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Breve introduzione ai modelli didattici di apprendimento cooperativo

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Breve introduzione ai modelli didattici di apprendimento cooperativo
Unità 5
Modelli di Apprendimento
Cooperativo
Introduzione
2
Linee di tendenza

La ricchezza di ricerche ed applicazioni pratiche costituisce un
serio ostacolo per definire in modo preciso l’Apprendimento
Cooperativo.

Nei paesi Europei ed in Israele i gruppi cooperativi
contemplano discussioni relativamente non strutturate e
progetti di gruppo.
• Gli studenti cambiamo gruppo ad ogni nuovo progetto.
• Lo scopo dell’attività è la socializzazione o l’acquisizione di
competenze di pensiero di ordine superiore (risolvere problemi,
prendere decisioni, ecc.).
3
Linee di tendenza

Negli Stati Uniti si applica l’AC all’interno di programmi di
istruzione relativamente strutturati.
• Coinvolgono gruppi eterogenei di 4 persone che lavorano assieme
per e o 4 settimane o per un tempo più prolungato.
• Lo scopo delle attività è l’acquisizione ed il miglioramento di abilità,
concetti e saperi scolastici.
• I gruppi ricevono riconoscimenti, premi e valutazione relativi al
rendimento scolastico raggiunto.

Negli ultimi 25 anni l’AC si è sviluppato in modo così articolato
con influenze tra nazione e nazione, che è quasi impossibile
parlare di un impianto teorico ed applicativo unico e ben
definito.
4
Una metodologia in continua evoluzione

Ci si trova di fronte ad un movimento molto ampio, con
diverse correnti che danno più importanza ora a certe variabili
ora ad altre.

Si può affermare che i vari modelli applicativi continuano a
svilupparsi grazie e procedure e di verifica. Di conseguenza vi
è una continua ottimizzazione degli impianti tecnici iniziali.

Entro questo quadro si possono individuare la prevalenza di
alcune modalità di AC rispetto ad altre. È nostra intenzione
passare in rassegna i 5 approcci attualmente più diffusi nel
panorama mondiale:
• il Learning Together di David T. Johnson e Robert T. Johnson
• lo Structural Approach di Spencer Kagan
• la Complex Instruction di Elisabeth Cohen
• lo Student Team Learning di Robert Slavin
• il Group Investigation di Yael Sharan e Shlomo Sharan
5
Cosa s’intende per modelli applicativi?

L’espressione “modelli applicativi” non è casuale, né frutto di
concessioni estetiche al linguaggio metodologico.

L’espressione, invece, è associata a un significato funzionale
piuttosto preciso.

Per modelli applicativi s’intende uno specifico filone
caratterizzato da almeno tre elementi:
• un insieme di principi che ne spiegano l’efficacia,
• una serie di tecniche didattiche,
• e uno schema di pianificazione per la progettazione delle attività di
apprendimento.
In breve i modelli
7
Learning Together (Impariamo insieme)
PRINCIPI
DEFINIZIONE
È una proposta articolata di AC applicabile in
diverse condizioni e a diversi livelli di classe e
scuola.
Responsabilità: è l’esito di una struttura d’interdipendenza
positiva, media l’efficacia della cooperazione.
Abilità
sociali
Revisione
FILOSOFIA
Le scuole non sono gli edifici, i piani di studio e le
strumentazioni meccaniche. Le scuole sono le interazioni e le
relazioni tra le persone.
Responsabilità
personale
Interazione
promozionale
Interdipendenza
positiva
Interdipendenza positiva: indica un “legame con” altre
persone per il conseguimento di un risultato.
Interazione
promozionale: raccoglie
quei comportamenti che
sostengono i membri del
gruppo nello sforzo di
raggiungere gli scopi
comuni.
Abilità sociali: l’insieme di
comportamenti che
permettono ad una
persona di iniziare e
mantenere un livello di
efficacia nella
cooperazione.
Revisione e valutazione
del lavoro: è la riflessione
che il gruppo fa per
migliorare l’efficacia dei
membri nel contribuire allo
sforzo di raggiungere scopi
comuni.
8
Structural Approach (Approccio strutturale)
DEFINIZIONE
PRINCIPI
È una proposta di AC basata sulla definizione e
Interazione simultanea: si riferisce alla condizione nella quale
l’uso di molteplici strutture durante un’unica lezione. una classe, organizzata secondo strutture di lavoro cooperativo,
Le strutture organizzano l’interazione degli alunni.
permette a più di uno studente la partecipazione attiva e
Partecipazione
Responsabilità
individuale
Interazione
simultanea
simultanea all’attività consegnata o richiesta dall’insegnante.
L’interazione simultanea è preferibile all’interazione sequenziale
poiché aumenta il numero di studenti attivamente coinvolti in una
frazione di tempo aumentando di conseguenza la quantità di
tempo di partecipazione all’attività stessa.
Interdipendenza
positiva
FILOSOFIA
La scuola non solo deve produrre alunni dotati di abilità e contenuti
di base ma anche promuovere in essi abilità di pensiero di ordine
superiore, di comunicazione e abilità sociali.
Partecipazione: si verifica
quando le strutture di lavoro
prevedono l’esercizio
simultaneo di ruoli e funzioni
ciascuno utile allo svolgimento
e conclusione di un’attività
Interdipendenza positiva:
indica un “legame con” altre
persone per il conseguimento
di un risultato.
Responsabilità individuale:
è l’esito di una struttura
d’interdipendenza positiva,
media l’efficacia della
cooperazione.
9
Student Team Learning (Squadre di studenti che apprendono)
DEFINIZIONE
PRINCIPI
È fortemente sviluppato l’aspetto della valutazione
dell’apprendimento. Gli studenti cooperano spinti
dall’aspettativa di migliorare i propri punteggi e
quelli di gruppo. Tale miglioramento è sempre
associato alla possibilità di ricevere premi e
gratificazioni.
Ricompensa di gruppo: Per ricompensa di
gruppo si intende l’attribuzione di un voto al
lavoro globale di gruppo e la sua
pubblicizzazione attraverso un sistema di
riconoscimento che rende visibile ciò che il
gruppo ha saputo fare durante un periodo di
lavoro.
Responsabilità
personale
Ricompensa
individuale
Ricompensa
di gruppo
FILOSOFIA
Il modello si colloca all’interno di un’ipotesi di lavoro motivazionale,
secondo la quale premi, valutazione basata sul miglioramento e
particolari strutture di obiettivo motivano gli studenti alla
collaborazione e all’apprendimento.
Ricompensa individuale:
Per ricompensa individuale
si intende una gratificazione
ricevuta in relazione al
miglioramento che ciascuno
è riuscito a conseguire
rispetto alla prova di
valutazione precedente.
Responsabilità
personale: Il gruppo non è
un’occasione per lavorare
meno. Il successo finale,
sia del gruppo sia del
singolo, dipenderà da
quanto quest’ultimo sarà
capace di contribuire al
conseguimento di risultati
positivi nel gruppo..
10
Group investigation (Gli alunni fanno ricerca)
DEFINIZIONE
PRINCIPI
Il modello chiede agli studenti di realizzare un
ricerca in gruppo attorno a temi di interesse
comune. Il modello può favorire un senso di
responsabilità, autoregolazione, capacità di presa
di decisione e una disponibilità ad aiutarsi
reciprocamente.
Democrazia: Lo studente deve percepire
che ciò che studia è legato alla sua vita. Egli
non deve essere riempito di nozioni e di fatti
ma deve essere preparato a saper vivere
con gli altri in modo democratico.
Rapporti sociali: l’individuo si evolve nel
contesto delle sue relazioni sociali e di vita.
Questa nozione applicata alla scuola implica
lo sviluppo di didattiche capaci di far
lavorare insieme gli studenti
Rapporti
sociali
Motivazione
intrinseca
Democrazia
Costruzione
di conoscenza
FILOSOFIA
Lascia gli studenti autonomi e implica un elevato grado di
partecipazione, responsabilizzazione dei membri e interdipendenza
di compito.
Costruzione di
conoscenza: un soggetto
non come è contenitore
passivo di informazione un
costruttore attivo di
conoscenze. L’individuo
crea, assimila ed integra
conoscenze con l’obiettivo
di perfezionarle e di
accrescerle
Motivazione intrinseca: la
scuola dovrebbe
promuovere motivazione
intrinseca piuttosto che
estrinseca. Questo significa
sollecitare curiosità,
autodeterminazione e
desiderio competenza.
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