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Sergi Concetta
EVENTI AVVERSI DEI FARMACI A BERSAGLIO BIO-MOLECOLARE CONCETTA SERGI ARNAS GARIBALDI UOC ONCOLOGIA MEDICA NUOVI FARMACI “INTELLIGENTI” I TUMORI CHE BENEFICIANO MAGGIORMENTE DEI NUOVI FARMACI •Linfomi e mielomi • Rituximab (Mabthera) • Bortezomib (Velcade) •Carcinoma mammella •Trastuzumab (Herceptin) •Bevacizumab (Avastin) •Lapatinib (Tyverb) •Pertuzumab (Perjeta) •Everolimus (Afinitor) •Carcinoma colon-retto •Bevacizumab (Avastin) •Cetuximab (Erbitux) •Regorafenib (Stivarga) •Aflibercept (Zaltrap) •Carcinoma polmone •Carcinomi dello stomaco (NSCLC) •Trastuzumab (Herceptin) •Gefitinib(Iressa) •Ramucirumab(Cyramza) •Erlotinib (Tarceva) •Crizotinib (Xalkori) •Carcinomi dell’ovaio •Afatinib (Giotrif) • Bevacizumab(Avastin) •Bevacizumab (Avastin) •Tumori ORL •Cetuximab (Erbitux) •Carcinomi del rene •Sorafenib (Nexavar) •Sunitinib (Sutent) •Axitinib (Inlyta) •Pazopanib (Votrient) •Temsirolimus (Torisel) •Everolimus (Afinitor) •GIST, LMC, HHC • Sorafenib (Nexavar) •Imatinib (Glivec) Targeted Therapies INIBIZIONE MULTI -TARGET IN TERAPIA ONCOLOGICA •Recettori tyrosin-chinasici hanno un ruolo cruciale su carcinogenesi •Le mutazioni di questi recettori contribuiscono allo sviluppo e alla progressione tumorale •L’inibizione di TKR “multipli”dovrebbe prevenire la progressione biologica del tumore • i TKR sono espressi in diversi tipi cellulari e in molti tumori Recettore Localizzazione(i) Ruolo (i) del recettore Tipi di tumore PDGFR Periciti, cellule tumorali Crescita tumorale, angiogenesi, maturazione e mantenimento vasale Rene, NSCLC, osteosarcoma, epatocarcinoma, GIST, mammella, glioma, ovaio VEGFR Cellule endoteliali e tumorali Crescita tumorale, angiogenesi RENE, COLON-RETTO, NSCLC, SARCOMA (alcuni), MM, prostata, ovaio , mammella KIT Cellule tumorali Crescita tumorale GIST, AML, SCLC, MAMMELLA , OVAIO, CERVICE , MELANOMA , TESTICOLO RET Cellule tumorali Crescita tumorale Carcinoma tiroide FARMACI A BERSAGLIO BIO-MOLECOLARE EGFR Cetuximab Panitumumab Erlotinib Gefitinib Afatinib EVEROLIMUS TEMSIROLIMUS M-TOR MULTITARGET Lapatinib Sunitinib Sorafenib VEGF HER-2 BEVACIZUMAB AFLIBERCEPT AXITINIB TRASTUZUMAB PERTUZUMAB zelboraf REGORAFENIB crizotinib VEGFR-2-TIE2 RET, RAF , C-KIT B-RAF V600 ALK EFFETTI INDESIDERATI DEI FARMACI A BERSAGLIO BIO-MOLECOLARE Cosa devono sapere gli operatori sanitari Cosa possono fare i pazienti Management profilattico Gestione reattiva Gestione multidisciplinare del paziente Management preventivo •Gestione proattiva del paziente •Stretto follow-up •Educazione del paziente Management terapeutico •Riconoscimento precoce del grading •Impostazione della terapia appropriata •Multidisciplinary teams (radioterapisti, dermatologi, oncologi, odontoiatri, farmacisti, infermieri, nutrizionisti, Wound Care specialists) Per gentile concessione della Dr.ssa Ricciardi REAZIONI CORRELATE ALL’INFUSIONE •Dose da carico (cetuximab 400 mg/mq ev250 mg/mq, trastuzumab 8-6 mg/kg ev -4-2 mg/kg). •In > 10 % dei pz •Reazioni all’ infusione (Rituximab) •Reazioni anafilattiche/ipersensibilità •Nei primi 15 minuti -----sospendere infusione •Se tardiva o in infusione successiva: Reazione di GRADO 1 Proseguire con infusione lenta Reazione di GRADO 2 proseguire con infusione lenta e trattare i sintomi REAZIONE DI GRADO 3 E 4 (1%) Interrompere infusione e trattare i sintomi TOSSICITA’ CUTANEA CARATTERIZZATA DA : •Rash cutaneo: Eruzione cutanea facciale Eritema diffuso (Tossicita’ piu’ frequente dei farmaci anti-EGFR) •Sindrome mano-piede (EPP) •Prurito , pelle secca , desquamazione , ipertricosi o paronichia •Ipersensibilità alla luce, fotofobia TOSSICITA’ CUTANEA E FARMACI BIOLOGICI Dermatologic toxicity Skin toxicity appears within the first 6 weeks and, if treated, it heals in a short time. Acne-like rash Postinflammatory effects Dry skin Fissure Paronychia Pruritus 1 2 3 4 5 6 7 8 Wk of EGFR-Targeted Therapy Van Cutsem E. Oncologist. 2006;11:1010-1017. Lacouture ME, et al. J Clin Oncol. 2010;28:1351-1357. Scope A, et al. J Clin Oncol. 2007;25:5390-5396. 9 Correlation of Rash and Survival in Cetuximab-Treated Patients No reaction 16 Grade 1 rash Grade 2 rash Grade 3 rash Survival (Mos) 14 12 10 8 6 4 2 0 Study: CRC[1] 9923 CRC[2] 0141 CRC[3] BOND CRC[4] Pancreatic[5] HNSCC[6] 1. Saltz LB, et al. ASCO 2001. Abstract 7. 2. Saltz LB, et al. J Clin Oncol. 2004;22:1201-1208. 3. Cunningham D, et al. N Engl J Med. 2004;351:337-345. 4. Van Cutsem, et al. EORTC/NCI 2004. Abstract 279. 5. Xiong HQ, et al. J Clin Oncol. 2004;22:2610-2616. 6. Kies MS, et al. ASCO 2002. Abstract 925. MODIFICAZIONI CUTANEE INDOTTE DA anti-EGFR I Cheratinociti esprimono EGFR in alta concentrazione negli strati basale e sovrabasale. Lo strato basale ed il follicolo contengono stem cells che differenziano in cheratinociti e migrano in superficie formando lo strato corneo. Il follicolo pilifero presenta un’alta concentrazione di cheratinociti. L’inibizione di EGFR nei cheratinociti basali induce arresto della crescita e prematura differenziazione. Il rilascio di fattori chemotattici (CXCLs, CCLs) ed il reclutamento di leucociti determinano apoptosi, danno tessutale e vasodilatazione. Riduzione dello strato corneo dell’epidermide, abnorme maturazione e differenziazione , danno cutaneo PARAMETRI PER QUANTIFICARE TOSSICITA’ CUTANEA Tipo Di Lesione Papule o pustole (grado A e B) Area Totale Di Superficie Corporea Interessata < 50% o > 50% Densità Delle Lesioni Numero di lesioni per area di superficie corporea interessata Sintomaticità Assenza o presenza di sintomi ed interferenza con le attività della vita quotidiana Toxicities Skin Rash • Grade 1: eruzione maculare o papulare o eritema senza sintomi • Grade 2: eruzione maculare o papulare o eritema associato a prurito o altri sintomi moderati; desquamazione localizzata o altre lesioni che interessano < 50% BSA Toxicities Skin Rash • Grade 3: severa,generalizzata eritrodermia o eruzione cutanea maculare, papulare o vescicolare; desquamazione che interessa ≥50% BSA; dermatite generalizzata esfoliativa , ulcerativa o bollosa (5-20% dei pazienti) Pz in terapia con panitumumab Pz in terapia con erlotinib Consigli per la gestione del rash cutaneo/acne Gestione evento Rash/acne Grado 1 • Steroidi topici ( Hydrocortisone 1% o 2.5% crema) o in alternativa tacrolimus pomata b.i.d. • Antibiotici topici b.i.d. (clindamicina 1-2% gel, eritromicina 1-2%, metronidazolo 1%) Vit K1 Rash/acne Grado 2 • Antibiotici orali per 6 settimane (doxiciclina 100 mg b.i.d., minociclina 100 mg b.i.d., ossitetraciclina 500 mg b.i.d.) • Interrompere gli antibiotici topici eventualmente utilizzati Corticosteroidi os: Metilprednisolone 0,4mg/Kg, Prednisone 0,5mg/Kg, per massimo 10 gg. Antistaminici os • Steroidi topici o in alternativa tacrolimus pomata b.i.d. Rash/acne Grado ≥3 • Antibiotici orali per 6 settimane (doxiciclina 100 mg b.i.d., minociclina 100 mg b.i.d., ossitetraciclina 500 mg b.i.d.) • In caso di sospetta infezione cutanea (croste gialle, secrezione purulenta o dolorosa della pelle/narici): - passare agli antibiotici orali ad ampio spettro/copertura verso i Gram• Considerare un tampone cutaneo per l’esame colturale • Steroidi topici o in alternativa tacrolimus pomata b.i.d. Antistaminici im/ev Alla risoluzione del grado 3 eventuale terapia preventiva con tetracicline Consigli per i pazienti Avvisare il paziente di: •proteggere la cute utilizzando prodotti dermatologici privi di alcol e profumi, rasature regolari •ridurre l’esposizione alla luce solare utilizzando un abbigliamento adeguato, un cappello e creme solari a elevato fattore di protezione UVA/UVB (> 30) •informare immediatamente il medico se compare rossore della cute •utilizzare corticosteroidi topici, ammonio lattato e creme idratanti con urea < 3% in presenza di Modified from Lacouture ME et al. Expert Rev Anticancer Ther 2013;13(6):721- 728; secchezza della cute. SKIN RASH FROM ERLOTINIB EXPERT PANEL ON DOSE REDUCTION AND TREATMENT INTERRUPTION Grado 1 No riduzione di dose o interruzione del trattamento Grado 2 No riduzione di dose o interruzione del trattamento . Se distress per il pz (impatto su QoL) o non risposta a terapia medica , sospendere per 3-5 giorno e poi riprendere a dose piena . Se l’evento avverso si ripresenta entro 15 giorni considerare riduzione di dose Grado 3 interrompere il trattamento fino a miglioramento al grado 2. poi riprendere erlotinib a dosi ridotte . Alla ripresentazione dei sintomi con dose ridotta interrompere definitivamente terapia Grado 4 interrompere definitivamente erlotinib senza tentare riduzione di dose Gridelli C et al Crit/Rev Oncol/Hematol 2008 GESTIONE PRATICA TOSSICITA’ CUTANEA GRADO ≥ 3 IN PAZIENTI IN TERAPIA CON ANTI-EGFR EV (CTCAE v4.0) V4 Insorgenza di sintomi cutanei di GRADO ≥ 3 Somministrazione di farmaco Insorgenza iniziale Sospendere 1 o 2 dosi Alla seconda insorgenza Alla terza insorgenza Alla quarta insorgenza Sospendere 1 o 2 dosi Sospendere 1 o 2 dosi Interrompere permanentemente Esito Regolazione della dose Miglioramento (grado < 3) Continuare al 100% dose Non risolto Interrompere permanentemente Miglioramento (grado < 3) Continuare con dose all’80 % Non risolto Interrompere permanentemente Miglioramento (grado < 3) Continuare al 60% della dose Non risolto Interrompere permanentemente ------------ ---------------- ANTI –EGFR Toxicities Radiation Dermatitis Grade 4: tossicità cutanea generalizzata con formazione di vesciche o esfoliativa o ulcerativa. Lesioni cutanee e sintomi Esulcerazione estensiva con sanguinamento spontaneo** Radioterapia Interrompere e rivedere piano di cura Cetuximab Interrompere Igiene con detergenti delicati Utilizzare prodotti emollienti-idratanti (Quinovit® omega, Xderit®, Quinovit plus®, Biafin emulsione®, Cetafil® crema, Aderma Exomega® crema best) Fisiologica (+/- blandi disinfettanti: Amuchina® 13%) Poliuretani con safetac (Mepilex®) Idrogel (Duoderm® idrogel, NUGel®) Valutazione multispecialistica (Radioterapista, Oncologo, Dermatologo) con utilizzo di terapia sistemica su base empirica o da antibiogramma Idrocolloidi (DuoDERM® Extra Sottileo, Comfeel®, idrofibre (Aquacel® Ag) Antibiotici Support Care Cancer 2011 Si, in presenza di SIRS(*). Una terapia antibiotica empirica dovrebbe essere guidata dalle linee guida disponibili localmente e dalla conoscenza dell’antibiogramma Fattori di rischio Dermatite da radiazioni FATTORI INTRINSECI FATTORI ESTRINSECI •Condizione generale della cute •Stato nutrizionale •Età •Comorbidità •Zone di cute piu’ sottile (es. collo) •Dose della radiazione •Energia •Regime di frazionamento INTERVENTO ALLO STADIO PRECOCE È CRUCIALE Toxicities Management Paronychia • Grado 1: edema peri-ungueale o eritema ; distruzione della cuticola • Grade 2: edema peri-ungueale o eritema associato a dolore; alterazione del letto ungueale ; limitazione “instrumental ADL” Toxicities Management Paronychia • Grade 3: limiting self-care ADL Consigli per la gestione della paronichia Gestione evento Paronichia Grado 1 • Antibiotici topici/antisettici • Impacchi di aceto • Steroidi topici ultrapotenti Paronichia Grado 2 • Antibiotici topici, Impacchi di aceto, Applicazioni settimanali di nitrato d’argento e steroidi topici ultrapotenti Paronichia Grado ≥3 • Antibiotici topici • Applicazioni settimanali di nitrato d’argento • Impacchi di aceto • Considerare l’avulsione dell’unghia e antibiotici per via sistemica Consigli per i pazienti Avvisare il paziente di: •effettuare impacchi di aceto immergendo le dita delle mani e/o dei piedi in una soluzione di acqua e aceto in parti uguali per 15 minuti ogni giorno. Modified from Lacouture ME et al. Expert Rev Anticancer Ther 2013;13(6):721- 728; XEROSI CUTANEA Approccio terapeutico •Corticosteroiditopici per eczema (betametasone dipropionato 0.05% crema) •Medicazione semplice o occlusiva se estremità •Antibiotico topico per sovrainfezioni (acido fusidico 2% crema ) MUCOSITE TKI Any grade (%) Grade 3-4 (%) Gefitinib <20 0 Erlotinib <20 1 Afatinib 51-72 5-8 Gestione evento Consigli per la gestione della stomato-mucosite Stomatite/mucosite Grado 1 Stomatite/mucosite Grado 2 Stomatite/mucosite Grado ≥3 Il trattamento della mucosite orale si divide nelle seguenti sezioni: • supporto nutrizionale • controllo del dolore • decontaminazione del cavo orale • palliazione della secchezza delle fauci • trattamento del sanguinamento orale • trattamento farmacologico della mucosite orale Consigli per i pazienti Avvisare il paziente di: Mantenere un’igiene orale ottimale durante la terapia: • utilizzare uno spazzolino di durezza media o uno spazzolino elettrico, con impiego aggiuntivo di filo o spazzolino interdentale; • in caso di lesioni mucose e dolore, utilizzare spazzolini molto morbidi • utilizzare anche o in alternativa clorexidina in soluzione allo 0,2% senza alcol se le comuni manovre di igiene orale non sono sufficienti a rimuovere la placca dentale. Durante il periodo di disturbi e fastidio orale: • evitare alcuni cibi, bevande e prodotti per l’igiene orale che possono irritare le mucose orali (cibi di consistenza dura e friabile oppure piccanti, acidi, bevande gasate o alcoliche, dentifrici con aromi forti e collutori alcolici) • utilizzare come collutorio una soluzione di lidocaina al 2% prima dei pasti. Modified from Lalla RV et al. Dent Clin North Am 2008;52(1):61-viii. Sindrome da eritrodisestesia Palmo-Plantare (EPP) Regorafenib 47 % Diarrea Any grade (%) Grade 3-4 (%) Gefitinib 34-48 1 Erlotinib 25-57 5 Afatinib 88-95 5-14 lapatinib - < 10% pertuzumab 68 9.3 Crizotinib 60 --- Diarrea Yang et al. Expert Rev Anticancer Ther. 2013;13(6):729-736. Consigli per la gestione della diarrea Diarrea Grado 1 o 2 Gestione evento -Idratare il paziente e correggere eventuali squilibri elettrolitici -Somministrare farmaci antidiarroici (per es. loperamide 2 mg). Se necessario, incrementarne la dose fino alla massima raccomandata approvata 4 mg , max 20 mg /die). Proseguire la somministrazione di loperamide per 12 ore dalla cessazione dei movimenti intestinali. Consigli per i pazienti I farmaci antidiarroici devono essere prontamente disponibili per i pazienti. Ai primi segni di diarrea consigliare ai pazienti di: •bere molti liquidi •iniziare appena possibile il trattamento antidiarroico appropriato •contattare immediatamente il medico Modified from Yang J et al. Expert Rev. Anticancer Ther 2013;13(6):729-736 Diarrea Grado ≥3 -Idratare il paziente per via endovenosa per ≥ 24 ore -Ospedalizzare il paziente per monitorare le sue condizioni; -Effettuare un esame microbiologico delle feci; -Continuare loperamide; -Considerare l’uso profilattico di un antibiotico per il paziente neutropenico Assenza di risposta: Octreotide acetato 0,5mg sc/8ore, per 24-48 ore. Interrompere < 24 ore dalla risoluzione. AST/ALT Any grade (%) Grade 3-5 (%) Gefitinib 55-75 14-26 Erlotinib 6-37 2-4* Afatinib 0-20 1 Crizotinib 38% 16% Imatinib Regorafenib 4% 9% 0.3% Monitoraggio indici di funzionalità epatica ogni 2 settimane per i primi due mesi Se aumenti ≤ 5 volte il LSN (al massimo grado 2) continuare terapia Se aumenti > 5 volte il LSN, ma ≤ 20 volte il LSN alla prima occorrenza interrompere il trattamento fino a miglioramento e eventuale riduzione di dose. Se nuova occorrenza e/o aumento > 20 volte il LSN interrompere definitivamente ILD (interstizial lung disease) TKI Any grade (%) Grade 3-5 (%) Gefitinib 2-5* Erlotinib 0-1 Afatinib 0-1** Discontinuation of gefitinib FATIGUE • Sintomo frequente, spesso associato a: • IPOTIROIDISMO Media incidenza( 15%) con sunitinib, everolimus… Controllo esami tiroidei, non attendere i sintomi. Cura endocrinologica. • ANEMIA TRATTAMENTO: • l’apporto nutrizionale è importante: monitoraggio del peso corporeo, idratazione • i pazienti dovrebbero mantenere quanto più possibile le consuete attività quotidiane, tanto lavorative che sociali • utile il ricorso ad anabolizzanti progestinici (MAP) e/o steroidi • nei casi più gravi interruzione del trattamento o riduzione del dosaggio. • Eritropoietina (uso non appropriato) Wood SL. Commun Oncol 2006; 3:558 TOSSICITA’ CARDIOVASCOLARE Abituati alla tossicità cumulativa delle Antracicline (20 %), il problema dei farmaci a bersaglio molecolare è: Numero crescente di pazienti esposti al trattamento Meccanismo d’azione diverso tra loro, relativamente alle comorbidità del paziente ed al farmaco chemioterapico associato Carenza di raccomandazioni o Linee guida in merito Spostamento del loro utilizzo dal setting terapeutico a quello adiuvante • IPERTENSIONE e proteinuria • INSUFFICIENZA CARDIACA • PROLUNGAMENTO DELL’INTERVALLO Q-T IPERTENSIONE Comorbidità più frequente nei soggetti di età > ai 75 aa FARMACI COINVOLTI: anti-VEGF (AFLIBERCEPT , BEVACIZUMAB) TKI sunitinib (anti PDGF e VEGF) , sorafenib, axitinib, inibitori proteasoma PATOGENESI: - Riduzione di [NO] nelle cellule endoteliali delle pareti vasali > vasocostrizione > PA - Riduzione letto vascolare > delle resistenze vascolari periferiche - Stimolo barocettori delle pareti vasali > aumento del tono della parete - Riduzione escrezione renale di Na+ > del post-carico cardiaco - Danneggiamento endotelio capillari glomerulari - interferenza con meccanismi riparativi e ridotta neo-angiogenesi = ipertensione, insufficienza nefro-vascolare e proteinuria (da 0.6 a 19.7% in MCRC) IPERTENSIONE MISURE PREVENTIVE Distinguere: crisi ipertensiva aumento costante PA sistolica e/o diastolica (Ip. secondaria) Monitoraggio pressorio settimanale durante 1° ciclo terapia Ogni 15-21 gg nelle successive settimane con target valori pressori: <140/90, o < 130/80 mmHg nei pz diabetici ed affetti da IRC. Introdurre, se necessario, terapia anti-ipertensiva Misure restrittive dietetiche(sale) e farmacologiche (NSAID, EPO, Steroidi simpaticominetici) Evidenze crescenti correlano ipertensione secondaria ed efficacia terapia antiangiogenetica (Bevacizumab, Axitinib, Sorafenib). IPERTENSIONE e PROTEINURIA TRATTAMENTO 2010 AHA guidelines Iniziare trattamento antipertensivo standard preferendo farmaci senza metabolismo epatico: ACE inibitori (lisinopril, quinapril), Sartani (telmisartan, valsartan), Calcio Antagonisti, Diuretici Tiazidici (non utilizzare B-bloccanti in monoterapia) SUNITINIB, SORAFENIB: ipertensione arteriosa sintomatica e non controllabile farmacologicamente: I’interruzione temporanea del trattamento o riduzione dose porta a rapida riduzione valori PA BEVACIZUMAB, AFLIBERCEPT: emivita > 21 ore Non somministrare se PA 160/100 mmHg Terapia anti-ipertensiva Consulenza specialistica CAVEAT: • storia di MI/CHF: ACE-inibitori • Diabete: ACE inibitori/Sartani • CAD e angina instabile:Beta bloccanti SANGUINAMENTO E PERFORAZIONE GASTROINTESTINALE INCIDENZA : Frequenza 5 volte maggiore nei pz trattati con Bevacizumab + CHT rispetto alla sola CHT Deiescenza della sutura nel 2- 4,5% dei pts se intervento chirurgico durante terapia. CAVEAT : Bevacizumab Regorafenib aflibercept Emivita circa 21 gg •Iniziare somministrazione non < 28 gg da chirurgia maggiore •Interrompere somministrazione 28-42 gg prima intervento chirurgico •Stretto monitoraggio di emocromo e coagulazione in pz in TAO (warfarin) Porta C, et al.Clin Exp Med 2007:7:127 BEVACIZUMAB SAFETY Bevacizumab has a well-established safety profile: >5.000 NSCLC patients across clinical trials (Tox grado 3-4) E4599 ( 15mg/kg ) 1 10 AVAIL ( 7,5 mg/kg ) 2 AVAIL ( 15 mg/kg )2 9,7 7,8 SAIL 3 ARIES 4.5 7,6 30% P A T I E N T S 8,5 7,0 6,4 5,7 5 PH = pulmonary haemorrhage NR = not reported 3 1,2 0,3 1,9 1,5 0,9 0,7 0,9 Haemoptysis/PH 3 NR Hypertension Proteinuria NR Thromboembolism 1. Sandler, et al. N Engl J Med 2006; 2. Reck, et al. J Clin Oncol 2009 3. Crinò, et al. Lancet Oncol 2010; 4. Jahanzeb, et al. ECCO ESMO 2009 INSUFFICIENZA CARDIACA BEVACIZUMAB: ridotta angiogenesi fibrosi Insufficienza cardiaca densità circoli collaterali disfunzione contrattile TRASTUZUMAB, LAPATINIB: inibizione di EGF type 2/HER 2 proliferazione, riparazione e sopravvivenza miociti perdita integrità mitocondriale deplezione di ATP disfunzione contrattile. Danno miociti di tipo citotossico immunomediato IMATINIB, SUNITINIB: perdita integrità mitocondriale disfunzione contrattile deplezione di ATP Apoptosi MISURE PREVENTIVE E TRATTAMENTO STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO: Età Avanzata, DM, Obesità, Malattia coronarica, Malattia Valvolare, Aritmia. ANAMNESI ONCOLOGICA: CHT Antracicline, Radioterapia torace. MISURE PREVENTIVE: Monitoraggio basale FEV%; monitoraggio ecocardiografico e PA. Se indici di insufficienza contrattile: interrompere definitivamente trattamento PROLUNGAMENTO Q-T Vemurafenib, crizotinib : nausea, vomito ------- scompenso elettrolitico. Ridotta scambio ioni K+ ------disturbi ripolarizzazione cardiaca. MISURE PREVENTIVE E TRATTAMENTO Monitoraggio ECG: se QT > 500 msec- interruzione del trattamento Paziente sintomatico (sincope, tachicardia ------------- ospedalizzazione, reidratazione elettrolitica finchè QT < 450 msec.) TOSSICITÀ DA INTERAZIONE CON FARMACI. Interazione: quando la risposta farmacologica ad un farmaco è diversa da quella attesa se si assume in contemporanea un altro farmaco. Effetti: dipendono da caratteristiche del Paziente (ECOG, età), quali e quanti farmaci si associano,per quanto tempo. ASSORBIMENTO: antiacidi DISTRIBUZIONE: competizione per le proteine del plasma. METABOLISMO: farmaci metabolizzati da CYP 450 2A6 3A4 Altri: Succo di pompelmo, alcool, iperico. ELIMINAZIONE: soprattutto a livello renale. LEGGERE IL FOGLIO ILLUSTRATIVO CONCLUSIONI La tossicità da farmaci a bersaglio molecolare non è quasi mai pericolosa per il Paziente, ma è subdola, soprattutto perché la terapia viene assunta cronicamente. Per prevenire e trattare la tossicità occorre instaurare un aperto rapporto tra Medico e Paziente I farmaci utilizzati nella cura del GIST sono meno tossici di altri farmaci a bersaglio molecolare ( Bevacizumab,Trastuzumab) Prima di usare altri farmaci come antidoti, introdurre rimedi di semplice applicazione. Sulla interazione tra farmaci sappiamo ancora molto poco. Evitare se possibile politrattamenti. La tossicità va prevista e intuita .La riduzione dei dosaggi va ponderata e discussa