizzare i prodotti più
recenti sul mercato in quanto anche i più costosi.
L’ultima installazione realizzata a Providence,
Rhode Island, USA, è stata possibile grazie a
dei “resi”, prodotti che non sarebbero stati più
utilizzati né commercializzati.
In altri casi, invece, la città è lo sponsor e supporto
principale e decide di investire, come nel caso
della città di Stoccolma. Ma sono casi sempre
più rari. Il produttore assume quindi maggiore
importanza nello sviluppo di un’etica della
progettazione dell’illuminazione urbana.
39
SPECIALE
Intervista a Francesco de Biase
L’ILLUMINAZIONE AFFIDATA AGLI ARTISTI
Luci d’Artista genera un rapporto diretto tra
l’arte contemporanea e la città, attraverso
la luce. Una manifestazione ormai classica,
che si è conquistata un ruolo importante
nell’offerta turistica di Torino
Francesco De Biase è il Dirigente
del Servizio Arti Contemporanee
della Città di Torino.
La
Città di Torino, nel panorama italiano, è da sempre uno dei principali
centri d’interesse per l’arte contemporanea, anche in relazione alla
luce. Il capoluogo piemontese è la sede di Luci d’Artista il più noto festival
dell’illuminazione nostrano.
Francesco De Biase è il Dirigente del Servizio Arti Contemporanee
della Città di Torino, ma non solo: svolge anche attività di consulenza e
formazione per enti pubblici e privati e ha curato diverse collane editoriali,
sempre con grande attenzione per il mondo della luce.
LIGHTING MAGAZINE Luci d’Artista di Torino è uno dei primi e più
importanti festival della luce italiani, che ruolo ha nello sviluppo turistico
della città?
Francesco De Biase Luci d’Artista ha 16 anni ormai ed è una manifestazione
In queste pagine alcune
delle opere di Luci
d’Artista. Qui di fianco,
le opere di Martino
Gamper “Luci in bici” e
di Enrica Borghi “Palle
di neve”, nella pagina
affianco, “Volo su…”
di Francesco Casorati
e “Tappeto volante”
di Daniel Buren.
Fotografie di Alberto
Ramella scattate
durante l’esposizione
2013/2014.
40
SPECIALE
della luce e delle proiezioni,
ma lavorano comunque
con questa materia. A loro si
chiede di conoscere un quartiere,
uno spazio urbano: l’opera d’arte
deve nascere da una motivazione
strettamente legata a quel luogo. E
così Torino diventa un museo en plen
air. Inoltre, Luci d’Artista fa da collante nei
mesi autunnali che qui sono interamente
dedicati all’arte e alla cultura nel senso più
ampio. Questo naturalmente attira molti turisti
e soprattutto fa vivere la città ai suoi stessi
abitanti in modo sempre nuovo e unico.
LM Quali sono le principali problematiche che
incontrate nell’organizzazione e quali gli obiettivi per
le prossime edizioni?
nata per ripensare le luci natalizie. Per questo motivo,
le installazioni e gli interventi urbani erano e sono
affidati ad artisti. E’ un vero e proprio intervento
di arte pubblica temporanea, un’invasione della
cultura per le strade. Gli artisti che noi chiamiamo
interagiscono con il patrimonio culturale con opere
site-specific. In questo senso, sicuramente, Luci
d’Artista ha da sempre un ruolo importante in ambito
turistico, è sicuramente un motore per il turismo, ma
la sua funzione non si esaurisce lì.
La concezione che sta alla base di questa
manifestazione è un po’ diversa dai classici Festival
della Luce, perché nel nostro caso vengono selezionati
artisti che non appartengono strettamente al mondo
De Biase Ormai direi che non ci sono grosse difficoltà.
Abbiamo circa 25 opere fisse e ogni anno chiamiamo
su invito 2 o 3 nuovi artisti che vengono scelti dai
direttori artistici dei nostri musei. Sicuramente negli
ultimi anni è aumentata decisamente l’attenzione
nei confronti della sostenibilità e dei consumi
energetici e quindi il tema ambientale caratterizzerà
anche le prossime edizioni. Gli obiettivi ogni anno
si spingono verso la scoperta di nuovi linguaggi
artistici che possono dialogare con la città e tra loro,
dalla musica, all’arte, alle installazioni di luci, all’arte
urbana più generalmente intesa. Luci d’Artista veste
Torino, è un appuntamento che non può mancare e
che fa da apripista verso tutto il contemporaneo e la
sperimentazione.
LM Pensa che la manifestazione abbia un rapporto con
la percezione dell’illuminazione urbana di tutti i giorni?
De Biase Durante il periodo che va da novembre,
quando s’inaugura Luci d’Artista, fino alla sua
conclusione circa a metà gennaio, l’illuminazione
urbana risponde alle esigenze degli artisti e di
conseguenza viene modificata in rapporto con le opere.
Per creare il minimo conflitto c’è uno studio generale
che coordina l’immagine globale della città, in questo
caso viene data molta attenzione agli edifici storici
e alla loro manutenzione, ma anche al dialogo con i
cittadini e i quartieri in modo tale che continui anche in
questo particolare momento dell’anno.
41
SPECIALE
la Biennale
della Cultura della Luce
SCINTILLE DELL’ANIMA, LA LUCE E IL SACRO
L’altra faccia di Lighting+Building,
giunta alla settimana edizione,
Luminale, la grande kermesse delle
installazioni luminose che invade
Francoforte è ormai un appuntamento
ufficiale con l’arte e la creatività, che fa
da contrappunto alla fiera tecnica.
La città si trasforma in un laboratorio
a cielo aperto con 180 installazioni
firmate da artisti di tutto il mondo.
Protagonisti gli studenti, i giovani
professionisti e i lighting designer
affermati.
Tutta la città è coinvolta. Da
Hauptbahnhof, la stazione Centrale,
alle vie del centro storico dove
la tradizione dialoga con i nuovi
linguaggi mediatici; dal Duomo al
giardino botanico dove la natura e
la luce regalano scenari quasi irreali;
dalle gallerie private alle vecchie
fabbriche in periferia dove gli studenti
sperimentano.
S’illuminano le facciate dei
grattacieli, le architetture lungo il
fiume Main. La luce racconta nuovi
sviluppi urbani, ad esempio nel
quartiere Offenbach: nuove costruzioni,
piste ciclabili e spazi verdi prendono
forma grazie ai giochi di luce sulle rive
del fiume.
42
La luce, le installazioni, le nuove tecnologie incontrano le architetture
sacre di Francoforte. La cattedrale di Katharinenkirche ospita
l’installazione mistica del lighting designer Jürgen Körner.
L’opera rappresenta il mistero della vita: l’acqua e la sabbia sembrano
cadere dal cielo mentre sull’altare una luce blu dà forma a una scultura
proiettata verso l’alto. Una riflessione sul rapporto tra organico e
inorganico, materia e spirito, anima e corpo.
SPECIALE
VIAGGIO ONIRICO NEL MONDO DELLA PERCEZIONE
Figure geometriche in movimento, spazi da percorrere in cui la
percezione dei confini si dilata all’infinito. In un container e in
una barca sulle rive del fiume, una performance di luci e colori,
accompagnata da una colonna sonora, trasporta i visitatori in una
dimensione irreale. Il gioco luminoso è percepito anche all’esterno
grazie ai materiali traslucidi delle strutture. Un progetto ad alta
tecnologia realizzato dagli studenti dell’Università di Scienze
Applicate di Mainz.
ARTE NEL GRATTACIELO
Al quattordicesimo piano di
uno dei building del centro
di Francoforte, Ewa Nowik,
curatrice d’arte di origini
svizzere, ha allestito una mostra
concettuale. Protagonisti la
luce e l’arte. Valerie Schaller,
svizzera, ha trasformato una
stanza in un’oasi di pace e
tranquillità dedicata alla terra di
origine: colori, luci e suoni che
ricordano il rumore dell’acqua,
la pace della natura, il verde
dei campi. I giovani artisti
tedeschi Marko Roth e Dominik
Groebler hanno presentato
una video installazione: la luce
disegna dei rombi; mentre i
più famosi Hans Kotter e Ralf
Kopper hanno realizzato giochi
di luci e di forme con illusioni
di prospettiva.
43
SPECIALE
VISIONI MULTIMEDIALI
ALL’ORTO BOTANICO
Il Frankfurt Palm Garden trasformato
in un luogo incantato grazie al
lavoro di dodici artisti internazionali.
La cupola di vetro dell’ingresso
s’illumina: un’installazione interattiva
dove ciascun visitatore può scegliere
il colore. “The Flying Dutchman”
di Philipp Artus è un racconto di
luce, dove tre barche e una balena
incontrano una nave fantasma che
causa una pericolosa tempesta.
L’animazione è proiettata con un laser
a 360° su una bolla fosforescente.
L’artista brasiliano Vinicius Silva de
Almeida è l’autore di “Lagrimas de
Sao Pedro”: centinaia di lampadine
riempite d’acqua danno l’illusione di
essere gocce di pioggia sospese.
I NUMERI
Luminale è un evento organizzato ogni due
anni dalla città di Francoforte. La prima
edizione risale al 2002, quella di quest’anno
è stata la settima. Ha richiamato per le
strade di Francoforte oltre 200.000 visitatori
tra turisti ed appassionati, consolidando
il proprio ruolo di Biennale della Cultura
della Luce a livello internazionale. Proprio il
carattere sperimentale distingue Luminale
da altri festival della luce, e a differenza
di altri eventi dedicati all’illuminazione si
rivolge sia agli esperti sia a un pubblico più
generalista.
UNA FINESTRA SUL DOMANI DEL PIANETA
La luce diventa un gioco didattico. Tra le vie storiche di Francoforte una
bolla luminosa proietta immagini per sensibilizzare sul consumo delle
risorse del pianeta e indagare su come le diverse generazioni sono
sensibili alle problematiche ambientali. “Do our children’s questions
irritate us?” (Le domande dei nostri figli ci irritano?) è il tema da cui
prende via il racconto alla base dell’installazione.
44
SPECIALE
GIOVANI CREATIVI NELLA VECCHIA FABBRICA Sicuramente l’area più innovativa e interessante di
Luminale, grazie alle sperimentazioni di artisti giovani. In una ex fabbrica industriale, il Dutch Institute
Lighting Design ha realizzato nove installazioni. Un omaggio all’invenzione dell’elettricità. Giochi di
luci ed ombre per raccontare come l’elettricità interagisca con la nostra quotidianità e come la luce
artificiale abbia condizionato il nostro ambiente di lavoro: “Noi viviamo con la luce elettrica - spiegano
i curatori - e ne siamo costantemente circondati. Grazie alla luce artificiale la Terra s’illumina. Ha esteso
le nostre ore di lavoro e trasformato il giorno in spazi scuri . La luce elettrica ci ha liberati dal dominio
del sole e ha conquistato la notte”.
Artisti e designer usano la luce come mezzo di comunicazione e ricreano concettualmente la sua
vasta gamma di applicazioni, indagando le relazioni con il corpo umano. La mostra esplora tutta la
complessità della luce, indagando le sue qualità estetiche, atmosferiche, emotive e fisiche.
45
SPECIALE
IL NETWORK
Curatore di Luminale è Helmut Bien, autore di
Luminapolis.com una piattaforma digitale che
racconta quotidianamente, e non solo durante
la settimana di Luminale, il mondo della luce.
Video, interviste, progetti illuminotecnici, eventi
e mostre in cui la luce è linguaggio espressivo
sono presentati sul portale e sui canali social
collegati proprio per raccontare giorno per
giorno il work in progress di ogni edizione.
Tra i partner di Luminapolis e Luminale c’è
Archilight.it il web magazine sponsorizzato da
Disano illuminazione, tutto dedicato alla luce
e alle sue applicazioni, in cui potete trovare
il racconto del festival con video e immagini
esclusive. In queste pagine una parte del
reportage realizzato dalla nostra redazione a
Francoforte.
46
CASE DI LUCE NEL FIUME
L’area portuale di Offenbach è in
divenire. Nuovi progetti urbani, piste
ciclabili e aree verdi. Un quartiere che
sta crescendo sulle rive del fiume.
Qui giovani artisti hanno installato
sull’acqua le sagome di simboliche
casette e ne hanno illuminato i
contorni con colori intriganti.
Proiettori a LED RGB per raccontare
poeticamente un progetto urbano
ancora in divenire.
SPECIALE
SPETTACOLI DI LUCE DENTRO AL DUOMO
La luce colora e illumina l’altare maggiore del Duomo di Francoforte.
“LichtGestalten”: meditazioni, letture a più voci e la musica dell’organo come
sottofondo. Atmosfere oniriche per esaltare, con le proiezioni luminose,
il significato della fede e della preghiera.
PITTURE LUMINOSE AL MUSEO
DI SCIENZE NATURALI
Le pareti del Senckenberg
Naturmuseum, diventano
grandi tele di creazioni
pittoriche con la luce. Veri
e propri graffitti luminosi
realizzati sulla facciata e
nelle grandi sale del museo,
tra dinosauri, mammuth e
grandi animali impagliati.
Uno spettacolo coinvolgente
anche grazie alla raffinata
colonna sonora.
47
Fatalmente brillante
Matrix LED
www.disano.it
ben david_merlini design & visual communication
INCONTRI
INCONTRI
a cura di Costanza Rinaldi
foto e rendering
Studio Ferrara Palladino
LED & INFRASTRUTTURE
L’importanza
del progetto
Viviamo in un periodo di transizione nel quale il Led
è protagonista ma non è ancora una scelta stabilizzata sul
mercato. Dunque, quali criteri di progettazione applicano
oggi gli studi di Lighting Design di fronte a grandi progetti,
infrastrutture e interventi urbani?
Lo abbiamo chiesto a Cinzia Ferrara fondatrice dello studio
Ferrara Palladino e Associati e attuale presidente dell’Apil
49
INCONTRI
grandi progetti, come infrastrutture o
interventi urbani, solo con i Led?
Intervista a Cinzia Ferrara
architetto e lighting designer
dello Studio Ferrara Palladino
e Associati
F
errara Palladino e Associati è uno
studio professionale di consulenza
illuminotecnica indipendente, fondato
nel 1990. Lo studio promuove uno stile
di progettazione fondato sull’influenza
della luce sull’habitat umano. Creatività
e forte know-how tecnico sono combinati con lo sviluppo originale del prodotto, con un occhio di riguardo verso
la sostenibilità, l’efficienza energetica
e l’utilizzo di strumenti tecnologici innovativi. Abbiamo intervistato uno dei
suoi fondatori, l’architetto Cinzia Ferrara per farci raccontare come affrontano
l’uso dei Led nell’ambito delle infrastrutture.
LIGHTING MAGAZINE Quali criteri di
progettazione applica in un periodo
di transizione come questo, nel quale
il Led è protagonista, ma non è ancora una scelta stabilizzata sul mercato?
Siamo davvero pronti per affrontare
50
Cinzia Ferrara Dipende molto dal progetto e da quali sono i desiderata del
cliente. Sicuramente la tecnologia Led
va per la maggiore, tutti pensano che
sia la soluzione a molti problemi e che
con i Led si possano avere delle prestazioni incredibili e conseguenti risparmi
esorbitanti. Sulla base di queste aspettative ci si muove cercando di fare chiarezza, interpretando le richieste e le
effettive necessità della committenza
anche in relazione al tipo di progetto.
In termini di risparmio energetico, se si
tratta di un interno domestico le differenze con i vecchi sistemi possono essere trascurabili, se viceversa si tratta
di grandi superfici da illuminare e progetti di grandi dimensioni, il Led, se è
utilizzato con criterio, può portare a risultati molto interessanti.
La tecnologia Led va espandendosi
sempre di più, tuttavia, una volta che si
è optato per l’uso di Led, non si è detto
tutto; si è solo aperta una porta piuttosto che un’altra, al di là della quale c’è
un mondo. Occorre una ricerca attenta
per trovare la soluzione migliore, valutando le caratteristiche del progetto, il
luogo e le necessità insite nell’intervento e l’obiettivo da raggiungere.
Le soluzioni adottate per un intervento
meramente funzionale possono essere
molto diverse da quelle compiute per
un progetto più scenografico, d’effetto,
oppure di riqualificazione urbana. Non
è detto che si usino sempre i Led, anche se il nostro studio ne fa uso per più
dell’80% dei casi.
Inoltre, a mio parere, soffriamo ancora di una comunicazione fuorviante
fatta all’introduzione dei Led sul mercato. Di conseguenza oggi ci si trova
di fronte ad aspettative del cliente che
non sempre si possono soddisfare, proprio perché troppo elevate. In molti casi comunque il cliente ci richiede una
soluzione originale, tecnicamente ineccepibile, studiata per quel progetto.
LM Qualche esempio?
Ferrara La Stazione Garibaldi a Milano.
In quel caso si trattava di creare un elemento luminoso unificante, un apparecchio di illuminazione riconoscibile,
presente in tutte le aree della stazione
e declinato in più modelli, a seconda
delle esigenze. In questo progetto a noi
è stato chiesto di studiare e ingegnerizzare l’apparecchio e le sue varianti, curandone anche il prototipo. Fin da
subito ci siamo sforzati di trovare qualcosa che potesse divenire formalmente l’elemento trainante del progetto di
rinnovamento della stazione, allo stesso tempo facile da montare e da manutenere, in una parola semplice e dal
disegno caratterizzante.
LM Expo 2015 e luce. Quanto è stimolante questo appuntamento per i lighting designer oggi? A che punto siamo?
Ferrara Direi che di stimolante c’è ben
poco. Mancano fondi e si muove molto poco, troppo poco. Molte strutture
saranno reversibili, grandi opere non
ce ne sono, i padiglioni esteri sono autosufficienti. La situazione economica è ben presente a tutti e i tempi sono
strettissimi, insomma non vedo proprio
queste grandi opportunità per i lighting
designers. Certo che se l’Expo fosse
INCONTRI
In alto e nella pagina a fianco, viste del progetto
illuminotecncio all’interno della Stazione Garibaldi di
Milano, realizzato dallo studio Ferrara Palladino.
Sotto, l’Aeroporto di Malpensa, dove lo studio sta
lavorando su alcune aree oggetto di rinnovamento in
vista dell’Expo. Qui la scelta si è orientata
verso i Led come elemento integrato
nelle strutture architettoniche.
l’occasione per una nuova partecipazione, una maggiore trasparenza fra le
parti, allora potremmo dire che il settore dell’illuminazione ha mosso qualche
passo in avanti.
LM Smart City e Italia. Esistono dei
progetti “smart” credibili anche da noi
o è un mondo che per il momento appartiene solo all’estero?
Ferrara Se non ricordo male, risale a
10 anni fa un nostro progetto di quello che adesso si chiamerebbe “palo intelligente”. Allora era stato considerato
troppo avveniristico e quindi è rimasto
nel cassetto, purtroppo. In generale, mi
sembra si vada a una velocità molto ridotta, anche se siamo tutti coinvolti assai di frequente in dibattiti e incontri sul
tema. Nella situazione attuale, la crisi economica rappresenta sicuramente
un freno fortissimo, così come la committenza troppo spesso non in grado di
discernere tra una soluzione e un’altra
e orientata unicamente a optare verso
soluzioni al costo più basso.
E’ difficile comunque che oggi un’amministrazione pubblica chieda l’intervento di consulenti specializzati per
comprendere veramente a fondo le diverse opzioni e valutare le scelte da
compiere.
LM Progetti futuri del vostro studio,
nuovi interventi o risistemazione di infrastrutture pre-esistenti?
Ferrara Stiamo lavorando adesso su alcune aree dell’Aeroporto di Malpensa.
Abbiamo completato da poco la progettazione dell’area Duty-free per le
partenze non-Schengen, un’area del
lusso, con brand molto noti non necessariamente rappresentativi del made in
Italy. Abbiamo ideato un controsoffitto
nel quale la tecnologia Led è elemento integrato. Come spesso succede nei
nostri progetti cerchiamo di unire proposte ad alto contenuto tecnico con
soluzioni formali originali, proprio perché crediamo che la luce faccia parte a
buon diritto del processo architettonico
e che non sia separabile da esso. L’originalità di questo progetto risiede nella
soluzione adottata. Non ci siamo limitati a definire quale tecnologia e quale apparecchio, ma abbiamo disegnato
un soffitto nel quale la luce diviene elemento portante, ma non certo unico.
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PROGETTI
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PROGETTI
LUCE su MISURA
per la TORRE del lusso
Nella seconda città del Kurdistan iracheno, il Grand Millenium
Sulaimani hotel rappresenta un ulteriore passo verso lo sviluppo
economico di una regione con una storia tormentata, oggi
impegnata a costruirsi un futuro di pace e prosperità.
La nuova struttura, che svetta al centro della città, è anche
un landmark notturno, grazie a un’illuminazione
architetturale di grande effetto
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PROGETTI
a cura di Chiara Bellocchio
Foto di Matin Hamarahem
Una struttura imponente,
che si sviluppa su 39 piani e culmina con una
grande sfera girevole, che ospita un ristorante
panoramico.
Il Grand Millenium Sulaimani, a pochi mesi
dell’inaugurazione, è già un’icona della città e
della voglia di sviluppo economico, culturale
e sociale della provincia autonoma del
Kurdistan iracheno.
Una vera e propria torre dell’ospitalità a
cinque stelle, che risponde ai canoni del
costruire moderno. Realizzato con materiali
tecnologicamente avanzati l’edificio ha un
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exterior progettato per comunicare con la
realtà circostante, ben visibile anche nelle
ore serali, grazie a un radicale intervento
di lighting che si inserisce nei dettagli della
struttura.
Il nuovo hotel fa parte della catena
internazionale Millennium & Copthorne Hotels
e nasce da una collaborazione con Faruk
Holding, un gruppo che comprende 27 società
impegnate in settori vitali per la ricostruzione
dell’Iraq, come edilizia, telecomunicazioni,
industria, sanità.
L’edificio, progettato da Arkonsult Engineering
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PROGETTI
PROGETTI
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Consultants e costruito da Zarya Costruzioni e
Bina Al Ghad è stato ufficialmente inaugurato
lo scorso 2 marzo, con uno show pirotecnico
che ha letteralmente dato fuoco alla torre.
“È un’altra storia di successo del boom
economico curda”, ha detto il presidente
Barzani nel corso di un discorso di apertura
nella sala da ballo dell’hotel, con centinaia di
invitati.
L’hotel, che si trova a 900 metri sopra il livello
del mare, gode di una vista mozzafiato sulla
città e sulle vicine montagne.
In 39 piani sono distribuite 253 camere, 55
suite di lusso, 7 suite executive e una suite
presidenziale, con servizi per l’ospitalità di
lusso. Grande attenzione è stata data agli
spazi dedicati al food: un ristorante libanese,
uno spazio all-day con cucina internazionale
e un ristorante girevole, elegante, ubicato in
cima alla torre.
Oltre all’ospitalità l’hotel si propone come
sede ideale per meeting, incontri d’affari
ed eventi pubblici. Dispone, infatti, di un
auditorium con una capienza di più di 350
posti con attrezzature audiovisive, nove sale
riunioni di diverse dimensioni e un salone
delle feste per 800 persone.
Accanto alle strutture per il lavoro non
mancano le occasioni per il divertimento e
il relax: un centro benessere, con personal
trainer offre trattamenti termali di lusso,
insieme ad strutture ricreative che includono
piscine interne e all’aperto, campi da tennis,
campi da squash e piste di atletica.
I prossimi mesi rappresentano un periodo
molto intenso per la società promotrice del
progetto, che vorrebbe essere operativa in
questa regione e in tutti i Paesi del Golfo con
altri importanti progetti immobiliare.
“L’apertura del Grand Millennium è un
passo significativo verso la globalizzazione,
verso la conoscenza dell’ospitalità curda e
irachena, ha dichiarato Faruk Mustafa Rasool,
amministratore delegato di Faruk Holding, con il nostro team di professionisti vogliamo
offrire la migliore accoglienza per gli ospiti
locali e stranieri per visitare questa splendida
città e i territori circostanti”.
PROGETTI
Business e turismo dopo la guerra
IL “MIRACOLO” DEL KURDISTAN IRACHENO
Una regione in pieno boom economico, in un paese segnato da una guerra durissima. Non
a caso, il Kurdistan iracheno è stato definito l’altra faccia dell’Iraq a sottolineare come in
questa regione montagnosa al confine con la Turchia e l’Iran, si respiri un’aria molto diversa
da quella del resto del paese. I curdi iracheni, dopo la fine del regime di Saddam Hussein
hanno conquistato un’ampia autonomia. All’interno del nuovo stato federale iracheno il
kurdistan ha un parlamento, una bandiera e un esercito autonomo, costituito dai peshmerga,
i combattenti per l’indipendenza. E proprio l’autonomia da Baghdad rende la regione più
stabile e sicura.
Nel 2011 National Geographic ha inserito il kurdistan iracheno tra le 20 migliori mete
turistiche dell’anno. In effetti, il visitatore si trova ad esplorare un territorio di grande
bellezza naturale, con una concentrazione straordinaria di siti archeologici, a cominciare
dalla cittadella di Erbil, capoluogo della regione, risalente al periodo assiro e considerata il
più antico nucleo urbano ancora abitato.
Grazie allo sfruttamento di importanti giacimenti petroliferi e all’arrivo di investitori
stranieri il paese si sta trasformando rapidamente. Nuove strade, aeroporti, grandi centri
commerciali e alberghi di lusso stanno facendo di questa regione un modello di sviluppo, a
cui guardano con speranza anche i 10 milioni di curdi della Turchia e i 7 in Iran. Il vecchio
sogno della nazione curda, tuttavia, rimane sullo sfondo. Il presidente Masoud Barzani,
infatti, tiene a mantenere buoni rapporti con il premier turco Erdogan ed aspira ad un ruolo
di mediatore tra il governo turco e gli storici oppositori del PKK, il partito nazionalista curdo
in Turchia.
Convivenza pacifica tra etnie e religioni e stabilità politica sono le carte su cui punta il
kurdistan iracheno per proseguire sulla via di uno sviluppo economico che possa aprire una
pagina nuova nella storia tormentata del popolo curdo.
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PROGETTI
IL PROGETTO ILLUMINOTECNICO
Arkonsult con la collaborazione di Michael
Pili (Disano Middle East) e di Disano
Illuminazione (Diego Brognara) ha progettato
il complesso studio illuminotecnico per la
Millennium Tower. Architettura futuristica
tanto predominante sul panorama di giorno
quanto difficile da illuminare di notte. Due
facciate simili e due molto diverse nella
divisione degli spazi hanno portato ad
elaborare progetti differenziati e pensati ad
hoc per le esigenze d’immagine dell’hotel.
Per i dischi del pennacchio e i marcapiano
in testa alla struttura comune per tutti i
quattro lati, inizialmente il concept prevedeva
l’applicazione delle Led Strip: in fase poi di
realizzazione sono state installate alcune
varianti di Microliset IP65 appositamente
progettate con Led blu.
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Il cambiamento è stato compiuto
perché gli apparecchi lineari hanno
performance più affidabili rispetto
alle strip. La cupola, invece, è stata
illuminata con apparecchi Elfo,
anch’essi realizzati nella versione a
Led blu, e con Microfloor a soffitto per
la parte perimetrale dell’attico. Alcuni
Elfo realizzati appositamente con un
fascio pari a 10° a luce bianca sono
stati scelti per tutti i marcapiani frontali
della torre in modo così da scandire la
facciata in tutta la sua altezza.
PROGETTI
Per quanto riguarda la base
della torre in corrispondenza
alla facciata principale, il
progetto illuminotecnico
evidenzia gli incroci delle
fughe della vetrata con
i proiettori Koala anche
in questo caso realizzati
appositamente con Led a
luce blu. Nei corpi scala, per
avere l’effetto delle stringhe
verticali è stato posizionato
a vista l’apparecchio
lineare Liset IP65 realizzato
appositamente con Led blu.
Infine, il perimetro della
base della torre è stato
evidenziato con Liset nella
versione wall washer.
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news
DAL MONDO
ZAGABRIA - CROAZIA
Cattedrale ortodossa: la luce
dialoga con l’architettura
IN UNA DELLE PIAZZE PIÙ FREQUENTATE
DEL CENTRO DELLA CAPITALE CROATA,
UN’ILLUMINAZIONE ATTENTA ALLE
CARATTERISTICHE STORICHE E ARCHITETTONICHE
VALORIZZA LA CATTEDRALE, IMPORTANTE PUNTO
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DI RIFERIMENTO PER LA MINORANZA SERBA IN
CROAZIA.
Costruita nel 1866, secondo il progetto
dell’architetto croato Franjo Klein, la
Cattedrale Ortodossa, detta anche Chiesa della
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news
DAL MONDO
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Trasfigurazione, è la sede del metropolita di
Zagabria, punto di rifermento anche per i serbi
ortodossi che vivono a Lubiana e in Italia.
La Cattedrale è stata restaurata alla fine
dell’Ottocento per mano dell’architetto croato
Hermann Bolle.
La chiesa si affaccia su Piazza Preradovica, uno
dei luoghi più frequantati del centro cittadino,
comunemente chiamata Piazza dei Fiori perché
la mattina è invasa dalle bancarelle.
Dopo il tramonto la piazza pedonale è sempre
animata dagli abitanti e dai tanti turisti. Si deve
la sua realizzazione a un intervento urbanistico
della fine dell’Ottocento.
Nel 1897, infatti, fu demolita una serie di
edifici per dare più risalto alla Chiesa della
Trasfigurazione.
La recente ricostruzione della pavimentazione
della piazza ha permesso un intervento
sostanziale per una nuova progettazione
illuminotecnica decorativa e funzionale dedicata
alla Chiesa.
SCHEDA TECNICA
Illuminazione esterna della
Cattedrale ortodossa di Zagabria
◗ Committente
Chiesa serbo-ortodossa
◗ Progetto illuminotecnico
Luxing (Zagabria), Josip Ušaj,
Telektra (Zagabria)
◗ Progetto elettrico
Telektra (Zagabria)
◗ Prodotti utilizzati
Tex, Bario, Floor (Disano)
Liset Led (Fosnova)
PROGETTO ILLUMINOTECNICO
Il progetto illuminotecnico ed elettrico, ad
opera della società Luxing (Josip Ušaj), con la
collaborazione di Telektra si è orientato verso
la valorizzazione dell’architettura della chiesa
con una modalità non invasiva e il più possibile
rispettosa delle linee architettoniche e dei valori
cromatici originali.
Il corpo centrale della chiesa è illuminato dal
basso con Floor della Disano illuminazione,
apparecchi da terra nei quali sono state
installate sorgenti ad alogenuri metallici con
temperatura colore pari a 3000K. Per coprire
tutto il volume, gli apparecchi seguono il
perimetro dell’edificio, collocati a una distanza
di circa 50 centimetri.
I Led invece sono protagonisti per l’illuminazione
dedicata alle nicchie e ai mosaici decorativi. Per
questi infatti sono stati installati direttamente
sul corpo della Chiesa apparecchi Liset
(Fosnova) di diversa lunghezza. Infine, il
campanile è illuminato con proiettori Bario e
Tex (Disano) a fascio stretto posizionati sugli
edifici vicini. Anche in questo caso sono state
scelte lampade ad alogenuri metallici.
In queste pagine, immagini dell’esterno della Chiesa con la nuova illuminazione,
Apparecchi Floor (Disano) da terra illuminano il corpo della chiesa,
Liset (Fosnova) enfatizzano alcuni dettagli architettonici
e proiettori Bario e Tex (Disano) illuminano il campanile.
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FRANKFURT 30/03 04/04 - 2014
+ light+building
ESPERIENZE di
LUCE WORLDWIDE
Quasi il sette per cento in più
di espositori, in rappresentanza
di 161 paesi: l’appuntamento
biennale di Francoforte si conferma
la fiera leader nel mondo per
l'illuminazione, ingegneria
elettrica, building and home
automation, tecnologia per edilizia.
L’industria dell’illuminazione
nel suo complesso è apparsa
all’altezza delle sfide proposte da
un’economia globale alla ricerca di
nuovi modelli, con meno consumo
di energia e più attenzione alla
qualità di vita
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+ light+building
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I TOPIC trends dell’ultima edizione
IL CAMMINO VERSO LA SOSTENIBILITÀ
di L+B 2014 hanno messo in
evidenza le tendenze e le riflessioni
che, da tempo, agitano il mondo
illuminotecnico e dell’energia, dalle
più importanti, in termini sociali ed
economici, a quelle più specifiche che
riguardano i nuovi approcci creativi.
Lo sviluppo tecnologico, con le nuove
sorgenti Led, ha portato il mondo
della luce, e quindi quello del design,
dell’architettura e non ultimo quello
dell’illuminazione pubblica, a grandi
cambiamenti, che contengono in sé
vantaggi ed opportunità.
Per questo in fiera a Francoforte si
è trattato molto il tema vitale del
futuro, di come costruire in modo
ecosostenibile e a basso impatto
ambientale, di come gestire al meglio
l’energia, in un contesto di grande
concretezza.
Il mondo è chiamato a fare scelte decisive, piani
ambiziosi e obiettivi di cambiamento lanciati
dalla politica ricadono sull’industria, sollecitata a
fornire prodotti e processi produttivi innovativi.
A Francoforte è stato possibile avere una visione
globale del mercato e dei comparti di riferimento.
Attraverso il messaggio “Explore Technology
for Life - la migliore energia è l'energia che non
viene consumata” l’edizione 2014 fornisce uno
spunto tangibile su cui le aziende si sono misurate,
portando i risultati qualitativi ed emozionali delle
loro ricerche e produzioni.
La conservazione delle risorse e l’efficienza
energetica sono le forze trainanti del mercato
dell’illuminazione, il focus dei più grandi colossi
mondiali della luce e, a catena, delle aziende locali,
concentrato tutto sull’epocale trasformazione
delle soergenti tradizionali verso prodotti ad alta
efficienza. Nel mondo il 20% di energia elettrica è
utilizzato per l’illuminazione, ovvio che le industrie
si muovano verso tecnologie come i Led, che sui
grandi numeri portano a risparmi molto importanti.
Una trasformazione che chiama in causa tutti, dalle
amministrazioni pubbliche, fino ai singoli cittadini.
SEMPRE PIÙ SMART
Un fattore decisivo per l’effettivo risparmio
energetico è l’utilizzo delle tecnologie digitali
oggi disponibili per il controllo e la gestione
degli impianti illuminotecnici. Con strumenti di
uso comune, come uno smartphone, già ora è
possibile un controllo della luce, che va molto
oltre la semplice funzione di acceso/spento. La
dimmerizzazione e la modulazione della potenza
nell’illuminazione pubblica, nei grandi edifici, negli
uffici, unita alle nuove sorgenti permette un utilizzo
della luce con criteri completamente nuovi.
La gestione smart della luce è stato sicuramente
uno dei temi dominanti di questa edizione di Light
+ Building. D'altronde ci si aspetta molto anche
in termini di mercato. Il settore della building
automation in Europa viene dato in crescita del
12%. Le vendite di apparecchi d’illuminazione a
Led, in Europa, si stima che possano raggiungere
un valore di 9 miliardi circa di euro entro il 2016
e 14 miliardi entro il 2020. Un impatto economico
importante per l’intero comparto.
A MISURA D’UOMO
Nel cammino luminoso di Light + Building è
emerso un altro punto focale, il rapporto diretto tra
luce ed individuo.
Si è parlato di luce e salute, l’impatto della luce
sul benessere, le prestazioni, la vitalità di ogni
individuo. Questa tematica ha offerto la possibilità
ai produttori di lavorare molto sui nuovi prodotti a
Led, verificando attraverso la ricerca la possibilità
di adattare il colore della luce artificiale a quella
naturale, quindi al bioritmo umano, aiutando
l’uomo a interagire meglio col mondo abitativo
(apparecchi per interior) e adattandosi al mondo
esterno (apparecchi stradali-outdoor).
A tal proposito è interessante costatare come i
produttori abbiano dato grande rilevanza alla resa
cromatica degli apparecchi. Negli anni la tecnologia
2.458 partecipanti (+ 7%)
6 giorni
211.500 visitatori
professionali provenienti
da 161 paesi (+ 8 %)
240.000 mq di esposizione
22 padiglioni
Hashtag
#efficienza energetica
#tecnologia e servizi #energia
rinnovabile #lighting design
#creatività applicata
Led è molto migliorata ed oggi si
propongono prodotti in grado di
restituire sia i colori freddi che quelli
caldi in egual misura. Potremmo dire
che siamo sulla buona strada.
Una nota a parte merita il capitolo
Oled, osannati, bistrattati, sono
rimasti in sordina in questa edizione,
dimostrando che non sono ancora
pronti a spiccare il volo, se non
come elementi decorativi o di
intrattenimento. Alcuni produttori
infatti li hanno utilizzati per
installazioni interattive o inseriti in
contesti progettuali idonei solo al
mondo del lusso. Dobbiamo aspettare
ancora alcuni anni per visionare
ulteriori utilizzi, forse la prossima
edizione di Light and Building.
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+ light+building
Risparmio energetico e alta resa cromatica
La QUALITÀ dei prodotti Disano
per il nuovo MERCATO GLOBALE
NEL PIÙ IMPORTANTE
appuntamento mondiale per il
mercato dell’illuminazione lo
stand della Disano ha tenuto
alta la bandiera del Made in
Italy, presentando prodotti
all’altezza dei nuovi standard
tecnologici, per il risparmio
energetico e l'alta resa
cromatica, con il pregio di una
qualità estetica elevata.
Ben supportati da un
allestimento di grande efficacia
gli apparecchi della Disano
sono apparsi in grado di recitare
un ruolo da protagonisti. “Gli
apparecchi d’illuminazione
riconquistano il centro della
scena – ci conferma l’architetto
Paolo Armenise progettista
dello stand. Nell’edizione
precedente della fiera la
grande evoluzione tecnologica
delle sorgenti e l’incredibile
miglioramento degli standard
prestazionali degli apparecchi
erano il tema principale. Oggi
che la tecnologia è più matura,
per una grande azienda come la
Disano, gli alti standard tecnici,
sono dati per acquisiti e si può
rimettere al centro la qualità e
l’estetica degli apparecchi”.
Uno stand, quindi, disegnato
con forme e colori essenziali,
con sfondi in bianco e nero, per
dare la massima visibilità ai
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prodotti esposti. Ad arricchire
la scenografia, nelle zone di
passaggio, grandi immagini
fotografiche, appositamente
realizzate per lo stand, in cui le
forme degli apparecchi sono
messe in relazione ai movimenti
del corpo di una modella. Un
effetto scenografico di grande
suggestione che sottolinea la
ricerca estetica presente anche
in apparecchi che hanno una
funzione essenzialmente tecnica.
L’altro grande tema che si
impone nella situazione attuale
è quello della sostenibilità,
rappresentata dalla scelta per
lo stand di materiali essenziali,
come legno naturale e ferro,
ma che emerge soprattutto
nella filosofia generale della
presentazione della Disano,
improntata a una grande
concretezza.
L’azienda ha scelto di mostrare
le più importanti famiglie
di prodotti, che offrono la
possibilità di realizzare progetti
di luce con grandi prestazioni
e senza sprechi, né di energia
né di materiali. Nelle pagine
che seguono alcune immagini
dello stand Disano illuminazione
a Light+Building 2014 e
una selezione dei prodotti
presentati.
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+ light+building
L’efficienza energetica è la chiave dello sviluppo
sostenibile. Disano oggi è in grado di proporre
apparecchi che consumano meno e migliorano
sensibilmente la qualità della luce. Prodotti
tecnologicamente avanzati, gestibili anche a
distanza, già pronti per la città intelligente.
ROLLE
Un design essenziale e 5 versioni
con diverse curve fotometriche fanno
di Rolle l’apparecchio a LED di ultima
generazione che meglio si adatta ai
diversi percorsi urbani. Progettato per
garantire le migliori performance in vie di
grande comunicazione così come
nelle strade residenziali,
Rolle assicura un elevato
risparmio energetico
con un’illuminazione di alta qualità. È
dotato di un sistema a ottiche combinate
realizzate in PMMA ad alto rendimento,
resistente alle temperature elevate e ai
raggi UV.
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DISCO
Questo apparecchio, dal design riconoscibile
e pulito, si inserisce nell’ambito dell’arredo
urbano. Disponibile in varie versioni grazie alla
possibilità di scegliere per il montaggio su palo
centrale, laterale o a sospensione, si adatta
alle piste ciclabili, come alle strade pedonali
o i percorsi attrezzati.
Pensato per la Smart City, Disco è dimmerabile
e può essere gestito da un telecomando
a onde convogliate o da sistemi WI-FI.
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I LED sono diventati l’opzione
migliore per l’illuminazione
stradale non solo per l’effettivo
risparmio energetico, ma
anche per la qualità della luce
nell’ambito dell’arredo urbano.
STELVIO e MINISTELVIO
Progettati per le nuove sorgenti e i nuovi sistemi di
gestione e controllo della luce Stelvio e Ministelvio
sono dotati di sistema di controllo che riduce
automaticamente la corrente in caso di aumento anomalo
della temperatura. Queste caratteristiche permettono di
ottenere una durata di vita superiore a 50mila ore.
Con Stelvio è possibile scegliere tra una minore quantità
di corrente che riduce i consumi e una maggiore
illuminazione per ridurre il numero di apparecchi; è
disponibile nelle versioni a 14,18,22,36,54,72 LED.
ASTRO
Equipaggiato con LED di ultima generazione, Astro
risponde alle esigenze di progettazione d’esterni e
d’interni. Con una potenza fino a 250 Watt arriva a
30.000 Lumen e quindi può sostituire un apparecchio da
400 W, con un risparmio energetico importante.
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La rivoluzione del
design. Le sorgenti LED
fanno nascere nuove
forme che conferiscono
un particolare valore
estetico anche ad
apparecchi tecnici.
EXPO (design A. Pedretti)
Una famiglia di bollard per esterni
progettata con due criteri guida:
la massima versatilità e la valenza estetica
della luce. Il design estremamente lineare
e asimmetrico sfrutta in modo innovativo
la rifrazione della luce sull’apparecchio
stesso. Il corpo dell’apparecchio si illumina
completamente sul suo fronte regalando
all'ambiente circostante in cui è inserito
una presenza luminosa e scenografica di
forte impatto, sempre in accordo con le
prerogative antinquinamento luminoso.
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CRIPTO
Le ottime performance di questo proiettore in termini di
risparmio energetico ed efficienza luminosa si accompagnano
ad una durata che raggiunge le 50mila ore, con materiali
dotati di protezione IP66 per le installazioni esterne.
Oltre alle sorgenti luminose a LED di ultima generazione,
che garantiscono da 3.720 a 10.200 Lumen, con una
temperatura colore idonea a non modificare la percezione
dei materiali (4000K) e una resa cromatica molto
buona (CRI 80), l’apparecchio CRIPTO è disponibile in 2
dimensioni (piccola e media). La tecnologia e il design più
razionale sono pensati per la riduzione dei consumi e sono
rivolti alla necessità sempre più frequente di sostituire
apparecchi ormai obsoleti.
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+ light+building
LED PANEL
Grazie al design originale, studiato
per l’inserimento negli allestimenti
di punti vendita di grandi
dimensioni o per uffici, LED PANEL
è la scelta migliore per un’ottima
diffusione della luce.Con le sorgenti
a LED il risparmio energetico va
oltre il 30% rispetto alle tradizionali
T5 e addirittura oltre il 60% in
confronto alle T8. Con una durata
di vita di 50mila ore, LED PANEL
risponde al meglio alle esigenze
degli impianti con accensione
prolungata. Disponibile con fattore
di abbagliamento UGR <19 e CRI 90.
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RAPID SYSTEM
Forma semplice, affidabilità e sicurezza nelle
prestazioni. Questa storica famiglia di apparecchi
Disano si presenta in una nuova versione ancora
più adatta ai grandi progetti d’illuminazione,
come i centri commerciali. Sfruttando al meglio
le caratteristiche dei LED, Rapid System è in
grado di assicurare il massimo livello di comfort
e di funzionalità. I tubi Led si possono ruotare
per orientare la luce e ottimizzare la resa
degli accessori ottici.
Tecnologie per la vita.
Tutela della salute, benessere
ed efficienza sul posto di lavoro,
massimo comfort nel punto
vendita. Sono i nuovi obiettivi
di chi progetta l'illuminazione
di ultima generazione.
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FRANKFURT 30/03 04/04 - 2014
+ light+building
Colori al naturale.
Le sorgenti LED con
le ultime tecnologie
aumentano sensibilmente
la fedeltà nella resa
dei colori.
Un progresso
fondamentale nel settore
del retail.
OFFICE
Famiglia completa di apparecchi
da interni, da incasso in
policarbonato. Nella versione
a LED a risparmio energetico,
danno la corretta illuminazione
ad una qualità molto elevata,
con una perfetta resa del colore
(CRI 9O). Grazie alla tecnologia
Crisp White Light Philips, con una
sola sorgente LED si ottiene la
temperatura di colore ideale per
il bianco e per i colori saturi. Le
diverse dimensioni consentono di
sostuire l’impianto preesistente
senza intervenire sulle strutture.
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GOTHAM
Uno dei proiettori storici
di Fosnova si rinnova con
la tecnologia LED di ultima
generazione e sceglie
anch’esso Crisp White Light
Philips. Apparecchio perfetto
per creare la migliore
scenografia luminosa nei punti
vendita: dal design elegante,
è orientabile e dunque
facilmente inseribile in
qualsiasi tipo di allestimento
d’interni.
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+ light+building
Gestione intelligente.
La facilità di connessione
in rete è il presupposto
per creare sistemi
smart che consentono
di modulare la luce,
con ulteriori risparmi
soprattutto sui grandi
impianti.
SELF
Grande versatilità ed eccelente qualità
della luce. Sono queste le caratteristiche
dei faretti Self, una famiglia completa
di prodotti in varie misure per
l’inserimento perfetto in qualsiasi
allestimento. Le sorgenti LED di ultima
generazione garantiscono risparmio
energetico, una emissione che va dai
1000 ai 5000 lumen e soprattutto una
perfetta resa dei colori con CRI 90.
80
Fly UP