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Diapositiva 1 - IPASVI
Collegio Provinciale IPASVI di Gorizia “ Nuove prospettive per gli infermieri a fianco dei cittadini”. Gorizia, 16 maggio 2015 L'infermiere e le opportunità di sviluppo nel panorama normativo attuale Dott.ssa Orietta Masala Presidente Collegio IPASVI Gorizia • Da dove siamo partiti (60 anni collegi IPASVI) • Il sistema sanitario e la popolazione • Il patto della salute -l’assistenza ospedaliera ed il territorio • Elementi di sviluppo delle professioni e il futuro 11/08/2016 Masala Orietta Premessa In Italia, i natali della professione si collocano verso fine dell‘800 - primi del ‘900 quando alcune donne dell’aristocrazia italiana e straniera, aprono le prime scuole per infermiere richiamandosi a Florence Nightingale e alla sua rivoluzione ideale e formativa. Tante sono state le tappe che poi hanno portato gli infermieri, verso mete professionalmente qualificate e qualificanti. 11/08/2016 Masala Orietta 60 anni 11/08/2016 Masala Orietta Premessa Poco più di sessant’anni che, soprattutto nella loro ultima parte, hanno segnato un costante sviluppo della professione: l’istituzione del profilo professionale, l’abrogazione del mansionario, le lauree di primo e secondo livello, i master, i dottorati di ricerca, la dirigenza infermieristica, fino alla recente riproposizione della mai abbandonata idea delle specializzazioni e dell’infermiere specialista. 11/08/2016 Masala Orietta L 243/1980 IL PERCORSO LEGISLATIVO PER LA PROFESSIONE INFERMIERISTICA (inf. generici) L 795/1973 (Strasburgo) L 124/1971 (maschi) DPR 775/1965 (DAI) DM509 DM270 (atenei) (atenei) RD 2330/1929 DM739 L 42 /99 L 251 /2000 (profilo) mansionario (dirigenza) 1929-1980 1994 1999 11/08/2016 2000 DI 2-4-01 (Classi di laurea) 2001 Masala Orietta L 1-2002 L 69 (equipoll) (defibrill) 2002 2004 L 43 /2006 (coordin) 2006 DM 509/99 : Formazione infermieristica Formazione avanzata DOTTORATO DI RICERCA (180 CFU) MASTER 2° LIVELLO (60 CFU) LAUREA SPECIALISTICA (120 CFU) MASTER 1° LIVELLO (60 CFU) LAUREA IN INFERMIERISTICA (180 CFU) 11/08/2016 Masala Orietta Formazione base 11/08/2016 Masala Orietta Gli infermieri del Servizio sanitario nazionale “invecchiano”. Dal 2009 al 2012 quelli tra i 30 e i 39 anni sono diminuiti in tutta Italia (da oltre il 10% al Nord, a più del 7% al Sud), mentre sono aumentati i professionisti soprattutto tra i 40 e i 49 anni, ma anche quelli delle fasce di età successive. Emorragia del personale sanitario - L’organico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sta subendo una costante contrazione. Rapporto Osservasalute 2014 Calo occupazionale ad un anno dalla laurea. 11/08/2016 Masala Orietta 11/08/2016 Masala Orietta Contesto Crisi economica che ha prodotto il contenimento del Fondo sanitario e richiesto una spending review anche nel Servizio Sanitario Nazionale. Preoccupa, infine, l’inadeguatezza degli investimenti destinati alla prevenzione e l’aumento della cronicità a causa dell’invecchiamento della popolazione. A questo riguardo, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico OCSE (Health at a Glance Europe 2012) evidenzia che il nostro Paese destina solo lo 0,5% della spesa sanitaria totale all’attività di prevenzione, quota che ci colloca agli ultimi posti tra i 30 Paesi dell’OESE. L’OCSE però a gennaio rispetto al livello dei servizi ha inserito il nostro Paese tra i migliori per la qualità dell’ sistema e per i risultati raggiunti. 11/08/2016 Masala Orietta 11/08/2016 Masala Orietta Contesto Invecchiamento inarrestabile, oltre un italiano su 5 ha più di 65 anni – I “giovani anziani” (ossia i 65-74enni) sono oltre 6 milioni, pari al 10,6% della popolazione residente. Gli “anziani” (75-84 anni) sono più di 4 milioni e rappresentano ben il 7,6% del totale della popolazione La componente femminile è più numerosa: nel 2013, infatti, le donne rappresentano l’83,2% del totale degli ultracentenari. Rapporto Osservasalute 2014 11/08/2016 Masala Orietta 11/08/2016 Masala Orietta Contesto L'aumento dell'aspettativa di vita è accompagnata da un allargamento della platea di cittadini affetti da patologie cronico degenerative (23,4 milioni di persone nel 2010ISTAT) che richiederanno estensività e continuità assistenziale, orientamento all'autocura, educazione ed informazione sanitaria oltre che interventi assistenziali svolti in luoghi di prossimità alla quotidianità di vita. Rapporto Osservasalute 2014 11/08/2016 Masala Orietta Patto per la salute approvato a luglio 2014 Intenti ambiziosi……. ma realizzabili? Quando? 11/08/2016 Masala Orietta Patto per la Salute 2014/2016 ART 22 Gestione e sviluppo delle risorse umane 1. Al fine di garantire la nuova organizzazione dei servizi sanitari regionali, con particolare riferimento alla riorganizzazione delle rete ospedaliera, ai servizi territoriali e le relative forme di integrazione, alla promozione della salute e alla presa in carico della cronicità e delle non autosufficienze e di garantire un collegamento alla più ampia riforma della Pubblica Amministrazione, si conviene sulla necessità di valorizzare le risorse umane del Servizio Sanitario Nazionale e di favorire l’integrazione multidisciplinare delle professioni sanitarie e i processi di riorganizzazione dei servizi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica 11/08/2016 Masala Orietta Patto per la Salute 2014/2016 ART. 3 ASSISTENZA OSPEDALIERA Va adottato, senza ulteriori rinvii, il regolamento sugli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi in attuazione del decreto 95/2012 dell’ex ministro Balduzzi. Entro il 31 dicembre 2014 Stato e Regioni dovranno anche stipulare un’intesa sugli indirizzi per la piena realizzazione della continuità assistenziale ospedaleterritorio. Entro 6 mesi dalla stipula del Patto sarà inoltre definito un documento di indirizzo sull’appropriatezza riabilitativa, “per garantire alla persona con disabilità un percorso riabilitativo integrato all’interno della rete riabilitativa”. 11/08/2016 Masala Orietta Patto per la Salute 2014/2016 ART.5 Assistenza territoriale 15. Per un efficientamento del settore delle cure primarie, si conviene che è importante una ridefinizione dei ruoli, delle competenze e delle relazioni professionali con una visione che assegna a ogni professionista responsabilità individuali e di equipe su compiti, funzioni e obiettivi, abbandonando una logica gerarchica per perseguire una logica di governance responsabile dei professionisti coinvolti prevedendo sia azioni normativo/contrattuali che percorsi formativi a sostegno di tale obiettivo. 11/08/2016 Masala Orietta Patto per la Salute 2014/2016 ART. 4 UMANIZZAZIONE DELLE CURE Il Patto vi dedica un intero articolo, prevedendo uno specifico impegno in questo senso da parte delle Regioni e la predisposizione di un programma annuale di umanizzazione delle cure che comprenda un progetto di formazione del personale e un’attività progettuale in tema di cambiamento organizzativo, indirizzato prioritariamente all’area critica, alla pediatria, alla comunicazione, all’oncologia e all’assistenza domiciliare. Il grado di soddisfazione dei cittadini sarà monitorato in maniera continuativa e omogenea tra le Regioni, così da consentire l’avvio di azioni correttive. 11/08/2016 Masala Orietta Documento di Economia e Finanza 2015 1. Ripensare il Servizio Sanitario in un'ottica di sostenibilità ed efficacia 2. Patto per la salute oper il triennio 2014-2016 3. Ridisegnare i Lea e adottare l’approccio del Health Techonology Assessment 4. Revisione e aggiornamento del sistema di remunerazione delle prestazioni sanitarie e servizi migliori 5. Legge cornice sull’autismo 11/08/2016 Masala Orietta Il futuro Il ridisegno delle competenze è l’occasione per una riflessione sull’impostazione dei processi clinico assistenziali e su come il dispiegamento delle potenzialità delle diverse professioni, a cominciare proprio da quella infermieristica, possa consentire di recuperare efficienza, appropriatezza, prossimità e continuità nella risposta sociosanitaria. 11/08/2016 Masala Orietta COMMA 566 Dalla Legge di stabilità: “comma 566. Ferme restando le competenze dei laureati in medicina e chirurgia in materia di atti complessi e specialistici di prevenzione, diagnosi, cura e terapia, con accordo tra Governo e regioni, previa concertazione con le rappresentanze scientifiche, professionali e sindacali dei profili sanitari interessati, sono definiti i ruoli, le competenze, le relazioni professionali e le responsabilità individuali e di équipe su compiti, funzioni e obiettivi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, tecniche della riabilitazione e della prevenzione, anche attraverso percorsi formativi complementari. Dall’attuazione del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica". • • • le competenze attuali di queste professioni sono stati “legiferate” dalle leggi di riferimento (42/99, 251/00 e 43/06) e la norma della legge di stabilità non le mette in discussione 2011 attivazione tavolo congiunto tra Ministero della Salute e alcune Regioni, coordinate dalla Regione Veneto 2014 l’ Accordo, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislative 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, recante “istituzione di una Cabina di Regia per il coordinamento nazionale sulla regolazione della vita professionale ed organizzativa degli operatori del sistema sanitario” Saverio Proia Consulente per le professioni sanitarie e le relazioni sindacali . Ministero della Salute 11/08/2016 Masala Orietta Per dare attuazione a questo obiettivo, così innovativo e certamente discontinuo con la vigente organizzazione del lavoro sanitario, il Ministero della Salute ha proposto, tra le altre proposte, agli altri Ministeri, che hanno convenuto, che è prioritario implementare le competenze degli infermieri e delle altre professioni sanitarie al fine di avviare una profonda innovazione dell’organizzazione del lavoro in sanità funzionale non solo a valorizzare allo stesso tempo ruolo e funzione dei professionisti della salute ma soprattutto a fornire prestazioni sanitarie sempre più efficaci ed efficienti ai cittadini non solo in ospedale ma soprattutto nel territorio, costituendo quest’ultima la sfida più rilevante nell’innovazione. Saverio Proia Consulente per le professioni sanitarie e le relazioni sindacali . Ministero della Salute 11/08/2016 Masala Orietta 11/08/2016 Masala Orietta 11/08/2016 Masala Orietta 11/08/2016 Masala Orietta Dove e come investire • Il sapere infermieristico, la sua riconoscibilità e concreta diffusione, sono la base non solo della specializzazione, ma soprattutto dei vantaggi competitivi, della legittimazione e dello status degli infermieri • Gli assetti organizzativi individuano la quantità e la natura (contendibile o meno) delle posizioni disponibili, si tratta di identificare le opzioni di fondo più adatte a valorizzare le potenzialità della professione • Le capacità degli infermieri (di natura non strettamente professionale) che devono essere sviluppate sulla base di alcuni “vantaggi competitivi””, quali – la capacità di «riconnettere e ricucire» (integrazione professionale e organizzativa) – visione olistica dei bisogni delle persone – approccio organico alla gestione di processi complessi Nuovi assetti organizzativi I nuovi assetti organizzativi producono: • Rimodulazione delle strutture di offerta • Riposizionamento degli ospedali • Focalizzazione sui processi e sulle reti • Strutture di cura intermedie • Nuova centralità della dimensione territoriale 11/08/2016 Masala Orietta Nuove prospettive • Focalizzazione sulla cronicità e fragilità • Passaggio dall’ospedale al territorio • Riorganizzazione degli ospedali per intensità di cura, con piastre o piattaforme interdisciplinari • Ridefinizione delle modalità di funzionamento e organizzazione della medicina generale con formule associative con un maggiore spazio per la professione infermieristica – infermiere di famiglia e di comunità • Forte integrazione multiprofessionale e centratura sui percorsi trasversali 11/08/2016 Masala Orietta Finestre di opportunità Nuovi modelli organizzativi sempre più frequenti negli atti istituzionali e aziendali • Utilizzo di processi assistenziali come criterio prevalente di progettazione organizzativa • La nascita di figure nuove come quella del bed manager • L’emergere di strutture a «bassa intensità clinica» a prevalente gestione infermieristica • La nascita di nuove articolazioni del territorio finalizzate ad una presa in carico multidimensionale e interdisciplinare (le case della salute ad esempio) 11/08/2016 Masala Orietta Conclusioni Per la sostenibilità del Sistema Sanitario e per garantire ai cittadini una buona e appropriata assistenza: • Bisogna Investire sugli infermieri • Bisogna che si tenga presente che i processi di cura non si fanno senza sinergie, confronto di saperi, di metodi e di modelli e senza rivedere capacità e ambiti di competenza 11/08/2016 Masala Orietta 11/08/2016 Masala Orietta